101 COLUMNIST D`Aurelio

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MASSIMILIANO D'A URELIO *
Le serie Tv e i film hanno influenzato usi e costumi della società
degli ultimi quarant’anni, e di riflesso anche il turismo,
modificando la percezione di luoghi che prima “emergevano”
grazie al loro valore storico, culturale paesaggistico; non certo
per aver fatto da quinta scenica a Beautiful o Star Wars...
D
Destinazione…
i fronte alla richiesta di descrivere
la “Casa del fascio di Como” di
Terragni, manifesto architettonico
del razionalismo italiano che ha influenzato la storia dell’architettura del nostro
Paese nel XX secolo, molti apparirebbero
decisamente incerti e impacciati, ma se la
domanda si trasformasse nella descrizione
della Little house on the prairie (La casa
nella prateria), set della celebre serie televisiva americana degli Anni 70, per la maggior parte delle persone l’immagine ne
sarebbe decisamente più chiara, se non
addirittura talmente nitida da poterne
descrivere la disposizione degli spazi
interni fino ad arrivare ai dettagli degli umili
arredi. Tutti, infatti, siamo consapevoli di
come le serie Tv hanno influenzato usi e
costumi della società degli ultimi quarant’anni, e di riflesso si siano riversati anche
nel turismo. Posso raccontare, a tal proposito, qualche aneddoto.
Verso la fine degli Anni 80 andai in
Messico, avendo comprato un “pacchetto
viaggio” con un tour operator italiano. Una
mattinata fu dedicata alla visita del sito
archeologico di Teotihuacan, a 30 chilometri da Mexico City, che proprio in quegli
anni fu riconosciuto patrimonio dell’umani*Massimiliano D'Aurelio
Event & Communication
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tà dall’Unesco. I 40 partecipanti, con un
livello di istruzione medio-alto, per la maggior parte professionisti, venivano a conoscenza per la prima volta, e con grande
sorpresa, dell’esistenza delle piramidi del
sole e della luna e di una cultura affascinante come quella dei Maya. Nel pomeriggio, durante un transfer tra una location e
un’altra, la guida, con la stessa enfasi con
la quale si fornisce un’informazione futile,
indicò sulla sinistra la villa dove fu ambientata la telenovela Anche i ricchi piangono.
Anche se non previsto nel programma,
il pullman fu fatto fermare a furor di
popolo e tutti consumarono i rullini
fotografici nell’intento di documentare
il luogo dove Marianna (Veronica
Castro) aveva vissuto la sua tormentata
storia d’amore con il bel Luis Antonio.
Fino a qualche anno fa la tappa obbligato-
ria di un viaggio a New York, per molti era
il 721 Broadway per vedere l’edificio della
School of Arts e per rivivere le emozioni
che provavano Leroy Johnson, Danny
Amatullo, Doris Schwartz e Bruno Martelli
nell’oltrepassare la porta attraverso la
quale si ambientavano le vicende di Fame
(Saranno famosi) e con grande delusione,
scoprire che la vera High School of
Performing Arts era da tutt’altra parte
nell’Upper West Side.
Nel vedere le vetrine dello storico palazzo,
all’angolo tra la 57th e la 5th avenue, che
ospita la famosa gioielleria Tiffany di New
York, il pensiero torna a quella calma alba
newyorkese dove una divina Holly
Golightly (Audrey Hepburn) fa colazione
con caffè e cornetto ammirando i gioielli
esposti nell’intento, a sua detta, di farle
passare “le paturnie”, nella celebre pellicoFame, Saranno famosi
Rodeo Drive, L.A.
Tv
la del 1961 Breakfast at Tiffany’s; o, ancora, torna in mente lo shopping sfrenato e
griffato di Vivian Ward (Julia Roberts), che
ha reso Rodeo Drive a Los Angeles un’imperdibile meta turistica dopo il successo
della pellicola del 1990 Pretty Woman.
Un caso eclatante parte dall’indimenticabile serial Dallas, grazie al quale la
celebre residenza degli Ewing, South
Fork Ranch, è diventata talmente ambita come meta turistica da doverne riprogettare gli arredi interni, al fine di renderla identica al set originale delle
riprese, gli studi Cbs di Los Angeles.
Dopo aver pagato un biglietto d’ingresso, i
turisti non potevano sopportare l’idea che
la cucina dove la Signora Ellis coordinava
la preparazione della cena per Sue Ellen e
J.R. non fosse in quel luogo ma fosse esistita “virtualmente” in uno studio televisivo
Tiffany, N.Y.
La Reggia di Caserta
a 2.000 chilometri di distanza, e quindi,
come per magia, ecco ricreare in perfetta
scala tutti gli ambienti in cui poter rivivere
gli intrighi della più celebre famiglia texana
della Tv. Gli stessi studi della Cbs aprono
settimanalmente le porte a gruppi di visitatori che “realizzano un sogno” visitando il
set delle più celebri soap opera quali
Beautiful (The bold and the beautiful) o
Young and the restless (Febbre d’amore) e
possono vivere in prima persona i “non
luoghi” dove i loro beniamini si sposano,
divorziano, si risposano, muoiono, resuscitano o scoprono che il padre era in realtà il
figlio o viceversa! Oppure possono semplicemente ammirare Brook Logan e Stefany
Forrester alle prese con la macchinetta del
caffè mentre ripassano il copione.
Il fenomeno Tv ha influenzato anche i flussi turistici verso il Belpaese, complici
recenti la pellicola Ocean Twelve e la villa
di George Clooney, che hanno reso il Lago
di Como meta imperdibile, tanto quanto la
Reggia di Caserta, dopo essere stata la
virtuale residenza della regina Amidala
nella fortunatissima saga di Star Wars.
Ammirando la Fontana di Trevi pochi ricordano il nome del progettista Nicolò Salvi o
che le figure presenti rappresentano
Oceano, Salubrità e Abbondanza, ma tutti
rammentano chiaramente una giunonica
Anita Ekberg che chiama: «Marcello»,
dopo essersi tuffata in acqua. Come astenersi quindi dal preparare programmi di
viaggio incentrati sul magico mondo della
Tv?! Ovviamente i lettori più colti e intellettuali sono esonerati da tale scempio...
anche se poi, forse, ieri sera hanno marinato un’opera alla Scala per non perdere
una puntata di Dottor House.
Teotihuacan, Mexico City
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