LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELL`UNIONE EUROPEA

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LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELL`UNIONE EUROPEA
LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELL’UNIONE EUROPEA: CONFRONTO FRA TRE
STATI MEMBRI, FRANCIA, REGNO UNITO E ITALIA
A. Petteruti, R. della Gatta, G. La Venuta, M. Manno, C. Sbordone*
Università degli Studi di Napoli Federico II – Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di
Scienze Mediche Preventive - Sezione di Medicina del Lavoro
Introduzione. La sorveglianza sanitaria dei lavoratori a rischio per la salute nei luoghi di lavoro è
prevista dalle direttive europee, il cui recepimento è parte consolidata della tradizione legislativa dei
singoli paesi aderenti all’Unione Europea. La normativa negli Stati Membri può essere più
restrittiva, ma non più permissiva della direttiva europea che l’ha originata. Il rispetto di tali livelli
minimi stabiliti dall'Unione Europea, non ha significato omogeneizzazione delle norme e delle
prassi. Il confronto fra i differenti sistemi legislativi, aiuterebbe a migliorare l’armonizzazione dei
comportamenti ed a correggere le procedure di protezione della salute dei lavoratori ritenute ancora
inadeguate.
Materiali e metodi. Abbiamo comparato il sistema vigente per la sorveglianza sanitaria dei
lavoratorI in Gran Bretagna, Francia ed Italia. I parametri di confronto utilizzati sono:
qualificazione del sanitario che effettua la visita, indicazione alla visita medica e periodicità,
eventuali sanzioni per non ottemperanza alla visita medica o altre inadempienze del lavoratore, del
medico, o del datore di lavoro, coinvolgimento del medico nella valutazione dei rischi, obbligo o
meno di giudizio d’idoneità e sue modalità (limitazioni, prescrizioni).
Risultati e discussione. Il confronto mostra numerose difformità fra i tre Paesi, pur nel rispetto
complessivo della normativa europea. Il sistema francese, è incentrato soprattutto sull’espressione
del giudizio d’idoneità al lavoro, richiesto per quasi tutti i lavoratori pubblici e privati.
Anche nel Regno Unito la normativa vigente segue le direttive europee. Ad eccezione di esposizioni
a particolari fattori di rischio, per i quali esiste una specifica regolamentazione, per gli altri fattori di
rischio, la sorveglianza sanitaria ed il monitoraggio biologico non sono obbligatori per tutti i
lavoratori, ma variano in funzione dell'azienda, del rischio, e dei fattori di rischio. La medicina del
lavoro inglese, quindi, dà un ruolo prevalente alla prevenzione primaria, più che alla ricerca precoce
di malattia.
L’Italia, pur con contraddizioni, appesantimenti burocratici e non condivisibili sanzioni a carico del
medico competente, è il paese, che almeno sulla carta legislativa, sembra essere un passo avanti
verso il concetto di sorveglianza sanitaria come sistema di protezione “preventiva” della salute nei
luoghi di lavoro delle persone a rischio.
parola chiave 1 – Sorveglianza sanitaria
parola chiave 2 - Medicina del lavoro
parola chiave 3 - Unione Europea
Area tematica: 16 - Organizzazione dell'assistenza sanitaria, Legislazione, deontologia e bioetica.