CV Salvatore Chirumbolo - Università degli Studi di Verona

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CV Salvatore Chirumbolo - Università degli Studi di Verona
CURRICULUM VITAE
Dr. Salvatore Chirumbolo
Dipartimento di Medicina-Sezione D Università di Verona
Domicilio: via Combattenti Alleati 4 int.11 37135 VERONA
3404614459 ufficio 0458128456
DATI DI CARRIERA IN BREVE
Salvatore CHIRUMBOLO è nato a Nicastro (ora Lamezia Terme) il
01 febbraio 1964 e vive a Verona. Si è laureato summa cum laude in Scienze Biologiche
all’Università degli Studi di Bologna nel 1990 discutendo una tesi di genetica molecolare sul locus
bobbed di D. melanogaster. Dal 1992 è iscritto all’Albo Professionale dell’Ordine dei Biologi e
nel 1995 consegue la Specializzazione in Biochimica Clinica presso la Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università degli Studi di Verona. Nel 1997 consegue un Incarico di Dirigente
Biologo presso l’ULSS 22 della Regione Veneto e dal 2000 è ancora Direttore Sanitario presso un
rilevante laboratorio di analisi emato-chimico-cliniche, microbiologiche e tossicologiche
convenzionato con il SSN. Dal 2007 si occupa di ricerca di base presso la locale Università.
STUDI E SPECIALIZZAZIONI
Dopo avere conseguito il Diploma di Maturità Magistrale nel 1982 ed il
Diploma di Maturità Scientifica nel 1983, si iscrive alla Facoltà di SSMFN dell’Università di
Bologna dove si laurea con 110/110 summa cum laude presso l’Istituto di Genetica del
Dipartimento di Biologia Evoluzionistica con la prof. A.A.Algeri ed il prof. F. Ritossa, studiando i
meccanismi molecolari della magnificazione del locus rRNA in D. melanogaster. Nel 1990 è a
Parigi presso il prestigioso Musée National d’Histoire Naturelle dove frequenta un Master in
genetica molecolare e lavora nei laboratori del prof. Toulmé sull’espressione del gene della betaglobina nell’uomo e sulla progettazione di aptameri in un sistema molecolare riguardante l’azione
dell’RNAsi H. Nello stesso anno conosce il gruppo di ricerca del prof. P. Bellavite, Associato di
Patologia Generale presso la locale Università di Verona, all’Istituto di Chimica e Microscopia
Clinica. In quegli anni, tra il 1991 ed il 1995, consegue diverse borse di studio che gli consentono di
collaborare in una fervida attività scientifica con diversi gruppi di ricerca (vedi avanti) del locale
Ateneo e dell’Azienda Ospedaliera del Policlinico e pubblica diversi lavori in atti di congresso e in
extenso con il gruppo di Patologia Generale guidato dal prof. Bellavite. Nel 1992 è relatore al
Congresso della European Society for Clinical Investigation ad Heidelberg. Nello stesso anno
partecipa ai lavori del Keystone Symposium on Molecular and Cellular Biology nel Montana State
1
University, USA. Negli anni tra il 1995 ed il 2006 ha anche approfondito l’esperienza dell’attività
professionale di laboratorio dirigendo un centro di biologia molecolare presso un ospedale pubblico
e diverse strutture private convenzionate, redigendo comunicazioni e lavori di interesse scientifico
anche in queste occasioni. Nel 1996 è a Taormina e partecipa al XXXII Congresso Nazionale di
Studi di Medicina Trasfusionale. Nel 1998 è ad Oslo come relatore al 25th Congress of the
International Society of Blood Transfusion e nello stesso anno è a Pescara al XXXIV Convegno
Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale. Nel 2006 consegue un Incarico dall’Università di
Verona per la strutturazione di un database informatico. Nel novembre del 2006 è a Bruxelles
incaricato per l’ECH dove partecipa ad una tavola rotonda sulle CAMs in Europa. Nel 2007 viene
assunto, dall’Università di Verona, in qualità di tecnologo ricercatore ed è il primo in Italia a
vincere un concorso che ha per tema le medicine complementari e l’omeopatia. Dal 2008 è
vincitore, come autore o co-autore, di ben 3 riconoscimenti in diversi Congressi (Roma XXV
Congresso GIC, ottobre 2007; Roma I Congresso PNEI, ottobre 2008; Chicago, 2009 Molecular
Laboratory Investigation). Nel novembre del 2009 è a Parigi come membro partecipante
all’Assemblea del GIRI per l’organizzazione del Congresso Internazionale del 2010. Sempre nel
2009 è docente incaricato presso il Corso ECM “Aggiornamento in Immunologia di Laboratorio”
organizzato dall’Azienda Ospedaliera di Verona. Dal 2011 lavora presso il Dipartimento di
Medicina dove si occupa della ricerca cellulare e molecolare sull’invecchiamento, l’insulinoresistenza e l’obesità. Ha recentemente curato ed edito un capitolo su testo internazionale sulla
biochimica dei flavonoidi e dell’effetto bio-ormetico di tali composti.
GENETICA MOLECOLARE E CITOGENETICA
Durante il soggiorno a Parigi nel 1990 ha lavorato con il
prof. C. Heléne e J.J. Toulmé presso l’Institute du Biophysique del Musée National d’Histoire
Naturelle e presso il prof. J. Silber all’Université Paris VII, oggi Université Paris Diderot. Ha
sviluppato con il gruppo di ricerca francese, che oggi si occupa di aptameri oligonucletidici, un
metodo per la regolazione genica con oligonucleotidi in reticolociti di coniglio e in sistema cell free
su wheat germ extracts. L’esperienza conseguita presso l’Università di Bologna con la biologia
molecolare del locus polimorfico rRNA definito bobbed in D. melanogaster gli ha consentito di
sviluppare anche una solida esperienza teorica e tecnica in citogenetica e gene transfection. Negli
anni ’90 ha approfondito l’applicazione di metodologie genetiche nella diagnostica di laboratorio
(1-5), soprattutto in medicina immunotrasfusionale e nella sorveglianza immunologica di soggetti a
rischio, in collaborazione con il dott. Lugoboni, attualmente al reparto di Malattie delle Dipendenze
presso l’azienda Ospedaliera di Verona-Policlinico GB Rossi (1). Durante l’esperienza di Dirigente
2
presso il Servizio Immunotrasfusionale dell’Ospedale Orlandi si è anche occupato di tecnologia
informatica di laboratorio (6-8)
BIOLOGIA E PATOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE DEI FAGOCITI
Con il gruppo del prof. Paolo
Bellavite, Associato di Patologia Generale presso l’Università di Verona, il dr. Chirumbolo si è
occupato di biologia cellulare, patologia e biologia molecolare dei fagociti polimorfonucleati
(neutrofili). Ha collaborato con il gruppo scientifico del reparto di Anestesiologia e Rianimazione
del Policlinico GB Rossi nello studio dell’attività dei composti morfino-simili e dei recettori per gli
oppiacei sui leucociti (9), con ML Bambara, D. Biasi, A. Carletto ed il gruppo di studio in malattie
reumatiche con i quali ha eseguito una serie di ricerche sul comportamento dei neutrofili in vitro ed
ex vivo su finestra cutanea di Senn (10;11), con l’Istituto di Farmacologia dell’Università di Verona
con cui ha studiato il comportamento dei neutrofili in soggetti con attività sportiva (12-15). Negli
studi sulla finestra cutanea sono emersi molti dati interessanti sulla funzione dei neutrofili. I
neutrofili nel sangue periferico e quelli accumulati nell’essudato di una finestra cutanea sono stati
confrontati per la loro capacità di liberare anione superossido (O2-) e per la loro composizione in
acidi grassi, determinato mediante gascromatografia capillare. Il rilascio basale di ossigeno e quello
in risposta a PMA non sono risultati significativamente differenti nei due popolazioni di neutrofili,
mentre in risposta al formil-metionil-leucil-fenilalanina (fMLP) le cellule nell’essudato hanno
mostrato un'attività che era due volte superiore a quella delle cellule del sangue. I cambiamenti più
significativi della composizione in acidi grassi di essudato contro le cellule del sangue sono stati i
seguenti: i) aumento di C16: 0 (acido palmitico) ii) aumento di C18: 2 (acido linoleico); iii)
riduzione di C20: 4 (acido arachidonico) (p <0,001), mentre non c’è stata modificazione nel C18: 1
(acido oleico). Una correlazione positiva è stata anche trovata tra il contenuto di acido arachidonico
di cellule del sangue e il numero di cellule che migrano nell’essudato infiammatorio. Questi risultati
indicano che il processo di stravaso di sangue nell’ essudato causa specifiche e modifiche coerenti
con la composizione in acidi grassi dei neutrofili e suggeriscono che queste modifiche hanno un
ruolo nell’attivazione e nella regolazione del sistema di formazione dell’ossigeno e dei rispettivi
derivati radicalici. La funzione del neutrofilo appare modificata anche nei soggetti con intensa
attività sportiva. L'attività battericida e l'anione superossido liberato erano significativamente
maggiori nel corso della stagione sportiva, mentre la percentuale di adesione cellulare diminuiva
notevolmente durante il campionato, dopo la stagione sportiva i valori rientravano ai livelli di
controllo (14).
3
BIOLOGIA CELLULARE DEI NEUTROFILI: PRIMING E DESENSITIZATION
La messa a punto di
metodiche abili nell’analisi della funzione dei PMN (16) ha consentito al gruppo di ricerca di
studiare meccanismi fini di regolazione cellulare che sono stati anche oggetto di interesse per la
Tesi di Specializzazione in Biochimica Clinica (16-22). Proseguendo, infatti, un filone di ricerca
perseguito già nei primi anni di impegno in laboratorio, il prof. Bellavite con il dr Chirumbolo, ha
cercato di rendere sempre più sensibili, affidabili e versatili le metodologie con cui si valuta, a
scopo di ricerca e di diagnostica clinica, la capacità dei leucociti di produrre radicali liberi e anche
di aderire a particolari superfici. In questo contesto il gruppo ha studiato il meccanismo degli effetti
inversi (ormetici) nel sistema cellulare costituito dai neutrofili, fenomeno che trova larga conferma
negli studi più recenti e che il gruppo di ricerca guidato dal prof. Bellavite ha dimostrato anche in
altri sistemi cellulari come le piastrine ed i basofili. Le metodiche di analisi messe a punto dal suo
gruppo sono state utilizzate in molti modelli fisiopatologici e patologie umane in cui sono coinvolti
i meccanismi dell’infiammazione e/o i radicali liberi dell’ossigeno: malattia granulomatosa cronica,
fibrosi cistica, in cui si è dimostrato un aumento primitivo dell'enzima alfa-glucosidasi; leucemie, in
cui si è dimostrata l'esistenza di sottopopolazioni immature ma funzionalmente attive e disregolate
nella produzione dei radicali; ustioni severe, in cui si sono valutati accuratamente l'attivazione in
vivo dei leucociti ed il rilascio di elastasi; malattie reumatiche, in cui si è dimostrato il fenomeno
del "priming" ex vivo del metabolismo leucocitario ed un aumento di migrazione leucocitaria,
limitatamente alla malatia di Behcet; sportivi sottoposti a varie prove da sforzo; soggetti di diversa
età ed in particolare soggetti molto anziani in cui si è dimostrata una desensibilizzazione della
risposta metabolica legata a sistemi cAMP-dipendenti; soggetti con immunodeficit postchemioterapico in cui si è dimostrato un paradossale rischio di emorragia polmonare durante il
periodo di circolo. Nei modelli ormetici è stato scoperto il fenomeno del priming omologo da fMLP
(21) ed altri effetti bifasici (22). Questi meccanismi ormetici sono stati studiati a fondo, grazie
all’uso di diversi agonisti ed antagonisti come l’LPS(23), l’adenosina, il PMA, la ConA, lo
zymosan opsonizzato, etc..(16;24-28).
Grazie all’applicazione di questi immuno-metodi il dr. Chirumbolo ha anche collaborato in diversi
studi con il prof. U. Lippi sull’uso del piridossal-fosfato nella pratica emocromocitometrica (29) e
con il dr. G. Lippi, oggi Primario di Laboatorio presso il Policlinico di Parma (30).
BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE DELLE PIASTRINE
La collaborazione all’interno dell’Istituto
di Chimica e Microscopia Clinica con il gruppo della Dr.ssa C. Santonastaso, poi proseguita dal
gruppo del prof. Bellavite negli anni successivi, ha permesso anche la messa a punto di
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micrometodi adattabili alle esigenze diagnostiche nella biologia e patologia delle piastrine e dei
difetti della emostasi (31). Lo studio in vitro della fisiologia piastrinica, in particolare la possibilità
di discriminare l’adesione cellulare dall’aggregazione, è diventato un punto di partenza
fondamentale per la ricerca in questo settore nel gruppo.
BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE DEI BASOFILI
In questi ultimi anni il dr. Chirumbolo si
occupa di biologia cellulare e molecolare dei basofili. Questi leucociti della risposta innata stanno
acquisendo sempre maggiore importanza ed interesse in immunologia. Malgrado la difficoltà della
ricerca su queste cellule, è stato messo a punto un metodo in citometria a flusso (32;33) che ha
consentito di studiare i meccanismi di regolazione cellulare di tali cellule a diversi agonisti ed alla
stessa istamina (34). I meccanismi bifasici ed ormetici evidenziati nei neutrofili e la farmacologia
paradossa evidenziata nelle piastrine, rappresentano meccanismi fini della dose/risposta che sono
stati visti anche nei basofili (35). Lo studio di queste cellule è pertanto strategico anche all’interno
del sistema complesso rappresentato dal sistema immune, per il quale il gruppo di ricerca del prof.
Bellavite con il dr. Chirumbolo ed altri collaboratori ha a disposizione uno strumento di lettura
sofisticato di bioinformatica recentemente pubblicato (36). L’interesse del dr. Chirumbolo, oggi
operativo in Patologia e Diagnostica, è di approfondire gli studi della regolazione farmacologica ed
ormetica di queste cellule, sia con la ricerca operativa che con la stesura di rassegne divulgative
(37), di supplenze ai corsi universitari di specializzazione, di partecipazioni a capitoli di libro (38) e
di inviti come relatore a recenti congressi. La bibliografia si è arricchita anche di contributi recenti
(47-50,57-59,63), riguardanti anche lo studio dei polifenoli vegetali (52-54,56,61,62,66)
STUDIO DELLE ALTE DILUIZIONI E FARMACOLOGIA IN VITRO
La collaborazione all’interno del
gruppo di ricerca con il prof. P. Bellavite si è sviluppata dagli anni ’90 ad oggi anche nella
realizzazione dell’Osservatorio per le Medicine Complementari e soprattutto nella pubblicazione di
numerose evidenze scientifiche sull’efficacia in vitro di sostanze altamente diluite (34). La base
farmacologica delle alte diluizioni è diventata quindi la piattaforma scientifica in cui studiare
l’efficacia in vitro di farmaci omeopatici commerciali (39-42), studi che gli hanno consentito di
partecipare e di redarre come primo autore delle rassegne o altri contributi sull’argomento (43-46,
49, 51, 55, 60, 64). Lo studio delle alte diluizioni ha quindi consentito la pubblicazione di
prestigiosi lavori di ricerca di base e clinica (34,49,65,66) che hanno portato all’edizione di un testo
organico.
5
CITAZIONI IN GOOGLE SCHOLAR
634
35
PUBBLICAZIONI IN PUBMED
ATTIVITA’ DIDATTICA
CORSI ECM. SUPPLENZA SPECIALITA’
PRESENTAZIONI IN ATTI DI CONGRESSO
19
PUBBLICAZIONI IN EXTENSO
47
RASSEGNE
4
CONTRIBUTI CAPITOLI LIBRO
3
PREMI E RICONOSCIMENTI AI CONGRESSI
3
PARTECIPAZIONI A PROGETTI DI RICERCA
3 (DUE PRIN)
Bibliografia del dr Chirumbolo Salvatore
(1) Chirumbolo S, Schiesari F, Bovo GL, Martinelli L, Davì C, Ciaffoni S. Frequenza ed
associazione di bande reattive in test RIBA di terza generazione e presenza di HCV RNA: alcune
problematiche. Atti del 2° Congresso Nazionale di Medicina delle Dipendenze 1996; Verona 14-061996:219.
(2) Chirumbolo S, Robbi C, Schiesari F et al. Tipizzazione linfocitaria e genotipo virale in soggetti
con epatite cronica da virus C. La Trasfusione del Sangue-Atti del XXXIV Convegno Nazionale di
Studi di Medicina Trasfusionale, Pescara 1998; 43(pos 7).
(3) Chirumbolo S, Schiesari F, Bovo GL et al. Use of an innoLIPA genotyping assay to confirm
PCR reactivity in hepatitis C virus infected subjects. Vox Sanguinis -25th Congress of the
International Society of Blood Transfusion 1998; 74(S1):pos 1107.
(4) Chirumbolo S, Schiesari F, Bovo GL et al. Distribuzione dei genotipi HCV in un campione di
pazienti in un'area della provincia di Verona. Pandora 1998; 3:23-26.
(5) Chirumbolo S, Bovo GL, Schiesari F et al. Valutazione della ricerca di RNA virale con kit
Roche Amplicor in soggetti anti-HCV positivi. La Trasfusione del Sangue 1999; 44(2):70-77.
(6) Ciaffoni S, Bovo GL, Schiesari F et al. Automazione ed informatizzazione di un servizio
trasfusionale. La Trasfusione del Sangue-Atti del XXXII Convegno Nazionale di Studi di Medicina
Trasfusionale Taormina,25-29 maggio 1996 1996; 41(2):297.
6
(7) Ciaffoni S, Bovo GL, Schiesari F et al. Automazione ed informatizzazione in
immunoematologia. La Trasfusione del Sangue-Atti del XXXII Convegno Nazionale di Studi di
Medicina Trasfusionale Taormina, 25-29 maggio 1996 1996; 41(2):297.
(8) Franchetti A, Bovo GL, Schiesari F et al. Sostituzione di un sistema informativo per la gestione
di un centro trasfusionale. La Trasfusione del Sangue-Atti del XXXIV Convegno Nazionale di
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(10) Biasi D, Bambara LM, Carletto A et al. Factor-specific changes in oxidative burst response of
human neutrophils in skin-window exudates. Inflammation 1993; 17(1):13-23.
(11) Carletto A, Bellavite P, Guarini P et al. Changes of fatty acid composition and oxidative
metabolism of human neutrophils migrating into an inflammatory exudate. Inflammation 1996;
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(12) Benoni G, Bellavite P, Adami A et al. Effetto dell'esercizio acuto su alcuni parametri
ematologici e su funzioni leucocitarie di soggetti allenati e non allenati. Atti del 2° Congresso
Nazionale della Società di Elettrofisiologia e Kinesiologia 1993; Verona 25-27 Nov 1993:55.
(13) Benoni G, Bellavite P, Adami A et al. Modificazioni di parametri immunologici e delle
funzioni leucocitarie in giocatori professionisti di basket prima, durante e dopo la stagione sportiva.
Atti del 2° Congresso Nazionale della Società di Elettrofisiologia e Kinesiologia 1993; Verona 2527 Nov 1993:56.
(14) Benoni G, Bellavite P, Adami A et al. Effect of acute exercise on some haematological
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Physiol 1995; 70(2):187-191.
(15) Benoni G, Bellavite P, Adami A et al. Changes in several neutrophil functions in basketball
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(16) Bellavite P, Chirumbolo S, Mansoldo C, Gandini G, Dri P. Simultaneous assay for oxidative
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two responses. J Leukoc Biol 1992; 51(4):329-335.
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1991, Abs. 11.
7
(18) Bellavite P, Chirumbolo S, Signorini A, Bianchi I, Dri P. Simultaneous measurement of
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agonists and inhibitors. in Ultra Low Doses 1991; C. Doutremepuich ed(Taylor & Francis Inc,
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superoxide production and adhesion function of human neutrophils. in The Molecular Basis of
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1992;
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University/Keystone Symposium on Molecular and Cellular Biology, 1 sept 1992):255-257.
(20) Bellavite P, Chirumbolo S, Signorini A. Inverse effects of formylpeptides on neutrophil
adhesion after treatment with endotoxin. First International Congress-The Homoeopathic Medicine
in Europe 1992; Urbino Sett 1992, Abs 37.
(21) Bellavite P, Chirumbolo S, Lippi G, Guzzo P, santonastaso C. Homologous priming in
chemotactic peptide stimulated neutrophils. Cell Biochem Funct 1993; 11:93-100.
(22) Bellavite P, Chirumbolo S, Lippi G, Andrioli G, Bonazzi L, Ferro I. Dual effects of
formylpeptides on the adhesion of endotoxin-primed human neutrophils. Cell Biochem Funct 1993;
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(23) Bellavite P, Lippi G, Signorini A, Chirumbolo S. Low doses of fMLP cause detachment of
LPS-treated adherent neutrophils. 27th Annual Meeting of the European Society of Clinical
Investigation 1993; Heidelberg, April 1993 Abs 152.
(24) Bellavite P, Chirumbolo S, santonastaso C, Guzzo P, Signorini A. Various specific functional
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(25) Bellavite P, Chirumbolo S, Lippi G, Bonazzi L, Carletto A, Signorini A. Modelli cellulari per
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sull'adesione leucocitaria. Atti del Convegno di Medicina Naturale Milano 23-24 Ottobre 1993
1993.
(26) Bellavite P, Chirumbolo S, Santonastaso C., Biasi D, Lussignoli S., Andrioli G. Dosedependence of the various functional responses of neutrophils to formylpeptides. in Signals and
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8
(28) Bellavite P, Chirumbolo S, Santonastaso C, Guzzo P, Signorini A. Certain specific functional
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respiratory burst and adhesion on serum coated microplates. Biomed Pharmacother 1998;
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9
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(41) Bellavite P, Chirumbolo S, Signorini A. Cellular models for the study of traditional
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Hom J 1997; 86(1):16-26.
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(49) Chirumbolo S. Molecules and nanoparticles in extreme homeopathic dilutions: is Avogadro's
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(50) Chirumbolo S, Ortolani R, Veneri D, Raffaelli R, Peroni D, Pigozzi R, Colombatti M, Vella A.
Lymphocyte phenotypic subsets in umbilical cord blood compared to peripheral blood from related
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