Seminario di Firenze su "Psicoanalisi e omogenitorialità"
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Seminario di Firenze su "Psicoanalisi e omogenitorialità"
VIA PO, 102 – 00198 ROMA – TEL 06.85.35.86.50 - FAX 06.622.76.737 e mail: [email protected] – sito internet: www.sippnet.it Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica SEZIONE TOSCANA Report Giornata di studio Ieri 20 Febbraio 2016 si è tenuto a Firenze, nella nostra sede di via Faentina, il seminario su “Psicoanalisi e Omogenitorialità” ,con Marta Vigorelli, Nicola Guanziroli come relatori e il chair Elena Guidi . E’ un seminario che è la continuazione ideale dell’argomento di studio della nostra sezione iniziato due anni fa sul Trans -generazionale a cui partecipò sempre Marta Vigorelli. Il lavoro che Marta ha portato è quello di cui si è occupata come segretaria scientifica della sezione milanese nel campo delle genitorialità tra antiche e nuove espressioni. Milano sarà ,Sabato 27 Febbraio, la cornice ideale per concludere questo ciclo di studio teorico clinico con un seminario a cui parteciperà V. Lingiardi. Quest’anno la scelta fatta dalla Sezione toscana sull’Omogenitorialità è stata predittiva su un tema divenuto poi scottante negli ultimi mesi. Erano presenti una trentina di persone ,esclusi i relatori, un po’ meno degli iscritti previsti. La presenza era variegata : molti colleghi Asl perché hanno istituzionalmente maggiore casistica clinica di certe problematiche che sfuggono al privato; allievi della AFPP, studenti universitari, terapeuti di terapia familare , psicoanalisti junghiani, colleghi della AIPCP ( Associazione Italiana per la psicologia clinica e psicoterapia) , colleghi di altri indirizzi , un giornalista e medici di base. La relazione di Marta Vigorelli è stata esemplificativa e presentata su slide. Ricca di riferimenti teorici e bibliografici che sono stati di aiuto ai discenti per poter in seguito, anche autonomamente approfondire. Marta, con la sua modalità “a braccio” diretta, sicura e relazionale ha veramente interessato e coinvolto tutti anche per la sua chiarezza e l’ indubbia modalità didattica che alleggerisce dalla fatica di seguire porgendo i concetti già sistematizzati. La relazione inizia dalle nuove concezioni di famiglia dove sempre più il legame biologico tende a farsi da parte per privilegiare quello affettivo. Così anche il concetto di genitorialità è mutato e non è più strettamente legato alla coniugalità. La famiglia poi è sempre più orizzontale che verticale, legata cioè a fattori relazionali piuttosto che ereditari -biologici. Tutto ciò conduce ad interrogarci sul vissuto dei componenti di famiglie allargate e diversificate ,sulle identità dei figli nelle famiglie VIA PO, 102 – 00198 ROMA – TEL 06.85.35.86.50 - FAX 06.622.76.737 e mail: [email protected] – sito internet: www.sippnet.it Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica omoparentali e non da ultimo sul nostro vissuto controtranferale come terapeuti costretti ad interrogarci sull’omosessualità, liberando la mente da giudizi e pregiudizi. .Per poter operare in questo senso sono necessarie tre precondizioni: la prima considerare l’omosessualità come una variante del comportamento umano e non come una devianza patologica. La seconda verificare il livello di maturità della coppia e la personalità dei due partner, la terza la qualità dell’investimento sui figli. La relazione di Nicola Guanziroli è stata densissima ed esauriente , in essa ha affrontato e toccato anche altri temi: sulle adozioni omosessuali ,sulle madri surrogate con tutte le sue variabili, sull’inseminazione e infine di come queste problematiche siano affrontate all’estero . Il collega ha fatto anche un lungo ed esauriente excursus su tutte le ricerche fatte in USA rispetto ai figli cresciuti in famiglie omoparentali. E’stato toccato anche il concetto dell’omofobia interiorizzata vale a dire sentimenti e atteggiamenti negativi che l’omosessuale prova verso la propria omosessualità legati a scarsa stima e accettazione di sé come afferma Lingiardi. A tale proposito Guanziroli ha letto lo stralcio di una lettera di PP Pasolini toccante per la sua crudezza e intensità. In ultimo ha proposto spezzoni scelti di un documentario RAI in cui si vede il percorso di una coppia omosessuale per avere due gemelli tramite la madre surrogata. La sua esposizione chiara e precisa permetteva la comprensione e da essa traspariva anche la grande passione per questo tema . L’assemblea ha risposto con interesse facendo domande e soprattutto portando esperienze legate alla clinica in ambito istituzionale C’è stata anche una lieve vena polemica da parte di una allieva AFPP che mentre ha apprezzato molto la prima parte degli interventi, ha osservato , nella seconda parte con la discussione con il pubblico, un viraggio su temi che eludevano dall’ argomento trattato sull’omogenitorialità e la psicoanalisi. In realtà questo credo sia dovuto sia ad una grande fame di sapere e di conoscere , fame che i media non soddisfano e la richiesta alla psicoanalisi di fare chiarezza è pressante ,ma anche al buon clima che si è creato nel dibattito e che ha permesso di sentirsi liberi di parlare ed esprimersi. . E’ emersa dall’assemblea prepotentemente l’esigenza di scambio su questo tema nuovo tra colleghi per uscire dalla solitudine dei nostri studi e confrontarsi sul coinvolgimento di parti nostre poco addestrate a tali tematiche ed ancora legate a antichi stereotipi e resistenze. Firenze 22 Febbraio 2016 Dott.ssa Angela Belluomini S.R Dott.ssa Elena Guidi C.E VIA PO, 102 – 00198 ROMA – TEL 06.85.35.86.50 - FAX 06.622.76.737 e mail: [email protected] – sito internet: www.sippnet.it Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica ANGELA BELLUOMINI (Segretario Regionale) Firenze 20 febbraio 2016 INTRODUZIONE “ OMOGENITORIALITA’ e PSICOANALISI” Quello di oggi è un incontro di studio all’interno di un progetto iniziato tre anni orsono sui temi del Trans- generazionale, di cui ci siamo occupati con la collaborazione della Sezione milanese molto impegnata su questi temi . Non avrei mai immaginato quando, lo scorso anno, abbiamo pensato di approfondire questo tema che ne avremmo parlato in pieno dibattito parlamentare. Un tema scottante e difficile in quanto nuovo per la nostra cultura particolarmente tradizionale . Un tema intrecciato di problematiche sociali e giuridiche dove diventa difficoltoso liberare il pensiero da condizionamenti culturali e resistenze personali . Molto più semplice e rassicurante sarebbe restare aggrappati alla consuetudine e rifiutare il diverso, sì perché il diverso è cambiamento e il cambiamento implica fatica , la fatica di riorganizzare il nostro pensiero e trovare altri percorsi mentali. Ma la psicoanalisi è faticosa , non è facile mettersi in discussione e anche se è la scienza dell’intimo e del personale nasce anche come indagine sociale . Ecco che potrebbe venirci in aiuto su temi che coinvolgono questo aspetto . Pensare all’omogenitorialità è comunque un passo avanti perché presuppone che si sia superato il concetto che l’omosessualità sia qualcosa di patologico. Già Freud1 lo aveva affermato in uno scritto del 1922 in cui parla di “bisessualità originaria” e non più di omosessualità considerata come perversione e fissazione narcisistica e molto prima di lui , seppur con intenti diversi, Platone nel Simposio lo narra nel bellissimo mito degli uomini Palla. L’essere tutti di base bisessuali comporta che la scelta etero sia legata non solo a scelte oggettuali ,ma anche come fine obbligato e biologico alla procreazione per la conservazione della specie. La nostra epoca è pervasa da una spinta narcisistica imperante che implica a volte l’onnipotenza , non c’è la capacità di concepire un figlio come a sé 1 2 Freud, S. (1922) L’io e il superio. OSF, 9 Ferro ,A. citato da relazione N. Guanziroli VIA PO, 102 – 00198 ROMA – TEL 06.85.35.86.50 - FAX 06.622.76.737 e mail: [email protected] – sito internet: www.sippnet.it Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica stante, ma come prolungamento di sè e non c’è più la capacità di accettare l’impotenza di poterlo avere . I tabù che sono la buona riuscita di un processo di rimozione non esistono, tutto si può fare e ogni conflitto viene eliminato . Ciò porta da un punto di vista interiore all’eliminazione del Superio oggi, a mio avviso, la patologia più comune nella clinica. D’altra parte però, con l’eliminazione del rimuovente la scelta omosessuale diventa accettata e sdoganata dall’elemento culturale che la asseconda maggiormente e la libera. L’aspetto culturale è più libero quindi di quello legato alla natura, mentre prima natura e cultura erano sullo stesso piano oggi sono su piani diversi e divisi. Oggi una relazione stabile è difficile per tutti ,i livelli di tolleranza e frustrazione sono bassi e ciò aumenta la possibilità di scelte sessuali anche diverse da quelle precedenti. . Credo che dare una consistenza giudirica alle coppie omosessuali sia un passo fondamentale sopratutto da un punto di vista psicologico perché avere dei diritti è esserci e diventare soggetti , acquisire cioè una identità di coppia e potersi pensare come coppia. Un’ unione di due diverse persone dello stesso sesso ,ma con diversa personalità che insieme condividono obiettivi ,sogni ,desideri , fantasie e storie di vita. Certo molto ancora c’è da studiare e da interrogarsi, possiamo fare delle predizioni, o inferenze statistiche, ma la realtà ci stupirà sempre. Come saranno i figli di una coppia omosessuale ,quali le eventuali problematiche e il complesso di Edipo che fine farà e l’identificazione con il genitore e il ruolo materno e paterno? Le risposte sono proiettate nel futuro,la psicoanalisi in questo ambito sarà costretta a guardare in avanti e non indietro e a non occuparsi per la prima volta di psicopatologia . Come sostiene A. Ferro2 sono problematiche le modalità di scegliersi e stare insieme mentalmente , scelte che funzionano, oppure non funzionano e questo sia nella omo che eterosessualità. Un bambino prima esiste nella mente di chi lo desidera , la sua crescita emotiva ed affettiva si realizza all’interno di una relazione di amore e la spia della patologia negli omo come negli eterosessuali sta solo nell’incapacità di amare come dice S. Argentieri3. 2 3 Ferro ,A. citato da relazione N. Guanziroli Argentieri ,S .Quaderni de “ Gli Argonauti” n 24, 2014 VIA PO, 102 – 00198 ROMA – TEL 06.85.35.86.50 - FAX 06.622.76.737 e mail: [email protected] – sito internet: www.sippnet.it Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica