Da un piccolo coniglietto tante grandi soddisfazioni

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Da un piccolo coniglietto tante grandi soddisfazioni
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LA PROVINCIA
MARTEDÌ 21 MAGGIO 2013
RISPONDE L’ESPERTO RISPOSTA N. 2639
Da un piccolo
coniglietto
tante grandi
soddisfazioni
Gentile esperta,
mio figlio di 9 anni
vorrebbe un coniglietto, di
quelli che rimangono
piccoli. Ho deciso di
accontentarlo. Secondo
Lei è un animale adatto ad
un bimbo e volendo tenerlo
al meglio potrebbe darmi
qualche consiglio? La
ringraziamo molto.
_ BETTA E MICHELE BORGHI
Risponde Marinella Meroni
esperta animalista
[email protected]
Cara Betta e Michele,
il coniglio nano è
affettuoso, socievole e
mansueto è quindi
particolarmente adatto alla
compagnia dei bimbi.È
intelligente e quando vuole
mangiare, spesso si
avvicina ai piedi del
proprietario per chiedere
cibo, alzandosi sulle zampe
posteriori o sollevando il
muso. Può vivere in gabbia,
a patto che sia di ampie
dimensioni,ma è essenziale lasciarlo libero qualche
COLF E BADANTI
RISPOSTA N. 2636
mantenimento degli scatti di
anzianità e tutti gli altri
emolumenti contrattuali, per
continuare ad assistere suo
padre. Posso cambiare datore
di lavoro mantenendo la
continuità del rapporto di
lavoro? Qual è la procedura
presso l’Inps?
_ LETTERA FIRMATA
Gentile lettrice,
nella modulistica Inps di
denuncia del rapporto di
lavoro non è mai stato
inserito un modello di
“subentro” nel rapporto di
lavoro instaurato da un
precedente datore di lavoro.
Si dovrà cessare l’attuale
rapporto di lavoro ed
effettuare una nuova
comunicazione di assunzione
presso l’Inps a nome della
figlia della datrice di lavoro
deceduta, che avrà un nuovo
codice Inps e una nuova
decorrenza. Per salvaguardare
i diritti contrattuali acquisiti,
sarà possibile inserire, nella
nuova lettera di assunzione
intestata alla figlia, una
clausola specifica, in cui la
nuova datrice di lavoro
riconosce la continuità del
rapporto di lavoro: ciò
significa riconoscere gli scatti
di anzianità e ogni indennità
contrattuale dovuta, fin dalla
stipula del primo contratto di
lavoro. L’Inps non ne avrà
alcuna comunicazione in
merito, ma ciò che interessa
ora al giorno. Tenerlo sempre
in gabbia per lui è una
sofferenza e può creargli
molti disturbi. Se vive libero
in casa si abituerà a muoversi
per le stanze e a ritornare
spontaneamente nella sua
gabbia per i bisogni. Può
facilmente vivere con cani e
gatti, ma non va mai lasciato
da solo fuori dalla gabbia
insieme a loro, finché non si
ha la certezza che non gli
succederà nulla di male.
Il maschio ha un istinto
territoriale e quindi marca la
sua zona, alcuni veterinari
consigliano la sterilizzazione
per evitare questo problema.
Si spaventa al minimo
rumore, per questo è bene
lasciarlo in un luogo
tranquillo. Dopo i due mesi di
vita deve essere vaccinato. I
conigli sono erbivori, perciò
va nutrito con fieno, insalata,
carote, frutta e altre verdure
sempre lavate asciugate e a
temperatura ambiente. Se in
negozio era abituato a
mangiare mangime secco,
cercate di modificare il prima
possibile la sua alimentazione, senza fare cambiamenti
dal punto di vista
previdenziale, è la continuità
della posizione assicurativa:
bisognerà per tanto fare
attenzione che non si
realizzino “interruzioni”
provvedendo alle
comunicazioni di
licenziamento e assunzione in
modo contestuale.
CODICE STRADA
[email protected]
Rispondel’avv. Antonio Maimone
RISPOSTA N. 2637
La sicurezza
su strade veloci
Gentile avv. Maimone,
che caratteristiche
strutturali deve possedere
una strada all’interno del
centro abitato per poter
elevare il limite di velocità da
50 km orari a 70?
Corrisponde al vero che in
caso di elevazione del limite a
70 orari per tutta la
lunghezza devono essere
previsti marciapiedi protetti
per i pedoni? Grazie mille e
cordiali saluti.
_ CELESTINO VILLA - MOLTRASIO
Cortese lettore,
l’art.142 - rubricato “Limiti di
velocità” - del Codice della
strada (nel prosieguo,
breviter, C.d.S.) al comma 1
dispone, per quanto quivi
interessa, che “ai fini della
sicurezza della circolazione e
della tutela della vita umana
la velocità massima non può
bruschi nella dieta che
potrebbero causargli
problemi. Si può iniziare con
una dieta a base di pellet
(purché sia fatto solo con
erbe, fieno, vegetali, non deve
contenere farine cereali, o
peggio di origine animale) poi
pian piano si passa a verdure,
fieno. Da evitare cioccolata,
pane, pasta e biscotti. I conigli
hanno una vista eccellente,
con un campo visivo che
permette loro di vedere in
tutte le direzioni senza
muovere la testa. Le orecchie
hanno un ruolo importante
nella termo-regolazione, sono
delicate e sensibili, e a
differenza di quanto si crede
non devono assolutamente
essere utilizzate per
afferrarlo. Per una felice
convivenza è bene capirne
linguaggio: se si appiattisce
sul pavimento col muso in
avanti e basso significa che sta
chiedendo coccole e attenzio -
ni: gradisce carezze sul dorso,
sulla testa e vicino alle
orecchie, ma non in
contropelo. Se esegue delle
vere e proprie acrobazie,
saltando e facendo giravolte
vuol dire che sta bene e che
sta giocando. Se è spaventato
ha le orecchie indietro, gli
occhi sbarrati e le zampe sotto
il corpo. A questo punto va
accarezzato per calmarlo.
È un animale che manifesta il
suo affetto in diverse modi:
può girare intorno ai piedi
del padrone per
dimostrare la sua voglia di
vederlo, oppure leccare le
sue mani.
La durata di vita dei
coniglietti si è allungata a
10 anni, grazie ad una
corretta alimentazione e
vaccinazioni efficaci.
È un animaletto di pochi
grammi ma che vi regalerà
grandi soddisfazioni e
tanto affetto.
superare i 50 km/h per le
strade nei centri abitati, con la
possibilità di elevare tale
limite fino ad un massimo di
70 km/h per le strade urbane
le cui caratteristiche
costruttive e funzionali lo
consentano, previa
installazione degli appositi
segnali”.
L’art.2 C.d.S. (”Definizione e
classificazione delle strade”)
al comma 2 stabilisce che “le
strade sono classificate,
riguardo alle loro
caratteristiche costruttive,
tecniche e funzionali, nei
seguenti tipi:
A) Autostrade;
B) Strade extraurbane
principali;
C) Strade extraurbane
secondarie;
D) Strade urbane di
scorrimento;
E) Strade urbane di quartiere;
F) Strade locali;
F-bis) Itinerari ciclopedonali.
Ai sensi del successivo comma
3, con particolare riferimento
alle strade urbane si precisa
che “le strade di cui al comma
2 devono avere le seguenti
caratteristiche minime:
D) Strada urbana di
scorrimento: strada a
carreggiate indipendenti o
separate da spartitraffico,
ciascuna con almeno due
corsie di marcia, ed una
eventuale corsia riservata ai
mezzi pubblici, banchina
pavimentata a destra e
marciapiedi, con le eventuali
intersezioni a raso
semaforizzate; per la sosta
sono previste apposite aree o
fasce laterali esterne alla
carreggiata, entrambe con
immissioni ed uscite
concentrate.
E) Strada urbana di quartiere:
strada ad unica carreggiata
con almeno due corsie,
banchine pavimentate e
marciapiedi; per la sosta sono
previste aree attrezzate con
apposita corsia di manovra,
esterna alla carreggiata”.
Il citato art.142 C.d.S. al
comma 2 prevede che “entro i
limiti massimi suddetti,”
(quelli cui al comma 1) “gli
enti proprietari della strada
possono fissare, provvedendo
anche alla relativa
segnalazione, limiti di velocità
minimi e limiti di velocità
massimi, diversi da quelli
fissati al comma 1, in
determinate strade e tratti di
strada quando l’applicazione
al caso concreto dei criteri
indicati nel comma 1 renda
opportuna la determinazione
di limiti diversi, seguendo le
direttive che saranno
impartite dal Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti.
Gli enti proprietari della
strada hanno l’obbligo di
adeguare tempestivamente i
limiti di velocità al venir
meno delle cause che hanno
indotto a disporre limiti
particolari. Il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti
può modificare i
provvedimenti presi dagli enti
proprietari della strada,
quando siano contrari alle
proprie direttive e comunque
contrastanti con i criteri di
cui al comma 1. Lo stesso
Ministro può anche disporre
l’imposizione di limiti, ove
non vi abbia provveduto l’ente
proprietario; in caso di
mancato adempimento, il
Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti può procedere
direttamente all’esecuzione
delle opere necessarie, con
diritto di rivalsa nei confronti
dell’ente proprietario”.Per
quanto riguarda i c.d.
marciapiedi protetti - cioè le
corsie pedonali dotate, in
corrispondenza del lato
prospiciente le carreggiate
veicolari, di elementi fisici
(guard-rail, cordoli, fittoni,
reti, ... ) la cui altezza (pari a
30 cm o superiore), lungo
tutto il marciapiedi, non
consenta agli autoveicoli di
portarsi su tale zona pedonale
nonché quei marciapiedi non
a diretto contatto con le
carreggiate dove transitano gli
autoveicoli - i regolamenti
viari urbani dei Comuni
possono individuarne le
ipotesi di realizzazione e la
localizzazione, ovviamente
nel rispetto dei criteri
generali dettati dalla Legge”.
vari documenti elencati per
la stipula del rogito, mi
chiedono di produrre
originale dell’ “attestato di
certificazione energetica”.
Come mi devo comportare?
Grazie.
PERITI
[email protected]
Risponde Michele Cairoli
RISPOSTA N. 2638
La certificazione
della vecchia stufa
Egregio Perito,
mi sto accingendo alla
vendita di una abitazione di
montagna priva di impianto
di riscaldamento, ove è
presente solamente una
vecchia stufa a legna. Tra i
_ BRUNA B.
L’ attestato di certificazione
energetica (Ace) è un
documento che descrive le
caratteristiche energetiche di
un edificio o di una singola
unità immobiliare e sintetizza
con una scala letterale
(analogamente a quella degli
elettrodomestici), le
prestazioni energetiche dello
stesso.
Al momento della vendita (o
della locazione) di un
immobile, l’Ace, oltre ad
essere un documento
obbligatorio, è necessario per
informare la controparte sul
consumo energetico del bene
stesso, concorrendo pertanto
alla determinazione del valore
(o del canone di locazione).
Per la redazione dell’Ace deve
essere nominato un
professionista cosiddetto
“soggetto accreditato”
denominato certificatore
energetico.
La normativa della Regione
Lombardia prevede
l’esclusione di redazione di
tale documento in alcuni casi,
tra cui quello di unità
immobiliari prive
dell’impianto termico o di
uno dei suoi sottosistemi
necessari al riscaldamento
dell’immobile.
Un impianto termico è,
secondo la definizione