Elenco Corsi+ corsi
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Elenco Corsi+ corsi
STRAIGHT WIRE / SELF LIGATING MINISCREWS LINGUALI ESTETICA DISPOSITITVI BIDIMENSIONALE ALEXANDER CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI A1 Le basi dell'Alexander Discipline - Corso base A2 Le basi dell'Alexander Discipline - Corso Avanzato Dr. Wick Alexander A3 Quando il trattamento precoce è utile ed efficace? Dr. Wick Alexander BD1 Introduzione alla Tecnica Bidimensionale Dr. Mauro Cozzani BD2 Corso Teorico - Pratico - Clinico di Ortodonzia Dr. Mauro Cozzani BD3 La Tecnica Bidimensionale di A.A. Gianelly razionalità ed eccellenza Dr. Cociani Sandro D1 Herbst MTH: come trasformare una classe II in una classe I in 8 mesi nel 96% dei pazienti Dr. Antonio Manni D2 Il trattamento delle II classi con l’utilizzo del nuovo dispositivo di Herbst Miniscope Dr. Paduano Sergio D3 Dispositivi ortodontici non compliance: La Jet Family Dr. Eugenio Bolla D4 Distal Screw e Autoleganti: Istruzioni Pratiche per l’ortodontista Dr. Mauro Cozzani E1 Corso di certificazione Allineatori invisibili ALL IN Micerium Dr. Mauro Cozzani - Dr. Daniele Francioli - Dr. Achille Farina L1 Corso di Ortodonzia Linguale • Il Sistema Stealth autolegante Dr. Antonio Veneziani L2 Tecnica Linguale con attacchi gemellari Dr. Fiorentino Giuseppe M1 M.A.S. Miniscrews Anchorage System - Corso Teorico Pratico Dr. Stefano Velo M2 M.A.S. Miniscrews Anchorage System - Corso Clinico Dr. Stefano Velo M3 L'ancoraggio scheletrico con mini-impianti: dalla teoria alla pratica clinica quotidiana Dr. Cesare Luzi SW1 Straight wire attraverso la low friction: l’evoluzione dell’ortodonzia moderna I ANNO Prof. Roberto Martina - Dr. Paolo Manzo - Dr. Eugenio Bolla - Prof. Giancarlo Cordasco SW2 Straight wire attraverso la low friction: l’evoluzione dell’ortodonzia moderna II ANNO Prof. Roberto Martina - Dr. Paolo Manzo - Dr. Eugenio Bolla - Prof. Giancarlo Cordasco SW3 Corso Biennale di Ortognatodonzia Dr. Salvatore Cefariello SW4 Corso Clinico Straight Wire Dr. Salvatore Cefariello SW5 Basic skills in Orthodontics Dr. Alberto Armenio SW6 Tecniche low friction - Sistema Easyself Dr. Paolo Manzo Dr. Remo Benedetti - Dr. Leonella Caliari - Dr. Maurizio Azzolina - Dr. Paolo Benegiamo - Dr. Remo Costi - Dr. Michele Bendandi TECNICI CORSI PER ODONTOTECNICI T1 Il Parallelometro Pacon: caratteristiche e gestione Odt. Armando Benecchi T2 Biomeccanica e costruzione: Il Distal Jet Odt. Giuseppe Di Biase T3 Distal Screw - Corso teorico Pratico Odt. Giuseppe Forni v2-04-2011 ALEXANDER - A1 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI le basi dell’alexander discipline cOrsO base dr. remo benedetti • dr.ssa leonella caliari• dr. Maurizio azzolina dr. paolo benegiamo • dr. remo costi • dr. Michele bendandi absTracT il corso è rivolto a chi non ha mai approcciato “l’alexander discipline” ed a chi già la conosce e vuole approfondire i principi della metodica. comprende una parte teorica in cui sono illustrati i principi della disciplina, le basi tecniche, le attrezzature e la loro corretta applicazione. la parte pratica consente l’apprendimento del corretto posizionamento degli attacchi, della modellazione degli archi e dei vari ausiliari. Viene inoltre eseguito un trattamento estrattivo sul typodont, il che consente il controllo del corretto apprendimento della tecnica. i corsi base vengono proposti in 4 regioni diverse e sono tenuti da istruttori certificati. segue programma nella pagina accanto. prOGraMMa del cOrsO parTe TeOrica Generalità sull'alexander discipline attacchi: perchè la scelta degli attacchi descrizione attacchi e loro individuazione come applicare correttamente gli attacchi Gli ausiliari • Gli archi, le sequenze tipiche • Modellazione (non ex) e modellazione (ex) • elastici,T.e.O., r.p.e. e lip bumper diagnosi • cefalometria, il tracciato utilizzato nell’alexander discipline ex vs nOn ex • parametri diagnostici utilizzati per definire il piano di trattamento casi non estrattivi • illustrazione step by step della progressione dei trattamenti non estrattivi e esposizione di casi clinici • esposizione di casi clinici trattati con estrazioni • esposizione e discussione dei casi personali dei partecipanti casi particolari estrattivi e non • Trattamento del morso profondo e del morso aperto • lo stripping e il recupero di spazio intercettiva • i principi dell’alexander discipline nei trattamenti precoci Home 2 ALEXANDER - A2 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI le basi dell’alexander discipline cOrsO aVanzaTO dr. r.G. “Wick” alexander absTracT lysle Johson, accademico di ortodonzia, dice che “non c’è accordo sugli obbiettivi finali“ in ortodonzia. david Turopin, editor dell’aJO, si domanda: “siamo pronti per incominciare a stilare delle linee guida?“ dopo 100 anni, come specialità, non è forse giunto il momento di fare un salto in avanti e stabilire delle linee guida per i trattamenti ortodontici? per quanto ci siano delle eccezioni alle regole, noi sappiamo, in realtà, cosa funziona e cosa non funziona. nel valutare un argomento così ampio come quello riguardante le linee GUida alTraTTaMenTO OrTOdOnTicO per la stabilità a lungo termine, dobbiamo, prima di tutto, capire che l’ortodonzia è in parte “un’arte” così come “una scienza”. i parametri di crescita scheletrica e la collaborazione possono essere influenzati dall’ortodontista; comunque un controllo assoluto di questi fattori non è possibile. l’argomento da trattare è: “Quali sono i fattori che possono essere controllati per migliorare il trattamento e la stabilità?” prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • • • • • • • • • • panoramica Obiettivi per la stabilità analisi cefalometrica Tetragon plus 6 linee Guida Obiettivi cefalometrici linea guida 1: controllo Torque anteriore linea guida 2: controllo scheletrico sagittale e Verticale presentazione di casi clinici linea guida 3: Obiettivo scheletrico Trasversale Obiettivi su Modelli studio linea guida 4: Occlusione linea guida 5: Tessuti circostanti presentazione di casi clinici linea guida 6: profilo Tessuti Molli e sorriso presentazione di casi clinici stabilità a lungo Termine conclusioni Home 3 ALEXANDER - A3 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI QUandO il TraTTaMenTO precOce è UTile ed efficace ? dr. r.G. “Wick” alexander absTracT filosofia del trattamento precoce secondo l’alexander discipline. all’inizio della mia carriera, chiedevamo ai pazienti, di ”aspettare fino alla completa eruzione dei secondi molari”, per iniziare il trattamento ortodontico. spesso questo determinava un completo sviluppo della malocclusione, così che era poi necessario ricorrere all’estrazione di denti permanenti. per questo la tendenza cominciò a spostarsi verso i trattamenti precoci. le malocclusioni, venivano intercettate in giovane età, per poter controllare i problemi scheletrici e l’affollamento. Oggi il “pendolo” sta ritornando indietro e l’orientamento è quello di rimandare l’inizio del trattamento. Questa presentazione analizza il processo decisionale che determina quando è necessario il trattamento precoce e quando può essere rinviato. prOGraMMa del cOrsO introduzione • Vantaggi e svantaggi dei trattamenti precoci • diagnosi e piano di Trattamento • educazione e Motivazione del paziente Meccaniche dei Trattamenti precoci • classi ii • Open bite • classi iii controllo delle abitudini Viziate • succhiamento del dito • respirazione orale • succhiamento della lingua • forze occlusali deboli stabilità a lungo Termine Home 4 BIDIMENSIONALE - BD1 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI inTrOdUziOne alla Tecnica bidiMensiOnale dr. Mauro cozzani ObieTTiVO priOriTariO il corso si prefigge di fornire gli elementi necessari ad eseguire diagnosi e piano di trattamento ortodontici nonchè le più comuni manualità richieste in ortodonzia. prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • • • • • • • • introduzione, scopo, obiettivi la prima visita: nel bambino e nell’adulto diagnosi e piano di trattamento Manualità sui fili tondi Manualità sul piano di trattamento il bandaggio diretto e indiretto le ii classi Metodiche di distalizzazione Manualità sui fili rettangolari Typodont i classe 4 estrazioni (1a parte) le iii classi attacchi autoleganti novità in ortodonzia casi chirurgici Typodont ii classe 4 estrazioni (2a parte) Home 5 BIDIMENSIONALE - BD2 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI cOrsO TeOricO - praTicO - clinicO di OrTOdOnzia dr. Mauro cozzani ObieTTiVO priOriTariO fornire gli elementi necessari ad eseguire diagnosi e piano di trattamento ortodontici, eseguire clinicamente le più comuni manualità ortodontiche, istruire alla gestione clinica dei casi e soprattutto utilizzo di tecniche autoleganti e no compliance prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • • • • • • • • • • • i° Visita analisi di studio ortodontiche anatomia teleradiografica e tracciato cefalometrico sviluppo e crescita del distretto cranio-facciale analisi estetica del volto piano di trattamento Merceologia bandaggio diretto e indiretto piegatura fili tondi e rettangolari Tecnica bidimensionale Tecnica bidimensionale con attacchi autoleganti apparecchiature funzionali Trattamenti intercettivi Trattamenti prechirurgici Ortodonzia e minimpianti Gestione dei disturbi cranio-mandibolari finitura del caso contenzione Home 6 DISPOSITIVI - D1 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI HerbsT MTH: cOMe TrasfOrMare Una classe ii in Una classe i in OTTO Mesi nel 96% dei pazienTi dr. antonio Manni prefaziOne lo scopo del corso è quello di insegnare l’utilizzo dell’apparecchio di Herbst. la letteratura, di cui sarà dato un ampio resoconto, ha dimostrato l’efficacia (è il miglior apparecchio funzionale) e la ripetibilità dei risultati ottenuti con questa apparecchiatura nella correzione delle ii classi nei bambini, negli adolescenti e negli adulti. la possibilità di utilizzare una recente variante dell’apparecchiatura (rollo band ed Herbst Telescopico MTH) ha permesso di ridurre il numero di fratture e ha reso semplice la gestione clinica di questo dispositivo. prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • • • • • • • • • • • l’Herbst tradizionale: seconde classi gravi, pazienti non collaboranti Gli Herbst telescopici: Miniscope, HTH, MTH risoluzione delle fratture e dei decubiti il morso di costruzione: altezza e grado di avanzamento della mandibola le fasi di laboratorio: Herbst MTH e splint in resina Video sull’applicazione clinica dell’Herbst indicazioni alla terapia con Herbst MTH: le seconde classi sono caratterizzata da un eccesso del mascellare o da un deficit della crescita mandibolare? Meccanismo d’azione e risultati sui denti, sul mascellare superiore, sulla mandibola e sulle articolazioni temporomandibolari l’Herbst MTH può provocare disturbi intra- capsulari? effetti a lungo termine esistono delle alternative all’apparecchio di Herbst MTH? Trattamento precoce in due fasi e/o trattamento tardivo recidiva l’Herbst MTH è indicato negli iperdivergenti? Trattamento dei morsi coperti Trattamento degli adulti le chiavi di successo della terapia con Herbst il controllo della vestibolarizzazione degli incisivi inferiori: estrazioni nell’arcata inferiore e microviti durante il corso saranno mostrati una serie di casi esemplificativi e i corsisti potranno esaminare uno o più pazienti, fare diagnosi, decidere l’epoca di trattamento, il grado di attivazione, la possibilità di applicare microviti, la localizzazione delle microviti, ecc. Home 7 DISPOSITIVI - D2 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI il TraTTaMenTO delle ii classi cOn l’UTilizzO del nUOVO dispOsiTiVO di HerbsT MiniscOpe dr. sergio paduano prefaziOne l’apparecchiatura di Herbst modificata offre delle buone possibilità nel trattamento delle malocclusioni di classe ii con retrusione mandibolare. i vantaggi offerti da questo tipo di apparecchiatura funzionale sono svariati: in particolare è opportuno sottolineare la facilità d’uso, la robustezza dell’apparecchio, l’efficacia durante le ore notturne e la mancanza di richiesta di collaborazione. il corso prevede una giornata in cui verranno discusse la diagnosi e la terapia ortodontica nei problemi sagittali ed è finalizzato all’apprendimento dell’ utilizzo dell’ apparecchiatura funzionale di Herbst per la correzione della sagittalità. prevede uno studio accurato dell’analisi cefalometrica di Jarabak e delle classi auxologiche per poter scegliere con buona attendibilità il paziente favorevole alla terapia. prevede inoltre l’apprendimento della stadiazione vertebrale per stabilire il tempo ideale di trattamento e l’apprendimento del metodo di misurazione dei cambiamenti scheletrici e dentali di panchers basato sul calcolo della differenza (d) dei punti di riferimento. allo stesso tempo si enfatizzerà l’importanza di un corretto morso di costruzione a cui seguirà una disamina sulla gestione clinica dell’apparecchiatura e sul suo meccanismo di azione. prOGraMMa del cOrsO l trattamento delle classi ii: distalizzare l’arcata superiore o avanzare l’inferiore ? la diagnosi • Mascellare protruso e/o mandibola retrusa? • la posizione delle arcate dentarie • le componenti trasversali nella classe ii • Valutazioni estetiche i differenti approcci di trattamento come logica conseguenza della diagnosi: • le trazioni extraorali: uno strumento per controllare il mascellare e l’arcata superiore nei tre piani dello spazio • le apparecchiature funzionali per il trattamento della retrusione mandibolare • Opportunità e limiti del trattamento multibande con elastici intermascellari apparecchiature funzionali: • introduzione • meccanismo di azione • morso di costruzione • gestione clinica delle apparecchiature funzionali limiti del tracciato cefalometrico • limite cefalometrico nella diagnosi antero-posteriore crescita craniofacciale • Teoria della matrice funzionale • Teoria della controparte la diagnosi radiologica: • analisi cefalometrica di Jarabak • categorizzazione auxologica • Valutazione del carpo • stadiazione di maturazione delle vertebre cervicali apparecchiatura di Herbst • Meccanismo di azione • Morso di costruzione • pattern di crescita • individualizzazione della terapia e timing • riattivazione • Gestione clinica Valutazione dei risultati estetici ed occlusali e presentazione di casi clinici con discussione Home 8 DISPOSITIVI -D3 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI la JeT faMily: dispOsiTiVi OrTOdOnTici nOn cOMpliance dr. eugenio bolla OrTHOdOnTic TraininG l’esperienza clinica ortognatodontica ha sempre orientato i suoi sforzi verso la ricerca di sistemi terapeutici che risultassero compatibili con le esigenze estetico – funzionali del paziente e individuato nella “non compliance” un fattore chiave per il successo del trattamento. a tal riguardo il distal Jet superiore, il distal Jet inferiore (uprighter molare inferiore) e gli spring Jet nelle versioni monotubo e bitubo si inseriscono a pieno titolo nella categoria dei dispositivi ortodontici a ridotta collaborazione, estetici e fornendo risultati terapeutici applicando forze estremamente ridotte. l’accurata selezione dei casi, una mirata prescrizione al laboratorio da parte dell’ ortodontista ed infine la precisa realizzazione tecnica, sono presupposti indispensabili per una facile gestione alla poltrona dei dispositivi. prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • indicazioni diagnostico – terapeutiche al distal Jet superiore casi clinici trattati con il distal Jet superiore Question time indicazioni diagnostico terapeutiche del distal Jet inferiore casi clinici trattati con il distal Jet inferiore indicazioni diagnostico terapeutiche dello spring Jet casi clinici trattati con lo spring Jet Question time Home 9 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI DISPOSITIVI -D4 disTal screW e aUTOleGanTi: isTrUziOni praTicHe per l’OrTOdOnTisTa dr. Mauro cozzani OrTHOdOnTic TraininG la distalizzazione molare è una delle possibili alternative di trattamento nei casi di ii classe dentale e (nei casi in cui si scelga di compensare la problematica basale) scheletrica. la perdita di ancoraggio è uno dei problemi maggiori che si verificano utilizzando apparecchiature che distalizzano i molari, pertanto, negli ultimi anni sono stati introdotti molti sistemi per ridurre o eliminare la perdita d’anco- raggio. saranno presentati casi clinici trattati con un nuovo sistema, molto semplice da applicare e senza alcun ulteriore passaggio di laboratorio, che combina le viti da ancoraggio ortodontico temporaneo (Tad) con il bottone di nance (ancoraggio ibrido) risultante in un “distal Jet” modificato.Verranno, inoltre, rese note ricerche che dimo- strano il controllo dell’ancoraggio di questa nuova appa- recchiatura chiamata “distal screw” e le zone del palato dove si possono inserire le viti di ancoraggio senza neces- sità di ulteriori radiografie.Verrà, infine, presentato un si- stema che unisce distal screw ed attacchi autoleganti per trattare le ii classi senza necessità di collaborazione. Gli attacchi autoleganti sono spesso presentati come parte di una filosofia che segue parametri non tradizionali per lo sviluppo del piano di trattamento; gli attacchi autoleganti sono, inoltre, presentati come attacchi “intelligenti” che possono supplire alle carenze dell’operatore. lo scopo di questo corso è: - dimostrare che gli attacchi autoleganti possono essere utilizzati in qualsiasi tecnica di trattamento con una comodità per l’operatore ed il paziente maggiore rispetto agli attacchi tradizionali; - dimostrare che l’utilizzo degli attacchi autoleganti richiede la stessa preparazione e attenzione, da parte dell’operatore, dell’utilizzo di attacchi tradizionali; - dimostrare le differenze biomeccaniche rispetto agli attacchi tradizionali ed i vantaggi che derivano dall’utilizzo di attacchi autoleganti. Ogni argomento è descritto teoricamente e con casi clinici o supportato dalla letteratura. il corso è dedicato ad ortodontisti che abbiano una certa esperienza. prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • • • • • • • • breve storia degli attacchi autoleganti Valutazione critica dei vari attacchi autoleganti in commercio il concetto di bassa frizione (casi con i lowfriction più antichi) distalizzazione molare senza collaborazione bandaggio indiretto sequenza dei fili autoleganti e casi estrattivi autoleganti e casi chirurgici finalizzazione con attacchi autoleganti perchè distalizzare i molari? revisione: piano di Trattamento la perdita di ancoraggio e l'ancoraggio assoluto dal distal Jet al distal screw distal screw e autoleganti un nuovo metodo di trattamento delle ii classi semplice e senza collaborazione riepilogo e chiusura del corso Home 10 ESTETICA -E1 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI cOrsO di cerTificaziOne allineaTOri inVisibili all in MiceriUM dr. Mauro cozzani • dr. daniele francioli • dr. achille farina OrTHOdOnTic TraininG in questo corso verrà presentato il nuovo sistema di allineatori invisibili all in. durante l’incontro saranno illustrati i vantaggi e le caratteristiche di questo sistema in comparazione con i sistemi tradizionali e gli altri sistemi di mascherine oggi disponibili sul mercato. il Team Micerium che segue la progettazione e la costruzione degli allineatori attraverso un complesso sistema di ingegneria avanzata, è composto da: • bioingegneri • Medici Ortodontisti supervisori di alta esperienza nel settore • un team di Tecnici Ortodontisti. la possibilità di interloquire in qualsiasi momento con personale italiano sempre a disposizione, il sistema di produzione ed il costo più basso rispetto alla concorrenza sono alcuni dei vantaggi del nuovo prodotto all in. il corso, obbligatorio per poter acquistare gli allineatori all in, prevede due sessioni: una mattutina, per la formazione sugli allineatori ortodontici, ed una pomeridiana con informazioni più specifiche sul sistema all in. il primo corso prevede la partecipazione di entrambi i relatori, mentre i corsi successivi saranno tenuti da un solo relatore. prOGraMMa del cOrsO sessione mattutina • nascita dell’ortodonzia invisibile ed evoluzione degli allineatori • Vantaggi e svantaggi rispetto al trattamento tradizionale e ad altri sistemi con allineatori invisibili • indicazioni per la selezione dei casi trattabili con il sistema all in/possibilità e limiti del sistema • indicazioni per la riduzione interprossimale dove necessita. • i movimenti dentali con allineatori • come posizionare gli attacchi in composito/tipi di attacchi e funzioni • rilevamento delle impronte e morso sessione pomeridiana • indicazioni per la pianificazione del piano di trattamento • indicazioni per l’utilizzo dello spazio virtuale personale • presentazione dell’iter di produzione • Utilizzo del check-line • consigli per la consegna degli allineatori al paziente/stripping e attacchi. • contatti – presentazione del team Tecnico e commerciale (foto ecc…) + come effettuare ordinativi e come scegliere tra le opzioni. • presentazione casi clinici e discussione Home 11 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI LINGUALI - L1 cOrsO di OrTOdOnzia linGUale il sisTeMa sTealTH aUTOleGanTe dr. antonio Veneziani OrTHOdOnTic TraininG Ormai da diversi anni, le richieste dei pazienti in tema di estetica durante il trattamento ortodontico, hanno portato la ricerca e la merceologia a mettere a punto apparecchiature sempre più sofisticate da questo punto di vista. nonostante l’ottima qualità ed affidabilità raggiunta dai brackets “trasparenti” in ceramica e le diverse apparecchiature palatali che i laboratori ortodontici possono offrire per parte dei trattamenti, l’unica “ortodonzia invisibile” rimane quella attuata con apparecchiature e brackets linguali. Questi dispositivi infatti, sono ormai giunti ad un livello di caratteristiche tali da consentire quasi tutti i trattamenti che si effettuavano prima, solo sul lato vestibolare e, considerando anche ciò che si é migliorato a livello tecnico per rendere più facile la gestione delle apparecchiature da parte degli ortodontisti, si può affermare che l’ortodonzia linguale si presenta al nuovo millennio come l’unica scelta completamente estetica in ortognatodonzia. il corso si prefigge di fornire ai partecipanti una preparazione teorica-pratica idonea ad affrontare trattamenti ortodontici con apparecchi linguali. prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • introduzione all’ ortodonzia linguale attacchi ad inserzione verticale ed orizzontale il progetto sTealTH presentazione degli strumenti utilizzati in ortodonzia linguale descrizione della malocclusione da trattare sul typodont dinamico in cera (ii° classe 2° divisione con estrazioni solo sull’ arcata superiore) inizio del trattamento della malocclusione su typodont ruolo del laboratorio nel posizionamento indiretto degli attacchi linguali • il sistema pacOn • continua il trattamento sul typodont dinamico in cera della malocclusione Home 12 LINGUALI - L2 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI Tecnica linGUale cOn aTTaccHi GeMellari dr. fiorentino Giuseppe OrTHOdOnTic TraininG le richieste dei pazienti, di salvaguardia dell'estetica in corso di trattamento ortodontico, hanno portato la ricerca e il mercato a proporre apparecchiature sempre più elaborate per raggiungere l'invisibilità. Mentre gli apparecchi vestibolari, con brackets “trasparenti” e/o ceramici risultano ancora troppo visibili, i cosiddetti "invisibili" rimovibili richiedono una impegnativa compliance del paziente e non riescono a generare i movimenti dentari corporei. l’unica "vera ortodonzia" invisibile rimane quella attuata con apparecchiature e brackets linguali. l'obiettivo di raggiungere risultati sovrapponibili a quelli degli apparecchi vestibolari con metodiche non dissimili da quelle della Ortodonzia classica viene centrato con l'uso di attacchi linguali gemellari. l’uso di questi attacchi gemellari a collocazione linguale, appositamente studiati e sufficientemente sperimentati, non costringe il clinico a “reinventarsi una tecnica” o a studiare una “ortodonzia linguale” diversa da quella classica. lo scopo del corso, che prevede anche cenni ai concetti di base della biomeccanica ortodontica, è di fornire ai partecipanti una preparazione teorica e pratica atta ad affrontare complesse problematiche cliniche con tecnica “full driven” (ortodonzia classica) e di entrare nelle peculiarità cliniche dell’approccio linguale sin dal 1° incontro. saranno inoltre affrontate problematiche cliniche complesse e loro soluzioni con tecnica multibrackets a collocazione linguale. prOGraMMa del cOrsO 1 incontro • dalla biomeccanica full driven ai lingual twin brackets senza cambiare testa • difficoltà in ortodonzia linguale • peculiarità cliniche e biomeccaniche in ortodonzia linguale • perché un attacco gemellare ovvero l’Ortodonzia è una! • il ruolo del laboratorio nella preparazione del bondaggio linguale • Metodiche di posizionamento indiretto e diretto degli attacchi linguali • partiamo con casi semplici 2 incontro • approccio ai vari tipi di malocclusione con ortodonzia linguale • i casi più complessi: Ortodonzia invisibile o a basso inestetismo? • l’ortodonzia delle forze e deiMomenti inTecnica linguale • Gestione di: compliance, ancoraggio, sequenze di trattamento e degli archi • Gestione dell’occlusione • dal debonding alla contenzione • lo stripping e l’espansione inTecnica linguale • la frizione: come facilitarla, come utilizzarla • Gestione degli spazi inTecnica linguale 3 incontro • come fontenelle ha pensato e diffuso l’Ortodonzia linguale scientifica • Movimento di traslazione con forze al cr • forze, Momenti e sistemi equivalenti: differenze full driven/linguale • Gestione dei casi estrattivi • Gestione delle aperture degli spazi Home 13 MINISCREWS - M1 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI M.a.s. MiniscreWs ancHOraGe sysTeM - cOrsO TeOricO praTicO dr. stefano Velo OrTHOdOnTic TraininG l’ancoraggio in ortodonzia è da sempre una componente importante nella pratica clinica della terapia ortodontica. considerato un problema di delicata gestione ogni tecnica e filosofia ortodontica gli dedica interi capitoli, cercando di trovare soluzioni valide e più confortevoli per l’operatore ed il paziente. sia nella sua risoluzione extraorale, che in quella intraorale, l’ancoraggio necessita di un consistente numero di accessori con le conseguenti problematiche di gestione clinica da parte dell’ortodon- tista. d’altro canto è sempre indispensabile una forte collaborazione del paziente senza la quale diventa impossibile una corretta risoluzione del caso. il M.a.s. (Miniscrews anchorage system) permette di superare tutti i limiti imposti dalla tradizionale gestione dell’ancoraggio. Questa metodica, grazie alla rivoluzionaria procedura dell’applicazione di miniviti al titanio nelle arcate ossee orali, consente la totale indipendenza dell’ancoraggio dalla collaborazione del paziente. Tutti i tradizionali dispositivi extraorali e l’utilizzo degli stessi denti del paziente come fonte di ancoraggio, risultano superati e obsoleti con un maggior comfort per il paziente e minor impegno per l’ortodontista. la versatilità del sistema permette inoltre una migliore localizzazione dei punti di applicazione delle forze, ottimizzando così a biomeccanica dell’ancoraggio e permettendo molti movimenti dentari considerati sino ad oggi di difficile se non impossibile realizzazione. il protocollo di chirurgia minima e la relativa facilità di gestione del M.a.s. nell’applicazione delle miniviti e nella loro rimozione lo rende un sistema moderno, pratico, altamente affidabile con scarsissime contoindicazioni. la nostra esperienza col M.a.s ci fa credere che sia una innovazione destinata a migliorare la qualità e la praticità dell’ortodonzia del nuovo millennio. prOGraMMa del cOrsO introduzione • concetti base di ancoraggio tradizionale in ortodonzia • limiti dell’ancoraggio tradizionale • revisione della letteratura sulle nuove metodiche di ancoraggio (impianti osteointegrati, a caricamento immediato, onplants, placche etc): caratteristiche e limiti descrizioni delle Miniscrews • disegno, materiale di fabbricazione, diversi diametri e lunghezze descrizione degli accessori e dello strumentario chirurgico indicazioni sull’applicazione del M.a.s. • Quando e perchè utilizzare le Miniscrew • scelta del tipo di Miniscrew e dei siti anatomici di inserzione analisi della biomeccanica col sistema M.a.s. • Vantaggi clinici e biomeccanici del sistema M.a.s. rispetto agli altri sistemi di ancoraggio (punto di applicazione della forza, entità di carico) • concetto di ancoraggio diretto ed indiretto • applicazione delle Miniscrews in Tecnica linguale applicazione sinergica del M.a.s. con altri dispositivi intraorali protocollo chirurgico • dalla preparazione del sito alla inserzione della Miniscrew • Metodica per la rimozione della Miniscrew inconvenienti e limiti delle Miniscrews presentazione dei casi clinici inerenti • retrazione di denti in spazi estrattivi • correzione delle sovracclusioni • ancoraggio per elastici interarcata • intrusione di denti singoli e gruppi di denti • Uprigthing dei molari • correzione delle linee mediane dentali eserciTaziOne praTica sU siMUlaTOre perTUTTi i parTecipanTi Home 14 MINISCREWS - M2 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI M.a.s. MiniscreWs ancHOraGe sysTeM - cOrsO clinicO dr. stefano Velo prefaziOne l’ancoraggio in ortodonzia è da sempre una componente importante nella pratica clinica della terapia ortodontica. considerato un problema di delicata gestione ogni tecnica e filosofia ortodontica gli dedica interi capitoli, cercando di trovare soluzioni valide e più confortevoli per l’operatore ed il paziente. sia nella sua risoluzione extraorale, che in quella intraorale, l’ancoraggio necessita di un consistente numero di accessori con le conseguenti problematiche di gestione clinica da parte dell’ortodontista. d’altro canto è sempre indispensabile una forte collaborazione del paziente senza la quale diventa impossibile una corretta risoluzione del caso. il M.a.s. (Miniscrews anchorage system) permette di superare tutti i limiti imposti dalla tradizionale gestione dell’ancoraggio. Questa metodica, grazie alla rivoluzionaria procedura della applicazione di miniviti al titanio nelle arcate ossee orali, consente la totale indipendenza dell’ancoraggio dalla collaborazione del paziente. Tutti i tradizionali dispositivi extraorali e l’utilizzo degli stessi denti del paziente come fonte di ancoraggio, risultano superati e obsoleti con un maggior comfort per il paziente e minor impegno per l’ortodontista. la versatilità del sistema permette inoltre una migliore localizzazione dei punti di applicazione delle forze, ottimizzando così la biomeccanica dell’ancoraggio e permettendo molti movimenti dentari considerati sino ad oggi di difficile se non impossibile realizzazione. il protocollo di chirurgia minima e la relativa facilità di gestione del M.a.s. nell’applicazione delle miniviti e nella loro rimozione lo rende un sistema moderno, pratico, altamente affidabile con scarsissime contoindicazioni. la nostra esperienza col M.a.s ci fa credere che sia una innovazione destinata a migliorare la qualità e la praticità dell’ortodonzia del nuovo millennio. prOGraMMa del cOrsO • riepilogo punti salienti del corso teorico-pratico • nuovi concetti di biomeccanica con l’ancoraggio scheletrico per Malocclusioni classe i°,ii°,iii°. • concetto di ancoraggio diretto ed indiretto aggiornamenti sui temi più controversi nell’ancoraggio scheletrico: • risposta ossea (biologica) al carico con le Miniviti • indicazioni e impostazioni per il successo clinico delle Miniviti • diverse metodiche chirurgiche di inserimento delle Miniviti: self-drilling vs. self-tapping, quale scegliere e perché. • prevenzione e gestione delle complicanze con le Miniviti. • presentazione e analisi dei casi clinici selezionati per la dimostrazione • dimostrazione clinica di inserzione delle Miniviti su pazienti selezionati secondo diverse esigenze di ancoraggio. MOdaliTà OperaTiVa della diMOsTraziOne clinica • alla seduta operativa potranno assistere direttamente alla poltrona 4 partecipanti per 1 paziente. Gli altri 12 partecipanti potranno assistere all’intervento clinico da un monitor collegato ad una telecamera a circuito chiuso, e così a turno per gruppi di 4 partecipanti per ogni paziente. • discussione sulla dimostrazione clinica. Home 15 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI MINISCREWS - M3 l'ancOraGGiO scHeleTricO cOn Mini-iMpianTi: dalla TeOria alla praTica clinica QUOTidiana dr. cesare luzi OrTHOdOnTic TraininG il corso ha come obiettivo quello di avvicinare il partecipante all’utilizzo dei mini-impianti ortodontici quali fonte di ancoraggio assoluto. il clinico si confronta spesso con situazioni in cui risulta necessario un controllo assoluto dell’ancoraggio o situazioni in cui vi è una vera e propria carenza anatomica di elementi dentali utilizzabili come fonte di ancoraggio. la possibilità di utilizzare dispositivi semplici, sicuri e veloci come i mini-impianti ha rivoluzionato le possibilità cliniche ampliando notevolmente i limiti dell’ortodonzia moderna. Verranno spiegati tutte le potenzialità, le caratteristiche e le procedure cliniche dei mini-impianti ortodontici, le principali indicazioni ed i possibili rischi e complicanze associate alla metodica.Verranno mostrati numerosi casi clinici e provata insieme la procedura di inserzione su materiale artificiale analogo all’osso. prOGraMMa del cOrsO parte teorica • l’ancoraggio scheletrico in ortodonzia, perché? • i diversi sistemi possibili: la storia • le indicazioni all’uso dei mini-impianti • le caratteristiche del sistema • i siti anatomici per l’inserzione • la scelta del mini-impianto più adatto • dalle basi biologiche alle applicazioni cliniche • la procedura di inserzione e le meccaniche ortodontiche • presentazione di casi clinici e discussione • i possibili rischi, fallimenti, complicanze parte pratica • la procedura di inserzione su materiale artificiale analogo all’osso Home 16 STRIGHT WIRE - SW1 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI sTraiGHT Wire aTTraVersO la lOW fricTiOn: l’eVOlUziOne dell’OrTOdOnzia MOderna i annO prof. roberto Martina - dr. paolo Manzo - dr. eugenio bolla - prof. Giancarlo cordasco prOGraMMa del cOrsO i incontro (prof. roberto Martina - dr. Manzo paolo) la diagnosi: punto di partenza per l’eccellenza check up ortodontico: come compilare la cartella clinica, esame obiettivo extra e intraorale, records ortodontici: • foto intraorali ed extraorali • Modelli ortodontici • esami radiografici • analisi dei records acquisiti, la teleradiografia latero-laterale, analisi cefalometrica secondo ricketts modificata ed integrata limite anteriore ed estetica facciale nella diagnosi e terapia & analisi dello spazio la tecnica dell’arco diritto (straight Wire): • le sei chiavi dell’occlusione normale di andrews • tip, torque, in-out e rotazioni • concetti di biomeccanica applicati alla tecnica straight wire: come ottenere la massima efficienza. il bondaggio in ortodonzia: • standard brackets e self-ligating brackets • carte di posizionamento standard • carta di posizionamento individualizzata • sequenza di posizionamento • come evitare gli errori più comuni parte pratica • esercitazioni di cefalometria / analisi dei modelli di studio / analisi dello spazio / bondaggio su modello / legatura e rimozione degli archi / esecuzione di lace-back, bendback e tie-back ii incontro (prof. Giancarlo cordasco) il crOss-biTe: QUandO e cOMe TraTTarlO • cross-bite scheletrico • cross-bite dentario • espansione ortopedica e ortodontica • espansione rapida Vs espansione lenta (durata, attivazioni e contenzione) • cosa ottenere e cosa evitare con l’espansione palatale • stabilità e recidiva dell’espansione mascellare lOW fricTiOn e self-liGaTinG in OrTOdOnzia: cOsa caMbia? • le forze in ortodonzia • concetti di frizione • la bassa frizione-zero frizione • i fili e gli attacchi hi-tech: innovazioni al servizio dell’efficienza parte pratica • inserimento e disinserimento archi in attacchi autoleganti / tecniche di ingaggio dei fili con attacchi autoleganti / prove termiche sui fili niTi Ha / modellazione e attivazione Quad Helix / prove di inserimento e attivazione espansore palatale / bloccaggio espansore iii incontro (dr. paolo Manzo) innOVaziOni nel cOnTrOllO del TOrQUe cOn aTTaccHi self-liGaTinG:sisTeMa easyself • il torque nelle ii e iii classi • la gestione del torque in situazioni peculiari: • ii classi divisione 2- morso aperto- elementi ectopici- disfunzione linguali • controllo del torque in relazione all’overjet ed all’overbite • gestione differenziale del torque intrarcata • sequenza di fili: key choice la terapia delle i classi di angle • sequenze di trattamento in tecnica sW con standard brackets e self ligating brackets • espansione o estrazione? • meccaniche di chiusura spazi • sequenze di fili la seGMenTaziOne ed il cOnTrOllO deGli ancOraGGi: sapere cOsa Usare e QUandO Timing di terapia: scegliere il momento giusto per il massimo dell’efficienza parte pratica • realizzazione di archi transpalatini / realizzazione di archi continui e con anse / attivazione di archi su modello / realizzazione di anse e leve / attivazione di anse e leve su modello ...continua a pag. 18 Home 17 STRAIGHT WIRE - SW1 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI sTraiGHT Wire aTTraVersO la lOW fricTiOn: l’eVOlUziOne dell’OrTOdOnzia MOderna i annO prof. roberto Martina - dr. paolo Manzo - dr. eugenio bolla - prof. Giancarlo cordasco prOGraMMa del cOrsO (continua da pag.16) iV incontro (prof. roberto Martina - dr. eugenio bolla) la terapia delle ii classi di angle • classificazione e diagnosi e timing della terapia delle ii classi: la decisione giusta al momento giusto Terapia ortodontica • terapia non estrattiva e terapia estrattiva: sequenze consigliate la terapia funzionale delle ii classi • stadiazione vertebrale e analisi carpale • indicazioni e limiti • vantaggi e svantaggi dei vari dispositivi: twin block, attivatore monoblocco, saltamorso di sander • morso di costruzione • come seguire la collaborazione • riattivazioni e mantenimento la terapia delle ii classi con l’apparecchio di Herbst.... • indicazioni e limiti • tipologie di Herbst appliance • impronte e morso di costruzione • modalità di attivazione distalizzazione molare • indicazioni e limiti • sistematiche di distalizzazione • vantaggi/svantaggi correlati alla distalizzazione le fibre di vetro in ortodonzia • le fibre come splintaggio intraarcata, le fibre come ancoraggio e le fibre come retainer parte pratica • morso di costruzione apparecchiature funzionali / calibrazione ganci, molle e archi vestibolari / riattivazione apparecchiature funzionali / modellazione della trazione extraorale / scelta del sistema di forze rispetto al cr / morso di costruzione Herbst / bandaggio rollo band / inserimento e attivazione distal Jet / prove di modellazione e misura fibre di vetro V incontro (dr. paolo Manzo) la terapia delle iii classi di angle • basi biologiche ed eziopatogenesi delle iii classi • classificazione e diagnosi • crescita cranio-facciale e timing ideale del trattamento Terapia ortopedica • la maschera di delaire • le docce di iii classe Terapia ortodontica • gli elastici di classe iii • quando estrarre e quando no • le estrazioni consigliateì la contenzione • stabilità e recidiva: letteratura scientifica e clinica • la contenzione mobile: vantaggi e svantaggi • placca di Hawley • placca di schwartz • essix e placche termostampate • contenzione fissa: vantaggi e svantaggi parte pratica • Gestione delaire / Gestione docce di iii classe / modellazione retainer linguale inferiore in filo intrecciato in acciaio / attivazione ganci e arco vestibolare placca di Hawley Home 18 STRAIGHT WIRE - SW2 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI sTraiGHT Wire aTTraVersO la lOW fricTiOn: l’eVOlUziOne dell’OrTOdOnzia MOderna ii annO prof. roberto Martina - dr. paolo Manzo - dr. eugenio bolla - prof. Giancarlo cordasco prOGraMMa del cOrsO • il bondaggio indiretto • i problemi verticali: deep bite dentario/ deep / bite scheletrico / open bite dentario / open bite scheletrico • le asimmetrie • le Tads come ancoraggio ortodontico • i casi borderline • la rifinitura ed approfondimenti dei topic del corso base: • le ii classi suddivisione • le iii classi suddivisione • le problematiche di discrepanza dento-dentaria (alterazioni dell’indice di bolton) • le anomalie dentarie di posizione • le anomalie dentarie di numero inoltre le parti pratiche del corso avanzato saranno ancora più ampie di quelle previste del corso base e comprenderanno modellazioni complesse (come la modellazione e attivazione di archi asimmetrici). Home 19 STRAIGHT WIRE - SW3 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI biennale di OrTOGnaTOdOnzia dr. salvatore cefariello ObieTTiVO del cOrsO il corso è rivolto ai professionisti che intendono affrontare la disciplina ortodontica, ma non sono ancora in possesso delle cognizioni di base, né dell’esperienza clinica necessaria per effettuare: • Una corretta impostazione diagnostica • Una corretta programmazione terapeutica • Una scelta idonea dei mezzi di trattamento durante il corso (a partire dal sesto mese) viene data la possibilità, ad ogni partecipante, di trattare un proprio paziente sotto la guida di un tutor. ad ogni allievo verrà consegnato materiale didattico in formato digitale. prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • • • diagnosi concetti fondamentali di biomeccanica atm occlusione e postura Terapia intercettiva delle malocclusioni Metodologia di n. cetlin Metodologia di tweed Metodologia di r.m. ricketts inclusione dentale la contenzione ed il problema della recidiva Metodologia straight wire mediante l’uso di attacchi pd e t3 Home 20 STRAIGHT WIRE - SW4 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI cOrsO clinicO sTraiGHT Wire dr. salvatore cefariello ObieTTiVO del cOrsO l’obiettivo del corso è quello di illustrare una metodologia innovativa nel trattamento delle classi i e ii dento alveolari con affollamento, senza estrazioni e senza l’ausilio delle trazioni extraorali ed è rivolto ai professionisti già in possesso di esperienza ortodontica che intendono avvicinarsi alla metodologia straight wire. il corso è articolato in 18 incontri di una giornata ciascuna, distinta in una parte teorica ed in una parte clinica. ad ogni partecipante sarà affidato un paziente, sotto la guida di un tutor prOGraMMa del cOrsO 1° incontro • esame clinico • anamnesi ed esame obiettivo generale • esame obiettivo dei tessuti molli della faccia • esame obiettivo intraorale • esame funzionale • analisi occlusale statica e dinamica • deglutizione • Masticazione • fonazione • respirazione 2° incontro • analisi strutturale del cranio e della faccia • analisi cefalometrica • Tipologia • classificazione scheletrica • esame clinico del paziente • compilazione della cartella clinica • presa delle impronte • colatura e squadratura dei modelli • fotografie intra ed extraorali e dei modelli studio 3° incontro • studio dell’ortopantomografia • analisi dell’arcata e quantificazione dell’affollamento • programmazione terapeutica • posizionamento delle bande molari superiori • puntatura degli attacchi • impronta di posizione • ceratura delle bande e colatura in gesso dei modelli 4° incontro • etiopatogenesi delle malocclusioni di classe ii e dell’affollamento • adattamento, attivazione ed inserimento del Q.H. invertito • fotografie intraorali 5° incontro • analisi del tracciato e dei modelli al p.c. per la quantificazione dello spazio recuperabile • adattamento delle bande molari inferiori • puntatura attacchi • impronta di posizione • ceratura e colatura dei modelli • attivazione QH invertito • fotografie intraorali 6° incontro • studio della sistematica pd • costruzione e adattamento del bH e del lip bumper • attivazione del QH invertito • fotografie intraorali 7 incontro • la distalizzazione in ortognatodonzia • attivazione del QH, bH e lip bumper • documentazione intermedia impronte per il bandaggio indiretto dell’arcata superiore in elastomero 8° incontro • posizionamento diretto ed indiretto degli attacchi • discussione dei casi • sovrapposizione cefalometrica • cementazione indiretta dell’arcata superiore • inserimento del i arco • attivazione del lip bumper e del bH • documentazione fotografica 9° incontro • cenni storici sugli attacchi dalle origini alla straight Wire • attivazione dell’arco • impronta inferiore in elastomero per il bandaggio indiretto • documentazione fotografica 10° incontro • straight Wire low friction • sostituzione dell’arco superiore • bondaggio indiretto dell’arcata inferiore • inserimento del i arco all’arcata inferiore • documentazione fotografica 11° incontro • caratteristiche degli attacchi T3 • attivazione degli archi superiori ed inferiori • documentazione fotografica 12° incontro • cenni di biomeccanica • sostituzione degli archi • chiusura degli spazi nei settori laterali • documentazione fotografica 13° incontro • Metallurgia • sostituzione degli archi • chiusura degli spazi nei settori laterali • Uso degli elastici intermascellari • documentazione fotografica 14° incontro • il problema dell’ancoraggio in ortodonzia • costruzione ed adattamento degli archi di contrazione • documentazione fotografica 15° incontro • inclusione dentale e stright Wire low friction • attivazione degli archi • documentazione fotografica 16° incontro • la contenzione e la recidiva • coordinazione delle arcate e rifinitura dei dettagli • documentazione fotografica 17° incontro • costruzione ed adattamento della placca di contenzione • costruzione ed adattamento del mantenitore fisso all'arcata inferiore. Home 21 STRAIGHT WIRE - SW5 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI basic skills in OrTHOdOnTics dr. alberto armenio ObieTTiVO del cOrsO Questo corso spiega "step by step" come curare le malocclusioni e ottenere buoni risultati clinici in tempi rapidi. partiremo dai principi base e ognuno verrà messo in grado di praticare l'ortodonzia con una buona dose di sicurezza. i cinque incontri sono articolati in maniera tale da studiare la teoria e imparare immediatamente l'applicazione clinica sui pazienti. prOGraMMa del cOrsO • esposizione di principi di biomeccanica e dei movimenti dentali e descrizione dei materiali • la conoscenza della crescita e dello sviluppo cranio-facciale per scegliere le migliori terapie ortodontiche e ortopediche nelle diverse malocclusioni • il trattamento ortodontico in tutte le sue fasi: dal posizionamento degli attacchi al livellamento, dal controllo dell'ancoraggio alla chiusura degli spazi, dal finishing alla contenzione • Meccaniche usate durante il trattamento ortodontico • sessione quotidiana di "discussione clinica" durante la quale i partecipanti esprimeranno i loro dubbi e si farà chiarezza fra le diverse scelte terapeutiche • suggerimenti per evitare errori, consigli clinico-pratici e le ultime novità nel campo internazionale saranno la base del corso Home 22 STRAIGHT WIRE - SW6 CORSI PER MEDICI-ODONTOIATRI TecnicHe lOW fricTiOn sisTeMa easyself dr. paolo Manzo prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • i vantaggi dell’attacco autolegante al controllo specifico del torque totale controllo del torque con valori predefiniti per i casi di classe ii e di classe iii ridotti tempi di rifinitura non più compensi sugli archi non più torque da incrementare o ridurre risoluzione più rapida dell’affollamento bassi livelli di forza gestione ancoraggi Quando non conviene usare la prescrizione di ii sugli incisivi superiori? • necessità di recupero spazio • le abitudini viziate o spinta linguale • posizione palatale di uno o più incisivi Quando non conviene usare la prescrizione di ii sugli incisivi inferiori? • estrazioni inferiori Home 23 TECNICI - T1 CORSI PER ODONTOTECNICI il parallelOMeTrO pacOn - caraTTerisTicHe e GesTiOne Odt. armando benecchi prefaziOne l’ ortodonzia linguale è una tecnica relativamente nuova ed ancora poco utilizzata che si avvale di dispositivi fissi per la risoluzione delle malocclusioni denta- li. Gli attacchi, con questo metodo, vengono posizio- nati sul versante palatale e linguale dei denti e, essendo nascosti dai denti stessi, non penalizzano l’estetica del paziente. Gli attacchi linguali non hanno una configurazione della flangia specifica per ogni dente, quindi devono essere adattati alla anatomia dei vari denti con del composito, secondo la tecnica indiretta. la difficoltà di questa tecnica consiste nel- l’allestire con questo sistema, attacchi individuali, totalmente programmati in grado di risultare un vero e proprio sistema straigth wire linguale. il corso si prefigge di fornire ai partecipanti una preparazione all’allestimento di dispositivi ortodontici fissi linguali con il parallelometro pacon. prOGraMMa del cOrsO • • • • • • caratteristiche tecniche del parallelometro pacOn Gestione del parallelometro pacOn nelle procedure di laboratorio determinazione dei valori:torque, inclinazione, altezza, in-out set-up manuale set-up strumentale sequenza del caricamento degli attacchi preparazione di un’arcata di attacchi linguali con set-up manuale • Montaggio di una arcata con attacchi linguali sul modello dopo il set-up preparazione di un’arcata di attacchi linguali con set-up strumentale • set-up strumentale linguale • Montaggio di una arcata con attacchi linguali sul modello della malocclusione • Valutazione dell’operato dei corsisti Home 24 TECNICI - T2 CORSI PER ODONTOTECNICI biOMeccanica e cOsTrUziOne: il disTal JeT Odt. Giuseppe di biase OrTHOdOnTic TraininG le ii classi comprendono un vasto numero di malocclusioni che differiscono fra loro per morfologia scheletrica, dentale e dei tessuti molli. Tra le varie soluzioni terapeutiche, la distalizzazione molare, ove è possibile, è spesso il primo stadio della terapia delle ii classi con approccio non estrattivo. la storia dei distalizzatori risale a molti anni fa con vari autori che svilupparono metodiche di diverso tipo sia extra che intraorale. per questo motivo, negli ultimi anni sono stati elaborati e prodotti nuovi dispositivi, creati nel tentativo non solo di ottenere una meccanica di movimento in senso distale più efficiente,ma anche di eliminare o ridurre al minimo la necessità di cooperazione del paziente. scopo fondamentale di questo corso è di insegnare la costruzione del distal Jet e spiegarne le caratteristiche prOGraMMa del cOrsO • • • • • • • • nozioni di biomeccanica confronto con altre metodiche di distalizzazione descrizione del distal Jet filosofia e biomeccanica del distal-Jet costruzione del dispositivo distal-Jet rifinitura e lucidatura le attivazioni del distal-Jet la passivizzazione e la distalizzazione dei premolari Home 25 TECNICI - T3 CORSI PER ODONTOTECNICI disTal screW Odt. Gianluca forni OrTHOdOnTic TraininG il distal Jet, apparecchiatura di riferimento per la distalizzazione molare ha subito un ulteriore sviluppo da parte dello staff Medico e Tecnico della scuola di specializzazione in Ortodonzia dell’Università di ferrara diretta dal prof. l’apparecchiatura ha ora un sistema di ancoraggio osseo, che riduce il carico delle forze applicate ai denti ottenendo di fatto una vera distalizza- zione dei molari senza perdita di ancoraggio anteriore. Questo corso indirizzato a Tecnici, è per spiegare le differenze dei due dispositivi e per trasmettere le competenze per una corretta costruzione dell’apparecchiatura stessa. prOGraMMa del cOrsO parte teorica • storia ed evoluzione del dispositivo • peculiarità dell’apparecchiatura • applicazioni pratiche della sistematica d.s. • dal clinico alTecnico, interazione e comunicazione per un corretto svolgimento delle fasi di lavorazione, e del risultato finale parte pratica • Valutazione impronte e materiali allegati • sviluppo delle impronte e metodiche per il posizionamento delle bande a confronto • progettazione dispositivo • adattamento e modellazione della placca metallica • posizionamento placca • posizionamento e modellazione bracci telescopici • resinatura • Tiratura • rifinitura e assemblaggio del dispositivo • Valutazione finale del prodotto realizzato, con tavola rotonda di discussione • retrazione di denti in spazi estrattivi • correzione delle sovracclusioni • ancoraggio per elastici interarcata • intrusione di denti singoli e gruppi di denti • Uprigthing dei molari • correzione delle linee mediane dentali Home 26