Geoff Dyer, Dove va il Jazz, in La musica che abbiamo
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Geoff Dyer, Dove va il Jazz, in La musica che abbiamo
* DYER GEOFF M||TI [0ff||[IIJIII 4. Nel girodi pochigiorniMilesDavis D"k. E,lli"e!o"-qrì il uHe in omaggio al LovedHim Madlyr, alludendoowiagrandepianista incise mente al brano nlove You Madly, dello stesso Ellington. Dall'altra parte dell'Atlantico anche Philip Larkin si commosseper la morte del leggendariojazista: nSeppelliamoil grande Ducao scrissecitando la poesiadedicatadaTennyson morte di Lord Vellington. nHo riascoltato alcuni suoi dischi: ora che lui e se ne sono andati il iazzè definitivamentemorto.) Miles Davis morì il 28 settembre1991. Il l2 ottobre Keith Tarrettinciseinsieal suo trioì e nBlackbird, Bye Bye, in omaggio al trombettista Parso. autunnodel 1996-b-.T-,,si ammalòdi sindrome ico. È un nome piir comprensibilerispettó ielite mialgica), ma per Jarrett era una stupida formula di cortesia. chiamarla tindrome della morte perenne', dichiarò il musicista. riusciva a fare nulla, neppure a strimpellare. Per una personache avevaafferche usuonareil piano era tutta la sua vitan era come non esisterepiir, Registratonel suo studio privato nella campagnadel New Jersey,lQe Mg!.o/y è il discoche testimoniala convalescenzadiJarrett. wtStt@&!-W9) Per :ti versi si tratta di un'opera assaimodesta:un'ora di vecchiecanzoni d'amore e standard suonati da solo, al piano, che pochissimo ricorda le travolgenti isazioni che avevano caratterizzatocon il loro fascino I'epocale U:_W bnce-rtdel 1975. Quando nel 1987 Jarrett avevatralasciaroper qualche rempo 'improwisazione per íniziare a incidere Bach, avevaaffermato: nQuestaè musiche non ha bisognodel mio aiutor. Questavolta, invece,era il pianistaad aver che gli venisseroin soccorsovecchi brani fidati come nSomeoneto Watch Me, e uI Got It Bad and That Aint Goodr. E le canzoni,sentendositanto e aDDrezzate,sono ritornate in vita. Se vi sembra un'interpretazione sentimentale, considerate il ruolo di Jarrett contesto più ampio del jazz alla fine del secoloche ha visto cresceree svilupquesto generemusicale. Non era forse giusto - quasi inevitabile - che uno ?, dei piir grandi jazzistiviventi dovessecaderevittima di un esaurimento Proprlo di cui era interprete giungevadefinitivamente alla con*..r,r" l" fo.-" espressiva sunzione? a pasgodecisoverso alla fine dei 60 ittlte Datl js!zio!€g[a!n140 ryly1to quel-1ièiiodo era tale la velocità continuììffilTn il futurd1ttr"uG""a" dei suoi sviluppi che in seguito altri musicisti si sono potuti costfuire una carriera sempliceÀ..tt. f"..ttdo I'inventario dell'immenso patrimonio culturale da personalitàcome Charlie Parker,John Coltrane o Miles Davis, con '70. "--"rùro Di conseguenza,però, in questo il quale Jarrett suonò all'inizio degli anni soffocatadal peso enorme del rimanere hno a diminuì in avanti la spinta g.r... il delta de| iazz cominciò a insabbiarsi. Mississippi, del quello Come i"rr"ro. in prevalenzaijrr.i"" vla {masra-era-uue;pgs@nte, e un awicinamento ai confini del genere,nella direzione della world' ntustc. Inciso nel maggio del 1961, ooléo è uno dei primi brani in cui si percepisceche Est. In questo casonon si va piir in là della Tohn Coltran. rira"nfA;a"aóverso -SpAf,|;tC r*Ési,re- iappe d el suo viaggio sono ind ivid uabili semplicementÉ d"atitoli geografici come Africa/Brasse ulndian. Non tutti guardarono con favore a o,r.Jr" Jua odissea.Laikin ritenne Coltrane il principale colpevole della diffusionè de[a ncacofoniada bazar mediorientale, che seguì.Larkin efa Ún faz' zista, musicalmenteparlando, ma se si ascoltail ocaosassurdoo definizione dello stessocritico - e stridente di Orn (1965) bisogna arnmettereche non aveva tutti i torti. Nella canzone che dà il titolo all'album olé coltrane, però, l'assolo di sax soprano di'Trane inizia con srraordinaria discrezionee delicatezza.Arriva dopo duetto di bassi dal sapore flamenco intessuto da Reggie .r., fi"--.ggiante \Torkman . fut D""is. All'inizio non ci si accorge quasi che sia entrato il sax soprano: sembrapiuttosto uno strumento a corda' come se uno dei bassististesse arrivando ,rr"r. il registro piir alto del violino. oppure, per cambiare legger" menre prospettiva, sembra quasi che tra i bassi ci sia uriinterazione così stretta che il sax sopfano vi si può insinuare solo facendosi passarePer uno sffumento della stessafamiglia. si prova esatIn yarqlJ22y, del suonatoredi ud libanesenùbabou.Khalil, ha convocaAbou-Khalil disco decimo opposra. Per il suo ,.À.r,.íilr.nsazione violoncellista il e Pifarély Dominique to due musicisti f.".r..ri, il violinista Vincent edùitriis. In un passaggiodel brano iniziale nRequiem, il viólinó si presentacon il suono di un iax topt"to, prima di tornare ad assumeregradualmente la sua consuetaidentitìr musicale. Cos'è accaduto nei trentott'anni intercorsi tra Olé Cohranee Yara? etto è morto' p*--di-tl3-g9!-*gg. ú-9. tt;o aIZ000 attendere donrto Forseper quesro non è un paradossoi abbramo Burns: di di calibro Jazz Ken 'Round p., uà.r.^,na serieesaurieniedi documentari del :i può come cuifilm per darsi che sia questo il motivo jazz ormúè storia. jazuldnlghr, Bird. dopo aver cavalcato,t.r bt.rr. ritorno in voga delle atmosfere una Patina da zistich-eal momento della loro uscita, hanno acquisito rapidamente anche da tesi questa { film d'epoca o da melodrammi in costume. Si può affermare non di I o' oppà.ro punto di vista: alcune delle migliori nuove pubblicazioni iazz 32 sono altro che vecchi album rimastef'rzzatie presentati con una nuova confezione. A parte Ia stampa specializzata,I'unico ambito in cui il jazz richiama l'attenzione dei media è la pagina dei necrologi, quando muore qualche leggendavivente. Non sorprende il fatto che ai concerti dei grandi del jazz ci sia spessola stessa atmosferaadorante e imbalsamatache si respirain certi mausolei improwisati da quattro soldi. Sento già levarsi un coro di proteste. Non sarà anche questa una delle tante *autopsie premature) denunciate da Stanley Crouch? È vero o non è vero che quei concerti fanno quasi sempreregistrareil tutto esaurito?E visto che i gruppi rock del passatocontinuano a risorgere dal mondo dei morti, si riuniscono e vanno in tournée, perché non dovrebbero continuare a suonare i vecchi jazzisti, fin tanto che le dita corrono ancora leste sulla tastiera?Perchéi giovani di talento non devono averela possibilità di esplorareil patrimonio lasciato da Charlie Parker?Possono,e dovrebbero farlo. Ma come dicevatVoody Allen dell'amore, il jazz è uno squalo: deve continuare a muoversi e ad andare avanti, altrimeiÌmuordEîi?ètiamente connessoalla caratteristicache lo anima: l'improwisazione. Gli'Who possono suonareo'Wont Get Fooled Againu a ripetizione, per sempre, senzache venga meno la credibilità della canzone.Tirtte le canzoni rock aspirano a diventare un inno, da cantare in coro. Invece, non appena tnbrano )azz si cristallizzanon è più jazz, ma musica da ascensore.(Già, negli ascensorisi sente persino oA Love Supremeo.)Il cambiamento è intrinseco d, jazz.tV:qlo-ft Marsalis .o"L f"rro ."rr.o p-., i'*.r conoscerela tradizione del jazz, ma il suo "pp."ióié dà p".t. di kster gàii., il tromserv"toiJgii è-u@ bemistascomparsonel 1999, che sostenevaenergicamenteuna tradizione alternatiya fatta di cambiamento, innovazione e rivoluzione. Il problema, come può testimoniare chi abbia sentito suonare dal vivo negli ultimi anni Archie oci sarà una ri-ri-rivoluzioneu Shepp, è che le modalità stessedel cambiamento sono iventate obsoletee statiche: ci saràuna ri-ri-ripetizione. Il fascino dell'avanguaria soDrattutto nostalglco. nostalsico. l\on beneìeriEélÉ?frlii"ce DenePefcne, perché, ma mr place rivela esseresoprattutto nostalgico. Non so orre dire bene a sl si rlvela dia trovoiildiitàriièntà iilèEfoè'ìl nome di un reparto del negozio di dischi Ray nAvanguardiadi seconda secondamano). m".too.'Borgesha affèrmatoche il proLondra: lAvangualdia zz, aaLondru: lazz, blema della poesia sperimentale di Apollinaire è che nnon una sola riga ci permette di dimenticare la data in cui è stata scrittan. Il piacereche si prova a sentirc i quartetti e quintetti di jazz contemporaneoche suonano be-bop ad altissimo livello non è minore di un tempo, ma bisogna tener presenteche quel tipo di musica è stato suonato per la prima volta piir di cinquant'anni fa. Non è così rétro 'ri il rock roll - che ti fa venire in mente subito qente con la ubananaoin Esta - ma ormai il jazz in America non solo viene srudiato in ambiente accademico, ma addirittura sfruttato commercialmente dall'industria che fa i soldi vendendo la storia americana. Altra obiezione: non si può dire qualcosadi simile anche per la musica classila cosiddetta omusica seriau?Se Mozart è eterno, perché non si può dire Io rtessodi Coltrane? Be', si può, owiamente. Il fatto che siano entrambi dei geni è indiscusso.Il problema, anche qui, è legato alle peculiari dinamiche deIjazz, a clè. directre rende una musica ojazzo.Dizzy Gjll.tplg_U@ca zione in cui iI jazz arufavaera in avanti. Se non va avanti non è jazz: diventa piuttorto ,rfripà.le ai murii"ilrssEa d'archivio. Paragonatoai nGiant Steps,, i passi i5 da gigante profetizzati da Coltrane, al nChange of the Centuryr, il volgere del secolo annunciato da Ornette Coleman, e alla nNew Direction>, la nuova via intrapresa da Miles, iI jan degli ultimi vent'anni è rimasto piuttosto statico. Nel frattempo altri generi musicali - i casipiù evidenti sono la world musice la dance - si sono sviluppati così rapidamente che il jazz, aI confronto, sembra rimanere immobile o addirittura andare indietro. Gli standard vengoqo-reinrerprerar uo. composizioni piùr recenti 'Womano <Footprints> di \7ayne Shorter o nlonely di Ornette Coleman, per esempio- sono entrare a far parte del patrimonio comune, di quel reperrorio su cui e a partire dal quale si improwisa. Un gran numero di janistí sperimenta nuovi tipi di formazione... Da un certo punto di visra, insomm a, il jazz tiene fede al grido di battaglia lanciato daEzra Pound: nRinnoviamolou. È un bene, no? Certo. Ma poi ci si rende conto della verità devastantedel commento di Iosif Brodskij al proposito: il vero motivo, dice, per cui si cercadi rinnovare una cosa è che quella cosaè decisamentevecchia. L" formazione uadizionale deI jazz - un quarterro o un quintetto con varie fi permutazioni di sassofonio trombe unite a una sezioneritmica composta da I basso,batteria e piano - è musicalmenteviva solo nel sensopiù riduttivo del terI I mine: esisteancora.Ma sesi giudica sullabasedellacapacitadi questotipo di forI mazioni di dar vita alle eruzioni vulcaniche di Coltrane o di Pharoah Sanders,le t si può considerarepraticamente estinte. Dal punto di vista della tecnica ci sono in giro musicisti di bravura strabiliante, ma anche il terreno piìr fertile - sulle pendici del monte Coltrane - è ormai sfiancato dallo sfruttamento intensivo. Sotto questo aspettosi può ascoltareun momento intensamenreprofetico in una registrazionedal vivo di un'altra versione di <Olér, eseguitada Pharoah nel gennaio del 1982. Dopo esserearrivato durante l'assolo a un esrremo e lancinante acuto, Pharoah semplicementesi toglie di bocca la tromba e grida, riconoscendo - festantee frustrato al tempo stesso- che lo strumento è giunto al limite invalicabile dell'espressività.Per questo la frenesia generara da recenti tentativi di spingersioltre in questadirezione pare spessouna ricerca puramente accademica ,, dell'eccesso. { Il casodel sassofonista norvegeseIan Garbarekè piir complesso.Non si rrarta solo di uno dei migliori r,ru-".n,irffiÎìn;fr-o. i"rb"r.ki uno dei musicisri piit pronti a valicare i confini che definiscono il jnz come rale. L. .lolòii"bor",t zioni èòn'il Òari"faflté t992) e liakisiano Usiàd Fateh AIi Khan (.RW:-Ud&rc, con il suonatore di ud tunisino Anouar Brahem (M4jajt-J994) hanno contrii buito a spostÍueil baricentro geografico del jan ancora più a est. Quattro anni dopo Madar, Brahem ha pubblicato un disco che probabilmente non avrebbe inciso se non avessemai suonaro con Garbarek. ln Thirnar Brahem è accompagnato da Dave Holland al contrabbassoe John SurÀili sax soprano e al clari, netto basso.Nel brano che dà il titolo all'album Surman, che suona con grande maestria in tutto il disco, ricorda a tal punto dòih. nei suoi momenti piir orientaleggianti da far pensareche sia qui, in un lontano avamposro del decadente impero del jazz, che il sassofonotrova il suo più soddisfacenteimpiego. Quello stessosax che secondo i sarcasticiversi di John Ashbery indubbiamente nha qualcosada dire/su tutto questo,ma lo dice solo a se stesso!,Proprio come molti si sono awicinati a Brahem grazie a Garbarek, io ho sentito parlare di 36 I I I I I J Rbou-tch.lil tramite un altro sa sassofonistanomade, musicalmente parlando: Chuttir ttlurjano.Il sassofonista facerr" f, parte del magnifico ensemble ar^bo-j^r, riunito da Abou-Khalilper il suo , > disco Blue Camel(1992).In effemi,quindi, gli ',o spiriti pii, ,-r.uà'ììnólidel mondo del jazi ci F-àffi]ortaro lontano dal centio, fino ai confinidel generee oltre. I L".t."ordinaria prolificità di Jarre rett è dovuta in non piccola parte al suo rifiuto di restarelimitato all'inrernodei cc confini del jazz.Al tempo sresso,però, il suo trio si è impegnatoper gran parte degl ,gli ultimi quindici anni in un'ampia reinterpretazione e cura del repertorio tradiz .izionale jazzistico.Il suo biografo Ian Carr consideraquesteversioni degli stand: dard tra le migliori cose incise da Jarrett. Non sono d'accordo. Il formato di qua. rasi tutti questi dischi è il medesimoi cinquanta minuti di standarde dieci di stupr pende composizioni originali di Jarrett. Di solito il brano inedito è sfacciatament, ìte uno sviluppo di uno standard: in At the BIue Not è il casodi oThe Fire Withir rinr, che divampa come un incendio appiccato dalle braci sommessee familiari di ii *I Fall in Love Too Easilyr. Sono come uccelli esodci, quesrecomposizioniori riginali, che da acque tranquille escono svolazzando con un frullo d'ali pieno dii rmovimento e colore. Leccezionea questaregola nel formaro e C.lrngrlrtt 0989) 9), album ricavato dai segmenti improwisati di qt",rto concerri dì8"-à7,i1il", no dei mieliori dischi incisi da un rrio nella stoI ria dell'improwisazione. Ma sono oFG I "i ai monr"gÈîo"Tacosì dire, : che iindicano in modo illuminante il passaggiodal I vo al vecchio, che si verifica anche nel casodi un J ptogt.tto alla tradizione, dal nuovc '96 assoluto genio come AII'ep, poca di Tbkyo si conrano solo cinque minuJarrett. I WhisperNot, inciso a Parigi nel 1999, è compoI ti di musica originale su otranta. ltr I sto interamente di xandard. The: ,Melody at Night, visro in quesraluce - crepuicareil destino di Jarrett, e deljazz. I scolare,la definirei - sembraindic, può La questione, però, si cons nsiderareanche in altro modo. Una componenl fo"d"-entde t iela tt;iiu6;.e1. è qtatala.ap"iirà di trarre un qualcoll 1,.77iisirca piùr propri. in sa dalle -*.*r., : basta pensarealle dita deformate dal fuoco di I rgereoltre e ipotizzareche nel jazz una diminuJl o;*gò'R.fitiardfei"sipuòsping zione delle capacitàfisichepuò det eterminareun drammatico aumento dell'effetto Jf l' emodvo. Non sorprende,quindi, cche l'ultimo album solista di Jarrett sia infestaella tastiera,Bud Powell, e dal suo tocco. La stoJ to dal fantasmadel dio infermo del :rca di risollevarsidopo essersiritrovata a rerra. I ria del jazz è fattadi gente che cer, articolata in modo delicatissimoin TheMelod:v I Q,t..," verità nuda e cruda viene a ;co non è mai deprimente.Al conrrario,cio che I at Night ed è per questo che il disc, nlungaprivazione ne e I'impotenza> di Jarrett è <la riconoscenzadi I sentiamodopo la un convalescente) come la definiva I va Nietzsche: nl'esukanzadell'energia che ritorr in un domani e nel giorno di poi, del subitaI na, della fede nuovamente ridesra neo sentire e presentire I'awenire, , icon nuove awenture, nuovi aperti mari, mete i ancoraconcesse, ancoracreduter.l I I a z 'rett ha suonato a Londra. Avevo letto in d.!_?_o-9Q,i115!o.{iJa15 i It 26l1'eli-" un'inI , tervista che la necessità. di preserva lare lè fórie alié66è èostretto Tarrett a suonare solo be-bop. Sono andato al concerto con lo stessospirito con cui ero andato anni e À prima a vedereMiles Davis nello stessoposro: non ci andavo per senrirela musiJ I I J I I I I I I I I I 37 c.a' per vedereil grande musicista. Non avrei poruro avereaspemarive inferio_ _ma ri. Jarrett, DeJohnette e Peacocksono saliti ,r.rlp"l"o e hanno irriri"to a suonare un brano originale del pianista. Nel giro di qualche minuto ci siamo ritrovati nel mondo incomparabile di Jarrett. AIIà fine di quel primo brano ho pensato: ova bene, adessoci toccano quaranra minuti di ,tandaid". E invece il tiio ha conti_ nuato a suonare musica ch_e, qfidava ogni possibile classificazioliè.Duiàfte I'intervallo ho inèontra6-p.r tan clrr àón ar'J ,.rì,i uo."* ""ro "-a;taarr"-o apelta, spossatied entusiasti " di quel che avevamosentito. E stato un concerro incredibile e Io si può ascoltarein parte in lruide out -lvfale perplessiràresrano.Fino a che punto il recupero di ,A;;;l; St} cr permerre dr fare una prognosi piir generalesul destino che "" attende ir jtzl? per in alrre parole, ci saràqualcu.ro i', gr"do di offrire aJarrett il tributo che lui iitl" ha riservato a Miles, e Miles a Ellingtoni Per risp-onderea questa domanda, non è súano dover cominciare su una nora mesta' Non sono mai stato tanto commosso alla scomparsa di un personaggio pubb-licoquanro in occasionedella morte di Don Qh.rrrug!'ottobre der 1995. Adifferenza di Larkin, però, non -i rono@"r" era odefinitivarnenremorro): anche se i coccodrilli àei giornali lo d.firrirr"rro ,r., .jazzista, o un nrrombertisrar,Ch.:2g"."@ermine rworld music> ed era andato di alla sua ;offil;*poi, I'invocazio.nedel"l nome o deTrospirito di cherry a ,r., ,.g.ro incon- fondibiledi vitatitàmusicale,e cerrola cosa ;;rpr;;.h; ";; T4lqk-Gu{gu-Eer*pon" e-Cjg1y_$v;r i;.#i a riferir- " i" rt'_;'E1i,i21e.{r997 :E ir}t:,u ""to a cherryJt"a. i" r.oru"ffiIiîirffi.. indubbiamente -a M;k;;;iJíÈrano che dà il titolo al suo innovativo album Khmer d,el tfgi. Y:i:i,',:j'"1"-9'e61'dl@e. nDettrsta .ist" a tr3l$p cul sl è appassionato p"sr"ionrto-tàÈ è staroTfilFffis: o di r- " Funny Il primofi K;-) of ^t non .,,,"11^ quello .li di Kind. Valentine,,però,ma q,r.llò-Giil-faseelettrica,a^ i, ) S;U* "My ad451fur1a. Nonc'èbisogno di -- specifitare .rr.;mm;"."r rrurr ir,.ffir" o llrlrrcJòa SoIO . r ì-+=-_., lMrlesstrumenrisra,ma la suaconcezionemusicalecomplessiva e le sue :" ::f rità.. <He r LovedHim Madly,, - / , omaggio ----*ob-" a Ellingtonu4r d"i,i-J;ir;;"ùì,rr._ rrurdltul ùLuLll.tlause_ -.-_.-__= t, e assoluramenteceniÌr[e per quesrafase de[a carriera di Miles: un brano itabondo, ambient ante litteram, che finisce - per dirla con Ian carr - ucon t:Ti_l.lr:-ne. ritmica,che.trasforma tutto ii dolorein q,rJ.or" al positi- ottimisticoo. A Larkin, owiamente, sarebbe ,.rnÉ.",o ;;"gg. :^^P1r:I. mente.inappropriaro, anzi semmai gli avrebbedato un motivo"" di pesri'mi ancor più nero. All'inizio della mia passione per 1rjazz sarei sraro rentaro di concordare con consideravo quella fasedella carriera di Miles un passodisastroso neila diredel.jazz-runk e del jazz-rock.Return to Foreuer...bleah! Da q".il" à.rir" r" ica si era risollevata solo con il ritorno del post-bop acusrico 'ao à.gii ".-i grazie all'inflqenza di Qherry, e*di alui mi iono dil."iaz, n*.o . "llorrt".r*to awicinarmi alla rnusi c e-ó1ffi6 giilitl"é" iiÍÍbàfazzo;=vista-l' età più verdissima, mi sono ;Ftassionato alla dance e alla musica elettronica. saràstata forse una parabola consueta,ma la destinazione per morti versi era 39 0, -arddeersruga3..qgq q\Ir eu'aìuetrodtur otuatuepun ?zzel y1.apuadrprae,rloy,rg rn) Bp Ep Equonrala E?luollaepa eruep ef,rsnui atu?p ùrrsn-rueflop ellop - qelens'a pa Buì1ZLi?s,euózr-ti,ìrÉ6;à qìil5î a 8ul lnf, - Irellseq rrellseqnuauJJÈ arernpirouosaqqarzs.aJtloul.zn f olrrug:q .:reua8 nuauJJlJrI3 r1Earel '{=S"óìi5nb orsàhb r . __*._r-__ra:_:_ I fltsE rau-Erlsa Duatuelaep ouopuecllp r^uultslp DIErr fons , /r IP IPrqgIIlBPggI'Dlrose , l . I . I . t IePe1Jedutr3aqcotsr,r.ozzeT.][email protected] -UapEzroJrad euSosrgag 2zze[erg .olso e .eraiocseErBeaarodls ,grad,orn]nJ I 1l :araua8orrp,lanb o otsanbrp nornrrypunos" Ir eJertsn[re ourrrp p oue,tepf -uetuor rs aq) uouelrdruocrp oreurnuuer8 un Era,f, ruue qSap,".y-:]ry_ 06, [ a..'oreyoFll{l-o;-:1, olrnquruoJ ouu'rld.,{d;;ìr r'frùì .*#lTtt"fr -é5iuorr "W'rzue,Ernsrur 'tr"9 urr8ur :r33o'Jp plr elprrfrHiì?,t .l,.*rlp_ ?y:' 11ps -tale Brrsnurpllau otBlpf,etuaruatrlduJas rs uou Jae^low ,ìury Q II osJe eluaru?) -It?trrotne e,rapuadordInuL\,reZoof e rarroq5 eufr2X uolsr{ 1p rreduroc rons rE atuarsur- g.rad'sallL\ artuel 'oduat ons lep e)rsnul e11apr-reua8r.nlerl8au ap -arrns_esora;:pe,ra zzel rw ip drrars;l I anSasordelsrileqiuFr{fóte1 u?i eq .rai".r.1bryiarrù r[i{ e elrodrr rc orsanb g rno-lltcf errsnru ellap rrouos lSSBsaed r otedlcrlue orrssa^E(lryeread/rlqrlsD a{rjo) rueJq otuenb rp otuotr oser ouos rrJJuswl?(fup(I otellof,s? rarte odop olos eur 'ecoedenu Eun elers qJ?S.oauerodrualuof,-pJllnotplue^Ip a oeuelodruatuoc -olord era ar{f, qrJ :orJeurpJoerts 4rd rocue rp rsocpnb e o3on1olep Eq euorzzr -o^e.[-3ns.El a aluoJjrrl efruf,el ezu€urf,r^el'?rîry?c/1u"dg66I lop tungF ons Iau [a.ry\se'Iillg Ep nexnirar pers ouos ,"{1p"ru turH pa o] all> a <le7p,rualrs e uI) opurn| 'ourarpo,lp oressedFp ,asnoqellE doq-aq IEp etuaurlrqerosaurEur eluaru -lrgrrracradrureleurf,serl ouara dog ernutrr orueloSrrysel .(0002) xîtrnoJ tp Err -cen erurrd e1'<a8nog asou) uI 'rpuorzaf,f,eerlor' eqcpnb e DuessaJelur ardruasrl -laJe eJauaDorad rtettnrSsrlets ouos órrolradar rp rlerretBruI (urerura3 .t5 seqe) aJJe^eNf,l opn'I esefueg oJlsaetuIep ruEtu allau 'o]uef, oJr[e.cJ'ttpJrdsrolJe) uou lellnsrJ rlue ep e^oJl rs rf allo^ e (otsatuoJ Iep qrr ou e1a orunds aBrl rs rnf, Ep EI erl auorsuarelp eprJB rs r3 ar{f,olsr^ .)rsnur asnoq a IUEJqIq3le^ rep E\luerlrurEJ zze(plce rP f"-h?P_l-:P ouos aroN rnlg Ellap rrrsself, Jfprqaeg:9:lgggeldgrug: ruer^aq)_"_rj]lgp?1rl"j:r"*r[glgr.t Iqrslpl_.o1ero-^"1_I_r.-o-l:,rrl*of,u r "" o.lorr"j.rJ3lrr"r3rsan|'nurar1epe 3ur1ililes eli5n6ipììeruer?loi-aried 1ap "p .BJruoJttelJ ur plels? Etsrloslap e]re.l a[EJrsntu euorzrsodruoJ EJIJpoura]ut.11v efrsnru ellep auorzeaJ)rp e,rrl?pour al Jad erpue Eur 'aplrsnur EJntrJolof,el a ouons p red olos rdruar rns odDnue ur err uou 'ollprw urlH pa o'J eH) sruo] 'ruorzerrsrSaral eruernp aq3 ouorzrparp aseJur oruet olez leat <zzel>Ip Hlslp nurrd rap oun otels îtarg saqrfig ,aq)ut ? -lale Rtlrouos a onu aretuesarde arrlg '(leq \ oS) ? o (eunurle1 luung ly,gu e onedslJ tlsoduroc lltts ouos Inf, ur olueruour uEJoJuEoueur a raueroduratuoo Ie 4rd oueuons 1B3o91, ruue l13ausr ec selrw rp B)rruale e)rsnur rp nuarurradsa Ilurrd r ezuanSasuocrc 'ouesJaErr]E BI er{f, aqrruoJnala ruorzEruJojurel e]}n] Ep eteratle elpts ? essatseue,l ,etuaurlgluarradur BlBrgurer orzuals ? 1apqrrpnb el arpuB asroJ'e,ssrrl] '(erruorltale ? Efrsnlu ?l eunt r33o>aqc opueurJalt?olloru lod e,rere8esauou '0002 Iau rsorlo^s 'IE nsa{ f,rsntrAJ rruorlcalg rrorrafo ourrrd '3rer3 '(Erruor}lela "'lld e^?rqurasarueSe1, :ornlnJ arotlarrpoc IaP IrB) {so3E .auortsanbur Etpzuepuel .uaJp) .6L61 Ins auorzruoruardens Eun epJof,rJ pp eurJ ege aSyo,tsrs pueldno3 sepnog lp ?utor u! r4azu?pti tp d ,rr"d "*or-t "1 no quella musica. Se Molvaer riescea proseguirela tradizione deljazz,lo fa tirandone le somme. Per rovesciarela considerazionedi Brodskji, quel nqualcosa,in questo casonon viene rinnovato, è già nuovo in sé. Un punto cruciale da notare è che il suono"della tromba*di Molvaer, anche quando non viene fatto passare attraverso il vocoder o elaborato in qualche altra maniera, ha in un cerro modo un'inflessione elettronica. Consciamente o rìo, Molvaer si è re6cotliLààlmeno per il momenro la tromba deveabbandonarela sua antica spudoratasicurezf-...-".-", I :, - s.egué!*Sancoii la lèiionè-.iffiila za, il suotimbro metallico,per-assumere --r i _._* .:..,.--_l...."..-_ un ruolo pESom*m-6so.La tecnologiainformaticanella creazionedi musicaelett è un sempliceiomplemento dell'arte del solista: questi due ""iiàiì*Fnon espetti formano un insieme indivisibile. È un genere musicale completamente nuovo. Se Molvaer è un grande musicista jazz lo si deve in buona parte al fatto s9l9_y.1@,r- -* cheno_î_e. M;tdfili" a;iitsession di Khmer sono srari remixati dagli Herbaliser,da al Overdrive, dai Rockers Hi-Fi e da altri ancora. Ne è risultato un inrrec- sonorodi inesorabilesottigliezza in cui il lirisryo della_rroasbiltslqg a srento rerargi*{gll41itmica che minacciasemDredi inehiottirlo. È r.tnsioc; fond"c pg_{:ra:renslone ne eqotryusrca, emotlva propno io perche perché stoflcamente storicamente lo PP-.{ nto che improlvisava era sempre inglobato dagli altri. Sembra quasi, perche il jnz resti sepolto sotro I'avanzataa valangadella techno e di una miriadi suoi sottogeneri. Per quesro la 14glca che ne nasceè così preveggente,così porranre c sopranufio soprarrurro.oit .oriln,an;ffille it,."iiit pnme le prime rrorranree ;"iil che annunciano l'alba del nuovo millennio. come nel disco precedenre,ma spessogli arrangiamenti si dissolvono in frenetico rombare di bassoe barteria. sembra, tra I'altro, illustrare un dilempiù ampio: se la drum 'n' bass voleva progredire sembrava condannata a lre in breve tutte le possibili permutazioni a sua disposizione ameno di non ire a mutare in qualcos'altro...cessandocosìdi esistere!Lispirazionedanceelettronica a cui Molvaer si era affidato per prolungare e illuminare il lungo credel jazz stava anch'essacadendo in un periodo di stasi creariva. Niente dimostra più brutalmente di Recolozre/ album di p-essimiremi dei quali riescea migliorarei brani orif,nfr ilmente non è stato pubblicato dalla dalla ECM così come il seguenre or..rol di Molu".t, { ( 03). Il "lbudisco non proponeva nessun acciato dagli arrangiamenti banali che avevano caratterizzatonla nuova concezione del jazz, proaTamàFdall'altro norvegeseBug.ge\lessektoft. C'erano però inrermezzi lirici a sufficienza da far pensareche Mólffi3lesse facendo I'inventario delle immense risorse tecniche e arrisriche a sua disposizione,piuttosto che continuare a spingersi senza sosta in avanti. La perdita di slancio sperimentata da gran parte della musica dance ha fatto esitare anche Molvaer, e queóta esitazione il trombettista l'ha incorporata nelle pausedella melodia nella deliziosa plstballad Indiano. Quel brano è sraro rielaborato nell'album più recenie di "Litde Molyt, Sneamer(2004), registratodal vivo a Londra. Il disco prova che il norvegesee tuttora uno dei compositorì e mffi[ì-Sr emozionanti e moderni esistenti al mondo. -_-.:--+- 41 ! i I I I I ; j s. la musicadi Molvaersi può definirepost-jazz, alloraquelladei Necksva A volte vengono definiti iìfrlt;i_oJàZ;, e va J :""r@to,. subitochehannocompletamente rivisto I'ideadi basedi I bene;bastaagguìungere ir I , una slmlle tormazlone. laccoglienza estaricarice','uta dall'Esbjorn SvenssonTrio alla Royal Festival Hall nel 2003 durante il London Jazz Festival è staravista da qualcuno come il segnoche per quanto riguarda l'innovazione il testimone era passarodall'America all'Europa, e in particolare alla Scandinavia. considerate quanro disti I'Esbjorn svenssonThio dal genere di cose che continuano a propinare gruppi come il 1, Tommy FlanaganTiio e vi fareteun'idea di quanto i Necks abbiano superatoil f f trio svedese.Ciò significa, se vogliamo dare - - unaiàcle;Elrà'fìlall-ir-*àZìo"., -----Ò--D--" ' " ^ ' " t l lf f ,_ , i I tI t ."r^ ,7 ll: ,, cheia nuovafrontiera deI iazzè I'Australia. Ho ffirahams (tastiere),Tony Buck (batteria)e i (basso) Llo1,-d Swanron suonanoirpi.'rg__dg_pi!l_di quindici anìi. VeÀgonoda J j syaneye-GtseTióìo distanzad@ jazz puòavergiocatoun certo_ ruolo nellaloro originalitàinnovativa.Forsespiegaancheperchéil I I I ' ' rrttc/r\-..--r. loro seguito di appassionati,benché fedelissimo,sia ancora relativamenteridotto. Sia dal vivo che su disco una tipica esibizione dei Necks consistein un unico btano lunfò-un'òE-cTe cresc.lentam.nt. d'intensitàe complessità.A soìòlineait'in-'+eancor più questaconrinuità, il loro secondodisco Mir-Q990) iniziava con diecisecondidelprimo,5ax(1-989)'ffiiAether(2001) , ' -- '--'.--% Portaquestoapproccio_omeglio,loriduceffiîpezzo I intero basato su un unico brillante accordo. Mi piace questa scelta ,càfrlda e i ,coraggiosa:in una cultura carattìii7àra più che altro dalla labilità dell'attenzione i iascoltare i Necks necessitadi un tipo di concentrazioneassoluta,simile a quellai ' irichiesta dai ragaindiani. Dal vivo di solito suonano in formazione acustica.I dischi in studio aggiun- . sg"óq;. q feelg-beUg:je!9Jilfi ;ffi;;'orticoso di .'S".Ei;"; ;#có àiÉ-Mii;D;;ii ;iiiíi,7O|Ioii nota 1i6"oÀhod..;frìm r;;;frn ìopràitritto in l!4nging@Q1yp99). Miles prendevaa prestito e incorporava nella sua musica ciò che a suo giudizio - e a volte si sbagliava- era il meglio degli altri generi di musica leggera contemporanea; i come Molvaer, hanno iî{ Tggllo b ripegzioneipngticatipica dellamiglior musisaelettronicieòfrre conGrion-Tt. p;;6'rmané' atafannodelle t I f I I improwisazioni di qualche sorra, che spessonon vanno oltre un gran girar di manopole tanto per fare scena.Q"i, i lW lnrcrminabili, i giJi di bassoe le parti di"-!g-1191ii plogrammate sono di nuovo in mano a musicisti che improliiìCano liberamente,creandoun tappeto sonoro infinito. Ci sono echi del fluire incon- t'jl$gdekde-dusrret!*c,he-_r:libebdJdl?_!:"rdano.@èìrevero if s,Pelèo, contenuto in Next, che dura À;;." ;" fr"to iotto, p.t t.ìlit"alni del gruppoJi-Zltiì-momenti sembrano sul punto di passarealla pura dance music. Non succedequasi mai del tutto, ma l'aggesa crescentecreauna suspens€ incredibiIe.Eccochesispieqalasensazionea;ffimusica gffi^ - dai suoi .I.-.nti lat"enti,e qui torna la;imilitudind-coiflà musicaclas--"* ". . i; slca tnolana. Come suggerisceil titolo, Driue By, il loro disco del 2004 è ottimo da ascolrare mentre rì guida, e non solo per-rc8:ffi-"ffi-vetsoin orizzontJtEèiìntinua 44 ad allontanarsi.È musica che co che attr . I Ng9\ssonoispirati forse dall'abilità avevadi riempire la propria musica icàdi di ióàii,i sp semDra Probablle che I aPefrura radlcr mensopaesaggioaustraliano.Ne è tesrimonianzail fatto che a .ull"rl_!1p."r*t.jl I ci si sentecosì perpoi acc<iiffiEJ6frùsi&g b.3!i sianomonoroni, cLda è s LUu rpi c r!{r I qt !!E" c 4t q uryIal senza fluscl ggq,e'"a-,gtllJ glS-? _{l-u biamento è -tlo-'_Sé-Ic_am awenuto. -B' awenuto. E musrca musica rmmutabile immutabile e in continuo continrro cambiamento car e non c'è modo di f t I I - l sapiiè dove porierà-qféI vìàggio in stato di tranEleòtme annorò D.H. Lawrence durante il suo viaggio in Australia nel 1922, c'è ouna speciedi richiamo nel bush. Ci si potrebbe rirrovare fuori dal mondo, sull'orio dell'altroven. Lo si percepisceintensamenteln Drire By, che volteggia arrraversopaesaggida sogno ambient, giochi di bambirfEiÌlli, alveari, evocati tutti da suoni utrovati per caso). Mentre gli album precedenti erano dischi afiìdabili e un po' disadorni composti di improwisazioni continue <in diretta>, Driue 87 è costituito da seg, menti che sono stati ristrutturati in fasedi edizione, ricchi di ouerdubbing,come una colonna sonora per un film ancora da girare. Driue By ha le potenzialità per essereil disco che farà conoscerei Necks a un icodi massa. A scanso d:lll p_.g.gitirl.gqy*11gl,._j:r_rglp-tgti gomeun to e un ammorbidinGiio ;a q.r.IAilóTa fattò ieguironel )05-und"ppbw,-"rrrr,to, minimalisra e difficllecome piùìèÍp-iecedenti.Non so neanche se-i pi".èffiftffiiii'ronììcuro di in grado di dedicargli il tempo e la concenrrazioneche richiede, ma adoro disco e amo i NecLs: bisognerebbeesseremafti per pensareil contrariol(Tiaduzione di Giouanni Garbellini) ), Pr lrq 4vSt(A cH.É,*g:tstkno kt--lP4rry/È 547u q UÀr1A qt^ RA YtPer PotE St EurrPaE hú*V>n ,1_oo5 f ''l 63 r