Il Conto economico: Il Conto economico: forma, struttura e contenuti
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Il Conto economico: Il Conto economico: forma, struttura e contenuti
Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas Il Conto economico: forma, struttura e contenuti Dott. Federico Rotondo [email protected] Economia aziendale: lezione n. 26 Il conto economico: forma e struttura Forma: scalare a sezioni riunite Con differenti aree di gestione ed evidenziazione di risultati parziali Criterio di classificazione delle poste: per natura Schema rigido Informazione comparativa obbligatoria Articolazione del conto economico ► A) Macroclassi ► 1) voci ► a) sottovoci Il Conto economico civilistico (Art. 2425) A) VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA (A-B) C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B +/- C +/- D) IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO RISULTATO DELL’ESERCIZIO Aree gestionali GESTIONE ORDINARIA: rientrano tutte le operazioni necessarie per realizzare l’oggetto verso cui, di fatto o potenzialmente, è indirizzata in modo usuale e continuativo l’attività d’impresa. Comprende sia la gestione operativa che quella finanziaria. GESTIONE STRAORDINARIA: tutto ciò che è estraneo all’ambito nel quale, di fatto o potenzialmente, si svolge abitualmente la gestione d’impresa. Meglio extra-caratteristica? Non compare più in bilancio. La gestione ordinaria GESTIONE OPERATIVA o CARATTERISTICA o TIPICA: A) VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTO DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA (A-B) = risultato operativo??? GESTIONE FINANZIARIA C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE A) Il valore della produzione 1) ricavi delle vendite e prestazioni Produzione venduta 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e prodotti finiti 3) variazione dei lavori in corso su ordinazione 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio Produzione da vendere Produzione per produrre “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” (A.1) Questa voce rappresenta il fatturato caratteristico Solitamente le prestazioni accessorie associate alla vendita (imballaggi, trasporto, etc.) vengono fatturate insieme a quelle principali I ricavi delle vendite devono essere esposti al netto di resi, abbuoni, e altre rettifiche similari “Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti” (A.2) Se rimanenze finali > rimanenze variazione assume segno + iniziali: la Se rimanenze finali < rimanenze variazione assume segno - iniziali: la “Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni” (A.4) Alcune immobilizzazioni possono non essere acquistate sul mercato, ma prodotte all’interno La voce A.4 è una capitalizzazione di costi, cioè un rinvio al futuro di costi Le immobilizzazioni prodotte internamente possono essere sia materiali che immateriali “Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio” (A.5) Si tratta di una posta a carattere residuale, che in concreto può contenere: Ricavi di natura accessoria (es. fitti attivi) Royalties ottenute per la concessione dell’utilizzo di marchi, brevetti e altro Plusvalenze derivanti dall’alienazione di immobilizzazioni Sopravvenienze attive e insussistenze passive (es. storno di stanziamenti a fondi rischi e spese future rilevatisi esuberanti) Rivalutazioni di ripristino di immobilizzazioni materiali o immateriali derivanti da svalutazioni effettuate in precedenza Contributi in conto esercizio erogati dallo Stato o da Enti pubblici I costi della produzione 6) per materie prime, sussidiarie e di consumo 7) per servizi 8) costo per il godimento di beni di terzi 9) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza ed obblighi simili e) altri costi 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazione di crediti compresi nell’attivo circolante e nelle disponibilità liquide 11) variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) accantonamenti per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione TOTALE DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) “Costi per servizi” (B.7) È dedicata all’impresa: ad ogni prestazione fornita da terzi servizi legati alla funzione di approvvigionamento (es. trasporto, assicurazione) servizi legati alla funzione di produzione (es. lavorazioni presso terzi, forza motrice, manutenzioni esterne) servizi legati alla funzione commerciale (es. pubblicità, provvigioni su vendite) servizi legati alla funzione amministrativa (es. consulenze legali e amministrative, compensi agli organi sociali, posta e telecomunicazioni) “Costi per godimento beni di terzi” (B.8) È una voce che raccoglie i costi sostenuti dall’impresa in relazione allo sfruttamento di beni, materiali o immateriali, non di sua proprietà. Per esempio: fitti passivi, noleggi, canoni di leasing, licenze e concessioni di utilizzazione marchi, brevetti e simili. “Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci” (B.11) Se rimanenze finali > rimanenze iniziali: la variazione assume segno + Se rimanenze finali < rimanenze iniziali: la variazione assume segno valore delle materie in rimanenza iniziale + costi di acquisto materie (B.6) valore delle materie in rimanenza finale = costo di utilizzazione delle materie C) Proventi ed oneri finanziari 15) proventi da partecipazioni con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime 16) altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli da imprese controllate, collegate e controllanti e da imprese sottoposte al controllo di queste ultime 17) interessi ed altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate, collegate e controllanti 17-bis) utili e perdite su cambi “proventi da partecipazioni con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime” (C.15) Dividendi Proventi derivanti dalla vendita di diritti di opzione Plusvalenze da alienazione di partecipazioni, laddove l’impresa negozi correntemente tali titoli (tipicamente partecipazioni iscritte nell’attivo circolante) “Altri proventi finanziari” (C.16) Proventi originati da crediti immobilizzazioni (es. interessi attivi) iscritti nelle Proventi originati da titoli, che non costituiscono partecipazioni, iscritti sia nelle immobilizzazioni che nell’attivo circolante (es. cedole di interessi) Proventi diversi dai precedenti (es. interessi attivi su conti correnti bancari, interessi di mora su crediti commerciali iscritti nell’attivo circolante, quote di ammortamento dell’aggio su prestiti obbligazionari, proventi relativi ad operazioni di pronti contro termine, plusvalenze da alienazione titoli) “Interessi ed altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate, collegate e controllanti” (C.17) Interessi passivi Spese bancarie ed altri oneri connessi a servizi finanziari Costi di emissione prestiti Quote di ammortamento del disaggio sui prestiti obbligazionari Minusvalenze realizzate conseguenti all’alienazione di partecipazioni o titoli oggetto di ordinaria negoziazione D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie 18) rivalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono immobilizzazioni d) di strumenti finanziari derivati 19) svalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) di strumenti finanziari derivati TOTALE DELLE RETTIFICHE (18 – 19) Prima del D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139: E) Proventi ed oneri straordinari 20) proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n. 5); 21) oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni i cui effetti contabili non sono iscrivibili al n. 14), e delle imposte relative ad esercizi precedenti. TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE Vedi P.C. n. 12 e 29; IAS 1 e 8 Secondo la pressi internazionale, i requisiti di straordinarietà sono: • Estraneità all’attività ordinaria • Infrequenza degli eventi o operazioni La tassonomia dei valori straordinari • Valori derivanti da fatti naturali o accidentali (es. incendi, alluvioni, furti ecc.) • Valori derivanti da operazioni o eventi che modificano in profondità la struttura aziendale (plusvalenze o minusvalenze da alienazione, svalutazioni o ripristini ecc.) • Valori derivanti dall’alienazione di beni non strumentali all’attività produttiva (plus o minusvalenze da realizzo) • I valori che competono ad esercizi precedenti in quanto conseguenza di errori contabili • Valori derivanti da cambiamenti nei principi contabili È stata eliminata la macroclasse E) relativa all’area straordinaria: i proventi e gli oneri straordinari vanno ora indicati, se di ammontare apprezzabile, nella Nota integrativa. Considereremo, tuttavia, tale area, nella riclassificazione del conto economico. L’area tributaria del conto economico RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B +/- C +/- D) 22) Imposte sul reddito d’esercizio correnti, differite, anticipate 23) Utile o perdita dell’esercizio “Imposte sul reddito di esercizio” (22) Secondo la prassi contabile si tratta delle imposte dirette: IRAP: Imposta Regionale sulle Attività Produttive È un’imposta locale che si applica alle attività produttive esercitate in ciascuna Regione, è proporzionale al fatturato e non applicata all’utile di esercizio. Contribuisce a finanziare il Fondo Sanitario Nazionale. L’aliquota attuale, in Sardegna, è pari al 3,9% IRES: Imposta sui Redditi delle Società. È una imposta proporzionale e personale con aliquota del 27,50%. Gli altri tributi indiretti vengono infatti collocati nella voce B.14 (ICI, imposta di registro, tassa sui rifiuti etc.)