COSE BUONE CHE FANNO BENE…… 10 maggio 2011 Racconto

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COSE BUONE CHE FANNO BENE…… 10 maggio 2011 Racconto
COSE BUONE CHE FANNO BENE……
10 maggio 2011
Racconto : “Roccia Grande”
C’era una volta un piccolo paese arroccato
su una montagna così alta, ma così alta che,
per arrivare in cima, bisognava usare uno
speciale ascensore costruito con funi e
contrappesi che sollevavano una grande
cesta. In questo paese vivevano solo poche
persone che non conoscevano nulla al di
fuori delle loro case, dei loro vicini e dei
loro animali da cortile.
Poiché il terreno era tutto roccioso, non
crescevano né l’erba, né i fiori, né gli alberi,
insomma, nulla che avesse le radici.
Un triste giorno, gli abitanti di Roccia
Grande ( così si chiamava questo paese),
cominciarono a cambiare aspetto ed il
Re, preoccupato, mandò il suo fido
piccione viaggiatore dal Saggio Mago,
che viveva ai piedi della montagna
perché gli portasse questo messaggio: “,
i miei sudditi stanno sbiadendo”. Il Mago
si recò subito a Roccia Grande per
vedere
di
persona
cosa
stesse
accadendo.
Prese “l’ascensore” e dopo ore di
faticosa scalata, arrivò in cima.
Lo scenario che gli si presentò fu
terribile: fra le case tristi e prive di
colore,
si
aggiravano
persone
pallidissime,
dall’aspetto
alquanto
malsano. Il Mago corse subito dal Re, il
colorito del quale non era certo migliore di quello dei suoi sudditi. “Ti prego, Mago
Saggio, fa una magia e guariscici!” esordì subito il Re sconsolato.
“Tranquillo, Sire, ho capito qual è il vostro problema!”
Il Mago si mise subito all’opera: agitò in aria il suo lungo bastone nodoso e pronunciò
incomprensibili formule magiche. In men che non si dica,il cielo fu oscurato da migliaia
di pellicani che, nella borsa sotto il becco, trasportavano terra fertile da scaricare
sopra le pietre di Roccia Grande. Dopo i pellicani, arrivarono miriadi di passeri che nei
loro becchi racchiudevano migliaia di semi da far ricadere sul terreno sparso dai
pellicani.
Il Mago, a questo punto, chiamò a raccolta le nubi che, appena giunte, fecero cadere
una pioggia sottile ed insistente per due giorni..
Quando, il terzo giorno, uscì il sole, già stava spuntando una tenera erbetta. In quel
momento intervenne nuovamente il Mago, agitando velocemente il suo bastone magico
per accelerare i tempi.
Allora tutti i semi germogliarono, i fiori sbocciarono, apparve ogni tipo di verdura e di
frutta che maturò velocemente. Il paese cambiò aspetto, tutto divenne colorato e
allegro, così ricoperto di rigogliosa vegetazione…gli abitanti, però, erano sempre più
sbiaditi.
All’improvviso, il Mago fece apparire nel bel mezzo della piazza del paese, un’enorme
tavola imbandita con ogni tipo di verdura e frutta.
Antipasti , primi gustosi, profumate pietanze, dolci golosi: tutto era rigorosamente a
base vegetale.
Gli abitanti di Roccia Grande guardarono sospettosi tutti quei piatti dall’aspetto
invitante e colorato, ma a
loro
assolutamente
sconosciuti: non avevano il
coraggio di assaggiarli.
Quando Michelino, il bimbo
più vivace del paese, si
avvicinò alla tavola e prese
una bella mela rossa, tutti gli
altri
terrorizzati,
gridarono:no,
pazzo,
non
farlo!
È pericoloso!”. Troppo tardi:
Michelino aveva già dato un
bel morso a quel frutto
succoso
e
masticava
dubbioso. Lentamente, le diafane guance del piccolo, cominciarono a riprendere colore
e, morso dopo morso, il suo aspetto ritornò quello di un bambini sano e vivace.
Immediatamente, tutti gli
abitanti del paese si
lanciarono
su
quella
invitante tavola imbandita
con carote, insalata, piselli,
pomodori, zucche, mele,
pesche, meloni…
A
mano
mano
che
mangiavano
i
saporiti
frutti della natura, il loro
pallore e il loro triste e
allampanato
aspetto
sparivano, mentre il Mago,
in
disparte, osservava
soddisfatto.
Da allora Roccia Grande cambiò il suo nome in “Giardino delle Delizie”.
Tutti gli abitanti d’intorno, simili alla vecchia “Roccia Grande”, si misero d’accordo per
costruire una grande funivia per poter facilmente raggiungere quel paese arroccato e
comprare quei magici e sconosciuti prodotti della terra. Il Re del “Giardino delle
Delizie” fece erigere un monumento tutto d’oro che raffigurava il Mago Saggio mentre
reggeva un bel cesto ricolmo di frutta e verdura.
Così, da allora, tutti gli abitanti di quei luoghi, nutrendosi soprattutto dei prodotti
della terra, vissero per sempre felici, contenti e sani.
Se sano, forte e bello vuoi restare, tanta frutta e verdura devi mangiare.
(Annalisa Conte)
Che
buoni
gli spinaci!