CHI SIAMO - Scuole Ebraiche di Roma

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CHI SIAMO - Scuole Ebraiche di Roma
Liceo Scientifico
Liceo Linguistico
Liceo delle Scienze umane
“RENZO LEVI”
Paritario della Comunità ebraica di Roma
Via del Portico d’Ottavia, 73 – 00186 Roma IX Distretto
Tel. e fax 066833884 E-mail: [email protected]
CHE COSA È IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il PTOF è un documento previsto dalla legge sull’autonomia scolastica e novellato dalla legge sulla
Buona scuola: ogni scuola deve redigere la sua carta di identità e di intenti nella quale chiarisce gli
obiettivi formativi ed educativi, i mezzi per raggiungerli, l’organizzazione flessibile dell’anno
scolastico e dell’attività didattica, gli strumenti e le modalità di verifica e di valutazione. È un modo
per stabilire le priorità e i risultati da conseguire, ma rappresenta anche la necessità di essere
trasparenti, di stabilire di fronte e insieme agli utenti - famiglie e studenti - il senso ed il compito
della scuola. È una modalità per chiarire e chiarirsi lo specifico progetto educativo nell’ambito del
più ampio curriculum nazionale. Infine, è oggetto del lavoro comune delle varie componenti
scolastiche e dunque l’esplicitazione del contratto formativo che si stipula tra di esse.
CHI SIAMO
LA NOSTRA SCUOLA NELLA TRADIZIONE EBRAICA
Lo studio è per la tradizione ebraica elemento fondamentale e fondante: il Talmud Torà, lo studio
della Torà, è una mitzvà esplicita per ogni ebreo con la quale, secondo molti commentatori, si
sostiene l’essere del mondo e si cerca il senso dell’esistenza. Il luogo deputato allo studio - poiché
non tutti possono occuparsi direttamente della formazione ebraica dei figli - è naturalmente la
scuola, dove si coniuga la trasmissione della tradizione con la ricerca continua di una nuova
prospettiva di interpretazione. Non a caso la scuola di Torà per eccellenza si chiama Bet ha
midrash, la casa della ricerca. La scuola è in definitiva il luogo dove si gioca la scommessa
dell’identità ebraica, poiché è il luogo dove si va alla ricerca di sé, dove in parte si costruisce il sé
con strumenti contemporaneamente nuovi e antichi e dove si impara che sapere è spesso ricercare.
Il liceo Renzo Levi, nell’ambito delle scuole della Comunità, si propone di proseguire il percorso
iniziato nelle fasi precedenti del sistema formativo lungo due linee di sviluppo: sociocomportamentale e culturale-ebraico. L’aspetto sociale e comportamentale rappresenta una
componente primaria dell’ebraismo che senza dubbio predilige l’aspetto collettivo dell’identità
rispetto a quello esclusivamente individuale. In questo senso gli obiettivi dell’attività educativa
sono incentrati su due elementi: l’acquisizione consapevole dei comportamenti suggeriti dalla
tradizione (Halakhah) e la partecipazione attiva alla vita della Comunità, intesa sia nella sua
dimensione sociale che in quella più specificamente istituzionale. Gli studenti devono sentirsi parte
della Comunità non solamente dal punto di vista emotivo, ma anche e soprattutto dal punto
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di vista dell’impegno sociale e del volontariato. La prospettiva culturale che ha come riferimento la
Torà ha come obiettivo prioritario una formazione ebraica di livello superiore, coerente e
confrontabile con quella generale proposta dalla scuola. È opportuno che gli alunni abbiano una
conoscenza approfondita della storia ebraica, dei momenti salienti dello sviluppo del pensiero
ebraico, della Torà, della letteratura rabbinica e dell’esegesi biblica tradizionale, nonché una
competenza elevata nella lingua ebraica moderna. Obiettivo specifico è quello di far acquisire, al di
là dei contenuti, una familiarità con le specifiche modalità di studio, con le logiche del discorso e
delle strade interpretative proprie della cultura ebraica rabbinica e racchiuse in quella Torà orale
che rappresenta la specificità ebraica. Su questa linea metodologica sono istituiti confronti continui
con altri saperi e altri sistemi di cultura. L’aspetto culturale e quello sociale devono così saldarsi in
diversi momenti formativi, nei quali la conoscenza e il comportamento si connettono strettamente
alla tradizione ebraica, intesa come sintesi di azione e di ascolto.
LA STORIA DELLA NOSTRA SCUOLA
Il nostro Liceo è parte integrante e fondamentale del patrimonio educativo e di cultura della
Comunità Ebraica di Roma. Un patrimonio prezioso che tutti noi dobbiamo conservare, proteggere,
incrementare.
Fondato nel 1973 per iniziativa della ORT Italia, dei dirigenti della Comunità e del Rabbino Capo,
l’Istituto fu successivamente intitolato alla memoria di Renzo Levi z.l., per molti anni Presidente
della stessa ORT ed eroe ebreo della lotta contro i nazifascisti come animatore della DELASEM a
Roma – la sigla sta per Delegazione Assistenza Emigrati - che tra il 1935 e il 1948 si prodigò prima
per l’assistenza ai profughi dalle persecuzioni hitleriane, poi all’organizzazione della rete
clandestina di protezione degli ebrei in Italia durante l’occupazione tedesca ed infine all’avvio verso
Israele dei sopravvissuti alla Shoah.
Con la legge che porta ai 15 anni di età l’obbligo scolastico e l’istruzione di base obbligatoria per
tutti, anche la Comunità Ebraica di Roma deve dotarsi dei mezzi che le permetteranno di affrontare
quella che per il suo sistema scolastico – il più grande d’Europa per numero di studenti
complessivo, dalle materne fino all’Esame di Stato – è una vera e propria sfida da vincere con i
mezzi della cultura, della professionalità. Ed anche con la forza che ci viene dalla consapevolezza di
un’identità ebraica molto particolare: fatta di tradizione, di osservanza delle norme, ma
anche di profondo radicamento nella città (dove i primi ebrei si stabilirono fin dal tempo dei
Maccabei, duemiladuecento anni fa) e nella collettività nazionale (ci fu più di un giovane ebreo
romano con la camicia rossa dei garibaldini, e moltissimi partigiani – uomini e donne – nei
mesi della Resistenza del 1944).
Per la nostra Comunità gli ultimi decenni hanno costituito un complesso test di ingresso in una
realtà che cambia molto velocemente, anche rispetto alla tradizionale capacità ebraica di
adattamento alle novità, alle difficoltà, alle trasformazioni della società circostante.
Sotto il profilo della composizione demografica ed economica alle tradizionali attività del
commercio – effettuate ad ogni livello di impegno e dimensioni – si sono affiancate le professioni,
gli impieghi pubblici e privati, le “carriere”. Le scuole si rivolgono, ormai, ad un’utenza molto
attenta, giustamente esigente, in qualche caso molto preoccupata per l’avvenire economico dei figli:
per i quali vorrebbe anche qualcosa di un po’ diverso dalle rassicuranti attività della tradizione
ebraica romana, ormai sempre meno “scontate” e, comunque, finanziariamente impegnative se
occorre avviarle in vista di nuove famiglie e nuove esigenze. Tutte le nostre Scuole hanno, però, in
questi anni centrato un obiettivo del quale poco si parla, ma sicuramente decisivo, garantendo una
valida fusione tra il nucleo originario degli ebrei romani e le migliaia di nuovi arrivati dall’Africa
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Settentrionale. Il Liceo “Renzo Levi”, proprio perché il suo “pubblico” è quello dei ragazzi più
grandi, è stato sicuramente all’avanguardia in questo fondamentale processo di reciproca
conoscenza.
Insieme con le altre Scuole della Comunità, il Liceo “Renzo Levi” offre ai suoi studenti qualcosa di
molto particolare e di davvero speciale: la formazione di un’identità e di una cultura ebraiche, che
possono presso di noi svilupparsi in un rapporto di quotidiana sintonia con tutte le discipline tipiche
degli indirizzi dell’Istruzione Secondaria Superiore, soprattutto nell’ambito storico-filosofico e
letterario. Ma accanto alla concreta solidità di una valida formazione ebraica, l’Istituto intende
offrire a chi lo frequenta anche l’opportunità di una precoce acquisizione di elementi che
permettano a ciascuno di valutare e mettere a profitto le proprie personali inclinazioni per il
proseguimento degli studi all’Università oppure per un rapido accesso operativo ad attività di
lavoro. Il “Renzo Levi” ha potuto sviluppare in proposito una robusta esperienza, condotta
spesso in stretta collaborazione con le famiglie e con la realtà economica e professionale in cui tutti
quotidianamente ci muoviamo. Qualche centinaio di periti aziendali e di ragionieri ha frequentato le
aule dell’Istituto, portando un valido contributo alle aziende commerciali di molte famiglie ebraiche
romane o magari tentando la libera professione dopo la laurea. L’esperienza dell’istruzione tecnica
superiore si è conclusa nel 1998, ma ci ha permesso di acquisire competenze specifiche nella
gestione di laboratori linguistici ed informatici. Il patrimonio così acquisito resta attivo nell’istituto
ed è a disposizione dei nuovi corsi d’ordinamento potenzialmente attivabili.
I NOSTRI UTENTI
La scuola media superiore legalmente riconosciuta “Renzo Levi” della Comunità ebraica di Roma,
fa parte del IX distretto scolastico ed è situata in via Portico d’Ottavia 73.
La scuola è frequentata da circa il 30% dei figli delle famiglie iscritte alla Comunità Ebraica di
Roma, nella quasi totalità provenienti dalla scuola media ebraica “Angelo Sacerdoti”; ogni anno si
iscrivono anche alcuni alunni che hanno frequentato scuole medie pubbliche. La percentuale si
riferisce ovviamente al numero dei giovani presenti nella fascia di età (dai 13 ai 19 anni) che
costituisce il nostro bacino di utenza.
I NOSTRI OBIETTIVI
La struttura politica ed amministrativa della Comunità Ebraica di Roma dedica energie e risorse
ingenti alle proprie Scuole di ogni ordine e grado.
Gli ebrei di Roma si aspettano che le scuole soddisfino il desiderio profondo e diffuso di cultura ed
identità ebraica, senza, tuttavia tralasciare l’indispensabile formazione complessiva dei giovani. La
Comunità esige naturalmente il successo di ogni Istituto presso l’utenza, e questo successo non
potrà che misurarsi con iscrizioni numerose e risultati didatticamente verificabili alla conclusione di
ogni ciclo di studio.
Per la Scuola Superiore è obiettivo primario fornire strumenti operativi per un graduale inserimento
nel lavoro anche a chi non intende o non può continuare il proprio percorso formativo
all’Università. L’Istituto “Renzo Levi” ha nella sua tradizione didattica la chiara consapevolezza
che la Scuola Superiore deve soprattutto insegnare ad imparare. Praticare e perseguire
un’educazione di tipo dinamico richiede, però, comprensione e collaborazione sempre più stretta da
parte degli studenti e delle famiglie. L’istruzione che vede ogni soggetto individuale sottomettersi
passivamente alla quotidiana somministrazione di nozioni e compiti a casa sarà sempre meno
adeguata alle esigenze di una società in continua trasformazione, nella quale le persone dovranno
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saper cogliere con tempestività tendenze e mutamenti per poter garantire la sicurezza economica e
psicologica per sé e per la famiglia. La tradizione ebraica ci fornisce uno strumento molto potente
per affrontare le sfide del futuro: è compito primario del nostro sistema educativo mettere a profitto
il nucleo solido di valori e comportamenti che sono impressi nella personalità profonda di ciascun
ebreo e farne la base più solida di una formazione che riconosce nella prontezza e nella duttilità le
più importanti delle competenze. La tradizione ebraica ci insegna che non c’è cultura, e neppure
capacità di fare (e dunque di lavoro) dove non ci sia comunicazione, ovvero dovunque risulti
bloccato il processo di acquisizione-trasmissione-conservazione del sapere.
Ai livelli più elementari della società nella quale viviamo la comunicazione risulta semplicemente
nella velocità, concitazione, semplicità impresse alla catena delle conoscenze. La conseguenza
inevitabile è la superficialità. Gli studenti del “Renzo Levi” sono guidati lungo un percorso – il più
possibile interattivo - nel quale ascoltare, leggere, parlare e infine scrivere coincidono con le fasi
di formazione della personalità dei giovani. Il nostro obiettivo vero e sostanziale consiste, dunque,
nell’educazione alla complessità tanto del pensare che dell’esprimersi, saldamente unita alla
chiarezza che per l’ebraismo, da sempre dovrebbe connotare la capacità di confrontarsi con gli altri
nel ragionamento.
RISORSE DELL’ISTITUTO
Risorse stutturali
Lo stabile che ospita il Liceo Sperimentale “Renzo Levi”, assieme alla Scuola Media “Angelo
Sacerdoti” e alla “Vittorio Polacco” Scuola Elementare, si sviluppa su quattro piani l’ultimo dei
quali completamente a disposizione del nostro Istituto. La scuola è dotata di
10 aule con accesso ad internet e dotate di televisore da 60 pollici e di dispositivo Apple TV
collegabile tablet di cui sono dotati i Docenti e gli studenti.
Aule di sdoppiamento parimenti dotate degli stessi strumenti
Aule di sostegno
laboratorio di Fisica/chimica
biblioteca con catalogo informatizzato
aula magna
sala professori
presidenza
vicepresidenza
ufficio segreteria
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cortile ad uso polivalente:
(palestra, laboratorio teatrale, spazio d’incontro e socializzazione strutturata)
RISORSE UMANE
ORGANIGRAMMA INTERNO DELLA SCUOLA
PRESIDE:
Rav Prof. Benedetto Carucci Viterbi
DIRETTORE DELLE MATERIE EBRAICHE:
Rav Roberto Colombo
COLLABORATORI DEL PRESIDE:
Prof. Emanuele Levi Mortera
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI:
Dott. Elio LimentanI
PERSONALE DI SEGRETERIA:
Sig. Mario Di Castro
PROFESSORI, per Dipartimenti disciplinari:
Italiano e latino:
BARBATO Alessandro
CARUCCI VITERBI Benedetto
DI NEPI SImonetta
GAMBINO Sonia
LAUTIZI Matteo
Storia e filosofia
LEVI MORTERA Emanuele
PETRUCCIOLI Flavia
Scienze Umane
MANTIN Sharon
PITROLA Germana
Inglese
CALO’ Nurit
CARBONE Fabiola
5
PUCCIO Cristina
STEINMAN Stephen
Francese
DELL’ARICCIA Nurith
LINGUITI Loredana
Spagnolo
BUFFO Francesca
LANARI Federeico
Matematica e fisica
CARBONE Gaspare
PETRALLA Maristella
TESCIUBA Alfi
Scienze
EFRATI Stefania
MINCIONE Claudia
Disegno e storia dell’Arte
TERRACINA Stefania
Diritto ed Economia
PERROTTA Andrea
Scienze Motorie
MIELI Alberto
RASORI Stefano
Lingua ebraica
BASEVI Luisa
KOTLER Sivan
LUND Rina
ZARFATI Claudia
Cultura ebraica
COLOMBO Roberto
DI PORTO Ada
LEVI Rahel Debora
LIMENTANI Giordana
NAHON Micol
SPAGNOLETTO Amedeo
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Sostegno
EFRATI Stefania
PETRUCCIOLI Flavia
EQUIPE del Servizio di PSICOLOGIA SCOLASTICA
Dott.ssa Dafne Arbib
Dott.ssa Laura Persichini
Personale ATA:
ASTROLOGO Renata
DI CAPUA Elena
DI CASTRO Clelia
DI VEROLI Rossella
FUNARO Ugo
Coordinamento e controllo apparecchiature Informatiche:
Sig. Marco Abbina
Organi collegiali/Gruppi di lavoro



Consiglio d’Istituto
Collegio dei docenti
Consigli di classe



Commissioni di lavoro dipartimentali
Commissione scambi studenteschi
Gruppo di Lavoro Handicap
RISORSE/SERVIZI DELL’ISTITUTO
SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
Attività rivolte ad insegnanti, alunni e genitori:
1. Sportello di Ascolto Psicologico: per genitori, insegnanti e ragazzi: consulenza finalizzata al
sostegno psicologico del ragazzo per potenziare il benessere scolastico e favorire le relazioni
all’interno del gruppo dei pari e con gli adulti. All’interno della consulenza psicologica per i ragazzi
è prevista la possibilità di somministrare singolarmente questionari di autovalutazione e di
apprendimento (CBCL; CDI; Cornoldi).
2. Somministrazione collettiva di Prove Strutturate di Apprendimento: prove didattico-cliniche per la
valutazione della Comprensione del Testo (Cornoldi).
3. Somministrazione collettiva di questionari di autovalutazione per la rilevazione di eventuali aree
di vulnerabilità psicologica dei ragazzi (CBCL)
7
4. Interventi con il gruppo classe : lavoro non formalizzato e/o semi-strutturato su temi di particolare
rilevanza ( rapporto con il gruppo dei pari, rapporto con gli insegnanti, solitudine, aggressività,
relazione tra nuove tecnologie ed apprendimento…).
5. Orientamento Scolastico: per le classi III della Scuola Secondaria di I grado, attraverso strumenti
di autovalutazione degli studenti e colloqui orientativi con ragazzi e genitori.
6. Valutazione clinica: effettuata singolarmente per la valutazione dello sviluppo psico-affettivo e
delle abilità cognitive dei ragazzi in termini di prevenzione e promozione della salute: valutazioni
neuropsicologiche, valutazioni psicodiagnostiche, colloqui clinici e somministrazione testistica con
funzione diagnostica (previo consenso informato scritto dei genitori).
7. Progettazione e partecipazione al “Laboratorio Espressivo” con il regista Bruno Lo Mele per alcune
classi della scuola media, al fine di implementare e facilitare le relazioni all’interno del gruppo classe
(previa liberatoria firmata e sottoscritta dai genitori).
RISORSE PER LA SICUREZZA
La scuola, nel rispetto della normativa vigente inerente la sicurezza degli ambienti di lavoro, dispone
di una scala antincendio capace di raccogliere, in caso di calamità, tutti gli alunni dell’istituto; di un
sistema di allarme e di evacuazione; di estintori e di piantine indicanti le vie di fuga. In ottemperanza
a quanto predisposto dalla legge 626, al fine di ottimizzare una possibile evacuazione da parte degli
studenti e del corpo docente e non docente della scuola, ogni anno vengono effettuate prove
d’“allarme”. Considerata la specifica identità della scuola, è presente una Associazione di genitori
(AGS) che collabora quotidianamente per garantire la sicurezza degli studenti nei momenti di
entrata e di uscita e nelle attività esterne alla scuola.
FINALITA’ DELLA SCUOLA
FINALITA’ GENERALI
La scuola media “Angelo Sacerdoti”, nel rispetto di tutte le normative attualmente vigenti, si qualifica
come scuola orientativa, educativa e democratica. In tal senso, le sue finalità sono:
 Favorire l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo, permettendogli di conquistare e
affermare la propria identità nella società;
 Promuovere un’educazione che orienti e prepari alle diverse situazioni di cambiamento che si
presentano nella vita dei giovani;
 Favorire lo sviluppo di una coscienza critica finalizzata al raggiungimento di una reale
capacità di scelta;
 Formare futuri cittadini attenti al rispetto dei valori civili e democratici espressi dalla
Costituzione e consapevoli della progressiva trasformazione della società italiana in una
società multietnica;
 Educare l’uomo e il cittadino, fornendo occasione di sviluppo della personalità in tutte le
direzioni;
 Operare per fornire a tutti gli strumenti necessari per la partecipazione attiva e consapevole
alla vita sociale, culturale, economica e politica, rimuovendo gli ostacoli che limitano il pieno
sviluppo della persona umana;
8


Tenere nel massimo conto le diversità e i bisogni individuali degli alunni che attraversano il
complesso periodo evolutivo della preadolescenza con fasi evolutive personali.
Favorire l’inserimento nella comunità scolastica di alunni diversamente abili , offrendo
percorsi individualizzati.
FINALITA’ E OBIETTIVI FORMATIVI DI CARATTERE EBRAICO
La scuola è il fondamento di una comunità: la tradizione rabbinica ritiene che il mondo si basi al
hevel pihem shel tinokot shel bet rabbam, “sul fiato delle bocche dei bambini della scuola del loro
Maestro”, e impone, di conseguenza, sanzioni a quelle città in cui non si è provveduto a istituire una
scuola ebraica.
La scuola ha questo grande rilievo perché è da una parte lo strumento di trasmissione della Torah e
della tradizione; dall’altra il luogo nel quale, con lo studio, si aprono nuove prospettive, si scoprono
nuovi e diversi volti della Torah/tradizione. La scuola è insomma il luogo dove si gioca la scommessa
dell’identità ebraica, fatta di sapere e di fare, dove dunque si gioca, senza retorica, la scommessa del
nostro futuro ebraico.
La scuola ebraica “Renzo Levi”, all’interno del sistema formativo della Comunità ebraica di Roma,
si vuole qualificare nel suo progetto educativo come luogo in cui la tradizione non sia semplice e
automatica ripetizione irriflessa e come luogo in cui lo studio rinnovante non sia adesione superficiale
a mode nuove e abbandono dell’identità. Vuole essere uno strumento di acquisizione completa
dell’ebraismo e della sua dimensione normativa, di studio e di approfondimento, di relazione tra
persone, di storia comune e diversificata, di atteggiamento verso la realtà e il mondo.
In questo senso due sono le linee di sviluppo fondamentali del progetto educativo ebraico: l’istruzione
e l’educazione
L’istruzione ha come obiettivo quello di far acquisire agli studenti una conoscenza di base della
Torah, delle norme e della storia del popolo ebraico; di promuovere, attraverso l’acquisizione di
competenze linguistiche, la comunicazione con gli ebrei di Israele e di tutto il mondo, la lettura dei
testi in lingua, l’interpretazione e la rielaborazione degli stessi alla luce delle categorie proprie della
tradizione ebraica. Gli studenti non solamente dovranno sapere, ma anche saper fare e saper leggere
il mondo da un punto di vista ebraico.
L’educazione, d’altra parte, ha come obiettivo l’integrità dell’essere ebreo; la coscienza che
l’ebraicità non è solamente saper e saper fare, ma saper essere in un certo modo, in linea con la
tradizione nello studio, nell’osservanza delle mitzvot, nelle relazioni con gli altri e con il mondo.
L’istruzione e l’educazione ebraica vogliono costruire nella scuola “Renzo Levi” un’identità forte e,
per questo, rispettosa delle diverse modalità degli altri; vogliono realizzare una ebraicità fondata sulla
pratica e sullo studio, cosciente di essere parte di una dimensione ampia che ha le radici a Roma, ma
che si protende verso Israele, verso tutte le comunità della diaspora e verso il resto del mondo.
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI
Gli obiettivi socio-affettivi da far raggiungere agli alunni nel massimo grado possibile sono:
 Relazione positiva con l’altro;
 Integrazione nell’ambiente sociale della scuola;
 Responsabilità verso i propri impegni;
 Attenzione e recettività nei confronti delle proposte didattiche;
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
Partecipazione consapevole e motivata alle attività di studio;
OBIETTIVI GENERALI COGNITIVI
Gli obiettivi generali cognitivi, trasversali alle varie discipline oggetto di studio e perseguiti
attraverso una pluralità di metodi e di attività didattiche selezionate all’interno della
programmazione educativa, in relazione agli obiettivi stessi e in base alle caratteristiche delle classi
e dei singoli alunni, sono:
 Capacità di ascoltare e comprendere;
 Capacità di osservare, individuare, distinguere e ordinare;
 Capacità di conoscere e ricordare dati, metodi, criteri, classificazioni, principi, leggi e
teorie;
 Capacità di comprendere, spiegare, tradurre, interpretare, estrapolare i dati della
conoscenza;
 Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite applicando metodi e principi;
 Capacità di analizzare elementi, rapporti, principi organizzativi, regole e criteri;
 Capacità di sintetizzare, organizzando le parti di un insieme e costruendo modelli o
strutture;
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Scuola, studenti e famiglie puntano su obiettivi strettamente condivisi e collegati. Se le finalità sono
comuni, sarà di vitale importanza che anche il linguaggio e gli strumenti della comunicazione
reciproca siano tra loro compatibili.
Ciascuno dei docenti riserva almeno un’ora per settimana agli incontri con le famiglie, fino al 15
maggio dell’anno scolastico corrente. Altri momenti di incontro sono previsti su convocazione o
richiesta degli interessati.
Questo il profilo tecnico e per così dire “burocratico”.
Ma la comunicazione più vera e più profonda sarà certamente quella quotidiana. Tutti i docenti
avvertono come primario l’impegno di saper ascoltare, e dunque rispondere in termini di
affidabilità e positività, alle esigenze (e dunque alle proposte, come pure alle eventuali critiche e
proteste) degli studenti e delle loro famiglie.
Le agenzie educative della nostra Comunità hanno il compito di agire parallelamente: compensando
gli interventi, muovendosi in stretta collaborazione ognuno nel proprio ambito educativo. Alla
famiglia il ruolo decisivo e tradizionale nella sfera affettiva, alla scuola il compito non soltanto
“tecnico” di organizzare la didattica fondandola su una rete di valori e relazioni anche
psicologicamente forti ed intensi. Cercheremo così di ottenere quel completamento formativo
indispensabile alla costruzione di identità giovanili autonome e ben strutturate.
L’Istituzione è d’altra parte caratterizzata da un grande coinvolgimento delle famiglie, emotivo e di
identificazione, con la missione della scuola e con la sua esistenza: molti genitori sono stati - come i
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nonni - a loro volta studenti della scuola. Questo coinvolgimento non sempre coincide con la
partecipazione ai momenti istituzionali e formali della vita scolastica. La scuola si impegna ad
incrementare motivi di aggregazione tra personale docente e famiglie per condividere strategie
comuni (ad es. progetto di sostegno alla genitorialità; attività del servizio di psicologia scolastica). Le
comunicazioni sono frequente, da parte della scuola - con strumenti informatici - delle attività e delle
iniziative. I genitori possono consultare on line, anche con una apposita applicazione per smartphone,
l’andamento quotidiano delle attività in classe. I genitori, attraverso i loro rappresentanti e attraverso
questionari-sondaggio, sono coinvolti nella elaborazione dei principali documenti di identità
formativa della scuola (POF, Regolamento, Patto)
CORSI DI STUDIO/QUADRO ORARIO/TEMPI DI STUDIO
Il liceo Renzo Levi, sulla base della sua storia e delle indicazioni emerse nel corso dei decenni da
parte dell’Ente gestore e delle famiglie, propone i seguenti corsi di studio:
Liceo Scientifico
Liceo Linguistico
Liceo delle Scienze Umane (opzione economico-sociale)
Nel rispetto della normativa vigente inerente la scuola dell’Autonomia, la scuola “Renzo Levii”
sceglie di avvalersi di alcune modalità previste per l’organizzazione e l’articolazione dell’offerta
didattica (in base all’art 21 della Legge n. 59/97).
Il monte ore annuo per la scuola secondaria di secondo grado nei corsi liceali che proponiamo è di 27
ore scolastiche settimanali nel biennio e di 30 nel triennio. La nostra scuola utilizza il 20% del monte
ore annuo previsto per la scuola secondaria di secondo grado per attuare l’offerta formativa che ci
caratterizza: l’insegnamento della lingua e della cultura ebraica. In questo modo il quadro orario
prevede 35 ore di 50 minuti per il biennio e 38 ore per il triennio.
Liceo scientifico
1°
2°
3°
4°
5°
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
2
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica
Lingua e cultura inglese
Fisica
Scienze
Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione e cultura ebraica
Lingua ebraica
3
3
2
3
4
3
3
3
2
2
6
3
2
3
4
3
3
3
2
2
6
3
2
3
4
3
3
3
2
2
6
3
5
3
2
2
2
2
6
3
5
3
2
2
2
2
6
3
Totale ore settimanali 35 35 38 38 38
11
Liceo linguistico
1° 2° 3° 4° 5°
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
2
Lingua e cultura latina
2
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica
Lingua e cultura inglese
Lingua e cultura spagnola
Lingua e cultura francese
Fisica
Scienze
storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione e cultura ebraica
Lingua ebraica
Totale ore settimanali
3
3
3
4
3
3
3
4
3
3
2
2
2
6
3
35
2
6
3
35
4
4
4
2
2
2
3
4
4
2
2
2
2
6
3
38
2
2
2
3
4
4
2
2
2
2
6
3
38
2
2
2
3
4
4
2
2
2
2
6
3
38
Liceo delle Scienze Umane (Opzione economico-sociale)
1° 2° 3° 4° 5°
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
2
Storia e Geografia
3
3
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Storia
Filosofia
Matematica
Lingua e cultura inglese
Lingua e cultura spagnola
Fisica
Scienze
Storia dell’arte
Scienze umane
Diritto ed economia politica
Scienze motorie e sportive
Religione e cultura ebraica
Lingua ebraica
Totale ore settimanali
3
3
3
3
3
3
2
2
3
3
2
6
3
35
3
3
2
6
3
35
4
4
4
2
2
3
3
3
2
2
2
3
3
3
2
2
2
3
3
3
2
2
3
3
2
6
3
38
2
3
3
2
6
3
38
2
3
3
2
6
3
38
· L’anno scolastico è organizzato in un trimestre, da Settembre a Dicembre, ed un pentamestre da
Gennaio a Giugno.
· Le lezioni si tengono cinque giorni alla settimana
· La scuola è chiusa durante le vacanze indicate dal Ministero dell’Istruzione e in occasione delle
festività ebraiche solenni; le ricorrenze minori vengono festeggiate a scuola. Durante la settimana di
Succot è sospesa l’attività didattica regolare e si svolgono approfondimenti di ebraismo.
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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Ebraismo
Finalità
Le materie ebraiche, ebraismo e lingua ebraica, hanno caratterizzato nello specifico la
sperimentazione della nostra scuola e ne sono state motivo di esistenza. Finalità generale è la
formazione di una identità ebraica solida, partecipe, basata su conoscenze, comportamenti e studio
secondo le modalità della tradizione ed aperta al confronto sostanziale con la cultura generale e gli
altri sistemi di sapere.
La loro collocazione didattica nel quadro della riforma si attuerà grazie all’utilizzo nei primi
4 anni della variazione del 20% del monte-ore e del 30% nell’ultimo anno di corso. In tal
modo si preserverà l’esperienza maturata negli anni della sperimentazione, in virtù di quanto
previsto dall’autonomia scolastica.
Obiettivi specifici
· Conoscenza dei momenti fondamentali della storia ebraica nella loro relazione con la storia
generale.
· Conoscenza dei contenuti della Bibbia e dei valori da essa rappresentati.
· Conoscenza analitica della Torà attraverso l’utilizzazione delle metodologie interpretative della
tradizione rabbinica classica
· Conoscenza dello sviluppo della tradizione rabbinica e dei suoi testi fondamentali
· Competenza nella analisi di testi rabbinici (Mishnah, Talmud, Midrash)
· Acquisizione delle metodologie argomentative ed interpretative della tradizione rabbinica
· Conoscenza dello sviluppo del pensiero ebraico in relazione con i momenti salienti della storia del
pensiero umano
· Competenza nell’analisi di testi chiave del pensiero ebraico
· Conoscenza del sistema normativo rabbinico
· Competenza nella pratica delle norme della tradizione rabbinica
· Conoscenza della realtà socio-culturale dell’ebraismo contemporaneo, con particolare attenzione
ai centri di Israele e degli Stati Uniti
· Conoscenza delle strutture della lingua ebraica
· Competenza comunicativa in ebraico parlato
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· Capacità di affrontare un testo scritto in ebraico moderno
· Conoscenza delle linee della letteratura israeliana attraverso la lettura
di testi di rilievo
Lingua Ebraica
Finalità
Considerando che l’ebraico è la lingua con cui la Torà si esprime, la lingua con cui il popolo
ebraico tutto, sparso nei diversi paesi può comunicare, finalità principale sarà mettere in condizione
gli studenti di potersi ben destreggiare in qualsiasi situazione; in tal modo essi verranno a contatto
con altre realtà e con altre culture, si abbatteranno così le barriere fra le comunità ebraiche del
mondo e i singoli saranno in grado di rivedere i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé.
Obiettivi
· comprendere messaggi di vario genere prodotti a velocità normale e coglierne la situazione,
l’argomento e gli elementi del discorso.
· comprendere il senso globale di brevi messaggi dei mass-media come ad esempio notiziari,
canzoni moderne, programmi radiofonici.
· comprendere il senso di semplici testi scritti di diverso genere.
· riconoscere le varie parti del discorso dal punto di vista grammaticale.
Italiano
Finalità del biennio.
Nel biennio l’attività didattica sarà soprattutto di tipo collaborativo e non frontale. Finalità generale
sarà quella di far acquisire le abilità fondamentali della comunicazione: ascoltare, parlare, leggere e
scrivere e l’abitudine ed il gusto per la lettura e la scrittura.
Obiettivi specifici del biennio
· Conoscenza delle strutture morfologiche, grammaticali e sintattiche della lingua italiana
· Competenza nella produzione di testi scritti e orali corretti
· Comprensione del contenuto di un messaggio
· Comprensione della struttura di un messaggio
· Conoscenza degli elementi e delle funzioni della comunicazione
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· Capacità di produrre testi, scritti ed orali, diversificati in relazione allo scopo, alla tipologia e al
destinatario.
· Conoscenza della struttura di un testo narrativo.
· Conoscenza della struttura di un testo poetico.
· Conoscenza della struttura di un testo teatrale.
· Abitudine alla lettura come strumento di conoscenza e come piacere.
Finalità del triennio
Nel triennio, sulla base della competenze acquisite nel corso dei due anni precedenti, il lavoro sarà
da una parte sulla centralità del testo e sullo specifico letterario, dall’altra sullo sviluppo diacronico
della letteratura italiana dalle origine alla contemporaneità.
Obiettivi specifici del triennio
· Conoscenza dei momenti chiave dello sviluppo della letteratura italiana, dei movimenti e dei
classici
· Conoscenza delle strutture specifiche, narrative, poetiche e teatrali, della letteratura italiana
· Conoscenza dei sistemi formali e retorici della letteratura italiana nel suo sviluppo
· Capacità di analisi del testo letterario dal punto di vista formale, dei contenuti, della storia
dell’interpretazione e della ricezione
· Competenza nel cogliere le relazioni culturali tra sistema letterario italiano e sistemi letterari
stranieri
· Competenza nel cogliere le relazioni tra sistema letterario ed altri sistemi disciplinari
Latino
Lo studio del latino nel Liceo Scientifico è finalizzato alla conoscenza della cultura del mondo
classico, inteso come origine e fondamento della cultura europea. In questo senso obiettivi specifici
della disciplina saranno:
· Conoscenza delle strutture morfologiche, grammaticali e sintattiche della lingua latina
· Capacità di affrontare un testo della tradizione latina e di riconoscere le specifiche strutture
formali e retoriche della produzione letteraria latina.
· Conoscenza della produzione letteraria latina nel suo sviluppo storico
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· Capacità di cogliere le relazioni culturali, formali e linguistiche tra la cultura latina e quella
italiana.
Lo studio del latino nel Liceo Linguistico è finalizzato alla conoscenza delle principali strutture
morfologiche e grammaticali della lingua latina con, l’introduzione dei principali costrutti sintattici.
Lingua Straniera Inglese
Finalità del biennio
· L’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo
adeguato al contesto;
· La formazione umana, sociale, e culturale mediante il contatto con altre realtà, in una educazione
interculturale che porti a ridefinire i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé;
· L’educazione al cambiamento, derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le
modificazioni culturali della comunità che le usa;
· Il potenziamento della flessibilità delle strutture cognitive, attraverso il confronto con i diversi
modi di organizzare la realtà che sono propri di altri sistemi linguistici;
Obiettivi specifici del biennio
· Comprendere una varietà di messaggi orali di carattere generale finalizzati a scopi diversi e
prodotti a velocità normale, cogliendo la situazione, l’argomento e gli elementi del discorso:
atteggiamenti, ruolo e intenzioni degli interlocutori, informazioni principali, specifiche e di
supporto;
· Individuare il senso globale di brevi messaggi dei mass-media (radio, cinema,TV) su argomenti di
interesse generale, spettacoli, notiziari, ecc.;
· Esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace ed appropriato, adeguato al
contesto e alla situazione, pur se non sempre corretto dal punto di vista formale
· Produrre semplici testi scritti di tipo funzionale e di carattere personale e immaginativo, anche con
errori e interferenze dall’italiano, dal dialetto o da altre lingue, purché la comprensibilità non ne
venga compromessa.
Finalità del triennio
· La competenza comunicativa in contesti diversificati sostenuta da una maggiore padronanza del
patrimonio linguistico;
· La comprensione interculturale, che deve essere intesa in tutte le espressioni della civiltà straniere
della sua cultura;
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· La riflessione sulla lingua che coinvolga tutte le lingue, compresa quella italiana, in modo
comparativo;
· La consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione
di autonomia delle proprie attività di studio.
Obiettivi specifici del triennio
· Sostenere una conversazione funzionale al contesto.
· Produrre testi orali con chiarezza logica e precisione lessicale.
· Comprendere globalmente testi scritti.
· Produrre testi scritti diversificati.
· Riconoscere i generi testuali
· Comprendere e interpretare testi letterali, analizzandoli e collocandoli nel contesto storicoculturale, in un ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e di altre
letterature moderne e classiche.
Lingua Straniera Francese
Finalità del biennio
· L’acquisizione di una competenza linguistica comunicativa che permetta allo studente di servirsi
della lingua francese in modo corretto a seconda del contesto;
· La conoscenza di un’altra civiltà e di un altro contesto sociale, umano e culturale attraverso esami
comparativi.
Obiettivi del biennio
Al termine del biennio lo studente deve dimostrare di essere in grado di:
· Comprendere messaggi verbali di argomento generale, cogliendo la situazione, l’argomento, gli
elementi del discorso e le informazioni principali;
· Esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace ed appropriato, adeguato al
contesto ed alla situazione
· Produrre semplici testi scritti di tipo funzionale, su argomenti di carattere personale od
immaginario, in una lingua semplice ma comprensibile.
Obiettivi specifici del triennio
Al termine del Triennio gli studenti dovranno dimostrare di essere in grado di:
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· Comprendere messaggi orali, in contesti diversificati
· Sostenere una conversazione funzionale al contesto.
· Comprendere globalmente una vasta tipologia di testi scritti, anche di genere letterario;
· Produrre testi scritti diversificati.
· Riconoscere i generi testuali.
· Riflettere sulla comunicazione quotidiana e sui suoi livelli di approfondimento.
· Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storicoculturale, in un’ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e di altre
letterature moderne e classiche.
Lingua Straniera Spagnolo
Finalità ed obiettivi del biennio
Le finalità dell’insegnamento della lingua spagnola nel biennio mirano all’acquisizione di una
competenza linguistica che permetta allo studente di servirsi della lingua spagnola in modo corretto
in contesti differenziati; e alla conoscenza di un’altra civiltà e di un altro contesto sociale, umano e
culturale attraverso esami comparativi.
Finalità ed obiettivi del triennio
· comprendere messaggi verbali diversificati, cogliendo la situazione, l’argomento, gli elementi del
discorso e le informazioni principali;
· esprimersi su argomenti di carattere generale in modo appropriato ed adeguato al contesto e alla
situazione;
· comprendere ed analizzare globalmente testi letterari collocandoli nel contesto storico in una
prospettiva interculturale.
Geografia
Finalità ed obiettivi del biennio
· Conoscenza dei temi più significativi del rapporto uomo ambiente
· Acquisizione delle nozioni fondamentali circa i paesi extraeuropei

Apprendimento del lessico specifico
18
Storia
Finalità
Consistono nel formare la consapevolezza critica del metodo storico, applicabile agli eventi
succedutisi dalla preistoria ai giorni nostri. Gli strumenti con cui gli studiosi li hanno esplorati sono
molto diversi tra loro, pertanto sarà significativo ed interessante esaminare le differenze specifiche,
variabili nel tempo, e le continuità metodologiche. Queste ultime hanno permesso di definire in
senso generale il significato “del fare storia” e quale sia stato il bisogno delle varie società di
ripensare ai propri trascorsi.
Nel percorso didattico si procederà alla formulazione di interrogativi, per orientarsi in un passato
sempre più “lungo” e complesso; si definiranno, inoltre, nodi problematici e si cercherà, ove
possibile, di osservare gli sviluppi paralleli (sincronia) e quelli nel lungo periodo (diacronia).
Gli approfondimenti storiografici offrono la possibilità di affrontare connessioni con altre
discipline, attraverso l’uso dei mass-media, in particolare nell’età contemporanea, in cui pluralità di
“storie” parallele si intrecciano tra loro.
Storia e “storie” per porre in luce il patrimonio specifico offerto da quella ebraica, patrimonio in
primis delle Comunità Ebraiche, ma anche dell’Italia e dell’Europa.
Un obiettivo ambizioso sarà quello di introdurre, gradualmente, una dimensione mondiale
nell’insegnamento della storia, in relazione al processo di globalizzazione, che ha portato ad
osservare non solo il presente, ma anche il passato su scala non più esclusivamente eurocentrica.
Obiettivi specifici
· Orientarsi nella molteplicità delle informazioni, con adeguati strumenti culturali, forniti dalla
tradizione storiografica.
· Servirsi di un lessico mutuato anche da discipline connesse agli studi storici: sociologia,
antropologia, economia e naturalmente filosofia.
· Conoscere i problemi relativi alle fonti della ricerca storica.
· Saper ripercorrere criticamente lo svolgersi degli eventi, distinguendo accuratamente
l’interpretazione personale dalla specificità del dato storico.
Filosofia
Finalità
Rispondono nell’ambito più generale delle scienze umane alla necessità di una ampia formazione
culturale e nella specificità del liceo ebraico concorrono all’esercizio comparato di diverse forme
del sapere.
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Alcuni prerequisiti sono indispensabili: poter riconoscere e definire concetti (all’inizio di natura
evidentemente non filosofica) e stabilire e riconoscere nessi logici. Una volta accertati, si potrà
procedere all’acquisizione graduale degli obiettivi dell’apprendimento.
Obiettivi specifici
· Riconoscere ed utilizzare il lessico della tradizione filosofica.
· Analizzare testi di autori rilevanti di diversa tipologia.
· Nella lettura dei testi:
- definire termini e concetti
- enucleare le idee centrali
- ricostruire le tappe della strategia argomentativa
- individuare i rapporti con altre tematiche multidisciplinari.
· Costruire percorsi individuali di approfondimento, ricollegabili, in ogni caso, al tema che ogni
anno caratterizzerà come motivo conduttore il corso (qualcosa di simile al seminario universitario).
Scienze Umane
Finalità
La didattica e il ruolo formativo delle scienze sociali si sono venuti formando alla fine degli anni
Settanta, in sede teorica, e durante gli anni Novanta, in sede applicativa.
I campi principali di interesse sono stati individuati nelle seguenti discipline: Psicologia, Psicologia
dell’età evolutiva, Antropologia, Sociologia, Teoria della comunicazione, Pedagogia.
Obiettivi del corso
· conoscenza degli orientamenti più importanti delle scienze sociali;
· capacità di analisi dei fenomeni complessi delle società contemporanee;
· competenza nella comprensione di un testo scientifico, nella sua sintesi e nella sua rielaborazione;
· disposizione complessiva ai saperi e ai contesti operativi orientati alla persona, ai servizi sociali e
alle problematiche ambientali.
Obiettivi del Biennio
· comprensione del carattere complesso della identità psico-fisica e del comportamento dell’uomo,
nell’intreccio fra natura e cultura, frafattori genetici e fattori ambientali;
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· orientamento dell’interdipendenza fra la costruzione dell’identità individuale e le dimensioni
sociali, sistemiche e comunicative
· orientamento sulle correnti più importanti della psicologia e della sociologia;
· conoscenza preliminare dei metodi della ricerca sociale, di tipo qualitativo e di tipo quantitativo
· acquisizione di competenze linguistiche specifiche, relative alle diverse scienze sociali;
· capacità di articolare un discorso scientifico, in forma orale e scritto, sulle questioni in esame.
Obiettivi del Triennio
· comprensione dell’origine storica delle scienze sociali, della natura conflittuale del loro sviluppo,
della visione parziale delle diverse teorie:
· conoscenza delle maggiori correnti e degli autori fondamentali nella storia delle diverse discipline;
· approfondimento della natura sociale e culturale del pensiero e del comportamento dell’uomo,
attraverso le ricerche sulle diverse culture
· approfondimento della natura sociale e culturale del pensiero e del comportamento dell’uomo,
attraverso le ricerche sulle strutture e i meccanismi sociali
· accrescimento delle competenze linguistiche specifiche, relative alle diverse scienze sociali;
· accrescimento della capacità di articolare un discorso, in forma orale o scritta, sulle questioni in
esame;
Area scientifica : Scienze matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali
Le materie dell’area scientifica, parte rilevante del pensiero umano ed elemento motore dello stesso
pensiero filosofico, hanno in ogni tempo operato su due fronti: da una parte rivolte a risolvere
problemi e a rispondere ai grandi interrogativi che via via l’uomo si poneva sul significato della
realtà che lo circondava, dall’altra sviluppandosi autonomamente, hanno posto affascinanti
interrogativi sulla portata, il significato e la consistenza delle sue stesse costruzioni culturali. Oggi
queste due attività si sono ancor più accentuate e caratterizzate. La prima per la maggior capacità di
interpretazione e di previsione che le scienze hanno acquistato nei riguardi dei fenomeni non solo
naturali, ma anche economici della vita sociale in genere, e che le hanno portate a accogliere e a
valorizzare, accanto ai tradizionali processi deduttivi, anche i processi induttivi. La seconda per lo
sviluppo di formalizzazione che hanno trovato nella logica e nell’informatica un riscontro
significativo. Sono due spinte divergenti, ma che determinano, con il loro mutuo influenzarsi, il
processo del pensiero scientifico. Coerentemente con questo processo l’insegnamento delle materie
scientifiche si è sempre orientato e continua ad orientarsi, in due distinte direzioni: da una parte
“leggere il libro della natura” e matematizzare la realtà esterna, dall’altra simboleggiare e
formalizzare i propri strumenti di lettura attraverso la costruzione di modelli interpretativi.
21
Queste due direzioni confluiscono, intrecciandosi e integrandosi con reciproco vantaggio, in un
unico risultato: la formazione e la crescita delle capacità dei giovani. Le finalità dell’insegnamento
scientifico, in armonia con l’insegnamento delle altre discipline, concorreranno alla promozione
culturale e alla formazione umana di tutti i giovani.
Finalità ed obiettivi
Lo sviluppo di capacità intuitive e logiche:
· La capacità di utilizzare semplici procedimenti sperimentali.
· La maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti.
· La capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente.
· Lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche.
· L’abitudine alla precisione di linguaggio.
· La capacità di ragionamento coerente e argomentato.
· La consapevolezza degli aspetti culturali e tecnologici emergenti dai nuovi mezzi informatici.
· L’interesse per il rilievo storico di alcuni importanti eventi nello sviluppo del pensiero scientifico.
Diritto ed Economia
Finalità ed obiettivi del Biennio
L’obiettivo principale del programma del biennio è quello di far familiarizzare gli alunni con i
concetti fondamentali del diritto e dell’economia. Per il suo raggiungimento,tenendo conto
dell’impatto che una materia nuova possa avere su ragazzi provenienti dalla scuola media, si
propone almeno preliminarmente, un approccio alternativo che privilegi gli aspetti legati alle basi
antropologiche e sociologiche del diritto e dell’economia.. Al termine del biennio l’alunno avrà
appreso il significato di alcuni concetti fondamentali, quali quello di norma, diritto, dovere, libertà,
legge, Costituzione ( della quale verranno analizzati i principali aspetti giuridici ed economici),
democrazia, Stato (di cui si studierà la divisione dei poteri ed i diversi compiti dei principali
organi), nonché di sistema economico, di attività economica, di mercato, di inflazione,
disoccupazione, beni, servizi, bisogni, etc..
Finalità ed obiettivi del Triennio
Il programma del triennio sarà volto al consolidamento di alcune conoscenze acquisite in
precedenza, nonché allo studio di tematiche nuove, soprattutto di respiro internazionalistico.
Sarà possibile, in particolare, approfondire lo studio delle fonti del diritto, dei soggetti giuridici,
delle obbligazioni dell’organizzazione dello Stato, delle singole libertà contenute nella Costituzione,
dei rapporti giuridici internazionali, delle Nazioni Unite e dei diritti umani. Per quanto concerne
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l’economia, ci si occuperà in maniera più approfondita del funzionamento del mercato, degli
operatori economici, del fenomeno della produzione, dei meccanismi che regolano il funzionamento
dei vari sistemi economici, di politica economica e di relazioni internazionali.
Nel triennio Diritto ed economia è disciplina CLIL
Disegno e Storia dell’Arte
Finalità ed obiettivi
L’esame analitico e storico delle correnti artistiche sarà l’obiettivo centrale dell’intero itinerario
della disciplina sostenuta dall’apprendimento del disegno tecnico il cui studio fornirà valido
potenziamento grafico alle materie scientifiche nel loro complesso. La visita di mostre e musei
accompagnerà l’itinerario formativo.Lo studio verterà sulla formazione della capacità di lettura e di
analisi critica dei testi figurativi e dei contesti ambientali, concepiti come elementi catalizzatori di
molteplici contenuti non solo estetici, ma anche storici, letterari, religiosi, socio-economici.
Nel triennio la storia dell’arte, in copresenza, è disciplina CLIL
Educazione Fisica
Finalità
L’educazione fisica e lo sport si basano sul movimento concepito come risposta del sistema nervoso
a stimoli esterocettivi e propriocettivi per l’adattamento all’ambiente, determinando non solo la
capacità di compiere movimenti, ma anche la capacità di inibirli e modificarli nel tempo.
L’educazione fisica non ha la funzione prioritaria di rendere meccanici e ripetitivi alcuni movimenti
o gesti tecnici e quindi di rendere il corpo oggetto, ma al contrario, grazie all’apprendimento
motorio, di rendere il corpo soggetto con tutte le possibilità espressive e comportamentali. Gli
automatismi sono validi solo se possono essere riorganizzati in ogni momento. L’educazione fisica,
parte non a se stante ma integrante del processo educativo, ha caratteristiche e modi d’intervento
diversi a seconda delle tappe del processo evolutivo. Il punto da valorizzare nell’educazione fisica e
sportiva dei giovani è la concezione del movimento come:
· mezzo di comunicazione
· mediatore fra se stessi e gli altri
· linguaggio che esprime emozioni e presa di coscienza di sé
· mezzo di rapportarsi con gli altri
· disciplina e padronanza motoria
· approfondimento di condotte motorie personali
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Le gare e le competizioni sportive (studenteschi, tornei interni e gare sportive extrascolastiche come
i due giorni di attività sportiva per Yom Ha Azmaut) non sono proposte e affrontate come semplice
ricerca di record e di vittorie a tutti i costi, ma l’agonismo deve essere vissuto come pura
valutazione delle proprie capacità e misura di se stessi, di confronto con gli altri e come momento
ad alta valenza socializzante.
Obiettivi Specifici






Miglioramento delle qualità fisiche
Affinamento delle funzioni neuro – muscolari e coordinative
Acquisizione delle capacità operative sportive
Acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive intese come costume di vita
Conoscenza di alcune discipline sportive sia individuali che di squadra con regole e ruoli
Norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni durante l’attività fisica
Le normali lezioni pratiche di educazione fisica curricolari saranno affiancate da approfondimenti a
carattere teorico di alcune tematiche (l’uomo e l’ambiente che lo circonda, il corpo umano e lo
sport, il problema del doping e le droghe in genere, l’alimentazione, gli infortuni con accenni di
primo soccorso), affrontate con taglio interdisciplinare con interventi di associazioni specifiche e
consulenti esterni.
Verifica, valutazione e autovalutazione
La verifica delle competenze raggiunte e la conseguente valutazione sono momenti importanti della
vita scolastica, ancor più da quando nel punteggio dell’esame di Stato è compresa una parte della
valutazione pregressa. Verifica e valutazione debbono essere poste in strettissima relazione alla
programmazione delle attività didattiche a agli obiettivi che questa si era prefissi: non ci può essere
valutazione se non si sa bene cosa si deve valutare e se non si sono approntati mezzi di verifica
adeguati a ciò che si vuole verificare. In questo senso molti degli strumenti tradizionali
di verifica, ancorché utili per certi versi come ad esempio il tema o l’interrogazione, non possono
essere più considerati gli unici né i più attendibili: è necessario che gli studenti conoscano in ogni
situazione cosa si sta verificando e quali sono i criteri di valutazione. Tre momenti di verifica sono
previsti per ogni percorso di apprendimento: uno iniziale per determinare i livelli di partenza e
l’eventuale possesso dei prerequisiti, uno – che può essere ripetuto più volte e che è necessario
all’insegnante come valutazione del rapporto tra programmazione e attività didattica – durante lo
svolgimento dell’attività per verificare l’andamento del processo di apprendimento di ogni alunno;
vi è infine un momento di verifica, a conclusione dell’anno, di una sua parte o di una sezione
significativa del itinerario di apprendimento, cha dà origine alla valutazione sommativa, ovvero alla
valutazione delle competenze effettivamente raggiunte dallo studente e che si traduce in voto. Gli
strumenti di verifica sono numerosi ed articolati: oltre al tema e alla interrogazione potranno essere
utilizzate prove strutturate o semi strutturate di conoscenza (ad esempio test vero-falso, a scelte
multiple semplici e doppie, di completamento, di corrispondenza, a risposta chiusa o aperta) utili
anche come preparazione alla terza prova dell’esame di Stato. Rilievo verrà dato, attraverso
specifiche metodologie sperimentate allo sviluppo delle capacità di autovalutazione. Qui di seguito
viene proposta una tabella di valutazione, utile per comprendere criteri che saranno, nell’ovvio
ambito della libertà individuale, seguiti dagli insegnanti.
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TABELLA DI VALUTAZIONE CONOSCENZE E COMPETENZE
PUNTEGGIO LIVELLO CONOSCENZE COMPETENZE
IN X
1-2
3
4
5
CAPACITÀ
Conoscenze
Del tutto
insufficiente Frammentarie e
Gravemente
lacunose
Applica le conoscenze Compie analisi
minime solo
errate, non
se guidato ma con gravi sintetizza,
errori
commette errori
Gravemente Conoscenze carenti,
Insufficiente con errori ed
espressioni
improprie
Insufficiente Conoscenze
superficiali e
improprietà di
Linguaggio
Sufficiente Conoscenze complete
ma non approfondite,
esposizione
semplice ma corretta
Applica le conoscenze Qualche errore,
minime solo se guidato analisi parziali,
sintesi scorrette
6
Discreto
7
Buono
8
Ottimo
Applica
Analisi parziali,
autonomamente le
sintesi imprecise
minime conoscenze con
qualche errore
Applica
Coglie il
autonomamente e
significato,analisi
correttamente le
corrette
conoscenze
minime
Conoscenze
Applica
Coglie le
complete, Quando
autonomamente le
implicazioni,
guidato sa
conoscenze anche a
compie analisi
approfondire,
problemi più
complete
Esposizione corretta complessi, ma con
e coerenti
con proprietà di
imperfezioni
linguaggio
Conoscenze
Applica
Coglie le
complete, Qualche
autonomamente le
implicazioni,
Approfondimento
conoscenze anche a
rielaborazioni
Autonomo,esposizion problemi più complessi corrette
e corretta con
in modo corretto
proprietà di
linguaggio
Conoscenze
Applica in modo
Coglie le
complete, con
autonomo e corretto le Implicazioni,
approfondimento
conoscenze
compie
autonomo.esposizione
correlazioni
fluida con utilizzo del
esatte e analisi
linguaggio preciso
approfondite,
rielaborazioni
25
9 – 10
Eccellente
Conoscenze
complete,
Approfondite e
ampliate,
Esposizione fluida,
Lessico ricco e
Appropriato
corrette e
complete
Applica in modo
Sa rielaborare
autonomo e corretto le correttamente e
conoscenze
approfondire
anche a problemi
in modo autonomo
complessi
DEBITI E CREDITI SCOLASTICI
Che cos’è il credito scolastico
Il credito scolastico una sorta di piccolo patrimonio personale che diventerà parte integrante del
voto dell’esame finale di Stato e che può al massimo essere quantificato in 25 punti complessivi
degli ultimi tre anni di studio considerati. Il funzionamento è tanto semplice quanto matematico:
alla fine di ogni anno scolastico in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe attribuisce ad ogni
alunno un punteggio scaturito dalla media matematica dei voti riportati , punteggio indicato dal
MIUR e rilevabile da una precisa banda di oscillazione riferibile alla media stessa
Per nessun motivo è consentito passare dalla propria banda ( indicata dalla media dei voti) a quella
successiva.
Il credito formativo
L’oscillazione consentita all’interno della propria fascia ( che comunque è di 1 punto ) può avvenire
grazie al riconoscimento da parte dei docenti di particolari esperienze extra-scolastiche , inerenti al
proprio corso di studi, vissute dal discente o dalla sua attiva partecipazione alle attività proposte
dalla scuola (i “progetti scolastici”) sia in ambito curricolare che extra-curricolare.
Il punto in più rappresenta il credito formativo che si integra a quello scolastico e deve essere
sempre certificato.
CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O
ALL’ESAME DI STATO
Nella Scuola Secondaria sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno
raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti
trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici
collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
METODOLOGIE
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Al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi generali e di degli obiettivi specifici di
apprendimento di cui sopra, la scuola media “Angelo Sacerdoti” si propone di:

favorire la tecnica didattica operativa;

instaurare un rapporto sereno, improntato alla fiducia e alla disponibilità;

individuare i ritmi di apprendimento dei singoli alunni e valorizzare le attitudini, le
caratteristiche e le iniziative di ognuno;

rendere attivo il colloquio allievi-docenti;

informare gli allievi degli obiettivi stabiliti;

utilizzare, secondo le circostanze, il metodo induttivo/deduttivo e il metodo della
comunicazione frontale;

utilizzare il” Cooperative learning” e il metodo Feuerstein;

realizzare il raccordo pluridisciplinare e interdisciplinare, per superare i limiti delle singole
discipline;

utilizzare piccoli gruppi per esercitazioni, lavoro di gruppo, lavori a classi aperte;

favorire ed incrementare l’utilizzo dei mezzi e delle attrezzature informatiche in possesso
della scuola per una pratica didattica più motivante ed efficace;

organizzare visite guidate, viaggi d'istruzione e scambi tra scuole;

promuovere la partecipazione di esperti dei vari settori esterni al mondo della scuola;

attivare laboratori operativi, anche interdisciplinari;

attivare biblioteca, videoteca e cineforum;

promuovere lavori conclusivi che valorizzino e pubblicizzino gli elaborati degli alunni
attraverso mostre e spettacoli.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
All’interno dell’impianto della alternanza scuola lavoro, il Liceo Renzo Levi intende tenere in
considerazione la conformazione della sua utenza, le caratteristiche del territorio sociale su cui insiste,
le esigenze di varietà delle esperienza da proporre agli studenti in una prospettiva formativa proiettata
verso il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro. Su questa base gli ambiti lavorativi – e le
relative convenzioni – sono distinti per funzione ed identità:
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1. Istituzioni ebraiche di servizi ed assistenza (Centro comunitario Pitigliani per attività di
formazione ed educazione giovani; Unione delle Comunità per assistenza alle piccole
Comunità)
2. Istituzioni pubbliche di cultura e servizi (Fondazione museo della Shoà, Municipi)
3. Società private/pubbliche di progettazione (Enlab, Progetto sostenibile)
4. Società/imprese private con ambiti di attività di interesse per le professioni verso le quali,
sulla base dei dati storici delle scelte degli studenti della scuola, gli alunni in generale si
dirigono (studi professionali; aziende del mondo della moda; aziende del mondo della
ristorazione-ricezione turistica)
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
La legge sull’autonomia consente un ampio spettro di strumenti per raggiungere gli obiettivi
generali e didattici. La scuola intende avvalersi di alcune di queste possibilità, in relazione alle
situazioni e alle esigenze emergenti nel corso dell’anno, che renderanno l’attività didattica ed
educativa più adeguata ai ritmi , agli stili cognitivi, ai livelli di competenza di ciascuno studente.
Sportelli didattici
Nell’ambito della utilizzazione dei tempi didattici che ogni insegnante deve fornire alla scuola, sono
attivati sportelli didattici presso i quali il singolo studente, o gruppi di pochi alunni, potranno
richiedere chiarimenti, approfondimenti, percorsi individuali di recupero e potenziamento.
Corsi di recupero e potenziamento
In caso di rilevamento di particolari necessità (carenze formative diffuse all’interno di una classe o
necessità di approfondimenti di specifici temi per studenti eccellenti) sono attivati dei corsi di
recupero o potenziamento rivolti ad una parte del gruppo classe.
Assistenza allo studio
Nell’ambito della utilizzazione dei tempi didattici che ogni insegnante deve fornire alla scuola
verranno istituiti momenti di assistenza allo studio volti a far acquisire, a piccoli gruppi o a singoli,
un adeguato metodo di studio o a far recuperare competenze non ancora raggiunte o parti del
curricolo non svolte (ad esempio , per coloro che, iscritti nella nostra scuola provenendo da scuole
statali, non hanno avuto la formazione ebraica degli altri).
Modularità
Il curriculum di studi della scuola dell’autonomia ha come obiettivo sviluppare delle competenze e
delle capacità piuttosto che limitarsi alle conoscenze (che comunque resteranno fondamentali).
L’attività scolastica può essere strutturata per moduli, ovvero per scansioni del curricolo
finalizzate al raggiungimento di obiettivi specifici di competenza, spesso trasversali rispetto alle
singole materie. La didattica modulare consentirà una più precisa conoscenza dei tempi e degli stili
di apprendimento, una verifica del raggiungimento degli obiettivi in itinere e finale più
attenta, una considerazione delle specifiche esigenze formative dei singoli alunni.
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Gruppi di livello
All’interno dell’attività di classe sarà possibile dedicare alcuni momenti ad attività collaborative per
livello di competenza; ciò permetterà di seguire con maggiore attenzione sia coloro che necessitano
di recupero specifico che coloro che possono ulteriormente potenziare le competenze e le abilità
raggiunte.
FLESSIBILITA’ ORARIA
Ogni disciplina ha un monte ore annuo, determinato dal MIUR o, nel caso delle materie specifiche
dell’Istituto, dal Collegio dei Docenti. Sarà possibile articolare questo monte ore, diritto di
formazione per ogni studente, in forme diverse, ad esempio concentrando un maggior numero di ore
di alcune materie in determinati momenti dell’anno o abbreviando la durata dell’ora di lezione
frontale per recuperare il tempo in attività didattiche guidate di gruppo. La flessibilità oraria è una
opportunità per rendere gli obiettivi formativi più raggiungibili per tutti.
NUOVE TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA
Dall’anno scolastico 2012-13 è introdotto, a partire dalle classi prime, l’uso dell’IPAD e sono adottati
libri di testo che abbiano anche il formato elettronico. Questo strumento permette di risolvere il
problema del peso della cartella, abbatte il costo dei libri di testo, rende più agevole ed immediato
l’utilizzo delle tecnologie informatiche ed è elemento di motivazione allo studio.
INCLUSIONE
La scuola, nella quale sono sovrarappresntati rispetto alle medie nazionali DSA e BES e
sottorappresentatii diversamente abili, attiva molte iniziative volte alla inclusione ed alla capacità
collaborativa tra pari. Nella formulazione dei PEI e dei PDP sono coinvolti, insieme alle famiglie ed
ai docenti di sostegno, tutti i docenti di classe sotto la supervisione del servizio di psicologia
scolastica. Grande attenzione nel curricolo di istituto, pur monoculturale, è posta alla valorizzazione
delle differenze e ad un approccio multiculturale. Le metodologie e l’organizzazione didattica sono
specificamente orientate alla inclusione ed a favorire il raggiungimento del successo formativo in una
ottica personalizzata.
PROGETTI/AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Riteniamo di fondamentale importanza rendere ogni studente capace di collaborare in modo attivo
alla propria istruzione, tanto sul piano individuale che nel lavoro per gruppi. L’Istituto propone
dunque una serie di progetti nei quali la capacità di autonoma gestione assumerà una rilevanza
equivalente, se non superiore, alla quantità di nozioni acquisite. Nello sviluppo dei progetti,
insegnanti e studenti dovranno collaborare insieme per valorizzare ed utilizzare pienamente le
risorse e gli strumenti disponibili presso l’Istituto, a cominciare dalle competenze anche
extrascolastiche degli allievi e dall’esperienza didattica degli insegnanti.
Progetto orientamento universitario
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Progetto Uso responsabile del denaro
Progetto Memoria
Corsi di potenziamento linguistico e certificazioni (PET, First, IELTS, DELF, DELE)
Sportelli di recupero competenze e conoscenze
Progetto IMUN e NHSMUN (per avvicinare gli studenti alle funzioni, ai meccanismi ed alla pratiche
delle istituzioni internazionali)
Italy Reads/Italy wtites in collaborazione con la John Cabot University
VIAGGI D’ISTRUZIONE
I viaggi di istruzione sono parte integrante dell’ampliamento dell’offerta formativa della scuola. Non
assumono dunque in nessun modo l’aspetto di gite scolastica quanto, piuttosto, di progetto strutturato,
progressivo, che contribuisca alla formazione dell’individuo, del gruppo e delle relazioni/visioni più
ampie con il mondo.
Su questa base la successione dei viaggi di istruzione , nel quinquennio, è così strutturata
I anno: visita di una città italiana con presenza di una piccola/media comunità ebraica. L’esperienza
tende a far comprendere la realtà ebraica di una comunità con strutture ed istituzioni limitate e con
una presenza umana assi ridotta rispetto a quella romana
II anno: viaggio di studio di due settimane in Israele..L’esperienza consente di conoscere Israele in
una prospettiva non turistica ed in tutte le sue diverse ed articolate sfaccettature (storiche, culturali,
sociali ed aconomiche); consente anche l’incontro con pari in una visione di scambio futuro.
III anno: scambio studentesco con una scuola ebraica internazionale (Europa, America, Sud
America). L’esperienza consente di conoscere la vita ebraica di una grande comunità internazionale
IV Viaggio della memoria nel luoghi dello sterminio e della rinascita dell’ebraismo in Polonia
V Viaggio in una capitale europea di grande valenza culturale.
PIANO DI AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNATI
Iniziative
Formative
Obiettivi
Destinatari
Relatori
Durata
Corso di
informatica
Gestione e
consultazione
registro
elettronico
Docenti/Genitori
Specialista
6 ore
30
Informatica
nella didattica
delle materie
Utilizzazione
nella didattica
degli strumenti
informatici in
dotazione
Docenti
Specialista
12 ore
Sostegno alla
genitorialità
Disturbi legati ai
DSA, BES,
ADHD…
Docenti /
Genitori
Specialisti
10 ore
Sicurezza sul
lavoro
Decreto
legislativo
N°81 ex legge
626
Salute e
sicurezza sul
lavoro
Docenti e non
docenti
Specialisti
5 ore
Elaborazione
del currcolo di
cultura
ebraica
Curricolo di Torà
Docenti di
ebraismo
Specialisti
20 ore
Disturbi
dell’apprendi
mento
Didattica e
programmazione
per gli studenti
con PDP/PEI
Docenti
Specialisti
20 0re
Corso di
inglese
Raggiungimento
da parte degli
insegnanti del
livello B2
Docenti
Specialisti
40 ore
Didattica della
Shoà
Acquisizione di
strumenti
didattici adeguati
nell’insegnament
o della Shoà
Docenti
Specialisti
6 ore
Orientamento
Acquisizione di
una prospettia
orientativa nella
didattica
Docenti
Specialisti
10 ore
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Piano di Miglioramento
Le criticità principali emerse dai risultati di autovalutazione sono collocate nell'ambito dei risultati
delle prove nazionali e in quelli a distanza della scuola secondaria di secondo grado, in particolare
nella pronunciata differenze di questi tra i corsi proposti all'interno della nostra scuola. Obiettivo
principale sarà ridurre il differenziale ed adeguare i risultati alla media nazionale.
Gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi vanno identificati in






Adeguata programmazione per aree disciplinari (gruppi di dipartimento; attività a classi
parallele aperte)
Adeguata ed attenta identificazione dei bisogni educativi e sviluppo della capacità di
programmazione individualizzata (Aggiornamento insegnanti)
Adeguata programmazione verticale, anche nel passaggio dalla scuola secondaria di primo
grado a quella di secondo grado (Progetto in rete con l’Istituto Federico Caffè)
Acquisizione da parte dei docenti di una adeguata didattica orientativa (Corso di
formazione per docenti)
Collaborazione orientativa più stretta con le famiglie (Progetto sostegno alla genitorialità;
interventi del servizio di psicologia scolastica)
Identificazione strategica – saldato con le scelte storiche della utenza – degli ambiti di
azione alternanza scuola-lavoro
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