CHI SIAMO - Scuole Ebraiche di Roma
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CHI SIAMO - Scuole Ebraiche di Roma
Liceo Scientifico Liceo Linguistico Liceo delle Scienze umane “RENZO LEVI” Paritario della Comunità ebraica di Roma Via del Portico d’Ottavia, 73 – 00186 Roma IX Distretto Tel. e fax 066833884 E-mail: [email protected] CHE COSA È IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il PTOF è un documento previsto dalla legge sull’autonomia scolastica e novellato dalla legge sulla Buona scuola: ogni scuola deve redigere la sua carta di identità e di intenti nella quale chiarisce gli obiettivi formativi ed educativi, i mezzi per raggiungerli, l’organizzazione flessibile dell’anno scolastico e dell’attività didattica, gli strumenti e le modalità di verifica e di valutazione. È un modo per stabilire le priorità e i risultati da conseguire, ma rappresenta anche la necessità di essere trasparenti, di stabilire di fronte e insieme agli utenti - famiglie e studenti - il senso ed il compito della scuola. È una modalità per chiarire e chiarirsi lo specifico progetto educativo nell’ambito del più ampio curriculum nazionale. Infine, è oggetto del lavoro comune delle varie componenti scolastiche e dunque l’esplicitazione del contratto formativo che si stipula tra di esse. CHI SIAMO LA NOSTRA SCUOLA NELLA TRADIZIONE EBRAICA Lo studio è per la tradizione ebraica elemento fondamentale e fondante: il Talmud Torà, lo studio della Torà, è una mitzvà esplicita per ogni ebreo con la quale, secondo molti commentatori, si sostiene l’essere del mondo e si cerca il senso dell’esistenza. Il luogo deputato allo studio - poiché non tutti possono occuparsi direttamente della formazione ebraica dei figli - è naturalmente la scuola, dove si coniuga la trasmissione della tradizione con la ricerca continua di una nuova prospettiva di interpretazione. Non a caso la scuola di Torà per eccellenza si chiama Bet ha midrash, la casa della ricerca. La scuola è in definitiva il luogo dove si gioca la scommessa dell’identità ebraica, poiché è il luogo dove si va alla ricerca di sé, dove in parte si costruisce il sé con strumenti contemporaneamente nuovi e antichi e dove si impara che sapere è spesso ricercare. Il liceo Renzo Levi, nell’ambito delle scuole della Comunità, si propone di proseguire il percorso iniziato nelle fasi precedenti del sistema formativo lungo due linee di sviluppo: sociocomportamentale e culturale-ebraico. L’aspetto sociale e comportamentale rappresenta una componente primaria dell’ebraismo che senza dubbio predilige l’aspetto collettivo dell’identità rispetto a quello esclusivamente individuale. In questo senso gli obiettivi dell’attività educativa sono incentrati su due elementi: l’acquisizione consapevole dei comportamenti suggeriti dalla tradizione (Halakhah) e la partecipazione attiva alla vita della Comunità, intesa sia nella sua dimensione sociale che in quella più specificamente istituzionale. Gli studenti devono sentirsi parte della Comunità non solamente dal punto di vista emotivo, ma anche e soprattutto dal punto 1 di vista dell’impegno sociale e del volontariato. La prospettiva culturale che ha come riferimento la Torà ha come obiettivo prioritario una formazione ebraica di livello superiore, coerente e confrontabile con quella generale proposta dalla scuola. È opportuno che gli alunni abbiano una conoscenza approfondita della storia ebraica, dei momenti salienti dello sviluppo del pensiero ebraico, della Torà, della letteratura rabbinica e dell’esegesi biblica tradizionale, nonché una competenza elevata nella lingua ebraica moderna. Obiettivo specifico è quello di far acquisire, al di là dei contenuti, una familiarità con le specifiche modalità di studio, con le logiche del discorso e delle strade interpretative proprie della cultura ebraica rabbinica e racchiuse in quella Torà orale che rappresenta la specificità ebraica. Su questa linea metodologica sono istituiti confronti continui con altri saperi e altri sistemi di cultura. L’aspetto culturale e quello sociale devono così saldarsi in diversi momenti formativi, nei quali la conoscenza e il comportamento si connettono strettamente alla tradizione ebraica, intesa come sintesi di azione e di ascolto. LA STORIA DELLA NOSTRA SCUOLA Il nostro Liceo è parte integrante e fondamentale del patrimonio educativo e di cultura della Comunità Ebraica di Roma. Un patrimonio prezioso che tutti noi dobbiamo conservare, proteggere, incrementare. Fondato nel 1973 per iniziativa della ORT Italia, dei dirigenti della Comunità e del Rabbino Capo, l’Istituto fu successivamente intitolato alla memoria di Renzo Levi z.l., per molti anni Presidente della stessa ORT ed eroe ebreo della lotta contro i nazifascisti come animatore della DELASEM a Roma – la sigla sta per Delegazione Assistenza Emigrati - che tra il 1935 e il 1948 si prodigò prima per l’assistenza ai profughi dalle persecuzioni hitleriane, poi all’organizzazione della rete clandestina di protezione degli ebrei in Italia durante l’occupazione tedesca ed infine all’avvio verso Israele dei sopravvissuti alla Shoah. Con la legge che porta ai 15 anni di età l’obbligo scolastico e l’istruzione di base obbligatoria per tutti, anche la Comunità Ebraica di Roma deve dotarsi dei mezzi che le permetteranno di affrontare quella che per il suo sistema scolastico – il più grande d’Europa per numero di studenti complessivo, dalle materne fino all’Esame di Stato – è una vera e propria sfida da vincere con i mezzi della cultura, della professionalità. Ed anche con la forza che ci viene dalla consapevolezza di un’identità ebraica molto particolare: fatta di tradizione, di osservanza delle norme, ma anche di profondo radicamento nella città (dove i primi ebrei si stabilirono fin dal tempo dei Maccabei, duemiladuecento anni fa) e nella collettività nazionale (ci fu più di un giovane ebreo romano con la camicia rossa dei garibaldini, e moltissimi partigiani – uomini e donne – nei mesi della Resistenza del 1944). Per la nostra Comunità gli ultimi decenni hanno costituito un complesso test di ingresso in una realtà che cambia molto velocemente, anche rispetto alla tradizionale capacità ebraica di adattamento alle novità, alle difficoltà, alle trasformazioni della società circostante. Sotto il profilo della composizione demografica ed economica alle tradizionali attività del commercio – effettuate ad ogni livello di impegno e dimensioni – si sono affiancate le professioni, gli impieghi pubblici e privati, le “carriere”. Le scuole si rivolgono, ormai, ad un’utenza molto attenta, giustamente esigente, in qualche caso molto preoccupata per l’avvenire economico dei figli: per i quali vorrebbe anche qualcosa di un po’ diverso dalle rassicuranti attività della tradizione ebraica romana, ormai sempre meno “scontate” e, comunque, finanziariamente impegnative se occorre avviarle in vista di nuove famiglie e nuove esigenze. Tutte le nostre Scuole hanno, però, in questi anni centrato un obiettivo del quale poco si parla, ma sicuramente decisivo, garantendo una valida fusione tra il nucleo originario degli ebrei romani e le migliaia di nuovi arrivati dall’Africa 2 Settentrionale. Il Liceo “Renzo Levi”, proprio perché il suo “pubblico” è quello dei ragazzi più grandi, è stato sicuramente all’avanguardia in questo fondamentale processo di reciproca conoscenza. Insieme con le altre Scuole della Comunità, il Liceo “Renzo Levi” offre ai suoi studenti qualcosa di molto particolare e di davvero speciale: la formazione di un’identità e di una cultura ebraiche, che possono presso di noi svilupparsi in un rapporto di quotidiana sintonia con tutte le discipline tipiche degli indirizzi dell’Istruzione Secondaria Superiore, soprattutto nell’ambito storico-filosofico e letterario. Ma accanto alla concreta solidità di una valida formazione ebraica, l’Istituto intende offrire a chi lo frequenta anche l’opportunità di una precoce acquisizione di elementi che permettano a ciascuno di valutare e mettere a profitto le proprie personali inclinazioni per il proseguimento degli studi all’Università oppure per un rapido accesso operativo ad attività di lavoro. Il “Renzo Levi” ha potuto sviluppare in proposito una robusta esperienza, condotta spesso in stretta collaborazione con le famiglie e con la realtà economica e professionale in cui tutti quotidianamente ci muoviamo. Qualche centinaio di periti aziendali e di ragionieri ha frequentato le aule dell’Istituto, portando un valido contributo alle aziende commerciali di molte famiglie ebraiche romane o magari tentando la libera professione dopo la laurea. L’esperienza dell’istruzione tecnica superiore si è conclusa nel 1998, ma ci ha permesso di acquisire competenze specifiche nella gestione di laboratori linguistici ed informatici. Il patrimonio così acquisito resta attivo nell’istituto ed è a disposizione dei nuovi corsi d’ordinamento potenzialmente attivabili. I NOSTRI UTENTI La scuola media superiore legalmente riconosciuta “Renzo Levi” della Comunità ebraica di Roma, fa parte del IX distretto scolastico ed è situata in via Portico d’Ottavia 73. La scuola è frequentata da circa il 30% dei figli delle famiglie iscritte alla Comunità Ebraica di Roma, nella quasi totalità provenienti dalla scuola media ebraica “Angelo Sacerdoti”; ogni anno si iscrivono anche alcuni alunni che hanno frequentato scuole medie pubbliche. La percentuale si riferisce ovviamente al numero dei giovani presenti nella fascia di età (dai 13 ai 19 anni) che costituisce il nostro bacino di utenza. I NOSTRI OBIETTIVI La struttura politica ed amministrativa della Comunità Ebraica di Roma dedica energie e risorse ingenti alle proprie Scuole di ogni ordine e grado. Gli ebrei di Roma si aspettano che le scuole soddisfino il desiderio profondo e diffuso di cultura ed identità ebraica, senza, tuttavia tralasciare l’indispensabile formazione complessiva dei giovani. La Comunità esige naturalmente il successo di ogni Istituto presso l’utenza, e questo successo non potrà che misurarsi con iscrizioni numerose e risultati didatticamente verificabili alla conclusione di ogni ciclo di studio. Per la Scuola Superiore è obiettivo primario fornire strumenti operativi per un graduale inserimento nel lavoro anche a chi non intende o non può continuare il proprio percorso formativo all’Università. L’Istituto “Renzo Levi” ha nella sua tradizione didattica la chiara consapevolezza che la Scuola Superiore deve soprattutto insegnare ad imparare. Praticare e perseguire un’educazione di tipo dinamico richiede, però, comprensione e collaborazione sempre più stretta da parte degli studenti e delle famiglie. L’istruzione che vede ogni soggetto individuale sottomettersi passivamente alla quotidiana somministrazione di nozioni e compiti a casa sarà sempre meno adeguata alle esigenze di una società in continua trasformazione, nella quale le persone dovranno 3 saper cogliere con tempestività tendenze e mutamenti per poter garantire la sicurezza economica e psicologica per sé e per la famiglia. La tradizione ebraica ci fornisce uno strumento molto potente per affrontare le sfide del futuro: è compito primario del nostro sistema educativo mettere a profitto il nucleo solido di valori e comportamenti che sono impressi nella personalità profonda di ciascun ebreo e farne la base più solida di una formazione che riconosce nella prontezza e nella duttilità le più importanti delle competenze. La tradizione ebraica ci insegna che non c’è cultura, e neppure capacità di fare (e dunque di lavoro) dove non ci sia comunicazione, ovvero dovunque risulti bloccato il processo di acquisizione-trasmissione-conservazione del sapere. Ai livelli più elementari della società nella quale viviamo la comunicazione risulta semplicemente nella velocità, concitazione, semplicità impresse alla catena delle conoscenze. La conseguenza inevitabile è la superficialità. Gli studenti del “Renzo Levi” sono guidati lungo un percorso – il più possibile interattivo - nel quale ascoltare, leggere, parlare e infine scrivere coincidono con le fasi di formazione della personalità dei giovani. Il nostro obiettivo vero e sostanziale consiste, dunque, nell’educazione alla complessità tanto del pensare che dell’esprimersi, saldamente unita alla chiarezza che per l’ebraismo, da sempre dovrebbe connotare la capacità di confrontarsi con gli altri nel ragionamento. RISORSE DELL’ISTITUTO Risorse stutturali Lo stabile che ospita il Liceo Sperimentale “Renzo Levi”, assieme alla Scuola Media “Angelo Sacerdoti” e alla “Vittorio Polacco” Scuola Elementare, si sviluppa su quattro piani l’ultimo dei quali completamente a disposizione del nostro Istituto. La scuola è dotata di 10 aule con accesso ad internet e dotate di televisore da 60 pollici e di dispositivo Apple TV collegabile tablet di cui sono dotati i Docenti e gli studenti. Aule di sdoppiamento parimenti dotate degli stessi strumenti Aule di sostegno laboratorio di Fisica/chimica biblioteca con catalogo informatizzato aula magna sala professori presidenza vicepresidenza ufficio segreteria 4 cortile ad uso polivalente: (palestra, laboratorio teatrale, spazio d’incontro e socializzazione strutturata) RISORSE UMANE ORGANIGRAMMA INTERNO DELLA SCUOLA PRESIDE: Rav Prof. Benedetto Carucci Viterbi DIRETTORE DELLE MATERIE EBRAICHE: Rav Roberto Colombo COLLABORATORI DEL PRESIDE: Prof. Emanuele Levi Mortera DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: Dott. Elio LimentanI PERSONALE DI SEGRETERIA: Sig. Mario Di Castro PROFESSORI, per Dipartimenti disciplinari: Italiano e latino: BARBATO Alessandro CARUCCI VITERBI Benedetto DI NEPI SImonetta GAMBINO Sonia LAUTIZI Matteo Storia e filosofia LEVI MORTERA Emanuele PETRUCCIOLI Flavia Scienze Umane MANTIN Sharon PITROLA Germana Inglese CALO’ Nurit CARBONE Fabiola 5 PUCCIO Cristina STEINMAN Stephen Francese DELL’ARICCIA Nurith LINGUITI Loredana Spagnolo BUFFO Francesca LANARI Federeico Matematica e fisica CARBONE Gaspare PETRALLA Maristella TESCIUBA Alfi Scienze EFRATI Stefania MINCIONE Claudia Disegno e storia dell’Arte TERRACINA Stefania Diritto ed Economia PERROTTA Andrea Scienze Motorie MIELI Alberto RASORI Stefano Lingua ebraica BASEVI Luisa KOTLER Sivan LUND Rina ZARFATI Claudia Cultura ebraica COLOMBO Roberto DI PORTO Ada LEVI Rahel Debora LIMENTANI Giordana NAHON Micol SPAGNOLETTO Amedeo 6 Sostegno EFRATI Stefania PETRUCCIOLI Flavia EQUIPE del Servizio di PSICOLOGIA SCOLASTICA Dott.ssa Dafne Arbib Dott.ssa Laura Persichini Personale ATA: ASTROLOGO Renata DI CAPUA Elena DI CASTRO Clelia DI VEROLI Rossella FUNARO Ugo Coordinamento e controllo apparecchiature Informatiche: Sig. Marco Abbina Organi collegiali/Gruppi di lavoro Consiglio d’Istituto Collegio dei docenti Consigli di classe Commissioni di lavoro dipartimentali Commissione scambi studenteschi Gruppo di Lavoro Handicap RISORSE/SERVIZI DELL’ISTITUTO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA Attività rivolte ad insegnanti, alunni e genitori: 1. Sportello di Ascolto Psicologico: per genitori, insegnanti e ragazzi: consulenza finalizzata al sostegno psicologico del ragazzo per potenziare il benessere scolastico e favorire le relazioni all’interno del gruppo dei pari e con gli adulti. All’interno della consulenza psicologica per i ragazzi è prevista la possibilità di somministrare singolarmente questionari di autovalutazione e di apprendimento (CBCL; CDI; Cornoldi). 2. Somministrazione collettiva di Prove Strutturate di Apprendimento: prove didattico-cliniche per la valutazione della Comprensione del Testo (Cornoldi). 3. Somministrazione collettiva di questionari di autovalutazione per la rilevazione di eventuali aree di vulnerabilità psicologica dei ragazzi (CBCL) 7 4. Interventi con il gruppo classe : lavoro non formalizzato e/o semi-strutturato su temi di particolare rilevanza ( rapporto con il gruppo dei pari, rapporto con gli insegnanti, solitudine, aggressività, relazione tra nuove tecnologie ed apprendimento…). 5. Orientamento Scolastico: per le classi III della Scuola Secondaria di I grado, attraverso strumenti di autovalutazione degli studenti e colloqui orientativi con ragazzi e genitori. 6. Valutazione clinica: effettuata singolarmente per la valutazione dello sviluppo psico-affettivo e delle abilità cognitive dei ragazzi in termini di prevenzione e promozione della salute: valutazioni neuropsicologiche, valutazioni psicodiagnostiche, colloqui clinici e somministrazione testistica con funzione diagnostica (previo consenso informato scritto dei genitori). 7. Progettazione e partecipazione al “Laboratorio Espressivo” con il regista Bruno Lo Mele per alcune classi della scuola media, al fine di implementare e facilitare le relazioni all’interno del gruppo classe (previa liberatoria firmata e sottoscritta dai genitori). RISORSE PER LA SICUREZZA La scuola, nel rispetto della normativa vigente inerente la sicurezza degli ambienti di lavoro, dispone di una scala antincendio capace di raccogliere, in caso di calamità, tutti gli alunni dell’istituto; di un sistema di allarme e di evacuazione; di estintori e di piantine indicanti le vie di fuga. In ottemperanza a quanto predisposto dalla legge 626, al fine di ottimizzare una possibile evacuazione da parte degli studenti e del corpo docente e non docente della scuola, ogni anno vengono effettuate prove d’“allarme”. Considerata la specifica identità della scuola, è presente una Associazione di genitori (AGS) che collabora quotidianamente per garantire la sicurezza degli studenti nei momenti di entrata e di uscita e nelle attività esterne alla scuola. FINALITA’ DELLA SCUOLA FINALITA’ GENERALI La scuola media “Angelo Sacerdoti”, nel rispetto di tutte le normative attualmente vigenti, si qualifica come scuola orientativa, educativa e democratica. In tal senso, le sue finalità sono: Favorire l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo, permettendogli di conquistare e affermare la propria identità nella società; Promuovere un’educazione che orienti e prepari alle diverse situazioni di cambiamento che si presentano nella vita dei giovani; Favorire lo sviluppo di una coscienza critica finalizzata al raggiungimento di una reale capacità di scelta; Formare futuri cittadini attenti al rispetto dei valori civili e democratici espressi dalla Costituzione e consapevoli della progressiva trasformazione della società italiana in una società multietnica; Educare l’uomo e il cittadino, fornendo occasione di sviluppo della personalità in tutte le direzioni; Operare per fornire a tutti gli strumenti necessari per la partecipazione attiva e consapevole alla vita sociale, culturale, economica e politica, rimuovendo gli ostacoli che limitano il pieno sviluppo della persona umana; 8 Tenere nel massimo conto le diversità e i bisogni individuali degli alunni che attraversano il complesso periodo evolutivo della preadolescenza con fasi evolutive personali. Favorire l’inserimento nella comunità scolastica di alunni diversamente abili , offrendo percorsi individualizzati. FINALITA’ E OBIETTIVI FORMATIVI DI CARATTERE EBRAICO La scuola è il fondamento di una comunità: la tradizione rabbinica ritiene che il mondo si basi al hevel pihem shel tinokot shel bet rabbam, “sul fiato delle bocche dei bambini della scuola del loro Maestro”, e impone, di conseguenza, sanzioni a quelle città in cui non si è provveduto a istituire una scuola ebraica. La scuola ha questo grande rilievo perché è da una parte lo strumento di trasmissione della Torah e della tradizione; dall’altra il luogo nel quale, con lo studio, si aprono nuove prospettive, si scoprono nuovi e diversi volti della Torah/tradizione. La scuola è insomma il luogo dove si gioca la scommessa dell’identità ebraica, fatta di sapere e di fare, dove dunque si gioca, senza retorica, la scommessa del nostro futuro ebraico. La scuola ebraica “Renzo Levi”, all’interno del sistema formativo della Comunità ebraica di Roma, si vuole qualificare nel suo progetto educativo come luogo in cui la tradizione non sia semplice e automatica ripetizione irriflessa e come luogo in cui lo studio rinnovante non sia adesione superficiale a mode nuove e abbandono dell’identità. Vuole essere uno strumento di acquisizione completa dell’ebraismo e della sua dimensione normativa, di studio e di approfondimento, di relazione tra persone, di storia comune e diversificata, di atteggiamento verso la realtà e il mondo. In questo senso due sono le linee di sviluppo fondamentali del progetto educativo ebraico: l’istruzione e l’educazione L’istruzione ha come obiettivo quello di far acquisire agli studenti una conoscenza di base della Torah, delle norme e della storia del popolo ebraico; di promuovere, attraverso l’acquisizione di competenze linguistiche, la comunicazione con gli ebrei di Israele e di tutto il mondo, la lettura dei testi in lingua, l’interpretazione e la rielaborazione degli stessi alla luce delle categorie proprie della tradizione ebraica. Gli studenti non solamente dovranno sapere, ma anche saper fare e saper leggere il mondo da un punto di vista ebraico. L’educazione, d’altra parte, ha come obiettivo l’integrità dell’essere ebreo; la coscienza che l’ebraicità non è solamente saper e saper fare, ma saper essere in un certo modo, in linea con la tradizione nello studio, nell’osservanza delle mitzvot, nelle relazioni con gli altri e con il mondo. L’istruzione e l’educazione ebraica vogliono costruire nella scuola “Renzo Levi” un’identità forte e, per questo, rispettosa delle diverse modalità degli altri; vogliono realizzare una ebraicità fondata sulla pratica e sullo studio, cosciente di essere parte di una dimensione ampia che ha le radici a Roma, ma che si protende verso Israele, verso tutte le comunità della diaspora e verso il resto del mondo. OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI Gli obiettivi socio-affettivi da far raggiungere agli alunni nel massimo grado possibile sono: Relazione positiva con l’altro; Integrazione nell’ambiente sociale della scuola; Responsabilità verso i propri impegni; Attenzione e recettività nei confronti delle proposte didattiche; 9 Partecipazione consapevole e motivata alle attività di studio; OBIETTIVI GENERALI COGNITIVI Gli obiettivi generali cognitivi, trasversali alle varie discipline oggetto di studio e perseguiti attraverso una pluralità di metodi e di attività didattiche selezionate all’interno della programmazione educativa, in relazione agli obiettivi stessi e in base alle caratteristiche delle classi e dei singoli alunni, sono: Capacità di ascoltare e comprendere; Capacità di osservare, individuare, distinguere e ordinare; Capacità di conoscere e ricordare dati, metodi, criteri, classificazioni, principi, leggi e teorie; Capacità di comprendere, spiegare, tradurre, interpretare, estrapolare i dati della conoscenza; Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite applicando metodi e principi; Capacità di analizzare elementi, rapporti, principi organizzativi, regole e criteri; Capacità di sintetizzare, organizzando le parti di un insieme e costruendo modelli o strutture; RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Scuola, studenti e famiglie puntano su obiettivi strettamente condivisi e collegati. Se le finalità sono comuni, sarà di vitale importanza che anche il linguaggio e gli strumenti della comunicazione reciproca siano tra loro compatibili. Ciascuno dei docenti riserva almeno un’ora per settimana agli incontri con le famiglie, fino al 15 maggio dell’anno scolastico corrente. Altri momenti di incontro sono previsti su convocazione o richiesta degli interessati. Questo il profilo tecnico e per così dire “burocratico”. Ma la comunicazione più vera e più profonda sarà certamente quella quotidiana. Tutti i docenti avvertono come primario l’impegno di saper ascoltare, e dunque rispondere in termini di affidabilità e positività, alle esigenze (e dunque alle proposte, come pure alle eventuali critiche e proteste) degli studenti e delle loro famiglie. Le agenzie educative della nostra Comunità hanno il compito di agire parallelamente: compensando gli interventi, muovendosi in stretta collaborazione ognuno nel proprio ambito educativo. Alla famiglia il ruolo decisivo e tradizionale nella sfera affettiva, alla scuola il compito non soltanto “tecnico” di organizzare la didattica fondandola su una rete di valori e relazioni anche psicologicamente forti ed intensi. Cercheremo così di ottenere quel completamento formativo indispensabile alla costruzione di identità giovanili autonome e ben strutturate. L’Istituzione è d’altra parte caratterizzata da un grande coinvolgimento delle famiglie, emotivo e di identificazione, con la missione della scuola e con la sua esistenza: molti genitori sono stati - come i 10 nonni - a loro volta studenti della scuola. Questo coinvolgimento non sempre coincide con la partecipazione ai momenti istituzionali e formali della vita scolastica. La scuola si impegna ad incrementare motivi di aggregazione tra personale docente e famiglie per condividere strategie comuni (ad es. progetto di sostegno alla genitorialità; attività del servizio di psicologia scolastica). Le comunicazioni sono frequente, da parte della scuola - con strumenti informatici - delle attività e delle iniziative. I genitori possono consultare on line, anche con una apposita applicazione per smartphone, l’andamento quotidiano delle attività in classe. I genitori, attraverso i loro rappresentanti e attraverso questionari-sondaggio, sono coinvolti nella elaborazione dei principali documenti di identità formativa della scuola (POF, Regolamento, Patto) CORSI DI STUDIO/QUADRO ORARIO/TEMPI DI STUDIO Il liceo Renzo Levi, sulla base della sua storia e delle indicazioni emerse nel corso dei decenni da parte dell’Ente gestore e delle famiglie, propone i seguenti corsi di studio: Liceo Scientifico Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane (opzione economico-sociale) Nel rispetto della normativa vigente inerente la scuola dell’Autonomia, la scuola “Renzo Levii” sceglie di avvalersi di alcune modalità previste per l’organizzazione e l’articolazione dell’offerta didattica (in base all’art 21 della Legge n. 59/97). Il monte ore annuo per la scuola secondaria di secondo grado nei corsi liceali che proponiamo è di 27 ore scolastiche settimanali nel biennio e di 30 nel triennio. La nostra scuola utilizza il 20% del monte ore annuo previsto per la scuola secondaria di secondo grado per attuare l’offerta formativa che ci caratterizza: l’insegnamento della lingua e della cultura ebraica. In questo modo il quadro orario prevede 35 ore di 50 minuti per il biennio e 38 ore per il triennio. Liceo scientifico 1° 2° 3° 4° 5° 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 2 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica Lingua e cultura inglese Fisica Scienze Disegno e storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione e cultura ebraica Lingua ebraica 3 3 2 3 4 3 3 3 2 2 6 3 2 3 4 3 3 3 2 2 6 3 2 3 4 3 3 3 2 2 6 3 5 3 2 2 2 2 6 3 5 3 2 2 2 2 6 3 Totale ore settimanali 35 35 38 38 38 11 Liceo linguistico 1° 2° 3° 4° 5° 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 2 Lingua e cultura latina 2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica Lingua e cultura inglese Lingua e cultura spagnola Lingua e cultura francese Fisica Scienze storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione e cultura ebraica Lingua ebraica Totale ore settimanali 3 3 3 4 3 3 3 4 3 3 2 2 2 6 3 35 2 6 3 35 4 4 4 2 2 2 3 4 4 2 2 2 2 6 3 38 2 2 2 3 4 4 2 2 2 2 6 3 38 2 2 2 3 4 4 2 2 2 2 6 3 38 Liceo delle Scienze Umane (Opzione economico-sociale) 1° 2° 3° 4° 5° 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 2 Storia e Geografia 3 3 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Storia Filosofia Matematica Lingua e cultura inglese Lingua e cultura spagnola Fisica Scienze Storia dell’arte Scienze umane Diritto ed economia politica Scienze motorie e sportive Religione e cultura ebraica Lingua ebraica Totale ore settimanali 3 3 3 3 3 3 2 2 3 3 2 6 3 35 3 3 2 6 3 35 4 4 4 2 2 3 3 3 2 2 2 3 3 3 2 2 2 3 3 3 2 2 3 3 2 6 3 38 2 3 3 2 6 3 38 2 3 3 2 6 3 38 · L’anno scolastico è organizzato in un trimestre, da Settembre a Dicembre, ed un pentamestre da Gennaio a Giugno. · Le lezioni si tengono cinque giorni alla settimana · La scuola è chiusa durante le vacanze indicate dal Ministero dell’Istruzione e in occasione delle festività ebraiche solenni; le ricorrenze minori vengono festeggiate a scuola. Durante la settimana di Succot è sospesa l’attività didattica regolare e si svolgono approfondimenti di ebraismo. 12 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ebraismo Finalità Le materie ebraiche, ebraismo e lingua ebraica, hanno caratterizzato nello specifico la sperimentazione della nostra scuola e ne sono state motivo di esistenza. Finalità generale è la formazione di una identità ebraica solida, partecipe, basata su conoscenze, comportamenti e studio secondo le modalità della tradizione ed aperta al confronto sostanziale con la cultura generale e gli altri sistemi di sapere. La loro collocazione didattica nel quadro della riforma si attuerà grazie all’utilizzo nei primi 4 anni della variazione del 20% del monte-ore e del 30% nell’ultimo anno di corso. In tal modo si preserverà l’esperienza maturata negli anni della sperimentazione, in virtù di quanto previsto dall’autonomia scolastica. Obiettivi specifici · Conoscenza dei momenti fondamentali della storia ebraica nella loro relazione con la storia generale. · Conoscenza dei contenuti della Bibbia e dei valori da essa rappresentati. · Conoscenza analitica della Torà attraverso l’utilizzazione delle metodologie interpretative della tradizione rabbinica classica · Conoscenza dello sviluppo della tradizione rabbinica e dei suoi testi fondamentali · Competenza nella analisi di testi rabbinici (Mishnah, Talmud, Midrash) · Acquisizione delle metodologie argomentative ed interpretative della tradizione rabbinica · Conoscenza dello sviluppo del pensiero ebraico in relazione con i momenti salienti della storia del pensiero umano · Competenza nell’analisi di testi chiave del pensiero ebraico · Conoscenza del sistema normativo rabbinico · Competenza nella pratica delle norme della tradizione rabbinica · Conoscenza della realtà socio-culturale dell’ebraismo contemporaneo, con particolare attenzione ai centri di Israele e degli Stati Uniti · Conoscenza delle strutture della lingua ebraica · Competenza comunicativa in ebraico parlato 13 · Capacità di affrontare un testo scritto in ebraico moderno · Conoscenza delle linee della letteratura israeliana attraverso la lettura di testi di rilievo Lingua Ebraica Finalità Considerando che l’ebraico è la lingua con cui la Torà si esprime, la lingua con cui il popolo ebraico tutto, sparso nei diversi paesi può comunicare, finalità principale sarà mettere in condizione gli studenti di potersi ben destreggiare in qualsiasi situazione; in tal modo essi verranno a contatto con altre realtà e con altre culture, si abbatteranno così le barriere fra le comunità ebraiche del mondo e i singoli saranno in grado di rivedere i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé. Obiettivi · comprendere messaggi di vario genere prodotti a velocità normale e coglierne la situazione, l’argomento e gli elementi del discorso. · comprendere il senso globale di brevi messaggi dei mass-media come ad esempio notiziari, canzoni moderne, programmi radiofonici. · comprendere il senso di semplici testi scritti di diverso genere. · riconoscere le varie parti del discorso dal punto di vista grammaticale. Italiano Finalità del biennio. Nel biennio l’attività didattica sarà soprattutto di tipo collaborativo e non frontale. Finalità generale sarà quella di far acquisire le abilità fondamentali della comunicazione: ascoltare, parlare, leggere e scrivere e l’abitudine ed il gusto per la lettura e la scrittura. Obiettivi specifici del biennio · Conoscenza delle strutture morfologiche, grammaticali e sintattiche della lingua italiana · Competenza nella produzione di testi scritti e orali corretti · Comprensione del contenuto di un messaggio · Comprensione della struttura di un messaggio · Conoscenza degli elementi e delle funzioni della comunicazione 14 · Capacità di produrre testi, scritti ed orali, diversificati in relazione allo scopo, alla tipologia e al destinatario. · Conoscenza della struttura di un testo narrativo. · Conoscenza della struttura di un testo poetico. · Conoscenza della struttura di un testo teatrale. · Abitudine alla lettura come strumento di conoscenza e come piacere. Finalità del triennio Nel triennio, sulla base della competenze acquisite nel corso dei due anni precedenti, il lavoro sarà da una parte sulla centralità del testo e sullo specifico letterario, dall’altra sullo sviluppo diacronico della letteratura italiana dalle origine alla contemporaneità. Obiettivi specifici del triennio · Conoscenza dei momenti chiave dello sviluppo della letteratura italiana, dei movimenti e dei classici · Conoscenza delle strutture specifiche, narrative, poetiche e teatrali, della letteratura italiana · Conoscenza dei sistemi formali e retorici della letteratura italiana nel suo sviluppo · Capacità di analisi del testo letterario dal punto di vista formale, dei contenuti, della storia dell’interpretazione e della ricezione · Competenza nel cogliere le relazioni culturali tra sistema letterario italiano e sistemi letterari stranieri · Competenza nel cogliere le relazioni tra sistema letterario ed altri sistemi disciplinari Latino Lo studio del latino nel Liceo Scientifico è finalizzato alla conoscenza della cultura del mondo classico, inteso come origine e fondamento della cultura europea. In questo senso obiettivi specifici della disciplina saranno: · Conoscenza delle strutture morfologiche, grammaticali e sintattiche della lingua latina · Capacità di affrontare un testo della tradizione latina e di riconoscere le specifiche strutture formali e retoriche della produzione letteraria latina. · Conoscenza della produzione letteraria latina nel suo sviluppo storico 15 · Capacità di cogliere le relazioni culturali, formali e linguistiche tra la cultura latina e quella italiana. Lo studio del latino nel Liceo Linguistico è finalizzato alla conoscenza delle principali strutture morfologiche e grammaticali della lingua latina con, l’introduzione dei principali costrutti sintattici. Lingua Straniera Inglese Finalità del biennio · L’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto; · La formazione umana, sociale, e culturale mediante il contatto con altre realtà, in una educazione interculturale che porti a ridefinire i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé; · L’educazione al cambiamento, derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le modificazioni culturali della comunità che le usa; · Il potenziamento della flessibilità delle strutture cognitive, attraverso il confronto con i diversi modi di organizzare la realtà che sono propri di altri sistemi linguistici; Obiettivi specifici del biennio · Comprendere una varietà di messaggi orali di carattere generale finalizzati a scopi diversi e prodotti a velocità normale, cogliendo la situazione, l’argomento e gli elementi del discorso: atteggiamenti, ruolo e intenzioni degli interlocutori, informazioni principali, specifiche e di supporto; · Individuare il senso globale di brevi messaggi dei mass-media (radio, cinema,TV) su argomenti di interesse generale, spettacoli, notiziari, ecc.; · Esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto e alla situazione, pur se non sempre corretto dal punto di vista formale · Produrre semplici testi scritti di tipo funzionale e di carattere personale e immaginativo, anche con errori e interferenze dall’italiano, dal dialetto o da altre lingue, purché la comprensibilità non ne venga compromessa. Finalità del triennio · La competenza comunicativa in contesti diversificati sostenuta da una maggiore padronanza del patrimonio linguistico; · La comprensione interculturale, che deve essere intesa in tutte le espressioni della civiltà straniere della sua cultura; 16 · La riflessione sulla lingua che coinvolga tutte le lingue, compresa quella italiana, in modo comparativo; · La consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione di autonomia delle proprie attività di studio. Obiettivi specifici del triennio · Sostenere una conversazione funzionale al contesto. · Produrre testi orali con chiarezza logica e precisione lessicale. · Comprendere globalmente testi scritti. · Produrre testi scritti diversificati. · Riconoscere i generi testuali · Comprendere e interpretare testi letterali, analizzandoli e collocandoli nel contesto storicoculturale, in un ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e di altre letterature moderne e classiche. Lingua Straniera Francese Finalità del biennio · L’acquisizione di una competenza linguistica comunicativa che permetta allo studente di servirsi della lingua francese in modo corretto a seconda del contesto; · La conoscenza di un’altra civiltà e di un altro contesto sociale, umano e culturale attraverso esami comparativi. Obiettivi del biennio Al termine del biennio lo studente deve dimostrare di essere in grado di: · Comprendere messaggi verbali di argomento generale, cogliendo la situazione, l’argomento, gli elementi del discorso e le informazioni principali; · Esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto ed alla situazione · Produrre semplici testi scritti di tipo funzionale, su argomenti di carattere personale od immaginario, in una lingua semplice ma comprensibile. Obiettivi specifici del triennio Al termine del Triennio gli studenti dovranno dimostrare di essere in grado di: 17 · Comprendere messaggi orali, in contesti diversificati · Sostenere una conversazione funzionale al contesto. · Comprendere globalmente una vasta tipologia di testi scritti, anche di genere letterario; · Produrre testi scritti diversificati. · Riconoscere i generi testuali. · Riflettere sulla comunicazione quotidiana e sui suoi livelli di approfondimento. · Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storicoculturale, in un’ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e di altre letterature moderne e classiche. Lingua Straniera Spagnolo Finalità ed obiettivi del biennio Le finalità dell’insegnamento della lingua spagnola nel biennio mirano all’acquisizione di una competenza linguistica che permetta allo studente di servirsi della lingua spagnola in modo corretto in contesti differenziati; e alla conoscenza di un’altra civiltà e di un altro contesto sociale, umano e culturale attraverso esami comparativi. Finalità ed obiettivi del triennio · comprendere messaggi verbali diversificati, cogliendo la situazione, l’argomento, gli elementi del discorso e le informazioni principali; · esprimersi su argomenti di carattere generale in modo appropriato ed adeguato al contesto e alla situazione; · comprendere ed analizzare globalmente testi letterari collocandoli nel contesto storico in una prospettiva interculturale. Geografia Finalità ed obiettivi del biennio · Conoscenza dei temi più significativi del rapporto uomo ambiente · Acquisizione delle nozioni fondamentali circa i paesi extraeuropei Apprendimento del lessico specifico 18 Storia Finalità Consistono nel formare la consapevolezza critica del metodo storico, applicabile agli eventi succedutisi dalla preistoria ai giorni nostri. Gli strumenti con cui gli studiosi li hanno esplorati sono molto diversi tra loro, pertanto sarà significativo ed interessante esaminare le differenze specifiche, variabili nel tempo, e le continuità metodologiche. Queste ultime hanno permesso di definire in senso generale il significato “del fare storia” e quale sia stato il bisogno delle varie società di ripensare ai propri trascorsi. Nel percorso didattico si procederà alla formulazione di interrogativi, per orientarsi in un passato sempre più “lungo” e complesso; si definiranno, inoltre, nodi problematici e si cercherà, ove possibile, di osservare gli sviluppi paralleli (sincronia) e quelli nel lungo periodo (diacronia). Gli approfondimenti storiografici offrono la possibilità di affrontare connessioni con altre discipline, attraverso l’uso dei mass-media, in particolare nell’età contemporanea, in cui pluralità di “storie” parallele si intrecciano tra loro. Storia e “storie” per porre in luce il patrimonio specifico offerto da quella ebraica, patrimonio in primis delle Comunità Ebraiche, ma anche dell’Italia e dell’Europa. Un obiettivo ambizioso sarà quello di introdurre, gradualmente, una dimensione mondiale nell’insegnamento della storia, in relazione al processo di globalizzazione, che ha portato ad osservare non solo il presente, ma anche il passato su scala non più esclusivamente eurocentrica. Obiettivi specifici · Orientarsi nella molteplicità delle informazioni, con adeguati strumenti culturali, forniti dalla tradizione storiografica. · Servirsi di un lessico mutuato anche da discipline connesse agli studi storici: sociologia, antropologia, economia e naturalmente filosofia. · Conoscere i problemi relativi alle fonti della ricerca storica. · Saper ripercorrere criticamente lo svolgersi degli eventi, distinguendo accuratamente l’interpretazione personale dalla specificità del dato storico. Filosofia Finalità Rispondono nell’ambito più generale delle scienze umane alla necessità di una ampia formazione culturale e nella specificità del liceo ebraico concorrono all’esercizio comparato di diverse forme del sapere. 19 Alcuni prerequisiti sono indispensabili: poter riconoscere e definire concetti (all’inizio di natura evidentemente non filosofica) e stabilire e riconoscere nessi logici. Una volta accertati, si potrà procedere all’acquisizione graduale degli obiettivi dell’apprendimento. Obiettivi specifici · Riconoscere ed utilizzare il lessico della tradizione filosofica. · Analizzare testi di autori rilevanti di diversa tipologia. · Nella lettura dei testi: - definire termini e concetti - enucleare le idee centrali - ricostruire le tappe della strategia argomentativa - individuare i rapporti con altre tematiche multidisciplinari. · Costruire percorsi individuali di approfondimento, ricollegabili, in ogni caso, al tema che ogni anno caratterizzerà come motivo conduttore il corso (qualcosa di simile al seminario universitario). Scienze Umane Finalità La didattica e il ruolo formativo delle scienze sociali si sono venuti formando alla fine degli anni Settanta, in sede teorica, e durante gli anni Novanta, in sede applicativa. I campi principali di interesse sono stati individuati nelle seguenti discipline: Psicologia, Psicologia dell’età evolutiva, Antropologia, Sociologia, Teoria della comunicazione, Pedagogia. Obiettivi del corso · conoscenza degli orientamenti più importanti delle scienze sociali; · capacità di analisi dei fenomeni complessi delle società contemporanee; · competenza nella comprensione di un testo scientifico, nella sua sintesi e nella sua rielaborazione; · disposizione complessiva ai saperi e ai contesti operativi orientati alla persona, ai servizi sociali e alle problematiche ambientali. Obiettivi del Biennio · comprensione del carattere complesso della identità psico-fisica e del comportamento dell’uomo, nell’intreccio fra natura e cultura, frafattori genetici e fattori ambientali; 20 · orientamento dell’interdipendenza fra la costruzione dell’identità individuale e le dimensioni sociali, sistemiche e comunicative · orientamento sulle correnti più importanti della psicologia e della sociologia; · conoscenza preliminare dei metodi della ricerca sociale, di tipo qualitativo e di tipo quantitativo · acquisizione di competenze linguistiche specifiche, relative alle diverse scienze sociali; · capacità di articolare un discorso scientifico, in forma orale e scritto, sulle questioni in esame. Obiettivi del Triennio · comprensione dell’origine storica delle scienze sociali, della natura conflittuale del loro sviluppo, della visione parziale delle diverse teorie: · conoscenza delle maggiori correnti e degli autori fondamentali nella storia delle diverse discipline; · approfondimento della natura sociale e culturale del pensiero e del comportamento dell’uomo, attraverso le ricerche sulle diverse culture · approfondimento della natura sociale e culturale del pensiero e del comportamento dell’uomo, attraverso le ricerche sulle strutture e i meccanismi sociali · accrescimento delle competenze linguistiche specifiche, relative alle diverse scienze sociali; · accrescimento della capacità di articolare un discorso, in forma orale o scritta, sulle questioni in esame; Area scientifica : Scienze matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali Le materie dell’area scientifica, parte rilevante del pensiero umano ed elemento motore dello stesso pensiero filosofico, hanno in ogni tempo operato su due fronti: da una parte rivolte a risolvere problemi e a rispondere ai grandi interrogativi che via via l’uomo si poneva sul significato della realtà che lo circondava, dall’altra sviluppandosi autonomamente, hanno posto affascinanti interrogativi sulla portata, il significato e la consistenza delle sue stesse costruzioni culturali. Oggi queste due attività si sono ancor più accentuate e caratterizzate. La prima per la maggior capacità di interpretazione e di previsione che le scienze hanno acquistato nei riguardi dei fenomeni non solo naturali, ma anche economici della vita sociale in genere, e che le hanno portate a accogliere e a valorizzare, accanto ai tradizionali processi deduttivi, anche i processi induttivi. La seconda per lo sviluppo di formalizzazione che hanno trovato nella logica e nell’informatica un riscontro significativo. Sono due spinte divergenti, ma che determinano, con il loro mutuo influenzarsi, il processo del pensiero scientifico. Coerentemente con questo processo l’insegnamento delle materie scientifiche si è sempre orientato e continua ad orientarsi, in due distinte direzioni: da una parte “leggere il libro della natura” e matematizzare la realtà esterna, dall’altra simboleggiare e formalizzare i propri strumenti di lettura attraverso la costruzione di modelli interpretativi. 21 Queste due direzioni confluiscono, intrecciandosi e integrandosi con reciproco vantaggio, in un unico risultato: la formazione e la crescita delle capacità dei giovani. Le finalità dell’insegnamento scientifico, in armonia con l’insegnamento delle altre discipline, concorreranno alla promozione culturale e alla formazione umana di tutti i giovani. Finalità ed obiettivi Lo sviluppo di capacità intuitive e logiche: · La capacità di utilizzare semplici procedimenti sperimentali. · La maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti. · La capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente. · Lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche. · L’abitudine alla precisione di linguaggio. · La capacità di ragionamento coerente e argomentato. · La consapevolezza degli aspetti culturali e tecnologici emergenti dai nuovi mezzi informatici. · L’interesse per il rilievo storico di alcuni importanti eventi nello sviluppo del pensiero scientifico. Diritto ed Economia Finalità ed obiettivi del Biennio L’obiettivo principale del programma del biennio è quello di far familiarizzare gli alunni con i concetti fondamentali del diritto e dell’economia. Per il suo raggiungimento,tenendo conto dell’impatto che una materia nuova possa avere su ragazzi provenienti dalla scuola media, si propone almeno preliminarmente, un approccio alternativo che privilegi gli aspetti legati alle basi antropologiche e sociologiche del diritto e dell’economia.. Al termine del biennio l’alunno avrà appreso il significato di alcuni concetti fondamentali, quali quello di norma, diritto, dovere, libertà, legge, Costituzione ( della quale verranno analizzati i principali aspetti giuridici ed economici), democrazia, Stato (di cui si studierà la divisione dei poteri ed i diversi compiti dei principali organi), nonché di sistema economico, di attività economica, di mercato, di inflazione, disoccupazione, beni, servizi, bisogni, etc.. Finalità ed obiettivi del Triennio Il programma del triennio sarà volto al consolidamento di alcune conoscenze acquisite in precedenza, nonché allo studio di tematiche nuove, soprattutto di respiro internazionalistico. Sarà possibile, in particolare, approfondire lo studio delle fonti del diritto, dei soggetti giuridici, delle obbligazioni dell’organizzazione dello Stato, delle singole libertà contenute nella Costituzione, dei rapporti giuridici internazionali, delle Nazioni Unite e dei diritti umani. Per quanto concerne 22 l’economia, ci si occuperà in maniera più approfondita del funzionamento del mercato, degli operatori economici, del fenomeno della produzione, dei meccanismi che regolano il funzionamento dei vari sistemi economici, di politica economica e di relazioni internazionali. Nel triennio Diritto ed economia è disciplina CLIL Disegno e Storia dell’Arte Finalità ed obiettivi L’esame analitico e storico delle correnti artistiche sarà l’obiettivo centrale dell’intero itinerario della disciplina sostenuta dall’apprendimento del disegno tecnico il cui studio fornirà valido potenziamento grafico alle materie scientifiche nel loro complesso. La visita di mostre e musei accompagnerà l’itinerario formativo.Lo studio verterà sulla formazione della capacità di lettura e di analisi critica dei testi figurativi e dei contesti ambientali, concepiti come elementi catalizzatori di molteplici contenuti non solo estetici, ma anche storici, letterari, religiosi, socio-economici. Nel triennio la storia dell’arte, in copresenza, è disciplina CLIL Educazione Fisica Finalità L’educazione fisica e lo sport si basano sul movimento concepito come risposta del sistema nervoso a stimoli esterocettivi e propriocettivi per l’adattamento all’ambiente, determinando non solo la capacità di compiere movimenti, ma anche la capacità di inibirli e modificarli nel tempo. L’educazione fisica non ha la funzione prioritaria di rendere meccanici e ripetitivi alcuni movimenti o gesti tecnici e quindi di rendere il corpo oggetto, ma al contrario, grazie all’apprendimento motorio, di rendere il corpo soggetto con tutte le possibilità espressive e comportamentali. Gli automatismi sono validi solo se possono essere riorganizzati in ogni momento. L’educazione fisica, parte non a se stante ma integrante del processo educativo, ha caratteristiche e modi d’intervento diversi a seconda delle tappe del processo evolutivo. Il punto da valorizzare nell’educazione fisica e sportiva dei giovani è la concezione del movimento come: · mezzo di comunicazione · mediatore fra se stessi e gli altri · linguaggio che esprime emozioni e presa di coscienza di sé · mezzo di rapportarsi con gli altri · disciplina e padronanza motoria · approfondimento di condotte motorie personali 23 Le gare e le competizioni sportive (studenteschi, tornei interni e gare sportive extrascolastiche come i due giorni di attività sportiva per Yom Ha Azmaut) non sono proposte e affrontate come semplice ricerca di record e di vittorie a tutti i costi, ma l’agonismo deve essere vissuto come pura valutazione delle proprie capacità e misura di se stessi, di confronto con gli altri e come momento ad alta valenza socializzante. Obiettivi Specifici Miglioramento delle qualità fisiche Affinamento delle funzioni neuro – muscolari e coordinative Acquisizione delle capacità operative sportive Acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive intese come costume di vita Conoscenza di alcune discipline sportive sia individuali che di squadra con regole e ruoli Norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni durante l’attività fisica Le normali lezioni pratiche di educazione fisica curricolari saranno affiancate da approfondimenti a carattere teorico di alcune tematiche (l’uomo e l’ambiente che lo circonda, il corpo umano e lo sport, il problema del doping e le droghe in genere, l’alimentazione, gli infortuni con accenni di primo soccorso), affrontate con taglio interdisciplinare con interventi di associazioni specifiche e consulenti esterni. Verifica, valutazione e autovalutazione La verifica delle competenze raggiunte e la conseguente valutazione sono momenti importanti della vita scolastica, ancor più da quando nel punteggio dell’esame di Stato è compresa una parte della valutazione pregressa. Verifica e valutazione debbono essere poste in strettissima relazione alla programmazione delle attività didattiche a agli obiettivi che questa si era prefissi: non ci può essere valutazione se non si sa bene cosa si deve valutare e se non si sono approntati mezzi di verifica adeguati a ciò che si vuole verificare. In questo senso molti degli strumenti tradizionali di verifica, ancorché utili per certi versi come ad esempio il tema o l’interrogazione, non possono essere più considerati gli unici né i più attendibili: è necessario che gli studenti conoscano in ogni situazione cosa si sta verificando e quali sono i criteri di valutazione. Tre momenti di verifica sono previsti per ogni percorso di apprendimento: uno iniziale per determinare i livelli di partenza e l’eventuale possesso dei prerequisiti, uno – che può essere ripetuto più volte e che è necessario all’insegnante come valutazione del rapporto tra programmazione e attività didattica – durante lo svolgimento dell’attività per verificare l’andamento del processo di apprendimento di ogni alunno; vi è infine un momento di verifica, a conclusione dell’anno, di una sua parte o di una sezione significativa del itinerario di apprendimento, cha dà origine alla valutazione sommativa, ovvero alla valutazione delle competenze effettivamente raggiunte dallo studente e che si traduce in voto. Gli strumenti di verifica sono numerosi ed articolati: oltre al tema e alla interrogazione potranno essere utilizzate prove strutturate o semi strutturate di conoscenza (ad esempio test vero-falso, a scelte multiple semplici e doppie, di completamento, di corrispondenza, a risposta chiusa o aperta) utili anche come preparazione alla terza prova dell’esame di Stato. Rilievo verrà dato, attraverso specifiche metodologie sperimentate allo sviluppo delle capacità di autovalutazione. Qui di seguito viene proposta una tabella di valutazione, utile per comprendere criteri che saranno, nell’ovvio ambito della libertà individuale, seguiti dagli insegnanti. 24 TABELLA DI VALUTAZIONE CONOSCENZE E COMPETENZE PUNTEGGIO LIVELLO CONOSCENZE COMPETENZE IN X 1-2 3 4 5 CAPACITÀ Conoscenze Del tutto insufficiente Frammentarie e Gravemente lacunose Applica le conoscenze Compie analisi minime solo errate, non se guidato ma con gravi sintetizza, errori commette errori Gravemente Conoscenze carenti, Insufficiente con errori ed espressioni improprie Insufficiente Conoscenze superficiali e improprietà di Linguaggio Sufficiente Conoscenze complete ma non approfondite, esposizione semplice ma corretta Applica le conoscenze Qualche errore, minime solo se guidato analisi parziali, sintesi scorrette 6 Discreto 7 Buono 8 Ottimo Applica Analisi parziali, autonomamente le sintesi imprecise minime conoscenze con qualche errore Applica Coglie il autonomamente e significato,analisi correttamente le corrette conoscenze minime Conoscenze Applica Coglie le complete, Quando autonomamente le implicazioni, guidato sa conoscenze anche a compie analisi approfondire, problemi più complete Esposizione corretta complessi, ma con e coerenti con proprietà di imperfezioni linguaggio Conoscenze Applica Coglie le complete, Qualche autonomamente le implicazioni, Approfondimento conoscenze anche a rielaborazioni Autonomo,esposizion problemi più complessi corrette e corretta con in modo corretto proprietà di linguaggio Conoscenze Applica in modo Coglie le complete, con autonomo e corretto le Implicazioni, approfondimento conoscenze compie autonomo.esposizione correlazioni fluida con utilizzo del esatte e analisi linguaggio preciso approfondite, rielaborazioni 25 9 – 10 Eccellente Conoscenze complete, Approfondite e ampliate, Esposizione fluida, Lessico ricco e Appropriato corrette e complete Applica in modo Sa rielaborare autonomo e corretto le correttamente e conoscenze approfondire anche a problemi in modo autonomo complessi DEBITI E CREDITI SCOLASTICI Che cos’è il credito scolastico Il credito scolastico una sorta di piccolo patrimonio personale che diventerà parte integrante del voto dell’esame finale di Stato e che può al massimo essere quantificato in 25 punti complessivi degli ultimi tre anni di studio considerati. Il funzionamento è tanto semplice quanto matematico: alla fine di ogni anno scolastico in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno un punteggio scaturito dalla media matematica dei voti riportati , punteggio indicato dal MIUR e rilevabile da una precisa banda di oscillazione riferibile alla media stessa Per nessun motivo è consentito passare dalla propria banda ( indicata dalla media dei voti) a quella successiva. Il credito formativo L’oscillazione consentita all’interno della propria fascia ( che comunque è di 1 punto ) può avvenire grazie al riconoscimento da parte dei docenti di particolari esperienze extra-scolastiche , inerenti al proprio corso di studi, vissute dal discente o dalla sua attiva partecipazione alle attività proposte dalla scuola (i “progetti scolastici”) sia in ambito curricolare che extra-curricolare. Il punto in più rappresenta il credito formativo che si integra a quello scolastico e deve essere sempre certificato. CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO Nella Scuola Secondaria sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. METODOLOGIE 26 Al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi generali e di degli obiettivi specifici di apprendimento di cui sopra, la scuola media “Angelo Sacerdoti” si propone di: favorire la tecnica didattica operativa; instaurare un rapporto sereno, improntato alla fiducia e alla disponibilità; individuare i ritmi di apprendimento dei singoli alunni e valorizzare le attitudini, le caratteristiche e le iniziative di ognuno; rendere attivo il colloquio allievi-docenti; informare gli allievi degli obiettivi stabiliti; utilizzare, secondo le circostanze, il metodo induttivo/deduttivo e il metodo della comunicazione frontale; utilizzare il” Cooperative learning” e il metodo Feuerstein; realizzare il raccordo pluridisciplinare e interdisciplinare, per superare i limiti delle singole discipline; utilizzare piccoli gruppi per esercitazioni, lavoro di gruppo, lavori a classi aperte; favorire ed incrementare l’utilizzo dei mezzi e delle attrezzature informatiche in possesso della scuola per una pratica didattica più motivante ed efficace; organizzare visite guidate, viaggi d'istruzione e scambi tra scuole; promuovere la partecipazione di esperti dei vari settori esterni al mondo della scuola; attivare laboratori operativi, anche interdisciplinari; attivare biblioteca, videoteca e cineforum; promuovere lavori conclusivi che valorizzino e pubblicizzino gli elaborati degli alunni attraverso mostre e spettacoli. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO All’interno dell’impianto della alternanza scuola lavoro, il Liceo Renzo Levi intende tenere in considerazione la conformazione della sua utenza, le caratteristiche del territorio sociale su cui insiste, le esigenze di varietà delle esperienza da proporre agli studenti in una prospettiva formativa proiettata verso il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro. Su questa base gli ambiti lavorativi – e le relative convenzioni – sono distinti per funzione ed identità: 27 1. Istituzioni ebraiche di servizi ed assistenza (Centro comunitario Pitigliani per attività di formazione ed educazione giovani; Unione delle Comunità per assistenza alle piccole Comunità) 2. Istituzioni pubbliche di cultura e servizi (Fondazione museo della Shoà, Municipi) 3. Società private/pubbliche di progettazione (Enlab, Progetto sostenibile) 4. Società/imprese private con ambiti di attività di interesse per le professioni verso le quali, sulla base dei dati storici delle scelte degli studenti della scuola, gli alunni in generale si dirigono (studi professionali; aziende del mondo della moda; aziende del mondo della ristorazione-ricezione turistica) ORGANIZZAZIONE DIDATTICA La legge sull’autonomia consente un ampio spettro di strumenti per raggiungere gli obiettivi generali e didattici. La scuola intende avvalersi di alcune di queste possibilità, in relazione alle situazioni e alle esigenze emergenti nel corso dell’anno, che renderanno l’attività didattica ed educativa più adeguata ai ritmi , agli stili cognitivi, ai livelli di competenza di ciascuno studente. Sportelli didattici Nell’ambito della utilizzazione dei tempi didattici che ogni insegnante deve fornire alla scuola, sono attivati sportelli didattici presso i quali il singolo studente, o gruppi di pochi alunni, potranno richiedere chiarimenti, approfondimenti, percorsi individuali di recupero e potenziamento. Corsi di recupero e potenziamento In caso di rilevamento di particolari necessità (carenze formative diffuse all’interno di una classe o necessità di approfondimenti di specifici temi per studenti eccellenti) sono attivati dei corsi di recupero o potenziamento rivolti ad una parte del gruppo classe. Assistenza allo studio Nell’ambito della utilizzazione dei tempi didattici che ogni insegnante deve fornire alla scuola verranno istituiti momenti di assistenza allo studio volti a far acquisire, a piccoli gruppi o a singoli, un adeguato metodo di studio o a far recuperare competenze non ancora raggiunte o parti del curricolo non svolte (ad esempio , per coloro che, iscritti nella nostra scuola provenendo da scuole statali, non hanno avuto la formazione ebraica degli altri). Modularità Il curriculum di studi della scuola dell’autonomia ha come obiettivo sviluppare delle competenze e delle capacità piuttosto che limitarsi alle conoscenze (che comunque resteranno fondamentali). L’attività scolastica può essere strutturata per moduli, ovvero per scansioni del curricolo finalizzate al raggiungimento di obiettivi specifici di competenza, spesso trasversali rispetto alle singole materie. La didattica modulare consentirà una più precisa conoscenza dei tempi e degli stili di apprendimento, una verifica del raggiungimento degli obiettivi in itinere e finale più attenta, una considerazione delle specifiche esigenze formative dei singoli alunni. 28 Gruppi di livello All’interno dell’attività di classe sarà possibile dedicare alcuni momenti ad attività collaborative per livello di competenza; ciò permetterà di seguire con maggiore attenzione sia coloro che necessitano di recupero specifico che coloro che possono ulteriormente potenziare le competenze e le abilità raggiunte. FLESSIBILITA’ ORARIA Ogni disciplina ha un monte ore annuo, determinato dal MIUR o, nel caso delle materie specifiche dell’Istituto, dal Collegio dei Docenti. Sarà possibile articolare questo monte ore, diritto di formazione per ogni studente, in forme diverse, ad esempio concentrando un maggior numero di ore di alcune materie in determinati momenti dell’anno o abbreviando la durata dell’ora di lezione frontale per recuperare il tempo in attività didattiche guidate di gruppo. La flessibilità oraria è una opportunità per rendere gli obiettivi formativi più raggiungibili per tutti. NUOVE TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA Dall’anno scolastico 2012-13 è introdotto, a partire dalle classi prime, l’uso dell’IPAD e sono adottati libri di testo che abbiano anche il formato elettronico. Questo strumento permette di risolvere il problema del peso della cartella, abbatte il costo dei libri di testo, rende più agevole ed immediato l’utilizzo delle tecnologie informatiche ed è elemento di motivazione allo studio. INCLUSIONE La scuola, nella quale sono sovrarappresntati rispetto alle medie nazionali DSA e BES e sottorappresentatii diversamente abili, attiva molte iniziative volte alla inclusione ed alla capacità collaborativa tra pari. Nella formulazione dei PEI e dei PDP sono coinvolti, insieme alle famiglie ed ai docenti di sostegno, tutti i docenti di classe sotto la supervisione del servizio di psicologia scolastica. Grande attenzione nel curricolo di istituto, pur monoculturale, è posta alla valorizzazione delle differenze e ad un approccio multiculturale. Le metodologie e l’organizzazione didattica sono specificamente orientate alla inclusione ed a favorire il raggiungimento del successo formativo in una ottica personalizzata. PROGETTI/AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Riteniamo di fondamentale importanza rendere ogni studente capace di collaborare in modo attivo alla propria istruzione, tanto sul piano individuale che nel lavoro per gruppi. L’Istituto propone dunque una serie di progetti nei quali la capacità di autonoma gestione assumerà una rilevanza equivalente, se non superiore, alla quantità di nozioni acquisite. Nello sviluppo dei progetti, insegnanti e studenti dovranno collaborare insieme per valorizzare ed utilizzare pienamente le risorse e gli strumenti disponibili presso l’Istituto, a cominciare dalle competenze anche extrascolastiche degli allievi e dall’esperienza didattica degli insegnanti. Progetto orientamento universitario 29 Progetto Uso responsabile del denaro Progetto Memoria Corsi di potenziamento linguistico e certificazioni (PET, First, IELTS, DELF, DELE) Sportelli di recupero competenze e conoscenze Progetto IMUN e NHSMUN (per avvicinare gli studenti alle funzioni, ai meccanismi ed alla pratiche delle istituzioni internazionali) Italy Reads/Italy wtites in collaborazione con la John Cabot University VIAGGI D’ISTRUZIONE I viaggi di istruzione sono parte integrante dell’ampliamento dell’offerta formativa della scuola. Non assumono dunque in nessun modo l’aspetto di gite scolastica quanto, piuttosto, di progetto strutturato, progressivo, che contribuisca alla formazione dell’individuo, del gruppo e delle relazioni/visioni più ampie con il mondo. Su questa base la successione dei viaggi di istruzione , nel quinquennio, è così strutturata I anno: visita di una città italiana con presenza di una piccola/media comunità ebraica. L’esperienza tende a far comprendere la realtà ebraica di una comunità con strutture ed istituzioni limitate e con una presenza umana assi ridotta rispetto a quella romana II anno: viaggio di studio di due settimane in Israele..L’esperienza consente di conoscere Israele in una prospettiva non turistica ed in tutte le sue diverse ed articolate sfaccettature (storiche, culturali, sociali ed aconomiche); consente anche l’incontro con pari in una visione di scambio futuro. III anno: scambio studentesco con una scuola ebraica internazionale (Europa, America, Sud America). L’esperienza consente di conoscere la vita ebraica di una grande comunità internazionale IV Viaggio della memoria nel luoghi dello sterminio e della rinascita dell’ebraismo in Polonia V Viaggio in una capitale europea di grande valenza culturale. PIANO DI AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNATI Iniziative Formative Obiettivi Destinatari Relatori Durata Corso di informatica Gestione e consultazione registro elettronico Docenti/Genitori Specialista 6 ore 30 Informatica nella didattica delle materie Utilizzazione nella didattica degli strumenti informatici in dotazione Docenti Specialista 12 ore Sostegno alla genitorialità Disturbi legati ai DSA, BES, ADHD… Docenti / Genitori Specialisti 10 ore Sicurezza sul lavoro Decreto legislativo N°81 ex legge 626 Salute e sicurezza sul lavoro Docenti e non docenti Specialisti 5 ore Elaborazione del currcolo di cultura ebraica Curricolo di Torà Docenti di ebraismo Specialisti 20 ore Disturbi dell’apprendi mento Didattica e programmazione per gli studenti con PDP/PEI Docenti Specialisti 20 0re Corso di inglese Raggiungimento da parte degli insegnanti del livello B2 Docenti Specialisti 40 ore Didattica della Shoà Acquisizione di strumenti didattici adeguati nell’insegnament o della Shoà Docenti Specialisti 6 ore Orientamento Acquisizione di una prospettia orientativa nella didattica Docenti Specialisti 10 ore 31 Piano di Miglioramento Le criticità principali emerse dai risultati di autovalutazione sono collocate nell'ambito dei risultati delle prove nazionali e in quelli a distanza della scuola secondaria di secondo grado, in particolare nella pronunciata differenze di questi tra i corsi proposti all'interno della nostra scuola. Obiettivo principale sarà ridurre il differenziale ed adeguare i risultati alla media nazionale. Gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi vanno identificati in Adeguata programmazione per aree disciplinari (gruppi di dipartimento; attività a classi parallele aperte) Adeguata ed attenta identificazione dei bisogni educativi e sviluppo della capacità di programmazione individualizzata (Aggiornamento insegnanti) Adeguata programmazione verticale, anche nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado (Progetto in rete con l’Istituto Federico Caffè) Acquisizione da parte dei docenti di una adeguata didattica orientativa (Corso di formazione per docenti) Collaborazione orientativa più stretta con le famiglie (Progetto sostegno alla genitorialità; interventi del servizio di psicologia scolastica) Identificazione strategica – saldato con le scelte storiche della utenza – degli ambiti di azione alternanza scuola-lavoro 32