A003384 IDIRITTI DIGITALI DEI MINORI i genitori mettono on line le

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FONDAZIONE INSIEME
Da il corriere della sera del 30/3/2016, <<I DIRITTI DIGITALI
DEI MINORI>>, di Elena Tebano, giornalista.
Per la lettura completa del pezzo si rinvia al quotidiano
citato.
I genitori mettono on line le foto (e le vite) dei figli senza pensare di dovere chiedere il permesso.
Dalla Francia agli USA, i dubbi di psicologi e giuristi..
Nel mondo al tempo dei social network i figli la sanno più
lunga dei padri.
E spesso pretendono dai genitori il rispetto di «diritti
digitali» di cui a volte gli adulti non sono neppure consapevoli.
Prima di tutto quello all’autodeterminazione della propria
identità online.
Lo conferma una ricerca appena pubblicata dalle università di
Washington e del Michigan su 249 famiglie con bambini tra i 10 e i
17 anni.
«Gli adolescenti sono preoccupati del fatto che i familiari
possano pubblicare su Facebook e altri social media informazioni
personali sul loro conto due volte più dei loro genitori —ha
dichiarato Sarita Schoenebeck, una delle autrici dello studio.
Molti bimbi hanno riferito di aver trovato la cosa
imbarazzante e di essersi sentiti frustrati quando i genitori
hanno continuato a farlo».
«Oggi gli adolescenti sono abituati a gestire la propria
immagine sui social e anche in questo ambito vogliono far valere
il bisogno adolescenziale di autonomia e libertà rispetto ai
genitori, che è fondamentale per la crescita», spiega Valeria
Egidi Morpurgo, psicologa milanese della Società Psicoanalitica
Italiana.
Qualcosa di simile sarebbe successo anche al figlio di
Madonna, Rocco Ritchie, 15 anni, che a gennaio avrebbe prima
impedito a sua madre di vedere il suo profilo Instagram, per poi
cancellarlo del tutto.
In quel caso c’erano di mezzo le tensioni sul suo affidamento
(Rocco vuole vivere in Gran Bretagna con il padre) ma anche foto
del ragazzo ritenute imbarazzanti, compresa un video di lui in
costume arancione che la popstar ha taggato con l’hashtag «#nosausage» («#nosalsiccia»).
La questione non riguarda solo gli Stati Uniti e le
celebrità: il mese scorso la gendarmeria francese è intervenuta
pubblicamente dopo che è diventata virale una «sfida» su Facebook
a pubblicare tre foto dei propri figli e a coinvolgere altre dieci
persone nella catena:
«È importante tutelare la privacy dei minori e la loro
immagine sui social network», ha avvertito è ha rimandato al
parere dell’esperto di diritto digitale Eric Delcroix, secondo il
quale la legge francese sul diritto alla privacy padri e madri
possono rischiare fino a 45mila euro di multa e un anno di carcere
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se rivelano informazioni riservate sui figli minori senza il loro
consenso.
Non solo: «Tra pochi anni quei bambini potrebbero fare causa
ai genitori per aver pubblicato loro foto quando erano piccoli»,
ha messo in guardia Delcroix su Le Figaro.
Una questione che in Italia non si pone, secondo Amedeo
Santosuosso, giudice a Milano e presidente del Centro per il
diritto, la scienza e le nuove tecnologie dell’Università di
Pavia: «Da noi non esiste un divieto per i genitori a mettere le
immagini dei figli sui social —spiega—.
La questione è diversa
se in proposito c’è un contrasto tra i genitori: allora deve
prevalere la posizione che protegge di più i minori».
le posizioni: C'è chi sostiene che i bambini potrebbero un giorno
fare causa per migliaia di euro.
Rimane il problema dell’opportunità: «Da quando hanno
l’accesso ai social come Instagram e Facebook, cioè dai 13 anni,
gli adolescenti hanno il diritto di raccontarsi come vogliono —
dice Giuseppe Riva, professore di Psicologia dei nuovi media
all’Università Cattolica di Milano e autore di I social network
(Il Mulino, 2016)—: per questo è importante discutere con loro di
ciò che si pubblica Online.
Il paradosso è che i ragazzini sanno usare i social meglio
degli adulti e riescono spesso a filtrare i contenuti in modo che
i genitori vedano solo ciò che vogliono loro.
Di rado succede il contrario.
Alla base c’è un problema di fondo: Internet fa saltare ruoli
prima ben definiti.
Devono essere gli adulti a ristabilirli, per esempio
assicurandosi di avere l’accesso agli account online dei figli ed
educandoli a essere consapevoli del mezzo».
Anche mostrando per primi come usare Internet nel rispetto
degli altri
LA RICERCA.
• Uno studio realizzato dalle università di Washington e del Michigan su 249 famiglie con bambini
tra i 10 e i 17 anni rivela che la principale preoccupazione degli adolescenti rispetto ai social
network è che i familiari possano pubblicare informazioni personali sul loro conto.
Secondo quanto emerge dalla ricerca spesso gli adulti non ne sono
Consapevoli.
• In Francia, secondo quanto affermato dall'esperto di diritto digitale Eric Delcroix in un'intervista a
Le Figaro, la legge sulla privacy espone i genitori che pubblicano foto e Informazioni personali dei
figli Online senza consenso a multe fino a 45mila euro e pene fino a un anno di carcere.
• In Italia invece non esiste per i genitori nessun divieto di pubblicare le foto del propri figli sul social
senza ¡l loro consenso.
Sono previste sanzioni solo se le immagini ledono gli interessi dei minori.
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__ 1 Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook pubblica le foto della figlia Max (di quasi 5 mesi) e
informazioni che la riguardano sul social network.
__2 Un selfie di David Beckham con il figlio Brooklyn, 17 anni (Instagram).
__3 Elton John e il marito David Furnish cercano di non mostrare online il volto dei loro due bambini
(lnstagram).
_ 4 Una foto pubblicata da Kim Kardashian del marito Kayne West con la loro bimba North (che
compirà tre anni il 15 giugno) mentre dormono: è tra quelle spesso considerate «imbarazzanti» dagli
adolescenti una volta cresciuti (Instagram) .
__ 5 II video di Rocco Ritchie postato sull'account Instagram della madre Madonna: la popstar ha
taggato con l'hashtag «#nosausage» («#nosalsiccia»).