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G CR FEBBRAIO 2006 ruppo ulturale icreativo T re anni fa siamo partiti in sordina, perplessi e timorosi: non avevamo un centesimo di euro ma eravamo pieni di entusiasmo nel voler far rinascere questo nostro vecchio Gruppo che, lentamente, negli anni si era auto-ibernato. Una ventina di temerari si sono tassati e hanno nominato, pro tempore, un Direttivo che li rappresentasse. I successivi “passi” presso l’Amministrazione dell’A.O. per il riconoscimento operativo, hanno portato i primi positivi riscontri e possibilità… economiche. I risultati delle iniziative intraprese sono andati al di là di ogni più rosea previsione (una per tutte la realizzazione del bar): i “venti” sono diventati ben 750 e la gestione economica oltremodo solida. A questo punto è giunto il momento di votare per eleggere un Direttivo che abbia il più ampio mandato dai suoi numerosi associati. Al solo fine di portare conoscenza e chiarezza sulle responsabilità di chi intende candidarsi, ricordiamo che il nostro Gruppo è di natura associativa, a carattere volontario e senza finalità di lucro, costituito allo scopo di favorire l’aggregazione e la convivialità delle persone intorno a temi e attività di comune interesse e si caratterizza nel rispetto delle idee politiche, sindacali, religiose e culturali di ogni associato. Sono incompatibili con le finalità del Gruppo iniziative, attività o manifestazioni che perseguano scopi di propaganda politica e/o sindacale. In quanto associazione il nostro G.C.R. è soggetto, in via generale, al Si vo ta! Ospedale Civile di Vigevano Supplemento al n. 2 - febbraio 2006 di Lomellina in Comune dettato del Codice civile e alla disciplina civilistica, fiscale e amministrativa che regola le stesse associazioni. Il nostro G.C.R. è un’associazione non riconosciuta (priva di personalità giuridica); è, quindi, soggetta a una autonomia patrimoniale imperfetta: i creditori possono far valere, infatti, le loro pretese, oltre che sul fondo associativo (il patrimonio dell’associazione), anche sui patrimoni personali di coloro che hanno agito in nome e per conto del Gruppo (Presidente, Direttivo, soci eventualmente dotati di procura ad agire in nome e per conto del Gruppo). La responsabilità del G.C.R. e di chi ha agito in nome e per conto di esso perdura anche dopo lo scioglimento dell’associazione o dopo la cessazione delle cariche dirigenziali. Nel frattempo è stata formata la COMMISSIONE ELETTORALE presso la quale dovranno pervenire le candidature. La Commissione Elettorale è composta da: Liliana Antona, Franca Cotza, M. Grazia Di Natale, Rosy Fabbro, Marco Marabese, Cinzia Tenaccioli. All’interno Mercatini di Natale in Alsazia Tu chiamale se vuoi… emozioni Il presepe più bello Habemus bar Entrate – Uscite anno 2005 Nascere a Vigevano Ciò che noi sentiamo La talpa Convenzioni news Ridiamoci addosso La Commissione Elettorale si riunirà quanto prima per comunicare le modalità relative al voto. Cordialmente. Il Direttivo G.C.R. G CR A spasso per il mondo MERCATINI DI NATALE IN ALSAZIA ? Colmar, Strasburgo e dintorni: una gita da fiaba L e notizie si erano rapidamente diffuse, sia tramite i resoconti apparsi sul giornalino del G.C.R. che di bocca in bocca tra i colleghi di Ospedale e ASL: la prima gita in terra straniera, organizzata con meta a Barcellona, era stata un successo… e ce l’eravamo persa! Ora un’altra possibilità si presentava: Strasburgo e dintorni, nel cuore dell’Alsazia, durante il ponte dell’Immacolata in concomitanza con i mercatini di Natale locali. Confortate da una quota di partecipazione assolutamente accessibile a ogni portafogli, abbiamo decretato che questa volta non saremmo potute mancare. Pronte? Via. Debitamente attrezzate di indumenti invernali per affrontare il clima non certo mediterraneo ci siamo presentate di buon ora (5.30 a.m.) al ritrovo del pull- man. Dopo una rapida sosta ad Abbiategrasso per caricare un altro gruppo di partecipanti che si era aggregato (le voci evidentemente avevano varcato i ristretti confini provinciali), il viaggio ha avuto inizio. Assistite dalle continue premure delle nostre due accompagnatrici, Rita e Luana, e sostenute da una ricca colazione (caffè, succhi di frutta, brioches) in men che non si dica (sei ore circa) eccoci posare il piede a Colmar, prima tappa prevista, splendida e antichissima città d’arte alsaziana. Il richiamo dei monumenti era forte ma più forte ancora abbiamo sentito il richiamo dello stomaco. Tutto previsto: nello stesso edificio della stazione — monumento d’epoca — ci attendeva un raffinato ristorante, anch’esso d’epoca, con prenotazione a nostro nome (tutto compreso nella quota ovviamente). Al termine del pranzo, rifocillati a dovere, abbiamo intrapreso la visita alla città in compagnia di Valerié, la nostra guida turistica, che nel frattempo ci aveva raggiunto. Cittadina assolutamente pregevole dal punto di vista architettonico, Colmar era in quei giorni un paese da fiaba. L’intero centro storico aveva la veste del Natale e ne incarnava lo spirito: strade intere addobbate con ghirlande, festoni, luminarie, decine di orsetti di peluche aggrappati ovunque, abeti spruzzati di vernice bianca sullo sfondo costituito dalle splendide case di vari colori pastello in stile alsaziano. Ma il momento magico è arrivato all’imbrunire quando questo paesaggio si è illuminato di mille luci di tutti i colori: un’emozione unica, ci sembrava veramente di vivere in una favola. La stanchezza (e il freddo) però comin- A spasso per il mondo ciavano a farsi sentire e con perfetta scelta di tempo ecco il nostro pullman pronto a portarci in albergo; ma le emozioni non erano finite. L’albergo si trovava infatti a un’ora di strada, a 800 metri circa s.l.m. immerso nella foresta dei Vosgi: un grand hotel in stile primo Novecento, ma completamente ristrutturato e con camere dotate di ogni comfort (tv, frigobar, letti con soffici piumoni, doppio bagno!). Doccia calda, cena servita al tavolo e poi a nanna: all’indomani ci aspettava Strasburgo. La nuova giornata cominciava con un’abbondante colazione di tipo internazionale e poi, con un’altra ora di pullman, eccoci a Strasburgo con a disposizione un nuovo accompagnatore, giunto appositamente da Parigi ma napoletano di nascita. La mattina trascorreva nel centro storico della città con visita ai principali monumenti, in particolare alla splendida cattedrale in pietra rossa e alle caratteristiche case del centro storico tra cui la Maison Kammerzell e il quartiere della piccola Francia con le sue tipiche case a graticcio affacciate sui canali. Pranzo in ristorante e pomeriggio libero a zonzo per i caratteristici mercatini, costituiti non da semplici bancarelle, come da noi, ma da tante casette di legno al cui interno gli espositori trovavano riparo dal freddo. Poi, a sera, di nuovo in albergo dove ci attendeva una cena tipica alsaziana. Eravamo ormai all’ultimo giorno. C’era solo il tempo per una visita ai mercatini di Riquewihr, piccolo villaggio alsaziano ricco di antiche e colorate case, il pranzo, ed era già ora di tornare. Rientro a Vigevano alle ore 22, come previsto. Stanche ma soddisfatte. Soddisfatte per la scelta delle mete (perfette per il periodo natalizio), per il viaggio confortevole, per la sistemazione e il servizio in albergo, per le accompagnatrici e le guide turistiche professionali e premurose, per la scansione temporale del programma (denso ma non massacrante) e per il rapporto qualità/prezzo (veramente ottimo). Aspettiamo con ansia il prossimo appuntamento. M. Guerci — L. Zaltieri G CR 3 G CR Raccontare e raccontarci Tu chiamale se vuoi… emozioni “ All’interno di questo nostro giornale, abbiamo voluto riservare uno spazio dove tutti noi possiamo raccontare e raccontarci, esprimere sensazioni, narrare fiabe o imbastire una poesia, insomma cimentarci nell’arte dell’espressione scritta, così, senza alcuna paura di giudizi e critiche, ma solo per il gusto di dirlo con parole nostre… “ 4 In Crescendo Sotto Zero Nel momento preciso in cui le acque sabbiose della tranquillità amarono i verginei flutti della pace in un bacio di profonda maestosità, diverse persone sedute in riunione erano a pochi passi dal tracciare un solco indelebile sulla terra del futuro. Oltre il colonnato, le mura, la porta e le enormi finestre celesti, un grosso tavolo centrale e sedie regali ai suoi legnosi confini e poi al di là di una vasta aula gremita di teste oziose, sopra innumerevoli rumori, la voce di un uomo si udii improvvisa: « È importante, signori e signore presenti, che al termine di questo incontro si sia raggiunto un preciso e stabile accordo tra le parti che non richieda rettifiche nel tempo e non crei equivoci di sorta ». « Tutti all’unisono devono essere in grado, senza contestazioni, di mettersi al mio servizio, ovviamente in forma di collaborazione, per ottenere il risultato a cui ognuno di noi anela nella più cupa profondità, » continuò Freddo, un noto nobiluomo di natura portato al comando Nella stanza, quelle parole rimbalzarono contro bocche stregate da ampi calici ricolmi di un liquido trasparente come acqua ma devastante come fuoco, per poi essere respinte verso bicchieri vuoti, tra mani pigre, dove i postumi del ghiaccio si distraevano ciondolando e rotolando, con schiocchi sonori, all’interno della vitrea prigione. Oltre a questo, continui sbuffi di fumo, esalati come ultimi annoiati pensieri, ne intossicarono il tragitto lasciandole, smarrite ed esanime, infrangersi contro le sorde pareti. Un momento di pausa e dopo ancora, imperterrito, aggiunse: « Ho taciuto fino a ora, raccolto in un an- golo, sperando che Saggezza e Giudizio facessero il loro ingresso nella sala per aiutarci a risolvere il nostro problema: così non è successo. Allora, compagni, mi vedo in dovere di prendere in mano le redini della discussione e di guidarla versa una rapida conclusione ». Dalla porta aperta della stanza, come un sbieco fendente, il sole fece un irrisorio capolino giusto appena per sbirciare il progredire dell’assemblea. Fu verso di esso che Freddo, con il braccio fisso, teso allo spasmo, in modo da teatralizzare il gesto, puntò lo scheletrico dito severo. Quando gli occhi dei presenti si fermarono immobili sull’obiettivo indicato, disse imperioso: « Contro quell’inarrestabile flusso di calore, le nostre energie, come sinergie, si devono fondere per insieme contrastare il sempiterno regno del signore stellare ». L’attenzione tornò rivolta a lui. Il silenzio, che sulle prime aveva invano faticato ad affiorare dai rumori confusi della massa, iniziò lentamente a farsi strada tra le lievi curve delle onde sonore fino a diventare predominante. Nessuna regola aveva, fino ad allora, guidato il comportamento dei presenti; ognuno, con il proprio modo di fare, sfasciava e ricongiungeva la sincronia delle azioni. Solo durante le ultime frasi del discorso una omogenea coordinazione emotiva parve trasformare quella caotica masnada d’inetti in un spettacolo mirabilmente orchestrato: si iniziarono a percepire accordi accuratamente pizzicati suoi nervi tesi e fiati diligentemente trattenuti e rilasciati, diretti all’unisono da un imperturbabile maestro che, con gesti sonori, ordinava le note e le sequenze ritmiche. All’apice della concentrazione globale, alzando entrambe le braccia, come a voler Raccontare e raccontarci mimare un grande universale abbraccio, Freddo eseguì l’ultimo movimento della sinfonia: « Noi, l’egida eretta in difesa dei diritti d’esistenza, innalzeremo alta la voce corale verso il sole fino a far tacere il suo trillo opprimente! Noi tutti, fratelli e sorelle, amici e alleati, non saremo più un ciclo di inaspettati, irregolari, imprevedibili eventi, ma sorgeremo, nel contesto dell’eternità, a nuova stagione! ». Muta quiete nel momento in cui ci si sarebbe aspettato un fragoroso applauso. « L’unica cosa che ci serve è una data precisa in cui dare inizio alla nostra comune rivolta, » aggiunse impassibile riaccomodandosi sul proprio scranno. Mastro Vento, primo a intuire la necessità di un gesto d’approvazione, diede il via a una serie rumorosa di fischi dai suoni magistralmente modulati. A quel punto anche altri capirono e iniziarono a battere le mani. Le ultime furono le sorelle Nuvole che, con il consueto comportamento da pecore, applaudirono solo per spirito di emulazione e attardarono la fine d’applauso nel tentativo di dimostrare la superiore intelligenza di chi ha compreso a fondo l’importanza del discorso. Cadde di nuovo un attonito silenzio seguito da un demente imbarazzo. Fortunatamente la situazione fu risolta dal pronto spirito di una donna dai capelli grigi e l’opale pelle, sempre avvolta da un alone di mistero, a volte imperscrutabile a volte leggiadra, animo fugace o ossessiva presenza, melanconica o superficiale, che disse: « Non ho intenzione di oscurare il discorso, né le importanti parole di nessuno, ma tutti sappiamo, senza necessità di ripeterlo, qual sia il punto della situazione. Lo possiamo ripetere con parole diverse, in lingue diverse ma il problema rimane e la soluzione continua a non essere attuata. Domanda più essenziale quindi è, secondo me, capire come poter scegliere una data precisa, un momento esatto che ci trovi d’accordo, per mettere in scena questo radicale mutamento ». Su tutti si dipinse la considerazione che Nebbia, questo era il suo nome, seppur fosse parente stretta delle Nuvole, non condividesse con loro la fanciullesca anima vacua: un vincolo di sangue e nulla più. Freddo fu l’unico ad apparire indifferente alla domanda. Senza drammi si alzò nuovamente e con distaccato cipiglio rispose: « Lasceremo che sia il veggente Caso a scegliere al posto nostro! ». « È uso comune lasciare a terzi la responsabilità di risolvere problemi vitali in modo da potersi rivalere, se in errore, su di lui senza però perdere la possibilità, nel successo, di prendersi il merito, » precisò con timore il consigliere Ghiaccio, scivolando nella solita puntigliosità burocratica, riflesso di una mentalità statica. I volti di molti presenti parvero liberati da un peso. Mastro Vento tirò un sospiro di sollievo rilassando le volatili membra. Le sorelle Nuvole rimasero in silenzioso coro, con la bocca mezza aperta di chi vuol commentare e mezza chiusa di chi preferisce evitare. « Se nessuno contesta tale scelta, sia mandato un messaggero a chiamare il veggente Caso! » Caso era, però, una persona dal carattere decisamente lunatico, assolutamente al di fuori delle regole, sordo alle influenze esterne, cieco alle altrui richieste: questo G CR G CR 6 Raccontare e raccontarci rendeva assai difficile anticiparne, senza ombra di dubbio, le mosse o identificare il momento esatto in cui si sarebbe presentato al cospetto del comitato. Approfittando dell’incertezza, in modo da alleggerire l’attesa, la comitiva decise allora di chiamare a raccolta anche l’elegante Danza che, senza farsi pregare, fece il suo ingresso, con acciglianti movenze e pose succinte, nella stanza fluttuando sulle note di una musica interiore dando vita a una coreografia indimenticabile. Imprevedibile, così come bisognava aspettarselo, il momento ludico fu troncato dall’avvento improvviso del veggente Caso, creando grande scompiglio generale. Mastro Vento, carezzevole amante ma furente se indispettito, non apprezzò l’interruzione del seducente spettacolo. Un turbinio di emozioni iniziarono a mescolarsi nel suo corpo, la pressione gli salì nelle vene fino a scoppiare, s’agitò e fu impossibile acquietarlo. Le Nuvole, dalle tenere forme, cercarono di rappacificare il suo cuore ma, essendo le prime a tentare, furono quelle su cui, con più violenza, si accanì la sua ira. L’insuccesso e le ingiurie fecero sì che l’energia negativa contagiò anche loro innervosendole a dismisura. Nere di rabbia, scure in volto, tra fulmini di guerra saettanti dagli occhi e gelido sudore sgorgante copioso dalla pelle, iniziarono a inveire con voce tonante contro chi le aveva offese e chi non le aveva difese. Gli effetti del fenomeno si espansero anche a Ghiaccio che, spaventato, si immobilizzò a tal punto da parer morto, chiuso in uno stato d’ibernazione depressiva che si trasmise ai più deboli del gruppo. Nebbia si fece grossa della sua esperienza per cercare di portare tutti a ritrovata ragione ma ebbe solo l’effetto di complicare maggiormente, con le sue astruse affermazioni, la tragica situazione. Più intelligente fu Danza, donna dallo spiccato senso estetico, che, capendo di non poter placare gli animi, cercò almeno di far urlare e muovere tutti a tempo secondo una silenziosa melodia comune. Ebbe quindi inizio uno sfrenato ballo nella sala: un caos ordinato senza precedenti. Freddo, che nel frattempo aveva tenuto tutto sott’occhio, salì rapido sul tavolo e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo: « BASTA!!! », poi rivolto al veggente comandò: « Dimmi, ordunque, qual è la data esatta così che tutto questo putiferio giunga alla fine! PARLA!! Quando è il momento giusto? ». Caso, senza fretta, guardò tutti i presenti poi, disinvolto, prese da una sedia un pesante cappotto e lo indossò, prese dalla tasca sinistra due guanti di lana grezza e se li infilò, prese dalla tasca destra una lunga sciarpa nera e se l’avvitò al collo. Alla fine della vestizione, fissò Freddo negli occhi impenetrabili, si girò verso la porta spalancata, si avvicinò a essa e poco prima di uscire disse: « Proprio adesso! ». Le mura, la porta, il colonnato, le enormi finestre celesti, un grosso tavolo, sedie regali, una vasta aula e tutto attorno l’inverno. Guido Cargnoni Musa Sogno di primavera flessuosa ciocca come danzando il collo candido carezzi. Intorno altre grazie si rispecchiano ma tu, perfetta, trascendi la bellezza. Gaetano Trapani Concorso G CR il presepe più bello L’ iniziativa a partecipare al “concorso” del presepe più bello ha creato, nel nostro Servizio di Pronto Soccorso, un clima simpatico di coinvolgimento nel “mettercela tutta a far bene” anche in quest’occasione. È quindi partita la ricerca di un’ideazione che potesse essere materialmente realizzata in breve tempo, con poche risorse economiche, originale e che avesse un minimo aspetto di sacralità. Pronti… via!!!! Il nostro presepe doveva nascere da cose povere come povero era Colui che è nato più di duemila anni fa. Quindi, cosa di più povero e semplice che della farina e della pasta? Bene: studio dei vari formati di pasta per mettere insieme statuine, casette, capanna, alberi, animali (bue, asinello, pecore, capre), ricerca presso vari supermercati dei formati di pasta (tagliatelle per le fronde degli alberi di palma, tortiglioni per il corpo delle statuine, pastina tipo farfalline, farfalle, conchiglie e conchigliette, semini, spaghetti per accessori e/o piccoli dettagli, massima attenzione sia alle proporzioni sia alle fattezze!!!), e poi molta manualità e pazienza per incollare il tutto; creazione del paesaggio con semolino e quadrotti di pasta tipo tempestina ed ecco che il nostro presepe ha preso vita. Grazie anche agli amici elettricisti per aver reso, con un tocco magico, più “lucente” la nostra rappresentazione. Infine… la sorpresa e la gioia che il nostro lavoro è stato apprezzato! Questo momento di gioia sono convinta che rimarrà nei nostri ricordi. Il lauto premio, in modo corale, è stato così devoluto: 100 euro a don Osvaldo perché possa ricordare i nostri colleghi che ci hanno lasciato e 300 euro alla Fucina. Grazie ancora. Cristina Cabiati 7 G CR Inaugurazione Habemus bar ? Il giorno 19 del mese di dicembre 2005 è stato inaugurato il nuovo bar dell’Ospedale Civile di Vigevano. 8 Alessandro Beltramelli, responsabile della Direzione Tecnica Aziendale, taglia il nastro con il presidente del G.C.R. Luigi Pirro. P resso l’Aula Consiliare si è tenuto un incontro in cui il presidente del G.C.R., Luigi Pirro, ha illustrato la travagliata storia di questo sospirato “Punto di ristoro” e ha, nel frattempo, ringraziato tutte le persone che hanno in qualsiasi modo voluto e concretizzato la sua nascita. Note positive e incoraggiamenti sono giunti dal responsabile della Direzione Tecnica Aziendale, sig. Alessandro Beltramelli, che ha tra l’altro espletato, insieme con il presidente, il rituale del “taglio del nastro”, dando ufficialmente vita alla nuova attività tra l’allegria della folla gremita davanti a un ricchissimo buffet di prelibatezze dolci e salate e ogni tipo di bevanda. Soddisfazione generale dei presenti e del gestore stesso, sig. Alessandro Vismara, che ha ricevuto valanghe di meritati complimenti per il raffinato arredamento e la scelta dei colori del locale che, dobbiamo dirlo, creano indubbiamente un’atmosfera davvero particolare e inusuale per un nosocomio. Noi del “Gruppo” ci auguriamo che que- Inaugurazione G CR sto attesissimo bar abbia a elargire ai suoi gestori tutte le soddisfazioni che si meritano; ci auguriamo pure che i suoi frequentatori ne traggano attimi di piacevole relax in modo da trasformare la loro pausa in un momento di pura evasione, e, ancora una volta, non ci stanchiamo di ringraziare coloro che hanno contribuito ad abbattere i piccoli grandi ostacoli che si sono frapposti lungo il percorso e, parafrasando le parole di una famosa canzone, non ci resta che concludere dicendo: « Ah che bell’ ‘o cafè, pure in Ospedale ‘o sanno fa… ». Rosy Fabbro PER COMUNICARE CON IL G.C.R. E-MAIL: [email protected] - [email protected] 0381 333 283 (OBITORIO); 0381 333 722 SEGRETERIA TELEFONICA G.C.R. 0381 333 650 (UFF. TECNICO) – ROSY FABBRO – 0381 333 999 (FAX UFF. TECNICO) CELL. 333 23 32 891 – LUIGI PIRRO 9 G CR Bilancio Gruppo Culturale Ricreativo Ospedale di Vigevano ENTRATE - USCITE ANNO 2005 ENTRATE La differenza in positivo (€ 3.697,72) tra RESTO e C/C al 31/12/05 (€ 47.132,20) è determinato da incassi di liquidità che hanno permesso pagamenti di varie spese senza ricorrere a prelievi sul conto corrente. ruppo G CRulturale icreativo Supplemento a Lomellina in Comune anno 8 n. 2 - febbraio 2006 Iscrizione presso il Tribunale di Vigevano n° 299 del 5/6/1999 Direzione, copyright Clematis viale dei Mille n. 13/B - Vigevano tel. 0381 32 69 54 Redazione ed editing Punto & Virgola viale dei Mille n. 13/B - Vigevano tel. 0381 32 66 94 - fax 0381 32 82 45 e-mail [email protected] Direttore responsabile Umberto De Agostino Redazione Luigi Pirro, Rosy Fabbro, Marisa Schiorlin, Barbara Daprà, Tiziana Piana, Martino Vaona, Massimo Faccini, Guido Cargnoni, Gaetano Trapani, Franco Fava Ospedale Civile Vigevano corso Milano n. 19 - tel. 0381 333 1 e-mail: [email protected] Grafica Simona Villa Stampa Romagna Grafica, Cusano Milanino (MI) Copyright Clematis, Vigevano 10 Testi, fotografie e disegni inviati saranno restituiti solo su esplicita richiesta dell’autore RESIDUO CASSA al 1/01/05 20/01/05 tratt. Soci mese dic. 2004 c/c 31.01.05 2/02/05 versamento 2/02/05 vending gen-feb-mar 2005 15/02/05 AUTOMATICA lug.-ago.-set. 2004 17/02/05 tratt. Soci mese gen. 2005 23/02/05 versamento c/c 28.02.05 14/03/05 tratt. Soci mese di feb. 2005 c/c 31.03.05 7/04/05 vending apr.-mag.-giu. 2005 7/04/05 vending contributo cena sociale 18/04/05 tratt. Soci mese di mar. 2005 20/04/05 ditta Lazzè per pubblicità 39.351,95 429,00 600,00 21.774,90 15.493,72 496,00 500,00 514,00 21.774,90 2.400,00 525,00 120,00 03/05/05 ditta Rimola per pubblicità 16/05/05 tratt. Soci mese di apr. 2005 26/05/05 ditta Infissi per pubblicità c/c 31.05.05 7/06/05 ditta Bovolenta per pubblicità 14/06/05 tratt. Soci mese di maggio 120,00 555,00 15/07/05 tratt. Soci mese di giugno 2005 559,00 01/08/05 08/08/05 11/08/05 12/08/05 16/08/05 vending lug-ago-set. caparra per n. 42 gitanti Barcellona caparra per n. 4 gitanti Barcellona fatt. fondiaria-SAI tratt. Soci mese di luglio 2005 15/09/05 tratt. Soci mese di agosto 16/09/05 vers. per n. 47 gitanti a Barcellona 27/09/05 vending ott.-nov.-dic. 11/10/05 resto gita a Barcellona 14/10/05 tratt. Soci mese di settembre 17/10/05 rimborso errato pagamento 120,00 566,00 120,00 21.774,90 4.200,00 400,00 120,00 560,00 566,00 9.910,00 21.774,90 600,00 566,00 190,80 11/11/05 vers. Acconto per Pinzolo 14/11/05 tratt. Soci mese di ottobre 2.150,00 577,00 5/12/05 vers. Colmar + liquidità 13/12/05 Rivers. Colmar tratt. Soci mese di novembre 6.157,50 950,00 581,00 TOTALE 177.097,57 Bilancio G CR USCITE 4/01/05 5/01/05 5/01/05 05/01/05 14/01/05 18/01/05 13/01/05 4/02/05 5/02/05 16/02/05 22/02/05 25/03/05 29/03/05 1/04/05 4/04/05 11/04/05 19/04/05 19/04/05 26/04/05 29/04/05 29/04/05 02/05/05 4/05/05 4/05/05 6/05/05 9/05/05 9/05/05 12/05/05 12/05/05 13/05/05 13/05/05 13/05/05 13/05/05 18/05/05 26/05/05 26/05/05 26/5/05 26/05/05 31/05/05 31/05/05 31/05/05 06/06/05 07/06/06 09/06/05 09/06/05 10/06/05 13/06/05 14/06/05 16/06/05 21/06/05 22/06/05 22/06/05 24/06/05 06/07/05 08/07/05 12/07/05 19/07/05 BENNET ass. pres. Oculistica n.176 ass. pres. Med. Mortara n. 177 ass. pres. Chir. Mortara n. 178 affito 2° sem. Amm.ne registrazione statuto ass.bio-optica n. 175 ass. Bovolenta n. 179 cucitrice Zenith I.V.A. ott.-nov-dic. 2004 STAV per ZELIG rimborsi Presidente gen.-feb. spese c/c spese postali ass. per giornalino n. 1 n. 000 1° prelievo per premi cena 2° prelievo per premi cena 3° prelievo per premi cena pagamento gruppo DE ANDRÉ 4° prelievo per premi cena ass. per Ega System spese varie C/C n.13 city book (euro 7,90) rimborsi Presid. mar.-apr. (prelievo) ass. ega system rimborsi Segretario 5° prelievo per premi ass. per n. 6 city byke 6° prelievo per premi ass. Ega system pagamento I.V.A. pagamento I.V.A. ass. per cena n. 120 rose per cena ass. n. 3006 per Gardaland batterista per serata cena (prelievo) mancia camerieri (prelievo) bovolenta n. 5 buoni arretrati spese bancarie spese postali per R/R rimborsi km Fino M. rimborsi km Fabbro R. assicurazione pedalata ass. per zainetti (Leeward) prel. per catering pedalata vending per pedalata prel. per don Osvaldo e B. rimborso spese Bonacasa ass. per saldo catering pedalata noleggio musica per pedalata ass. Prima Bici donazione Croce Azzurra rimborso Cottino per pedalata n. 5 city book (euro 7,90) prel. per n. 9 cordless n. 9 basi prel. per schede telefoniche ass. commercialista I° sem. pagamento fattura per canile 26,00 500,00 250,00 250,00 780,00 134,27 2.385,30 11.750,00 14,60 1.832,73 330,00 134,30 14,55 32,10 1.196,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00 500,00 2.000,00 750,00 21,00 103,00 182,40 588,00 172,50 2.000,00 1.260,00 1.000,00 1.380,00 1.390,25 1.832,73 4.000,00 180,00 2.954,00 250,00 50,00 125,00 18,65 31,50 100,00 50,00 120,00 960,00 500,00 98,25 1.000,00 136,00 900,00 100,00 1.340,00 100,00 150,00 39,50 1.300,00 410,00 900,00 494,21 20/07/05 26/07/05 27/07/05 3/12/05 07/12/05 07/12/05 07/12/05 15/12/05 19/12/05 20/12/05 22/12/05 27/12/05 27/12/05 27/12/05 30/12/05 30/12/05 pagamento I.R.A.P. 907,42 ass. per giornalini n. 2 1.196,00 libri per scuola I.P. 325,30 spese postali e spese bancarie 48,39 n. 4 city book (euro. 7,90) 31,60 rimborsi Presidente mag.- giu. 85,00 pag. fattura libreria scientifica 190,80 acconto accreditato Astrid per n. 46 8.464,00 pagamento I.V.A. 1.832,73 pagamento I.V.A. 64,62 borsa Presidente 58,50 n. 4 city book (euro. 7,90) 31,60 stampante G.C.R. 184,31 rimborsi Presidente lug.-ago. 48,30 prel. per monitor G.C.R. 600,00 n. 50 volantini per Iperclub 75,00 n. 4 city book (euro. 7,90) 31,60 pagamento fatt. canile 510,24 batteria macchina fotografica 64,00 n. 6 cartucce Epson 101,4 saldo Astrid per Barcellona 20.041,00 spese bancarie 24,2 saldo fatture per libri 440,7 n. 8 cordless per Mortara e ginec. 950,00 ass. per assicurazione Direttivo 661,00 affitto I° sem. Amm.ne per macch. 789,95 biglietti per Montesano e A.G.G. 3.039,99 prel. per Barcellona 1.000,00 ass. per Coremec ghiaccio sintet. 360,00 n. 50 per Aldo-Giovanni e Giacomo 2.200,00 TV per Riabilitazione Mortara 340,00 gita sciistica 700,00 n. 50 per Aldo, Giovanni e Giacomo 2.200,00 ass. Croce Rossa sez. Fem.le 1.500,00 rimborsi Presidente set.- ott. 83,1 pagamento I.V.A. 1.883,23 Cagnoni per n. 290 biglietti 5.016,50 abbonamento riv. Viaggi 12,00 pagamento I.R.E.S. 394,22 canone internet 360,07 Astrid per Colmar 10.145,00 tickets Iperclub 2.000,00 spese bancarie 25,20 cartucce stampante 83,50 prel. Colmar 1.000,00 ass. giornalino n. 3 1.976,00 ass. tipograf. Artigiana 248,00 ass. Suor Gemma 1.000,00 prel. per buffet natalizio 1.150,00 programma per macchina fotog. 134,93 prel. per saldo buffet e gadget Diret. 1.010,00 fatt. Stav per 24 nov. A Milano 310,00 fatt. n. 77 II° sem. macchinette 789,95 fatt. n. 83 ott.-nov.-dic. PER bar 1.205,10 ass. P. S. per presepe 500,00 rimborsi Presidente nov./dic. 121,80 TOTALE 133.663,09 30/07/05 01/08/05 03/08/05 11/08/05 11/08/05 11/08/05 26/08/05 29/08/05 31/08/05 01/09/05 02/09/05 9/9/05 10/9/05 13/09/05 16/09/05 17/09/05 22/09/05 28/09/05 28/09/05 05/10/05 06/10/05 07/10/05 07/10/05 07/10/05 12/10/05 12/10/05 14/10/05 20/10/05 25/10/05 27/10/05 01/11/05 4/11/05 16/11/05 18/11/05 28/11/05 28/11/05 28/11/05 30/11/05 11 G CR Vita ospedaliera Nascere a Vigevano ? Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia P.O. di Vigevano – AO di Pavia PRIMARIO: dott. RUGGERO DUROLA 12 I ncontrarsi per una nascita attiva, preparazione alla maternità e paternità. È questo il “nome” dei corsi che proponiamo alle future famiglie. Un percorso alla scoperta del saper essere genitori. Dopo un cammino di rielaborazione e riqualificazione del nostro essere ostetriche abbiamo pensato a nuovi “corsi” più vicini alle esigenze dell’utenza. Il primo passo è stato quello di porsi degli obiettivi che si diversificano e completano nei diversi corsi (in gravidanza, nel dopo parto) Questi concretamente sono: • dare sostegno alla donna e alla coppia fin dall’inizio della gravidanza; • favorire la crescita di un atteggiamento positivo verso il parto come un evento naturale e fisiologico della vita di famiglia; • cercare in ogni gruppo gli strumenti più adeguati per affrontare attivamente il dolore del parto; • dare spazio al movimento quale preparazione fisica al travaglio di parto; • stimolare il rilassamento; • incoraggiare l’interazione tra i diversi membri del gruppo e favorire un sempre maggiore affiatamento anche all’interno della coppia; • favorire il passaggio di informazioni attraverso strategie che garantiscono la “messa in gioco” di tutti i componenti del gruppo; • trasmettere una nuova cultura dell’evento nascita basata sulla partecipazione attiva della donna e della coppia. Dopo il parto ci proponiamo di: • favorire la rielaborazione del vissuto del travaglio e del parto; • sostenere la donna che sceglie l’allattamento artificiale; • stimolare l’allattamento al seno (aumento di neonati allattati esclusiva- mente al seno fino al sesto mese); • favorire la relazione madre-bambino attraverso il contatto fisico (massaggio); • informare la donna sulle modificazioni del proprio corpo nel puerperio; • sostenere la donna nel nuovo ruolo di moglie e madre (la sessualità nel dopo parto). Abbiamo così formulato tre tipologie di incontri, per la donna (dal quinto mese o dall’ottavo), per la coppia e per la mamma con il suo bimbo (nei primi quattro mesi e dal quinto mese all’anno). La scelta del luogo è stata valutata molto attentamente e corrisponde appieno alle caratteristiche desiderate. Lo spazio è sufficientemente ampio per accogliere i partecipanti, prevede inoltre un tavolo allestito come zona ristoro con bevande calde o fredde secondo la stagione e un angolo con videoregistratore, televisore e stereo. Il pavimento è di parquet con cuscini di varie dimensioni, forme e colori e materassini per lo stretching, anche le pareti sono colorate: tutto per creare un’atmosfera informale e accogliente. La stanza è sempre preparata in modo da creare un cerchio con i cuscini al fine di favorire una buona interazione del gruppo e favorire le attività pratiche. Alle pareti alcuni poster contribuiscono a trasmettere messaggi. Per gli incontri del dopo parto c’è un “angolo neonato” per l’eventuale cambio del bambino o per farlo giocare. È stata individuata nella figura dell’ostetrica l’operatore che si occupa degli incontri quale facilitatore, conduttore e non artefice o protagonista dell’incontro: per valorizzare il gruppo e la sua dinamica che può anche modificare la programmazione dell’incontro stesso. Il corso è, infatti, all’insegna della flessibilità. Vita ospedaliera L’importanza della presentazione individuale all’inizio dell’incontro: riduce le ansie, aiuta le persone a entrare in relazione e stabilisce gli obiettivi comuni del gruppo. L’incontro tiene conto dei tempi di attenzione e di assorbimento, che nel processo di apprendimento sono bassissimi (10-15 minuti). Da qui la necessità di molteplici strategie (teoria, pratica, lavori di gruppo, movimento, rilassamento) al fine di attivare continuamente il gruppo allo scopo di far passare l’informazione. Pennarelli, fogli, cartoncini, cartelloni colorati e grandi fogli bianchi sono a disposizione per le varie attività proposte; cravatte per il lavoro corporeo; palla per scaricare le tensioni, giocare insieme, ricordare il nome dei partecipanti; cesti contenenti materiale per l’accudimento del neonato o strumenti per individuare le procedure ostetriche; palline da tennis e olio di mandorle per il massaggio; bambolotto e corredino per acquisire le competenze pratiche circa la manipolazione, le cure igieniche e il massaggio del neonato; cartelle ostetriche illustrative per mostrare la dinamica del travaglio di parto; materiale audiovisivo; cassette di musica d’ambiente per il rilassamento, o di musica ritmica per le attività di lavoro corporeo, musiche con suoni d’acqua o rumori della natura. Da tutto questo emerge quanto poco di “lezione classica” ci sia nei nostri incontri, in cui dominano giochi quali gli orologi per confrontare il quotidiano attuale con la vita che si condurrà con il bambino; oppure inventare la storia di un parto o il diario del bimbo oppure disegnare il luogo della nascita del proprio bambino. Proponiamo anche la drammatizzazione (un teatro per imparare a “mettersi” in una determinata situazione, per esorcizzare le paure) e attività pratiche (NEGLI INCONTRI IN GRAVIDANZA: massaggio, posizioni, per travaglio e parto, rilassamento, movimento; NEGLI INCONTRI DEL DOPO PARTO: massaggio del neonato, esercizi semplici di ritonificazione perineale e addominale). Il nostro impegno ha portato a notevoli risultati: prima di tutto l’aumento di richiesta per i suddetti “corsi”, anche da parte di donne che non partoriranno nel nostro reparto e che ritornano per gli incontri con il neonato. Le coppie affrontano l’evento nascita con una maggiore consapevolezza verso le proprie capacità, l’offerta del punto nascita scelto e le richieste da fare; dopo il parto le mamme allattano tutte e molto a lungo ( nove mesi almeno). La modifica dell’atteggiamento di tutto il personale della nostra Unità Operativa verso la gravidanza e il parto come evento naturale della vita della donna e della coppia è il più importante risultato ottenuto. Continuiamo a lavorare intensamente nella speranza che la gravidanza (endogestazione), il parto e il puerperio (esogestazione) diventino sempre più momenti straordinari di vita quotidiana da vivere con le proprie energie da protagonisti. Marisa Schiorlin Barbara Daprà G CR Come eravamo: una visita pediatrica negli anni Trenta 13 G CR Il mondo dei sensi Ciò che noi sentiamo “ La rubrica vuole essere un’occasione per fare un piccolo viaggio nel mondo dei nostri sensi e sul significato che essi hanno nella nostra esistenza. “ 14 L a vita ha le sue strade e, in ogni strada, sono presenti i segnali che ci indicano il percorso. Ad alcuni viene chiesto (e concesso) di fare il giro del mondo, ad altri di fare l’esperienza dell’eremita, ad altri di scalare le vette più alte, ad altri ancora di esplorare le profondità del mare. La vita ci indica, passo dopo passo, il percorso da intraprendere e ci offre tutto il necessario per percorrere la nostra strada. A volte però accade che abbiamo la sensazione che la vita trascorra lineare, monotona e senza nulla di nuovo. In modo particolare, ci accade che nella quotidianità dimentichiamo di “connetterci” e mettiamo a tacere il nostro SENTIRE lasciando un po’ troppo a riposo i nostri organi di senso. E pensare che i nostri organi di senso hanno proprio lo scopo di esistere per captare informazioni e trasmettere messaggi. Tutto ciò che noi sentiamo (un dolore, un contatto, una musica, le parole) rappresenta un vissuto assolutamente personale e non sempre ripetibile. Così, ogni volta che non sentiamo, ci perdiamo l’occasione di vivere intensamente un’esperienza o un’emozione. Anche le emozioni che comunemente identifichiamo come negative sono indispensabili e ci offrono informazioni utili. Lo stesso dolore ha una funzione di allarme e di protezione nei confronti del nostro corpo. Pensiamo ad esempio al dolore provocato dal contatto di una fonte di calore che ci avverte di allontanarci o al dolore provato per un lutto che ci dà la dimensione dell’intensità del nostro amore. Rimane il fatto che ciò che noi sentiamo è il personalissimo messaggio inviato, in un determinato momento nella nostra vita, proprio a noi. Una sorta di privatissimo indirizzo a cui solo noi, e nessun alto, ha accesso. Tutto sta nel voler sentire e nell’avere l’atteggiamento di cuore di “volerci essere”. Affrontato da questo punto di vista il nostro sentire acquisisce un senso e il pensiero scaturito dalla nostra decodifica del Il mondo dei sensi messaggio produrrà come riflesso i nostri comportamenti e i nostri atteggiamenti. Attraverso i comportamenti, noi rendiamo visibile agli altri il nostro pensiero e trasmettiamo ciò che abbiamo imparato da quell’esperienza. Se decidiamo di chiudere i sensi e non sentire, non impareremo nulla e trasmetteremo a volte un vuoto, altre volte un pensiero negativo. Secondo alcune filosofie, ciò che noi sentiamo corrisponde a ciò che noi siamo in quel preciso istante della nostra vita. Questo spiega come mai la stessa esperienza può essere vissuta in modo diverso da ognuno di noi e può anche essere diversa per noi se la proviamo in momenti diversi della nostra vita. Spesso incontriamo persone o leggiamo frasi, che ci ricordano che nella vita è importante ASCOLTARE. È ormai un messaggio così frequente che quasi ci sembra scontato anche se tutti, in fondo al nostro cuore, sappiamo di dover ascoltare di più. Rimane però un fatto: per imparare ad ASCOLTARE dobbiamo prima imparare a SENTIRE ossia captare quello che i nostri sensi hanno recepito e vogliono dirci. L’arte di ASCOLTARE può quindi essere definita come un’esperienza più profonda del semplice sentire. SENTIRE significa attivare i nostri organi di senso e porsi nell’atteggiamento di cogliere la sensazione che ci trasmettono. I nostri organi di senso sono sempre attivi ma accade che il nostro cuore sia “sconnesso” e non si accorga di loro. La quotidianità è fatta di tante cose, molte delle quali routinarie, a cui siamo tanto abituati da non riuscire neppure ad assaporare per un istante la sensazione che ci danno. Ed ecco che, se c’è la pioggia, « le previsioni del meteo lo avevano detto », e se c’è il sole, « meno male ». Ma quali profonde sensazioni abbiamo dimenticato! Dalla piacevole sensazione delle gocce d’acqua sul nostro viso che da bambini ci G CR faceva correre sotto la pioggia, alla gioia di stare all’aperto sotto il sole di primavera. Accade così che al mattino ci prepariamo ad andare al lavoro dopo aver bevuto un caffè veloce, guidando l’auto in una strada già affollata di gente, sentendo il notiziario alla radio. Così facendo inviamo al nostro cervello una serie di informazioni “negative” e ci dimentichiamo di dargli quello speciale nutrimento di cui ha tanto bisogno e che si può acquistare a costo zero. Ad esempio: sentendo il profumo che abbiamo scelto per la giornata potremmo ricordargli che il nostro naso non sente solo odori sgradevoli ma anche odori piacevoli, la morbidezza dell’abito che abbiamo indossato ci potrà ricordare che la nostra mano tocca e trasmette emozioni, il buon gusto del caffè ci potrà ricordare che nella vita è spesso una questione di gusto, la vista dei colori dell’alba ci potrà ricordare che i nostri occhi sono fatti per vedere il cielo terso, il suono della voce di nostro figlio ci potrà ricordare (al di là dei soliti capricci) che lui è parte speciale del nostro modo di amare. Tutto sta nel voler risvegliare i nostri sensi e SENTIRE! J. K. 15 G CR A spasso per il mondo la talpa ? Ovvero, occhiate e bisbigli all’interno della gita sulle nevi di Pinzolo e Madonna di Campiglio. 16 S i parte, finalmente. Dopo mesi di programmi, annunci e balle varie arriva l’ora “X”: giovedì 12 gennaio ore 15.30. A pochi metri dal passo carraio dell’ospedale è pronto il pullman che ci porterà a destinazione. Nel suo nero splendore il potente mezzo messoci a disposizione dalla STAV è pronto: mi preme conoscere il nocchiero, chi è il Caronte che ci traghetterà sulle nevi di Pinzolo e Madonna di Campiglio? Eccolo: basso, tarchiato, berrettino nero, baffetti alla Clark Gable. Si chiama Francesco. È una faccia che dà fiducia, di uno che sa il fatto suo. Ci espone subito il suo “auto-pensiero”: alle 16 si parte. Poco prima di Brescia alle 18.15, sosta all’autogrill. Dieci minuti — non di più — e si riparte. Manco farlo apposta, tutto in perfetto orario. « Non facciamo tardi perché da qui a Pinzolo ci sono 100 chilometri. Ma con quella strada ci si impiega due ore. » Si riparte in perfetto orario alle 18.20 e, inutile dirlo, alle 21 in punto il turbo è parcheggiato adiacente all’hotel e noi tutti seduti per la cena. Grande Francesco… e grande cena! Venerdì, si parte subito alla grande. Sveglia di buon ora, abbondante colazione per tutti e poi via sulla funivia che porta alle nevi del Dos del Sabion sopra Pinzolo, a 2100 metri. Da lì partono 26 chilometri di piste e uno spettacolo mozzafiato. Ti trovi di fronte al gruppo delle Dolomiti di Brenta — tra le più belle montagne al mondo. Goduria pazzesca: neve fantastica, sole caldo e inebriante. Notevole lo spiegamento di forze messo in campo dal laboratorio analisi, guardate la foto del dott. Varotto che ne sono testimonianza. Ma il fotografo ufficiale del gruppo è Roberto Bonacasa, che scatta fotografie a sorpresa a tutti, preferendo di gran lunga le signore e signorine ai bei paesaggi dolomitici. Annalisa Franza, la “Stefy” Aceti, La Fiorella Rocca, la “Pinu” Barone con la regia della Grazia Di Natale (le zie), puntano forte e agganciano un bel maestro di sci. Ecco il classico esempio: unire l’utile al dilettevole. Peccato che Fabio — un marito — vigili e si iscriva anch’egli al corso accelerato. A fine giornata, a cena, se ne sentono di tutti i colori. Ma non è finita: al palazzo del ghiaccio di Pinzolo c’è tempo ancora per divertirsi. Pattinatori folli: il neofita dott. Musazzi incanta la platea, Gianmario Valente… valente sui suoi passi, sul ghiaccio traballante è. Ma, il più fortunato pare sia Max Amolaro, grazie al suo baricentro… basso. E le zie? Ah le zie già, ci sono anche loro. Poco avvezze al freddo — data la tenera età — non hanno pattinato… pare si siano scatenate, più tardi, in un caldo dancing. Sabato mattina non ci ferma più nessuno. Il pullman parte a un solo grido. « TUTTI A MADONNA DI CAMPIGLIO! ». Prima puntata a campo Carlo Magno. I più temerari, quelli dallo sci facile, scendono tutti: l’uomo proiettile e signora, il grande gruppo del laboratorio, il dottor Musazzi; c’è anche Max Amolaro con al collo lo snowboard, gli sci e racchette. « Ci ritroviamo tutti — tuona l’autista — al parcheggio di Madonna di Campiglio! » Alle 16.30 si ritorna a Pinzolo. E qualcuno bisbiglia: « Chi c’è c’è, chi non c’è… ». Chi non scia, come me e la moglie, gironzola un po’ per il paese; poi, attratti dalla bella giornata, prendiamo la funivia che porta al monte Spinale. Anche qui spettacolo della natura in cinemascope… e alle 12.30 stinco con polenta al rifugio Dosson. Il tempo vola — ahimé! — ma prima di ritornare ci siamo rifatti un minitour per Madonna di Campiglio: è carinissima, elegante e confortevole. A spasso per il mondo Puntuali arriviamo al pullman. Alla spicciolata rientrano gli sciatori. Elenco alla mano controlliamo se ci son tutti. Matteo Bello: presente, quattro voli… Ambrogio Cottino: un pupazzo di neve centrato in pieno! Son qui per miracolo! (il solito esagerato)… proseguiamo nell’appello… Gerlo Dario… Gerlo Dario… nessuna risposta. Lo sguardo dell’autista Francesco si fa truce. « Alle 16.30 si ritorna a Pinzolo… do you remember? » A questo punto, scatta in ognuno di noi un’ipotesi, mille pensieri si rincorrono, gli interrogativi si scavalcano, si susseguono: che cosa sarà successo, dov’è andato, cosa sarà di lui… forse ha sbagliato strada (pardon… pista)… Il tempo passa, inesorabile, e Gerlo Dario non si vede. Cottino prende il coraggio a due mani e va a cercarlo. Come al solito la vocina in fondo al pullman: « Ociu che al vegna pù ndrè nonca lu… ». Invece no!! Dopo dieci minuti — che ai più sono sembrati un’eternità — eccoli! Che cosa è successo??? Di tutto. Il buon Gerlo è un boxeur all’angolo, si difende come può: la pista mi sembrava la stessa, invece no!… seguivo lui, poi il lui era un altro… ma il telefonino, non potevi… il telefonino era scarico… non prendeva più. La vocina in fondo al pullman: « Ciapan pù… te! ». Ma tant’è, tutto è bene quel che finisce bene. Naturalmente a cena — altra grande cena — i commenti si sprecavano, tutti infervorati e agitati dal fuori programma, aggrovigliati in sussurri, brusii, fruscii… Bravo Gerlo Dario! Hai voluto regalarci un sussulto alla piatta monotonia di una giornata al sole di Campiglio. Anche domenica non ci si tira indietro. Ritorniamo sulle piste fino all’ultimo. Tutti che vogliono far vedere quanto son bravi, quanto son buoni, quanto hanno imparato in così poco tempo. E c’è sempre quella là che tira in ballo il suo ginocchio… « mi piacerebbe provare… forse sarei anche brava… ma questo ginocchio!!!!! » Fabio, Annalisa e Valentino se le giocano, G CR le ginocchia, con ultime discese sulle “padelle“. Tentano di centrare una mamma con la carrozzina che passeggia sulla pista! Ma il tempo vola. Ormai l’ora volge al desio. Si prende la strada per il ritorno. Il potente mezzo è lì bell’e pronto. Sembra di vedere tutti i suoi cavalli al nastro di partenza che scalpitano. Dall’altoparlante del pullman le canzoni dei Beatles (ma chi erano mai questi Beatles?) aiutano la malinconia del ritorno. Rivedo il film di questi giorni e riavvolgo velocemente la pellicola. A Pinzolo, ho visto, dopo averlo letto su “Bell’Italia” (mi sembra) o su “Dove”, un gioiello artistico della val Rendena: la “danza macabra” affrescata su una parete esterna della chiesa di San Vigilio adiacente il piccolo cimitero. La chiesa è quella che è quasi di fronte alla funivia. Penso la ricordiate tutti. “Danza macabra” perché è dipinto un corteo di imperatori, signori, poveri, monache e soldati di quel tempo che danzano in coppia con scheletri che con espressione beffarda ricordano l’ineluttabilità del destino umano. Poi, la presenza dei piccoli Sara e Matteo. Ci hanno accompagnato con discrezione, come se non volessero disturbare, invece era educazione la loro! Voglio salutarli e salutarvi con l’augurio di rivederli. Presto. Martino Vaona 17 G CR Convenzioni Convenzioni news SCI CLUB VIGEVANO Con questa presentazione lo Sci Club Vigevano offre ai vostri Soci la possibilità di iscriversi al nostro sodalizio senza nessun costo. A tutti quanti in regola con il vostro tesseramento che ne faranno richiesta verrà riconosciuta a titolo gratuito la tessera associativa dello Sci Club. L’associazione dà diritto ad alcune facilitazioni come la possibilità di acquistare dei MULTIPASS che permettono in molte località sciistiche l’acquisto di skipass a prezzi scontati, assicurazione R.C. e di primo soccorso valida sino a settembre 2006, di partecipare alle iniziative (gite – corso di sci alpino) organizzate dallo Sci Club. Durante le gite i prezzi degli skipass sono ancora più convenienti grazie a convenzioni con il CENTRO SCI CLUB LOMBARDIA, e in più a richiesta e compatibilmente con la disponibilità degli accompagnatori dello Sci Club possibilità per gruppi di 5/8 persone di usufruire di sci accompagnato. Lo staff dello Sci Club Vigevano INFORMAZIONI DETTAGLIATE PRESSO LA SEDE IN corso NOVARA, 14b ORARI APERTURA SEDE dalle ore 17.30 alle 19.30 Il venerdì anche dopo cena dalle 21.30 R.A.S. La nostra Agenzia, da sempre attenta a ricercare nuove opportunità di sviluppo, promuove e di conseguenza concede le agevolazioni tariffarie per le tipologie di prodotti di seguito meglio indicati a tutti i Soci (compresi loro famigliari conviventi) della Vs. Associazione: • polizza SISTEMA PERSONA (infortuni/diaria/i.p. malattia) sconto 15% • Polizza CODICE SALUTE (rimborso spese mediche) sconto 10% • Polizza GLOB. ABITAZIONE “FULL CASA” sconto 15% • Polizza AUTO “INSTRADA” – R.C.A. – Incendio/furto sconto 15% sconto 25% Si precisa altresì che altre tipologie di prodotti assicurativi potranno essere a richiesta inseriti nella presente convenzione e che tutti gli Associati potranno richiedere e ottenere la consulenza assicurativa del ns. esperto Paolo Morandi anche in relazione ai vari prodotti previdenziali e di risparmio. Con l’augurio che la nostra offerta commerciale possa incontrare il favore degli associati, ci è gradito l’incontro per porgere distinti saluti. Agenzia Vigevano Buozzi via Bruno Buozzi, 14 telefono 0381 79 851 / 0381 79 852 / 0381 79 853 fax 0381 83.885 E-mail: [email protected] 18 I FIORI DI CARMEN – corso Milano, 15 – Vigevano ZANDI FIORI – via del Cannone, 8 – Mortara ➔ 10% di sconto – sino al 2008 ➔ 10% di sconto Buonumore G CR RIDIAMOCI ADDOSSO by Franco Fava TRA MEDICI – Perché sei così triste? SECONDO MEDICO – Ho perduto due miei clienti. PRIMO MEDICO – Morti? SECONDO MEDICO – No, guariti! PRIMO MEDICO CONSULTO PRIMO MEDICO – Caro collega, siamo giunti in tempo. SECONDO MEDICO – Perché? PRIMO MEDICO – Ancora un po’ di ritardo e l’ammalato sarebbe guarito da solo! COERENZA – Si vocifera che tu abbia curato un cliente per una malattia di cuore ed egli sia morto di broncopolmonite. SECONDO MEDICO – È falso! Quando io curo un paziente di una malattia lui muore di quella! PRIMO MEDICO PROBLEMI DI ETÀ – Dottore, mi fa male la gamba sinistra. MEDICO – (dopo una visita accurata) Lei non ha niente di grave, la gamba le fa male a causa dell’età. PAZIENTE – Non è possibile, la gamba destra ha la stessa età e non mi fa male! PAZIENTE DAL DIETOLOGO – Dottore, la dieta che mi ha prescritto è efficacissima, ho già perso tre chili, ma mi rende molto nervosa. Pensi che ieri ho morso un orecchio a mio marito. DIETOLOGO – Signora, non c’è nulla di cui preoccuparsi, un orecchio saranno sì e no cinquanta calorie. PAZIENTE DAL GINECOLOGO 1 – Dottore, quando faccio all’amore sento dei fischi. GINECOLOGO – Quanti anni ha, signora? PAZIENTE – Ottanta. GINECOLOGO – E che vorrebbe, gli applausi? PAZIENTE PAZIENTE DAL GINECOLOGO 2 – Dottore, ho un grosso pro- blema!! – Mi dica. GINECOLOGO PAZIENTE – Dicono che sono ninfomane! – Vedremo subito cosa fare. Nel frattempo, se mi toglie le mani dal pene, le misuro la pressione! GINECOLOGO DAL GINECOLOGO 3 – Lei ha molte perdite durante il ciclo? PROSTITUTA – Beh, più di diecimila euro. GINECOLOGO PRIMA AMICA TRA AMICHE – Com’è andata dal gine- cologo ? TRA AMICI – Il dottore per la tosse mi ha dato un grosso purgante! SECONDO AMICO – E non tossisci più? PRIMO AMICO – Non oso! PRIMO AMICO AL TELEFONO – Signor ginecologo, ho per caso lasciato lì gli slip? GINECOLOGO – No. PAZIENTE – Mi scusi, proverò a chiedere al dentista! PAZIENTE wanted by Massimo Faccini SECONDA AMICA – Beh, mi ha detto che ho un clitoride come un melone. PRIMA AMICA – Grande? SECONDA AMICA – No, dolce! UNA GAMBA FASTIDIOSA PAZIENTE – Dottore, mi si addormenta spesso la gamba. MEDICO – Stia tranquillo, non è nulla. PAZIENTE – Sarà… ma la mia russa! TRA AMICI – Perché sei scappato dalla sala operatoria prima dell’intervento? SECONDO AMICO – Perché l’infermiera diceva: “Coraggio, non si preoccupi, è un’operazione facile”. PRIMO AMICO – E questo non ti ha tranquillizzato? SECONDO AMICO – Il fatto è che parlava con il chirurgo! PRIMO AMICO SOGGETTO ILARE DAL DENTISTA – Dottore, che cosa mi consiglia per i miei denti gialli? DENTISTA – Una cravatta marrone. PAZIENTE QUI PRO QUO – Dottore, com’è andata l’operazione di mio nonno? MEDICO – Operazione?!? Ma non era un’autopsia? PARENTE SOGGETTO FURIBONDO CHI RICONOSCESSE IL SOGGETTO RAPPRESENTATO È PREGATO DI SEGNALARLO TEMPESTIVAMENTE ALLA REDAZIONE. LA SOLUZIONE AL PROSSIMO NUMERO. 19 G CR Gruppo culturale Novità • 184 pagine • formato 17 x 26 cm • stampa a due colori • oltre duecento illustrazioni PREZZO DI COPERTINA 16 EURO Per i soci GCR 12 EURO per prenotazioni rivolgersi a Luigi Pirro LA PRIMA STORIA DELLA PROVINCIA UN VOLUME UNICO