TANZANIA DEL NORD LE PIANURE DEL SERENGETI
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TANZANIA DEL NORD LE PIANURE DEL SERENGETI
TANZANIA DEL NORD LE PIANURE DEL SERENGETI Itinerario naturalistico guidato alla scoperta degli animali e degli ambienti dell’Africa orientale, in compagnia di un biologo esperto di fauna africana - le pianure del Serengeti - i grandi predatori, la fauna della savana Tarangire - il regno degli elefanti, la savana a baobab e i suoi abitanti Lake Manyara - un “assaggio” di foresta tropicale, le antilopi più elusive Lake Eyasi - gli Hadza, ultimi cacciatori-raccoglitori; i Datooga Ngorongoro - l’ultimo paradiso; il rinoceronte nero Lake Natron - ambienti estremi; la cultura Masai Arusha N.P. - a piedi nella savana; i colobi guereza, acrobati della foresta le produzioni biologiche tradizionali degli agricoltori WaArusha Mkomazi (opzionale) - le savane aride, le antilopi giraffa; il ritorno del licaone PARTENZE 2010 31 luglio 27 dicembre 9 gennaio ‘11 Durata: 14 gg/13 notti Gruppi: minimo 6 massimo 15 persone L’itinerario attraversa le grandi pianure dell’Africa orientale ai piedi del Kilimanjaro e l’area dei laghi alcalini della Rift Valley. Alle sterminate praterie a Cynodon, intercalate dalle Acacie (A. tortilis, A. xanthophaea, A. drepanolobium, etc) si alternano le savane a Baobab e palma Dom del Tarangire, mentre sul fondo del Rift si passa dal semideserto arido ad ecosistemi ibridi, con specie di foresta e di ambienti asciutti, presso il L.Manyara. Le pendici del Mt. Meru (Arusha N.P.) e Kilimanjaro sono caratterizzate da foreste pluviali montane. La Tanzania del Nord è la terra dei documentari per eccellenza. Oltre alla “grande migrazione” di milioni di gnu e zebre, l’itinerario settentrionale è il migliore al mondo per l’osservazione dei grandi felidi (Leone africano, Leopardo e Ghepardo). Ngorongoro resta forse l’ultimo santuario dove si può osservare il Rinoceronte nero in ambiente, senza recinzioni di sorta. Per i Birdwatchers, la sola Ngorongoro conservation area presenta una checklist di quasi 600 specie. Il L.Natron ospita 2 milioni di fenicotteri minori in colonia riproduttiva. Alcuni elementi della fauna della savana arida somala possono essere osservati, ad es. l’Orice beisa. L’ecosistema Serengeti - Maasai mara ospita una delle ultime grandi migrazioni naturali del pianeta. I grandi mammiferi si contano a milioni. Importantissime le popolazioni di leoni e ghepardi. Ngorongoro custodisce una delle ultime popolazioni vitali di Rinoceronte nero, di cui alcuni esemplari vivono anche in settori irraggiungibili del Serengeti. Mkomazi è l’unico ecosistema del suo genere in Tanzania, e rappresenta bene l’annoso conflitto tra il paradigma conservazionistico e i diritti degli allevatori. La cultura Masai, al di là degli episodi di mercificazione ad uso turistico, resiste fiera e conservativa. La guida locale, quale mediatore culturale, garantirà l’accesso alle comunità residenti al di fuori dei circuiti turistici, e permetterà di approfondire la conoscenza di questo grande popolo delle pianure. Presso il L. Eyasi vivono in piccoli gruppi nomadi gli Hadza-be, cacciatori raccoglitori la cui lingua è caratterizzata dai click tipici degli idiomi San e !kung. Gli Hadza praticano uno stile di vita identico ai loro predecessori paleolitici, e sono dediti alla caccia con l’arco a carico di grandi mammiferi. La loro tradizione orale risale a 12000 anni fa. Incontreremo la comunità del cibo di WODSTA (Women Developement for Science and Technology Association) che coinvolge direttamente 150 soggetti e indirettamente più di 1500, con l’obiettivo di riunire gruppi di contadini per formarli sull’utilizzo di piccole porzioni di terreno in area urbana per produrre frutta e verdura. L’agricoltura biologica viene insegnata da 30 donne, attraverso i metodi del double-digging (fertilizzazione del suolo profondo) e del sack garden, per massimizzare la produzione di questo scarso terreno. Oltre a ciò, l’associazione rappresenta per le varie comunità un centro espositivo di differenti modalità di tecnologie sostenibili e a basso impatto energetico, ad esempio forni a energia solare. Area di produzione Regione di Arusha NB. L'estensione dei territori facenti parte dell'ecosistema Serengeti-Ngorongoro-Masai mara, e la notevole variabilità dei movimenti migratori suggeriscono l'adozione di uno schema “nomade”, ovvero l'utilizzo di campi mobili che permettano di seguire gli spostamenti delle grandi mandrie. Per questo opteremo per un “safari” prevalentemente in campi tendati, con notti in lodges a intervalli regolari. Arusha N.P. Il Parco più vicino ad Arusha, spesso trascurato dai safari “classici” nonostante la possibilità di osservare una grande diversità di habitat in un’area relativamente limitata (552 kmq). Le pendici del Mt Meru (4566m) sono coperte da foresta pluviale, mentre il resto del Parco comprende una buona sintesi degli ecosistemi della Tanzania sett., dalla savana alberata, alle praterie, ai laghi alcalini. Destinazione ideale per birdwatchers (trogoni, turachi e tutta la compagine di specie forestali, oltre ai frequentatori degli ambienti umidi tra cui diversi paleartici svernanti), è l’unico parco in questo settore dove osservare il guereza, i cercopiteci dal diadema e diverse antilopi di foresta. La concentrazione di giraffe è la maggiore al mondo, e il parco grazie all’assenza di leoni (sono tuttavia presenti leopardi, iene, e quasi tutti gli erbivori) permette walking safari irripetibili. Serengeti Natural Park La “grande pianura”. Contiguo al più piccolo Maasai mara N.P., in Kenya, e circondato da aree con diversi gradi di protezione, il Serengeti ospita letteralmente milioni di grandi mammiferi (gnu, zebre, bufali, impala, gazzelle di Grant e di Thompson, giraffe, elefanti, eland, damalischi, alcelafi, etc.) liberi di migrare secondo le rotte naturali. Eccellenti le possibilità di osservare i numerosi leoni africani, così come i ghepardi e i più elusivi leopardi. Il Rinoceronte nero è presente, ma il settore di Moru Kopje non è accessibile al personale non ricercatore. L’ambiente è per lo più aperto, caratterizzato da erbe basse e da affioramenti di granito, i Kopje, che ospitano una fauna particolare. Taluni settori presentano altresì una discreta copertura arborea, talvolta ad acacie, talvolta ad Euphorbia. Tarangire Natural Park Particolarmente suggestivo, il Tarangire ospita stagionalmente la più alta densità di elefanti al mondo. L’ambiente è collinare, e la vegetazione è caratterizzata da baobab e palme Dom. Tra le presenze faunistiche, oltre alle specie tipiche del Serengeti, quasi tutte presenti, annoveriamo il Kudu minore (anche il maggiore è presente, ma in piccoli numeri) e i celebri pitoni. L’avifauna è impressionante, con moltissimi predatori, tra cui l’aquila marziale e il gufo reale di Verreaux. L. Manyara Natural Park Piccolo parco costituito dal grande omonimo lago alcalino e da un lembo di foresta a piedi del Rift. Un tempo famoso per i leoni che si arrampicano sugli alberi (personalmente, gli ultimi leoni al Manyara li vidi nel 1996, prima del devastante “El nino”), il parco è in realtà un prezioso gioiello per l’osservazione di alcune specie di foresta difficilmente osservabili altrove in Tanzania sett., quali il Tragelafo striato, il Bucero dalle guance argentate, etc. . Ottimo per l’osservazione degli ippopotami. Presenti comunque anche bufali, zebre, giraffe, antilopi, etc.. Ngorongoro Conservation Area Notissimo il cratere, paragonato all’Eden o all’arca di Noè. In realtà l’area è molto più di questo. I crateri sono numerosi, alcuni visitabili anche a piedi, con guide Masai. E’ il luogo migliore per osservare il Rinoceronte nero, ma nel contempo è il palcoscenico ideale per le osservazioni faunistiche su alcune specie, quali leoni, iene, grandi maschi solitari di elefante e molte altre. Laghi Natron ed Eyasi Laghi alcalini del rift, sono ambienti estremi e di grande suggestione. La visita al L. Eyasi prevede l’interazione con i boscimani Hadza, mentre la sosta al Natron, oltre a spunti naturalistici eccezionali, sarà il luogo di conoscenza con la cultura Masai. Interessanti alcune specie animali, oltre ai già citati fenicotteri: orice beisa (subsp. Callotis), gazzella di Roberts (una sottospecie della G. di Grant), etc. Mkomazi Natural Park (opzionale) La ex-riserva di Mkomazi, ora Parco Nazionale, rappresenta una propaggine meridionale dell’ecosistema di Tsavo (savana arida – Sahel), e in quanto tale è l’unico ambiente di questo tipo visibile in Tanzania. Assolutamente al di fuori degli itinerari turistici, Mkomazi è nota per le controverse vicende che hanno contrapposto esigenze di conservazione e diritti delle popolazioni residenti. Fino a pochi anni fa bracconaggio, incursioni di pastori e guerriglia avevano ridotto la riserva a un campo di battaglia, portando il governo verso la scelta di elevarla a Parco Nazionale. Ampiamente recuperata, l’area protetta ospita oggi una grande diversità faunistica, comprese le specie tipiche della savana arida (Gerenuk, orici etc.), ed è sede di importanti programmi di reintroduzione di Licaone e Rinoceronte nero. Da diversi punti di vista, è un terreno di sperimentazione delle politiche della conservazione in generale. ACCOMPAGNATORE Davide Palumbo Bio-ecologo con esperienza più che decennale in aree protette, in Italia e all’estero dal 1996 come tour leader in ambiente tropicale e nella conduzione di gruppi in aree di elevato interesse naturalistico: responsabile escursioni nei Parchi Nazionali dell’Honduras e tour leader in Tanzania, Kenya, Etiopia e Africa centrale. Realizzazione di iniziative di turismo etico, oltre che in diversi paesi: Uganda, Rwanda, Camerun, Borneo Malese e Tanzania. E’ presidente e fondatore della Coop Madreselva, la cui mission principale consiste nel fornire servizi ai Parchi e alle aree protette in grado di coniugare sviluppo e conservazione della biodiversità. Realizzazione dei programmi escursionistici per i Parchi Regionali del Corno alle Scale, dei Laghi di Suviana e Brasimone e di Monte Sole, oltre a numerose iniziative sui territori delle Provincie di Bologna e Modena (Parco del Frignano, Salse di Nirano, etc). PROGRAMMA 1° giorno Arrivo a Nairobi (NBO), incontro con il corrispondente direttamente all’aeroporto e trasferimento in Tanzania, Pranzo in Arusha e game drive in Arusha National park, per un primo incontro con la fauna africana (giraffe, ippopotami, zebre, bufali di foresta, gnu, tragelafi etc.), ottimo birdwatching nei laghi Momela e nelle foreste montane intorno al Mt Meru e al cratere di Ngurdoto. Cena e pernottamento in lodge/hotel nel Parco. 2° giorno Mattina walking safari in Arusha national park, per un contatto con la fauna aficana più…diretto. Camminando in quello che è definito il “piccolo Serengeti”, accompagnati da un ranger armato, osserveremo i grandi mammiferi delle pianure e alcuni rari primati senza alcuna barriera fisica. Dopo pranzo visita alla comunità di produttori biologici dell’area di Arusha, dove si pratica un’agricoltura basata su tecnologie sostenibili e a basso impatto energetico; in seguito trasferimento al Tarangire national park.. Cena e pernottamento a Tarangire. 3° giorno Giornata intera al Tarangire, i grandi rapaci dell’africa orientale, il coccodrillo del Nilo. La società degli elefanti. I pitoni africani. La fauna degli ecosistemi a baobab e palma Dom. Gli altri mega-erbivori Le grandi antilopi Cena e pernottamento a Tarangire 4° giorno Game drive all’alba al Tarangire per osservare in attività i predatori crepuscolari, rientro al campo per colazione, poi trasferimento al Lake Manyara national park per game drive. Gli ippopotami. I cercopitecoidei di foresta. I timidi tragelafi striati. L’avifauna stanziale e migratoria del Rift. Trasferimento al Lake Eyasi per cena e pernottamento. 5° giorno Escursioni etnografiche, incontro con gli ultimi cacciatori-raccoglitori funzionali in Africa orientale, gli Hadza. I Datooga, pastori guerrieri “nemici rispettati” dei Maasai. Trasferimento a Karatu per cena e pernottamento in Lodge. Visita al mercato di Karatu, che oltre ad essere uno dei più colorati e tradizionali del paese, è una miniera di immagini straordinarie e uno spaccato rappresentativo delle produzioni locali. 6° giorno Ngorongoro conservation area per la visita al leggendario cratere. Il rinoceronte nero. La vita sociale dei leoni. I clan delle iene maculate. Pranzo al sacco nel cratere, poi trasferimento verso Ndutu via Olduvai . Il fascino della Rift Valley. I siti più famosi per la preistoria dell’uomo. Pernottamento e cena a Ndutu . 7° giorno Giornata intera dedicata a game drive nell’area di Ndutu, dove in gennaio si prevede la massima concentrazione di erbivori (la cosiddetta grande migrazione) dell’intero ecosistema Serengeti-Masai mara. Zebre, gnu, gazzelle danno alla luce i loro piccoli. Grande attività dei predatori delle pianure, spesso in competizione tra loro. In agosto Ndutu è al margine della migrazione, ma resta un buon sito per l'osservazione dei grandi felidi. In alternativa, secondo l'andamento della migrazione, si opterà per l'estremo occidentale del Serengeti, verso il Lago Vittoria (western corridor) dove le grandi mandrie attraversano il fiume Grumeti. 8° giorno Giornata intera dedicata al game drive nel Serengeti, cena e pernottamento al campo. La fauna delle grandi pianure. Il ghepardo. Il leopardo. Gli altri carnivori. Le giraffe, le zebre e gli gnu. Gazzelle e antilopi 9° giorno Giornata intera dedicata al game drive nel Serengeti, cena e pernottamento al campo. La fauna delle grandi pianure. Il ghepardo. Il leopardo. Gli altri carnivori. Le giraffe, le zebre e gli gnu. Gazzelle e antilopi 10° giorno Giornata intera dedicata al game drive nel Serengeti, cena e pernottamento al campo. La fauna delle grandi pianure. Il ghepardo. Il leopardo. Gli altri carnivori. Le giraffe, le zebre e gli gnu. Gazzelle e antilopi 11° giorno Partenza al mattino in direzione del Lago Natron,. La cultura Masai.. Arrivo per pranzo; escursione alle cascate Ngaresero. i grifoni di Ruppel. L’oldonyolengai, montagna sacra. Cena e pernottamento al campo. 12° giorno Breve trekking fino alla sponda del Lago Natron, sito di riproduzione di 2 milioni di fenicotteri, scortati da guide masai. Ritorno al campo per pranzo. Trasferimento a Manyara per cena e pernottamento 13° giorno Secondo lo stato fisico dei partecipanti, breve walking safari alla base del massiccio del Kilimanjaro, ricchissimo di biodiversità. Pranzo nei dintorni di Moshi, rientro e conclusione del safari. NB il programma può subire variazioni di tipo organizzativo Quota di iscrizione € 30,00 comprensiva di assicurazione medico bagaglio e Fondazione Slow Food per la Biodiversità Quota di partecipazione per persona € 2.390,00 per persona € 2.440,00 per persona compreso tessera annuale Socio Slow Food + un libro Slow Food in omaggio Sconto Soci Slow Food Quota di iscrizione gratuita Supplemento Singola su richiesta Volo Bologna - Nairobi (su richiesta partenze da altri aeroporti italiani) La Quota Comprende Sistemazione in campi tendati mobili senza servizi in tende da 2 posti alternati di media ogni 4 notti con pernottamenti in piccoli lodge in camere doppie con servizi privati . Trattamento di pensione completa durante tutto l’itinerario Materiali da campeggio tende e cucina da campo, cuoco ed eventuali portatori. Tutti i trasferimenti e le visite come da programma Acqua minerale durante il safari Tutti gli ingressi e i permessi come da programma ingresso al museo della Gola di Olduvai e Ngorongoro conservation area Toyota landcruiser 4x4 attrezzata per safari, o per 10pax, toyota long base. Autista/guida locale e accompagnamento da parte del biologo per tutta la durata del safari. Tasse di ingresso ai parchi e riserve Assicurazione La Quota Non Comprende Volo di linea, tasse aeroportuali, eventuali sopratasse carburante e/o partenze da altre località Visto turistico da pagare in loco all’arrivo Le bevande, le mance e gli extra in genere Tutto quanto non espressamente indicato DIREZIONE TECNICA AROBASE srl PI 03795120108