Diamo inizio alla prima lezione di pianoforte

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Diamo inizio alla prima lezione di pianoforte
Diamo inizio alla prima lezione di pianoforte
Pre task (30 minuti)
Introduzione insegnante
Insegnare pianoforte è un compito difficile. Le cose da dire sono molte e tutte strettamente legate tra loro, e
non si può sbagliare l’ordine di queste altrimenti si rischia di fare una grande confusione.
Ancora più importante è dire tutto, senza dar niente per scontato, e questo è davvero difficile. Per un
insegnante musicista, molte cose possono sembrare ovvie, naturali, ma per un allievo che ha appena
iniziato a studiare il pianoforte, certamente non lo è.
Istruzioni
Il tuo compito (task) sarà oggi quello di scrivere un discorso semplice per allievi molto giovani e
dare inizio alla tua prima lezione di pianoforte.
Dovrai scrivere:
1) un’ INTRODUZIONE in cui descriverai le caratteristiche tecniche del pianoforte.
2) una PARTE CENTRALE (contenuto), in cui darai alcune spiegazioni per facilitare
l’individuazione dei tasti, riconoscere il Do e spiegare il concetto di “timbro”.
3) una CONCLUSIONE in cui dovrai fare un paragone con la realtà e il mondo dei bambini.
Attività per aiutare lo studente a ricordare parole o frasi utili:
1) Guarda le immagini per pochi secondi. Ripensa alle immagini viste e prova a scrivere alcune
caratteristiche (forma, colori, antico, moderno….). Insomma tutto ciò che ti viene in mente.
2) Fai la seguente attività (domanda a scelta multipla)
http://LearningApps.org/watch?v=pmaxf9c7101
3) Cerca in internet le caratteristiche del suono, in particolare la definizione di timbro e riscrivila.
Task cycle (40 minuti)
Lo studente comincia a svolgere il task.
(trattandosi di un task individuale abbiamo dato alla studentessa altri input per portare a
termine il suo compito!)
Per svolgere il punto n. 1 puoi farti aiutare da questa immagine:
Per svolgere il punto n. 2 puoi guardare questo breve video su youtube
https://youtu.be/KADubTW0r44 dal minuto 2:32 al minuto 4:47.
Per svolgere il punto n. 3 leggi il seguente testo:
Il timbro è la qualità del suono che ci permette di distinguere il suono prodotto da un violino, da
quello di un flauto, quando i due strumenti stanno emettendo la stessa nota. In altre parole come
la vista percepisce i colori, così l’udito percepisce i timbri che sono i “colori” del suono. Infatti in
inglese timbro si dice tone color, in tedesco klangfarbe.
Come per gli strumenti musicali anche le voci hanno timbri differenti. Ognuno di noi ha dunque un
“colore” unico e inconfondibile della propria voce!
Post task
Lo studente comincia a svolgere attività per l’identificazione e l’analisi di strutture
linguistiche funzionali al task e a fare esercizi sulle strutture analizzate.
L’insegnante consegna l’allegato 1, guida lo studente a riconoscere il periodo ipotetico della
realtà introdotto dalla congiunzione “se” e le frasi comparative : così…come, come…anche.
In un secondo momento fornisce alcuni esercizi per praticare le strutture linguistiche.
Allegato 1
Individuare i tasti
Per riconoscere qualsiasi tasto del pianoforte è necessario conoscerne almeno uno, dopodiché
sarà possibile individuare gli altri per logica.
Hai
presente
la
scala
musicale?
Do,
Re,
Mi,
Fa,
Sol,
La,
Si?
Bene, questa scala si sviluppa per tutta la tastiera che è formata da 88 tasti nei pianoforti (anche
se alcuni antichi ne possono avere anche alcuni meno e altri moderni anche di più).
Ora c’è una domanda che può sorgere spontanea: “se ho 88 tasti e solo 7 note musicali, come
faccio a dare un nome ad ogni tasto??”
I tasti si chiamano sempre Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, ma a seconda della loro altezza, sono
seguiti da un numero che sta a indicare precisamente la loro posizione sul pianoforte.
A partire da sinistra verso destra del pianoforte abbiamo Do1, Re1, Mi1, Fa1, Sol1, La1, Si1.
Una volta finita una scala musicale, si dice che abbiamo concluso un’ottava. Ne segue quindi
un’altra: Do2, Re2, Mi2, Fa2, Sol2, La2, Si2.
Poi ancora un’altra: Do3, Re3, Mi3, Fa3, Sol3, La3, Si3, così fino al Do8. Per ora stiamo parlando
esclusivamente dei tasti bianchi.
C’è una cosa che devi assolutamente ricordarti:
Il primo tasto a sinistra non è un Do.
Il primo tasto è un La. Impariamo ora a riconoscere i Do in modo tale da non poterci più sbagliare.
Riconoscere il Do
Quando uno studente inizia a orientarsi sulla tastiera, prende come riferimento il Do, mentre il
tasto di riferimento degli accordatori è il La.
Il Do è apparentemente un tasto bianco simile agli altri e distinguerlo sembra impossibile. In realtà
c’è un semplice trucchetto per riconoscerlo. Guarda i tasti neri del pianoforte, noti qualcosa? Sono
raggruppati a gruppi di due e di tre.
Il Do è quel tasto bianco posizionato immediatamente alla sinistra del gruppo dei due tasti neri,
sempre.
Conoscendo un tasto (il Do), possiamo riconoscere tutti gli altri. Infatti, se ci muoviamo verso
destra dal Do, otterremo i suoni che compongono la scala musicale ascendente (Re, Mi, Fa, Sol,
La, Si, Do ecc..), viceversa muovendoci verso sinistra abbiamo la scala musicale discendente (Si,
La, Sol, Fa, Mi, Re, Do ecc..).
Riconoscere il Do, quello centrale
Ci sono tanti Do sulla tastiera. Quello che viene maggiormente preso in considerazione in un primo
momento è il Do centrale: il Do che divide quasi a metà la tastiera e questo Do è il quarto da
sinistra.
Alcuni pianoforti hanno un foro per la serratura sotto la tastiera per poterli chiudere a chiave.
Questa serratura è quasi all’altezza del Do centrale, perciò non possiamo confonderci. Un altro
trucco che spesso si utilizza è quello di guardare l’altezza della marca del pianoforte. In genere
questa è sempre scritta nella parte centrale del pianoforte, di conseguenza la marca ci indicherà
l’ottava centrale ovvero l’ottava del Do centrale.