L`auto alternativa dà spettacolo
Transcript
L`auto alternativa dà spettacolo
IL CAFFÈ 19 giugno 2011 30 C2MOTORI @ www.michelin.ch www.mazda.ch www.renault.ch Grande manifestazione mondiale itinerante che riunisce gli interessati alla mobilità sostenibile con esposizioni, prove su strada e forum EMISSIONI Co2 da record per la Fluence Ze TROFEI Cinque premi per l’elettrica Renault SERGIO FRASCHINA P er l’undicesima volta ha avuto luogo, quest’anno a Berlino dal 18 al 22 maggio, il Michelin Challenge Bibendum. Nome un po’ particolare per una manifestazione mondiale itinerante (l’ultima si è svolta nel 2010 a Rio de Janeiro) che riunisce tutti gli interessati alla mobilità sostenibile, costruttori di automobili, mezzi pesanti, università, costruttori di tecnologia e parti di ricambio, fornitori di energia, istituti di ricerca, responsabili politici, Ong (Organizzazioni non governative), per condividere una visione comune dei trasporti di domani, più puliti e sicuri. Suggestiva e molto indovinata la location scelta, il dismesso aeroporto di Tempelhof, nel cuore della capitale tedesca. Articolato in una esposizione di tutti i veicoli ad energia alternativa possibili e immaginabili (più di 270, molti prototipi ma anche non pochi veicoli di serie o pronti ad uscire sul mercato), spazi di dibattito e di dialogo, dimostrazioni in scala reale delle nuove tecnologie e dei veicoli, oltre a 3 rally per i diversi tipi di veicoli presenti: una manifestazione indubbiamente da non perdere. Il Michelin Challenge Bibendum di Berlino ha confermato al mondo che la mobilità elettrica è ormai una realtà. Esistono proposte diversifi- L’auto alternativa dà spettacolo Altra energia in mostra al Michelin Challenge Bibendum C-Zero, sulla gamma Zev della Renault e sulla sempre presente Nissan Leaf, auto dell’anno 2011. Molto interessanti le novità proposte da Michelin che non si limita alla costruzione di pneumatici, in particolare a basso attrito, ma spinge la ricerca anche in tecnologie molto avanzate. Come ad esempio lo “In-Wheel Motors”, un sistema che ingloba nella ruota Renault L’elettrica Fluence vince a Berlino La Renault Fluence ZE vince nella corsa “inter-city” di 300 km del “Challenge Bibendum 2011”. Per la berlina elettrica della casa transalpina è stata una partecipazione densa di soddisfazioni e che ha portato alla conquista di altri cinque trofei. Premio in particolare per il calcolo, effettuato dall’équipe di esperti Michelin, dell’equivalente in emissioni di CO2 dell’energia elettrica consumata, solo 57 g/km inferiore a quello dei veicoli ibridi e a pila a combustibile. Non solo automobili e veicoli pesanti esposti a Berlino ma anche moto e bicilette elettriche cate e importanti da parte di case prestigiose (Renault, Peugeot, Citroen, Mercedes, Audi, Opel, Nissan) e per la prima volta scendono effettivamente su strada vetture importanti come la Volvo V60 Plug-in hYbrid e la Porsche Boxster E, mentre l’innovativa citycar Gmd T.25, progettata dall’ingegnere sudafricano Gordon Murray, si fa toccare con mano anche al di qua della Manica. L’elettrificazione progressiva che interesserà le automobili passa poi attraverso le tecnologie viste sulle Opel a batteria, ibride e ad idrogeno, sui veicoli Fuel Cell del Gruppo Daimler e sulla smart Ed, sui prototipi Audi A1 e-tron e A3 etron concept, sulle elettriche del Gruppo Psa Peugeot iOn e Citroen stessa un motore elettrico per la trazione e il dispositivo di frenata. Applicabile al treno anteriore o a quello posteriore, questa ruota motorizzata è l’ideale per rendere ibride vetture a combustione senza grandi modifiche al telaio e al tipo di trazione termico, tutto ciò in particolare grazie alla miniaturizzazione del motore. Porsche Boxster a kilowatt ma a 240 km orari Provata a Berlino anche la nuova Porsche Boxster E, dotata di un pacchetto di batterie agli ioni di litio da 29 kWh, che da energia due o quattro propulsori elettrici di 60 Cv: essi, lavorando in maniera combinata, producono 120 Cv nella versione a due motori, 240 nella versione a quattro motori che ovviamente è quindi anche una 4x4. La nuova Boxster E, per il momento una pura concept car, nella versione a 4 motori ha prestazioni simili a quelle di Boxster S. IMPRESSIONI DI GUIDA Alla Mazda 5 Exclusive riesce il “downsizing”, l’arte di ridurre la cilindrata, ma non le prestazioni L’affidabile monovolume del Sol Levante L a casa giapponese intende soddisfare i clienti europei alla ricerca di prestazioni affidabili, un funzionamento fluido paragonabile a quello di un motore a benzina e un consistente risparmio di carburante. Per questa ragione ha dotato la sua bella monovolume Mazda 5 anche di un motore turbodiesel di nuova generazione. Rispetto ai modelli precedenti si tratta di un’operazione cosiddetta di “downsizing”, ovvero riduzione della cilindrata senza perdere in prestazioni. Il risultato è stato di cinque cavalli in più, 400 cc in meno ed una diminuzione di peso per tutta la vettura: così la nuova Mazda 5 1.6 diesel riduce le emissioni di 21 g/km ed i consumi del 15%. Le linee della monovolume del sol levante sono identiche rispetto alla versione benzina che ha debuttato lo scorso anno. Ma il propulsore è decisamente diverso, sottoposto ad una drastica cura dimagrante: addirittura 73 kg in meno che diven- LA SCHEDA MAZDA5 1.6 CD EXCLUSIVE Motore 4 cilindri turbodiesel Cilindrata (ccm) 1560 Cambio manuale a 6 rapporti CV 115 a 3’600 giri Coppia max (Nm) 270 a 1’750 giri 0-100 km/h (s) 13.7 (casa) Velocità max (km/h) 180 (casa) Consumi (l/100km) 6.3 (test) Prezzo da 36’280 tano 120 sommando il minor peso del cambio. Il nuovo motore da 1.6 litri sostituisce il precedente 2.0 litri, guadagnando potenza e riducendo sia i consumi (circa 0,9 litri per chilometro in meno) sia le emissioni (138 g/km, 21 grammi in meno). Oltre alla riduzione di cilindrata ed al numero di valvole (da 12 a 8), è stata anche modificata la struttura del propulsore, che ora ha il basamento in alluminio. Rinnovato pure il sistema di iniezione, più preciso e veloce. In prova abbiamo avuto la versione top di gamma Exclusive. Di serie ricordiamo che l’ultima generazione della Mazda 5 è l’unica nel suo segmento a proporre le utilissime porte posteriori laterali scorrevoli, azionabili elettricamente mediante supplemento di 1’150 franchi, e la funzionale soluzione Karakuri per i sedili che le permette di trasformarsi in una 7 posti (6 per la versione da noi provata). Comoda, ariosa, spaziosa e molto maneggevole malgrado le sue dimensioni, così si presenta la nuova Mazda 5 a chi siede al volante. La strumentazione è funzionale e disposta in modo razionale. Il motore è una piacevole sorpresa: non si fa mai desiderare. La coppia si sente tutta quando c’è bisogno di una vigorosa iniezione di forza. Il cambio è preciso e fluido: niente passaggi a vuoto. s.f. La tendenza Il “noleggio” cambia grazie al car sharing Numerose case si concentrano sulle auto a disposizione “à la minute” Ti-Press CAR SHARING Una vettura a disposizione nello spazio di cinque minuti Se siete ad Hannover e vi trovate in difficoltà di spostamento non è più un problema. Bastano un paio di click e avrete a disposizione un’auto nello spazio di cinque minuti. È la tendenza che sta sostituendo il classico noleggio in alcune grandi città a livello mondiale ed è destinata a fare scuola un po’ ovunque. È il “car sharing”, la possibilità di utilizzare - a pagamento e per un periodo limitato - un’automobile messa a disposizione del pubblico. Nella città germanica, ad esempio, la Volkswagen ha scelto di piazzare 200 Golf Bluemotion in vari punti di raccolta per un progetto pilota che sta suscitando enorme interesse. L’idea è nata basandosi su alcune semplici osservazioni. In città sempre meno persone possiedono un’auto e il sistema analogo usato per le biciclette ha riscosso e continua a riscuotere grande successo. Al punto che anche Toyota ha scelto una vasta area attorno alla capitale giapponese Tokyo per piazzare una serie di auto a bassissimo impatto ambientale come Prius Plug-In e iQ elettrica a disposizione dell’utenza. Un progetto su larga scala che prevede anche la costruzione di aree di parcheggio dedicate, Da Volkswagen a Toyota ecco tutte le novità di un settore in rapida espansione nelle città con le apposite centrali per la ricarica delle batterie dei veicoli in sharing. Tornando al progetto di VW ad Hannover, le auto sono dotate di un sistema di avvio direttamente a bordo, che richiede comunque una rapida pre-iscrizione online o tramite un’applicazione per smartphone. Saliti a bordo, è sufficiente avere la tessera di utente ed inserire il codice personale nello schermo touchscreen del veicolo. La prima fase del progetto pilota prevede la creazione di una cinquantina di punti di partenza e arrivo nella regione metropolitana di Hannover, ma il loro numero è già destinato a salire nei prossimi mesi. Tutte le auto saranno dotate di sistema di navigazione, con addirittura la possibilità di memorizzare i propri percorsi su un server centrale e riattivarli all’occorrenza su qualsiasi veicolo. “I punti forti dell’operazione sono la facilità con cui si potrà avere a disposizione la vettura e la praticità dell’intero progetto - ha sottolineato Christian Klingler, membro del CdA di Volkswagen -. E la clientela sarà la più variegata. Dagli studenti alle autorità”. Un’idea destinata a far discutere. m.s.