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Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri
‘E. Fermi’ Pontedera (Pi)
Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742
http://www.itcgfermi.it
E-mail: [email protected]
PIANO DI LAVORO
Prof. PAOLO CHELETTI
DISCIPLINA: DISEGNO E PROGETTAZIONE
CLASSE 4^
SEZIONE Cg
Anno scolastico 2012 - 2013
OBIETTIVI
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE CONCORDATE NELLE RIUNIONI DI
DIPARTIMENTO DISCIPLINARE
Vedi allegati della programmazione didattica: criterio di sufficienza
OBIETTIVI TRASVERSALI (COGNITIVI E COMPORTAMENTALI)
a) Comportamentali
1. Educare a percepire l’importanza di relazioni positive, come condizione per la convivenza sociale: riconoscere la necessità di regole sociali; rispettare le regole della
vita scolastica; imparare ad ascoltare e avere rispetto delle persone, delle idee, delle cose e degli impegni assunti.
2. Educare a confrontarsi con culture diverse, affermando valori di accoglienza e solidarietà, riconoscendo e valorizzando le proprie radici culturali.
3. Trasmettere la cultura del lavoro, intesa nella sua espressione strumentale e nella sua dimensione valoriale e stimolare l’interazione tra scuola e territorio, con
particolare riferimento al mercato del lavoro e tra scuola e formazione professionale, con l’attivazione di percorsi individualizzati anche al fine del soddisfacimento
dell’obbligo formativo e dell’integrazione dei soggetti con handicap.
4. Saper essere autonomi nell’organizzazione del lavoro scolastico
5. Saper impiegare correttamente materiali e strumenti didattici forniti.
6. Saper utilizzare il modo costruttivo il lavoro svolto in classe.
7. Abituare gli studenti ad un tipo di lavoro collettivo e collaborativo.
b) Cognitivi
1. Valorizzare la scuola come luogo di formazione della persona privilegiando lo studio problematico invece che nozionistico e solamente mnemonico.
2. Saper distinguere criticamente dati e concetti tra fondamentali e secondari.
3. Capacità di esporre in modo chiaro, sintetico e pertinente i concetti assimilati, adeguando l’esposizione-comunicazione allo scopo e/o al destinatario, usando un
lessico specifico.
4. Saper valutare ed esprimere giudizi motivati e fondati.
5. Rendere gli studenti sempre più consapevoli dei processi di apprendimento e dei propri stili cognitivi.
6. Saper usare tecniche operative.
7. Capacità di procedere ad una oggettiva autovalutazione.
8. Capacità di elaborare i dati rappresentandoli in modo efficace.
STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL LORO CONSEGUIMENTO
-
Lezioni di diversa natura: frontali, di gruppo, riassuntive, esercitazioni, approfondimenti anche a carattere interdisciplinare, indicazioni di percorsi alternativi e
paralleli per ulteriori approfondimenti.
Insegnare agli alunni a schematizzare quanto fatto in classe individuando gli aspetti più importanti.
Correzione motivata degli elaborati per una migliore consapevolezza delle proprie capacità, dei propri limiti e del processo formativo da parte degli studenti.
Favorire l’acquisizione dei linguaggi specifici delle discipline.
OBIETTIVI GENERALI DELLA DISCIPLINA, CONOSCENZE E STANDARD FORMATIVI MINIMI:
 Saper individuare gli elementi fondamentali del territorio.
 Conoscere i principi fondamentali della legislazione urbanistica vigente.
 Conoscere gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e la normativa edilizia vigente.
 Saper redigere gli elaborati grafici di un progetto di massima, individuando e rappresentando gli elementi distributivi e funzionali in relazione alla
destinazione d’uso e nel rispetto della normativa vigente.
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE (in grassetto) E FORMATIVE PREVISTE PER OGNI PERIODO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Interrogazioni orali.
(1 nel trimestre e 2 nel pentamestre)
Prove grafiche e pratiche.
(2 nel trimestre e 4 nel pentamestre)
Questionari
(1 nel trimestre e 2 nel pentamestre)
Risoluzione di problemi.
Revisione del progetto assegnato
(tutte le settimane per tutto l’a.s.)
Interventi, spontanei o sollecitati dal docente, durante l’attività d’aula.
MODALITA’ DI RECUPERO/SOSTEGNO DA ATTIVARE PER LA CLASSE
Recupero in itinere e/o tutoraggio pomeridiano, sia nel trimestre che nel pentamestre.
INTERVENTI DI APPROFONDIMENTO
Saranno stabiliti, eventualmente, in corso d’anno scolastico secondo necessità.
CRITERI DI VALUTAZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Regolarità della frequenza.
Rispetto delle regole e correttezza del comportamento.
Collaborazione nello svolgimento del dialogo formativo e nella gestione delle attività studentesche.
Partecipazione alle attività scolastiche ordinarie, complementari e/o integrative e senso di responsabilità.
Impegno nello studio individuale e organizzazione del lavoro scolastico: metodo di studio.
Considerazione di situazioni particolari debitamente documentate dalle famiglie o rese note alla scuola.
Acquisizione delle competenze minime (v. criterio di sufficienza).
Possesso di attitudini e di una organizzazione dello studio tali da far ritenere possibile, al Consiglio di Classe, il recupero di contenuti disciplinari carenti,
indipendentemente dal numero e dalla gravità di eventuali insufficienze.
Continuità nello studio e nella partecipazione alle lezioni di tutte le materie del corso di studio, senza che nessuna di esse sia stata abbandonata dallo studente.
Progressione complessiva nell’apprendimento.
Proprietà di linguaggio, scioltezza espositiva ed efficacia comunicativa.
Livelli di conoscenza e comprensione raggiunti, rappresentati dalla media dei voti riportati sui Registri dei docenti, arrotondata per eccesso o per difetto dal Consiglio di
Classe, anche alla luce di quanto previsto ai precedenti punti: 9, 10 e 11.
Capacità di applicare procedure, metodi e tecniche delle diverse discipline.
Capacità logiche, di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.
VALUTAZIONE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Esercitazioni e compiti scritto-grafici, tavole grafiche assegnate a casa, controllo quaderno degli appunti, disegno computerizzato. I voti sono compresi nell’intervallo: (110). A tale proposito, vedi le griglie elaborate dal C.d.C. per l’a. s. 2012/2013 e di seguito allegata.
In ogni caso, i metodi di valutazione degli elaborati grafici, saranno tesi verso una sempre auspicabile oggettività, sebbene la sintassi della disciplina si presenti di difficile
definizione. Verranno, quindi, a tale proposito, individuati e comunicati agli alunni, gli aspetti fondamentali, oggetto di valutazione, gerarchizzandoli tra loro, in modo da
definire la performance" a cui l'alunno deve tendere, conseguendo contemporaneamente, l'obiettivo didattico e quello educativo.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Lezioni frontali, esercitazioni grafiche, correzione tavole assegnate per casa, libro di testo, laboratorio informatico.
ALLEGATI
1) Programmazione di “DISEGNO E PROGETTAZIONE” – a. s. 2012-13
2) DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’.
LIVELLO
ACQUISIZIONE CONOSCENZE
APPLICAZIONE
CONOSCENZE
RIELABORAZIONE CONOSCENZE
ABILITÁ ESPOSITIVE
CON RIFERIM.
AI LINGUAGGI
DISCIPLINARI
A
Assolutamente
insufficiente
Voto 1-2
Non esegue compiti anche semplici;
presenta gravissime lacune di base;
non fa progressi
La capacità di applicazione delle
conoscenze è nulla o quasi nulla
La capacità di rielaborare le conoscenze possedute
è nulla o quasi nulla
Non produce comunicazioni
comprensibili
B
Gravemente
insufficiente
Voto 3
Possiede conoscenze assai limitate e
disorganiche
Applica le conoscenze
commettendo frequenti e gravi
errori
Non sa rielaborare le proprie conoscenze quasi mai
Produce comunicazioni confuse
ed inefficaci
C
Decisamente
insufficiente
Voto 4
Possiede conoscenze frammentarie e
superficiali
Applica le conoscenze
commettendo gravi errori
Rielabora le proprie conoscenze con notevole
difficoltà
Produce comunicazioni di
difficile comprensione con
numerosi errori
D
Insufficiente
Voto 5
Possiede conoscenze lacunose e/o
approssimative
Applica le conoscenze
commettendo errori non gravi ma
frequenti
La rielaborazione delle conoscenze è limitata e
poco autonoma
Produce comunicazioni
imprecise con qualche errore
E
Sufficiente
Voto 6
Possiede conoscenze essenziali
Applica le conoscenze possedute
senza commettere errori gravi e/o
frequenti
Rielabora in modo abbastanza autonomo le
conoscenze possedute
Produce comunicazioni
sostanzialmente chiare e
corrette
F
Discreto
Voto 7
Possiede conoscenze appropriate
Applica adeguatamente le
conoscenze possedute
Rielabora in modo autonomo le conoscenze
possedute
Produce comunicazioni chiare e
corrette
G
Buono
Voto 8
Possiede conoscenze approfondite ed
ampie
Applica efficacemente le
conoscenze possedute
Rielabora in modo autonomo ed efficace le
conoscenze possedute
Produce comunicazioni chiare e
ben organizzate
H
Ottimo
Voto 9
Possiede conoscenze complete ed
approfondite
Applica le conoscenze possedute
con efficacia e in ogni circostanza
Elabora le conoscenze possedute con sicura
autonomia ed apprezzabile efficacia
Produce comunicazioni efficaci
e ben organizzate
I
Eccellente
Voto 10
Possiede conoscenze complete ed
approfondite, arricchite da solidi
apporti personali
Applica sempre le conoscenze
possedute con grande efficacia ed
originalità
Elabora le conoscenze possedute con sicura
autonomia ed apprezzabile efficacia anche in
situazioni particolarmente complesse
Produce comunicazioni molto
efficaci e di estrema proprietà
Pontedera, lì 12/10/2012
Il docente
Prof. Paolo Cheletti
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI “DISEGNO E PROGETTAZIONE”
a. s. 2012/13 – CLASSE : 4^ Cg – (Prof. Paolo Cheletti)
PREREQUISITI: rappresentazione di figure piane, solide, oggetti d’arredamento, elementi costruttivi e tetti a padiglione e a capanna in proiezione ortogonale, assonometria e prospettiva,
con relative sezioni e quotatura, utilizzando le scale grafiche necessarie, nel rispetto delle convenzioni del disegno tecnico; conoscenza, nella progettazione, degli aspetti funzionali,
distributivi, estetici, normativi, di sicurezza e di costo; realizzazione, in scala opportuna, delle tavole necessarie alla elaborazione di un progetto (piante quotate dei vari piani con
arredamento, pianta fondazioni, orditura solai e pianta copertura, prospetti, sezioni e planimetria); conoscenza delle caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche dei vari tipi di
materiale, in modo da valutare le differenze di comportamento, cioè vantaggi e svantaggi, in funzione delle diverse condizioni operative e poter fare quindi la scelta migliore; padronanza
nell’uso del prontuario di costruzioni.
1) TETTI: (Settembre - Ottobre)
Richiami sul concetto di linea di livello e sui metodi geometrici per la costruzione della pianta di un tetto a padiglione secondo il metodo delle curve di livello e delle bisettrici.
Individuazione delle linee di colmo, delle falde, dei compluvi e dei displuvi. Pendenza delle falde. Costruzione dei profili di un tetto a padiglione e a capanna e loro rappresentazione.
Sezioni di un tetto a padiglione e a capanna e loro rappresentazione.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza del metodo delle curve di livello e sua utilizzazione nella costruzione di un tetto a padiglione con perfetta
individuazione delle linee di colmo, delle falde, dei compluvi e dei displuvi, nel rispetto della pendenza assegnata delle falde e delle convenzioni grafiche; rigorosa costruzione dei profili
del tetto e loro rappresentazione; corretta esecuzione delle sezioni di un tetto, sia a padiglione che a capanna, nel rispetto delle convenzioni grafiche.
Criterio di sufficienza: costruzione in pianta di un tetto a capanna e di un tetto a padiglione individuando falde, linee di colmo, displuvi e compluvi; costruzione dei profili del tetto,
rispettando pendenze e convenzioni grafiche.
2) IL CALCESTRUZZO: (Settembre – Ottobre)
Composizione: caratteristiche del cemento, degli inerti, dell’acqua e degli eventuali additivi. Macinazione del cemento. Reazioni di idratazione del cemento: presa e indurimento. Curva
granulometrica del Fuller; scelta del diametro max. dell’inerte in funzione delle condizioni operative di getto. Dosatura dei componenti. Definizione del rapporto “acqua/cemento”.
Inconvenienti per eccesso o per mancanza di acqua d’impasto o di cemento oppure per un eccessivo discostamento dal fuso granulometrico. Consistenza del calcestruzzo: cono Abrams e
slump del cls.. Porosità; gli areanti: vantaggi e svantaggi. Confezione del cls.; tipi di betoniere e centrali di betonaggio. Trasporto, posa in opera e vibrazione del cls.; tipi di vibratori.
Influenza della temperatura sul getto: accorgimenti da adottare sia nella composizione dell’impasto, sia dal punto di vista delle protezioni in estate ed in inverno per quanto riguarda la
difesa dagli agenti atmosferici. Ripresa di getto. Caratteristiche del calcestruzzo: peso specifico, impermeabilità, conducibilità termica ed elettrica e resistenza al fuoco. Viscosità, fluage,
effetto parete, ritiro ed effetti collaterali del cls.. Resistenza a compressione e a taglio (piramidi di rottura e cerchio di Mohr), trazione e flessione. Resistenza caratteristica a compressione
Rck. Controllo di tipo A e B. Modulo di elasticità normale. Calcolo delle tensioni ammissibili a compressione c. Resistenza a taglio: calcolo delle tensioni tangenziali c0 e c1. Vari tipi di
casseforme per calcestruzzi. Calcestruzzi prefabbricati. Maturazione accelerata dei getti: metodo continuo e discontinuo; tunnel di maturazione. Calcestruzzi leggeri.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza e realizzazione del dosaggio e della granulometria
ottimale dei vari componenti, in funzione delle condizioni operative di getto, in modo da evitare inconvenienti e poter effettuare confronti e scelte; conoscenza dell’influenza della
temperatura sul getto e dei relativi rimedi da prendere per contrastarne gli eventuali effetti negativi; conoscenza delle procedure di calcolo e determinazione della resistenza caratteristica a
compressione Rbk nei controlli di tipo A e B; conoscenza della normativa e calcolo delle tensioni ammissibili :normali a compressione (c) e tangenziali (b0 , b1 e ad); conoscenza delle
caratteristiche, vantaggi e svantaggi dei vari tipi di casseforme in modo da fare scelte oculate in funzione della situazione operativa; conoscenza dei tempi di maturazione di un getto
normale, in funzione della classe del cemento adoperato per effettuare il disarmo della struttura e delle tecniche di maturazione accelerata nella realizzazione dei prefabbricati.
Criterio di sufficienza: conoscenza e realizzazione del dosaggio e della granulometria ottimale dei vari componenti, in funzione delle condizioni operative di getto; conoscenza
dell’influenza della temperatura sul getto e dei relativi rimedi da adottare; conoscenza della resistenza caratteristica a compressione Rck nei controlli di tipo A e B e calcolo delle tensioni
ammissibili :normali a compressione (c) e tangenziali (c0 , c1 e ad); conoscenza delle diverse prestazioni dei vari tipi di casseforme e dei tempi di maturazione per getti normali o
prefabbricati.
3) I LATERIZI: (Ottobre)
Produzione, tipi dimensioni e tolleranze. Caratteristiche fisiche: imbibizione, impermeabilità, gelività e uniformità. Laterizi pieni, semipieni e forati: % di foratura e resistenza a
compressione e flessione. Prove di durezza, di usura e di urto. Laterizi comuni, refrattari, da solaio e per coperture. Laterizi speciali. Prove sulle tegole. Resistenza caratteristica dei laterizi.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di laterizio, al fine di poter effettuare confronti e
scelte oculate a seconda della situazione operativa.
Criterio di sufficienza: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di laterizio.
4) LE MALTE: (Ottobre)
Definizione e loro composizione. La sabbia: caratteristiche e requisiti. La calce ed il cemento. Tipi di calce e di cemento. Malta di calce aerea, idraulica e cementizia. Malta magra e grassa.
Malta bastarda e di gesso. Le boiacche. Resistenza a compressione della malta in funzione del tipo.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di malta, al fine di poter effettuare confronti e scelte
oculate a seconda della situazione operativa.
Criterio di sufficienza: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di malta.
5) MECCANICA DELLE TERRE : (Novembre)
Geologia: caratteristiche dei terreni. Indagini dirette e indirette sui terreni.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza delle caratteristiche dei terreni e dei fattori che le influenzano e delle metodologie di indagine, sia dirette che
indirette, per poterle determinare.
Criterio di sufficienza: conoscenza delle caratteristiche dei terreni e dei fattori che le influenzano.
6) FONDAZIONI: (Dicembre – Gennaio - Febbraio)
Il terreno di fondazione; scavi di sbancamento; la funzione delle fondazioni. La tecnica delle fondazioni dirette continue (ordinarie, a trave rovescia, a platea) e discontinue(plinti inerti e
armati, plinti zoppi e zattere). Fondazioni indirette: pali. Disposizione e collegamento dei pali. Pali battuti e trivellati e determinazione della portanza di entrambi. Fondazioni in presenza
d’acqua: ture, palancole, paratie metalliche e in c.a.; con cassoni(a cielo aperto, galleggianti e pneumatici). Adeguamento delle fondazioni: sottofondazioni. Trattamento dei terreni di
fondazione(drenaggio, compattazione, costipamento e congelamento). Vecchi tipi di fondazioni. Isolamento delle strutture di fondazione ( vecchie e nuove) e dei vani seminterrati (vespai,
gattaiolati, scannafossi).
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza, per i diversi tipi di fondazione, dei problemi, dei vantaggi, degli svantaggi e delle relative modalità di
realizzazione, in funzione delle differenti condizioni operative, in modo da effettuare scelte ottimali; conoscenza delle tecniche di drenaggio,compattazione, costipamento e congelamento
del terreno e loro modalità di realizzazione; conoscenza delle tecniche e delle modalità di intervento per isolare dall’umidità le varie strutture di fondazione (vecchie e nuove) e dei vani
seminterrati.
Criterio di sufficienza: conoscenza dei diversi tipi di fondazione e delle relative modalità di realizzazione in funzione delle differenti condizioni operative; conoscenza delle modalità di
realizzazione di drenaggio, di costipamento e di isolamento dall’umidità delle strutture di fondazione ( vecchie e nuove) e dei vani seminterrati.
7) MURATURE: (Marzo)
Caratteristiche e funzioni del muro. Denominazione e tipi di muri. Tecnologia dei vari tipi di muratura: di pietra; di pietrame a secco; di pietra squadrata; con paramento di pietra squadrata;
di pietrame a faccia vista; con blocchi di tufo; ordinarie di pietrame; ordinaria mista di pietrame e mattoni. Muri e pareti di calcestruzzo. Murature di blocchi di laterizio e di cls. leggero.
Murature di mattoni (portanti, a faccia vista, per tamponamenti e divisori). Spessori del muro di mattoni. Angoli, incroci di muri e pilastri. L’architravatura delle aperture. Murature per
tamponamenti monostrato e doppio strato: problemi di condensa. Murature con elementi prefabbricati. Murature armate di laterizio. Resistenza delle murature in funzione del tipo di malta
adoperata: indagine statistica e legislazione.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza delle diverse caratteristiche e delle problematiche dei vari tipi di muratura, ai fini di una scelta ottimale che tenga
conto sia dei vantaggi che degli svantaggi, delle condizioni operative e delle funzioni che il muro deve assolvere, sia dei costi; conoscenza della legislazione sulla resistenza delle murature
in funzione del tipo di malta adoperata e sua applicazione nel calcolo della resistenza caratteristica fbk e in quello delle tensioni normali di compressione.
Criterio di sufficienza: conoscenza dei vari tipi di muratura e delle relative problematiche e metodologie di realizzazione; conoscenza della legislazione sulla resistenza delle murature in
funzione del tipo di malta adoperata, da applicare nel calcolo della resistenza caratteristica fbk e in quello delle tensioni normali di compressione.
8) SOLAI: (Maggio-Giugno)
Tipologia dei solai. Sovraccarichi variabili per edifici. Solai in legno; solai in ferro, in ferro e voltine, in ferro e volterrane; solai in ferro e tavelloni. Solai in c.a.; solai misti in c.a. e
laterizio. Segno e valore dei momenti flettenti in mezzeria e alle estremità in funzione del tipo di vincolo che si è realizzato. Solai in c.a. e mattoni forati. Solai in c.a. e laterizi speciali.
Solai misti parzialmente prefabbricati. Solai a travetti o pannelli interamente prefabbricati. Solai in c.a. alleggeriti. Solai in lamiera nervata. Problemi particolari degli orizzontamenti.
Strutture a sbalzo. Legislazione sui solai in c.a. e misti. Collaudo dei solai.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza della tipologia dei solai e dei sovraccarichi variabili per i vari edifici; conoscenza della normativa e delle
modalità di esecuzione per i vari tipi di solai (prefabbricati o gettati in opera), in modo da operare scelte azzeccate in funzione della situazione operativa, valutando, per ciascuno di essi,
vantaggi, svantaggi e eventuali rimedi. Conoscenza delle procedure di collaudo e loro attuazione.
Criterio di sufficienza: conoscenza della tipologia dei solai e dei sovraccarichi variabili per i vari edifici; conoscenza della normativa e delle modalità di esecuzione per i vari tipi di solai.
Conoscenza delle procedure di collaudo.
9) PROGETTAZIONE: (Tutto l’anno)
Definizione del rapporto di copertura e dell’indice di fabbricabilità. Calcolo dell’area e dei volumi. Costruzione grafica dei tetti a capanna e a padiglione: individuazione delle falde,
prospetti, sezioni e loro struttura. Convenzioni grafiche del disegno tecnico circa la quotatura, la rappresentazione di elementi architettonici strutturali e di arredamento (travi, pilastri, solai,
scale, balconi, porte, finestre, tavoli, armadi, letti, comodini, sedie, divani poltrone, bagni e cucine).
Suddivisione dello spazio interno e creazione di determinati ambienti in una pianta di appartamento dai contorni assegnati e non.
Realizzazione di un progetto relativo ad una villetta unifamiliare posta su tre livelli (con n.°2 box auto, cantina, autoclave, locale caldaia, deposito attrezzi, lavanderia, doppi
servizi,vano scale, tre camere di cui una matrimoniale e due singole, studio, cucina-pranzo e ingresso-soggiorno), corredato da planimetria generale e particolareggiata con sistemazione del
giardino, pianta fondazioni, orditura solai, pianta delle coperture, piante quotate e arredate, prospetti, sezioni e eventuale assonometria isometrica in scala opportuna. Restituzione grafica sia
manuale che computerizzata tramite programma AUTOCAD.
Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: corretta elaborazione del progetto, anche dal punto di vista grafico, secondo le tematiche assegnate tenendo conto delle
limitazioni del caso, nel tentativo di ottenere un compromesso benefici-costi, mediando gli interessi estetici, distributivi, architettonici, funzionali, spaziali, normativi, tecnici ed economici,
eseguendo una rielaborazione critica sui motivi e sui problemi incontrati, che hanno portato ad effettuare quel tipo di scelta nella soluzione adottata. Padronanza del programma
AUTOCAD.
Criterio di sufficienza : corretta elaborazione del progetto, anche dal punto di vista grafico, nel rispetto della tematica assegnata e della normativa vigente, limitando lo spreco di spazio,
ponendo soprattutto l’attenzione sull’aspetto funzionale e distributivo più che sull’analisi delle eventuali scelte tecniche adottate per superare i problemi incontrati. Conoscenza dei comandi
principali del programma AUTOCAD.
METODOLOGIA E STRUMENTI : lezioni frontali, esercitazioni, correzione progetto, libro di testo.
VALUTAZIONE : interrogazioni, esercitazioni, questionari, progetto assegnato, tavole grafiche. I voti sono compresi nell’intervallo (1-10).
Pontedera, lì 12/10/2012
Il docente
Prof. Paolo Cheletti