Nota Stampa - Ferrovie dello Stato Italiane
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Nota Stampa - Ferrovie dello Stato Italiane
Nota Stampa FS ITALIANE: UN NUOVO MODELLO DI MOBILITÀ INTEGRATA, INTERMODALE E SOSTENIBILE Roma, 22 febbraio 2017 Il treno difende l’ambiente e migliora la qualità della vita Il sistema dei trasporti è complessivamente il settore industriale che assorbe la maggior quantità di energia ed emette il più alto quantitativo di CO 2 . In questo contesto il treno in media produce il 70% di gas serra in meno rispetto all’aereo e il 60% in meno rispetto all’auto e utilizza rispettivamente un undicesimo e un terzo dell’energia. Il Piano industriale 2017-2026 nel segno della sostenibilità Il Gruppo FS Italiane è da sempre impegnato nel migliorare le proprie performance ambientali e no. L’obiettivo è quello di contribuire a ridurre l’impronta ecologica delle attività industriali, produttive e dei servizi, individuando le migliori e più innovative soluzioni per rendere sempre più efficienti ed efficaci i processi industriali. Con il Piano industriale 2017-2026, incardinato su cinque pilastri (infrastrutture integrate, mobilità integrata, digitalizzazione, logistica integrata ed espansione internazionale), FS Italiane ha l’obiettivo di creare sinergie fra attori, tecnologie e infrastrutture per favorire lo shift verso modalità di spostamento più efficienti e meno inquinanti per passeggeri e merci. Inoltre, il Gruppo FS Italiane, nel prossimo decennio, vuole proporsi come soggetto promotore di un nuovo sistema di mobilità, che favorisca l’integrazione di tutte le modalità di trasporto, collettive e individuali, a tutti i livelli, internazionale e regionale, in un’ottica di sostenibilità sociale, economica e ambientale: questa è la vision alla quale tutte le attività del business stanno concorrendo. Servizi di trasporto integrati, car sharing, scooter sharing e bike sharing Per il comparto del trasporto passeggeri, ad esempio, il Gruppo FS Italiane ha l’obiettivo di incrementare il proprio ruolo e la propria presenza nel trasporto pubblico locale per migliorarne l’efficienza, così come è prevista la crescita dei collegamenti FRECCIALink, il servizio integrato di Trenitalia Frecce+bus per raggiungere le città d’arte e le mete sciistiche non raggiungibili direttamente con il treno. Oppure le partnership con i servizi di car sharing e scooter sharing, ad esempio Enjoy, e bike sharing in diverse città (Bicincittà a Torino e Padova; Clear Channel a Milano e Verona) per ridurre gli spostamenti con veicoli privati a motore. Nasce il Polo MERCITALIA Analogamente, nel settore merci, la strategia perseguita è quella di massimizzare i benefici del trasporto intermodale attraverso il Polo MERCITALIA, il nuovo soggetto del trasporto merci e della logistica integrata che ha il compito di risanare e rilanciare il business merci del Gruppo FS Italiane, sviluppando soluzioni integrate che permettano di valorizzare la modalità ferroviaria massimizzandone l’efficienza. Fra gli obiettivi principali, quello di contribuire alla roadmap prevista dal “Libro Bianco 2011. Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile” che, al fine di ridurre le emissioni di CO 2 , propone di trasferire una quota del trasporto di merci su strada per distanze superiori a 300 km verso altri modi (ferrovia, vie navigabili, eccetera) pari al 30% entro il 2030 ed al 50% nel 2050. Infrastrutture integrate per una maggiore capillarità del servizi L’ottimizzazione dei trasporti su ferro passa anche attraverso l’integrazione fra le ex ferrovie concesse, più di 2.500 km di binari (su 3.500 totali) con la rete nazionale di Rete Ferroviaria Italiana (oltre 16.700 km): una strada che il Gruppo FS Italiane intende percorrere per ottenere maggiore capillarità del trasporto ferroviario e per migliorare i servizi. pag. pag. 2 Efficientamento dei processi industriali e produttivi e rinnovo flotta: Sul fronte energetico, nel periodo 2009-2015 un progressivo efficientamento dei processi industriali e produttivi e il rinnovo della flotta (locomotori, carrozze, treni a composizione completa) ha permesso una riduzione dei consumi per unità di traffico trasportata: circa il 6% in meno sia di kJ/pkm (kilo Joule per passeggero km) sia di kJ/tkm (kilo Joule per merci km), confermando l’efficacia delle azioni di rinnovo del parco rotabile, della razionalizzazione delle attività e del risparmio energetico intraprese. Nel periodo 2009-2015 le emissioni specifiche di CO 2 del servizio passeggeri e di quello merci hanno registrato una flessione rispettivamente di circa il 15% e di circa il 20%. Parte di tale riduzione è imputabile al miglioramento del mix energetico nazionale, sempre più caratterizzato da energia da fonti rinnovabili. Il rinnovo della flotta è sempre più vincolato alla richiesta delle società costruttrici, che si aggiudicano gli appalti di Trenitalia, di particolari requisiti con ricadute sulle performance ambientali: sistemi propulsivi, design, recupero di energia in frenata, utilizzo di materiali più leggeri. Il Frecciarossa 1000, oltre a essere il primo treno alta velocità ad aver ottenuto la certificazione di impatto ambientale, è costruito con materiali che raggiungono una percentuale di riciclabilità molto vicina al 100%. Sul fronte del trasporto regionale, i numerosi requisiti energetici richiesti per la gara da poco conclusa dei 450 nuovi convogli regionali di Trenitalia (valore complessivo 4 miliardi di euro) stanno permettendo di mettere su rotaia convogli con una performance energetica di assoluto rilievo. Nel trasporto collettivo su gomma continua il rinnovo del parco autobus con l’acquisto di mezzi motorizzati Euro 6 dotati di tecnologie costruttive e di dispositivi in grado di garantire bassi consumi e incremento della capacità di carico, ottenendo un sostanziale abbattimento delle emissioni di particolato e degli ossidi di azoto, rispetto a quelli della generazione precedente, e una riduzione significativa delle emissioni di CO 2 . Nei prossimi anni, inoltre, continuerà la progressiva sostituzione, in circa 500 stazioni e negli uffici amministrativi, delle lampade a fluorescenza con lampade a Led. Sostituzione che sarà poi estesa anche nelle officine e nei centri di controllo e gestione della circolazione, con consistenti risparmi di energia elettrica. L’illuminazione a Led prosegue anche per il segnalamento ferroviario. Nella progettazione e realizzazione delle opere infrastrutturali, Rete Ferroviaria Italiana e Italferr hanno sviluppato diverse iniziative mirate a un uso sempre più razionale delle risorse impiegate, privilegiando l’impiego di materiali disponibili nel contesto di riferimento, il massimo riutilizzo dei materiali provenienti dagli scavi, nonché, ove possibile, il trasporto dei materiali su rotaia per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Le fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita Le società del Gruppo FS Italiane sono anche impegnate nello sviluppo e nella promozione delle fonti rinnovabili, sia inserendo esplicite richieste nei bandi di fornitura energetica sia con l’attivazione di impianti fotovoltaici. Oltre agli impianti già esistenti (Roma Scalo San Lorenzo, Firenze Campo Marte, Torino Porta Susa) e ad alcuni di prossima installazione a Milano, Roma e Napoli destinati ad autoconsumo per una potenza complessiva di 4MWp, è recente l’intesa fra Terna e RFI per l’individuazione e la realizzazione di iniziative per la produzione da fonti rinnovabili in Italia: l’idea è quella di localizzare e costruire impianti fotovoltaici per una potenza fino a un massimo di 200 MW, che garantiranno a Rete Ferroviaria Italiana una produzione di energia pulita fino a circa 300 GWh l’anno. L’attenzione all’ambiente ricade anche sulle scelte di consumo di carta del Gruppo FS Italiane. Grazie al successo di un progetto pilota avviato nel 2014, si è andata progressivamente a sostituire la carta vergine per uso di ufficio con quella riciclata. Da quest’anno sarà presente nel catalogo degli acquisti del Gruppo esclusivamente carta riciclata. Il risultato fin qui ottenuto può essere tradotto in circa 3.000 alberi salvati, 90.000.000 litri di acqua risparmiati, 1.400.000 kWh risparmiati e 269.000 kg CO 2 in meno nell’atmosfera.