Babbo Natale e il coniglio pasquale 007

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Babbo Natale e il coniglio pasquale 007
19-12-2014
classe 1G
Era il tramonto della felice sera del 24 Dicembre, passava una
slitta che portava Babbo Natale e il suo aiutante a casa dei
bimbi per consegnare i doni.
La slitta era trainata da un cavallo dal manto bianco e dalla
folta criniera che camminava con passo felpato sulla soffice
neve bianca. Dalla
strada si notava
una casa con un
comignolo da cui usciva del fumo e in lontananza spiccava la
punta di una chiesa.
Più in là c’era una casa con il tetto colmo di neve e una luce
accesa, forse vi era una famiglia numerosa attorno ad una
tavola imbandita di pietanze dolci e salate.
Nel giardino arrivarono dei bambini accompagnati da un cane
per salutare Babbo Natale al suo passaggio. Si sentiva il
profumo degli alberi di abete. Si udiva lo scorrere del
ruscello, il vociare dei bambini e la slitta che avanzava
trascinata sulla neve.
Ad un certo punto, sentendo le troppe urla dei bambini, il
cavallo si imbizzarrì facendo cadere Babbo Natale e il suo
sacco pieno di doni fuori dalla slitta. Subito i bambini,
vedendolo in difficoltà, lo ospitarono in casa propria,
tenendolo al caldo davanti al camino e facendolo mangiare
con loro.
Dopo la cena però Babbo Natale cominciò a piangere perché
non sapeva come consegnare i regali agli altri bambini.
A quel punto, vedendolo così triste, i tre bambini di nome:
Mike, Jonathan e Katy, vollero aiutarlo mandando un e-mail
al coniglio 007 Pasquale. Egli li aveva aiutati in alcuni
momenti difficili, era una vera e propria spia: indossava uno
smoking ed un orologio magico a forma di cilindro che
conteneva qualsiasi cosa egli volesse tirarvi fuori. Aveva il
pelo morbido, bianco e folto per mimetizzarsi e degli occhiali
neri lucidi. Arrivò la mattina di Natale con il suo jet privato
pronto ad aiutare Babbo Natale, che finalmente aveva trovato
una speranza. Non mancò però l’intoppo: Jonathan voleva
avere i regali tutti per sé e per evitare che Babbo Natale
andasse via con quelli iniziò a piagnucolare e a buttarsi a
terra urlando e agitando mani e piedi.
Per fortuna Pasquale, che aveva una soluzione per tutto, tirò
fuori dal suo orologio a cilindro una ninna nanna incantata
per far addormentare il bambino all’istante. Poi, dopo aver
salutato la famiglia, i due, ormai amici, salirono sul jet e
andarono a consegnare i regali a tutti i bambini del mondo,
lanciandoli come se piovessero dal cielo nei comignoli delle
case.
Da quell’anno ogni Natale il coniglio 007 Pasquale e Babbo
Natale andarono a consegnare i regali insieme e poterono
contare l’uno sull’altro. Questa fiaba dovrebbe essere un
esempio per tutti perché foriera di bontà e aiuto reciproco.
Gruppo 4
Lavoro svolto da Alberta Truppi, Giorgia Calabrese ,Swami
Napolitano e Paola Principe