Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Cattaneo
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Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Cattaneo
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Cattaneo - Mattei” LICEO Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO Indirizzo: LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Indirizzo: LICEO DELLE SCIENZE UMANE TECNICO SETTORE ECONOMICO Indirizzo: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA PROFESSIONALE SETTORE CHIMICO Indirizzo: PRODUZIONI INDUSTRIALI SETTORE CHIMICO PROFESSIONALE SETTORE COMMERCIALE Indirizzo: PROFESSIONALE SERVIZI COMMERCIALI Anno Scolastico 2015 - 2016 1 INDICE Introduzione 3 Presentazione della scuola e degli indirizzi di studio 4 Liceo • • • 5 6 7 Liceo Scientifico Liceo delle Scienze Applicate Liceo delle Scienze Umane Tecnico • Tecnico settore economico: Amministrazione, finanza e marketing • Tecnico settore tecnologico: Biennio unico ITI Triennio: Meccanica, meccatronica ed energia 8 9 Professionale • Professionale settore chimico: Produzioni industriali settore chimico • Professionale settore commerciale: Professionale servizi commerciali 10 11 Obiettivi educativi e formativo-cognitivi: la mission d’Istituto 12 Organizzazione della didattica e valutazione 14 Valutazione del comportamento 16 Trasparenza delle attività didattiche e delle valutazioni 17 Criteri per la valutazione al termine del primo quadrimestre e per l’ammissione degli alunni alla classe successiva 18 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico 19 Recupero, sostegno e rafforzamento del successo scolastico 20 Per una scuola “inclusiva”: il P.A.I. 22 Indicazioni per la realizzazione del progetto educativo 26 Proposte e impegni 27 Patto di corresponsabilità 28 Al presente fascicolo si aggiunge, quale parte integrante del POF, l’allegato “Progetti d’Istituto: un ampliamento dell’Offerta Formativa” 2 Introduzione Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola. Elaborato dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico, contiene le idee, le proposte educative, le modalità di organizzazione e di erogazione del servizio scolastico offerto; è un documento programmatico che presenta le proposte curricolari, extracurricolari, educative, formative ed organizzative che ogni scuola adotta nell’ambito dell’autonomia. Ogni iniziativa, ogni nuova proposta didattica, ogni attività che nella scuola è direttamente finalizzata al miglioramento del processo di apprendimento dell’alunno deve essere coerente con le linee generali del POF e come tale condivisa dall’intero corpo docente. Configurato nel rispetto delle istanze sopra descritte, il POF si propone come il documento grazie al quale la scuola si rivolge agli studenti e alle loro famiglie, che vedono così realizzato il diritto di conoscere gli elementi organizzativi e programmatici in base ai quali la scuola stessa svolge la sua funzione educativa e culturale nel territorio. 3 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA E DEGLI INDIRIZZI DI STUDIO L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Cattaneo-Mattei” nasce dalla fusione dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Cattaneo” di Monselice e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Mattei” di Conselve. Le due sedi conservano al loro interno gli indirizzi di studio già presenti negli anni passati, secondo la suddivisione qui prospettata e ripresa nelle pagine a seguire, in cui gli indirizzi sono descritti individualmente. SEDE DI MONSELICE LICEO: indirizzo: LICEO SCIENTIFICO indirizzo: LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE indirizzo: LICEO DELLE SCIENZE UMANE PROFESSIONALE SETTORE CHIMICO: indirizzo: PRODUZIONI INDUSTRIALI SETTORE CHIMICO PROFESSIONALE SETTORE COMMERCIALE: indirizzo: PROFESSIONALE SERVIZI COMMERCIALI SEDE DI CONSELVE LICEO: indirizzo: LICEO SCIENTIFICO indirizzo: LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE TECNICO SETTORE ECONOMICO: indirizzo: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING TECNICO SETTORE TECNOLOGICO: indirizzo: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA 4 • Liceo Scientifico Il percorso del Liceo Scientifico propone il fondamentale e produttivo legame tra cultura scientifica e tradizione umanistica del sapere, unendo in una sostanziale continuità il metodo e le procedure scientifiche con la funzione svolta dalla lingua nella descrizione, analisi e comprensione della realtà. Prevede pertanto lo studio del Latino - quale via d’accesso privilegiata alla presa di coscienza della persistenza ma anche dell’alterità della cultura classica - ed imposta con rigore scientifico l’approccio alla problematicità dell’oggetto storicofilosofico-letterario, incoraggiandone una rilettura critica, nonché creativa e progettuale. Il Liceo Scientifico favorisce tradizionalmente l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della Matematica, della Fisica e delle Scienze naturali, permettendo allo studente di approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e di maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per far interagire le diverse forme del sapere. L’ampia formazione di base - che sarà integrata da percorsi di alternanza scuola-lavoro, come previsto dall’art.1 comma 33 della legge 107/2015, da effettuarsi presso aziende, banche, enti pubblici - consente al diplomato del Liceo Scientifico di accedere a tutti gli indirizzi universitari. 5 • Liceo delle Scienze Applicate Questa opzione del Liceo Scientifico, pur senza rinunciare ad una formazione anche umanistica dello studente (insegnamenti di Italiano, Inglese, Storia, Filosofia, Storia dell’Arte), mira a fornirgli competenze mirate negli studi afferenti alla cultura scientifica. Rispetto al Liceo Scientifico tradizionale, questo indirizzo è pertanto caratterizzato da un più alto numero di ore dedicate allo studio delle Scienze Naturali: Biologia, Chimica e Scienze della Terra. Presenti in misura significativa fin dal primo biennio del corso (3 ore settimanali in prima e 4 in seconda), questi saperi si connotano decisamente come discipline di indirizzo nell’ambito del secondo biennio e del quinto anno (5 ore settimanali per ciascuno dei tre anni). Tale monte orario favorisce la disamina di aspetti e problematiche inerenti all’astronomia, alla genetica, all’area medica ..., stimolando lo studente all’interazione/ integrazione delle conoscenze e competenze conseguite. L’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della Matematica e della Fisica è garantita da un monte orario delle due discipline confrontabile con quello del Liceo Scientifico tradizionale. Lo studio dell’Informatica si configura quale ulteriore tramite all’acquisizione dei saperi, consentendo l’utilizzo di strumenti informatici - per il calcolo, la ricerca e la comunicazione in rete, l’archiviazione e l’organizzazione dei dati - applicati a contesti scientifici (programmazione, database, linguaggi per il Web). L’ampia formazione di base - che sarà integrata da percorsi di alternanza scuola-lavoro, come previsto dall’art.1 comma 33 della legge 107/2015, da effettuarsi presso aziende, banche, enti pubblici - rende il diplomato del Liceo delle Scienze Applicate idoneo a tutti gli indirizzi universitari, con particolare riguardo ai corsi di studi di area scientifica. 6 • Liceo delle Scienze Umane Il Liceo delle Scienze Umane è un percorso caratterizzato dalle discipline che pongono in primo piano lo studio dell'essere umano nelle sue caratteristiche fisiche e culturali (Antropologia), nelle forme di organizzazione sociale (Sociologia), nei suoi processi educativi (Pedagogia) e comportamentali (Psicologia). Fornisce una solida cultura generale e di indirizzo, integrandola a competenze avanzate nelle materie giuridiche, economiche, sociali e, a partire dalla classe terza, da percorsi di alternanza scuola- lavoro come previsto dall’art.1 comma 33 della legge 107/2015, allo scopo di permettere allo studente di utilizzare in maniera consapevole e critica le principali metodologie relazionali e comunicative. L'approfondimento di tali campi d'indagine e delle problematiche ad essi correlate ha come scopo la formazione di studenti dotati di una cultura di base ampia e articolata, in grado di affrontare il mondo universitario negli indirizzi affini o di accedere a professioni indirizzate alla cura della persona in diversi ambiti (educativi, assistenziali) e alle metodologie comunicative. 7 • Tecnico settore economico: Amministrazione, finanza e marketing L’indirizzo tecnico con specializzazione in Amministrazione, finanza e marketing consta di un biennio comune a tutti gli indirizzi economici e di un triennio (secondo biennio più quinto anno) con specializzazione in Amministrazione, finanza e marketing. Nel primo biennio le materie d’indirizzo contano 2 ore settimanali sia in prima che in seconda, con l’obiettivo di far conoscere nei caratteri generali l’azienda (funzioni aziendali, compravendita, fattura...). Nel secondo biennio e nel quinto anno le materie d’indirizzo assumono carattere prevalente, con 6, 7 e 8 ore settimanali rispettivamente in terza, quarta e quinta; l’obiettivo è far sì che lo studente conosca in maniera più specifica l’azienda e in particolare sia in grado di: • rilevare contabilmente operazioni gestionali (acquisti, vendite, personale ..); • effettuare adempimenti di natura fiscale (imposte dirette e indirette, contributi ...); • leggere, redigere e interpretare documenti contabili; • effettuare il controllo di gestione e redigere report. Le competenze specifiche in ambito professionale vengono integrate con quelle linguistiche (Francese e Inglese) ed informatiche (database e linguaggi per il Web). La formazione degli studenti viene efficacemente completata con un periodo di stage in aziende, banche, enti pubblici, associazioni di categoria, da effettuarsi in quarta/ quinta con una durata di 4 settimane obbligatorie e la possibilità di ulteriori periodi facoltativi. L’art. 1 comma 33 della legge 107/2015 prevede di arrivare a 400 ore nel triennio. Scopo del corso è preparare uno studente con competenze specifiche nel campo dell’economia d’azienda, supportate da conoscenze della normativa, civilistica fiscale, dell’organizzazione, pianificazione e controllo dell’amministrazione, finanza e marketing, settore in cui, dopo un’ulteriore formazione aziendale, il diplomato potrà essere inserito. Il diplomato in Amministrazione, finanza e marketing può accedere a tutti gli indirizzi universitari, con particolare riguardo ai corsi di studi economico-giuridici. 8 • Tecnico settore tecnologico: Biennio unico ITI Triennio: Meccanica, meccatronica ed energia L’indirizzo tecnico settore tecnologico consta di un biennio e di un triennio (secondo biennio più quinto anno) con specializzazione in Meccanica, meccatronica ed energia. E’ importante precisare che il primo biennio è comune a tutti gli indirizzi relativi al settore tecnologico frequentabili nei tre anni successivi, quali Aeronautica, Meccanica, Elettrotecnica, Chimica, Elettronica, Informatica, Programmazione. Il secondo biennio (3° e 4° anno) e il 5° anno sono specifici dell’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia, che ha come obiettivo la formazione tecnica inerente al settore meccanico, richiesta da tutte le aziende manifatturiere in cui si utilizzano delle macchine per la produzione. A tale obiettivo concorrono visite guidate ad aziende - significative per organizzazione e livello tecnologico - e a fiere di settore come la BIMU di Milano. Lo studente di Meccanica, meccatronica ed energia approfondisce gli aspetti legati alle fasi di progettazione, realizzazione, controllo qualità, installazione, collaudo e gestione di singole macchine e/o sistemi meccanici ed elettromeccanici in cui siano presenti anche elementi elettronici. Vengono inoltre appresi elementi utili all'organizzazione del lavoro e/o dei magazzini in entrata e uscita. L’acquisizione delle competenze è agevolata da un periodo di “Alternanza Scuola-Lavoro” (obbligatorio per legge) presso le aziende manifatturiere del territorio, della durata di 6 settimane lavorative. Per chi lo desidera, l’esperienza può essere prolungata di ulteriori periodi facoltativi, frequentando un tirocinio estivo tra il terzo e il quarto anno e tra il quarto e il quinto in base alla recettività delle aziende. L’art. 1 comma 33 della legge 107/2015 prevede di arrivare a 400 ore nel triennio. Oggi sono ben 22 le aziende del territorio ospitanti gli alunni, adeguatamente preparati a questa esperienza a scuola, in particolare attraverso il corso di formazione relativo alla "Prevenzione e Sicurezza". In azienda ogni singolo alunno è seguito da un tutor aziendale e da uno scolastico che ne favoriscono inserimento e formazione. L'Attività di Alternanza e la partecipazione degli alunni a vari bandi e concorsi (che hanno fruttato premi e riconoscimenti) ha consentito di instaurare con le attività del territorio un rapporto di fattiva collaborazione, che permette ad alunni e docenti di cogliere e fare proprie le esigenze di una realtà complessa e in continua evoluzione, come quella del Padovano. Le collaborazioni si estendono ad aziende di rilevanza nazionale ed europea, alla Regione Veneto, ad Istituzioni locali (Provincia, Comune, Camera di Commercio), alle Associazioni UNINDUSTRIA di Padova e Confartigianato U.P.A, ad Enti di formazione come Forema, ENAIP, Domani Donna. Il diplomato in Meccanica, meccatronica ed energia (perito meccanico), dopo un ulteriore ed adeguato inserimento in azienda, sarà in grado di svolgere, da solo o in team, diverse attività inerenti alla gestione di singole macchine e/o di impianti, dalla progettazione al servizio di post vendita (fidelizzazione dei clienti e manutenzione). Inoltre molti periti meccanici operano con successo nel settore delle vendite, anche all'estero, di tutto ciò di cui hanno competenza (materiali, attrezzature, impianti). Il perito meccanico può accedere a tutti gli indirizzi universitari, con particolare riguardo al corso di studi in Ingegneria meccanica. Chi desidera esercitare la professione, in particolare nel settore della sicurezza e qualità, può inoltre iscriversi all’albo dei periti meccanici, previo superamento dell’esame di idoneità. 9 • Professionale settore chimico: Produzioni industriali curvatura chimicobiologica L'indirizzo professionale Produzioni industriali curvatura chimico-biologica è presente nel territorio dalla fine degli anni '60. Lo studente al termine degli studi è in grado di svolgere con competenza attività pratiche di laboratorio grazie a stage presso aziende del settore. Sa utilizzare strumenti informatici, programmi applicativi nell'esecuzione di analisi ed elaborazione dati. Esprime le sue conoscenze nei laboratori di analisi, conduce ricerche e opera controlli negli impianti produttivi. La caratteristica di questo indirizzo è la presenza di un congruo numero di ore di laboratorio, in modo da trasferire le conoscenze acquisite nelle discipline teoriche - quali la chimica, la biologia e la fisica - in competenze pratiche. Nello svolgimento dei programmi del quinquennio dell'indirizzo tali competenze vengono concretizzate creando, in piccola scala, una filiera industriale in campo cosmetico dove, a partire dalla produzione di cosmetici e prodotti di detergenza, si eseguono gli esami di controllo di qualità del prodotto finito. A partire dal terzo anno gli studenti iniziano il percorso di alternanza scuola - lavoro che permette un dialogo attivo tra studente, mondo del lavoro e scuola. Lo studente, al termine degli studi, trova inserimento in aziende per il controllo della qualità alimentare e ambientale o nei settori dell'industria (chimica, farmacologica, cosmetica, biotecnologica, chimico-clinica) e degli impianti di depurazione e potabilizzazione delle acque. Gli studenti al termine del quinto anno conseguono la maturità professionale che permette loro di affacciarsi al mondo del lavoro o di proseguire gli studi universitari. In molti scelgono indirizzi scientifici e concludono la formazione universitaria. Il nostro Istituto collabora con l’Università di scienze infermieristiche di Monselice. Da sempre nostri studenti si rivolgono al versante sanitario e ottengono buoni risultati nei test d’ingresso e nel percorso di studio. 10 • Professionale settore commerciale: Professionale servizi commerciali La sezione Servizi commerciali è un indirizzo professionale presente nel territorio dal 1962. Lo studente al termine degli studi gestisce l'aspetto amministrativo-contabile e di marketing di un'azienda e si inserisce in processi produttivi, di vendita e turistici. Sa predisporre la documentazione gestionale e contrattuale per le attività commerciali e curare rapporti con clienti, rappresentanti, agenti anche in lingua straniera. Sa essere propositivo all'interno dei team operativi. Utilizza strumenti informatici, programmi applicativi e sa gestire le competenze anche in lingue comunitarie. Nello svolgimento dei programmi del quinquennio l'indirizzo concretizza il percorso di studi trovando applicazione nell'azienda cosmetica dell'Istituto. Quindi lo studente impara ad implementare e a gestire un'azienda nei suoi diversi ambiti. A partire dal terzo anno gli studenti iniziano il percorso di alternanza scuola - lavoro che permette un dialogo attivo tra studente, mondo del lavoro e scuola. Lo studente al termine del quinto anno consegue la maturità professionale che gli permette di affacciarsi al mondo del lavoro o di proseguire gli studi universitari. Trova inserimento nel mondo del lavoro in aziende pubbliche e private, studi notarili, di commercialisti, di consulenza legale, del lavoro, fiscale e tributaria, commerciale e finanziaria, turistica, nonché in istituti bancari e assicurativi. 11 OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVO - COGNITIVI: LA MISSION D’ISTITUTO L’Istituto nelle sue diverse componenti, in collaborazione con le famiglie degli studenti e le agenzie educative della Comunità locale quali Enti territoriali, Gruppi sportivi, Associazioni, finalizza la propria attività alla formazione umana e sociale, alla preparazione culturale e professionale degli allievi. Nella convinzione che una strategia comune sia premessa indispensabile per offrire un efficace progetto educativo, il Collegio dei Docenti è pervenuto alla formulazione di obiettivi educativi e formativo-cognitivi da raggiungere operando secondo un codice condiviso, che privilegi la correttezza e la trasparenza dell’azione didattica ed educativa. I principi educativi e formativi cui si ispira il POF d’Istituto sono così sintetizzabili: • formazione nel pluralismo e sostegno del diritto all’apprendimento: la scuola ha come scopo la formazione della persona mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo di una coscienza critica nel rispetto dell’identità culturale, religiosa e politica di ciascuno e di tutti; • educazione alla libertà, alla democrazia e alla cittadinanza attiva: il POF dell’Istituto è diretto a sviluppare negli studenti la consapevolezza del proprio ruolo in rapporto alle diverse realtà sociali su scala locale, nazionale ed internazionale, favorendo la capacità di confrontarsi, di scegliere e partecipare alle scelte conformandosi al metodo democratico, aderendo a valori universalmente condivisi ed impegnandosi per una cultura dei diritti umani; • educazione alle pari opportunità: l’Istituto, al fine di rendere effettivo il diritto all’apprendimento e di garantire pari opportunità di formazione a tutti, studentesse e studenti, promuove interventi finalizzati all’accoglienza, al recupero delle situazioni di svantaggio, al controllo ed alla prevenzione della dispersione scolastica; 12 • educazione all’apertura verso il territorio ed al confronto interculturale: l’Istituto interagisce con le formazioni sociali e le organizzazioni culturali, economiche e professionali presenti nel territorio. Favorisce il confronto interculturale promuovendo attività di scambio che incoraggino la conoscenza ed il rispetto di contesti socio-culturali diversi; • educazione alla professionalità: il POF dell’Istituto è pensato con lo scopo di formare figure culturali e professionali in grado di valorizzare le proprie competenze negli ambiti più diversi, di lavorare all’interno di strutture organizzate nelle quali siano richieste attitudini alla collaborazione ed all’innovazione, di affrontare e risolvere problemi grazie alle conoscenze e competenze acquisite. Alla luce dei principi enunciati, il progetto educativo dell’Istituto prevede che tutti gli allievi dei vari indirizzi, durante il corso di studi, siano motivati ed aiutati dai loro insegnanti a: • conoscere e accettare sé stessi e gli altri, per operare libere e motivate scelte, aprirsi alla collaborazione e all’interazione in gruppi-classe attivi e propositivi e, più in generale, in gruppi sociali; • privilegiare un corretto approccio alle problematiche e un’attitudine metodologica interiorizzata, rispetto ad un acritico apprendimento dei contenuti; • acquisire un efficace ed autonomo metodo di lavoro, valido per affrontare sia il corso di studi, sia i problemi della futura professione. Con particolare riferimento all’ultimo obiettivo, l’Istituto si propone di potenziare lo studio delle lingue moderne, rafforzare l’ambito delle discipline scientifiche e delle attività di laboratorio, valorizzare l’impiego delle nuove tecnologie informatiche quali supporto alle discipline. 13 ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE All’inizio di ogni anno scolastico ciascun Consiglio di Classe formula e stabilisce obiettivi trasversali, cioè quegli obiettivi perseguibili da tutti gli insegnanti, indipendentemente dalla disciplina specifica. Essi possono essere distinti in obiettivi comportamentali (riguardano il modo in cui l’allievo si rapporta con la scuola e i compagni) ed obiettivi formativo-cognitivi (ineriscono alle conoscenze/competenze che lo studente deve acquisire). Obiettivo fondamentale di ogni insegnamento nell’Istituto è quello di portare gli alunni alla conoscenza ed all’applicazione dei vari linguaggi disciplinari, non trascurando il rispetto delle persone e delle regole. A questo fine le linee programmatiche attualmente fornite dal Ministero possono essere adattate, anche nella consapevolezza dell’impossibilità di svolgere tutti gli argomenti suggeriti dalle disposizioni ministeriali. Si accetta la responsabilità, connessa alla professione, di svolgere nelle linee essenziali o di omettere alcune tematiche, pur di farne conoscere bene altre. Questo nell'ottica di privilegiare la qualità sulla quantità. Tali tagli non devono pregiudicare la consequenzialità dei curricula. Compito del docente nel corso dell'insegnamento è fare in modo che gli alunni comprendano valore e funzione della disciplina. Per formare dei cittadini del XXI secolo è opportuno che ogni Consiglio di Classe cerchi di inserire nella programmazione pluriennale le grandi tematiche, le scoperte scientifiche e gli autori più rappresentativi del periodo che va dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri. Nella programmazione didattica dell'ultimo anno si devono dedicare spazi significativi agli eventi culturali e storici del Novecento. E’ auspicabile che l’insegnamento si allarghi ad una visione europea e mondiale, tenendo conto di un contesto ormai globalizzato. In sede di riunione per materia vengono identificate le competenze essenziali richieste per ogni disciplina e si concordano griglie di valutazione comuni. Si ricorda l’opportunità di procedere a prove di ingresso almeno all'inizio di ogni ciclo. Sulla base della reale situazione di partenza della classe (e possibilmente dei singoli) il docente stila la programmazione annuale. Gli obiettivi vanno comunicati alla classe all'inizio dell'anno e verificati con la stessa almeno alla conclusione dell'anno scolastico. Si può accertare il conseguimento degli obiettivi di competenza anche attraverso prove comuni, concordate tra i docenti interessati, nelle classi parallele. 14 La valutazione degli alunni deve essere relativa al raggiungimento degli obiettivi fissati in sede di programmazione. I criteri di valutazione e gli obiettivi minimi da conseguire durante la prove vanno adeguatamente illustrati a studenti e famiglie. La valutazione avviene sui cinque livelli di seguito esplicitati: LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI VALUTAZIONE pieno e completo 10-9 buono o discreto 8-7 essenziale 6 mancato raggiungimento per carenze circoscritte e rimediabili 5 mancato raggiungimento per gravi carenze che presuppongono una revisione di tutto quanto serva al conseguimento dell'obiettivo 4-3 casi debitamente motivati (ad esempio prova nulla scritta o orale o completamente ricopiata da altro elaborato) 2-1 L'obiettivo ottimale è certamente quello di portare tutti ad una sicura acquisizione delle competenze richieste. Se una prova evidenzia un numero di risultati insufficienti superiore al 40%, è opportuno valutare più correttamente modalità esecutive e grado di difficoltà della verifica assegnata -nonché i voti relativi- e prevedere un’attività di recupero in itinere con successiva verifica del raggiungimento degli obiettivi minimi. Si possono inoltre vantaggiosamente utilizzare momenti diversi di attività didattica che aumentino la motivazione e consentano il recupero del maggior numero di studenti, arginando in ogni caso atteggiamenti di rinuncia. E’ bene ricordare che in ogni prova ci sono informazioni per gli studenti e informazioni per i docenti e che il peso di ogni prova è spesso diverso e pertanto non è possibile considerare le prove tutte del medesimo impatto valutativo. 15 Il Collegio Docenti ha definito come segue il numero minimo di prove per le varie discipline: VALUTAZIONI ORALI E PRATICHE: Almeno due prove per ogni quadrimestre, con la possibilità di ricorrere a verifiche strutturate (test a risposta breve, prove del tipo vero/falso, o a scelta multipla fra più risposte, o ancora esercizi di completamento e/o abbinamento) o a prove tradizionali, quali, ad esempio, la trattazione sintetica di alcuni argomenti. VALUTAZIONI SCRITTE E GRAFICHE: Almeno tre prove per ogni quadrimestre. Il Collegio si è inoltre espresso come segue per quanto concerne i carichi di lavoro domestico e il numero delle prove sommative collettive giornaliere: • ogni Docente, nell’assegnare il lavoro domestico, è tenuto a considerare l’impegno complessivo degli alunni per quel determinato giorno; • non è opportuno che nello stesso giorno siano fissate più verifiche sommative collettive in classe. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento tiene conto di importanti obiettivi educativi, tra i quali campeggiano la regolarità della frequenza, la puntualità alle lezioni, l’assiduità nello studio, la partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle attività ed iniziative proposte, il rispetto per tutti coloro che frequentano la scuola. Importante parametro è poi la presenza o meno di note disciplinari. La misurazione di tale valutazione, tradotta in un voto che concorre alla definizione della media dello studente1, viene espressa dal Consiglio di Classe sulla base della Griglia di valutazione del comportamento degli studenti di seguito proposta. 1 In base al Regolamento emanato dal Ministero dell’Istruzione il 13 marzo 2009 16 INDICATORI / DESCRITTORI ATTENZIONE, INTERESSE E PARTECIPAZIONE VOTO Con riferimento: − alle lezioni; − alle consegne dei docenti; − alle attività proposte (sia di classe che d’Istituto). 10 (Il CdC si esprime Assidui e attivi. all’unanimità) 9 (Il CdC si esprime Assidui e attivi. a maggioranza) RISPETTO DI QUANTI FREQUENTANO LA SCUOLA E DELLE REGOLE Con riferimento: − ai rapporti con i compagni, i docenti e il personale; − all’uso degli spazi, delle strutture e dei materiali scolastici. FREQUENZA ALLE LEZIONI, SERIETA’ E ASSIDUITA’ NELLO STUDIO NOTE DISCIPLINARI Con riferimento: − alla frequenza (ritardi, mancate giustificazioni, assenze strategiche); − all’impegno. L’alunno è puntuale in tutti gli ambiti. Regolari. Nessuna. L’alunno è puntuale in tutti gli ambiti. Regolari. Nessuna. Non sempre regolari (es.: qualche ritardo nell’arco del mese), pur nel sostanziale rispetto delle norme e regole dall’Istituto. Nessuna. 8 Generalmente attivi. L’alunno è puntuale o è stato richiamato raramente. 7 Non sempre attivi e/o discontinui. L’alunno dev’essere Incostanti (es.: frequenti richiamato qualche volta. ritardi nell’arco del mese). 6 Generalmente poco attivi e discontinui. L’alunno dev’essere richiamato spesso. 5 Per i casi previsti dalla normativa DPR 122/2009, art 7, comma 2 Carenti. Almeno una nota assegnata nel registro di classe (vedi regolamento d'istituto). Una nota assegnata per grave motivo disciplinare, o più note, con o senza sospensione. TRASPARENZA DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE E DELLE VALUTAZIONI La trasparenza di tutte le attività didattiche e delle valutazioni è garantita dal programma informatico adottato dalla scuola (registro elettronico). L’esito delle prove deve essere comunicato tempestivamente e comunque entro i termini previsti dalla legge, attraverso il registro elettronico. Qualora la famiglia dichiari di non poter accedere al web, la scuola provvederà ad informare di tutte le valutazioni tramite documento cartaceo a metà del primo e del secondo quadrimestre. E’ bene comunque che la consultazione del registro elettronico, da parte della famiglia, sia integrata da colloqui con i docenti secondo gli orari e le modalità previsti. Le prove scritte corrette vengono sempre consegnate in visione agli studenti, i quali non possono portare a casa l’originale, ma, eventualmente, soltanto una fotocopia dell’elaborato. 17 CRITERI PER LA VALUTAZIONE AL TERMINE DEL PRIMO QUADRIMESTRE E PER L’AMMISSIONE DEGLI ALUNNI ALLA CLASSE SUCCESSIVA Alla fine del primo quadrimestre la valutazione (giudizio intermedio) viene formulata sulla base dei seguenti criteri di massima: • • • acquisizione dei contenuti; grado di raggiungimento degli obiettivi in rapporto alle effettive capacità dell’alunno; progressione nell’apprendimento, in relazione alla situazione di partenza. • • storia e composizione di ciascuna classe: livelli di partenza, obiettivi educativi e formativi minimi fissati; progressione nel comportamento scolastico con riferimento alla frequenza, all’impegno, all’assunzione di responsabilità. Nello scrutinio finale (per la valutazione globale) ogni Consiglio di Classe considera: A) Premesso che, per poter essere classificati, gli alunni devono avere rispettato il monte ore di presenze per disciplina previsto dalla normativa in vigore2, saranno ammessi alla classe successiva coloro che in sede di scrutinio finale conseguono i voti di seguito specificati: • • voto di comportamento non inferiore a 6/10; votazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un voto unico secondo l’ordinamento vigente3. Il Consiglio di Classe si riserva di ammettere alla classe successiva l’alunno che presenti lievi insufficienze. Finalità della scuola è infatti la formazione di uno studente che maturi veri interessi, diventi autonomo nell’apprendimento e nell’acquisizione di abilità, sia complessivamente in grado di affrontare gli studi e gli impegni successivi inserendosi come cittadino responsabile nella società. Naturalmente, nel caso in cui lo studente risulti beneficiario della clausola sopra descritta e motivata, sarà avvisato dell’aiuto ricevuto e consigliato sul lavoro da eseguire durante il periodo estivo per colmare le lacune della sua preparazione. B) Non saranno ammessi di norma alla classe successiva gli alunni che • • • o hanno un voto di condotta inferiore a 6/10; o presentano tre insufficienze gravi o due insufficienze gravi e due non gravi a giugno; o non hanno rispettato il monte ore di presenze per disciplina previsto dalla normativa. C) Sarà sospeso il giudizio di tutti gli studenti che non soddisfino né le condizioni descritte al punto A né quelle menzionate al punto B. Questi alunni mantengono un debito formativo da recuperare a fine anno scolastico (agosto). Al fine di consentire loro di colmare le lacune rimaste, gli insegnanti assegnano dei lavori mirati da svolgere nei mesi estivi. Gli studenti interessati e le loro famiglie vengono informati dei provvedimenti con comunicazione scritta e con l’indicazione delle materie non sufficienti, dei contenuti fondamentali da recuperare e dei suggerimenti di studio, dei tempi e delle modalità deliberate per il recupero del debito formativo. 2 3 DPR 122/2009, art. 14, comma 7 DPR 122/2009, art 4, comma 5 18 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Per l’assegnazione del credito scolastico all’interno della banda prevista (ricavata dalla media dei voti) vanno considerati per legge come parametri: • l’assiduità nella frequenza scolastica; • l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo; • l’interesse e l’impegno nella partecipazione ad attività complementari ed integrative proposte dalla scuola; • la presenza di crediti formativi (attività esterne o gestite da esterni). Si assegna il punteggio più basso della banda di appartenenza in caso di: • promozione a giugno con aiuto documentato; • promozione ad agosto; • media inferiore a 6,5 o 7,5 in assenza di crediti formativi. Si assegna invece il punteggio più alto della banda di appartenenza in caso di promozione per merito a giugno e: • media superiore o uguale a 6,5; 7,5; 8; 9; • media inferiore a 6,5 o 7,5 in presenza di almeno un credito formativo. Per la valutazione dei crediti formativi la scuola riconosce agli alunni tale credito in caso di: • partecipazione alle attività extrascolastiche proposte dall’Istituto; • volontariato; • almeno due corsi in preparazione a due esami ECDL e superamento degli stessi; • partecipazione alla seconda fase delle Olimpiadi della Matematica; • corsi di lingue, stage estivi; • corsi ed attività proposte dalla scuola con l’esplicita dicitura “l’attività sarà certificata e darà la possibilità di accedere al credito formativo”. Per la partecipazione ad attività esterne: • certificazioni linguistiche; • attività sportive con l'indicazione del numero di allenamenti settimanali e la partecipazione al campionato; • corsi organizzati dall'Università; • frequenza del Conservatorio musicale; • attività di animazione (sociale e sportiva) e volontariato, se sono indicati i tempi di attività (almeno settimanali) e di formazione (almeno bimestrali). L’assegnazione del credito scolastico viene fatta seguendo i criteri descritti e utilizzando come riferimento per l’attribuzione del punteggio la TABELLA A (alla pagina seguente), nella quale è indicato il credito che viene attribuito in base alla media dei voti per ogni anno del triennio. 19 Si precisa che “M” rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. RECUPERO, SOSTEGNO E RAFFORZAMENTO DEL SUCCESSO SCOLASTICO Recupero Il recupero dev’essere organizzato nel corso dell’anno in presenza di carenze in aree disciplinari individuate dal Consiglio di Classe, e può esplicitarsi attraverso interventi in itinere (nell’ambito della didattica curricolare) o corsi di recupero (in orario extracurricolare). Possono essere predisposti, tra gli interventi integrativi, moduli per potenziare strategie di ricerca con uso di tecnologie TIC, oppure moduli che prevedano il recupero e il miglioramento di tecniche per rafforzare il metodo di studio. Alle modalità di recupero offerte dalla scuola durante l’intero anno scolastico si aggiungono, in estate e se le risorse lo permettono, attività di recupero con docenti interni o esterni. L’Istituto, inserito nel CTI (Centro Territoriale per l’Integrazione), organizza corsi per i propri studenti stranieri sia di prima alfabetizzazione che di consolidamento della lingua italiana. E’ prevista un’azione di ri-orientamento nel caso di studenti che manifestassero difficoltà nel proseguire il percorso di studi. Tale attività s’intende come modalità di recupero e guida dell’alunno nel percorso di studi obbligatorio (primo biennio) per valorizzare capacità e interessi da spendersi sul piano scolastico e/o professionale. L’intervento può essere effettuato o all’interno dello stesso Istituto o prendendo accordi con altra istituzione scolastica. 20 Tutoring tra studenti (Peer education) Si tratta di interventi calendarizzati, gestiti dagli alunni della classe, con la supervisione di un docente referente, che permettono a studenti “esperti” di diventare i “tutor” di un piccolo gruppo di alunni motivati. La peer education (educazione tra pari) ha il vantaggio di creare un ambiente di apprendimento informale, che mette a proprio agio quegli studenti che possono essere maggiormente influenzati dalla figura del docente tradizionale. L’attività può concorrere all’attribuzione del credito formativo. Integrazione degli studenti diversamente abili L’Istituto favorisce l’integrazione degli alunni con disabilità secondo la normativa vigente, tenendo presenti esigenze e potenzialità degli studenti a partire dalla loro accoglienza in attività di ministage orientativi mirati, fino all’attivazione di progetti di integrazione, di stage e di percorsi di alternanza scuola-lavoro appositamente strutturati. Supporto agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e bisogni educativi speciali L’Istituto è attento alle problematiche degli allievi con difficoltà specifiche d’apprendimento (DSA) e sensibile ai bisogni educativi speciali (BES) degli studenti. Per favorire una proficua partecipazione all’attività didattica di questi alunni i docenti del Consiglio di Classe predispongono un piano didattico personalizzato (PDP), in cui si precisano obiettivi, strategie e strumenti dell’azione didattica. Un’attenzione particolare è rivolta all’individuazione dei criteri di valutazione e alla natura delle prove di verifica da somministrare allo studente. Cooperazione di docenti per rafforzare il successo scolastico I docenti possono collaborare anche in compresenza oraria su proposta del Consiglio di Classe e autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico, per realizzare moduli di potenziamento di discipline curricolari, o per sviluppare moduli che comprendano discipline affini e complementari a quelle di indirizzo. Per sperimentare nuovi e diversi interventi didattici il Dirigente può autorizzare, sentito il Consiglio di Classe, suddivisioni di classi intere in due gruppi con un secondo docente disponibile e retribuito. Tale intervento va effettuato in subordine alle altre attività di supporto allo studio, che devono prioritariamente avere assicurata la copertura finanziaria. Si possono infine operare, previo parere favorevole dei Consigli di Classe "allargati", scambi volontari di docenti per approfondire particolari aspetti e per abituare le classi a una diversa impostazione dei problemi. 21 PER UNA SCUOLA “INCLUSIVA”: IL P.A.I. La recente normativa ministeriale sulla scuola (Dir. Min. 27/ 12/ 2012, CM n. 8 del 6/ 02/ 2013, nota min. 1551, 27/ 06/ 2013) introduce nella scuola italiana il concetto di “inclusività”, che si differenzia da quello di “integrazione”, poiché pone l’accento sul contesto educante e sulle pratiche adottate per garantire a tutti gli alunni il diritto all’apprendimento. Al contrario il concetto di integrazione è focalizzato sul soggetto, cui si imputano limiti o deficit, a cui si offrono delle forme di “aiuto” di carattere didattico e strumentale al fine di “essere integrato” nel sistema scolastico. Il concetto e la pratica dell’”inclusività” richiedono quindi una messa a sistema da parte dell’Istituto di strumenti e pratiche destinati non solo agli alunni con Bisogni Educativi Speciali, quali DSA, alunni stranieri, A.D.H.D., ma a tutti gli studenti che manifestano difficoltà di vario tipo e di vario grado, che vanno sorretti e aiutati nel processo di formazioneapprendimento. La normativa ministeriale, inoltre, indica quale strumento fondamentale per realizzare l’inclusione scolastica il P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusività), che ha lo scopo non solo di monitorare annualmente gli alunni BES, le risorse professionali presenti nella scuola e nel territorio, ma anche di rilevare i punti di forza e di debolezza presenti nell’Istituto, nonché di indicare gli obiettivi di miglioramento delle prassi inclusive “negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie” (nota 1551, cit.). Infine, l’Istituto prevede la costituzione di un G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione), con compiti di rilevazione degli alunni BES, documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere, confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi, monitoraggio del grado di inclusività della scuola (CM n. 8, cit.). Le azioni previste dal P.A.I. si integrano con quelle di recupero, sostegno e rafforzamento del successo scolastico. Alle pagine seguenti, si presenta il Piano Territoriale di rete per l’Inclusione cui fa riferimento il nostro Istituto. 22 Piano Territoriale di rete per l’Inclusione Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: • disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) • disturbi evolutivi specifici Ø DSA Ø Altro • svantaggio socio - culturale n° Totali % su popolazione scolastica Risorse professionali specifiche presenti nel territorio Insegnanti di sostegno (Assistente Educativo Culturale) AEC Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali /Referenti d’istituto (DSA, BES) Docenti curricolari con specifica formazione B. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità SÌ/NO sì Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili sì Procedure condivise di intervento sulla disabilità sì Procedure condivise di intervento su disagio e simili sì Progetti territoriali integrati sì Progetti integrati a livello di singola scuola sì Rapporti con CTS / CTI sì Altro: sì C. Rapporti con privato sociale e volontariato SÌ/NO Progetti territoriali integrati sì Progetti integrati a livello di singola scuola sì Progetti a livello di reti di scuole sì D. Formazione docenti SÌ/NO Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe sì Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva sì Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) sì Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD …) no Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 23 Dati desunti dalla sintesi dalle informazioni raccolte in ogni Istituto afferente al CTI del Montagnanese relativamente ai questionari compilati dai docenti Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo * Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento * degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; * Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola * Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, * in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; * Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi * formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione * * Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo * inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 24 Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Nel corso dell’anno scolastico è stato pianificata, organizzata e svolta nel mese di febbraio marzo una formazione articolata in tre moduli: • Conoscere la normativa sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento • Fornire spunti di lavoro volti a promuovere la rilevazione dei DSA • Fornire spunti di lavoro per la stesura del PDP • Illustrare gli approcci metodologici per lavorare in modo efficace secondo l’ottica della classe inclusiva • Applicare gli approcci metodologici per lavorare in modo efficace secondo l’ottica della classe inclusiva Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Nell’ottica di una valutazione inclusiva, che si sovrappone alla valutazione formativa e si fonda su una cultura della personalizzazione e dello sviluppo del potenziale umano, la scuola propone strategie di valutazione che misurino abilità e progressi dell’alunno in difficoltà. La valutazione degli studenti con disabilità certificata è effettuata sulla base del PEI in relazione alle discipline previste e alle eventuali attività aggiuntive programmate. La valutazione degli studenti appartenenti alle atre tipologie di BES è effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure dispensative che agli strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. La strutturazione delle verifiche dovrà consentire allo studente di dimostrare il grado di prestazione migliore possibile. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Il GLI è attivamente impegnato a sostenere le varie forme di diversità, disabilità e svantaggio, al fine di garantire il successo scolastico degli alunni partendo dal presupposto che una cultura inclusiva sottende la diversità come risorsa. La definizione e realizzazione delle strategie educative e didattiche tiene conto della singolarità della persona e dei diversi stili di apprendimento. La didattica inclusiva utilizza: gruppi cooperativi, didattica per competenze, didattica di situazioni reali, adattamento delle discipline ai bisogni reali dell’alunno, didattica laboratoriale. Valorizzazione delle risorse esistenti La scuola predispone dispositivi organizzativi e procedure innovative che valorizzano le risorse esistenti e rispondono ai bisogni “del fare scuola” nella normalità di un processo d’integrazione e inclusione. Attraverso le attività laboratoriali lo studente diventa protagonista attivo nel proprio apprendimento nel percorso formativo e nell’acquisizione di competenze. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione La scuola si propone di favorire l’apporto di risorse aggiuntive in un ottica di apporto di nuove competenze. Il piano d’intervento prevede un arricchimento a livello di risorse umane e strumentali normali e “speciali”. L’organizzazione scolastica generale prevede la disponibilità di spazi e ambienti organizzati con risorse didattiche atte a creare un sistema inclusivo. La scuola collabora con le attività produttive del territorio nel realizzare piani di transizione per studenti diversamente abili. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. La scuola prevede diverse azioni funzionali all’orientamento in ingresso e in uscita. Nella fase dell’accoglienza si realizzano incontri con le famiglie, gli insegnanti di sostegno e gli operatori socio-sanitari che seguono il ragazzi; inoltre si condividono in consiglio di classe le problematiche che derivano dal deficit dell’allievo, con particolare riferimento all’apprendimento e alla socializzazione. Al fine di realizzare un organico collegamento tra scuola, mondo del lavoro e società civile, il GLI prevede iniziative di orientamento nel mondo del lavoro attraverso progetti di alternanza scuola-lavoro o stage di formazione. 25 INDICAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO Al fine di favorire, da parte degli alunni, il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Collegio e dai Consigli di Classe, i docenti dell’Istituto hanno concordato una serie di comportamenti e di strategie da assumere nei confronti della classe. 1. Comportamenti • Valorizzare le risorse della classe, individuando le capacità dei singoli e utilizzandole nel modo più proficuo. • Sensibilizzare la classe ad un comportamento responsabile durante lo svolgimento delle lezioni. • Rafforzare il gruppo classe, evitando di esasperare la competizione. • Creare un clima di fiducia e di rispetto reciproco, • informando gli allievi riguardo a: obiettivi, programmi, metodi di valutazione; • evitando comportamenti contraddittori; • mostrando disponibilità; • evitando di mortificare alunni che diano prestazioni negative e valorizzando invece gli interventi positivi; • praticando ed esigendo il rispetto degli impegni assunti e delle norme stabilite. • Adottare la massima trasparenza nella misurazione delle verifiche e nelle valutazioni, per permettere all’allievo di controllare il suo metodo di studio e di procedere nel processo di autovalutazione. • Mantenere, nelle situazioni concordate in Consiglio di Classe, un atteggiamento comune, per non generare confusione e sfiducia. 2. Strategie • Valorizzare la partecipazione attiva degli studenti nella relazione apprendimento/insegnamento. • Affiancare alle lezioni frontali delle metodologie alternative, favorendo una didattica laboratoriale che renda gli studenti più attivi nella costruzione del loro personale processo di conoscenza/apprendimento. • Presentare le lezioni in modo chiaro ed organico, offrendo modelli di analisi e sintesi, lavorando collegialmente in materie affini, favorendo i collegamenti interdisciplinari. • Stimolare l’abitudine a costruire modelli, ad inquadrare e a sintetizzare, ad usare schemi e scalette, a motivare i propri giudizi. • Arricchire le spiegazioni con esempi tratti dalla realtà, dall’ambiente circostante, dall’esperienza. • Correggere le improprietà di linguaggio e potenziare i linguaggi specifici disciplinari. • Stimolare alla lettura. • Guidare gli studenti all’interpretazione di fatti e fenomeni economici e sociali nazionali e internazionali in un contesto globalizzato, senza trascurare i valori culturali e ambientali locali. • Utilizzare strumenti didattici diversificati ed innovativi, al fine di valorizzare le capacità e gli stili di apprendimento degli alunni. • Verificare con continuità e frequenza, avvalendosi di una molteplicità di strumenti, previa presentazione dei criteri di valutazione. 26 PROPOSTE E IMPEGNI L’Istituto di Istruzione Superiore “Cattaneo - Mattei” è attento: • a far sì che l’offerta formativa venga migliorata, anche sulla base di indicazioni fornite da test somministrati agli studenti su scala più ampia di quella di Istituto (es.:test di ammissione all’Università); • a far sì che nel percorso quinquennale dello studente ci siano occasioni di partecipazione ad attività in laboratorio di Informatica e di utilizzo di piattaforme di apprendimento; • a promuovere idonee attività di orientamento in ingresso e in uscita; • a inserire e mantenere l’Istituto in una realtà territoriale a livello di Enti sia attraverso stage e progetti di ricerca-azione, sia con attività di alternanza scuola-lavoro, sia attraverso la partecipazione alle seguenti reti di scuole: 1. C.T.I. Bassa Padovana e C.T.I. Padova sud per ridurre i disagi e favorire l’inserimento di studenti con cittadinanza italiana e non; 2. C.T.R.S. Bassa Padovana e C.S.S. Padova sud: rete degli Istituti della Bassa padovana e del Conselvano; 3. Rete nazionale degli istituti Mattei 4. Rete con istituto Marconi per l’alternanza e laboratori per l’occupabilità 5. Rete con l’istituto Cornaro per gli acquisti e per ASL 6. Rete SIRVESS per la sicurezza, 7. Rete Compita per le competenze nella letteratura del Novecento 8. R.I.F.O.L. PD e RO: rete dei licei di Padova e Rovigo di ricerca e formazione dei docenti su competenze e profilo in uscita comune a tutti i licei; 9. R.I.F.O.L.-LS.2 per il potenziamento nello studio delle lingue straniere facoltative; 10. BIBLIOMEDIASCUOLA per l’organizzazione, il potenziamento e la fruibilità del patrimonio della biblioteca d’Istituto anche in via telematica; • ad accogliere studenti universitari per progetti di miglioramento della didattica laboratoriale, in discipline sia scientifiche che linguistiche; • ad accogliere studenti europei in stage, a realizzare esperienze di stage europei con scambi tra scuole, classi o gruppi di studenti; • a favorire lo sviluppo di una dimensione comunitaria, sia attraverso i suddetti progetti di scambi culturali, sia tramite l’utilizzo di docenti madrelingua in compresenza; • a promuovere i progetti descritti nel fascicolo allegato Progetti d’Istituto: un ampliamento dell’offerta formativa, che costituisce parte integrante del presente documento. 27 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ Per attuare quanto precedentemente esposto, L’Istituto di Istruzione Superiore “Monselice - Conselve” s’impegna nel rispetto del “Patto di corresponsabilità” di seguito presentato, inteso quale dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola, realizzabile solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti dell’Istituto. Esso stabilisce che 1. La scuola • • • • • Si propone come luogo di educazione in senso ampio Garantisce la libertà d’apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascun studente attraverso la realizzazione dei programmi disciplinari e dei percorsi individualizzati tesi a promuovere il successo formativo Intende creare un clima sereno e corretto, atto a favorire nello studente lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti responsabili e corretti e dei valori di una cittadinanza europea È aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi dalle sue componenti: gli studenti, i genitori, il personale ATA e i docenti Promuove nell’ambito degli scambi culturali iniziative di accoglienza e attività finalizzate allo scambio fra le diverse culture. 2. Tutte le componenti che sottoscrivono questo patto si impegnano a: • Far sì che i rapporti interni della comunità scolastica si informino al principio della solidarietà • Conoscere il regolamento di Istituto. • 3. Ciascuna componente, in particolare, si assume i seguenti impegni. STUDENTI • • • • • • • Frequentare regolarmente le lezioni Partecipare al lavoro in classe, sia esso individuale o di gruppo Avere nei confronti dei docenti e del personale non docente lo stesso rispetto che questi ultimi devono loro, riconoscendo ed accettando comunque l’autorevolezza educativa dell’adulto Rispettare le diversità personali e culturali Utilizzare correttamente le strutture, osservando le norme sulla sicurezza e comportandosi in modo da non arrecare danni a terzi o al patrimonio della scuola Usare un linguaggio e curare un abbigliamento consoni al contesto educativo che connota la scuola Rispettare le norme contenute nel Regolamento d’Istituto. 28 GENITORI DEGLI STUDENTI • • • • • • Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e le loro competenze Tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando il libretto scolastico dello studente e le comunicazioni scuola-famiglia Informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio Adoperarsi affinché i figli rispettino il Regolamento d’Istituto, in particolar modo per ciò che riguarda la puntualità e la giustificazione di assenze e ritardi Segnalare al Dirigente Scolastico o al Coordinatore di classe le situazioni che possono comportare particolari forme di assistenza verso i propri figli Intervenire responsabilmente rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a persone o cose della scuola, anche attraverso il risarcimento dei danni. PERSONALE SCOLASTICO Dirigente Scolastico • • Garantire e promuovere l'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa, ponendo ciascuna componente scolastica nelle condizioni di esprimere al meglio il proprio ruolo Garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare, all'interno del proprio ruolo, competenze, professionalità e potenzialità, in un clima di dialogo, collaborazione e rispetto reciproci. Docenti • Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione delle attività, per renderli responsabilmente partecipi del percorso formativo • Promuovere rapporti interpersonali positivi, stabilendo regole certe e condivise • Svolgere le attività di verifica e valutazione in modo congruo rispetto ai programmi, ai ritmi di apprendimento e all'impegno di studio personale , esplicitando criteri e modalità di valutazione • Comunicare con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio e agli aspetti inerenti al comportamento e alla condotta dello studente • Contribuire alla realizzazione di un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto, tale da favorire capacità di iniziative, valorizzazione delle differenze. Personale ATA • • • Collaborare con i docenti e con il Dirigente Scolastico per un efficace funzionamento didattico e formativo Contribuire a creare un adeguato clima educativo e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti della scuola Vigilare sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare prima e dopo le lezioni, durante l’intervallo e negli spostamenti degli alunni nelle varie aule/laboratori. Nello spirito del "patto formativo" ogni componente si impegna ad osservare e far osservare i principi sopra esposti sottoscrivendo il presente patto di corresponsabilità Il Dirigente Scolastico _________________ Per i docenti Il Coordinatore di classe ____________________ I Genitori (o chi ne fa le veci) della classe _____________ (firme allegate) Data ______________________ 29