il tappeto più grande del mondo

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il tappeto più grande del mondo
tappeti orientali
D
arch. jim lo coco
a sempre il mondo arabo richiama la fantasia di noi occidentali. Attualmente è
in corso un’inevitabile metamorfosi economica e in parte culturale, complici le motivazioni legate al petrolio. Tuttavia elementi architettonici e decorativi rimangono invariati; sproporzionato è invece il modo di realizzarli e conseguentemente mostrarli al
mondo intero. Tutto è proteso al raggiungimento di qualcosa simile ad un record: il
palazzo più alto, l’albergo più lussuoso la moschea più capiente… il tappeto più grande.
In questo caso il ruolo è duplice: da un lato status sociale, dall’altro sontuoso oggetto
funzionale indispensabile ad isolare il fedele nel momento solenne della preghiera.
Nel 1997 l’azienda Iran Carpet Company viene incaricata dalla Royal Court of Sultanate of Oman di realizzare nella capitale Muscat un tappeto in grado di rivestire
completamente gli oltre 4.300 metri quadrati della sala di preghiera principale della
moschea del Sultano Qaboos. Le dimensioni di questo straordinario manufatto sono
di circa 70.50 x 60.90 m, per una superficie complessiva di 4.343 metri quadrati e
per un numero complessivo di nodi senneh che sfiora i 1.700 milioni. La struttura
(trama ed ordito) è realizzata secondo la norma in robusto filato in cotone, mentre il
vello è realizzato in morbide lane tinte in circa 28 colori di origine vegetale.
il tappeto
più grande
del mondo
Favole eterne del mondo arabo.
Opere d’arte annodata tra storici
record e atmosfere incantate.
Creazioni che ammaliano
anche il mondo occidentale.
La sala da preghiera nella Moschea del sultano Qaboos Muscat Oman.
Circa 600 gli annodatori, tra i quali numerose donne, impiegati per oltre 4 anni in
un’opera artigianale che non ha precedenti completamente realizzata in Iran e precisamente nei laboratori di Nishabour, nella provincia del Khorasan, noto dai secoli
passati per la morbida lana prodotta ed esportata in tutto il Medio Oriente.
L’impianto decorativo del tappeto risulta assolutamente inscindibile dall’architettura della moschea e dalla sua elaborata cupola; presenta un medaglione centrale
ispirato alla storica moschea di Isfahan dalla quale mutua i disegni floreali stagliati
su fondo azzurro.
Tradurre in nodo le curvilinee superfici della moschea ha reso evidentemente maestosa l’opera tanto da conferirle il titolo di Tappeto delle Meraviglie.
Ma l’ultima meraviglia va ricercata nell’Emirato di Abu Dhabi, nella sua Grand Mosque
dove, tra magnifici mosaici d’oro e marmo, non poteva mancare l’ennesima opera d’arte
annodata, il tappeto più grande del mondo. Sempre di manifattura iraniana e proveniente dalla medesima provincia del Khorasan, con i suoi 6.000 metri quadrati veste
magnificamente la sala preghiera della Moschea segnando un altro storico record, sorta
di favola incantata che il nuovo mondo arabo intende rendere eterna.
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di
arch. Jim Lo Coco
Esperto d’arte tessile iscritto
al ruolo di Periti ed Esperti della
Camera di Commercio di Brescia. Insegna Storia e tecnica del
tappeto orientale presso la Scuola
Regionale per il Restauro ENAIP.
Titolare della storica azienda
di famiglia, ne coordina
la realizzazione delle linee
contemporanee e collabora
con numerosi studi di architettura
per l’ambientazione del tappeto.