Sindrome di Aicardi-Goutières: osservazioni della Scuola di Glasgow

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Sindrome di Aicardi-Goutières: osservazioni della Scuola di Glasgow
SINDROME DI AICARDI-GOUTIÈRES
OSSERVAZIONI DELLA SCUOLA DI GLASGOW
John BP Stephenson
Glasgow - Scotland - UK
Discordanza clinico-patologica
Parlando di discordanza clinico-patologica, intendo dire che, nonostante la patologia sia
generalmente progressiva, con un aumento delle calcificazioni visibili alla TAC cerebrale, in realtà i bambini
affetti da AGS da noi seguiti non sembrano necessariamente peggiorare agli occhi dei loro genitori o anche
dei loro medici. La Figura 1a mostra una bambina ammalata, figlia unica (i cui dati non sono ancora stati
trasmessi all’Associazione) all’età di 10 mesi; non sorride ancora e presenta uno strano disturbo motorio. La
Figura 1b riguarda sempre questa bambina, all’età di 7 anni; potete vedere chiaramente che ride. Ha
cominciato a ridere soltanto all’età di 3 anni e sua madre non ha individuato alcuna regressione. Ha però
sviluppato lesioni simili a geloni alle dita dei piedi, come vedremo più avanti.
Figura 1 [a] bambina di 10 mesi con disturbi motori
[b] stessa bambina a 7 anni mentre ride; notare i geloni ai piedi
Equivalenza con pseudo-TORCH
Come già detto, l’identità tra la pseudo-TORCH (toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus e herpes
semplice), la sindrome MICS (microcefalia con calcificazioni endocraniche) e la sindrome di AicardiGoutières è stata rilevata da noi 1,2 , ma questo è stato discusso precedentemente
Variabilità intra-familiare
La Figura 2a, estratta dal video, mostra una bambina di circa 4 mesi. Se fosse stata figlia unica, senza
un fratello o una sorella affetti da AGS, sarebbe stato difficilissimo per chiunque diagnosticare la sua
patologia, perché non è regredita, è colpita da una forma di patologia relativamente lieve, ha un fenotipo
neurologico di paralisi cerebrale atetoide (simile al caso 2 [IV 5] di McEntagart et al4), progredisce
costantemente sul piano evolutivo e, inizialmente, TAC e RM erano normali. La Figura 2b mostra suo
fratello maggiore, che è colpito in modo molto più grave, all’età di 3 anni (adesso ne ha 12). Sono già state
pubblicate le immagini TAC che lo riguardano, dove si vede una perdita di sostanza bianca e una massiccia
calcificazione di gangli della base, sostanza bianca e nuclei dentati3. La diagnosi di AGS è stata confermata
dopo che io portai personalmente i prelievi al professor Pierre Lebon perché esaminasse i livelli
dell’interferone alfa. Questi fratelli dimostrano che è possibile una notevole variabilità intra-familiare.
Figura 2[a] sorella colpita in modo
relativamente più lieve del
bambino di Figura 2b
[b] primogenito colpito
gravemente; geloni alle dita
dei piedi
Geloni
John Tolmie, Paul Shillito ed io abbiamo seguito due bambini colpiti da AGS, non imparentati, che
presentavano una grave forma di geloni (Figure 1b, 2b) nonostante vivessero in case ben riscaldate.
Indicammo quindi i geloni come una delle caratteristiche dell’AGS nel 19953. Come abbiamo sentito, i
geloni non sono rari. Il bambino visibile nella Figura 2b aveva geloni veramente impressionanti alle dita dei
piedi e, in misura minore, anche alle mani e alle orecchie. La Figura 3b mostra un primo piano delle sue dita
dei piedi. Si potrebbe pensare ad una vasculite, ma non ve ne è traccia alla biopsia. Vedete una forma che
potrebbe far pensare al lupus eritematoso con colorazione granulare dell’IgM nella membrana basale (Figura
3b). Direi che questo lupus accompagnato da geloni sia un fattore diagnostico per l’AGS, come lo è
l’innalzamento dell’interferone alfa in assenza di infezione virale o di inclusioni tubuloreticolari.
Figura 3 [a] dita dei piedi del bambino di Figura 2b con grave forma di lupus con geloni
[b] l’immunofluorescenza diretta della biopsia cutanea mostra una colorazione granulare fine della
zona della membrana basale solo all’IgM
Risonanza magnetica spettroscopica
Infine, desidero mostrarvi la risonanza magnetica a spettroscopia protonica (MRS) di una bambina
(Figura 2a) che, a 2 mesi di età, aveva una TAC normale e, a 5 mesi, aveva una RM normale. Nella HMRS
eseguita contemporaneamente, i suoi spettri (Figura 4b) presentavano una riduzione dell’NAA e un aumento
del lattato. Pubblicheremo i dettagli in altra sede, ma ritengo che, probabilmente, la HMRS sia un metodo
adeguato per esaminare i pazienti per i quali si sospetta l’AGS, purché questa tecnologia sia disponibile. In
seguito, questa bambina ha presentato una lieve calcificazione visibile alla TAC, comunque non rilevante.
Figura 4 [a] RM della bambina di Figura
2b all’età di 5 mesi, normale per
l’età
[b] uno spettro di spettroscopia
H
MRS eseguito
Ringraziamenti
Desidero ringraziare Brian Condon, Peter Corry, Yanick Crow, Mary Fallowfield, Briony Fredericks,
Françoise Goutières, Donald Hadley, Ruth Hamilton, John Heckmatt, la defunta Anne Hollman, Mary King,
Pierre Lebon, John McClure, Robert McWilliam, Paul Shillito e, soprattutto, John Tolmie.
Bibliografia
1. Stephenson JBP, Tolmie J, Heckmatt J, Tang S, Tatnall F, Lebon P. Aicardi-Goutieres syndrome: autoimmune clues to diagnosis and pathogenesis, and link to microcephaly intracranial calcification
syndrome. Dev Med Child Neurol 1997; 39 Suppl 77:34-5
2. Dale RC, Tang SP, Heckmatt JZ, Tatnall FM. Familial systemic lupus erythematosus and congenital
infection-like syndrome. Neuropediatrics 2000; 31: 155-8.
3. Tolmie JL, Shillito P, Hughes-Benzie R, Stephenson JBP. The Aicardi-Goutieres syndrome: familial
early onset encephalopathy with calcifications of the basal ganglia and chronic spinal fluid
lymphocytosis. J Med Genet 1995; 32: 881-4.
4. McEntagart M, Kamel H, Lebon P, King MD. Aicardi-Goutieres syndrome: an expanding phenotype.
Neuropediatrics 1998: 29: 163-7.