K3x2 Renault.qxd - Fabrizio Bonomo
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R E N A U LT A E MEZZI RENAULT AE TRANSATLANTICO DELLA STRADA La linea AE di mezzi pesanti Renault, sul mercato dal 1990, incarna un nuovo modo di concepire la cabina di guida, introducendo una serie di innovazioni significative nel design e nella meccanica Un parallelepipedo metallico posizionato a poco più di un metro e mezzo da terra, isolato dagli organi meccanici raggruppati in basso. È questa in sintesi lo schema geometrico della gamma AE della Renault, che pur essendo sul mercato da più di tre anni rappresenta ancora oggi il veicolo concettualmente più innovativo. Raggruppate e isolate le une dalle altre, le diverse componenti sono immediatamente e chiaramente identificabili dall’esterno, portando notevoli vantaggi in fase costruttiva e, soprattutto, proponendo una visione nuova del modulo cabina. Questa viene infatti considerata la cabina della terza generazione, che dopo la soluzione arretrata dei primi mezzi pesanti, e le successive soluzioni avanzate, porta ora alla cosiddetta cabina integrale, reinventata geometricamente per un migliore confort di guida e di abitabilità in generale, unendo i vantaggi propri della cabina avanzata (come la visibilità) con quelli specifici della soluzione arretrata (la sicurezza passiva innanzitutto). Di fatto è un monolocale di circa quattro metri quadrati (2,36 x 2,02), per quasi due metri di altezza (1,87 metri praticamente in ogni punto), con il pavimento completamente piano. Questa è la prima importante novità, che rivoluziona le possibilità di spostamento in cabina sfruttando al massimo gli ingombri fissati dalla normativa europea. Altri vantaggi di rilievo sono sia di tipo strettamente costruttivo che di sicurezza. La cellula, così come concepita, permette un più facile realizzazione e un migliore isolamento termoacustico. Il contatto con gli organi meccanici sottostanti avviene mediante quattro sospensioni pneumatiche a bassa frequenza (1 Hertz), come nelle automobili, che accentuano l’isolamento e il senso di separazione fra cabina e motore. L’altezza del posto di guida e l’ampia superficie del parabrezza (un metro di altezza utile) permettono un’ampia visibilità, maggiore rispetto ad altre soluzioni sul mercato, migliorando quindi la sicurezza, così come la posizione arretrata degli occupanti rispetto all’asse anteriore, e la possibilità di movimento autonomo della cellula data dalle sospensioni, evita un possibile incastramento in caso di urto frontale. Un’ulteriore novità (per l'Europa) consiste nel sistema di accesso, con gradini in posizione arretrata rispetto alla ruota anteriore, che propongono modalità di accesso differenti e sostanzialmente uniche nel panorama europeo. Una soluzione, probabilmente ripresa dai grandi autotreni statunitensi, dettata dall’altezza della cabina e dalla scelta di realizzare il pavimento interamente in piano. Così per salire sui veicoli della gamma AE sono necessari due movimenti: uno verticale, per giungere alla quota del pavimento, e l’altro in orizzontale, attraverso un piano di lungo più di due metri e largo 70 centimetri che funge anche da ingresso. Il posto guida si caratterizza soprattutto per il cruscotto, denominato “Ergovision”, studiato per offrire una immediata leggibilità delle informazioni, avere tutti i comandi a portata di mano e al tempo stesso non intralciare la circolazione all’interno della cabina. Questo cruscotto, di concezione modulare, si articola in tre parti distinte. A sinistra del volante il blocco con il cronotachigrafo, i comandi elettrici di regolazione degli specchietti retrovisori e il comando del freno del rimorchio. Al centro, dietro il volante, l’insieme degli strumenti di controllo e di segnalazione (contagiri, tachimetro, spie intermittenti e dei fari). A destra, parzialmente piegato verso il posto guida, si estende il modulo con i manometri della pressione dell’aria e dell’olio motore, i comandi dell’aria condizionata, il vano autoradio, l’accendisigari e un blocco da 33 spie di controllo e interruttori. In tutto questo l’elettronica occupa una posizione domi Schema costruttivo del modello AE di Renault e, sopra, profili delle diverse versioni che compongono la gamma. KINEO 3 1994 102 R E N A U LT A E nante, specie in alcuni equipaggiamenti quali il comando a distanza delle portiere (nella versione Magnum), il cronotachigrafo e il sistema Etm di gestione automatica della temperatura. Quest’ultimo, sulla base di una temperatura programmata dal conducente (fra i 18 e i 26 gradi), e in relazione alla temperatura esterna, agisce sull’apparecchio dell’aria condizionata o sull’aerotermo, permettendo in sostanza di avere sempre una temperatura interna costante, pur viaggiando su lunghe distanze attraversando differenti condizioni climatiche. All’interno il monolocale dispone inoltre di due cuccette larghe 75 centimetri e numerosi vani portaoggetti, per una capacità di mille litri, il doppio rispetto a quella di un’automobile a tre volumi, oltre a numerosi accessori che guardano alle diverse esigenze di chi deve trascorre molte ore, se non giorni all’interno di questa piccola abitazione viaggiante. Si passa così dalle tendine interne a comando elettrico ai numerosi punti luce; dalla presa a 12 volt allo specchietto orientabile, che permettono di radersi senza lasciare la cabina; dai particolari curiosi come il poggiapiedi per il passeggero, ricavato nel vano del cruscotto, ai guardaroba. In alto, veduta su strada, pianta della cabina, e vista con il modulo cabina parzialmente ribaltato. Spaccato di un trattore 6x4 che mette in evidenza la distribuzione degli organi meccanici. KINEO 3 1994 103 MEZZI R E N A U LT A E MEZZI Qui sopra e a destra, particolare del sistema di accesso alla cabina. KINEO 3 1994 In alto, Particolare della cabina completamente sollevata e schema di montaggio della scocca e dei rivestimenti esterni. 104 R E N A U LT A E MEZZI L'interno della cabina visto dal lato cuccette e, in alto particolari del cruscotto e dei due posti a sedere. KINEO 3 1994 105 R E N A U LT A E MEZZI Veduta del Renault AE su strada, che evidenzia la sua impostazione geometrica e le dimensioni della cabina. KINEO 3 1994 106