LiLoltreConfini - Home - Comitato Studenti LiLo
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LiLoltreConfini attività di approfondimento dedicata ai temi di: guerre, migrazioni, cooperazione per lo sviluppo, diritti, identità e società Liceo Locarno, 4 maggio 2016 Elenco attività Indice: Fascia 1 -F1-0: Trasmissione Modem (RSI) -F1-1: Racconto autobiografico 1 -F1-2: Racconto autobiografico 2 -F1-3: La Croce Rossa -F1-4: Esempio di un progetto di cooperazione e di sviluppo in Niger -F1-5: AMCA -F1-6: Kam-for-Sud -F1-7: Matrimoni Forzati -F1-8: Diritti umani -F1-9: Fulvio Mariani -F1-10: Atelier (parte 1) -F1-11: “Migranti”, “rifugiati”, “clandestini”: un’introduzione critica al sistema d’immigrazione e d’asilo in Svizzera -F1-12: Integrazione e sport + razzismo/violenza e terrorismo -F1-13: Le missioni umanitarie del Gicam (gruppo internazionale dei chirurghi amici della mano) -F1-14: Profughi a Chiasso: terra di confine e crocevia di speranze -F1-15: La procedura d’asilo -F1-16: Libertà ed esilio -F1-17: Una storia vera -F1-18: Plurilinguismo in Svizzera: opportunità, diritti e doveri -F1-19: Il giornalismo d’oggi: come affrontare la rapida evoluzione del mondo? -F1-20: Lo stato d’Israele: tra storia, attualità politica e tradizioni della popolazione ebraica (parte 1) -F1-21: La scuola indigena zapatista in Chiapas. una pedagogia degli oppressi che cammina al passo del più lento -F1-23: L’ultimo passaggio -F1-24: La fede -F1-25: Il Festival del Film di Locarno Fascia 2 -F2-1: Una testimonianza per i diritti umani -F2-2: CICR-Testimonianza -F2-3: Diritti umani -F2-4: Lingua Walser -F2-5: La questione agraria, il diritto all’alimentazione e il ruolo delle multinazionali -F2-6: La Svizzera come modello? Politiche, pratiche e discorsi in un paese d’immigrazione contre coeur -F2-7: Migrazione e integrazione -F2-8: Fulvio Mariani -F2-9: Atelier (parte 2) -F2-10: Chiara Orelli, direttrice del soccorso operaio, e Musa -F2-11: È davvero la terza guerra mondiale? -F2-12: Kam For Sud in Nepal: dal lavoro di cooperazione all'emergenza post catastrofe -F2-13: Lo stato d’Israele: tra storia, attualità politica e tradizioni della popolazione ebraica (parte 2) -F2-14: Una realtà complessa: come leggere il mondo? -F2-15: Le identità che ci fanno vivere e le identità che uccidono : due facce della stessa medaglia o un ‘concettotrappola’ ? -F2-16: Flussi migratori verso l’Europa -F2-17: L’Odissea di Elyas -F2-18: Volontariato all’estero, basta solo partire? -F2-19: Lo stesso mare -F2-20: Emergency -F2-22: Il diritto e le sfide della società multiculturale -F2-23: “Mani per l’infanzia”, tra adozione internazionale e progetti allo sviluppo -F2-24: Come si esprimono le relazioni con gli altri in Burundi -F2-25: Integrazione a ritmo di musica Fascia 3 -F3-1: Storia Walser; -F3-2: Diritti umani per tutti, sempre e ovunque -F3-3: Diritti umani -F3-4: “Guerre, migrazioni e identità” -F3-5: “Diritto e società” -F3-6: “Cooperazione e sviluppo” -F3-7: Il viaggio di Mobina e Minorenni migranti -F3-8: Malala -F3-9: Lo stesso mare Fascia 4 Concerto Da Silva Fascia I (ca. 8:10-9:45) 0 Trasmissione Modem (RSI) La trasmissione radiofonica Modem sarà presente in sede e terrà un evento in diretta radiofonica, alla presenza di ospiti esterni, docenti e allievi, che avranno possibilità di intervenire. I temi del dibattito saranno “integrazione e multiculturalità a scuola”. Seguiranno maggiori dettagli. 1-Guerre Racconto autobiografico 1 Un mediatore interculturale proveniente da un Paese da stabilire (Iraq, Bosnia, Eritrea, Iran, ecc.) racconta la sua esperienza di guerra, fuga, il suo viaggio, l’accoglienza e l’integrazione in Ticino. 2-Guerre Racconto autobiografico 2 Un mediatore interculturale proveniente da un Paese da stabilire (Iraq, Bosnia, Eritrea, Iran, ecc.) racconta la sua esperienza di guerra, fuga, il suo viaggio, l’accoglienza e l’integrazione in Ticino. 3-Cooperazione La Croce Rossa L’attività si offre di presentare il Movimento della Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, la sua storia e i suoi scopi. In particolare verrà spiegato il ruolo del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), i suoi principi fondamentali, nonché gli ambiti e le zone in cui esso agisce. Il momento prevede la relazione del membro del Comitato Centrale del CICR, Mauro Arrigoni e la visione di un breve filmato sul CICR in azione in alcune zone del mondo. Relatore. Mauro Arrigoni: membro del Comitato Centrale del CICR, già direttore del Liceo cantonale di Mendrisio e membro del Pool svizzero degli esperti per la promozione civile della pace. 4-Cooperazione Esempio di un progetto di cooperazione di sviluppo in Niger Durante la presentazione verranno descritte le caratteristiche del Niger, uno dei paesi con un 'indice di sviluppo più basso al mondo; la nascita di un progetto per costruire una scuola media in Niger e di una piccola ONG "Actions education au Niger"; cosa si è fatto in 10 anni; cos'è la cooperazione allo sviluppo (alcuni punti importanti). Un esempio che mostra che tutti, nel loro piccolo, possono contribuire e far qualcosa di concreto. 5-Cooperazione AMCA Il dottor Franco Cavalli, volto noto dell’intervento umanitario dei medici in Centro America, presenterà l’associazione AMCA: progetti, esperienze e conquiste a fianco delle fasce più deboli della popolazione. 6-Vacante 7-Diritti Matrimoni forzati Secondo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo ogni persona è libera di scegliere il proprio partner e, se lo desidera, di sposarsi. Esistono in Svizzera delle situazioni nelle quali questo diritto è violato, si parla di "matrimonio forzato". Cos'è il matrimonio forzato? Cosa sta facendo la Confederazione per contrastare il fenomeno? Il tema è trattato nell'ottica del Diritto svizzero e permetterà di affrontare aspetti relativi a grandi temi di attualità come, per esempio, la dimensione transnazionale (o globale) delle migrazioni. 8-Diritti Diritti umani Proiezione del documentario Malala, di Davis Guggenheim, USA, 2015, 87’. Sinossi: MALALA è un ritratto intimo e personale del Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, divenuta un obiettivo dei Talebani e rimasta gravemente ferita da una raffica di proiettili durante un ritorno a casa sul bus scolastico, nella valle dello Swat in Pakistan. Allora quindicenne (ha compiuto 18 anni lo scorso luglio) era stata presa di mira, insieme a suo padre, per la sua battaglia a favore dell'istruzione femminile, e l'attentato di cui rimase vittima ha suscitato l'indignazione e le proteste di sostenitori da tutto il mondo. Miracolosamente sopravvissuta, ora conduce una campagna globale per il diritto all'istruzione delle bambine e dei bambini nel mondo, come co-fondatrice del Fondo Malala. Introduce Laura Francioli, Festival Diritti Umani. 9 Fulvio Mariani Proiezione di un film-documentario sulle regioni di montagna del continente asiatico. Esperienze dal Nepal. 10-Cooperazione Atelier (parte 1) Atelier-didattico-formativo con Oliviero Ratti che mostra l’importanza della conoscenza (inter)culturale in un progetto di cooperazione allo sviluppo. 11-Diritti “Migranti”, “rifugiati”, “clandestini”: un’introduzione critica al sistema d’immigrazione e d’asilo in Svizzera Quest’attività si propone di esplorare in modo critico il sistema svizzero d’immigrazione e asilo e la costruzione di categorie quali “rifugiato”, “clandestino”, “migrante economico”, “espatriato”. Verranno presentate le condizioni di ammissione di persone straniere in Svizzera, la procedura d’asilo e le misure di allontanamento ed espulsione quali la detenzione amministrativa, il rimpatrio volontario e forzato. Si cercherà di inserire la Svizzera in un contesto europeo e internazionale. Con Laura Rezzonico, dottoranda al centro di diritto migratorio dell’Università di Neuchâtel. 12-Identità/Società Integrazione e sport + razzismo/violenza e terrorismo Presenteremo le attività organizzare nella "Campagna di prevenzione del razzismo, della violenza e per l'integrazione attraverso lo sport" degli allievi della Scuola professionale per sportivi d'élite e le attività dell'Associazione SportForPeace. Vorremmo inoltre impostare una discussione con i giovani sulle problematiche del razzismo, dell'integrazione ed eventualmente della violenza e/o del terrorismo. Con Marzio Conti. 13-Cooperazione Le missioni umanitarie del Gicam (gruppo internazionale dei chirurghi amici della mano) Presentazione di un’organizzazione no profit che invia i propri medici, infermieri, fisioterapisti, in aree in via di sviluppo per eseguire interventi di complessità a volte importanti. Con il dottor Marco Guidi. 14-Cooperazione Profughi a Chiasso: terra di confine e crocevia di speranze Incontro con don Gianfranco Feliciani, uomo di fede che racconta la propria esperienza “al fronte”. 15-Migrazioni La procedura d’asilo Attilio Cometta presenterà la sua esperienza nell’ambito della procedura di asilo in Svizzera e svolgerà un esercizio con gli studenti sul tema “percezione dell’immigrazione e ruolo dei media”. Attilio Cometta è delegato cantonale per l’integrazione degli stranieri, ex capo della Sezione della popolazione del Dipartimento delle istituzioni, Cantone Ticino. 16-Migrazioni Libertà ed esilio Con Isea Beroggi. L'attività inizia con un'introduzione sul grande tema dell'esilio forzato, tema sulla quale ho incentrato il mio lavoro di maturità e di cui evidenzierò i concetti più importanti: le cause politiche ed economiche che spingono ad allontanarsi dalla propria madrepatria, le emozioni e il sentimento di appartenenza ad un popolo. Ho invitato Antonio Lisi, volontario per i richiedenti l'asilo dell'ex- caserma di Losone, in quanto donando a queste persone tempo, oggetti, vestiti e, tra le cose più significative, l'ascolto, potrà sicuramente arricchire e completare tramite la sua esperienza la nostra giornata multiculturale. 17-Migrazioni Una storia vera Carolina Cornaglia presenterà il suo LAM sul tema dell’esilio: storia di famiglia e letteratura. 18-Identità e società Plurilinguismo in Svizzera: opportunità, diritti e doveri “La Svizzera è un paese plurilingue” una frase questa, che tutti abbiamo sentito alle lezioni di geografia durante la scuola media. La convivenza tra le quattro lingue nazionali non è però sempre facile. Il nostro liceo ha perciò l’occasione di incontrare la delegata al plurilinguismo della Confederazione e con essa si avrà un momento per approfondire il valore sociale, culturale e anche economico delle lingue nazionali. Inoltre ci s’interrogherà su cosa succeda oggi a livello di amministrazione federale, nonché di società e d’identità, soffermandoci sul rispetto dei diritti e doveri legati all’ambito linguistico. Infine, data l’opportunità, si discuterà di Confederazione quale datore di lavoro. Con Nicoletta Mariolini. Quale delegata federale al plurilinguismo la signora Mariolini è responsabile per tutto ciò che concerne il promovimento del plurilinguismo all’interno della Confederazione. Il suo mandato, affidato direttamente dal Consiglio Federale, si prefigge di promuovere l’equilibrio linguistico in seno all’amministrazione federale, anche grazie allo sviluppo della formazione linguistica del personale. Il suo mandato si prefigge pure di valorizzare le lingue nazionali attraverso una maggiore sensibilizzazione della popolazione, una collaborazione con enti attivi nell’ambito del plurilinguismo, sia a livello nazionale che internazionale. Moderatore: Emanuele Vitali. 19- Il giornalismo d’oggi: come affrontare la rapida evoluzione del mondo? Sarà ospite il giornalista Sergio Ramazzotti: “propongo di partire dal ruolo del fotogiornalismo e più in generale del buon giornalismo oggi, in un momento storico in cui da un lato viviamo stravolgimenti sociopolitici epocali che sempre più sembrano avere il potere di influenzare direttamente le nostre vite (e qui naturalmente menzioniamo guerre, epidemie, terrorismo, fenomeni migratori, e conseguenti crisi economiche), e dall'altro sembriamo aver perduto la capacità di lettura critica delle notizie (tanto scritte quanto fotografiche) e ci scopriamo, in particolare in Occidente, sempre più disorientati di fronte alla rapida evoluzione del mondo.” 20-Identità e società Lo stato d’Israele: tra storia, attualità politica e tradizioni della popolazione ebraica (parte 1) La professoressa Roberta Lenzi e il signor Abramovich saranno i protagonisti di una mattinata riservata all’approfondimento della condizione degli ebrei e dello stato d’Israele: quali sono le radici storiche dell’attuale situazione di instabilità politica? cosa succede fra Palestina e Israele? L’incontro sarà pure un’occasione per scoprire la cultura ebraica e rafforzare in questo modo i propri strumenti di comprensione dell’attualità. 21-Cooperazione La scuola indigena zapatista in Chiapas: una pedagogia degli oppressi che cammina al passo del più lento Dopo l'insurrezione indigena del 1 gennaio 1994 in Chiapas gli indigeni ribelli, organizzati nell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, hanno avviato una esperienza unica e originale di autogoverno dal basso che dimostra che si può costruire una società e stabilire relazioni umane ed economiche senza bisogno del mercato capitalistico e mettendo al primo posto i valori dell’umanità anziché quelli dell'economia. Centrale in questa esperienza è quella del loro sistema educativo che oltre che essere alternativo a tutti i sistemi educativi di stampo occidentale mette al centro la solidarietà, il collettivo, l'attenzione agli ultimi, la formazione al vivere liberi. Con Gianfranco Bianchi. 22-Vacante 23-L’ultimo passaggio L’ultimo passaggio di Gianni Gaggini, 36’01, è una fotografia di quanto sta avvenendo a Chiasso. Viaggio fra la stazione di Milano e il Ticino fra migranti siriani, passatori senza scrupoli, guardie di confine in difficoltà. L’Europa a tutti i costi, Java Film, 36’ 40, mostra l’altra faccia dell’emigrazione, quella africana. Un documentario eccezionale con i giornalisti saliti a bordo dei barconi. Con Gianni Gaggini. 24 La fede Il documentario di Werner Kropik, La fede, si offre di affrontare con una spiccata ironia il tema della religione nel mondo. Un’occasione per vedere e sentire una voce critica e per confrontare le proprie opinioni. Werner Kropik, nasce nel 1942 a Vienna, dove consegue la maturità artistica. Studia per sei anni all’Accademia di Belle Arti. Si trasferisce poi in Svizzera, a Lugano, dove svolge per molti anni l’attività di orafo. Poi succede qualcosa ed allora molla tutto: si dedica a documentare frammenti di vita reale, discosta, diversa. Diventa documentarista e con cuore e sete di conoscenza si avventura per il mondo, spesso in Asia Centrale – India, Pakistan, Cina e Tibet – ma non solo, sempre con la sua bicicletta, schivando tutti i luoghi comuni di un tradizionale turista. 25-Identità e società Il Festival del Film di Locarno Sarah Schiesser, coordinatrice della sezione OPEN DOORS del Festival del Film di Locarno, presenta le attività della sezione, che gode del sostegno del Dipartimento dello Sviluppo e della Cooperazione. La relatrice illustrerà le procedure e le esperienze di sostegno al cinema indipendente in quelle regioni del mondo dove sono presenti condizioni sfavorevoli alla libera produzione. Amel Soudani Marti, capo Ufficio Stampa e Comunicazione Digitale del Festival, illustrerà più in generale le caratteristiche del Festival del Film di Locarno, in relazione al tema della multiculturalità. Fascia II (ca. 10:00-12:00) 1-Diritti Una testimonianza per i diritti umani Quando si parla di diritti umani si possono affrontare differenti prospettive. Noi partiremo dalla storia personale di John Baptist Onama, un ex-bambino soldato oggi professore universitario che ci racconterà come e perché dobbiamo difendere i diritti umani qui e ora. A scuola. Grazie al suo desiderio di studiare John è riuscito a fuggire dalla guerra e a finire la scuola elementare. Oggi si dedica a far conoscere questa tremenda realtà al mondo, "perché tutti i miei amici che non ce l'hanno fatta non abbiano perso la vita invano". Il suo racconto ci porta a comprendere meglio le ragioni delle guerre africane e della povertà di un continente ricco di risorse. John era soldato in uno stato africano durante una guerra civile per noi lontana, ma le ragioni di quella guerra e le risorse economiche necessarie per combatterla, nascono qui. Alla base della possibilità di reclutamento dei bambini soldato vi è l’enorme diffusione di armi leggere nei teatri delle guerra informali e civili, la mancanza di una legislazione internazionale e la difficoltà di applicazione delle convenzioni internazionali. Si stima che siano almeno 300.000 i bambini e le bambine attivamente coinvolti nei conflitti armati in tutto il mondo. Essi sono utilizzati come combattenti, spie, uomini di fatica o –le bambine- costrette a prestarsi sessualmente a commilitoni e nemici. Spesso soli e indifesi i bambini sono facilmente assoggettabili soprattutto considerando che molte volte sono gli unici sopravvissuti al massacro della propria famiglia, generalmente operato dallo stesso gruppo armato che finirà poi per reclutarli. Grazie al massiccio utilizzo di droghe e ad un addestramento brutale all’insegna di torture ed uccisioni, i bambini divengono presto dei soldati fedeli, determinati, capaci di compiere le stesse atrocità degli adulti. Arruolare minori nei gruppi armati rappresenta una gravissima violazione del loro diritto all’infanzia e, nonostante gli strumenti giuridici internazionali siano diversi, tale fenomeno sembra ben lontano dall’essere sconfitto. John Baptist Onama nasce a Lacor Gulu (Uganda) nel 1966. È figlio di una famiglia importante, suo padre è stato tra i padri fondatori della repubblica ugandese; ha contribuito a scrivere la Costituzione, è stato ministro degli interni e degli esteri fino alla presa di potere da parte del generale Idi Amin Dada. Dopo la caduta del regime, la famiglia Onama scappa in un campo profughi in Sudan. John deve ancora finire la scuola elementare, ma nel campo profughi sudanese si studia in arabo, che lui non conosce. Chiede quindi al padre di tornare in Uganda per finire la scuola, ma viene catturato al confine e arruolato dall’Uganda National Liberazione Army (UNLA). È costretto a combattere per sopravvivere. Tempo tre giorni, John Baptist Onama indossa la divisa e impara ad usare alla perfezione il Kalashnikov. Per un anno partecipa ad azioni di contrasto ad una guerriglia in cui si commettono atrocità difficili da immaginare. Scappa e poi viene catturato nuovamente dai soldati. Riesce a fuggire una seconda volta grazie alla sua determinazione nello studio, è la voglia di andare a scuola che lo salva. Onama ha completato gli studi primari in Uganda ed è poi partito per l’Italia dove si è laureato all’Università di Padova. Oggi insegna europrogettazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Il suo impegno a favore dei diritti umani lo ha portato ad essere attivista per i diritti dei minori con UNICEF, Amnesty International, Save the Children. Da anni è in prima linea nell’azione contro il fenomeno dei bambini soldato. La biografia di John Baptist Onama permette di sottolineare come l’appartenenza e una classe sociale ed economica elevata non preservi dalla possibilità di essere coinvolti in eventi tragici. I diritti umani sono collegati e indivisibili, se vengono a mancare i diritti civili anche quelli economici e sociali cadono e viceversa. 2-Migrazioni CICR-Testimonianza Il membro del Comitato Centrale del CICR, Mauro Arrigoni, dopo una presentazione di quello che il CICR fa a favore dei migranti vulnerabili, descriverà le realtà dei migranti, e l’azione concreta in loro aiuto del CICR, in alcuni paesi del mondo che ha visitato recentemente. Sarà quindi un’occasione per sentire una testimonianza diretta su fatti ed eventi passati e presenti riguardanti più contesti, tra cui il più recente legato alle crisi migratorie. 3-Diritti Diritti umani Diritti umani: cosa sono esattamente e perché sono importanti per noi qui e ora? Chi li difende? Con quali poteri? Sono davvero uguali per tutti? Percorso formativo a cura di Amnesty International sul tema dei Diritti Umani: storia, legislazione, convenzioni internazionali, applicazione. Con Chiara Guerzoni, responsabile formazione di Amnesty International sezione Ticino e Gabriela Giuria, giurista, formatrice di Amnesty International. 4-Identità Lingua Walser Il dialetto Walser di Bosco Gurin: origini e breve storia, situazione attuale. Attività linguistiche interattive: autopresentazione, brevi dialoghi, filastrocche, proverbi, brevi testi. Con Cristina Lessmann-Della Pietra, curatrice Museo Walserhaus e Francesca Pedrocchi, traduttrice e collaboratrice Museo Walserhaus Bosco Gurin. 5-Diritti La questione agraria, il diritto all’alimentazione e il ruolo delle multinazionali Perché è ancora necessario parlare di agricoltura nel mondo globalizzato attuale, dove al centro del sistema economico e commerciale mondiale vi si trova l’industria, la finanza e l’urbanizzazione a oltranza? In realtà, la risposta è semplice. Prima di tutto, circa l’80% della popolazione mondiale che vive al di sotto della soglia di povertà vive in zone rurali. Come vedremo, la questione agraria è quindi strettamente legata alla questione dell’alimentazione, alla questione del rispetto dei diritti fondamentali e di conseguenza alla possibilità di ognuno/a (e soprattutto per le popolazioni più vulnerabili dei paesi del Sud) di poter vivere una vita degna e autosufficiente. In questo contesto, le imprese multinazionali giocano un ruolo nefasto, commettendo crimini e violazioni dei diritti umani, distruggendo il medio-ambiente e la pace sociale nei paesi in cui operano, il tutto in uno stato di totale impunità. Con Raffaele Morgantini, responsabile del programma diritti umani al Centre Europe-Tiers Monde (CETIM) di Ginevra. 6-Migrazioni La Svizzera come modello? Politiche, pratiche e discorsi in un paese d’immigrazione contre coeur Un’introduzione sulla Svizzera come caso paradigmatico di un paese d’immigrazione contro cuore. La società elvetica in molti versi è multiculturale (p.es. lingue e confessioni) con una lunga storia di trasformazione interna causata dai vari movimenti migratori. Dispone pure di una lunga esperienza d’integrazione delle varie origini, ma allo stesso tempo si è pure trovata all’avanguardia della mobilizzazione populista contro la presenza degli immigrati. Come spiegare questa storia complessa e intrecciata tra necessità e rifiuto dell’immigrazione e della diversità culturale al centro dell’Europa? Si può trarre delle lezioni dall’esperienza svizzera, e se sì, quali? Con Gianni D’Amato, professore ordinario dell’Università di Neuchâtel. 7-Migrazioni Migrazione e Integrazione Introduzione alle varie forme di migrazione oggi. In seguito presentazione e riflessione sui modelli di integrazione (multiculturalismo, assimilazionismo, interculturalità). Cosa significa integrazione? Con Giona Mattei (SOS Ticino, responsabile agenzia Derman). 8 Fulvio Mariani Discussione sul film-documentario. (cfr. F1-9) 9-Cooperazione Atelier (parte 2) Atelier-didattico-formativo con Oliviero Ratti che mostra l’importanza della conoscenza (inter)culturale in un progetto di cooperazione allo sviluppo. 10-Migrazioni Chiara Orelli, direttrice del soccorso operaio, e Musa Chiara Orelli, direttrice del Soccorso operaio, e un giovane afghano, Musa, parleranno dell’esilio e dell’integrazione. 11-Guerre È davvero la terza guerra mondiale? Il giornalista Aldo Sofia porrà le sue grandi conoscenze al servizio di un’analisi critica dell’attualità. Siamo davvero in una terza guerra mondiale? Quale ruolo stanno giocando i media, le immagini e soprattutto la rete nel meccanismo informativo? Fino a dove si spinge la strumentalizzazione delle fonti iconografiche? Cosa accade realmente nel mondo? 12-Cooperazione Kam For Sud in Nepal: dal lavoro di cooperazione all'emergenza post catastrofe Kam For Sud in Nepal: dal lavoro di cooperazione all'emergenza post catastrofe. L'attività dell'associazione ticinese prima, durante e dopo il devastante terremoto dell'aprile 2015. Con la coordinatrice Silvia Lafranchi Pittet. 13-Identità e società Lo stato d’Israele: tra storia, attualità politica e tradizioni della popolazione ebraica (parte 2) La professoressa Roberta Lenzi e il signor Abramovich saranno i protagonisti di una mattinata riservata all’approfondimento della condizione degli ebrei e dello stato d’Israele: quali sono le radici storiche dell’attuale situazione di instabilità politica? cosa succede fra Palestina e Israele? L’incontro sarà pure un’occasione per scoprire la cultura ebraica e rafforzare in questo modo i propri strumenti di comprensione dell’attualità. 14 Una realtà complessa: come leggere il mondo? Il giornalista e scrittore Sergio Ramazzotti traccerà un’analisi critica dell’attualità, del disorientamento creato dai servizi d’informazione, degli stravolgimenti sociopolitici, “individuandone una delle cause principali nella sperequazione sociale tanto reale quanto artefatta (la dicotomia esseri umani di serie A/di serie B) e approfondendone la profonda correlazione con una serie di case histories verificate sul campo: partendo dalle guerre e illustrando il rapporto più o meno diretto che queste hanno con terrorismo, crisi economiche, sfruttamento delle risorse e distruzione dell'ambiente, epidemie e fenomeni migratori”. 15-Identità Le identità che ci fanno vivere e le identità che uccidono : due facce della stessa medaglia o un ‘concetto-trappola’ ? Analisi critica e brillante del controverso concetto di “identità”, con il professore universitario Edo Poglia. 16-Migrazioni Flussi migratori verso l'Europa L'attività sarà suddivisa in tre momenti: per iniziare ci sarà una presentazione riguardante i flussi migratori contemporanei, che avrà come scopo quello di trattare temi attuali e presenti nelle nostre vite e anche quello di chiarire alcune informazioni e fornire gli strumenti per potersi fare un'idea basata su dei dati oggettivi. In seguito verrà proiettata una parte del documentario "Lo stesso mare" del regista ticinese Stefano Ferrari e per finire ci sarà tempo e spazio per approfondire alcuni elementi e rispondere alle domande e alle curiosità degli allievi. Con Camilla Agustoni e Leonardo Sandrinelli, studenti Università di Neuchâtel. 17-Migrazioni L’Odissea di Elyas Andrei, Ozan e Yvan sono quattro adolescenti che frequentano la terza media a Bellinzona. Un giorno, arrivati in classe, scoprono di avere un nuovo compagno: Elyas, un ragazzo eritreo di 14 anni appena arrivato in Svizzera, che parla solo la lingua tigrina. La docente dice che Elyas, come migliaia di altri immigrati, ha compiuto “Il Grande Viaggio” per raggiungere la Svizzera. Chissà come dev’essere stato? È veramente terribile come leggiamo sui giornali? È partito da solo o con la famiglia? Con l’aiuto della loro docente Sultan Filimci questi tre ragazzi hanno cercato di capirne di più. Hanno raccolto la storia di Elyas. La testimonianza di un giovane ragazzo che ha compiuto uno dei viaggi più pericolosi per trovare un futuro migliore. 18-Cooperazione Volontariato all’estero, basta solo partire? Don Jean Luc Farine racconterà le sue esperienze umanitarie vissute in seno alla CMSI (Conferenza Missionaria della Svizzera Italiana). 19-Migrazioni Lo stesso mare Visione del documentario Lo stesso mare, in presenza del regista Stefano Ferrari. 20-Cooperazione Emergency Dal 1994, l’ONG fondata a Gino Strada per portare assistenza medico sanitaria di alta qualità alle vittime delle guerre e della povertà ha fornito cure gratuite a più di 7 milioni di individui in 16 paesi, dall’Afghanistan alla sierra Leone, ma anche in Italia, e realizzato numerosi progetti di reinserimento sociale ed economico. “Ogni due minuti curiamo una persona.” Cosa significa? E io, cosa posso fare? L’attività prevede un’introduzione da parte di una volontaria del Gruppo Emergency Ticino e la visione del documentario “Domani torno a casa” (2008) che racconta le storie di Murtaza e Yaghoub, un bimbo afghano ferito da una mina antiuomo e un quindicenne sudanese vittima di una malattia cardiaca. 21-Vacante 22-Diritti Il diritto e le sfide della società multiculturale Roy Garré, giudice del tribunale penale federale, parlerà del multiculturalismo in relazione ai diritti fondamentali. Porterà degli esempi di sentenze del Tribunale Federale che toccano il mondo dei giovani e la scuola. 23“Mani per l’infanzia”, tra adozione internazionale e progetti allo sviluppo Orietta Lucchini, presidente dell’Associazione “Mani per l’infanzia”, porta la sua personale esperienza nei Paesi in cui è attiva (Etiopia, Burkina Faso, Santo Domingo, Haiti). 24-Identità Come si esprimono le relazioni con gli altri in Burundi Nelle relazioni della normalità quotidiana i nostri comportamenti, anche nei contatti più scontati e banali come quelli tra famigliari, si nutrono di espressioni che definiscono la qualità delle nostre relazioni: per esempio il "tu", il "lei", il riferirsi a una persona con un diminutivo o con un nomignolo, definiscono il grado di prossimità della relazione. Cosa succede in altre culture? È dappertutto così? Renzo Petraglio ci illustrerà aspetti della realtà relazionale in Burundi, attraverso una rassegna di caratteristici comportamenti espressivi. 25- Migrazioni Integrazione a ritmo di musica Il rapper Da Silva parlerà delle proprie esperienze legate all’integrazione con l’aiuto della musica. Joe Da Silva nasce in Luanda nel 1985, capitale dell'Angola. A causa della guerra civile e delle poche prospettive di una vita normale e di opportunità, all'età di tre anni arriva in Europa con tutta la sua famiglia. Vivendo il travaglio di chi fugge dal suo paese per ritrovarsi in un mondo estraneo, arriva a Chiasso in Svizzera e da li inizia la sua storia come asilante. Asilante è anche il celebre brano che permise a Joe Da Silva di far conoscere al pubblico la propria musica, fino a quel momento rimasta solo una semplice passione che trovava concretezza solo nelle demo registrate in modo amatoriale. Con l'uscita del singolo Asilante (2010) si accesero le luci della ribalta, interviste in Tv e Radio, articoli sui principali giornali e riviste della regione e inviti a molte manifestazioni ed eventi. Fascia III (ca. 14:00-15:30) 1-Identità Storia Walser Origini e storia del popolo Walser, e in particolare della comunità di Bosco Gurin. Giorgio Filippini, docente e ricercatore, collaboratore Museo Walserhaus Bosco Gurin. 2-Diritti Diritti Umani per tutti, sempre e ovunque Dialogo tra Amnesty International e Paolo Bernasconi sul tema dell’universalità dei Diritti Umani. Moderatore: Mauro Belgieri 3-Diritti Una testimonianza per i diritti umani Quando si parla di diritti umani si possono affrontare differenti prospettive. Noi partiremo dalla storia personale di John Baptist Onama, un ex-bambino soldato oggi professore universitario che ci racconterà come e perché dobbiamo difendere i diritti umani qui e ora. A scuola. Grazie al suo desiderio di studiare John è riuscito a fuggire dalla guerra e a finire la scuola elementare. Oggi si dedica a far conoscere questa tremenda realtà al mondo, "perché tutti i miei amici che non ce l'hanno fatta non abbiano perso la vita invano". Il suo racconto ci porta a comprendere meglio le ragioni delle guerre africane e della povertà di un continente ricco di risorse. John era soldato in uno stato africano durante una guerra civile per noi lontana, ma le ragioni di quella guerra e le risorse economiche necessarie per combatterla, nascono qui. Alla base della possibilità di reclutamento dei bambini soldato vi è l’enorme diffusione di armi leggere nei teatri delle guerra informali e civili, la mancanza di una legislazione internazionale e la difficoltà di applicazione delle convenzioni internazionali. Si stima che siano almeno 300.000 i bambini e le bambine attivamente coinvolti nei conflitti armati in tutto il mondo. Essi sono utilizzati come combattenti, spie, uomini di fatica o –le bambine- costrette a prestarsi sessualmente a commilitoni e nemici. Spesso soli e indifesi i bambini sono facilmente assoggettabili soprattutto considerando che molte volte sono gli unici sopravvissuti al massacro della propria famiglia, generalmente operato dallo stesso gruppo armato che finirà poi per reclutarli. Grazie al massiccio utilizzo di droghe e ad un addestramento brutale all’insegna di torture ed uccisioni, i bambini divengono presto dei soldati fedeli, determinati, capaci di compiere le stesse atrocità degli adulti. Arruolare minori nei gruppi armati rappresenta una gravissima violazione del loro diritto all’infanzia e, nonostante gli strumenti giuridici internazionali siano diversi, tale fenomeno sembra ben lontano dall’essere sconfitto. John Baptist Onama nasce a Lacor Gulu (Uganda) nel 1966. È figlio di una famiglia importante, suo padre è stato tra i padri fondatori della repubblica ugandese; ha contribuito a scrivere la Costituzione, è stato ministro degli interni e degli esteri fino alla presa di potere da parte del generale Idi Amin Dada. Dopo la caduta del regime, la famiglia Onama scappa in un campo profughi in Sudan. John deve ancora finire la scuola elementare, ma nel campo profughi sudanese si studia in arabo, che lui non conosce. Chiede quindi al padre di tornare in Uganda per finire la scuola, ma viene catturato al confine e arruolato dall’Uganda National Liberazione Army (UNLA). È costretto a combattere per sopravvivere. Tempo tre giorni, John Baptist Onama indossa la divisa e impara ad usare alla perfezione il Kalashnikov. Per un anno partecipa ad azioni di contrasto ad una guerriglia in cui si commettono atrocità difficili da immaginare. Scappa e poi viene catturato nuovamente dai soldati. Riesce a fuggire una seconda volta grazie alla sua determinazione nello studio, è la voglia di andare a scuola che lo salva. Onama ha completato gli studi primari in Uganda ed è poi partito per l’Italia dove si è laureato all’Università di Padova. Oggi insegna europrogettazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Il suo impegno a favore dei diritti umani lo ha portato ad essere attivista per i diritti dei minori con UNICEF, Amnesty International, Save the Children. Da anni è in prima linea nell’azione contro il fenomeno dei bambini soldato. La biografia di John Baptist Onama permette di sottolineare come l’appartenenza e una classe sociale ed economica elevata non preservi dalla possibilità di essere coinvolti in eventi tragici. I diritti umani sono collegati e indivisibili, se vengono a mancare i diritti civili anche quelli economici e sociali cadono e viceversa. 4-Tavola rotonda “Guerre, migrazioni e identità” Discussione con prof. Edo Poglia, Sergio Ramazzotti, Aldo Sofia, Giampaolo Mesumeci e Matteo Gianni (UNI Ginevra). Moderatore: Gianni Gaggini. 5-Tavola rotonda “Convivenza tra culture simili/diverse” Discussione con Roy Garré, Nicoletta Mariolini, prof. Gianni D’Amato. Moderatore: Emanuele Vitali. 6-Tavola rotonda “Cooperazione e sviluppo” Discussione con Oliviero Ratti e Gianfranco Bianchi. 7-Il viaggio di Mobina e Minorenni migranti Viene sviluppato il tema dei migranti minorenni accolti in Ticino. Gli adolescenti alloggiati nelle pensioni di Locarno insieme a profughi spacciatori e Mobina, una bambina Afghana che vive con il fratello in una pensione della Valle di Blenio, sono al centro di un’inchiesta giornalistica da cui emerge come i diritti dei minori, primo fra tutti quello all’istruzione, non sono rispettati. Con Anna Bernasconi. 8-Diritti Malala Visione del documentario Malala, di Davis Guggenheim, USA, 2015, 87’. Sinossi: MALALA è un ritratto intimo e personale del Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, divenuta un obiettivo dei Talebani e rimasta gravemente ferita da una raffica di proiettili durante un ritorno a casa sul bus scolastico, nella valle dello Swat in Pakistan. Allora quindicenne (ha compiuto 18 anni lo scorso luglio) era stata presa di mira, insieme a suo padre, per la sua battaglia a favore dell'istruzione femminile, e l'attentato di cui rimase vittima ha suscitato l'indignazione e le proteste di sostenitori da tutto il mondo. Miracolosamente sopravvissuta, ora conduce una campagna globale per il diritto all'istruzione delle bambine e dei bambini nel mondo, come co-fondatrice del Fondo Malala. 9-Migrazioni Lo stesso mare Visione del documentario Lo stesso mare, del regista Stefano Ferrari. Fascia IV. (dalle 15:30 in poi) Concerto Da Silva A conclusione della giornata di riflessione e approfondimento verrà proposto il concerto del rapper Joe Da Silva. Protagoniste delle sue canzoni sono quelle tematiche viste nei percorsi della giornata: migrazioni, diritti (umani, d’asilo), guerra. Un’occasione originale di affrontare in maniera artistica temi critici. Joe Da Silva nasce in Luanda nel 1985, capitale dell'Angola. A causa della guerra civile e delle poche prospettive di una vita normale e di opportunità, all'età di tre anni arriva in Europa con tutta la sua famiglia. Vivendo il travaglio di chi fugge dal suo paese per ritrovarsi in un mondo estraneo, arriva a Chiasso in Svizzera e da li inizia la sua storia come asilante. Asilante è anche il celebre brano che permise a Joe Da Silva di far conoscere al pubblico la propria musica, fino a quel momento rimasta solo una semplice passione che trovava concretezza solo nelle demo registrate in modo amatoriale. Con l'uscita del singolo Asilante (2010) si accesero le luci della ribalta, interviste in Tv e Radio, articoli sui principali giornali e riviste della regione e inviti a molte manifestazioni ed eventi.