come essere efficaci per il regno
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come essere efficaci per il regno
CELLULE DISCEPOLATO 2012 STUDIO 19 COME ESSERE EFFICACI PER IL REGNO Nel Regno di Dio non conta tanto quanto si fa, ma quali risultati si ottengono. Ci sono quattro importanti azioni che ogni ambasciatore del Regno può intraprendere per rendere la sua missione altamente produttiva. 1. INTRAPRENDENZA. Se vogliamo fare qualcosa di veramente importante per Dio, non basta il desiderio o la buona intenzione, ma occorre agire con decisione. Dio produrrà in noi il desiderio di fare qualcosa di importante per Lui, ma soltanto noi potremmo decidere di accettare la sfida e di portare avanti il progetto. L’amore per Dio e la gratitudine per quello che ha fatto per noi sono il motore della nostra passione per gli “affari” del Suo Regno. Davide ebbe il desiderio di costruire una casa per il Signore e questo progetto lo trasmise a suo figlio Salomone che la realizzò. In 1° Cronache 28:9-10, leggiamo che Davide comunica a suo figlio Salomone che Dio lo ha scelto per costruire il tempio. Questo progetto richiedeva alta responsabilità ed impegno, per questo Davide, prima di affidare il progetto a suo figlio, lo invita ad amare Dio più di ogni altra cosa e ad essergli fedele. Poi lo esorta a intraprendere il lavoro con forza (determinazione). Se per noi, Dio ed i Suoi progetti, sono veramente importanti, dobbiamo intraprendere il lavoro con passione e convinzione. Quando deciderai di occuparti degli “affari” del Regno, il cielo sarà dalla tua parte ed il favore di Dio ti accompagnerà (1° Cronache 28:20). Dio sostiene sempre coloro che con fede e coraggio intraprendono azioni in favore del Suo piano e del Suo Regno (Giobbe 22:28). 2. PIANIFICAZIONE. Per avere successo devi pianificare, organizzare le azioni da intraprendere e le risorse. La visione ti dice dove devi arrivare, mentre la pianificazione risponde alle domande: Come posso arrivarci? Con quali strategie? Con quali risorse umane? Con quali risorse economiche? Se non abbiamo una visione ed un piano di lavoro con mete misurabili, difficilmente riusciremo a concludere qualcosa di importante. Dio onora tutti coloro che pianificano con saggezza poiché Egli è il primo pianificatore (Genesi 1:14-16). I successi in generale sono eventi pianificati e programmati. Chi non ha visione e non programma difficilmente avrà successo, perché non sa cosa fare né dove andare (Proverbi 24:3-4). 3. CONCENTRAZIONE. Cosa può rallentare o fare deviare il nostro cammino verso la meta? a. Il passato. Quando il Regno di Dio viene in noi ci introduce in una nuova vita, basata sulla comunione con Dio (Efesini 2:6-10) e sulle Sue promesse; per questo dobbiamo rompere con il passato. Esso ci limita, perché ci ricorda la nostra condizione precedente, i nostri fallimenti e le sofferenze. Se vogliamo arrivare alla meta dobbiamo lasciarci alle spalle il passato, tenere “…gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede.” (Ebrei 12:2), e lavorare bene nel presente per costruire un futuro migliore (Isaia 61:4). Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. (2° Corinzi 5:17) b. I rumori. Il rumore è un suono fastidioso che confonde e disorienta (1°Corinzi 14:8). La nostra guida sono la voce di Dio e la Sua Parola. Dobbiamo vigilare e chiudere le orecchie ai rumori perché 1 CELLULE DISCEPOLATO 2012 essi (pregiudizi della gente, bugie del nemico, false dottrine, cose che Lui non ha detto), distoglieranno la nostra attenzione dalla verità e dal proposito di Dio (Esodo 23:2); se non facciamo attenzione a questo non raggiungeremo mai gli obiettivi prefissati, ma faremo, come è successo ad Israele fuori dall’Egitto, solamente giri a vuoto nel deserto. Dobbiamo comprendere che è Dio ad aprirci il cammino per la conquista ed il possesso, noi dobbiamo solo essere disposti ad ascoltare la Sua voce e a seguirla. Mentre siamo concentrati nell’adempiere il Suo proposito, Dio invierà il Suo aiuto e ci condurrà nel luogo destinato, come la testimonianza degli apostoli al sinedrio ci dimostra (Atti 5:17-20; Esodo 23:21). 4. PERSEVERANZA. Tutto ciò che si comincia deve essere concluso. Dopo aver finito di fare una cosa, possiamo iniziare a pianificarne un’altra. La gloria di Dio non viene mai accumulata pietra su pietra, ma scende sulle opere concluse. Così avvenne per l’inaugurazione del tempio di Salomone, la gloria riempì il tempio quando fu concluso e dedicato a Dio, non durante la costruzione. Se completi quello che hai iniziato per l’espansione ed il progresso del Regno di Dio, la Sua stessa Gloria ti coprirà, fluirà attraverso di te e ti riempirà (2°Cronache 7:1-3). La procrastinazione, caratterizzata dall’espressione “Lo farò domani”, è un nemico da combattere perché spesso ci fa mancare il bersaglio. Rimandare a domani quello che si può fare oggi non è saggio, in quanto il domani è nelle mani di Dio. Una buona medicina per vincere la tentazione di posticipare gli impegni è l’applicazione delle tre paroline: “Lo faccio adesso”. Così fu compiuta tutta l'opera che Salomone fece eseguire per la casa del SIGNORE (2°Cronache 5:1). CONCLUSIONE Se oggi stiamo insegnando alle persone ad essere migliori è perché crediamo che un cambiamento sia possibile. Una chiesa che non comprende la Cultura del Regno di Dio, resterà sconosciuta nel mondo e non lascerà un segno per le generazioni future; dobbiamo uscire dal conformismo religioso, guerreggiare contro l’andamento che il regno delle tenebre ha imposto a questa società, andare contro corrente ed alzare la voce per proclamare il messaggio del Regno di Dio. Noi, la Chiesa di Cristo, siamo lo strumento che Dio ha scelto per benedire e liberare questo mondo e niente dovrà fermarci mentre procediamo verso la meta. Dobbiamo allargare i confini della nostra mente ed espanderci oltre i limiti che la ragione impone, per potere vedere realizzato il Sogno di Dio. Se lavoriamo con passione e determinazione per espandere il Regno di Dio, Lui ci sosterrà e combatterà contro i nostri oppositori. Se noi facciamo la nostra parte, Dio farà la Sua. 2