Accelera a sorpresa il Pil francese Vittorio Da Rold

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Accelera a sorpresa il Pil francese Vittorio Da Rold
Accelera a sorpresa il Pil francese
Vittorio Da Rold
Il Sole 24 Ore, May 13, 2004
“La crescita francese nel 2004 sara' piu' vicina al 2% che alla precedente previsione
governativa dell'1,7%”. La buona notizia viene dall'Insee, l'Istituto nazionale di
statistica francese che ieri ha reso noto il dato relativo al Pil del primo trimestre,
+0,8% rispetto al trimestre precedente, un buon risultato (il migliore da fine 2000) se
paragonato allo 0,6% del terzo e quarto trimestre e alla quasi stagnazione registrata
nei primi sei mesi dell'anno scorso.
Ma se l'Insee e' moderatamente fiducioso sulle prospettive economiche della
Francia, trascinata dai consumi delle famiglie che a gennaio sono ripartiti
approfittando dei saldi post-natalizi, il ministro dell'Economia Nicolas Sarkozy e'
molto piu' ottimista spingendosi in un comunicato a prevedere “una velocita' di
crescita annuale nel 2004 del 3%”. Sarkozy parla di “ripresa ben avviata e di una
Francia che e' pronta a dare un maggior contributo nell'ambito della crescita
mondiale. Una politica economica che sostiene la domanda e nello stesso tempo
cerca di rimettere ordine nei conti della Stato e favorire l'occupazione”.
Gli economisti in coro, di fronte tanto ottimismo espresso dall'Insee e dal ministro
dell'Economia, restano pero' scettici. Jean-Paul Fitoussi invita alla prudenza su
questa prima stima flash dell'Insee e chiarisce: « Lo 0,8% sara' rivisto in uno dei due
aggiornamenti successivi. Noi prevediamo un piu' modesto 0,3% nel primo trimestre
e uno 0,6% nel secondo con una crescita annuale del 2% nel 2004 e del 2,5% nel
2005. Le stesse previsioni espresse martedi' dall'Ocse ».
Fitoussi prosegue nella sua analisi: « I consumi non vanno e quindi anche gli
investimenti restano al palo. In una fase negativa del ciclo in Francia non c'e'
abbastanza redistribuzione del reddito, i salari sono modesti e la disoccupazione e'
ancora troppo elevata. Se i Paesi europei non capiscono che bisogna fare qualcosa
insieme a livello di politica fiscale non si va da nessuna parte ».
Anche Michel Didier, capo economista di Rexecode, il centro studi della
Confindustria locale, il Medef, invita alla cautela: « Il ministro Sarkozy indica nel
comunicato il ritmo di crescita annualizzato dell'economia, cioe' lo 0,8% trimestrale,
moltiplicato per i quattro successivi trimestri cioe' un 3,2% complessivo. Cosi' come
fanno gli americani quando annunciano strabilianti tassi di crescita trimestrale
dell'8%. Questo dato dunque indica la "velocita' di crociera" e non va confuso con il
Pil annuale che restera' vicino al 2%. In ogni caso la congiuntura francese da' segnali
di risveglio ma gli imprenditori restano scettici perche' la ripresa non e' ancora
vigorosa ». Pure Antoine Seilliere, presidente del Medef, e' prudente:
« L'export resta debole, gli investimenti sono stabili e i consumi non decollano. La
priorita' del Governo deve essere il recupero di produttivita' con un aumento della
flessibilita' ».