Restauro tra scienza e coscienza del tempo - Al
Transcript
Restauro tra scienza e coscienza del tempo - Al
Sergio Bova Il restauro tra storia e coscienza del tempo [edizione elettronica in distribuzione gratuita] Sergio Bova Il restauro tra storia e coscienza del tempo © 1998 Sergio Bova (prima ristampa: aprile 2000) Trauben Edizioni via Plana 1 - I 10123 Torino tel 011 451 76 13 - fax 011 453 00 04 e-mail: [email protected] In vendita presso: OOLP - Libreria internazionale Via Principe Amedeo 29 - I 10123 Torino tel/fax 011 812 27 82 e-mail: [email protected] ISBN 88-87013-26-8 La guastò il fiume quando inondò, sotto Clemente Ottavo, e doppo non racconciarono il guasto, ma guastarono quello che non aveva toccato il fiume. Giorgio Vasari sul restauro eseguito da Carlo Saraceni sulla pala di Giulio Romano in Santa Maria dellAnima in Roma (A. Conti1 1988, p.5 ) Indice Problemi di lessico, p.9 Lo stato originario, p.13 Dalla storia del restauro, p.17 Il restauro architettonico, p.20 Il problema delle arti minori, p.22 Il restauratore e il suo lavoro, p.26 Il mito della reversibilità, p.28 Le teorie del restauro, p.31 Larte contemporanea e la fine del restauro, p.34 Restauro e psicologia, p.37 Il falso e il mercato, p.39 Il mito dellautenticità, p.40 I segni del tempo, p.43 Il possesso del passato, p.46 Il valore del tempo trascorso e del passato, p.48 La necessaria ricontestualizzazione, p.52 Luso del museo, p.54 Conclusioni, p.57 Bibliografia e indice degli autori, p.59 Le note a margine rinviano genericamente alle opere in bibliografia oppure, con lindicazione della pagina, al loro contenuto. Più interventi editi dallautore nello stesso anno portano in esponente un numero di sequenza identico a quello riportato in bibliografia. 9 Problemi di lessico La confusione lessicale tra storici dellarte, architetti e restauratori(a) sul termine restauro ne ha reso incerto il significato: le teorie del restauro non mostrano, daltra parte, sensibilità a definire il loro linguaggio, limitandosi ad ereditare un termine che indica attività sostanzialmente differenti(b). La stessa storia del restauro spiega questa polivalenza di significati: il termine è stato attribuito alla semplice riparazione funzionale dei danni del passato, allazione di salvaguardia del valore devozionale delle opere di soggetto religioso, o a quella del messaggio artistico e, per ultimo, alla tutela del valore commerciale. Ad ogni tipo di intervento e ad ogni significato hanno corrisposto professionalità diverse e approcci differenziatamente critici, con una babilonia di significati dei termini connessi: conservazione, manutenzione, ripristino, reintegrazione etc. Da un ambiente eterogeneo in cui convivevano colti storici dellarte e restauratori (a) R. Lepeltier 1977 B. Guineau 1990 (b) Lessico 1980 C. Giannini 1992 10 (a) A. Conti1 1988, p.234 (b) R.-H.Marijnissen 1967 A. Emiliani 1989 A. Stefani 1995 (c) G. Basile1 1989 (d) F. Santonastaso 1987 (e) B. Civiletti 1958 dalle callose mani(a), incapaci di tramandare per iscritto la loro arte e i loro metodi (b) sono sorte discipline diverse per àmbiti e contenuti. Negli ultimi anni, a seguito di una nuova sensibilità verso lambiente ed il degrado della natura, conservazione e restauro hanno assunto una valenza politica e ne è prevalso limpiego polemico(c). Architetti o storici dellarte, filosofi o funzionari addetti alla tutela del patrimonio pubblico (d ), tutti legati al problema del restauro, sono intervenuti sugli aspetti teorici e nella pratica del restauro traendone sovente un personale vantaggio economico, o comunque rafforzando il loro ruolo istituzionale. È raro che la teoria abbia considerato la possibilità del non-restauro : avrebbe messo in forse la sopravvivenza del lavoro dei tecnici se fosse arrivata alla conclusione della sua ineliminabile dannosità(e), o avrebbe tolto argomenti oppure nuovi spunti di studio e di approfondimento a discipline quali la storia dellarte e dellarchitettura. Il restauro, quindi, così come è inteso, non è attività discrezionale che si possa o meno svolgere, ma si fonda sul presupposto della sua postulata necessità. Accresce la difficoltà di ridefinizione terminologica del restauro la connessa, istintiva, positiva attesa dalle sue attività e dai suoi 11 risultati; quella familiarità di approccio al problema, per cui chiunque - indipendentemente da qualsiasi inquadramento storico partendo da semplici o primitive deduzioni sulla differenza tra lo sporco ed il pulito, il confuso ed il netto, il nuovo e lusato, il presunto riportato al primitivo splendore(a), esprime giudizi perentori e universali. Spesso la platealità dei risultati ottenuti(b) richiama il fascino infantile del luccichìo(c), delle superfici lucide, della rimessa a nuovo e, come avviene per la chirurgia estetica, è il risultato contingente e non lesito nel tempo che colpisce sia il pubblico che i critici e gli studiosi, così come si può leggere in cataloghi e in relazioni sui restauri. Quando il restauro riguarda oggetti della vita quotidiana, vicini o familiari(d), privi dellaura dellArte maggiore, le sue necessità, modalità e risultati sono patrimonio di un pubblico generalizzato che assegna ad alcuni esiti una valenza positiva, ad altri una negativa, privilegiando il fine di spostarne più avanti la soglia della permanenza(e), a scapito dellintegrità ed originalità di quella stessa permanenza. Il restauro è unattività discrezionale che ha il presupposto della (conscia od inconscia) soluzione del problema dellaccettazione o meno del trascorrere del tempo e dei segni del suo passaggio, ovvero del problema della sopportabilità del decadimento. (a) M.Dezzi Bardeschi 1994, p.29 (b) D.A.Iñiguez 1965 (c) K. Davis 1979 Strumenti ritrovati 1991 R. Rohr 1991 Historisches Museum 1994 (d) S. Greenblatt 1995 (e) M.Dezzi Bardeschi1 1988, p.10 M.Dezzi Bardeschi 1994, p.287 12 (a) P. Marconi 1988 (b) A. Conti 1986 (c) M.Dezzi Bardeschi 1994, p.167 In assenza di una definizione mutuabile dalla teoria, definiamo restauro quellintervento sullo stato di degrado storicamente acquistato nel tempo da oggetti (darte o altri) che mira a modificare alcuni dati di fatto (screpolature, pieghe del materiale, iscurimento o sbiadimento dei colori etc.) nella direzione del ripristino o della ripresa, totale o parziale, di elementi dello stato originale. La definizione non può essere assertoria: se il decadimento è in via teorica la differenza tra lo stato attuale e quello originario, questultimo non è identificabile con precisione perché nessuna condizione originale è istantanea(a), non è possibile fissare un momento, unora di nascita, di unopera e il suo stato iniziale va di conseguenza criticamente ricostruito. Per gli affreschi e per le tele sono spesso documentati interventi di correzione ad opera dello stesso artista con ladozione di colori in previsione delle modificazioni che sarebbero intervenute negli anni successivi(b): la ricerca dello stato originario primo risponderebbe ad un filologismo e ad un rigorismo al di là della volontà stessa dellartista, selezione di un momento istantaneo del suo agire a scapito dei successivi, vagheggiato stato di grazia perduto [in vista del quale] si manomette irreversibilmente loggetto(c). 13 Lo stato originario Per gli storici dellarte scopo del restauro è il ritorno alla condizione estetica intenzionale dellartista e quindi allo stato di massima trasmissibilità del suo messaggio estetico: il restauro troverebbe la sua motivazione perché quegli non ha voluto le lacune, né ha voluto che il supporto dellopera fosse visibile(a); da qui la richiesta al restauratore di integrare, di rammendare, in modo che sia ripristinata limmagine corrispondente alla condizione originale dellopera. Leggibilità(b) e unità formale(c) sono i valori da ripristinare, categorie ampie che il vasto pubblico difficilmente percepisce e perciò questo va posto nelle condizioni di fruire di una facile lettura(d) senza il disturbo delle lacune(e), senza che esse appunto assumano unincidenza espressiva che non spetta loro. Il restauro presupporrebbe così unimmagine individuata in forma assertoria(f ), quella e non altra, a volte ricostruita con puro intuizionismo(g), immagine in cui vengono organizzate in un sicuro ordine gerarchico le varie componenti dellopera(h). Un restauro in direzione univoca che realizzerebbe lintenzione dellautore di lavorare per leternità e non, semplicemente, per i suoi contemporanei(i). Ugualmente difficile è la valutazione dellaltro elemento della comparazione, lo stato attuale, che va colto con gli elementi ambientali (a) L. Dolcini 1982 A. L. Maramotti 1990, p.12 (c) G. Basile2 1989, p.5 (b) G. E. Heumann 1995, p.100 (e) C. Craveri 1995, p.5 (d) (f ) The art 1992 (g) A. Conti1 1996 B. Civiletti 1958 (h) La statua 1955 U. Baldini 1994 (i) S.Vogel 1995 14 (a) A. Conti1 1996, p.22 (b) G.Torraca 1983 (c) P. Torsello 1988 F. M. Aliberti Gaudioso 1990 C. Bertelli 1992 (d) P. Spezzani 1992 L. Mucchi 1983 (e) G. Bonsanti1 1996 (f ) S. Fruet 1996 (g) Indagini ... San Demetrio 1996 e contestuali storicamente depositati: lopera ha interagito col suo ambiente, si presenta in maniera nuova o diversa rispetto alla condizione originale, il tempo le ha fatto spesso acquisire un equilibrio cromatico e tra le parti, che originariamente non aveva (il tempo pittore(a)) ed il suo stesso degrado la confonde collambiente circostante, con rovine o, più semplicemente, col paesaggio(b). Stato originario e stato attuale sono analizzabili solo con metodo filologico(c), mentre gli strumenti scientifici, per le innumerevoli variabili in campo, non possono rilevare quantitativamente tutti gli elementi. Nessuno strumento(d) può indicare lo stato originario di un affresco, né quale fosse la resa dei singoli colori e del suo insieme(e), o quale progressione e direzione abbia avuto linfiltrazione di umidità che lo ha rovinato, oppure quale procedimento potrebbe farla riassorbire e qual esito è possibile prevedere dallintervento, oppure dal non intervento(f ). La stessa analisi del carbonio 14 dà spesso risultati smentiti dallo studio formale(g). Un affresco staccato e collocato in un ambiente dalla temperatura, umidità e luce controllate subirebbe comunque quel degrado dei materiali che deriva dallinterazione fisica e chimica delle sue componenti (colore, supporto, sporco etc.); da cui 15 limpossibilità di elaborare un modello di previsione del degrado futuro(a). La tradizionale teoria del restauro(b), riservato dominio degli storici dellarte per le opere pittoriche e scultoree, e degli architetti per quelle monumentali, ha perso le sue certezze a seguito dellaggravarsi dellinquinamento ambientale: sono risultati notevolmente accelerati, rispetto ai secoli passati, i processi di decadimento delle opere e lallarme che ne è seguito ha accresciuto la consapevolezza del valore di bene culturale racchiuso nelle manifestazioni artistiche dei secoli scorsi. Il restauro è problema oramai fuori dallàmbito disciplinare degli storici dellarte e degli architetti ed assume rilevanza culturale, sociale e politica. In mano agli specialisti del settore il documento-oggetto ha quasi sempre perso laccumulo di storicità e di eredità culturale che vi si era depositato nel corso degli anni ed è stato trattato in una dimensione extratemporale, assoluta, col privilegio della forma sulla materia. In un ampio quadro sociale di salvaguardia dei beni culturali, invece, si ridimensiona il peso di quellindividualità dei processi di costruzione dellopera darte, che aveva comportato l individualità dei processi di restauro(c), fino allarbitrio delleliminazione o della ricomposizione(d). Storici dellarte e architetti hanno individuato propri terreni di eliminazione delle P. Kronkright Dale 1988 (b) A. Bellini 1 1988 G. Carbonara 1997 (a) C. Brandi 1951, p.102 Indagini ... San Demetrio 1996 (d) M. Dezzi Bardeschi 1994 (c) 16 E. H. Gombrich 1988 A. Conti2 1982 (b) P. Marconi 1988 (a) (c) M. Dezzi Bardeschi 1994, p.249 (d) G. Monti 1984 (e) L. Rossi 1987 G. Bonsanti 1990 tracce del tempo (i primi la patina(a) e i secondi le superfetazioni o gli strati di sacrificio(b)) secondo due procedimenti dalla stessa valenza tautologica (secondo Dezzi Bardeschi, peregrina teoria(c)), perché patina è ciò che può essere eliminato, ma richiede un riconoscimento da parte dello storico dellarte, e le superfetazioni sono le aggiunte che si ritiene possano essere eliminate e sacrificate, anche qui dopo uninappellabile loro individuazione da parte dellarchitetto(d). Il problema generale, se conservare o modificare i dati di fatto storicamente depositati in unopera darte o in un oggetto antico, il problema cioè del se restaurare, può essere affrontato solo entro lorizzonte ampio e generale delle discipline storiche; discipline più specifiche o tecniche - della storia dellarte o della tecnologia - a seconda del tipo di documento, potranno fornire, ma in un secondo momento, le soluzioni al problema del come. Risolti i problemi del se e del come, quello del quando rimarrà una scelta politica che dovrà valutare sia la bilancia di acquisti-perdite (e) insita in ogni intervento di modifica dello stato delle opere darte, che il costo del restauro e la liceità della concentrazione di ingenti risorse finanziarie su un oggetto invece che su un altro. 17 È un bilanciamento necessario perché ogni intervento è accompagnato da unineliminabile rovinosità(a), perché la ricostruzione del presunto stato originario non può prescindere dalla componente distruttiva insita nella rilettura delloggetto, componente che annulla o riduce le possibilità di riletture future(b). Al termine del restauro il documento risulterà comunque modificato nelle condizioni in cui è pervenuto(c), nello stato di conservazione(d), nello stato e nella componente del suo degrado, e costituirà una fonte di informazione innovata(e) per la costruzione (anche qui conscia od inconscia) di uno stereotipo. Il restauro modifica o snatura lessenza del documento storico(f ), ma ne introduce la plausibilità culturale, ne consolida la funzione di monumento(g) e ne rafforza lattribuzione ed il valore di mercato(h). (a) A. Paolucci 1983 G.Torraca 1983 M. Dezzi Bardeschi 1994 P. Torsello 1988 (c) A. Cecchi 1991 (b) G. Torraca 1983 M. L. Tabasso 1995 (e) A. M. Giusti 1983 (d) (f ) M. Dezzi Bardeschi 1994 (g) S. Scarrocchia 1995 (h) T.Alibrandi 1988 (i) A. M. Giusti 1983 Dalla storia del restauro La storia del restauro, prevalentemente di quello pittorico e scultoreo(i), fornisce interessanti elementi sullevoluzione del termine e sul contenuto delle attività connesse. Quando ancora non si erano sviluppate le complesse categorie culturali della storicità ed artisticità delle opere e dei criteri di attribuzione e di originalità, la prima reazione verso la comparsa delle tracce del 18 (a) A. Conti1 1988 (b) A. Conti1 1988 G. Perusini 1989 R. Bellucci 1992 (c) S. Cocurullo 1989 tempo è stata quella del loro annullamento: ciò che importava era di mantenere o aggiornare la funzione per cui lopera era stata prodotta, esistendo lopera solo in relazione allo scopo per cui era stata creata. Il primo intervento sulle opere darte, effettuato a volte dal loro autore(a), consisteva nelleliminazione delle tracce del tempo per consentire la ripresa della piena fruizione devozionale delle opere stesse(b): limmagine di una madonna annerita dal fumo o scurita per lossidazione dei colori poteva comunicare minore santità di unimmagine ripulita o riverniciata; altre volte lintervento era motivato dalla necessità di adeguare la tela alla nuova dedica della chiesa o ad un nuovo santo protettore o fondatore dellordine, per cui venivano aggiunti o eliminati simboli del martirio o delle devozioni, o coperto e spostato il braccio ad un San Giovanni Battista perché compisse il gesto di indicare il cielo e non un agnello posto ai suoi piedi(c). Da un punto di vista ideologico, in questa fase primitiva del restauro predomina un rifiuto dello stato di fatto in cui lopera è pervenuta, con la conseguente falsificazione del portato storico. Col passare degli anni si inizia a percepire il valore storico o estetico delle opere dei maggiori maestri, se ne accetta la diminuzione del valore duso, devozionale, a favore 19 di quello artistico e vi si crea attorno unarea di rispetto(a). Una madonna o un santo meno facilmente visibili, ma dipinti da un grande artista, acquistano un forte significato devozionale, rafforzano il loro valore didascalico e si concretizzano in un monumento estetico e religioso. Laddove, invece, luso dello strumento di culto è itinerante, come nelle statue o stendardi, lutilizzo processionale ritarda lo svilupparsi della sensibilità verso il portato storico artistico e solo in epoca recente si lascia al riparo loriginale mentre ne viene portata in processione una copia(b). Con lo stacco delle prime opere - il trasporto del Grand-Saint-Michel di Raffaello è del 1751 ed è accompagnato da reale entusiasmo - nasce il vero e proprio restauro moderno (c): le opere potevano sopravvivere al processo naturale di degrado del loro supporto e subire così il salvataggio, certamente a costo della loro decontestualizzazione(d). Non è più lartista ad operare il restauro, ma si distingue una professione separata di restauratore, in posizione sociale inferiore(e). Ha inizio laura di mistero sulle tecniche impiegate, che tanto peso ha poi sulla mancata documentazione degli interventi e sul lessico: i termini del restauro, mediati dalla pratica, sono derivati e dipendenti dalle operazioni del fare arte più che da quelle del riparare. (a) A. Conti1 1988 (b) R.Varoli-Piazza 1990 (c) M.G.Vaccari 1989 A. Conti1 1988 A. Conti1 1996 (d) F. Poli 1992 (e) R. Bellucci 1992 20 Il restauro architettonico (a) A. Barbacci 1956 (b) S. Baietti 1977 A. L.Maramotti 1990, p.90 (d) R. Bonelli 1959, p.14 (c) Anche il settore dellarchitettura è stato particolarmente interessato al problema del restauro, ha sviluppato una sua ampia letteratura e rappresenta un buon osservatorio delle problematiche di un restauro non puramente estetico(a). Nel campo architettonico, per la natura stessa degli oggetti su cui si interviene, è stata utilizzata solo in parte la teoria del restauro, perché gli elementi architettonici richiedono per poter sussistere il mantenimento della loro consistenza strutturale, consistenza cui la teoria classica del restauro non ha mai dato particolare rilievo(b). Ed inoltre, lo stesso spessore della materia degli oggetti architettonici ha permesso interventi più pesanti che non su tele o su altri materiali delicati. Le componenti maggiormente critiche nellambiente degli architetti restauratori hanno individuato le basi dellinterventismo sullantico nella difficoltà a trovare spazi su cui edificare, soprattutto in un sistema territoriale quale quello europeo dove prevale la conservazione delle precedenti strutture architettoniche. Ne consegue la compresenza di nuovo e antico e la possibilità per larchitetto di toccare(c) ledificato storico col desiderio di gloria ed il senso di onnipotenza per il possesso del monumento(d) 21 e la gara che psicologicamente realizza partecipando, con la contiguità delle sue opere, alla ricreazione(a) di quelle degli illustri predecessori. Da qui lemulazione, la correzione degli errori che il tempo ha mostrato, tutto allinterno di una evidente concezione di economia dei materiali in cui il restauro è strumento per ridare abitabilità e fruibilità, ri-uso(b), risignificazione(c) quasi sempre collettiva - alibi per i danni inferti al patrimonio collettivo?(d) - alle rovine. Linterventismo si spiega anche in termini di mero costo delle aree edificabili urbane e del vantaggio di risonanza e finanziario che dà la riutilizzazione di vecchie opere. Gli architetti critici, contrari a questa politica, diventano, agli occhi degli interventisti, dei cultori degli effetti cromatici della polluzione (e), ruderisti(f ), addetti ad operazioni di imbalsamazione(g), rovinisti (h), responsabili di infiltrazione nella professione dellarchitetto-restauratore di termini moralistici, bacchettoni(i), propugnatori di burbanzosi divieti, di arcaiche prescrizioni(l), tutto al fine di contemplare rovine(m) a danno della conservazione. Tra i tanti esempi a favore delle tesi ruderiste, la buona conservazione della struttura architettonica originale della città di Lucca conservata per linerzia dei suoi abitanti (n) a metter mano ai restauri. (a) P. Marconi 1988, p.46 M. Dezzi Bardeschi 1994, p.176 (c) P. R. David 1995, p.16 (d) M. Dezzi Bardeschi 1994, p.273 (b) P. Marconi 1988, p.10 (f ) E.Vassallo 1987, p.345 P. Marconi 1988, p.41 G. Cona 1994 (g) P. Marconi 1988, p.99 G. Roisecco 1976 (h) P. B. Torsello 1988, p.16 G. Martines 1984, p.83 (i) P. Marconi 1992, p.43 (l) P. Marconi 1988, p.9 (m) G. Martines 1984, p.90 (n) G.Bedini 1994, p.7 (e) 22 Il problema delle arti minori (a) M. Ferretti 1981, p.166 (b) L. Dolcini 1995 (c) A.Mottola Molfino 1988 Tecniche 1986 G. Bonsanti2 1996 Il SantEmidio 1989 C. Catello 1994 (e) J.-R. Clergeau 1981 (d) (f ) W. Bernt 1939 (g) Seminario 1995 (h) Il restauro di due bandiere 1997 P. Venturoli 1997 C. E. Spantigati 1997 (i) M. Giannatiempo López 1996 (l) M. Copedé 1991 M. Copedé 1993 (m) N. Lacoudre 1988 J. Larney 1982 (n) Clavicembali 1986 (o) M. C. Berardi 1993 Il restauro degli oggetti di arte minore o, per usare la terminologia degli storici dellarte, di quelli a bassa temperatura contemplativa(a) - ha una più ridotta letteratura, è stato oggetto di attenzioni e cure meno raffinate(b), perché la funzione svolta è stata considerata prevalente sul valore estetico. Così per: arazzi(c), . . argenti antichi(d), . armi da fuoco(e), . attrezzi(f ), avori(g), bandiere(h), . . . bronzi(i), . carta(l), . ceramiche(m), . clavicembali e spinette(n), . cuoio dorato(o), 23 dagherrotipi(a), . . disegni(b), fotografie(c), gioielli(d), . grotte artificiali(e), . lenti(f ), libri(g), . . . macchine industriali(h), . . . manoscritti(i), marmi(l), . . mosaici(m), . mobili(n), . opere policrome in genere(o), organi(p), . . . (a) M. G. Jacob 1992 F. Flieder 1987 A.Cartier Bresson 1987 (b) C. James 1991 (c) La fotografia 1987 (d) S. Bury 1982 Gioielli 1996 Arte delle grotte 1987 F. Gurrieri 1987 (f ) La lente 1988 (e) F. Flieder 1969 M. Lilli Di Franco 1982 M. Lilli DiFranco 1991 C.Adam 1984 (h) L. Martella 1985 G. F. Micheletti 1986 Archeologia 1985 G. Rubino 1988 Recupero 1986 (i) Manoscritti 1981 (g) (l) Indagini ... Bernini 1996 Il Camposanto 1996 (m) Metodologia 1986 K. Davis 1979 F. Lévy-Coblentz 1982 (o) T. Brachert 1990 (n) (p) Documenti 1982 O. Mischiati 1994 A. Giacometto 1995 P. Donati 1984 24 (a) E. Deichsel 1989 F. Maitzner 1985 R. Meis 1978 G. Papuli 1989 A.R.E. North 1983 F. Pomella 1978 Sauver 1982 Uhrzeiten 1989 J.Vittet 1992 G. Schmitt 1983 G. Schmitt 1988 (b) Restauro in Irpinia 1989 (c) Conservazione delle opere 1990 Botticelli e il ricamo 1990 F. Pertegato 1990 (e) M. Lilli Di Franco 1991 (d) (f ) M. Copedé 1993 (g) Lo stendardo 1987 (h) L. Rovighi 1986 (i) F. Abondance 1981 Il museo degli strumenti 1997 Restauro, conservazione 1986 (l) S. Benassi 1981 M. Miniati 1991 R. Cialdea 1990 Il restauro degli strumenti 1988 Schätze 1983 (m) M. Fogliata 1995 (n) Le tappezzerie 1988 orologi(a), . . . . . . . . orologi da torre(b), . pergamene(c), . ricami(d), . rilegature(e), . stampe(f ), stendardi(g), strumenti ad arco(h), strumenti musicali in genere(i), . . . strumenti scientifici(l), . . . . stucchi(m), tappezzerie(n), 25 terrecotte(a), tessili(b), . . . . ventagli(c), vetrate(d), . . . vetri(e), violini(f ) e per gli accessori delle opere darte (cornici(g), basamenti) e dellarchitettura (arredi minori, giardini(h), impianti(i)). I conseguenti rimaneggiamenti hanno provocato la più ampia incertezza sullo stato originale, né è possibile ritornare indietro eliminando le modifiche. Ad esempio, per i giardini storici si deve anche dubitare della stessa documentazione storica originale, perché i progetti dànno notizia spesso di due diverse soluzioni, delle quali, ovviamente, solo una sarebbe poi stata realizzata(l). Per larte minore ci si è fermati alla parte esterna negli oggetti, al loro aspetto estetico e si provvede sulla base di un presupposto funzionalistico, alla ripresa della funzionalità originale: per il restauro degli strumenti musicali, scientifici e degli strumenti orari(m), pare che lunico (a) A. M. Giusti 1984 (b) Aspetti 1983 Conservazione e restauro dei tessili 1982 S. Conti 1996 M. L. Florian 1990 (c) G.Gobbi Sica 1990 M. Cordaro 1987 La grande vetrata 1982 Il restauro della vetrata 1987 A. Corallini 1994 (e) R. Newton 1989 (d) F. Hellwig 1986 In forma di strumento 1985 A. Bergonzi 1981 (g) C. Craveri 1995 La cornice fiorentina e senese 1992 C. Martelli 1992 (h) F. Borsi 1989 A. Rinaldi 1989 D. Pasolini dallOnda 1989 F. Panzini 1989 (i) Fatti come nuovi 1985 (f ) (l) I. Belli Barsali 1989 (m) M.-J. Liengme 1994 Sauver 1982 E.von BassermannJordan [s.d.] 26 messaggio che loggetto possa ora trasmettere sia la funzione per cui era stato prodotto. Il restauratore e il suo lavoro M. B. Paris 1989 G. Basile1 1989 S.Vedovello 1992 M. S.Spampinato 1992 G. Morigi 1992 L. Dolcini 1992 G. Bonsanti2 1992 (b) L. Dolcini 1989 (c) C. Giannini 1992 (a) (d) (e) B. Fabbri 1993 G. Leone 1992 (f ) Botteghe 1984 (g) R. Di Stefano 1963 (h) A. Emiliani 1989 Interlocutore comune alle tre categorie di restauro è lartefice del restauro stesso, lartigiano-tecnico restauratore(a), che spesso cerca di rendere quanto più possibile remunerativo il proprio lavoro, risparmiando nella ricerca delle tecniche e nello studio delle procedure. È spesso più facile rifare che aggiustare(b), più agevole su una tela ridipingere che fermare la caduta del colore(c) e rifare parti estese di una ceramica crea minori problemi di un ritocco(d), e così via(e). Le tecniche del restauro tradizionale riprendono soluzioni che sono, nella maggior parte dei casi, derivate da quelle di costruzione, nascono cioè dai problemi del come costruire, del come dipingere e non da quelli del degrado e della sua natura(f ). Il degrado, che è presupposto dellintervento, viene accantonato e sublimato in unopera di rifacimento, sia pur con gradi articolati. Si è preferito affrontare il problema dellallontanamento dellopera dal suo ambiente (con lo strappo degli affreschi dai muri) e non quello di diminuire lumidità stessa(g): lintervento si sovrappone al problema, senza risolverlo. Nel periodo a noi contemporaneo, in cui la tecnica e la cultura tecnologica hanno assunto rilevanza predominante(h), in un 27 settore complesso come quello delle arti si sviluppano concentrazioni di competenze in ristretti ambiti tecnici(a). Aumenta la reverenza degli ambienti accademici(b) verso i professionisti del restauro organizzati in gruppi multidisciplinari(c), e la delega loro concessa per la valutazione del lavoro da compiere(d). Chiuso allinterno del dibattito tra tecnici, il problema del restauro ha ununica obbligata soluzione, lintervento, perché la questione dal punto di vista dello specialista è sempre quella del come(e) e non del perché(f ). Il tecnico può realizzare nellintervento un momento di rivalsa sociale(g), di guadagno, di crescita del suo prestigio; e può trarne inoltre un beneficio psicologico perché cest lexistence même de luvre dart qui fait du bien au restaurateur et qui est en fait son psychanalyste(h). Nuovi mezzi tecnici di intervento vengono via via scoperti(i), ma trovano presto puntuale smentita nelle promesse di conservazione del nuovo stato dellopera restaurata(l), quando non si dimostrano del tutto nocivi (ad esempio, il cosiddetto beverone Pettenkofer (m) con cui nellOttocento si so-no prima lavate le tele, poi perse le opere). Troveranno uguale smentita le mirabilia dei restauratori alla moda, venerati in vita, che subiscono una brusca diminuzione della loro fama da parte della successiva, più at-tenta, critica(n). P. Spezzani 1992 L. Mucchi 1983 B. Fabbri 1993 Restauro di una terracotta 1984 C. Craveri 1995 S. Bergeon 1990 (b) U. Baldini1 1992 A. Conti1 1988 L. Rossi 1987 (c) A. L.Maramotti 1990 (d) R.-H. Marijnissen 1967 (e) P. B.Torsello 1988 S. Ipert 1987 (f ) I. Fiorentini Roncuzzi 1986 A. Cassio 1986 (g) G. R.Crippa 1966 (a) (h) E. Albisser 1992, p.106 (i) Chimica e restauro 1984 M. Hours 1964 G. C. Scicolone1 1993 J. de Boek 1986 F. Flieder 1969 (m) D. Levi 1988 M. von Pettenkofer 1902 (l) (n) G. R.Crippa 1966 28 (a) M. Dalla Costa 1983 A. M.Giusti 1983 M. Cagiano de Alzevedo 1950 LOttocento è da questo punto di vista un secolo esemplare in cui poche opere hanno la fortuna di sfuggire al furore dei restauratori ripristinatori(a). Il mito della reversibilità (b) A. Paolucci 1986 G. C. Scicolone 1989 C. Giannini 1992 (c) H. Althöfer 1991 (d) S. Lorusso 1992 C. Baracchini 1996 M.Dezzi Bardeschi 1981, p.5 (g) M. Dezzi Bardeschi 1994, p.171 (h) A. Conti1 1988 R.-H.Marijnissen 1967 G. Perusini 1989 (e) (f ) Il restauro acuisce la differenza tra le parti integre e quelle restaurate(b), sottoposte a diversi processi di invecchiamento per il degrado dellelemento più debole (supporto, composizione chimica dei colori etc.)(c) che non è estraibile e reinseribile. Tutti gli interventi alterano linvecchiamento naturale, vero e proprio processo che, rispondendo a leggi chimiche e fisiche complesse (incuria, abbandono, interventi non corretti, cataclismi naturali e non naturali, cicli micro- e macroclimatici) diviene elemento integrante dellopera darte, ne costituisce un sintomo di forte autenticità. Forte proprio perché multifattoriale(d). Lintegrazione non si adatta al ritmo di invecchiamento delloriginale e le opere iniziano un calvario di continui rimaneggiamenti, a volte con una vera e propria coazione a ripetere persecutoria (e) degli storici dellarte e dei restauratori verso le stesse opere o le stesse fabbriche(f ). Lillusione della cosiddetta reversibilità, termine sciagurato(g), è pura costruzione ideologica dei livelli bassi della teoria(h), 29 mentre nelle elaborazioni più sensibili se ne assume limpossibilità (a). Daltra parte, il mito settecentesco della reversibilità(b), strada in assoluto percorribile con grande difficoltà, non può che rimanere un principio di orientamento: la preparazione del restauro toglie ogni base alla reversibilità perché la parte originale risulta comunque modificata. Le stesse colle che uniscono parti vecchie e nuove non consentono la separazione dei loro componenti e quindi impediscono di tornare indietro(c). Il restauro estremizza il concetto di possesso dellopera darte, modifica la fonte stessa di informazione mediante linterpretazione durante lintervento. Sorta di dispotismo del presente contro il passato(d), costruisce prove a conferma di tesi interpretative e le fossilizza, accresce il valore dellopera darte, valore che non dipende più soltanto dallessere stata oggetto del passaggio del tempo e dallaverne conservato le tracce. Con una nuova riconoscibilità e notorietà, syndrome de la Joconde(e), con leliminazione dei segni della storia, ad un simulacro desueto dellopera si sostituisce un immagine nuova(f ), si ripristina il rituale immaginario che ne aveva accompagnato la nascita. In un mercato in cui le opere sono mobili, vendute e decontestualizzate, anche la sola attribuzione costituisce un elemento fondamentale che motiva ampiamente linteresse al restauro. M. Ciatti2 1992 C. Bernardin 1982 (b) R. Bonelli 1959 (a) (c) P. Venturoli 1997 G. Pieri 1996 (d) A. L. Maramotti 1990, p.13 (e) B. Guineau 1990, p.10 (f ) C. Chirici 1994, p.18 30 (a) G. C.Argan 1980 (b) R. Bellucci 1992 (c) S. Cocurullo 1989 (d) G.Rocchi 1987, p.153 (e) C. Chirici 1994, p.14 (f ) T. Scialoja 1986, p.10 (g) G. Basile1 1989, p.19 (h) B. Fabbri 1993 (i) Il Nettuno 1989 Agli storici dellarte il restauro serve per apprendere elementi sulle fasi elaborative delle opere(a) (i ripensamenti dellartista) e il cosiddetto restauro di rivelazione(b) svela lesistenza di parti di opere coperte, col problema drammatico della scelta tra il loro salvataggio o la ricopertura(c). In sintesi, il restauro fornisce monumenta e materiale di riflessione alla storia dellarte e dellarchitettura; altre volte serve a rafforzare linee interpretative ideologicamente indirizzate (la romanità dei reperti archeologici nel Friuli) o adeguamenti al gusto, dando corso alla modernità apparente di artisti antichi le cui opere, dopo il restauro, li svelano inopinati anticipatori dei surrealisti e dei simbolisti, segno evidente dellinflusso della cultura artistica contemporanea del restauratore. Loggetto restaurato diviene l epifania(d) del processo cognitivo del restauratore sullopera, unità del suo pensiero e della sua azione, realizza l inveramento in corpore vili(e) di una riproduzione speculare. Eliminati i corposi segni del tempo, si riduce per esempio a labile lisca di pesce la Terza battaglia di Paolo Uccello(f ) o le statue policrome si trovano ad essere pelate come carote alla ricerca della cromia originale(g). Il nuovo oggetto restaurato costituisce una nuova e stereotipata fonte di informazione(h) - a volte anche plateale, si pensi al restauro alla luce del sole(i) - dove il 31 cantiere è a sua volta occasione di spettacolo, di fruizione e di prestigio per lo sponsor(a). Sotto la copertura della necessità di salvaguardare il messaggio estetico delle opere, vera e propria chimera(b), il restauro garantisce un alibi allimpiego di consistenti risorse finanziarie, a cavallo di due attività egualmente lecite, ma meno plateali(c) e spettacolari(d), quali il ripristino (o riparazione, o rifacimento), intervento radicale, ma senza paludamenti ideologici, e la conservazione(e), che mira più onestamente alla maggiore tenuta possibile dello stato di fatto con cui loggetto è giunto allepoca nostra. (a) L. Rossi 1987 S.Angelucci 1988 (b) M. Dezzi Bardeschi 1994, p.31 (c) R. Bellucci 1992 (d) A. Paolucci 1983 (e) S. Scarrocchia 1995 Le teorie del restauro Per ammissione della stessa critica le Carte del restauro, tentativo internazionale di costruire una normativa dindirizzo unificante(f ), sono arrivate sempre in ritardo coi tempi e sono state quasi del tutto inapplicate (g), rimanendo un elemento di storia della teoria più che del restauro in senso proprio. Rimane seguita, invece, la teoria del restauro di scuola italiana(h) elaborata dal cofondatore, e poi per lungo tempo direttore, dellIstituto centrale del Restauro di Roma (I CR )(i), Cesare Brandi(l). La teoria brandiana si fonda sul riconoscimento dellartisticità dellopera da parte dello storico dellarte o del critico, riconoscimento che C. Ceschi 1970 G. Rocchi 1987 F. Borsi 1996 (g) G. Carbonara 1976 (f ) (h) U. Baldini1 1992 C. Sandalinas 1989 A. Capitel 1988 (i) G. C.Argan 1939 C. Brandi 1950-1977 L.Venturi 1950 (l) 32 (a) G.Arrigoni 1989 (b) M. Dezzi Bardeschi 1994, p.191 (c) L. Dolcini 1983 separa la realtà fisica, sottoposta a depauperazioni sulla materia(a) dall immagine posta come invariante, idealistica(b). Senza riconoscimento dellopera darte, dellartisticità delloggetto, non vi può essere restauro (attività che si rivolge unicamente ad oggetti che esprimono artisticità), ma solo ricostruzioni, ripristini o riprese. La teoria rappresenta il trionfo dellapparire sullessere, parte e si arresta con le opere pittoriche in cui distingue una materia (supporto) e unimmagine, entità immateriale e per ciò assoluta ed invariante contrapposta ad una realtà fisica sempre cangiante e sempre depauperata. È solo sulla prima che interverrà il restauro con i suoi strumenti e materiali, mentre lidea o limmagine rimarrà immodificabile. La distinzione tra materia e immagine(c) definisce il terreno chiuso o aperto alle modifiche e blocca i successivi ripensamenti. Il restauro si occuperà solamente degli oggetti che rivestono rilevante artisticità, cioè tele o altre manifestazioni pittoriche, sculture e somme architetture e, utilizzando gli strumenti della filosofia idealista, costituirà un dominio riservato degli storici dellarte. La teoria brandiana diventa di difficile applicazione, a meno di non volere operare con un estetismo spinto, nei riguardi di uno strumento scientifico dove è difficile 33 individuare unimmagine chiaramente distinta dalla materia(a). Il piano idealistico(b) nel quale si colloca la teoria del restauro porta a considerare, sempre idealisticamente, lesistenza dello stato originale ed in particolare di uno stato originale puntuale, istantaneo, puro, privo di dialettica, diretta emanazione di una volontà unidirezionale dellartista che il restauratore - guidato dallo storico dellarte - dovrà svelare, rimuovendo lo stato della conservazione se questo costituisce un ostacolo alla conoscenza del vero volto del passato(c). La teoria italiana del restauro si sviluppa in seguito a Firenze, presso lOpificio delle pietre dure (OPD), ente statale dal limitato settore di intervento che in seguito allalluvione del 1966 si trova improvvisamente al centro di una notevole attività, quando è incaricato del restauro delle opere danneggiate, prima tra tutte il Crocefisso di Cimabue. Il direttore dellOPD, Umberto Baldini, aggiorna la teoria brandiana estendendone lapplicabilità agli oggetti danneggiati dallalluvione o a settori non coperti dalle attenzioni della grande storia dellarte(d). Con un lessico che spesso sfiora la tautologia - tempo vita positivo, positivo secondo tempo,terzo tempo negativo(e) etc. - Baldini distingue le tracce lasciate dal trascorrere del tempo, che non vanno modificate, da G. Basile1 1989 M.Ciatti 1994 (b) M.Dezzi Bardeschi 1981 (a) (c) G. Bonsanti2 1996 (d) U. Baldini 1994 U. Baldini 1995 (e) U.Baldini 1980/1995 34 quelle lasciate dal degrado dei supporti, da un accidente, come lalluvione, su cui si può e si deve intervenire. Le due scuole si differenziano anche sullo studio della percezione del colore, della sua trasformazione e delle tecniche di integrazione delle parti dove questo sia caduto. Si elaborano due differenti metodologie, il rigatino (righe parallele di colore congruo) di scuola romana e l integrazione cromatica (zone di colore senza forma particolare) di scuola fiorentina, tecniche comunque difficilmente trasferibili agli altri materiali. La teoria italiana, brandiana o baldiniana, presuppone in ogni caso lintervento e parte dalla privilegiata situazione dellarte figurativa classica e moderna che consente lintervento per la consistenza materica stessa delle opere. Larte contemporanea e la fine del restauro (a) P. Montorsi 1988 G. C. Scicolone 1989 P. Montorsi 1992 I primi segni di degrado delle opere darte contemporanea chiudono, di fatto, la polemica tra le due scuole(a). La teoria del restauro non è applicabile allarte contemporanea per limpossibilità di distinguere il supporto dalla manifestazione artistica o, con Baldini, un tempo positivo da quello negativo. La teoria mostra chiaramente la sua origine nellambito di una specifica storia dellarte e di un particolare 35 istituto pubblico di restauro, legati entrambi allarte classica e figurativa. Nellarte contemporanea si considera, invece, opera il progetto - che si realizza in unidea piuttosto che nel risultato di un processo artigianale(a) - e questa idea si dovrà conservare al posto della stessa realizzazione materiale, che è soggetta ad un degrado a volte persino auspicato dallartista o che secondo altri, in spirito spiccatamente romantico, realizza(b) lopera stessa. Puvis De Chavannes ha scritto: Cè una cosa che è più bella di una bella cosa ed è la rovina di una bella cosa(c). Specialmente nellopera cinetica luso e il conseguente degrado che ne segue è componente centrale del messaggio(d); il restauro, contro la volontà dello stesso artista, è il tentativo del proprietario dellopera di prolungarne la durata non nel senso della sua valenza artistica, che dal restauro viene distrutta, ma in quello del suo valore commerciale. Lopera artistica diviene un concetto, un progetto indipendente dalla sua realizzazione, si deoggettualizza il lavoro artistico. Le attuazioni di questi concetti sono oggetti costruiti in materiali deperibili, che partecipano al processo della vita organica (nascita, vita e morte)(e), nel breve o nel lungo termine effimeri ed episodici, creati senza o al di (a) H. Althöfer 1991 P. Montorsi 1992 G. Colombo 1992 (b) G. Colombo 1992, p.163 (c) G. C. Scicolone 1989, p.15 (d) H. Althöfer 1991 (e) G. C. Scicolone 1989 H. Althöfer 1991 36 (a) A. Conti1 1996 (b) S.Angelucci 1992 G. C. Scicolone 1989 (d) H. Althöfer 1991, p.42 (e) G. C. Scicolone 1989, p.15 (c) (f ) G. C. Scicolone 1989 (g) H. Althöfer 1991 fuori del tempo oppure contro ogni possibilità di sopravvivenza perché a volte lo stesso autore richiede al pubblico di intervenire, toccare, azionarne i meccanismi. La salvaguardia del messaggio estetico originale, che si tenta di raggiungere col restauro, spesso si risolve nellunica azione possibile: la documentazione dello stato or iginar io (a). Il restauratore si trova di fronte a materiali industriali di cui è sospesa la produzione, introvabili o irriproducibili(b), a materie strutturalmente deperibili, a tecniche che già di per sé eliminano a monte ogni idea di ripristino. Nei collages o nelle tele monocromatiche qualsiasi intervento raggiungerebbe uninsopportabile visibilità(c), eliminerebbe lintenzionale casualità(d). Opere che si negano alla conservazione(e) o materiali non efficacemente collaudati sono entrambi elementi che rendono impossibile il ritorno allo stato originale(f ). Gli studi che si sviluppano, specialmente in ambiente tedesco, sulla possibilità di conservare le opere eduli (eat art), neutralizzando muffe e batteri(g), sono una testimonianza di questo parossismo conservativo. Altre volte è il carattere stesso delle opere darte contemporanea a impedirne il restauro: laddove lopera non è stata fatta per durare, ma per essere in rapporto ad un evento, 37 ad un pubblico, il ripristino è impossibile: forzarne la durata equivarrebbe a creare dei feticci. Davanti ad unopera creata per mostrarsi cineticamente e consumarsi si presenta il dilemma se far sopravvivere lopera nella sua ontologia (il movimento) che la distruggerà a poco a poco, oppure nella sua potenzialità (la staticità), cioè espressione artistica che rimane allo stato potenziale, in sé inesistente. Lopera ontologicamente intesa (e nel pieno del suo valore teorico) è destinata a distruggersi lentamente, vanificando il suo valore finanziario, mentre lopera ferma, e perciò stessa inesistente, mantiene tesaurizzato il suo prezzo. Restauro e psicologia È così giunto al termine quel processo di uniformazione alla teoria brandiana del restauro, nel cui àmbito hanno cercato di collocarsi tutti coloro che hanno affrontato il tema. È anche giunto il momento di considerare in maniera più completa le carenze mostrate da quella teoria per affrontare il problema della conservazione delle tracce del passato, e non solo di quelle artistiche. Occorre considerare gli aspetti psicologici del rapporto con unopera del passato (a), occorre valutare la percezione psicologica dei colori e delle parti. Il disturbo arrecato (a) E. Fachinelli 1992 38 (a) M.Dezzi Bardeschi 1994, p.70 E. Belluno 1973 S. D.Lavine 1995, p.172 (d) G. Rocchi 1987 (e) A. Conti1 1988, p.37 (b) (c) (f ) G. Simmel 1912 A.Mottola Molfino 1992 (h) T. Brachert 1990 M. Dezzi Bardeschi 1981 (g) dai segni del tempo, lonesto e prevedibile tempo(a), allinterno dellopera deve o no acquistare la stessa importanza e rilevanza delle parti originali oppure, con un approccio puramente estetico, lopera deve essere considerata non in sé, nel suo essere oggetto caduco, mortale, simbolo del passaggio del tempo e della morte, ma nei termini idealisti e assoluti del suo stato originario? La teoria ha sviluppato poco i temi del rifiuto della decadenza(b), la malattia più temuta dalla cultura [...] bianca(c), e dello sporco (d), pericolosa coprofobia(e), della vergogna generata dai pezzi mutilati; né ha sviluppato il tema del senso di colpa delluomo moderno rispetto al degrado ambientale o quello del suo desiderio di annullare i segni del tempo e della vecchiaia, rifiutando le rovine(f ), rifugiandosi nella memoria degli antenati(g) e nel mito delleterna giovinezza(h), cui teologo diviene qui lo storico dellarte ed officiante il restauratore. La concezione della storia, e del tempo, su cui si fonda la teoria del restauro è daltra parte quella dei grandi avvenimenti, dei monumenti, dei fatti importanti, per cui la teoria ha privilegiato le opere notevoli. In parallelo alla concezione sociale che è sottesa a questa teoria, legata ad un ordinamento elitario, la sua estetica riguarda opere eccellenti, irriproducibili ed uniche. Il restauro diviene 39 allora il braccio secolare(a) contro il tempo di una storia dellarte attenta solo ai grandi fatti e perciò stesso impotente di fronte ai multipli e ai prodotti industriali, nei quali non può individuare il gesto dellautore. La scelta di lasciare le lacune (surcroît dinformation(b)) per permettere al pubblico di ritrovare, attraverso la sua cultura e la sua immaginazione, lopera originale cede il posto ad un intervento forzato, una volta e per sempre. Il falso e il mercato La teoria brandiana ha fornito il supporto teorico ad una conventio ad restaurandum che ha accomunato i direttori delle istituzioni statali, delle istituzioni culturali addette al restauro, delle università del restauro ed il mondo dei professionisti, in virtù del principio elementare secondo il quale nessuno di essi è incaricato in prima istanza della conservazione del materiale artistico, bensì del suo restauro. Questo argomento trova conferma nella documentazione prodotta dallI CR e dallOPD, tutta orientata verso la dimostrazione dei risultati dei restauri e molto poco verso la discussione dellutilità o meno di effettuarli. Intanto, il monopolio culturale degli storici dellarte ha spostato il problema affidato al restauro dalla conservazione dellopera alla sua attribuzione, con momenti di (a) M.DezziBardeschi1 1988 M.Dezzi Bardeschi 1994 P. B.Torsello 1988 (b) E. Albisser 1992, p.105 40 (a) U. Baldini 1990 (b) V. Locatelli 1994 curiosità che raggiungono il parossismo quando nella stessa occasione hanno lavorato due artisti (come Masolino e Masaccio nella Cappella Brancacci)(a), talché la valenza stor ica degli oggetti diviene problema secondario per una disciplina chiusa tra attribuzioni, ricerca iconografica e solo parziali ricerche documentali. I problemi intorno ai quali ruota lattività di restauro degli storici dellarte, quelli cioè dellautenticità e della falsificazione, hanno collocazione naturale dentro il mercato, allinterno dello scambio delle opere tra collezionisti o della valorizzazione commerciale di opere già presenti nei musei. Sono i collezionisti e il mercato a richiedere larcaizzazione artificiale delle superfici e sulla nuova ripulita opera si creerà poi una letteratura critica che unirà sullaltare del culto estremo della esteticità il falso al restauro(b). Il mito dellautenticità (c) H. Althöfer 1991, p.112 Qui si colloca una contraddizione insanabile tra autenticità, attribuzione e restauro: poiché l autenticità è letta con la presenza di tracce di tecniche originali, sintomo di autenticità e postulato estetico(c), ogni intervento sullopera che non si avvalga di quelle tecniche contribuisce ad una limitazione del portato di autenticità dellopera stessa, ma limpiego di tecniche 41 manuali o meccaniche, industriali, e limitazione del tocco(a), oppure delle imperfezioni, porta alla simulazione, allaggiunta di difetti per garantire la freschezza e la genuinità dellopera. Quando luso delle tecniche antiche è fatto con lo scopo di accrescere il valore delloggetto o di crearne ex novo uno, si raggiunge la falsificazione(b), mauvais côté de la medaille(c), che differenzia loggetto dalloriginale per una serie di passaggi senza soluzione di continuità. Suo presupposto è la volontà di immettere sul mercato un oggetto ad un prezzo interessante, talché il problema dellautenticità non si pone per oggetti di limitato culto o di limitato valore, che sono quasi sempre originali. La falsificazione(d) introduce il problema della morale(e) e della verità (f ), dà luogo a erronee interpretazioni o attribuzioni, ma è attività che rimane comunque allinterno del mondo del restauro. Esiste poi il problema dellammissione della presenza di falsi nelle collezioni pubbliche, nei musei(g), ammissione particolarmente difficile quando sono state investite ingenti somme di denaro pubblico per acquistare lopera dalla contestata autenticità(h). La valorizzazione a tutti costi dellopera è una necessità del committente del restauro(i), diretto o sponsor(l), che deve potenziare il suo acquisto oppure il suo possesso. (a) P. Marconi 1988 (b) C. Catello 1994 (c) P. Marconi 1988, p.44 P. Cellini 1992 M. Dezzi Bardeschi 1994 (e) A. Conti1 1988 (f ) M.Dezzi Bardeschi 1994 M. Ferretti 1981 (d) (g) A. Conti1 1988, p.11 e 79 (h) A. Conti2 1988 E.von BassermannJordan [s.d.] A. Emiliani 1989 Indagini ... San Demetrio 1996 M. Ciatti2 1992 (i) (l) 42 A. Petroli Tofani 1991 (b) C. Kursch 1991 V. Aliberti 1991 (a) (c) M. Ferretti 1981 (d) A. Conti 1981 B. N. Goswamy 1995 (f ) M. Dezzi Bardeschi 1994 F. Braemer 1988 (g) Galleria Sabauda 1982 A. Papa 1991 C. Capponi 1996 (h) P. Dal Poggetto2 1980 (e) Lintervento sulloggetto nasce da uno stato di fatto di segno logico invertito: poiché vi sono mezzi finanziari si scoprono le necessità di intervento e si prefigurano quei risultati che labile artigiano restauratore deve confermare con la sua opera. Lesito del restauro sarà sempre una conferma di attribuzione o un incremento di valore artistico, lopera sarà più facilmente leggibile (a), a gloria del finanziatore del restauro (b) e sarà gloria facile da tributare quando il risultato del restauro restituisce unopera che contiene una maggiore capacità di comunicazione (c) perché il minor numero di variabili riduce lo sforzo di interpretazione(d). Da questo punto di vista, il restauro pare unoperazione di didattica estrema che, per allargare la fruizione delle opere, ne abbassa, insieme al contenuto culturale, le difficoltà di lettura(e). La documentazione(f ), comunque sempre carente(g), quando non è esplicitamente negata(h), e la descrizione dello stato di fatto storicamente realizzato, rimangono alla fine le uniche tracce del passato dellopera. Il restauratore crea un nuovo valore che può essere in quanto tale venduto e diffuso. Esso non si realizza solo nel mercato e nello scambio, ma anche nei musei perché queste istituzioni, se non possono commercializzare 43 i propri pezzi, devono comunque mantenerne il valore per garantirne la funzione di richiamo(a). In una società caratterizzata dalla multimedialità, la stessa documentazione delle fasi del restauro - è il caso del discusso intervento sulla Cappella Sistina(b) - diviene oggetto di proprietà letteraria dello sponsor (qui della Nippon Television Network Corporation), padrone non dellopera, ma della sua immagine, con una conseguente sottomissione psicologica del restauratore e del proprietario dellopera alle sue esigenze di spettacolarizzazione (c). (a) H. Althöfer 1991 G. Bonsanti 1976 (b) A. Conti 1986 T. Scialoja 1986 (c) Capolavori 1986 G. Bonsanti1 1992 (d) A. Franklin 1888 D. S.Landes 1984 J.Attali 1982 C. M.Cipolla 1981 I segni del tempo La lettura del tempo e dei suoi segni(d) trova il suo presupposto nellaccettazione del passato e nella necessità di mantenere le tracce dei processi di disgregazione intercorsi: la stessa sporcizia è fonte di informazione. I segni del passato non esistono, tuttavia, indipendentemente dal loro riconoscimento. Le società primitive non hanno conservato le tracce della propria storia né di quella dei loro nemici, ma hanno riutilizzato tutto ciò che arrivava loro (manufatti, materiali etc.). Non hanno distinto un passato dal loro presente, quel passato che noi attualmente riteniamo altro da noi (e). Il passaggio da oggetto utile a oggetto storico evidenzia il salto da primitivo a moderno(f ). A. L. Maramotti 1990 (f ) A. L. Maramotti 1990 (e) 44 (a) M.Dezzi Bardeschi 1981 M.Dezzi Bardeschi 1994 G. Rocchi 1987 (b) A. Conti1 1988 G. Boccardo 1994, p.12 (d) A. Conti1 1988 (e) Gli appartamenti 1993 (f ) A. L. Maramotti 1990, p.275 (c) (g) D. Pasolini dallOnda 1989 In una prospettiva idealista, di pura astrazione dal contesto, lopera darte è colta in una condizione assoluta, cioè fuori dal tempo, rispetto ad un passato inteso in termini definitivi. Il restauro percorre allora il tempo allindietro(a), aggirando il problema delleliminazione delle cause del degrado e della limitazione del suo progredire, della creazione di argini ai suoi danni, e si rifugia nellimpossibile obiettivo di eliminare gli effetti di un degrado già avvenuto(b).Tornare indietro nel tempo richiama il mito delle antiche certezze(c), il rimpianto del paradiso terrestre(d), sia che si tratti del ripristino del funzionamento(e) che della cromia, per il senso di benessere (quod visui placet(f )) che deriva dalla completezza, armonia e pace della intatta e pura condizione originale. Altre volte, il ritorno indietro è propriamente impossibile e non vi sono alternative alla storicizzazione, perché alcuni processi non possono essere percorsi a ritroso: non è possibile smontare un collage o una costruzione ad incastri frutto entrambi di processi non invertibili, oppure nei giardini storici eliminare alberi rari che hanno nel tempo sostituito quelli originali(g). Il riconoscimento dei segni del passato richiede la loro distinzione da quelli del presente, cui sono collegati senza soluzione di 45 continuità. Passato può essere ciò che è avvenuto ieri, ma, in termini generali, per luomo moderno il passato rappresenta la distanza univoca, e impercorribile a ritroso, che lo separa da situazioni sulle quali non può intervenire o su cui non ritiene lecito od utile farlo. La sensibilità verso il passato non è di tutte le civiltà a noi contemporanee e, soprattutto, non negli stessi àmbiti: templi giapponesi sono stati periodicamente sottoposti a manutenzioni radicali che garantissero la piena funzionalità devozionale, talché non sono più distinguibili da quelli originali, perché progressivamente ricostruiti in toto(a) e così le icone sono state sottoposte spesso a ridipintura(b). La distanza col passato non è marcata solo dalla nascita e morte degli altri esseri viventi, ma dalle modificazioni di oggetti, che in alcuni casi si considerano fisiologiche come la crescita degli alberi, mentre in altre sono considerate innaturali quali lossidazione dei metalli, lo sbriciolamento della pietra, il curvarsi del legno(c). Non si può affrontare il restauro senza coinvolgere il problema dellaccettazione della decadenza(d) come principio generale (per la legge indefettibile della termodinamica nulla [può] conservarsi immutato a tempo indeterminato(e)), senza coinvolgere il problema della morte, della sua accettazione (a) P. Montorsi 1992 (b) A. Conti1 1988 (c) F. Pertegato 1993 G. Emile-Mâle 1976 (d) G. Perusini 1989 S. D.Lavine 1995 (e) G. Urbani 1992, p.10 46 (a) A. Conti1 1982 e del suo superamento e senza confrontarsi con i movimenti, quali il romanticismo, che hanno posto la morte allinterno del proprio orizzonte. Il concetto di segno del passato o del tempo è oggetto di discussione: in campo artistico non viene considerato segno del tempo quello riconducibile alluomo, a rotture intenzionali o fortuite, a danni(a). Questo atteggiamento svela un problema psicologico di rapporto con la natura e con la responsabile presenza delluomo sulla terra, che fa considerare naturale un terremoto e non naturale un bombardamento, naturale lingiallimento di una porcellana ed innaturale la sua rottura avvenuta durante le periodiche operazioni di pulizia. Il possesso del passato (b) F. Zurli 1986 H. Jedreijewska 1983 (c) T.Alibrandi 1988 Loggetto vecchio o antico appartiene culturalmente al passato, è oggetto alieno, è un deposito di accadimenti di un processo chiuso, un documento (b) o un monumento, ontologicamente diverso da noi, che non ci appartiene, il cui presupposto sta appunto nella sua alienità rispetto a noi. Definire i manufatti artistici documenti significa iniziare a riconoscerne lalienità. La legittimità preliminare dellintervento sulloggetto è r isolta dallappartenenza legale(c), a breve termine. È una legittimità 47 debole perché ogni oggetto appartiene solo in parte a chi lo detiene, essendo appannaggio dellintera umanità. La conservazione dellumana identità obbliga a trasmettere alle generazioni future quanto più possibile del passato, compatibilmente con i criteri selettivi di valore che si adottano nellimpossibilità di trasmettere tutto: lesistente(a) è una risorsa complessiva in consegna temporanea(b). Laforisma corrente è che gli oggetti antichi siano un bene dotale, che appartiene alle generazioni future e che ci siano affidati solo in usufrutto. Modificare lo stato degli oggetti col restauro impedisce di trasmettere ciò che abbiamo avuto, nelle condizioni in cui labbiamo ricevuto(c), perché non possiamo essere sicuri che il restauro sveli il vero volto del passato(d), né che nel corso degli anni non peggiori le condizioni delloggetto. Il restauro, nel cercare unimpossibile verità, copre e danneggia di fatto la verità storica delloggetto, il loro stato di fatto. Storici dellarte e restauratori accettano anchessi lalienità degli oggetti, ma, nella loro prospettiva di ricerca di eliminazione delle tracce del tempo, sottintendono la richiesta di rimborso ad un tempo predone, cette espérance à rebours quest la nostalgie(e) e, attraverso un azzeramento del (a) F. La Regina 1992 (b) M.Dezzi Bardeschi 1991, p.10 M. Dezzi Bardeschi 1994 G. Perusini 1989 J. Guillerme 1965 (d) P. B. Torsello 1988 C. Chirici 1994 (c) (e) G. Bazin 1967, p.5-6 48 (a) L. Dolcini 1983 (b) R. Bonelli 1959 (c) U. Baldini 1994, p.13 (d) C. Chirici 1994, p.12 tempo, si muovono in direzione di uno stadio originario, puro come il paradiso terrestre. Questo culto del passato(a) si manifesta poi con una forma di dissociazione rispetto ad un presente privo dello struggente fascino dei tempi trascorsi, soprattutto per i figli e nipoti del romanticismo(b), arsi dal desiderio di rafforzarne la presenza, nella convinzione che la grandezza di un popolo risieda nella conservazione del suo passato, pronti a valorizzarne frammenti (feticismo del frammento(c)) ed incompiuti in polemica con la levigatezza e completezza dellarte classica. Il restauro ridà la vita, risuscita dalla morte, evoca tempi scomparsi, mantiene alla memoria, realizza su oggetti che sono già sopravvissuti alla morte dei proprietari la sublimazione della paura delloblio attraverso il meccanismo del percorrere il tempo allindietro, sorta di possesso del tempo(d). Si riutilizzano vecchi oggetti, edifici, arredi appartenuti o no a personaggi storici e famosi, dando vita ad una sorta di feticismo da riutilizzo. Il valore del tempo trascorso e del passato La stessa natura del tempo, somma di più momenti di un processo, rende impossibile il ritorno ad uno stadio originale, che razionalmente si deve considerare inesistente. Solo 49 unastrazione può cogliere il tempo nella sua puntualità ed il restauro può riferirvisi (cioè allo stato originario) solo attraverso un procedimento di semplificazione di un processo in realtà molto complesso. La fissazione di un momento iniziale nella storia di unopera è arbitraria, perché questa ha interagito col suo ambiente (forma, luce, volume) prima ancora di nascere. Nel campo degli oggetti darte laccettazione del passato non è, come potrebbe apparire, un dato scontato: per mettere in evidenza il messaggio artistico sui dati materici, lo storico dellarte sacrifica i mutamenti avvenuti sui secondi, i dubbi corrosivi(a), per mantenere uguale la forza di trasmissione del primo. Quel limitato rispetto che viene riservato ai materiali di supporto dellarte alta lascia il posto ad atteggiamenti interventisti verso materiali non particolarmente nobili, quali pietre o mattoni, in cui il saper fare dei restauratori ha dato libero corso al dover fare. Su questo terreno avviene un altro momento di scontro tra i rovinisti che considerano i segni del degrado nei materiali quali stimmate del tempo, prova di raggiunta sacralità, e gli interventisti che li accusano di devotismo e archeologismo(b). Prima ancora che da elementi devozionali, feticistici, il valore di un oggetto antico è (a) S. Greenblatt 1995 (b) P. Marconi 1988 50 dato dallaccumulo di risorse umane che contiene, dallingegno, dal gusto, dalla fatica depositativi, dalla difficoltà di una sua possibile riproduzione. Comprendere il passato significa conoscerne le tecniche, apprezzarne la genialità e gli sforzi compiuti, valutarne e conservarne i risultati raggiunti. Non significa, invece, tradurre la conoscenza delle tecniche del passato nella loro ripresa o imitazione e neppure nel loro utilizzo o mantenimento a fronte di nuove tecniche dagli effetti più sicuri. La Storia obbliga a considerare sullo stesso piano tutti gli accadimenti occorsi agli oggetti, che non si possono depurare secondo il criterio di responsabilità, distinguendo accadimenti buoni, naturali, e accadimenti cattivi, umani. Tutti i fatti sono storicamente rilevanti e così come nello studio di un popolo va considerato sullo stesso piano lintervento umano e quello meteorologico, ugualmente va considerato sullo stesso piano tutto ciò che è accaduto ad un oggetto darte, pena stabilire riferimenti idealisti continuamente contraddetti. Alla base del restauro classico era la premessa brandiana, secondo cui non vi è restauro senza riconoscimento dellopera darte, ma più propriamente si potrebbe dire che non vi è restauro senza il riconoscimento del passato, in quanto dato estraneo al nostro dominio e al 51 nostro possesso, senza umanesimo, inteso questo quale considerazione del momento di passaggio tra passato e futuro. Al di fuori di questa storicizzazione vi sono solo tecnica vuota e interessi inconfessabili. Né è possibile uscire da se stessi, dalla propria contemporaneità, rifugiandosi in una rassicurante tradizione. La sopravvivenza degli oggetti è legata a ragioni di scelta(a) oppure di selezione casuale: intervenire su di essi con lo scopo di ricondurli ad un loro stato originario comporta una riduzione dei segni della casualità che li hanno colpiti(b), crea le premesse per una loro tipizzazione(c) col risultato di rarefare e selezionare oggetti obbligatoriamente eccellenti. Leccellenza e la tipizzazione, favorite da un mercato la cui clientela richiede elementi di facile individuazione, che domanda archetipi per un facile riconoscimento, formano il riferimento inconscio per il restauratore. Dopo il restauro le opere non appartengono più a stili di transizione, ma sono collocate allinterno di stili ben definiti, puri, nel loro periodo doro(d). Nella selezione delle parti e dei motivi da salvare oppure da ripristinare (e), oltre alla archetipizzazione si ha anche una semplificazione delle variabili o delle vicende di sopravvivenza: si costruisce un modello storicamente falso (f ) (pare un (a) P. B. Torsello 1988 (b) U. Baldini1 1992 (c) P. B.Torsello 1988 M.Dezzi Bardeschi 1994 V. Locatelli 1994 A. Conti 1981 G.Mascherpa 1971 (e) P. Philippot 1984 (f ) A. L. Maramotti 1990 A. Conti1 1988 (d) 52 (a) G. Mascherpa 1971, p.12 (b) L. Dolcini 1985 (c) M.Dezzi Bardeschi 1994 P. Marconi 1988 C. Chirici 1994, p.14 (e) Arte in Africa 1991 (d) falso, ma è, invece, un originale falsificato (a)). La selezione diviene un processo doppio: alla componente pseudocausale determinata dal tempo si aggiunge quella indotta dalluomo, che segue sue categorie culturali e mentali Il trascorrere del tempo non ha modificato solo gli oggetti, ma anche gli spazi che li circondavano: esiste quindi un problema di contestualizzazione. Loggetto va ricondotto culturalmente al contesto originale, ma non va modificato per essere ricondotto alla condizione originaria perché ne è impossibile la ricontestualizzazione. Lambiente fisico originario non è riproducibile, al massimo è simulabile in una finzione virtuale(b). Né è possibile decontestualizzare lo stesso restauratore che non può essere altro da sé, non può spogliarsi della sua cultura, vedere il passato con occhi diversi dai suoi, non può dimenticare il suo tempo(c), né può farsi un quadro immaginario del passato allinterno del quale collocare loggetto da restaurare, duplicando se stesso(d). È impossibile, ad esempio, spogliarsi del portato della propria civiltà per intervenire su unopera primitiva(e). La necessaria ricontestualizzazione Per la ricontestualizzazione culturale delle opere darte e degli oggetti del passato è 53 utilizzabile il Museo(a), la cui idea guida, in continua evoluzione dallOttocento ad oggi, si è recentemente assestata nella direzione della sua funzione di espositore didascalico delle opere(b), di laboratorio della storia(c), delle tecniche e dei procedimenti di conservazione e restauro (d), della scienza della conservazione e della documentazione, di momento di lettura(e), di museo del trascorrere del tempo(f ). Il museo costituisce storicamente un ricovero (g), un luogo di astrazione (h), un limbo(i) cui la società ha destinato le risorse storiche altrimenti non impiegabili, oppure reperti o nature morte, non utili, deperite fino ad essere non commerciabili(l), che sono portate nel museo a garanzia del mantenimento della memoria degli antenati(m), del loro valore patrimoniale o del desiderio di gloria dei collezionisti(n) (oppure dei loro eredi), il gesto finale del collezionista, la sua unica via di uscita(o). Coesistono musei privati e musei legati a istituzioni pubbliche: questi ultimi possono ricoverare anche i pezzi che il mercato non considera e agire al di là del loro valore economico(p), mentre i musei privati si devono muovere seguendo criteri di evidenza e di stupore delle opere raccolte. Nei musei pubblici coesistono le funzioni antitetiche della conservazione e dellesposizione delle opere; (a) Il museo come esperienza 1972 I musei 1980 B. Passamani 1995 Museo perché 1990 S.Alpers 1995 (c) A. Emiliani 1980 (d) B. Fabbri 1993 (b) (e) G.Viroli 1980 (f ) G. Basile2 1989 (g) J. A. Boon 1995 E. Belluno 1958 G. L. Bravo 1976 F. E. Leschiutta 1983 (h) (i) (l) L. Franzoni 1987 (m) G. Perusini 1989 K. Pomian 1989 L. Franzoni 1970 C. Napoleone 1989 (o) A.Mottola Molfino 1992, p.63 (n) (p) M. Baxandall 1995 54 (a) Le conservateur 1987 (b) G.Thomson 1978 A.Tomaszewsky 1992 M. Berducou 1992 (c) P. Edwards 1994 G.Accardo 1994 A. Bruno 1984 R. Tardito Amerio 1982 (e) La sicurezza 1990 (d) (f ) J.Taubert 1975, p.8 spesso il personale è addetto indifferentemente a tutelarne lo stato(a) (al buio e in atmosfera protetta) e a consentirne luso e il consumo distruttivo nellesposizione(b). Le tradizionali necessità espositive non sempre rispondono ai migliori criteri di conservazione delle opere: vetrine, illuminazione, aerazione (c) rappresentano problemi della museologia risolti attraverso compromessi tra esposizione e conservazione, ma certo non assicurano o perseguono la migliore tutela delle opere(d). Laver esposto arazzi o spartiti musicali ha comportato il loro sgretolamento(e) oppure lannullamento dei segni sul pentagramma, creando veri e propri cadavres de lexposition(f ). Luso del museo (g) S. Greenblatt 1995 Un oggetto è esposto in un museo per la sua rappresentatività rispetto alla sua categoria, al suo genere, al suo autore e per la capacità di suscitare più o meno direttamente emozione(g), ma non è necessario esporre opere eccelse per illustrare un particolare artista oppure un periodo della storia dellarte. Vero è che la fruizione di massa al di là di ogni ragionevole necessità pretende opere selezionate ed eccellenti che soddisfino le componenti psicologiche dei viaggi di massa e delliterazione delle tappe e che forniscano in maniera assoluta senso alla visita e al passaggio. 55 Leccellenza non è, comunque, lunico prodotto esponibile in un museo. È possibile costruire, utilizzandone le riserve, quei percorsi secondi e terzi (a) che la museologia ha già individuato quale terreno di sviluppo delle capacità didattiche del museo moderno, per più percorsi allinterno delle stesse collezioni, in modo da ampliare lutenza. Percorsi che possono riguardare non solo la storia dellarte, o del progresso civile e culturale, ma anche quella più generale del trascorrere del tempo e del suo fascinoso degrado. Lemozione suscitata da unopera darte oppure da un oggetto antico non è un sentimento istintivo, ma è mediato dalla capacità di coglierne la bellezza, la natura compositiva o costruttiva. Per alcuni oggetti, socialmente e culturalmente familiari (b), appartenenti al nostro quotidiano, lemozione è facilmente suscitabile, per altri, provenienti da altre culture, è più complessa(c). Spesso lemozione è raggiunta col coinvolgimento del visitatore: in alcuni musei, ad esempio il Victoria & Albert Museum (d), sono state preparate vetrine aperte in cui il visitatore può toccare oggetti, attuando la componente tattile della didattica: comprendo se tocco. Al comprendo se vedo si associa il comprendo se sento, per arrivare al comprendo se capisco, tutte operazioni che presuppongono mediazioni culturali complesse(e), e tutte col (a) F. Minissi 1975 (b) O.Cavalcanti 1990 (c) U. Puato 1992 (d) The Victoria 1983 (e) S.Alpers 1995 56 (a) (b) F. Poli 1992 A. Conti 19961 Il restauro della Giuditta 1988 F. Hellwig 1986 A. Perry Roy 1992 (d) Le moulage 1988 M. Baker 1981 (e) Oltre la porta 1996 Antichi strumenti 1980 (f ) F. Carandini 1925 M. Bernardi 1957 Alfredo dAndrade 1981 R. Maggio Serra 1981 M. Pernot 1991 (c) pericolo di scivolare verso un comprendo se collego al mio presente che cortocircuita il processo cognitivo, chiuso al presente senza avere visitato il passato. Le opportunità offerte dal museo non si limitano al percorso espositivo tra le opere: il museo è la sede in cui lopera può essere percepita in una decontestualizzazione(a) culturalmente assistita, può essere cioè riposizionata in una situazione di luce o distanza che riproduca quelle originali, senza gli effetti enfatici provocati dalleccessiva vicinanza dello spettatore al quadro oppure dallilluminazione innaturale, oppure, per esigenze di protezione, in una situazione che elimina parte della percezione: un vetro proteggerà lopera, ma eliminerà sensazioni tattili(b). Nel museo possono trovare posto e svolgere una funzione didascalica la copia(c), il calco(d) oppure il modellino teorico dellopera(e), cioè quella rappresentazione plastica più o meno fantastica del presunto stato originale oppure della presunta funzione e delle tappe di modifica che hanno portato allo stato attuale(f ). Le nuove tecniche, e non solo quelle virtuali, assicurano la fruibilità delloggetto con un grande rispetto della sua struttura: loriginale può essere lasciato intatto cogliendo lopportunità offerta dal gusto moderno per 57 il frammento; accanto, lesposizione di modelli, animazioni e simulazioni, esplicita il risultato dellinterpretazione(a), in forma didascalica semplice e accattivante(b). R.Varoli-Piazza 1990 (b) C. Brüninghaus -Knubel 1993 P. Marconi 1988 (a) Conclusioni Il restauro odierno pare consistere in un diffuso, ma non per questo meno pericoloso, impulso ossessivo non necessitato,solipsistico raptus possessivo(c), motivato dalla esistenza di risorse finanziarie (sponsor) o dal desiderio di salvaguardare quelle già impiegate nellacquisto delloggetto (mercato). Lenfasi interventista degli storici dellarte e dei restauratori di professione ha fatto dimenticare il fascino dellidea di Riegl e Longhi di un restauro mentale(d), di unattività di ricostruzione del presunto stato originario coi soli strumenti critici e filologici, senza toccare lopera, perché, in fin dei conti,le perorazioni e le ipotesi storico-critiche-estetiche meglio si [prestano] alla discussione e alle ipotesi di lavoro scritte e disegnate piuttosto che a sperimentazioni sul corpus [delle opere] (e). Queste posizioni sono le massime garanti della trasmissibilità dellopera darte, punta estrema di una cultura elitaria, che spiega ed illumina però sul rapporto tra cultura e degrado. Maggiore è la cultura e maggiore è la capacità di tollerare le lacune(f ) lasciando allimmaginazione (c) M. Dezzi Bardeschi 1994, p.97 (d) C. Chirici 1994, p.18 (e) G. Mascherpa 1971, p.8 (f ) D. Bernini 1988 58 (e non al bisturi o al pennello) la complessa operazione di ricostruire la condizione originaria dellopera, ricostruzione che si colloca nella sfera della libertà interpretativa del pubblico, coartata, ora, dal dirigismo degli storici dellarte e dei restauratori. E tutto, per la salvaguardia dello stato dellopera, anche a costo di perdere le opportunità di verifica e correzione di attribuizioni che il restauro ha fornito, dagli affreschi della Basilica superiore di Assisi ai Bronzi di Riace. Poiché, tuttavia, non tutti i fruitori hanno la cultura e la sensibilità di uno storico dellarte, è possibile pensare, ed è operazione di politica culturale, a ricontestualizzazioni in un ambiente espressamente didattico, nei musei (di storia o di storia dellarte), garantendo la massima conservazione delle tracce del passaggio del tempo, anche attraverso le opere darte e, quindi, della conoscenza del comune passato. La bibliografia è limitata ai testi utilizzati e presenta ununica sequenza alfabetica delle unità bibliografiche descrittive e delle voci dellindice. La descrizione segue criteri analitici: le note di contenuto ( ✳ ) forniscono i dati sui contributi e sulle collaborazioni; le opere di più di tre autori sono presentate con il titolo; la presenza dellente autore (Ministero, Regione etc.) è annotata, ma non dà luogo a voce dellindice. 59 Bibliog rafia e indice degli autori Abondance Florence, Restauration des instruments de Musique. Fribourg (CH), Office du livre, 1981. 129 p. ill. (Découvrir, Restaurer, Conserver) Accardo Giorgio - Giani E. - Seccaroni C., Bioclimatica passiva per la definizione di strutture museali. Beni culturali: tutela e valorizzazione 2 (1994) n.2 (aprile), p.23-27 Acidini Luchinat Cristina ed. [1987] v.: Arte delle grotte Acidini Luchinat Cristina ed. [1995] v.: Cupola di Santa Maria del Fiore Ad Alessandro Conti (1946-1994). A cura di Francesco Caglioti, Miriam Filetti Mazza, Umberto Parrini. Pisa, Scuola normale superiore, 1996. 319 p. (Quaderni del Seminario di storia della critica darte, 6.) Adam C., Restauration des manuscrits et des livres anciens. Puteaux, Erec, 1984. 164 p. Albisser Egon, Restauration: le psychanalyste du restaurateur. Museum international 44 (1992) n.2 (174), p.105-106 Aldovrandi Alfredo [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Aldovrandi Alfredo [1996] v.: Indagini ... Bernini Alfredo dAndrade.Tutela e restauro. (Torino - Palazzo Reale / Palazzo Madama, 27 giugno - 27 settembre 1981). Catalogo della mostra a cura di Maria Grazia Cerri, Daniela Biancolini Fea, 60 Liliana Pittarello. Firenze,Vallecchi, 1981. 493 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte) ✳ Rosanna Maggio Serra, Uomini e fatti della cultura piemontese nel secondo Ottocento intorno al Borgo Medioevale del Valentino, p.19-41 Aliberti Vincenzo [1991] v.: Il piviale duecentesco Aliberti Gaudioso Filippa M. [1990] v.:Tessili. Conservazione e restauro Alibrandi Tommaso - Ferri Pier Giorgio, Il diritto dei beni culturali. La protezione del patrimonio storico-artistico. Roma, Nuova Italia Scientifica, 1988. 182 p. (Beni culturali, 5.) Allievi Luigi [1981] v.: La conservazione del costruito Alpers Svetlana [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Laltare doro di SantAmbrogio. A cura di Carlo Capponi. Testi [di] Annamaria Ambrosioni [et al.]. Fotografie [di] Sandro Scarioni. [Cinisello Balsamo], Silvana, [1996]. 207 p. ✳ Carlo Capponi, Laltare doro attraverso i suoi restauri, p.157-171 Althöfer Heinz, Il restauro delle opere darte moderne e contemporanee [antologia].A cura di M. Cristina Mundici.Traduzione di Massimo Tirotti e Reinholf Ferrari. Firenze, Nardini, 1991. 199 p. Althöfer Heinz [1992] v.: Conservare larte contemporanea Ambrosioni Annamaria [1996] v.: Laltare doro Anastilosi. Lantico, il restauro, la città. A cura di Francesco Perego. Presentazione di Felice Santonastaso. Introduzione di Francesco Gurrieri. Roma-Bari, Laterza, 1987. xxii, 349 p. (Grandi opere) ✳ Felice Santonastaso, Intervento pubblico: beni culturali ed evoluzione della società, p.xix-xxii Andrade Alfredo d [1925] v.: Carandini Francesco, La rocca e il borgo medievali Andrade Alfredo d [1957] v.: Bernardi Marziano - Viale Vittorio, Alfredo dAndrade Andrade Alfredo d [1981] v.: Alfredo dAndrade. Tutela e restauro André, Jean Michel [1989] v.: Intervista ad un restauratore parigino Angelucci Sergio, Il laboratorio di restauro della Provincia di Viterbo. Laboratorio di Restauro. Quaderni degli Istituti culturali della Provincia di Viterbo 1 (1988) n.1, p.11-17 61 Angelucci Sergio [1992] v.: Conservare larte contemporanea Angelucci Sergio [1995] v.: Conservazione e restauro nellarte contemporanea ANIAI / Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani / Collegio ingegneri della Toscana ed. [1984] v.: Legno nel restauro ANMI /Associazione nazionale dei musei italiani ed.[1978] v.: Museo perché Antichi dipinti restaurati dalla Soprintendenza alle gallerie delle Marche. (Urbino - Palazzo Ducale, Salone del trono, 29 marzo -11 aprile 1953). Catalogo e presentazione a cura di Pietro Zampetti. [Ancona, Soprintendenza alle gallerie delle Marche, 1953]. vol.II.: 75 p. (Collana di studi artistici ed archeologici marchigiani) ✳ Pietro Zampetti, Presentazione, p.7-19 Antichi strumenti: dalla raccolta dei Medici e dei Lorena alla formazione del Museo del Conservatorio di Firenze. (Firenze Palazzo Pitti, febbraio - dicembre 1980). Catalogo della mostra. Firenze, Giunti-Barbera, [1980]. 125 p. (Conservatorio di musica di Firenze) Unantologia di restauri: 50 opere darte restaurate dal 1974 al 1981. (Roma - Galleria nazionale darte antica, Palazzo Barberini, 18 maggio - 31 luglio 1982). Catalogo della mostra. Roma, De Luca, [1982]. 138 p. (Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma) ✳ Dante Bernini, Introduzione, p.5-7 Gli appartamenti reali di Palazzo Pitti. Una reggia per tre dinastie: Medici, Lorena e Savoia tra Granducato e Regno dItalia. A cura di Marco Chiarini e Serena Padovani. Firenze, Centro Di, 1993. 319 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni artistici e storici per le province di Firenze e Pistoia) Gli arazzi della Sala dei Duecento. Studi per il restauro. (Firenze - Palazzo Vecchio, Salotta e Sala delle bandiere, 20 aprile - 30 giugno 1985). Modena, Panini, 1985. 209 p. (Ministero per i Beni culturali - Soprintendenza per i beni artistici e storici / Opificio delle pietre dure; Comune di Firenze) ✳ Loretta Dolcini, Il consolidamento del tessuto: aspetti metodologici, p.201-209 62 Archeologia industriale nel Parco del Vera. (LAquila, ottobrenovembre 1985). LAquila, Arti grafiche aquilane, 1985. 211 p. (Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici per lAbruzzo - Università degli studi dellAquila / Comitato per il 5° centenario dellintroduzione della stampa in Abruzzo) ✳ Luigi Martella, Larcheologia industriale ed il parco del Vera: problematiche e reperti, p.31-45 Architettura castellana. Storia, tutela, riuso. (Carrù - Chiesa Confraternita dei Battuti bianchi, 31 maggio - 1 giugno 1991). Atti delle giornate di studio, a cura di Maria Carla Visconti Cherasco. [Carrù], Cassa rurale ed artigiana di Carrù e del Monregalese, 1992. xxviii, 282 p. (Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte) Argan Giulio Carlo, Restauro delle opere darte. Progettata istituzione di un Gabinetto centrale del restauro. Le Arti 1 (1938/1939) n.2 (dicembre 1938 - gennaio 1939), p.133-137 Argan Giulio Carlo [1980] v.: Studi in onore di Cesare Brandi Arrigoni Giovanna - Bagnoli Loretta, Restauro di dipinti. Diagnosi e cause delle malattie. Forlì, Centro Grafico Comunale, 1989. 209 p. The art of the conservator. Ed. by Andrew Oddy. London, British Museum Press, 1992. 199 p. ill. (Published for the Trustees of the British Museum) Arte delle grotte. Per la conoscenza e la conservazione delle grotte artificiali. (Firenze - Palazzo Pitti, Rondò di Bacco, 17 giugno 1985). Atti del convegno a cura di Cristina Acidini Luchinat, Lauro Magnani, Mariachiara Pozzana. Genova, Sagep, 1987. 109 p., [8] c. di tav. ✳ Francesco Gurrieri, Aspetti tecnici della conservazione dellarchitettura della grotta, p.65-68 Arte in Africa 2. Raccogliere, documentare, conservare, restaurare ed esporre le opere darte tradizionale africana. A cura di Ezio Bassani e Gaetano Speranza. Firenze, Centro editoriale 63 Università internazionale dellarte, 1991. vii, 212 p. (Centro studi di storia delle arti africane, Firenze; Associazione Poro, Milano) Aspetti e problemi degli studi sui tessili antichi. (2. Convegno CISST /Centro italiano per lo Studio della storia del tessuto, Firenze 1981). A cura di Giuliana Chesne Dauphin Griffo. Firenze, Edizioni del Centro italiano per lo studio della storia del tessuto - Sezione Toscana, 1983. 159 p. ill. Association pour le Colloque international sur le moulage ed. [1988] v.: Le moulage Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani / Collegio ingegneri della Toscana (ANIAI) ed. [1984] v.: Legno nel restauro Associazione Nazionale Musei Italiani (ANMI) ed. [1978] v.: Museo perché Associazione Orafa Valenzana ed. [1996] v.: Gioielli in Italia Attali Jacques, Histoires du temps. Paris, Fayard, 1982. 332 p. Atti del convegno Restauro delle opere darte. vol. I [testo]. Redazione a cura di Anna Maria Giusti. (Firenze, 2-7 novembre 1976). Firenze, Polistampa, 1981. 367 p. (Opificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze) ✳ Antonio Bergonzi - Sergio Renzi - Eugenio Moreni, Problemi attinenti al restauro liutaio, p.101-106; Pier Paolo Donati, Problemi di conservazione e di restauro degli organi storici, p.161-167 Ayers John ed. [1983] v.: The Victoria & Albert Museum Bacher Ernst ed. [1995] v.: Riegl Alois, Teoria e prassi Bachmann Karl-Werner, La conservation durant les expositions temporaires /Conservation during temporary exhibitions. Roma, Centre international détudes pour la conservation et la restauration des biens culturels, 1975. 46 p. ✳ Johannes Taubert, Introduction, p.7-9 Bagnoli Loretta [1989] v.: Arrigoni Giovanna - Bagnoli Loretta, Restauro Baietti Stefano - Rocchi Paolo, Complessità e complicazione del restauro. Prospettive di riunificazione disciplinare alla luce degli eventi distruttivi del patrimonio edilizio a pertinenza territoriale. Roma, Corso di consolidamento e adattamento degli edifici - Istituto di Scienza e tecnica delle costruzioni - Facoltà di Architettura, [1977]. 42 p. (Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura, Contributi tecnico-scientifici della Cattedra di Restauro dei monumenti, Corso 2., aa 1976/1977) 64 Baker M., A Glory to the Museum. The Casting of the Pórtico de la Gloria. V&A Album (Victoria & Albert Museum) 1 (1981) p.100-108 Balboni Brizza Maria Teresa ed. [1985] v.: Fatti come nuovi Balboni Brizza Maria Teresa ed. [1990] v.: Botticelli e il ricamo Baldi Renato ed. [1992] v.: La cornice fiorentina e senese Baldini Umberto ed. [1972] v.: Firenze restaura Baldini Umberto [1980] v.: Studi in onore di Cesare Brandi Baldini Umberto ed. [1982] v.: Metodo e scienza Baldini Umberto [1984] v.: Chimica e restauro Baldini Umberto ed. [1986] v.: Plenderleith Harold James - Werner Alfred Emil Anthony, [The conservation of antiquities ...] Baldini Umberto [1989] v.: Metodologia e prassi Baldini Umberto - Casazza Ornella, La Cappella Brancacci. Milano, Olivetti - Electa, 1990. 377 p. ✳ Umberto Baldini, Il restauro: storia, ricerca e metodologia, p.285-305 Baldini Umberto1 [1992] v.: Problemi di restauro Baldini Umberto2 [1992] v.: Giannini Cristina, Lessico del restauro Baldini Umberto, Teoria del restauro e unità metodologica. Firenze, Nardini, 1994-1995. 2 vol. (vol.I.: 6.ed. 1995; vol.II.: 5.ed. 1994) Ballardini Romeo ed. [1988] v.: Primo Corso Baracchini Clara [1996] v.: Il Camposanto Baracchini Clara ed. [1996] v.: Il Camposanto Barbacci Alfredo, Il restauro dei monumenti in Italia. Roma, Istituto poligrafico dello Stato - Libreria dello Stato, 1956. 427 p. Barucca Gabriele [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Basile Giuseppe1, Che cosè il restauro. Come quando perché conservare le opere darte. Roma, Editori Riuniti, 1989. 155 p. (Libri di base) Basile Giuseppe2, Per un museo didattico della conservazione e del restauro. Firenze, Felice Le Monnier, 1989. 24 p. ✳ Il testo era comparso dapprima su ICOM/Museum (1984) n.2; lopuscolo citato ripropone il testo dello stesso Giuseppe Basile [1989] v.: Pittura a fresco 65 Basile Giuseppe ed. [1990] v.: La sicurezza dei beni culturali Basile Giuseppe ed. [1994] v.: Edwards Pietro, Piano pratico Basile Giuseppe [1995] v.: Conservazione e restauro nellarte contemporanea Basile Giuseppe ed. [1995] v.: Conservazione e restauro nellarte contemporanea Basile Giuseppe, Per la prevenzione. Controllo e manutenzione di decorazioni pittoriche in S. Francesco ad Assisi. Roma, Istituto centrale del Restauro, [s.d.]. 23 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali) Bassani Ezio ed. [1991] v.: Arte in Africa Bassermann-Jordan Ernst von, [Uhren. fr.] Montres, horloges et pendules. Braunschweig, Klinkhardt und Biermann, [s.d.]. x, 517 p. Baxandall Michael [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Bazin Germain, Le temps des musées. Liège -Bruxelles, Desoer, 1967. 299 p. Bedini Gilberto [1994] v.: Il futuro ha un cuore antico Beillard Alfred, Recherches sur lhorlogerie, ses inventions et ses célébrités. Paris, Bernard, 1895. viii, 207 p. Belli Barsali Isa [1989] v.:Tutela dei giardini storici Bellini Amedeo1 [1988] v.: Primo Corso Bellini Amedeo2 [1988] v.:Tecniche della conservazione Bellini Amedeo ed. [1988] v.:Tecniche della conservazione Bellucci Roberto [1992] v.: Problemi di restauro Belluno Ezio ed. [1958] v.: Dodici anni di restauro Belluno Ezio, ll restauro come opera di gusto. La difesa dei beni culturali nel Friuli - Venezia Giulia. Udine, Banca del Friuli, 1973. 322 p. Benassi Stefano - Pallotti Vincenzo, Scuola e scienza. Strumenti, oggetti, materiali. Bologna, Istituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna, 1981. 302 p. (Ricerche dellIstituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione EmiliaRomagna, 6.) Bencini Raffaello ed. [1984] v.: Cantiere/restauro Benjamin Walter, [Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit. it.] Lopera darte nellepoca della sua riproducibilità tecnica.Torino, Giulio Einaudi, 1966. 161 p. (Nuovo Politecnico) 66 Berardi Maria Cristina - Nimmo Mara - Paris Maria Bianca, Il cuoio dorato e dipinto. Ricerche e conservazione. Materiali e strutture 3 (1993) n.3, p.95-129 Berducou Marie [1992] v.: Le professioni del restauro Bergamini Wanda ed. [1986] v.: Clavicembali e spinette Bergamo / restauri 1983. Interventi di restauro eseguiti nella provincia di Bergamo.A cura di Paolo Venturoli. Bergamo, Provincia di Bergamo, 1989. 204 p. (Provincia di Bergamo - Assessorato istruzione e cultura - Centro Documentazione beni culturali) (Contributi allo studio del territorio bergamasco, 4.) ✳ Paolo Venturoli, Per la storia del restauro in provincia di Bergamo, p.15-16 Bergeon Ségolène, Science et patience ou la restauration des peintures. Paris, Éditions de la Réunion des musées nationaux, 1990. 266 p. ill. Bergonzi Antonio [1981] v.: Atti Bernardi Marziano - Viale Vittorio, Alfredo dAndrade. La vita, lopera e larte. Prefazione di Amedeo Peyron. Atti della Società piemontese darcheologia e di belle arti, n.s.3 (1957) 267 p. Bernardin Cecilia [1982] v.: La scienza e larte della conservazione Bernardini Maria Grazia ed. [1988] v.: Laboratorio Bernini Dante [1982] v.: Unantologia Bernini Dante [1988] v.: Laboratorio Bernt Walter, Altes Werkzeug. München, Callwey, 1939. 195 p. Bertelli Carlo [1992] v.: Le professioni del restauro Bertuzzi Alberto [1983] v.: Mucchi Ludovico - Bertuzzi Alberto, Nella profondità dei dipinti Bertuzzi Valeria [1994] v.: Corallini Americo - Bertuzzi Valeria, Il restauro delle vetrate Biancolini Fea Daniela ed. [1981] v.: Alfredo dAndrade. Tutela e restauro Boccardo Giovanni, Le ragioni del restauro. Beni culturali: tutela e valorizzazione 2 (1994) n.6 (novembre-dicembre), p.7-13 Boccardo Piero ed. [1987] v.: Palazzo Spinola Bologna Ferdinando, La coscienza storica dellarte dItalia. Introduzione alla Storia dellarte in Italia.Torino, UTET, 1982. vii, 67 203 p., [21] c. di tav. (Storia dellarte in Italia, diretta da Ferdinando Bologna) Bologna Ferdinando ed. [1989] v.: Il polittico di San Severino Bon Caterina ed. [1988] v.: Laboratorio Bonelli Renato, Architettura e restauro. Venezia, Neri Pozza, 1959. 120 p. (Raccolta pisana di saggi e studi, 3.) Boni Maurizio ed. [1991] v.: Manuale per la conservazione Bonito Fanelli Rosalia ed. [1991] v.: Il piviale duecentesco Bonsanti Giorgio [1976] v.: Mostra Bonsanti Giorgio [1990] v.: Raffaello e altri Bonsanti Giorgio ed. [1990] v.: Raffaello e altri Bonsanti Giorgio1 [1992] v.: Problemi di restauro Bonsanti Giorgio2 [1992] v.: Le professioni del restauro Bonsanti Giorgio1, Lavoro al nero. OPD Restauro. Rivista dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze 8 (1996) p.127-129 Bonsanti Giorgio2 [1996] v.: Piero della Francesca Bonsanti Giorgio3 - Dolcini Loretta, Il centro operativo per il restauro degli arazzi e degli oggetti darte applicata presso il Quirinale. OPD Restauro. Rivista dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze 8 (1996) p.7-8 Boon James A. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Boretti Gianfranco ed. [1985] v.: In forma di strumento Borghini Gabriele ed. [1989] v.: Marmi Borsi Franco [1989] v.:Tutela dei giardini storici Borsi Franco, Il restauro: una sfida mondiale? Roma, Officina Edizioni, 1996. 91 p. (Plinti,1.) Boscarino Salvatore ed. [1992] v.: Il restauro di necessità Le botteghe del restauro a Torino. [Testi di] Elisa Gribaudi e Giuseppe Dondona. A cura della Commissione culturale Interclub. Torino, Graficatorinese, 1984. 130 p. ill. Botticelli e il ricamo del Museo Poldi Pezzoli. Storia di un restauro. A cura di Maria Teresa Balboni Brizza. [Milano], Museo Poldi 68 Pezzoli, [1990]. 101 p. (Museo Poldi Pezzoli - Milano) ✳ Alessandra Mottola Molfino, Restaurare per conoscere, p.13-16; Francesco Pertegato, Tecnica di realizzazione del ricamo e procedimenti di restauro, p.41-84. Seguono appendici Bracco Paola [1992] v.: Problemi di restauro Bracco Paola [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Brachert Thomas, La patina nel restauro delle opere darte. Firenze, Nardini, 1990. 237 p. Braemer François [1988] v.: Le moulage Brandi Cesare, Il fondamento teorico del restauro. Bollettino dellIstituto centrale del Restauro 1 (1950) n.1, p.5-12 Brandi Cesare [1951] v.: The case Brandi Cesare, Il restauro dellopera darte secondo listanza della storicità. Bollettino dellIstituto centrale del Restauro 3 (1952) n.11-12, p.115-119 Brandi Cesare, Teoria del restauro. Torino, Giulio Einaudi, 1977. 154 p. (Piccola biblioteca Einaudi, 318.) Brandi Cesare [1980] v.: Studi in onore di Cesare Brandi Bravo Gian Luigi [1976] v.: Luso sociale Brayda Carlo, Norme per il restauro dei monumenti. Torino, Loescher-Chiantore, 1954. vi, 75 p., 30 c. di tav. Brilli Attilio ed. [1982] v.: Ruskin John, [The stones of Venice. it.] Brivio Ernesto ed. [1994] v.: Corallini Americo - Bertuzzi Valeria, Il restauro delle vetrate Bromelle N. S. ed. [1975] v.: Larney Judith, [Restoring ceramics. it.] Brüninghaus-Knubel Cornelia, Léducateur de musée, avocat du public. Museum international 45 (1993) n.4 (180), p.13-17 Bruno Andrea, Il castello di Rivoli 1734-1984. Storia di un recupero. Fotografie di Piergiorgio Sclarandis.Torino, Umberto Allemandi, 1984. 139 p. (Archivi di arte e cultura piemontesi, [4.] ) ✳ Rosalba Tardito, Presentazione, p.13-14 Burton Anthony ed. [1983] v.:The Victoria & Albert Museum 69 Bury Shirley - Somers Cocks Anna, Royal Jewels in the Victoria & Albert Museum. The V&A Album (Victoria and Albert Museum) 2 (1982) p.223-229 Cagiano de Alzevedo Michelangelo, I restauri di Thorvaldsen ai marmi di Egina. Bollettino dellIstituto centrale del Restauro 1 (1950) n.2, p.71-72 Caglioti Francesco ed. [1996] v.: Ad Alessandro Conti Campori Giuseppe, Artisti degli estensi. Orologieri, architetti ed ingegneri. Con documenti inediti ed indici. Ristampa anastatica delled. Modena, 1882. Sala Bolognese,A. Forni, 1980. 23, 69 p. Il Camposanto di Pisa.A cura di Clara Baracchini e Enrico Castelnuovo.Torino, Giulio Einaudi, [1996]. xv, 212 p., [82] c. di tav. ✳ Clara Baracchini, Il restauro infinito, p.201-212 Cantiere / restauro.A cura di Raffaello Bencini, Paolo Donati, Mario Mariotti, Marcello Rossi. Firenze, OpusLibri, 1984. 159 p. (Impresa edile Mugelli Carlo & Figlio) Capitel Antón, Metamorfosis de monumentos y teorìas de la restauración. Madrid, Alianza Editorial, 1988. 172 p. Capolavori & restauri. [Catalogo della mostra. Firenze, 14 dicembre 1986 - 26 aprile 1987]. Firenze, Cantini, [1986]. 485 p. (Firenze capitale europea della cultura) Capponi Carlo [1996] v.: Laltare doro Capponi Carlo ed. [1996] v.: Laltare doro Carandini Francesco, La rocca e il borgo medievali eretti in Torino dalla sezione di storia dellarte. La figura di Alfredo dAndrade. Ivrea, Viassone, 1925. 55 p. Caravaggi Lucina [1989] v.: Tutela dei giardini storici Carbonara Giovanni, La reintegrazione dellimmagine. Problemi di restauro dei monumenti. Roma, Bulzoni, [1976]. 213 p. (Ricerche architettura / Università di Roma. Istituto di Metodologia architettonica 1973/1974 ) ✳ Giulio Roisecco, Presentazione, p.11-15 70 Carbonara Giovanni, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti. Napoli, Liguori, 1997. xii, 723 p. Carchia Gianni trad. [1981] v.: Simmel Georg, [Die Ruine. it.] Cartier-Bresson Anne [1987] v.: La fotografia Casazza Ornella, Il restauro pittorico nellunità di metodologia. Firenze, Nardini - Centro internazionale del libro, 1981. 155 p. Casazza Ornella [1990] v.: Baldini Umberto - Ornella Casazza, La Cappella Casazza Ornella ed. [1994] v.: Conservazione dei dipinti su tavola The case of paintings. Le traitement des peintures. Paris, Unesco, [1950-1951]. 163 p. ✳ Cesare Brandi, La restauration de la Pietà de Sébastien del Piombo, p.91-103 Casiello S. [1969] v.: Restauro dei monumenti Casini Maria Chiara [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Cassio Antonio [1986] v.: Metodologia e prassi Castelli Ciro [1994] v.: Conservazione dei dipinti su tavola Castelli Ciro [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Il Castello di Moncalieri. Restauri 1989-1990. A cura di Francesco Pernice.Torino, Umberto Allemandi, 1991. 221 p. Castelnuovo Enrico ed. [1996] v.: Il Camposanto Catello Corrado, Argenti antichi.Tecnologia, restauro, conservazione, rifacimenti e falsificazioni. Napoli, Di Mauro, 1994. 157 p. Cavalcanti Ottavio [1990] v.: Museo oggi Cavalcaselle Giovanni Battista [1988] v.: Levi Donata, Cavalcaselle Cavalli Rita [1884] v.: Medioevo restaurato Cazzato Vincenzo ed. [1989] v.: Tutela dei giardini storici Ceccarelli Aldo ed. [1992] v.: Opere darte restaurate in Calabria Cecchi Alessandro, Il restauro della Maestà di Duccio agli Uffizi. Kermes. Arte e tecnica del restauro 3 (1991) n.10 (gennaioaprile), p.31-36 Cecchi Dante ed. [1991] v.: Il piviale duecentesco Cecovini Manlio ed. [1983] v.: Ruaro Loseri Laura, Il Gabinetto di restauro Cellini Pico, Falsi e restauri. Oltre lapparenza. Roma, Archivio Guido Izzi, 1992. 226, [2] p. (Arte e storia, 1.) Centro italiano per lo Studio della storia del tessuto (CISST) ed. [1981] v.:Aspetti e problemi 71 Cerri Maria Grazia ed. [1981] v.: Alfredo dAndrade. Tutela e restauro Cerri Maria Grazia, Architetture tra storia e progetto: interventi di recupero in Piemonte: 1972-1985.Torino, Umberto Allemandi, 1985. 349 p. ill. Ceschi Carlo, Teoria e storia del restauro. Roma, Bulzoni, 1970. 225 p. Chesne Dauphin Griffo Giuliana ed. [1981] v.: Aspetti e problemi Chiarini Marco ed. [1993] v.: Gli appartamenti La Chiesa di Santa Maria a Vezzano Ligure. Studi e restauri. A cura di Giorgio Rossini.Venezia, Nuova Alfa, 1996. 82 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza beni ambientali e architettonici della Liguria) Chimica e restauro. La scienza per la conservazione.A cura di Angela Riccio. [Atti del Convegno tenuto a Milano nel 1983. Relazioni di] Umberto Baldini [et al.].Venezia, Marsilio, 1984. 163 p. (Ricerche) Chirici Cesare, Critica e restauro dal secondo Ottocento ai nostri giorni. Roma, Carte Segrete, 1994. 142 p. Cialdea Renato [1990] v.: Museo oggi Cianfanelli Teresa [1992] v.: Problemi di restauro Ciappi Ottavio [1992] v.: Problemi di restauro Ciatti Marco1 [Esperienze e tematiche] [1992] v.: Problemi di restauro Ciatti Marco2 [La conservazione dei dipinti] [1992] v.: Problemi di restauro Ciatti Marco ed. [1992] v.: Problemi di restauro Ciatti Marco [1994] v.: Conservazione dei dipinti Cicinelli Aldo ed. [1987] v.: Il restauro della vetrata Cipolla Carlo Maria, [Clocks and culture, 1300-1700. it.] Le macchine del tempo. Lorologio e la società, 1300-1700.Trad. di Franco Praussello. Bologna, Il Mulino, 1981. 145 p. (Saggi) CISST/Centro italiano per lo Studio della storia del tessuto ed. [1981] v.:Aspetti e problemi Civiletti Benedetto [1958] v.: Dodici anni di restauro Clavicembali e spinette dal 16. al 19. secolo. Collezione L. F. Tagliavini. Catalogo della mostra (Bologna - Chiesa di San Giorgio in Poggiale, 1 novembre - 21 dicembre 1986) a cura di Luigi 72 Ferdinando Tagliavini e John Henry van der Meer; con i contributi di Wanda Bergamini e Friedemann Hellwig. Casalecchio di Reno, Grafis, 1986. 243 p. (Cassa di risparmio di Bologna - Collezioni darte e di documentazione storica) Clergeau Jean-René, Restauration des armes à feu. Fribourg (CH), Office du livre, 1981. 129 p. (Découvrir, Restaurer, Conserver) Cocurullo Silvia [1989] v.: Il polittico di San Severino Colombo Gianni [1992] v.: Conservare larte contemporanea Commissione culturale Interclub.Torino ed. [1984] v.: Le botteghe del restauro Cona Giacomo, Dialettica del restauro. Del restauro formale. Caltagirone, CEPD, 1994. 124 p. Conservare larte contemporanea. A cura di Lidia Righi. [Bologna], Istituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna; Firenze, Nardini, [1992]. 222 p. (Arte e restauro). (La conservazione e il restauro oggi. [Atti del convegno tenuto a Ferrara, 26-29 settembre 1991], 2.) ✳ Paolo Montorsi, Una teoria del restauro del contemporaneo, p.9-48; Roy A. Perry, Conservare il mutamento: la tutela dei quadri moderni alla Tate Gallery, p.59-73; Heinz Althöfer, Il restauro dellarte moderna e contemporanea, p.7581; Francesco Poli, Artista, opera, ambiente: i problemi delle installazioni, p.149-156; Gianni Colombo, Installazioni e passato remoto, p.157-163; Sergio Angelucci, Riflessioni sul restauro delle sculture in ferro di autori contemporanei, p.165-184 Le conservateur - restaurateur: une définition de la profession. Museum 40 (1987) n.156, p.231-233 (ICCROM/ Centro internazionale di Studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali) Conservatorio di musica di Firenze ed. [1980] v.: Antichi strumenti Conservazione dei dipinti su tavola. [Atti del Seminario tenuto a Firenze il 7 maggio 1992].A cura di Luca Uzielli e Ornella Casazza. Fiesole, Nardini, 1994. 153 p. (Arte e restauro) (Ministero dellUniversità e della ricerca scientifica e tecnologica - Università di Firenze) ✳ Marco Ciatti - Ciro Castelli, Esperienze di intervento sui supporti lignei, p.47-71 73 La conservazione del costruito. I materiali e le tecniche. [Atti del Congresso tenuto a Milano nel 1979]. A cura di Marco Dezzi Bardeschi e Claudia Sorlini. [Relazioni di] Luigi Allievi [et al.]. Milano, Clup, 1981. 176 p. ✳ Marco Dezzi Bardeschi, Presentazione, p.5-11 Conservazione delle opere darte su carta e pergamena. (Convegno: Torgiano, 14-16 aprile 1988). A cura di Flavia di Serego Alighieri. Perugia,Volumnia Editrice, 1990. 164 p. (Fondazione Lungarotti) ✳ Grazia Gobbi Sica, Ventagli pieghevoli. Problematiche conservative e restaurative, p.10-15 Conservazione e restauro dei tessili. Convegno internazionale (Como, 1980). A cura di Francesco Pertegato. Milano, CISST Sezione Lombardia, 1982. 285 p. Altro front. in inglese. (Pubblicazione promossa dal CISST / Centro italiano per lo Studio della storia del tessuto - Sezione Lombardia c/o Civiche raccolte A. Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano; Camera di Commercio industria artigianato ed agricoltura, Como) ✳ Loretta Dolcini, Integrazione delle lacune negli arazzi: etica e unità metodologica, p.107-113 Conservazione e restauro nellarte contemporanea. [Atti del convegno: Roma - Università La Sapienza, 5-6 dicembre 1994. A cura di Giuseppe Basile]. Rivista di arte e critica 3 (1995) n.6-7 (primavera-estate), suppl., 49 p. ✳ Giuseppe Basile, Introduzione, p.2-4; Sergio Angelucci, La Minerva di Arturo Martini. Iter progettuale di un intervento, p.4-7 Conservazione, falso, restauro. Torino, Giulio Einaudi, 1981. xxviii, 534 p. (Storia dellarte italiana, 10.; Parte terza: Situazioni, momenti, indagini, 3.) ✳ Alessandro Conti, Vicende e cultura del restauro, p.38-112; Massimo Ferretti, Falsi e tradizione artistica, p.113-195 La conservazione nei musei. Atti del Convegno. (Torino, 2527 novembre 1982).Torino, Regione Piemonte, 1985 [ma stampa: 1987]. 190 p. 74 Conservazione preventiva nei musei: il controllo dellilluminazione, il controllo del clima. Catalogo della mostra itinerante tenuta nel 1982. [Testo di] Gaël De Guichen. [Roma, ICCROM, 1985]. 43 p. (ICCROM / Centro internazionale di Studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali - Istituto centrale del Restauro) Conserver - restaurer. Quelques aspects de la protection du patrimoine architectural en Suisse. Lausanne, Ed. du Grand Pont J. P. Laubscher, 1990. 143 p. ill. (ICOMOS / International Council of monuments and sites) ✳ Claude Jaccottet - Théo-Antoine Hermanes, Considérations sur les limites de la restauration, p.12-15 Conti Alessandro, Storia del restauro e della conservazione delle opere darte. Saggio di Roberto Longhi. [Milano], Electa, [1973]. 286 p. ✳ Roberto Longhi, Problemi di lettura e problemi di conservazione, p.7-30 Conti Alessandro [1981] v.: Conservazione, falso, restauro Conti Alessandro1 [1982] v.: La grande vetrata Conti Alessandro2 [1982] v.: La scienza e larte della conservazione Conti Alessandro, Michelangelo e la pittura a fresco.Tecnica e conservazione della volta Sistina. Prefazione di Toti Scialoja. Firenze, La casa Usher, 1986. 218 p. ✳ Toti Scialoja, Sgomento per la Sistina. p.7-11 Conti Alessandro1, Storia del restauro e della conservazione delle opere darte. Milano, Electa, 1988. 383 p. (Biblioteca Electa. Saggistica universale illustrata, 2.) Conti Alessandro2 [1988] v.: Sul restauro Conti Alessandro1, Manuale di restauro.A cura di Marina Romiti Conti.Torino, Giulio Einaudi, 1996. 399 p. (Biblioteca studio, 30.) Conti Alessandro2 [1996] v.: Ad Alessandro Conti Conti Susanna1, Pulitura dei tessili antichi. Microaspirazione controllata. Presentazione di un nuovo apparecchio. OPD Restauro. Rivista dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze 8 (1996) p.145-149 Conti Susanna2 [1996] v.: Vaccari Maria Grazia - Conti Susanna, I veli bizantini 75 Convegno nazionale sui lessici tecnici delle arti e dei mestieri. (Cortona -Il Palazzone, 28-30 maggio 1979). A cura di Miriam Filetti. Firenze, Eurografica, 1979. 449 p. (Accademia della Crusca, Firenze / Università degli studi di Siena. Facoltà di Lettere e filosofia. Istituto di Storia dellarte / Scuola normale superiore, Pisa / Villa I Tatti, the Harvard University Center for Italian Renaissance Studies / Ministero per i Beni culturali e ambientali. Istituto centrale del Catalogo e della documentazione / CNUCE, Pisa) ✳ Michele Cordaro, Sul lessico del restauro, p.211-219 Copedé Maurizio, La carta e il suo degrado. Firenze, Nardini, 1991. 165 p. (Arte e restauro. Strumenti 3.) Copedé Maurizio, Il restauro delle opere cartacee. Un approccio alle diverse tipologie di oggetti. Quaderni dellIstituto per larte e il restauro (Firenze - Palazzo Spinelli) 3 (1993) p.1-54 Corà Bruno ed. [1987] v.: Il restauro della vetrata Corallini Americo - Bertuzzi Valeria, Il restauro delle vetrate. Presentazione di Caterina Pirina e Ernesto Brivio. Fiesole (Fi), Nardini, [1994]. 253 p. (Arte e restauro) Cordaro Michele [1979] v.: Convegno nazionale Cordaro Michele [1987] v.: Il restauro della vetrata Cordaro Michele ed. [1994] v.: LItalia La cornice fiorentina e senese. Storia e tecniche del restauro. [Di] Renato Baldi, Giovan Gualberto Lisini, Carlo Martelli [e] Stefania Martelli. Firenze, Alinea, 1992. 240 p. ill. ✳ Carlo Martelli - Stefania Martelli, Tecniche di restauro, p.215-239 Corrigan Caroline ed. [1991] v.: Manuale per la conservazione Primo Corso di perfezionamento in restauro architettonico. 10 marzo 1982, n.162 (Venezia, ottobre 1983). Direttore del corso: Romeo Ballardini. Lezioni tenute da A[medeo] Bellini [et al.].Atti a cura di Giovanni Battista Stefinlongo, collaborazione di Gennaro Vita e Graziana Tomasella. Presentazioni del direttore dellIUAV e del direttore del corso di perfezionamento.Venezia, D.P.R. 76 IUAV / Istituto universitario di architettura, 1988. xxvi, 442 p., [7] c. di tav. (Dipartimento di Scienza e tecnica del restauro) ✳ Amedeo Bellini, Questioni generali: fondamenti storici e teorici del restauro architettonico, p.1-59 Craveri Carlotta, Analisi del patrimonio di corniceria conservato presso la Galleria civica darte moderna e contemporanea di Torino.Torino, Università di Torino - Facoltà di Lettere e filosofia, aa 1994/1995. 390 p., 43 p. di tav. (dattiloscritto) Crema Luigi, Monumenti e restauro. Milano, Ceschina, 1959. 103 p. Crew Spencer R. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Crippa Geo Renato, Il restauratore principe. Mauro Pelliccioli uomo e mago. Bergamo, Conti, 1966. 61 p. Culture in mostra [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Cundari C. [1968] v.: Restauro dei monumenti Cupola di Santa Maria del Fiore. Il cantiere di restauro 19801995. A cura di Cristina Acidini Luchinat e Riccardo Dalla Negra. Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1995. xii, 144 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Firenze / Soprintendenza per i beni artistici e storici di Firenze / Opificio delle pietre dure) ✳ Antonio Paolucci, Prefazione, p.vii-viii Curzi Valter ed. [1996] v.: Piero della Francesca Dagnino Anna ed. [1987] v.: Palazzo Spinola Dago Laura trad. [1986] v.: Plenderleith Harold James - Werner Alfred Emil Anthony, [The conservation of antiquities ...] Dalai Emiliani Maria ed. [1996] v.: Piero della Francesca Dal Poggetto Paolo ed. [1972] v.: Firenze restaura Dal Poggetto Paolo1 [Introduzione] [1980] v.: Opere darte restaurate a Urbino Dal Poggetto Paolo2 [Nota] [1980] v.: Opere darte restaurate a Urbino Dalla Costa Mario, La basilica di San Marco e i restauri dell Ottocento. Le idee di E.Viollet-le-Duc, J. Ruskin e le Osservazioni di A. P. Zorzi.Venezia, La stamperia di Venezia, 1983. 142 p. 77 Dalla Negra Riccardo ed. [1995] v.: Cupola di Santa Maria del Fiore Danti Cristina ed. [1990] v.: Le pitture murali Darby Michael ed. [1983] v.:The Victoria & Albert Museum David Paola Raffaella [1995] v.: Il progetto di restauro David Paola Raffaella ed. [1995] v.: Il progetto di restauro Davis Kenneth - Henvey Thom, [Restoring furniture. it.] Il restauro del mobile. Ed. italiana a cura di Arturo Farinoni. Trad. di Maria Elisabetta Trovato. Novara, Istituto geografico De Agostini - Serie Görlich, 1979. 111 p. Davison Sandra [1989] v.: Newton Roy - Davison Sandra, Conservation of glass. De Boeck Juliette [1986] v.: Tecniche di conservazione degli arazzi De Gregorio Daniela trad. [1992] v.: Jacob Michael G., Il dagherrotipo a colori De Guichen Gaël ed. [1982] v.: Conservazione preventiva nei musei Deichsel Eckehard [1989] v.: Uhrzeiten. Die Geschichte der Uhr Dezzi Bardeschi Marco [1981] v.: La conservazione del costruito Dezzi Bardeschi Marco ed. [1981] v.: La conservazione del costruito Dezzi Bardeschi Marco ed. [1981] v.: Il monumento e il suo doppio Dezzi Bardeschi Marco1 [1988] v.:Torsello Paolo B., La materia del restauro Dezzi Bardeschi Marco2 [1988] v.: Monumenti e siti in Italia Dezzi Bardeschi Marco [1991] v.: Restauro e progetto Dezzi Bardeschi Marco [1992] v.: Il restauro di necessità Dezzi Bardeschi Marco, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria.A cura di Vittorio Locatelli. Milano, Franco Angeli, 1994. 444 p. (Ex fabrica: cultura, storia e tecniche della conservazione. Sezione I. Cultura, 1.) ✳ Vittorio Locatelli, Nota e istruzioni (una generazione dopo), p.9-12 Di Febo Assunta ed. [1991] v.: La legatura dei libri antichi Di Serego Alighieri Flavia ed. [1990] v.: Conservazione delle opere Di Stefano Roberto [1963] v.: Restauro dei monumenti Dipinti su tela. Metodologie dindagine per i supporti cellulosici. A cura di Giovanna C. Scicolone. Firenze, Nardini, 1993. 90 p. (Arte e restauro. Strumenti 8.) ✳ Giovanna C. Scicolone, Alcune considerazioni preliminari, p.9-14 78 Documenti di restauro. A cura della casa organaria Pedrini. Cremona, Binanuova, 1982. 69 p. Dodici anni di restauro ai monumenti e alle opere darte (1946-1958). Elenchi e notizie delle opere. Scritti di Benedetto Civiletti [et al.]. Segue: Mostra dei restauri ai monumenti e alle opere darte della Venezia Giulia e del Friuli. Catalogo a cura di Ezio Belluno. Trieste, La editoriale libraria, 1958. 173 p. (Soprintendenza ai monumenti e gallerie della Venezia Giulia e del Friuli) ✳ Benedetto Civiletti, Finalità del restauro, p.9-20 Dolci Enrico ed. [1984] v.: Marmo restauro Dolcini Loretta [1982] v.: Conservazione e restauro dei tessili Dolcini Loretta [1983] v.: Restauro del marmo Dolcini Loretta [1985] v.: Gli arazzi Dolcini Loretta [1989] v.: Il SantEmidio Dolcini Loretta [1992] v.: Le professioni del restauro Dolcini Loretta [1995] v.: Seminario di aggiornamento Dolcini Loretta [1996] v.: Bonsanti Giorgio - Dolcini Loretta, Il centro operativo Donati Paolo ed. [1984] v.: Cantiere/restauro Donati Pier Paolo [1981] v.: Atti Dondona Giuseppe ed. [1984] v.: Le botteghe del restauro Drugman Fredi ed. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Dubos J. [1991] v.: La tecnologia Dubus M. [1988] v.: Lacoudre N. - Dubus M., Nettoyage Dufur Bozzo Colette ed. [1984] v.: Medioevo restaurato Duomo di Casale Monferrato. Restauro della facciata 19901993. Condove (To), Soprintendenza per i beni ambientali architettonici del Piemonte, 1995. 27 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte, Attività didattica 1994-1995) ✳ Clara Palmas, Recenti osservazioni sulla facciata di S. Evasio, p.7-9 Edwards Pietro, Piano pratico per la generale custodia delle pubbliche pitture. Istituzione di una formale pubblica scuola pel restauro delle danneggiate pitture.A cura di Giuseppe Basile. Roma, Istituto centrale 79 del Restauro, 1994. 71 p. (Materiali per la storia della conservazione e del restauro. Documenti, 1.) Emile-Mâle Gilberte, Restauration des Peintures de Chevalet. Fribourg (CH), Office du Livre, 1976. 130 p. (Découvrir, Restaurer, Conserver ) Emiliani Andrea [1980] v.: I musei Emiliani Andrea, Linnovazione conservativa. Più realismo per il patrimonio artistico italiano. Bologna, Nuova Alfa, 1989. xxiv, 11-122 p. (Accademia Clementina di Bologna / Pinacoteca Nazionale / [...]) Emiliani Andrea [1990] v.: Il restauro: intelligenza e progetto Emiliani Andrea ed. [1995] v.: Riegl Alois, Teoria e prassi Enshaian Marie Christine ed. [1991] v.: Manuale per la conservazione Esperienze di storia dellarchitettura e di restauro.A cura di Gianfranco Spagnesi. Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1987. 2 vol. (807 p., [4] c. di tav.) (Acta encyclopaedica, 8.) ✳ vol. I.: Giuseppe Rocchi, Teoria e prassi del restauro, bilancio: necessità di un cambiamento, p.151-158; Eugenio Vassallo, La storia dal restauro alla conservazione, p.345-352 Estetiche e retoriche delle rovine [1981] v.: Simmel Georg, [Die Ruine] [Exhibiting Cultures.The Poetics and Politics of Museum Display. it. antologia]. Culture in mostra. Poetiche e politiche dellallestimento museale. A cura di Ivan Karp e Steven D. Lavine. Introduzione di Fredi Drugman. Trad. di Maria Gregorio, Dario Moretti, Antonio Serra. Redazione a cura di Maria Gregorio. Bologna, CLUEB, [1995]. xv, 183 p. (Lexis, 4. / MuseoPoli. Luoghi per il sapere, 1.) ✳ Svetlana Alpers, Il museo come modo di vedere, p.3-13; Michael Baxandall, Intento espositivo.Alcune precondizioni per mostre di oggetti espressamente culturali, p.15-26; Stephen Greenblatt, Risonanza e meraviglia, p.27-45; Masao Yamaguchi, La poetica dell esposizione nella cultura giapponese, p.47-60; B. N. Goswamy, Altro passato, altro contesto: esporre larte indiana allestero, p.61-73; Spencer R. Crew - James E. Sims, Situare lautenticità: frammenti di un 80 dialogo, p.75-97; Eliane Heumann Gurian, Pensieri in libertà sulle opportunità espositive, p.99-118; Susan Vogel, Sempre fedeli alloggetto, a modo nostro, p.119-135; James A. Boon, Perché i musei mi mettono tristezza, p.137-167; Steven D. Lavine - Ivan Karp, Musei e culture, p.169-180 Fabbri Bruno - Ravanelli Guidotti Carmen, Il restauro della ceramica. Firenze, Nardini, [1993]. 212 p. (Arte e restauro) Fachinelli Elvio, La freccia ferma: tre tentativi di annullare il tempo. Milano,Adelphi, 1992. 175 p. Facciate dipinte: conservazione e restauro. Atti del Convegno di studi: Genova, 15-17 aprile 1982.A cura di Giovanna Rotondi Terminiello e Farida Simonetti. Genova, Sagep, 1984. 335 p. ✳ Paul Philippot, La restauration des façades peintes: du problème critique au problème technique, p.105-107; Guglielmo Monti, Il problema delle patine nelle carte del restauro, p.109-112 Farinoni Arturo ed. [1979] v.: Davis Kenneth - Henvey Thom, [Restoring furniture. it.] Fatti come nuovi. Restauri di oggetti darte applicata nel Museo Poldi Pezzoli. (Milano - Museo Poldi Pezzoli, 20 ottobre 1985 - 12 gennaio 1986).A cura di Maria Teresa Balboni Brizza,Alessandra Mottola Molfino [e] Annalisa Zanni. Firenze, Centro Di, 1985. 148 p. Ferrara Giuliano trad. [1984] v.: Landes David S., [Revolution in time. it.] Ferrari Reinholf trad. [1991] v.: Althöfer Heinz, Il restauro Ferretti Massimo [1980] v.: I musei Ferretti Massimo [1981] v.: Conservazione, falso, restauro Ferri Pier Giorgio [1988] v.:Alibrandi Tommaso - Ferri Pier Giorgio, Il diritto dei beni culturali Ferriani Daniela [1991] v.: Il piviale duecentesco Fiengo Giuseppe [1968] v.: Restauro dei monumenti Fiengo Giuseppe [1992] v.: Il restauro di necessità Filetti Miriam ed. [1979] v.: Convegno nazionale Filetti Mazza Miriam ed. [1996] v.: Ad Alessandro Conti Fiorentini Roncuzzi Isotta [1986] v.: Metodologia e prassi 81 Firenze restaura. Il Laboratorio nel suo quarantennio. (Firenze - Fortezza da Basso, 18 marzo - 4 giugno 1972). Guida alla mostra a cura di Umberto Baldini e Paolo Dal Poggetto. Firenze, Sansoni, 1972. 154 p. (Mostra di opere restaurate dalla Soprintendenza alle gallerie sotto lalto patronato del Presidente della Repubblica Giovanni Leone) Flieder Françoise, La conservation des Documents Graphiques. Recherches expérimentales. Paris, Eyrolles, 1969. 287 p. (Travaux et Publications, 9.) Flieder Françoise [1987] v.: La fotografia Florian Mary-Lou - Kronkright Dale Paul - Norton Ruth E., The conservation of artifacts made from plant materials. [Malibu (California)],The J. Paul Getty Trust, 1990. xiii, 332 p. ✳ Paul Kronkright Dale, Deterioration of artifacts made from plant materials, p.139-193 Fogliata Mario - Sartor Maria Lucia, Larte dello stucco a Venezia. Roma, Edilstampa, 1995. 223 p. Folschveiller Jean [1991] v.: Rohr René - Jean Folschveiller, Étude Fornari Schianchi Lucia ed. [1997] v.: Galleria Nazionale di Parma La fotografia. 1.:Tecniche di conservazione e problemi di restauro. A cura di Luisa Masetti Bitelli e Riccardo Vlahov. Bologna, Analisi, 1987. 239 p. (Regione Emilia-Romagna - Istituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna. Biblioteche Archivi 7.) ✳ Françoise Flieder - Bertrand Lavedrine, Gli agenti di deterioramento delle immagini fotografiche e la protezione contro i loro danni, p.47-84; Anne Cartier-Bresson - Nicolangelo Scianna, Problemi di conservazione e restauro, p.95-117 Franklin Alfred, La vie privée dautrefois. La mesure du temps. Paris, Plon Nourrit, 1888. 239 p. (Arts et métiers. Modes, murs, usages des Parisiens du XII e au XVIII e) Franzoni Lanfranco, Verona. La galleria Bevilacqua. (Per una storia del collezionismo). Milano, Edizioni di Comunità, 1970. 186 p., 31 tav. (Saggi di cultura contemporanea) Franzoni Lanfranco [1987] v.: Proposte e restauri 82 Fruet Susanna [1996] v.: Oltre la porta Funaro Giorgio ed. [1987] v.: Il restauro della vetrata Il futuro ha un cuore antico. Il restauro come strumento per il rinnovo della città e del territorio. Cinque tesi di laurea su Lucca. (Lucca - San Micheletto, febbraio - marzo 1994). Catalogo della mostra. [Lucca], Cassa di risparmio di Lucca, 1994. 127 p. (Conoscere per progettare, 12./16.) (Fondazione Ragghianti) ✳ Gilberto Bedini, Necessità di interventi di restauro per Lucca, p.7 Galleria Nazionale di Parma.A cura di Lucia Fornari Schianchi. Milano, Franco Maria Ricci, 1997. 164 p. (Cassa di risparmio di Parma e Piacenza) Galleria Sabauda. 150° anniversario (1832-1982): alcuni interventi di restauro. A cura di Rosalba Tardito Amerio.Torino, Turingraf, [1982]. 126 p. ill. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni artistici e storici della regione Piemonte) Garberi Mercedes [1995] v.: Musei 2000 Garuti Alfonso ed. [1976] v.: Mostra opere darte Garzillo Elio ed. [1995] v.: Riegl Alois, Teoria e prassi Gatti Andrea ed. [1997] v.: Museo degli strumenti Gennaro Vita ed. [1988] v.: Primo Corso Genovese Rosa Anna ed. [1988] v.: Monumenti e siti in Italia Giacometto Adriano, Lorgano della chiesa di San Grato in Vallo di Caluso. Ivrea, Commissione darte sacra, 1995. 74 p. Giani E. [1994], v.: Accardo Giorgio - Giani E. - Seccaroni C., Bioclimatica Giannatiempo López Maria, I bronzi lauretani di età sistina. Storia e restauro.Testo di Maria Giannatiempo López. Con una relazione sul restauro di Giovanni Morigi. Cinisello Balsamo (Mi), Pizzi, 1996. 142 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni artistici e storici delle Marche) Giannini Cristina, Lessico del restauro. Storia, tecniche, strumenti. Firenze, Nardini, 1992. 195 p. (Arte e restauro) ✳ Umberto Baldini, Prefazione, p.9-10 83 I giardini del Principe. (IV convegno internazionale: Parchi e giardini storici, parchi letterari. La Margaria del Castello di Racconigi, 22-24 settembre 1994).A cura di Mirella Macera. Savigliano, Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte,1994. 3 vol., compl. 795 p. ill. (Ministero per i Beni culturali ed ambientali / Comitato nazionale per lo Studio e la conservazione dei giardini storici / Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte) Gigli Laura ed. [1995] v.: Il progetto di restauro Gioielli in Italia.Temi e problemi del gioiello italiano dal XIX al XX secolo. Convegno [dell]Associazione Orafa Valenzana. A cura di Lia Lenti. (Valenza, Centro comunale di cultura, 2-3 marzo 1996).Venezia, Marsilio, 1996. 138 p. Giovannini Carla [1992] v.: Problemi di restauro Giusti Anna Maria ed. [1976] v.: Atti Giusti Anna Maria [1983] v.: Restauro del marmo Giusti Anna Maria [1984] v.: Restauro di una terracotta Gobbi Sica Grazia [1990] v.: Conservazione delle opere Gombrich Ernst Hans [1988] v.: Sul restauro Goswamy B. N. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] La grande vetrata di San Giovanni e Paolo. Storia, iconologia, restauro. [Catalogo della mostra tenuta a Venezia nel 1982].Venezia, Marsilio, 1982. 166 p. ✳ Alessandro Conti, Fra conservazione e restauro amatoriale, p.131-143 Greca Marie Rose ed. [1991] v.: Manuale per la conservazione Greenblatt Stephen [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Gregorio Maria ed. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Gribaudi Elisa ed. [1984] v.: Le botteghe del restauro Guasti Gisella [1987] v. Rossi Libero - Guasti Gisella, Dal restauro alla conservazione Guillaumet J. P. [1991] v.: La tecnologia Guillerme Jacques, La naissance au XVIII e siècle du sentiment de responsabilité collective dans la conservation. Gazette des beaux-arts 107, VI pér. 65 (1965) (mars), p.155-162 Guineau Bernard [1990] v.: Pigments et colorants 84 Gurrieri Francesco ed. [1976] v.: I musei scientifici Gurrieri Francesco, Dal restauro dei monumenti al restauro del territorio. Firenze, Sansoni, 1983. 391 p., [24] c. di tav. (Sansoni studio) Gurrieri Francesco [1987] v.: Arte delle grotte Gurrieri Francesco ed. [1987] v.: Anastilosi Haaskins Susan ed. [1983] v.:The Victoria & Albert Museum Hellwig Friedemann [1986] v.: Restauro, conservazione e recupero Hellwig Friedemann ed. [1986] v.: Clavicembali e spinette Henvey Thom [1979] v.: Davis Kenneth - Henvey Thom, [Restoring furniture. it.] Hermanes Théo-Antoine [1990] v.: Conserver-restaurer Herrmann Fiore Kristina, Osservazione sullepidermide di Apollo e Dafne del Bernini. OPD Restauro. Rivista dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze 8 (1996) p.40-47 Heumann Gurian Eliane [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Historisches Museum Basel, Führer durch die Sammlungen. London, Merrell Holberton Publishers, 1994. 320 p. ill. Holzamer Karin ed. [1983] v.: Schätze der Astronomie Hours Madeleine, Les secrets des chefs-duvre. Paris, Laffont, 1964. 216 p. Hours Madeleine, Analyse scientifique et conservation des peintures. Fribourg (CH), Office du livre, 1976. 128 p. (Découvrir, Restaurer, Conserver) Indagini scientifiche per lo studio dei materiali costruttivi e il restauro dellicona musiva di San Demetrio. [Di] Alfredo Aldovrandi, Maria Chiara Casini, Giancarlo Lanterna, Mauro Matteini, Maria Rosa Nepoti, Isetta Tosini, Renza Trosti Ferroni. (Con un intervento di Gabriele Barucca e una relazione di Giorgio Pieri, Ciro Castelli, Paola Bracco). OPD Restauro. Rivista dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze 8 (1996) p.9-29 Indagini scientifiche per lo studio delle superfici marmoree dellApollo e Dafne di Gian Lorenzo Bernini. [Di] Alfredo Aldovrandi, Mauro Matteini,Arcangelo Moles, Ulderico Santamaria, 85 Giuseppina Vigliano. OPD Restauro. Rivista dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze 8 (1996) p.30-39 In forma di strumento. Liutai reggiani. A cura di Gianfranco Boretti e Pina Tromellini. (Reggio Emilia, 3 maggio 1985). Reggio Emilia, Tecnostampa, 1985. 190 p. (Comune di Reggio Emilia - Assessorato alla cultura, Civici Musei / Cassa di risparmio di Reggio Emilia) Intervista a un restauratore parigino [ Jean Michel André]. Kermes. Arte e tecnica del restauro 2 (1989) n.6 (settembredicembre), p.65-68 Iñiguez Diego Angulo, Las pinturas de Pedro Berruguete del retablo mayor de la iglesia de Santa Eulalia, de paredes de nava. Informes y trabajos del Istituto de Conservación y restauración de obras de arte, arqueologìa y etnologìa (1965) n.4, p.5-13 Ipert Stéphane - Rome-Hyacinthe Michèle, Restauration des livres. Fribourg (CH), Office du Livre, 1987. 117 p. (Découvrir, Restaurer, Conserver) Irwin David [1983] v.:Winckelmann Johann Joachim, Il bello nellarte LItalia dei nuovi musei.A cura di Michele Cordaro e Marina Valensise. Roma, Fratelli Palombi, 1994. 143 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali) Jaccottet Claude [1990] v.: Conserver-restaurer Jacob Michael G., Il dagherrotipo a colori: tecniche e conservazione. Trad. di Daniela De Gregorio. Firenze, Nardini, [1992]. 159 p. (Arte e restauro. Strumenti 6.) James Carlo [1991] v.: Manuale per la conservazione James Carlo ed. [1991] v.: Manuale per la conservazione Jedreijewska Hanna, [Ethics in Conservation, it.] Principi di restauro. Fiesole (Fi), Opus Libri, 1983. 18 p. Karp Ivan [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Karp Ivan ed. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Kronkright Dale Paul [1990] v.: Florian Mary-Lou - Kronkright Dale Paul - Norton Ruth E., The conservation 86 Kurz Otto ed. [1988] v.: Sul restauro Kusch Claudia [1991] v.: Il piviale duecentesco Laboratorio di restauro 2. [Mostra]. (Roma - Salone di Palazzo Barberini, 30 marzo - 30 giugno 1988). Catalogo a cura di Dante Bernini; con la collaborazione di Caterina Bon e Maria Grazia Bernardini. Roma, Fratelli Palombi, [1988]. 230 p. (Dialoghi di restauro). (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma) ✳ Dante Bernini, Introduzione, p.11-12 Lacoudre N. - Dubus M., Nettoyage et dégagement des agrafes au Musée National de Céramique à Sèvres. Studies in conservation 33 (1988) n.1 (february), p.23-28 Landes David S., [Revolution in time. it.] Storia del tempo. Lorologio e la nascita del mondo moderno. Traduzione di Saverio Vertone e Giuliano Ferrara; revisione delle appendici tecniche di Daniela Tardini Papeschi. Milano, Arnoldo Mondadori, 1984. xiii, 476 p., [20] c. di tav. (Storia) Lanterna Giancarlo [1996] v.: Indagini... San Demetrio La Regina Francesco, Architettura rurale. Problemi di storia e conservazione della civiltà edilizia contadina in Italia. Bologna, Calderini, 1980. vi, 141 p. La Regina Francesco [1992] v.: Il restauro di necessità Larney Judith, [Restoring ceramics. it.][1975]. Restauro della ceramica. Prefazione di N. S. Bromelle. Faenza, Faenza Ed., 1982. 127 p. ill. Laroque Claude [1992] v.: Le professioni del restauro Laurenzi Tabasso Marisa [1986] v.: La Pietra del San Michele Lavagetto Ceschi Paola ed. [1987] v.: Il restauro del coro di San Sisto Lavedrine Bertrand [1987] v.: La fotografia Lavedrine Bertrand ed. [1987] v.: La fotografia Lavine Steven D. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Lavine Steven D. ed. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] La legatura dei libri antichi tra conoscenza, valorizzazione e tutela. (Convegno: Parma, 16-18 novembre 1989). A cura di Assunta Di Febo e Maria Letizia Putti. Bollettino dellIstituto 87 centrale per la Patologia del libro 44-45 (1990-1991) (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Ufficio centrale beni librari - Istituto centrale per la Patologia del libro) ✳ Maria Lilli Di Franco, Conservazione e conoscenza. Ruolo e prospettive nellattività dellIstituto centrale per la Patologia del libro, p.35-48;Antonio Papa, Il restauro dei documenti darchivio tra pubblico e privato, p.49-54 Legno nel restauro e restauro del legno. Congresso nazionale [dell]ANIAI /Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani / Collegio ingegneri della Toscana. (Firenze - Palazzo affari, 30 novembre - 3 dicembre 1983). Atti del Congresso nazionale a cura di Gennaro Tampone. Milano, Palutan. 1983. 2 vol. (vol.I.: Atti. 318 p., [8] c. di tav.) ✳ Gennaro Tampone, Restauro delle strutture in legno, p.129-158 La lente. Storia, scienza, curiosità attraverso la collezione Fritz Rathschüler. Catalogo della mostra. (Genova - Museo civico di Storia naturale G. Doria, 5 marzo - 5 giugno 1988). Genova, ECIG, 1988. 198 p. (Comune di Genova; Zeiss, Germania Occ.; Carl Zeiss, Milano) Lenti Lia ed. [1996] v.: Gioielli in Italia Leone Giorgio [1992] v.: Opere darte restaurate in Calabria Leoni Massimo, Elementi di metallurgia applicata al restauro delle opere darte. Corrosione e conservazione dei manufatti metallici. Firenze, OpusLibri, 1984. 125 p. (Corso triennale di restauro dellOpificio delle pietre dure) Lepeltier Robert, Restauration des Dessins et Estampes. Fribourg (CH), Office du Livre, 1977. 128 p. (Découvrir, Restaurer, Conserver) Leschiutta Fausto Ermanno [1983] v.: Minissi Franco, Il museo Lessico per la descrizione delle alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei 1/80. Raccomandazioni Normal. Alterazioni dei materiali lapidei e trattamenti conservativi. Proposte per lunificazione dei metodi sperimentali di studio e di controllo. Roma, Centro stampa dellIstituto centrale del Restauro, 1980. 88 (Consiglio nazionale delle Ricerche - Centro di Studio cause di deperimento e metodi di conservazione delle opere darte / Istituto centrale del Restauro) Levanto nel Rinascimento e il Convento della Santissima Annunziata.Architettura e restauro.A cura di Giorgio Rossini. Genova, Sagep, 1993. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici della Liguria) Levi Donata,Cavalcaselle:il pioniere della conservazione dellarte italiana. Torino, Giulio Einaudi, 1988. l, 450 p., [34] c. di tav. (Saggi, 705.) Lévy-Coblentz Françoise, Restauration du mobilier bourgeois et rustique. Fribourg (CH), Office du livre, 1982. 131 p. (Découvrir, Restaurer, Conserver) Il libro. Arte, tecnologia, conservazione. (Napoli - Villa Diego Aragona Cortes Pignatelli, ottobre 1982 - febbraio 1983). Roma, Istituto centrale per la Patologia del libro e Biblioteca nazionale di Napoli, 1982. 79 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Ufficio centrale per i beni librari e gli istituti culturali) ✳ Maria Lilli Di Franco, Presentazione, p.7-9 Liengme Marie-Jeanne, Le sens de la mesure. Lémergence dun discours historique centré sur lindustrie horlogère neuchâteloise. Les Cahiers de lInstitut dHistoire (Université de Neuchâtel - Faculté des lettres) 2 (1994) n.2, 130 p. Lilli Di Franco Maria ed. [1982] v.: Il libro Lilli Di Franco Maria [1991] v.: La legatura dei libri antichi Lippi Gabriella ed. [1992] v.: Le professioni del restauro Lisini Giovan Gualberto ed. [1992] v.: La cornice fiorentina e senese Locatelli Vittorio [1994] v.: Dezzi Bardeschi Marco, Restauro: punto e da capo Locatelli Vittorio ed. [1994] v.: Dezzi Bardeschi Marco, Restauro: punto e da capo Longhi Roberto [1973] v.: Conti Alessandro, Storia del restauro [1973] Lorusso Salvatore - Schippa Bruno, Le metodologie scientifiche per lo studio dei beni culturali. Diagnosi e valutazione tecnico-economica. Roma, Bulzoni, 1992. 267 p. 89 Lungarotti (Fondazione) [1990] v.: Conservazione delle opere Macera Mirella ed. [1994] v.: I giardini del Principe Maggio Serra Rosanna [1981] v.: Alfredo dAndrade. Tutela e restauro Magnani Lauro ed. [1987] v.: Arte delle grotte Maitzner Francis - Moreau Jean, La comtoise, la morbier, la morez. Son histoire, sa technique, ses particularités, ses complications, sa réparation. Dreux, Imprimerie moderne, 1985. 451 p. Manoscritti cartografici e strumenti scientifici nella Biblioteca Vaticana sec.XIV-XVII. (Città del Vaticano - Biblioteca apostolica Vaticana, giugno-dicembre 1981). Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, 1981. 65 p. Mansuelli Guido A. [1972] v.: Il monumento per luomo Manuale per la conservazione e il restauro di disegni e stampe antiche. [Di] Carlo James, Caroline Corrigan, Marie Christine Enshaian, Marie Rose Greca.Traduzione di Maria Letizia Strocchi; con la collaborazione di Maurizio Boni. Firenze, Leo S. Olschki, 1991. x, 240 p., [11] c. di tav. ✳ Annamaria Petroli Tofani, Prefazione, p.vii-viii; Carlo James, La storia della conservazione delle opere darte su carta, p.109-126; Carlo James, Problematica del conservatore e problematica del restauratore, p.151-167 Maramotti Anna Lucia, La materia del restauro. Milano, Franco Angeli, 1990. 312 p. (Quaderni del Dipartimento di Conservazione delle risorse architettoniche e ambientali, 15.-16.) Marconi Paolo [1982] v.: La scienza e larte della conservazione Marconi Paolo, Dal piccolo al grande restauro. Colore, struttura, architettura.Venezia, Marsilio, 1988. 233 p. (Polis) Marconi Paolo [1995] v.: Il progetto di restauro Marijnissen R.-H., Dégradation, conservation et restauration de luvre dart. Bruxelles, Arcade, 1967. vol.I. 521 p.; vol. II. 645 p. Marinelli Sergio ed. [1987] v.: Proposte e restauri Marinelli Sergio ed. [1995] v.: La statua equestre Mariotti Mario ed. [1984] v.: Cantiere / restauro 90 Marmi antichi.A cura di Gabriele Borghini. Roma, De Luca, 1989. 342 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali. Istituto centrale per il Catalogo e la documentazione) ✳ Caterina Napoleone, Il collezionismo di marmi e pietre colorate dal sec. XVI al sec. XIX, p.99-115 Marmo restauro. Situazione e prospettive. (Carrara, 31 maggio 1983 / 4. Fiera marmi e macchine). Atti del Convegno a cura di Enrico Dolci. Carrara, Museo del marmo, [1984]. 186 p. (Regione Toscana / Progetto Marmi / Comune di Carrara / Internazionale marmi e macchine Carrara / Accademia Belle Arti di Carrara / Museo del marmo) ✳ Giangiacomo Martines, Marmo e restauro dei monumenti antichi: estetica delle rovine, degrado delle strutture allaperto, un ipotesi di lavoro, p.83-92 Martella Luigi [1985] v.: Archeologia industriale Martelli Carlo [1992] v.: La cornice fiorentina e senese Martelli Carlo ed. [1992] v.: La cornice fiorentina e senese Martelli Stefania [1992] v.: La cornice fiorentina e senese Martelli Stefania ed. [1992] v.: La cornice fiorentina e senese Martines Giangiacomo [1984] v.: Marmo restauro Mascherpa Giorgio, Il rischio di venire restaurati. Milano, Gian Ferrari, 1971. 25 p. ✳ Il testo riproduce quanto era stato pubblicato sulla rivista Bolaffiarte nel novembre 1970, poi riedito ed ampliato sul quotidiano Avvenire dal 13 al 26 gennaio 1971 Masetti Bitelli Luisa ed. [1987] v.: La fotografia Masetti Bitelli Luisa ed. [1993] v.: Restauro di strumenti e materiali Matteini Mauro - Moles Arcangelo, Scienza e restauro. Metodi di indagine. Firenze, Nardini, 1984. 317 p. Matteini Mauro ed. [1990] v.: Le pitture murali Matteini Mauro [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Matteini Mauro [1996] v.: Indagini ... Bernini Matteoli Ugo [1983] v.: Restauro del marmo Mecenate cercasi: una importante scoperta. Fimantiquari (Pubblicazione della Federazione italiana mercanti darte) 3 (1995) n.6, p.88 91 Medioevo restaurato. Genova 1860-1940. A cura di Colette Dufour Bozzo. Con saggi di Rita Cavalli [et al.]Genova (Rivista del Comune di Genova) 64 (1984) num. speciale, 437 p. Meer John Henry van der ed. [1986] v.: Clavicembali e spinette Meis Reinhard, Die alte Uhr. Geschichte - Technik - Stil. Braunschweig, Klinkhardt & Biermann, 1978. Bd. I.: xii, 335 p.; Bd. II.: viii, 307 p. (Bibliothek für Kunst- und Antiquitätenfreunde. Ein Handbuch für Sammler und Liebhaber, 53.) La memoria della salute.Venezia e il suo ospedale dal XVI al XX secolo.(Venezia, 20 aprile - 31 ottobre 1985).A cura di Nelli-Elena Vanzan Marchini. Venezia, Arsenale, 1985. 287 p. (Comune di Venezia - Assessorato alla programmazione sanitaria) Merzagora Sartori Antonia [1995] v.: La statua equestre Metodo e scienza. Operatività e ricerca nel restauro. (Firenze, 23 giugno 1982 - 6 gennaio 1983). A cura di Umberto Baldini. Firenze, Sansoni, 1982. 431 p. ✳ Catalogo della mostra tenuta nellambito della manifestazione Gli Uffizi: quattro secoli di una galleria Metodologia e prassi della conservazione musiva.Atti del 1. [e] 2. Seminario di studi Metodologia e prassi della conservazione musiva, promosso dallIstituto statale darte per il mosaico Gino Severini. (Ravenna, 5 - 6 maggio 1983 [e] 22 - 23 gennaio 1989). Ravenna, Longo, [1986-1989]. 2 vol.: 103 p., 111 p. (Quaderni di conservazione e restauro, 1.-2.) ✳ vol.I.: Francesco Zurli, Appunti sul restauro dei monumenti, p.17-28; Isotta Fiorentini Roncuzzi, Degrado e restauro del mosaico di pietre e marmi, p.35-39; Antonio Cassio, Per una nuova tecnica di restauro musivo, p.71-100. vol.II.: Umberto Baldini, Alcuni aspetti teorici del restauro, p.81-87 Miarelli Mariani Gaetano, Restauro architettonico oggi: alcune considerazioni. Beni culturali: tutela e valorizzazione 4 (1996) n.1, p.40-47 Micheletti Gian Federico [1986] v.: Recupero e conservazione 92 Micheli Mario ed. [1990] v.: La sicurezza dei beni culturali Miniati Mara, Il restauro degli strumenti scientifici. Il coltello di Delfo 5 (1991) n.19, p.13-18 Minissi Franco, Organizzazione dei depositi e dei servizi dei musei. Milano, 1975. 11 p. (multigrafato) (Corsi biennali per laggiornamento e per la preparazione professionale del personale direttivo dei musei lombardi di enti locali o di interesse locale) Minissi Franco, Il museo negli anni 80. Roma, Kappa, 1983. 153 p. (Linee evolutive. Collana di architettura) ✳ Fausto Ermanno Leschiutta, Il tipologo darchitettura e il museo, p.5-7 Mischiati Oscar, Lorgano antico nella problematica della tutela dei beni culturali in Italia. Beni culturali: tutela e valorizzazione 2 (1994) n.3 (maggio-giugno), p.3-10 Moles Arcangelo [1984] v.: Matteini Mauro - Moles Arcangelo, Scienza Moles Arcangelo [1990] v.: Le pitture murali Moles Arcangelo [1996] v.: Indagini ... Bernini Monti Guglielmo [1984] v.: Facciate dipinte Montorsi Paolo, Materiali industriali/materiali neoantichi: Boccioni, Severini, De Chirico. Kermes.Arte e tecnica del restauro 1 (1988) n.2 (maggio-agosto), p.8-14 Montorsi Paolo [1992] v.: Conservare larte contemporanea Monumenti e siti in Italia: dissipazione di una risorsa. [A cura dell]International Council of monuments and sites / ICOMOS Comitato italiano. (Torino, 26-28 aprile 1988).Atti del Convegno a cura di Rosa Anna Genovese. [Napoli,Arte tipografica, 1988]. 269 p. ✳ Marco Dezzi Bardeschi, Verso una nuova Italia ipermonumentale, p. 103-108 Il monumento e il suo doppio: Firenze.A cura di Marco Dezzi Bardeschi. Firenze, Alinari, 1981. 160 p. (Il Monumento e il suo doppio. Collana diretta da Marco Dezzi Bardeschi) ✳ Volume redatto ampliando il materiale utilizzato per la mostra Il monumento e il suo doppio: ideologia e politica dellInfedele in Toscana(Firenze - Chiostro della Basilica di Santa Croce, maggio-giugno 1981) 93 Il monumento per luomo. Atti del 2. Congresso internazionale del restauro. (Venezia, 25-31 maggio 1964). Padova, Marsilio, 1972. cxvii, 978 p. (ICOMOS / International council of monuments and sites) ✳ Guido A. Mansuelli, Il restauro come mezzo di conoscenza storica, p.752-754 Mora Paolo, Causes of deterioration of mural paintings. Roma, International Centre for the Study of the preservation and the restoration of cultural property, 1974. 74 p. ill. Moreau Jean [1985] v.: Maitzner Francis - Moreau Jean, La comtoise Moreni Eugenio [1981] v.: Atti Moretti Dario trad. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Morigi Giovanni [1992] v.: Le professioni del restauro Morigi Giovanni ed. [1996] v.: Giannatiempo López Maria, I bronzi lauretani Morozzi Guido, Interventi di restauro. Firenze, Bonechi, [1979]. 95 p., 96 tav. Morris Jan ed. [1982] v.: Ruskin John, [The stones of Venice. it.] Mostra opere darte restaurate del Museo civico di Carpi. (Carpi, 1976). Catalogo a cura di Alfonso Garuti. Carpi, Comune di Carpi - Assessorato ai servizi culturali, 1976. 174 p. (Quaderni dellAssessorato ai servizi culturali del Comune di Carpi, 2.) ✳ Giorgio Bonsanti, Presentazione, p.7-8 Mottola Molfino Alessandra ed. [1985] v.: Fatti come nuovi Mottola Molfino Alessandra [1988] v.: Problemi del restauro Mottola Molfino Alessandra [1990] v.: Botticelli e il ricamo Mottola Molfino Alessandra, Il libro dei musei.Torino, Umberto Allemandi, 1992. 271 p. (Archivi del collezionismo) Le moulage. Actes du colloque international. (Paris, 10-12 avril 1987). Paris, La Documentation Française, 1988. 240 p. ill. (Association pour le Colloque international sur le moulage) ✳ François Braemer, Problèmes de dérestauration, p.43-48 Mucchi Ludovico - Bertuzzi Alberto, Nella profondità dei dipinti. La radiografia nellindagine pittorica. Milano, Electa, 1983. 183 p. 94 Mundici M. Cristina ed. [1991] v.: Althöfer Heinz, Il restauro Muollo Giuseppe ed. [1989] v.: Restauro in Irpinia Musée National Magnin.Trois ans de restaurations 1989-1992. (Dijon - Hôtel Lantin, 23 juin - 18 octobre 1992). Paris, Réunion des musées nationaux, 1992. 76 p. I musei. Milano, Touring club italiano, 1980. 239 p. (Capire lItalia) ✳ Andrea Emiliani, Il museo, laboratorio della storia, p.19-44; Massimo Ferretti, La forma del museo, p.46-79 Musei 2000 alla ricerca di una identità.A cura di Antonio Piva. Venezia, Marsilio, 1995. 103 p. (Ricerche) ✳ Mercedes Garberi, Identità acquisite e sviluppo dei valori di identità, p.13-23; Bruno Passamani, Muse e museo: il museo tra estetica, classificazione e storia, p.33-58 Musei del Piemonte: opere darte restaurate. (Torino - Palazzo della Società promotrice delle belle arti al Valentino, 1° settembre - 15 ottobre 1978). A cura dellAssessorato allistruzione della Regione Piemonte. Catalogo della mostra a cura di Giovanni Romano.Torino,Tip. Impronta, 1978. 179 p. (Regione Piemonte Assessorato allistruzione e alla formazione professionale; Ministero per i Beni culturali - Soprintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte) I musei scientifici a Firenze. Problemi di restauro e ricomposizione museale. A cura di Francesco Gurrieri e Luigi Zangheri. Firenze, Uniedit - Alinea, 1976-1981. 2 vol.: 133 p., 124 p. (Biblioteca di architettura. Saggi e documenti, n. 4. e 25.) Il museo come esperienza sociale.Atti del convegno di studi sotto lalto patronato del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. (Roma, 4-6 dicembre 1971). Roma, De Luca, 1972. 287 p. (Convegno nazionale su Il museo come esperienza sociale) Museo dArte antica del Castello Sforzesco. Pinacoteca. tomo I. Milano, Electa, 1997. 417 p. ill. Museo degli strumenti musicali.A cura di Andrea Gatti. Milano, Electa, 1997. 590 p. ill. (Musei e Gallerie di Milano) 95 Museo di Storia della scienza [a] Firenze. Catalogo degli strumenti del Museo di Storia della scienza. Firenze, Leo S. Olschki, 1954. vii, 394 p. Il Museo di Storia della scienza a Firenze.A cura di Maria Luisa Righini Bonelli. Milano, Electa, 1976. 250 p., 56 tav. (Gallerie e musei di Firenze) Museo oggi in Italia. (Convegno: Roma, 14 giugno - 30 luglio 1990). Roma, Csr, 1990. 172 p. (Ministero per i Beni culturali ed ambientali ) ✳ Ottavio Cavalcanti, Musei demoetnoantropologici. Il paese in vetrina, p.26-33; Renato Cialdea, Musei scientifici, p.34-36 Museo perché museo come. [Mostra promossa dall]ANMI /Associazione nazionale dei musei italiani. (Roma - Palazzo delle Esposizioni, 23 settembre - 31 ottobre 1978). Guida alla mostra. Roma, De Luca, [1978]. 71 p. Napoleone Caterina [1989] v.: Marmi antichi Nepoti Maria Rosa [1996] v.: Indagini .. San Demetrio Il Nettuno del Giambologna. Storia e restauro. Milano, Electa, 1989. 103 p. (Comune di Bologna - Assessorato alla cultura e patrimonio monumentale / Alleanza imprenditori bolognesi per la cultura) Newton Roy - Davison Sandra, Conservation of glass. London, Butterworths, 1989. 322 p. Nimmo Mara [1993] v.: Berardi Maria Cristina - Nimmo Mara - Paris Maria Bianca, Il cuoio dorato e dipinto North A. R. E., Some fine watches in the Victoria & Albert. The V&A Album (Victoria & Albert Museum) 3 (1983) p.286-294 Norton Ruth E., [1990] v.: Florian Mary-Lou - Kronkright Dale Paul - Norton Ruth E., The conservation Oddy Andrew ed. [1992] v.: The art of the conservator Oechslin Werner, Il Laocoonte o del restauro delle statue antiche. Paragone 25 (1994) n.287 (gennaio), p.3-29 Oltre la porta. Serrature, chiavi e forzieri dalla preistoria alletà moderna nelle Alpi orientali.A cura di Umberto Raffaelli. 96 [Catalogo della mostra: Trento - Castello del Buonconsiglio, 13 luglio - 31 ottobre 1996].Trento, Provincia autonoma di Trento, 1996. 336 p. (Provincia autonoma di Trento - Servizio beni culturali - Monumenti e collezioni provinciali) ✳ Susanna Fruet, Il restauro nelle chiavi retiche e romane delle collezioni del Castello del Buonconsiglio, p.113-114 Opere darte restaurate a Urbino, 1979-80. (Urbino - Palazzo Ducale, 11 ottobre 1980 - 10 gennaio 1981). Catalogo della mostra. Firenze, Centro Di, 1980. 86 p. (Cat[aloghi]). (Soprintendenza per i beni artistici e storici delle Marche, Urbino) ✳ Paolo Dal Poggetto, Introduzione alla mostra ed ai restauri, p.5-11; Paolo Dal Poggetto, Nota di restauro, p.14-16 Opere darte restaurate in Calabria. (Cosenza - Chiostro di S. Francesco dAssisi, dicembre 1990). A cura di Aldo Ceccarelli. Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino, 1992. 95 p. (Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici della Calabria, Cosenza - VI settimana per i beni culturali e ambientali) ✳ Giorgio Leone, Nota di restauro per la sezione argenti, p.88 Ordoñez Leticia, Il profilo del restauratore di mobili. Deontologia professionale. Kermes 10 (1997) n.30 (settembre-dicembre), p.47-58 Pacelli Vincenzo ed. [1981] v.:Tripodi Graziadei, Il restauro come e perché Padovani Serena ed. [1993] v.: Gli appartamenti Palazzo Spinola a Pellicceria. Due musei in una dimora storica. [Testi di] Giovanna Rotondi Terminiello, Farida Simonetti, Anna Dagnino, Mario Semino, Guido Rosato, Piero Boccardo. Genova,Tormena Editore, 1987. 137 p. (Quaderni della Galleria nazionale di Palazzo Spinola, 10.) Pallotti Vincenzo [1981] v.: Benassi Stefano - Pallotti Vincenzo, Scuola e scienza Palmas Clara [1995] v.: Duomo di Casale Monferrato Palmieri Antonella ed. [1991] v.: Restauro e progetto Panzini Franco [1989] v.:Tutela dei giardini storici Paolucci Antonio [1983] v.: Restauro del marmo 97 Paolucci Antonio, Il laboratorio del restauro a Firenze.Torino, Istituto Bancario San Paolo, 1986. 95 p. Paolucci Antonio [1995] v.: Cupola di Santa Maria del Fiore Papa Antonio [1991] v.: La legatura dei libri antichi Papuli Gino, Orologi ed automati. Storia di una macchina che misura qualcosa che probabilmente non esiste. Il coltello di Delfo 2 (1989) n.9, p.31-33 Paris Maria Bianca [1989] v.: Pittura a fresco. Paris Maria Bianca [1993] v.: Berardi Maria Cristina - Nimmo Mara - Paris Maria Bianca, Il cuoio dorato e dipinto Parrini Umberto ed. [1996] v.: Ad Alessandro Conti Pasetti Adolfo [1983] v.: Restauro del marmo Pasolini dallOnda Desideria [1989] v.:Tutela dei giardini storici Passamani Bruno [1995] v.: Musei 2000 Pedrini (casa organaria) ed. [1982] v.: Documenti di restauro Pelliccioli Mauro [1966] v.: Crippa Geo Renato, Il restauratore principe Perego Francesco ed. [1987] v.: Anastilosi Pernice Francesco ed. [1990] v.: Il Castello di Moncalieri Pernot M. [1991] v.: La tecnologia Perrone Patrizia [1992] v.: Problemi di restauro Perry Roy A. [1992] v.: Conservare larte contemporanea Pertegato Francesco ed. [1982] v.: Conservazione e restauro dei tessili Pertegato Francesco [1990] v.: Botticelli e il ricamo Pertegato Francesco, I tessili: degrado e restauro. Firenze, Nardini, 1993. 206 p. (Arte e restauro. Strumenti 7.) Pertegato Francesco, Il restauro degli arazzi. Firenze, Nardini, 1996. 267 p. (Arte e restauro) Perusini Giuseppina, Il restauro dei dipinti e delle sculture lignee. Storia, teorie e tecniche. Udine, Del Bianco, 1989. 303 p. Petroli Tofani Annamaria [1991] v.: Manuale per la conservazione Pettenkofer Max von, Über Ölfarbe und Conservirung des Gemälde-Galerien durch das Regenerations-Verfahren. Braunschweig,Vieweg, 1902. vii,183 p. Peyron Amedeo ed. [1957] v.: Bernardi Marziano - Viale Vittorio, Alfredo dAndrade 98 Pfister Federico ed. [1983] v.:Winckelmann Johann Joachim, Il bello nellarte. Philippot Paul [1984] v.: Facciate dipinte Philippot Paul, La conservation des uvres dart. Problème de politique culturelle. Chronique 12 (1986) p.2-4 (Centre international dÉtudes pour la conservation et la restauration des biens culturels - Rome) Pieri Giorgio [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Piero della Francesca tra arte e scienza.Atti del Convegno internazionale di studi. A cura di Maria Dalai Emiliani e Valter Curzi. (Arezzo, 8-11 ottobre 1992; Sansepolcro, 12 ottobre 1992). Venezia, Marsilio, 1996. 611 p. (Fondazione Piero della Francesca Centro Studi, ricerche e documentazione su Piero della Francesca e la cultura del Rinascimento) ✳ Giorgio Bonsanti, Restauri in corso. Problemi aperti, p.113-12112 dicembre 1998 La pietra del San Michele. Restauro e conservazione. (Convegno: Pavia, 21 settembre 1985). Pavia,Tip. Ponzio, 1986. 141 p. (Società per la Conservazione dei monumenti dellarte cristiana in Pavia) ✳ Marisa Laurenzi Tabasso, Finalità, vantaggi e limiti del consolidamento dei materiali lapidei, p.125-129 Pigments et colorants de lAntiquité et du Moyen Age.Teinture, peinture, enluminure; études historiques et physico-chimiques. Paris, Éditions du Cnrs, 1990. 375 p. (Colloque international du Centre national Recherche Scientifique - Département des Sciences de lhomme et de la société - Département de la Chimie) ✳ Bernard Guineau, Avantpropos, p.9-12 Pirina Caterina ed. [1994] v.: Corallini Americo - Bertuzzi Valeria, Il restauro delle vetrate Pirazzoli Nullo, Introduzione al restauro.Venezia, CLUVA, 1986. 70 p. Pittarello Liliana [1981] v.: Alfredo dAndrade. Tutela e restauro Pittura a fresco.Tecniche esecutive, cause di degrado, restauro. [Catalogo della] Mostra didattica [tenuta a Arezzo nel 1989]. [Grassina - Bagno a Ripoli], Felice Le Monnier, 1989. 123 p. 99 (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Istituto centrale del Restauro) ✳ Maria Bianca Paris, Profilo del restauratore, p.55-60; Giuseppe Basile, Proposta di costituzione di un museo didattico della conservazione e del restauro, p.67-73 Le pitture murali.Tecniche, problemi, conservazione.A cura di Cristina Danti, Mauro Matteini e Arcangelo Moles. Firenze, Centro Di, 1990. 371 p. ill. (Opificio delle pietre dure e Laboratori di restauro) Piva Antonio ed. [1995] v.: Musei 2000 Il piviale duecentesco di Ascoli Piceno. Storia e restauro.A cura di Rosalia Bonito Fanelli.Testi di Dante Cecchi [et al.]. Firenze, Cantini, 1991. 180 p. (Cassa di risparmio di Ascoli Piceno) ✳ Vincenzo Aliberti, Presentazione, p.5; Claudia Kusch - Daniela Ferriani, Il piviale duecentesco di Ascoli Piceno. Il restauro, p.153-156 Plenderleith Harold James - Werner Alfred Emil Anthony, [The conservation of antiquities and work of art.Treatment, repair and restoration. it.] Il restauro e la conservazione degli oggetti darte e dantiquariato. Trad. di Laura Dago. Presentazione alledizione italiana di Umberto Baldini. Milano, Mursia, 1986. 279 p., [28] c. di tav. Plesters Joyce [1988] v.: Sul restauro Poli Francesco [1992] v.: Conservare larte contemporanea Il polittico di San Severino. Restauri e recuperi. [Catalogo della mostra]. (Napoli - Museo di Capodimonte, 18 dicembre 1989 4 marzo 1990).A cura di Ferdinando Bologna. Napoli, Electa, 1989. 130 p. (Quaderni di Capodimonte) ✳ Silvia Cocurullo, Il problema delle ridipinture, p.58-63 Pomella Fulgido, Lorologio da portare addosso. Arte e tecnica nellorologio tascabile dalle origini al 1820-30.Ad uso di amatori e collezionisti. Ivrea, Priuli & Verlucca, 1978. 289 p. (Ricerche, 2.) Pomian Krzysztof, [Collectionneurs, amateurs et curieux. Paris, Venise: XVI e-XVII e siècle. it.] Collezionisti, amatori e curiosi. Parigi - 100 Venezia XVI-XVIII secolo. Milano, Il Saggiatore, 1989. 367, [5] p. (La cultura, 94.) Pozzana Mariachiara ed. [1987] v.: Arte delle grotte Praussello Franco trad. [1981] v.: Cipolla Carlo Maria, [Clocks and culture. it.] Prescia Renata ed. [1992] v.: Il restauro di necessità Problemi del restauro in Italia.Atti del Convegno nazionale tenutosi a Roma nei giorni 3-6 novembre 1986. Udine, Campanotto, 1988. 339 p. (Zeta università, 7.) (Consiglio nazionale delle Ricerche - Comitato nazionale per le Scienze storiche, filosofiche e filologiche) ✳ Alessandra Mottola Molfino, Storia e metodi per il restauro delle arti applicate. Lesperienza del Museo Poldi Pezzoli, p.139-146 Problemi di restauro. Riflessioni e ricerche. I sessanta anni di attività del laboratorio di restauro dei dipinti, 1932-1992.A cura di Marco Ciatti. Firenze, Edifir, 1992. 223 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Opificio delle pietre dure e Laboratori di restauro) ✳ Giorgio Bonsanti, Introduzione, p.7-8; Umberto Baldini, Dieci anni: e ancora questioni di metodo, p.9-11; Marco Ciatti, La conservazione dei dipinti oggi: problemi, metodi e risultati, p.13-23; Marco Ciatti, Esperienze e tematiche per la conservazione dei dipinti su tela, con un contributo di Sergio Taiti, p.65-87; Chiara Rossi Scarzanella Francesca Ciani Passeri - Teresa Cianfanelli, Il consolidamento dei dipinti su tavola, p.89-108; Paola Bracco - Ottavio Ciappi - Alessandra Ramat, Appunti sulla pulitura dei dipinti e prime note sul restauro della Croce di Giotto di Santa Maria Novella, p.109-123; Roberto Bellucci - Patrizia Perrone - Carla Giovannini, Restauro di rivelazione: un punto di vista tecnico, p.125-142 Le professioni del restauro. Formazione e competenze. [Atti del convegno tenuto a Ferrara, 26-29 settembre 1991]. A cura di Gabriella Lippi. [Bologna], Istituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna; Firenze, Nardini, [1992]. 141, [9] p. (Arte e restauro). (La conservazione e il restauro oggi, 1.) ✳ Maria Stella Spampinato, Le professioni per il restauro. Relazioni tra 101 le diverse figure, compiti e problemi formativi, p.23-29; Carlo Bertelli, Insegnare informando sul restauro: rapporto tra discipline umanistiche e tecniche della conservazione, p.31-38; Giorgio Bonsanti, La formazione professionale di un restauratore, p.39-46; Giovanni Morigi, Attualità ed importanza della cultura artigiana nella formazione del restauratore, p.47-49; Sabina Vedovello, La formazione e il ruolo professionale del restauratore, p.51-53; Loretta Dolcini, Il settore delle arti applicate: considerazioni di metodo, p.55-60;Andrzej Tomaszewsky, La formazione dei conservatori e la collaborazione internazionale per una grande Europa, p.65-70; Marie Berducou - Claude Laroque, La formazio-ne del conservatore-restauratore in Francia. Levoluzione di una professione, p.71-75 Il progetto di restauro.Atti della giornata di studio (Roma - San Michele, 15 dicembre 1994). A cura di Paola Raffaella David e Laura Gigli. Roma, Gangemi, 1995. 268 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Roma) ✳ Paola Raffaella David, Tre domande sul progetto di restauro, p.15-20; Paolo Marconi, Il progetto di restauro come disciplina squisitamente appartenente alla cultura architettonica, p.33-46 Proposte e restauri. I musei darte negli anni Ottanta. [Catalogo della mostra tenuta a Verona nel 1987].A cura di Sergio Marinelli. Verona, Museo di Castelvecchio, 1987. 333 p. ✳ Lanfranco Franzoni, Dal dipinto al restauro per commissione pubblica, p.11-12 Puato Umberto, Proposta di una terminologia per il recupero e la musealizzazione dellarcheologia industriale. Il coltello di Delfo 6 (1992) n.24, p.15-20 Putti Maria Letizia ed. [1991] v.: La legatura dei libri antichi Raffaelli Umberto ed. [1996] v.: Oltre la porta Raffaello e altri. I restauri dellOpificio. A cura di Giorgio Bonsanti. (Firenze - Orsanmichele, 10 giugno - 30 settembre 1990). Firenze, Centro Di, 1990. 108 p. ✳ Giorgio Bonsanti, Il restauro. LOpificio delle pietre dure. Questa mostra, p.9-10 102 Ragghianti [Carlo Ludovico] (Fondazione) [1994] v.: Il futuro ha un cuore antico Ramat Alessandra [1992] v.: Problemi di restauro Rathschüler Fritz [1988] v.: La lente Ravanelli Guidotti Carmen [1993] v.: Fabbri Bruno - Ravanelli Guidotti Carmen, Il restauro della ceramica Recupero e conservazione del patrimonio tecnologico della prima industrializzazione torinese. [Convegno, Torino 19 giugno 1986]. Atti e rassegna tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, n.s.40 (1986) n.9-10 (settembre-ottobre), p.241-316 ✳ Gian Federico Micheletti, Intervento introduttivo, p.243-244 Rees Jones Stephen [1988] v.: Sul restauro Renzi Sergio [1981] v.: Atti Rescinti Lorenza [1983] v.: Ruaro Loseri Laura, Il Gabinetto di restauro Restauri in Piemonte 1968/1971. Ragguagli dellimpiego ed esperimento di nuovi materiali, apparecchi e nuove tecniche per la conservazione dei dipinti. (Torino - Galleria Sabauda, maggio 1971). Catalogo della mostra.Torino, Pozzo, 1971. 64 p. (Soprintendenza alle gallerie e alle opere darte in Piemonte) Restaurierte Gemälde. Die Restaurierwerkstätte der Gemäldegalerie des Kunsthistorischen Museum. 1986-1996. (16. Oktober 1996 bis 2. Februar 1997). Wien, Kunsthistorisches Museum Wien; Milano, Skira, 1996. 211 p. (Restaurir-Anstalt) Restauro, conservazione e recupero di antichi strumenti musicali. Atti del Convegno internazionale. (Modena, 2-4 aprile 1982). Firenze, Leo S. Olschki, 1986. 280 p., [13] c. di tav. (Historiae musicae cultores. Bibliotheca, 40.) ✳ Friedemann Hellwig, Il restauro: un problema di ideologia, tecnologia e personalità, p.30-36; Luigi Rovighi, Teoria del restauro e rapporti con gli strumenti da gamba del museo civico di Modena, p.41-45 Il restauro degli strumenti scientifici. (Firenze - Fortezza da Basso, Sala ottagonale, 23 aprile - 1 maggio 1988). [52. mostra mercato internazionale dellartigianato. Catalogo della mostra]. Firenze,Alinea, [1988]. 83 p. 103 Restauro dei monumenti. Notazioni tecniche. [Testi di:] S. Casiello, C. Cundari, Roberto Di Stefano, G. Fiengo. Napoli, Università di Napoli - Facoltà di Architettura, 1963-1969. 4 vol. Il restauro del coro di S. Sisto a Piacenza. A cura di Paola Lavagetto Ceschi. [pieghevole] [Parma, Soprintendenza per i beni artistici e storici di Parma e Piacenza, 1987]. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - III settimana beni culturali e ambientali) Restauro del marmo. Opere e problemi. Firenze, OpusLibri, 1983. 240 p. (OPD Restauro / Quaderni dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze, numero speciale) ✳ Antonio Paolucci, Presentazione, p.5-6; Anna Maria Giusti, Introduzione, p.7-10; Loretta Dolcini, Per una storia del restauro delle sculture. Posizioni teoriche fra il XVI e XIX secolo, p.12-31; Giorgio Torraca, Momenti nella storia della conservazione del marmo. Metodi e attitudini in varie epoche, p.32-45; Ugo Matteoli - Adolfo Pasetti, Consolidamento, aggregazione e protezione: il restauro dei manufatti in marmo, p.59-64 Il restauro della Giuditta di Donatello. Kermes. Arte e tecnica del restauro 1 (1988) n.2, p.49 Il restauro della vetrata di Giovanni di Bonino della Galleria nazionale dellUmbria. A cura di Aldo Cicinelli, Bruno Corà, Giorgio Funaro, Rita Rivelli e Domenico Antonio Valentino. In appendice gli atti della tavola rotonda Una vetrata: un problema umbro. Contributi di Michele Cordaro [et al.]. Todi, EDIART, 1987. 61 p. (Arte e restauro, 4.) ✳ Michele Cordaro, Le vetrate antiche ed il problema della loro conservazione, p.53-55 Il restauro di due bandiere dellArmeria reale. A cura di Paolo Venturoli. Torino, Umberto Allemandi, 1997. 114, [2] p. [In occasione della mostra Due bandiere restaurate,Torino - Armeria Reale, 15 aprile - 25 maggio 1997]. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte) (Armeria Reale, Quaderni 1.) ✳ Carla Enrica Spantigati, [Introduzione], 104 p.[7-8]; Paolo Venturoli, Conservazione e restauro delle bandiere dellArmeria Reale, p.11-35 Il restauro di necessità.A cura di Salvatore Boscarino e Renata Prescia. Milano, Franco Angeli, 1992. 189 p. (Quaderni del Dipartimento di Conservazione delle risorse architettoniche e ambientali, 25.) ✳ Francesco La Regina, Restauro, ricostruzione e manierismo fra le macerie, p.129-145; Giuseppe Fiengo, Gli architetti ed il restauro di necessità, p.165-167; Marco Dezzi Bardeschi, Brevi note sugli interventi di restauro nelle zone colpite dal terremoto, p.179-186 Restauro di una terracotta del Quattrocento: il Compianto di Giacomo Cozzarelli. (Firenze - Opificio delle pietre dure, 26 maggio - 22 luglio 1984). Catalogo della mostra. Modena, Panini, 1984. 147 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Opificio delle pietre dure e Laboratori di restauro) ✳ Anna Maria Giusti, Storia e metodologia di un restauro, p.9-21 Restauro di strumenti e materiali. Scienza, musica, etnografia. A cura di Luisa Masetti Bitelli. [Bologna], Istituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna; Firenze, Nardini, [1993]. 197 p. (Arte e restauro). (La conservazione e il restauro oggi. [Atti del convegno tenuto a Ferrara, 26-29 settembre 1991], 4.) Restauro e progetto. A cura di Antonella Palmieri. Napoli, Electa, 1991. 142 p. (Quaderni di restauro del Dipartimento di Storia dellarchitettura e restauro della Facoltà di Architettura di Napoli. Supplemento 1.) ✳ Marco Dezzi Bardeschi, Intervento, p. 10 Restauro in Irpinia. Trenta edifici recuperati nella diocesi di Avellino. Catalogo della mostra (Avellino, 1989) a cura di Giuseppe Muollo e Giovanni Villani. Roma, De Luca, [1989]. 109 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici di Salerno e Avellino) Il restauro: intelligenza e progetto. Dalla ricostruzione ad oggi. Il decennio 1978-1988.A cura di Anna Stanzani. Repertorio a cura di Anna Selleri. Introduzione di Andrea Emiliani. Bologna, Nuova 105 Alfa, 1990. 538 p. (Ministero per i Beni culturali e ambientali - Soprintendenza per i beni architettonici, artistici e storici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna) ✳ Andrea Emiliani, Dieci anni di restauro ed altro, p.5-30 Riccetti Piero, Conservazione e restauro dei beni artistici e culturali. Bibliografia. Firenze, Coop. Expolibro, 1992. 56 p. Riccio Angela ed. [1984] v.: Chimica e restauro Riegl Alois, Teoria e prassi della conservazione dei monumenti. Antologia di scritti, discorsi, rapporti 1898-1905; con una scelta di saggi critici. [A cura di] Sandro Scarrocchia. Prefazioni di Andrea Emiliani, Ernst Bacher, Elio Garzillo. Bologna, CLUEB - Accademia Clementina, 1995. xv, 611 p. (Saggi studi ricerche / Accademia Clementina di Bologna, 4.) Righi Lidia ed. [1992] v.: Conservare larte Righini Bonelli Maria Luisa ed. [1976] v.: Il Museo di Storia della scienza Rinaldi Alessandro [1989] v.:Tutela dei giardini storici Rivelli Rita ed. [1987] v.: Il restauro della vetrata Rocchi Giuseppe [1987] v.: Esperienze di storia dellarchitettura Rocchi Paolo [1977] v.: Baietti Stefano - Rocchi Paolo, Complessità Rohr René - Jean Folschveiller, Étude dune horloge de table dite monstrance. Civici Musei veneziani darte e di storia. Bollettino 35 (1991) n.1-4, p.18-26 Roisecco Giulio [1976] v.: Carbonara Giovanni, La reintegrazione dellimmagine Romano Giovanni ed. [1978] v.: Musei del Piemonte Rome-Hyacinthe Michèle [1987] v.: Ipert Stéphane - Rome-Hyacinthe Michèle, Restauration des livres Romiti Conti Marina ed. [1996] v.: Conti Alessandro, Manuale di restauro Rosato Guido ed. [1987] v.: Palazzo Spinola Rossi Libero - Guasti Gisella, Dal restauro alla conservazione. La gestione del patrimonio librario. Roma, NIS / Nuova Italia Scientifica, 1987. 171 p. (I manuali, 52.) Rossi Marcello ed. [1984] v.: Cantiere / restauro Rossi Scarzanella Chiara [1992] v.: Problemi di restauro Rossini Giorgio [1993] v.: Levanto nel Rinascimento 106 Rossini Giorgio ed. [1996] v.: La Chiesa di Santa Maria a Vezzano Ligure Rotondi Terminiello Giovanna ed. [1984] v.: Facciate dipinte Rotondi Terminiello Giovanna ed. [1987] v.: Palazzo Spinola Rovighi Luigi [1986] v.: Restauro, conservazione e recupero Ruaro Loseri Laura, Il Gabinetto di restauro dei civici musei di storia ed arte di Trieste. Presentazione di Manlio Cecovini. [Testi di ]Vinicio Tomadin, Maria Walcher Casotti e Lorenza Rescinti. Atti dei civici musei di Storia ed arte (Trieste) [8] (1983) quad.11, 132 p. Rubino Gregorio E., Larcheologia industriale: problemi e metodi. (Barletta, 26 giugno 1988). Bollettino [dell]Associazione per lArcheologia industriale 7 (1988) n.20-21, p.2-5 Ruskin John, [The stones of Venice. it.] Le pietre di Venezia.A cura e con lintroduzione di Jan Morris; nota alledizione italiana e traduzione di Attilio Brilli. Milano,Arnoldo Mondadori, 1982. 295 p. (Le palme) Ruskin John [1983] v.: Dalla Costa Mario, La basilica di San Marco Sandalinas Carmen, Criteris actualis de restauració de talla i pintura sobre fusta. De Museus. Quaderns de museologia i museografia 2 (1989) n.2, p.55-56 Il SantEmidio dargento di Pietro Vannini e il suo restauro. (Ascoli Piceno, 25 luglio-15 settembre 1989). Firenze, Opus Libri, 1989. 58 p. (Soprintendenza per i beni artistici e storici delle Marche - Opificio delle pietre dure e Laboratori di restauro) ✳ Dolcini Loretta, Il restauratore di oreficerie, p.17-18 Santamaria Ulderico [1995] v.: La statua equestre Santamaria Ulderico [1996] v.: Indagini... Bernini Santonastaso Felice [1987] v.: Anastilosi Santonastaso Felice ed. [1987] v.: Anastilosi Sartor Maria Lucia [1995] v.: Fogliato Mario - Sartor Maria Lucia, Larte dello stucco a Venezia Sauver lart? Conserver.Analyser. Restaurer. (Genève - Musée Rath, 18 mars - 16 mai 1982). Genève, Editions du Tricorne, 1982. 107 331 p. (Musée dart et dhistoire, Genève) ✳ La restauration en horlogerie ancienne, p.212-213 Scarioni Sandro fot. [1996] v.: Laltare doro Scarrocchia Sandro ed. [1995] v.: Riegl Alois, Teoria e prassi Schätze der Astronomie.Arabische und deutsche Instrumente aus dem Germanischen Nationalmuseum. Katalog: Johannes Wilfers und Karin Holzamer. Nürnberg, Germanische National Museum, 1983. 140 p. ill. Schippa Bruno [1992] v.: Lorusso Salvatore - Schippa Bruno, Le metodologie scientifiche Schmitt Gustav, Die Comtoise-Uhr.Villingen (D), Müller, 1983. xi, 622 p. Schmitt Gustav, Die Morez-Uhr. Lausanne, Scriptar, 1988. 229 p. Scialoja Toti [1986] v.: Conti Alessandro, Michelangelo Scianna Nicolangelo [1987] v.: La fotografia Scicolone Giovanna C., Lezioni sul restauro dei dipinti contemporanei. Botticino, Enaip, 1989. 176 p. (Enaip Lombardia - Scuola regionale per la valorizzazione e conservazione dei beni culturali) Scicolone Giovanna C.1, Il restauro dei dipinti contemporanei. Dalle tecniche di intervento tradizionali alle metodologie innovative. Firenze, Nardini, 1993. 218 p. (Arte e restauro) Scicolone Giovanna C.2 [1993] v.: Dipinti su tela Scicolone Giovanna C. ed. [1993] v.: Dipinti su tela La scienza e larte della conservazione. Storici dellarte, tecnici, restauratori a confronto sui temi ancora irrisolti del restauro. Ricerche di storia dellarte 5 (1982) n.16, 96 p. ✳ Paolo Marconi, Editoriale, p.4-6; Giovanni Urbani, La scienza e larte della conservazione dei beni culturali, p.7-10; Alessandro Conti, La patina della pittura a ventanni dalle controversie storiche.Teoria e pratica della conservazione, p.23-35; Cecilia Bernardin, Reversibilità degli interventi, interventi minimi e manutenzione nel restauro delle opere darte contemporanee (e non), p.36-37; Paolo Marconi, Storiografia artistica, tecniche storiche e creatività nel restauro architettonico: lesperienza del cantiere, p.37-53 108 Sclarandis Piergiorgio fot. [1984] v.: Bruno Andrea, Il castello di Rivoli Seccaroni C. [1994], v.: Accardo Giorgio - Giani E. - Seccaroni C., Bioclimatica Secco Suardo Giovanni, Il restauratore dei dipinti. [Ristampa anastatica delled.: Milano, Ulrico Hoepli, 1927]. Milano, Cisalpino-Goliardica, 1988. xvi, 574 p. (Reprint antichi manuali Hoepli) Selleri Anna ed. [1990] v.: Il restauro: intelligenza Seminario di aggiornamento sul restauro degli avori. (Milano, 9 gennaio - 28 febbraio 1995). Milano, Fondazione Bagatti Valsecchi, 1995. 92 p. ✳ Dolcini Loretta, Introduzione al restauro dellavorio nellambito delle arti applicate.Aspetti metodologici, p.22-26 Semino Mario ed. [1987] v.: Palazzo Spinola Serra Antonio trad. [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] La sicurezza dei beni culturali nel trasporto. (Roma, 9 dicembre 1988).Atti del convegno a cura di Giuseppe Basile, Mario Micheli. Roma, Icr, 1990. 167 p. (Ministero per i Beni culturali ed ambientali - Istituto centrale del Restauro) Simmel Georg, Philosophische Kultur. 2.Aufl. Leipzig, 1912. ✳ Georg Simmel, Die Ruine, p.125-133 Simmel Georg, [Die Ruine. it.] La rovina. Trad. di Gianni Carchia. In: Estetiche e retoriche delle rovine. Rivista di estetica 21 (1981) n.8, p.121-127 Simonetti Farida ed. [1984] v.: Facciate dipinte Simonetti Farida ed. [1987] v.: Palazzo Spinola Sims James E. v.: [Exhibiting Cultures ...] Somers Cocks Anna [1982] v.: Bury Shirley - Somers Cocks Anna, Royal Jewels Soprani Lidia [1989] v.:Tutela dei giardini storici Sorlini Claudia ed. [1981] v.: La conservazione del costruito Spagnesi Gianfranco ed. [1987] v.: Esperienze di storia dellarchitettura Spampinato Maria Stella [1992] v.: Le professioni del restauro Spantigati Carla Enrica [1997] v.: Il restauro di due bandiere Speranza Gaetano ed. [1991] v.: Arte in Africa Spezzani Paolo, Riflettoscopia e indagini non distruttive. Pittura e grafica. Milano, Olivetti, 1992. 122 p.(Quaderni del restauro, n.11.) 109 Stanzani Anna ed. [1990] v.: Il restauro: intelligenza e progetto La statua equestre di Cangrande I della Scala. Studi, ricerche, restauro. A cura di Sergio Marinelli e Giulia Tamanti. [Vicenza], Neri Pozza, [1995]. 142 p., [33] c. di tav. (Saggi e studi di storia dellarte, n.s.4.) ✳ Antonia Merzagora Sartori, Stato di conservazione del gruppo equestre: prime osservazioni, valutazioni e pronto intervento, p.83-94; Marisa Tabasso Laurenzi - Ulderico Santamaria, Sperimentazione per la scelta del sistema consolidante - protettivo, p.106-116 Stefani Alessandro, Lanello mancante.Alla ricerca dellartigianato quasi perduto. Prefazione di Giancarlo Susini. Firenze, Nardini, 1995. 103 p. (Saggezza, scienza, tecnica) Stefinlongo Giovanni Battista ed. [1988] v.: Primo Corso Lo stendardo processionale di Nemi. Storia e restauro. Mostra didattica. (Roma - Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, 8 luglio - 15 ottobre 1987). Roma, Museo delle arti e tradizioni popolari, [1987]. [24 p.] (Ministero per i Beni culturali e ambientali Istituto centrale del Restauro / Museo nazionale delle Arti e tradizioni popolari) ✳ Rosalia Varoli-Piazza, [Introduzione], [p. 3] Strocchi Maria Letizia trad. [1991] v.: Manuale per la conservazione Strumenti ritrovati. Materiali della ricerca scientifica in Piemonte tra Settecento e Ottocento. (Torino - Archivio di stato di Torino, 20 marzo - 28 aprile 1991).Torino, Regione Piemonte - Assessorato ai beni culturali, 1991. 77 p. Studi in onore di Cesare Brandi. Storia dellarte 5 (1980) n.38-40 (gennaio-dicembre), 494 p., [209] c. di tav. ✳ Giulio Carlo Argan, Premessa, p.9-11; Umberto Baldini, Il restauro del S. Michele di Vico lAbate, p.130-135; Giovanni Urbani, Storia dellarte e della conservazione, p.411-414 Sul restauro. [Testi di] Ernst H. Gombrich, Otto Kurz, Stephen Rees Jones [e] Joyce Plesters.A cura di Alessandro Conti.Torino, Giulio Einaudi, [1988]. viii, 197 p., [8] c. di tav. (Piccola biblioteca Einaudi, 487.) ✳ Alessandro Conti, Introduzione, p.5-113; Ernst 110 Hans Gombrich, [Dark varnishes:Variations on a theme from Pliny. The Burlington magazine 104 (1962) p.51-55. it.]Vernici scure: variazioni su un tema da Plinio, p.117-131 Susini Giancarlo ed. [1995] v.: Stefani Alessandro, Lanello mancante Tabasso Laurenzi Marisa [1995] v.: La statua equestre Tagliaferro Laura, Il dipinto e il suo rovescio. Proposta di lettura per dipinti a supporto ligneo della Galleria di Palazzo Bianco. Genova, Comune di Genova, 1991. 67 p. (Comune di Genova - Assessorato alle istituzioni e attività culturali. Servizio beni culturali) Tagliaferro Laura, La magnificenza privata. Argenti, gioie, quadri e altri mobili della famiglia Brignole Sale sec.XVI-XIX. Genova, Marietti, 1995. 390 p. Tagliavini Luigi Ferdinando ed. [1986] v.: Clavicembali e spinette Taiti Sergio [1992] v.: Problemi di restauro Tamanti Giulia ed. [1995] v.: La statua equestre Tampone Gennaro [1984] v.: Legno nel restauro Tampone Gennaro ed. [1984] v.: Legno nel restauro Le tappezzerie nelle dimore storiche. Studi e metodi di conservazione.Atti del convegno. (Firenze - Cassa di risparmio di Firenze, Sala dei convegni, 13-15 marzo 1987).Torino, Umberto Allemandi; [Firenze], CISST, 1988. 166 p., [28] c. di tav. (Centro italiano per lo Studio della storia del tessuto - Sezione toscana, 4.) Tardini Papeschi Daniela ed. [1984] v.: Landes David S., [Revolution in time. it.] Tardito Rosalba [1984] v.: Bruno Andrea, Il Castello di Rivoli Tardito Amerio Rosalba ed. [1982] v.: Galleria Sabauda Taubert Johannes [1975] v.: Bachmann Karl-Werner, La conservation Tecniche della conservazione. A cura di Amedeo Bellini. Milano, Franco Angeli, [1988]. 500 p. (Ex fabrica. Sez. 3,Tecniche, 1.) ✳ Amedeo Bellini, Teorie del restauro e conservazione architettonica, p.9-56 Tecniche di conservazione degli arazzi.Tre giornate di studio. (Firenze, 18-20 settembre 1981). Firenze, Leo S. Olschki, 1986. 106 p., [19] c. di tav. (Studi / Accademia toscana di scienze e lettere 111 La Colombaria, 77.) ✳ Juliette de Boeck, La restauration et la conservation des tapisseries, p.29-38 La tecnologia e la conservazione dei metalli antichi. (Bologna, 14 dicembre 1991). Bologna, Botteghe di transizione, 1991. 63 p. ✳ M. Pernot - J. Dubos - J. P. Guillaumet, La fabbricazione di una fibula celtica. [(Actes du colloque international Expérimentation en archéologie: bilan et perspectives. Paris, 6-9 avril 1988). Archéologie expérimentale. Tome 1.: Le feu: le métal, la céramique. Paris, 1991], p.31-39 Tessili. Conservazione e restauro. [Treviso], Canova, [1990]. viii, 85 p. (Laboratorio aperto / Ministero per i Beni culturali e ambientali Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto, 1.) ✳ Filippa M. Aliberti Gaudioso, Presentazione, p.vii-viii; Rosalia Varoli-Piazza, Conservazione e restauro dei manufatti tessili antichi. Indicazioni di metodo, p.3-12 Thomson Garry, The museum environment. London - Boston, Butterworths, 1978. 270 p. Tirotti Massimo trad. [1991] v.: Althöfer Heinz, Il restauro Tomasella Graziana ed.[1988] v.: Primo Corso Tomadin Vinicio [1983] v.: Ruaro Loseri Laura, Il Gabinetto di restauro Tomaszewsky Andrzej [1992] v.: Le professioni del restauro Torraca Giorgio [1983] v.: Restauro del marmo Torsello Paolo B., La materia del restauro.Tecniche e teorie analitiche. Venezia, Marsilio, 1988. 207 p., [16] c. di tav. (Polis) ✳ Marco Dezzi Bardeschi, La nuova conservazione e il destino dellesistente, p.7-12 Tosini Isetta [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Tripodi Graziadei,Il restauro come e perché.Introduzione diVincenzo Pacelli. Napoli, Edizioni Scientifiche italiane, 1981. 127 p. ill. Tromellini Pina ed. [1985] v.: In forma di strumento Trosti Ferroni Renza [1996] v.: Indagini ... San Demetrio Trovato Maria Elisabetta trad. [1979] v.: Davis Kenneth - Henvey Thom, [Restoring furniture. it.] 112 Tutela dei giardini storici. Bilanci e prospettive.A cura di Vincenzo Cazzato. Roma, Ministero per i Beni culturali e ambientali, 1989. 466 p. (Quaderni / Ministero per i Beni culturali e ambientali - Ufficio Studi) ✳ Desideria Pasolini dallOnda, Restauro del verde storico nella pianificazione del territorio, p.65-69; Isa Belli Barsali, I giardini non si sbucciano, p.110-115; Franco Panzini, Il giardino storico e la teoria brandiana sul restauro, p.121-126; Franco Borsi, Il restauro dei giardini storici: problemi di metodo, p.159-163; Alessandro Rinaldi, Un falso problema: il restauro dei giardini storici, p.236-248. In appendice: Lidia Soprani, Il paesaggio archeologico, p. 448-451; Lucina Caravaggi, Architettura e Natura: le reintegrazioni archeologiche, p.452-466 Urbani Giovanni [1980] v.: Studi in onore di Cesare Brandi Urbani Giovanni [1992] v.: La scienza e larte della conservazione Uhrzeiten. Die Geschichte der Uhr und ihres Gebrauches. Frankfurt a. M., Historisches Museum Frankfurt und Jonas, 1989. 336 p. ✳ Eckehard Deichsel, Die frühen öffentlichen Uhren in des Residenzstadt Marburg. p.67-94 Luso sociale dei musei.Atti del seminario. (Asti - Biblioteca consorziale astense, aprile 1976).Asti, Comune di Asti, 1976. 43 p. ✳ Gian Luigi Bravo, Significato e valore dei beni culturali, p.4-10 Uzielli Luca ed. [1994] v.: Conservazione dei dipinti su tavola Vaccari Maria Grazia, Restauri a Firenze nel Settecento: tra teoria e prassi. Kermes. Arte e tecnica del restauro 2 (1989) n.4 (gennaio-aprile), p.39-44 Vaccari Maria Grazia - Conti Susanna, I veli bizantini del Museo Marciano di Venezia. La pulitura: problemi, sperimentazioni, risultati. OPD Restauro. Rivista dellOpificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze 8 (1996) p.48-65 Valentino Domenico Antonio ed. [1987] v.: Il restauro della vetrata Valensise Marina ed. [1994] v.: LItalia Vannini Pietro [1989] v.: Il SantEmidio Vanzan Marchini Nelli-Elena ed. [1985] v.: La memoria della salute 113 Varoli-Piazza Rosalia [1987] v.: Lo stendardo processionale Varoli-Piazza Rosalia [1990] v.:Tessili. Conservazione e restauro Vassallo Eugenio [1987] v.: Esperienze di storia dellarchitettura Vedovello Sabina [1992] v.: Le professioni del restauro Ventura Leandro, Il collezionismo di un principe. La raccolta di marmi di Vespasiano Gonzaga Colonna. Modena, Franco Cosimo Panini, 1997. 168 p. ill. Venturi Lionello, Presentazione. Bollettino dellIstituto centrale del Restauro 1 (1950) n.1, p.3 Venturoli Paolo[1989] v.: Bergamo / restauri 1983 Venturoli Paolo ed. [1989] v.: Bergamo / restauri 1983 Venturoli Paolo [1997] v.: Il restauro di due bandiere Venturoli Paolo ed. [1997] v.: Il restauro di due bandiere Vertone Saverio trad. [1984] v.: Landes David S., [Revolution in time. it.] Viale Vittorio [1957] v.: Bernardi Marziano - Viale Vittorio, Alfredo dAndrade The Victoria & Albert Museum. London, Scala/Philip Wilson, 1983. 384 p. ✳ British Art by Michael Darby; European Art by Anthony Burton and Susan Haaskins; Oriental Art by John Ayers Vigliano Giuseppina [1996] v.: Indagini ... Bernini Villani Giovanni ed. [1989] v.: Restauro in Irpinia Viollet-le-Duc Eugène Emmanuel [1983] v.: Dalla Costa Mario, La basilica di San Marco Viroli Giordano, Per un modello di cultura figurativa. Forlì: città e museo. Bologna, Istituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna; Forlì, Comune di Forlì, 1980. 137 p. (Ricerche dellIstituto per i Beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna) Visconti Cherasco Maria Carla ed. [1992] v.: Architettura castellana Vita Gennaro ed. [1988] v.: Primo corso Vittet Jean, Les pendules de la chambre de Louis XV à Compiègne et de son cabinet du conseil à Fontainebleau. Revue du Louvre. La Revue des musées de France 32 (1992) n.2, p.32-41 Vlahov Riccardo ed. [1987] v.: La fotografia Vogel Susan [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] 114 Walcher Casotti Maria [1983] v.: Ruaro Loseri Laura, Il Gabinetto di restauro Werner Alfred Emil Anthony [1986] v.: Plenderleith Harold James - Werner Alfred Emil Anthony, [The conservation of antiquities ...] Wilfers Johannes ed. [1983] v.: Schätze der Astronomie Winckelmann Johann Joachim, Il bello nellarte. Scritti sullarte antica. A cura di Federico Pfister.Torino, Giulio Einaudi, 1983. lxxviii, 190 p. (Nuova universale Einaudi) ✳ David Irwin, Introduzione, p.vii-lxxv Yamaguchi Masao [1995] v.: [Exhibiting Cultures ...] Zampetti Pietro [1953] v.: Antichi dipinti Zampetti Pietro ed. [1953] v.: Antichi dipinti Zangheri Luigi ed. [1976] v.: I musei scientifici Zanni Annalisa ed. [1985] v.: Fatti come nuovi Zorzi Alvise Piero [1983] v.: Dalla Costa Mario, La basilica di San Marco Zurli Francesco [1986] v.: Metodologia e prassi Finito di stampare nel mese di aprile 2000 presso est stampa digitale via Forlì 64 10149 Torino tel. 011 451 76 11 fax 011 453 00 04 e mail: [email protected]