infezioni e tossinfezioni alimentari
Transcript
infezioni e tossinfezioni alimentari
INFEZIONI E TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Agente eziologico Salmonella enteridis Clostridio botulino Stafilococco aureus Caratteristiche Bacillo Gram-, asporigeno, anaerobio facoltativo, mobile per la presenza di flagelli peritrichi, non fermenta il lattosio. Appartiene alle Enterobatteriacee. Contiene un’endotossina polisaccaridica termolabile con azione pirogenica che si libera dopo la lisi cellulare Batterio Gram+ , anaerobio, poco mobile, sporigeno della famiglia delle Clostridiacee. Si sviluppa tra 25 e 30°C e non tollera pH inferiori a 4,6. In terreni agarizzati forma colonie cotonose, indefinite. Fermenta il glucosio e il maltosio, producendo H2S. Produce una esotossina con azione neurotossica Batterio, Gram+, asporigeno, della famiglia delle Micrococcaceae, alofilo, aerobio, anaerobio facoltativo, fermenta il glucosio. Catalasi positivo, Su terreni Agar Baird Parker, le colonie appaiono di colore nero lucido con alone di chiarificazione. Produce un’esotossina con azione enterotossica termoresistente Trasmissione Patologia a trasmissione orofecale. Il serbatoio è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di animali avicoli (polli e tacchini in particolare), suini e animali da compagnia (cani, gatti). La fonte d’infezione è il malato ma anche il portatore sano e quello cronico. L'alimento più frequentemente coinvolto é la carne di pollame e i suoi derivati, come le uova, (maionese, creme, gelati) ma anche il latte e l’acqua. Il Clostridio è ubiquitario, normalmente alberga nell’intestino degli erbivori e quindi si trova facilmente nel terreno e nelle derrate alimentari sia carnee che vegetali soprattutto se conservati (conservazione domestica).E’ un’intossicazione alimentare dovuta alla presenza della tossina negli alimenti. L’intossicazione è dovuta alla presenza della tossina in alimenti come creme, gelati, insaccati, formaggi, carni fredde, maionese; anche in prodotti sottoposti a salatura e soprattutto in prodotti in cui vi è stata manipolazione. L’uomo è infatti il principale responsabile della contaminazione degli alimenti. Sintomatologia Dopo un tempo di incubazione che varia fra le 12 e le 72 ore si hanno disturbi intestinali (crampi, alcune scariche diarroiche) che si risolvono nell'arco di 24 ore e febbre (38-38,5 gradi).Può evolvere in forme gravi. Dopo la guarigione la persona continua per 4-5 settimane a eliminare il batterio con le feci. Prevenzione Risanamento alimenti, corretta conservazione e corrette procedure di preparazione. Controllo dei portatori Si manifesta 12 - -24 ore dopo l’ingestione dell’alimento con sintomi di tipo intestinale (vomito, nausea e stipsi), seguono disturbi nervosi come dilatazione pupillare (midriasi) diplopia (doppie immagini),fotofobia, immagini tremolanti. Si ha poi l’interessamento muscolare della laringe e la progressiva paralisi flaccida a carico dei muscoli scheletrici. La morte sopraggiunge per arresto respiratorio I sintomi si manifestano rapidamente dopo l’ingestione del cibo contaminato, generalmente tra le 2 e le 6 ore e continuano per 24 ore circa. Sono rappresentati da nausea, cefalea, forti e frequenti dolori addominali e diarrea, mentre la febbre è rara. Corretta applicazione di processi produttivi che utilizzino trattamenti termici in grado di distruggere eventuali spore presenti nell’alimento e mantenimento di condizioni chimico-fisiche che ne impediscono la vegetazione La stretta osservanza delle norme igieniche durante le fasi di produzione, di commercializzazione (e somministrazione (ristorazione collettiva) degli alimenti rappresenta la prevenzione di questa intossicazione. Escherichia coli Shigella Enterobacter Clostridium perfringens o Clostridium Welchii Batterio Ggram - appartenente alla famiglia delle Enterobatteriacee, bastoncellare mobile per flagelli peritrichi, non sporigeno, aerobio/anaerobio facoltativo. Attacca il glucosio con meccanismo fermentativo (fermentazione acido – mista con produzione di gas), fermenta il lattosio. In base ai ceppi può contenere un’endotossina o produrre esotossine termolabili. E’ considerato indice di inquinamento fecale Microrganismo Gram appartenente alla famiglia Enterobacteriaceae immobile, privo di flagelli, Anaerobio facoltativo, fermenta il glucosio, il mannitolo, il saccarosio senza produzione di gas, ma non il lattosio. Produce indolo. Vi sono ceppi enteroinvasivi, enterotossici ed enteroemorragici. La sintomatologia delle tossinfezione si differenzia proprio dal tipo di ceppo responsabile. Il ceppo più spesso coinvolto è E. coli O:157 che appartiene al gruppo dei batteri enteroemorragici La trasmissione all’uomo avviene prevalentemente per via alimentare dove acqua o alimenti contaminati rappresentano i veicoli. E. coli O:157 causa la malattia più grave o sindrome uremicoemolitica dovuta alla verocitotossina Risanamento alimenti, corretta conservazione e corrette procedure di preparazione. Questi microrganismi vivono esclusivamente nell’intestino dell’uomo e di alcune scimmie. I portatori sono dunque rappresentati dall’uomo malato e dal portatore sano. La trasmissione interumana può essere diretta o indiretta attraverso alimenti contaminati. Sono agenti eziologici della dissenteria bacillare o shigellosi; la loro azione patogena è dovuta alla spiccata invasività nei confronti della mucosa intestinale ed alla produzione di endotossine (tutti ceppi) ed esotossine (Shigella dissenteriae). Prevenzione delle contaminazioni secondarie Gram - asporigeni di forma bastoncellare, mobili per flagelli peritrichi, anaerobi facoltativi, fermentano il glucosio con produzione di acido e gas, fermentano il lattosio, sono positivi alla reazione di VogesProskauer Normalmente presente nell'intestino dell'uomo come commensale, può essere considerato un patogeno opportunista. Causa patologie in soggetti immunodepressi, neonati e nati pretermine. E’ stato individuato nel latte in polvere per la prima infanzia. Patologia enterica Prevenzione delle contaminazioni secondarie Batterio gram+, a forma di bastoncello, anaerobico e sporigeno, appartenente al genere Clostridium. Ubiquitario in natura può essere trovato come un normale componente di vegetali in decomposizione, o nel tratto intestinale degli esseri umani e di altri vertebrati, Responsabile della gangrena gassosa. Alcuni ceppi producono una enterotossina e causano una tossinfezione che si manifesta con crampi addominali e diarrea. Prevenzione delle contaminazioni secondarie Bacillus cereus Vibrione del colera Campilobacter Listeria monocytogenes Batterio bastoncellare Gram +, aerobio facoltativo, sporigeno, mobile, in grado di dare emolisi. Produce due enterotossine:Emetica e Diarreogena Gli alimenti a più alto rischio di contaminazione da bacillus cereus sono prodotti a base di riso e amido Batterio non invasivo, appartenente al genere dei vibrioni.Ha forma bastoncellare ricurva, Gram negativo, non sporigeno E’ ritenuto un germe con spiccato tropismo intestinale umano e pertanto è presente nell’ambiente solo a seguito di contaminazione da feci di persone infette. E’ possibile la sua presenza anche nelle acque. Alimenti implicati nella sua diffusione sono soprattutto i mitili consumati crudi. Batterio Gram negativo È un microrganismo microaerofilo, termofilo, di forma spirillata ciliato, quindi mobile. Il pollame rappresenta uno dei principali serbatoi delle diverse specie di Campylobacter, ma anche il consumo di acqua o latte contaminati, possono rappresentare un veicolo Batterio Gram + a forma di bastoncello, non sporigeno, , psicrofilo mobile per la presenza di flagelli, catalasi positivo. Sopravvive alla fagocitosi e viene trasportato dai monociti. Si trova nel suolo e nelle acque, e quindi può facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono essere infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti. Molti alimenti possono rappresentare un veicolo. La listeria può trovarsi nei cibi conservati in frigorifero o nel latte non pastorizzato. La sintomatologia si manifesta tra le 6 e le 15 ore dopo l’ingestione degli alimenti contaminati, ed è caratterizzata da diarrea forti dolori addominali, talvolta vomito che si risolvono nel giro delle 24 ore L’incubazione è variabile da 12 a 72 ore; Seguono fenomeni diarroici da lievi a gravi con feci ad "acqua di riso", disidratazione fino all’acidosi metabolica, insufficienza renale e collassocardiocircolatorio nelle forme più gravi. La morte sopraggiunge nel 50% dei casi, ma a seguito di terapia la mortalità scende a valori dell’1% Il periodo di incubazione della campylobatteriosi varia da un giorno a una settimana, a seconda dei casi. I sintomi sono solitamente leggeri o moderati e consistono in diarrea, dolori addominali, febbre, mal di testa, nausea e vomito Forma diarroica: tossinfezione alimentare tipica che si manifesta nel giro di poche ore dal consumo dell’alimento Forma sistemica: con periodo di incubazione da 30 a 90 giorni. I primi sintomi sono gastrointestinali, quindi seguono emicranie, confusione, irrigidimento del collo, perdita dell’equilibrio o anche convulsioni. La prevenzione del colera può essere effettuata con la potabilizzazione delle acque e con il miglioramento dei servizi igienici e sanitari nelle zone endemiche. Esiste un vaccino orale. Descritta negli anni Cinquanta come rara nelle persone immunocompromesse, oggi la campylobatteriosi è una delle malattie batteriche gastrointestinali più diffuse al mondo.La prevenzione si basa soprattutto sul controllo degli animali e sulla preparazione dei prodotti. Listeria viene uccisa dai processi di pastorizzazione e cottura, è inoltre opportuno mantenere una adeguata catena del freddo nel caso di acquisto di prodotti confezionati. Capaci di resistere alla fagocitosi, sopravvivono all'interno dei macrofagi. E’ una antropozoonosi che si trasmette soprattutto con l’ingestione di latte e di carne cruda La malattia è conosciuta come febbre maltese, febbre mediterranea, febbre ondulante, febbre napoletana, febbre di Cipro, febbre di Gibilterra. Insorge dopo un periodo di incubazione di 1-6 settimane. I sintomi caratteristici della malattia sono: febbre ondulante, ingrossamento della milza, dolori muscolari. Prevenzione su animali serbatoio di infezione e sulle contaminazioni secondarie Brucella cocco-bacilli Gram -, acapsulati, asporigeni, immobili, aerobi facoltativi; sono ossidasi e catalasi positivi e non fermentano i carboidrati. Yersinia enterocolitica è molto diffusa in natura: si ritrova nel contenuto intestinale degli animali, nelle acque superficiali, nel suolo. L’uomo si infetta consumando carni poco cotte, soprattutto di suino, che rappresenta il principale serbatoio animale del batterio, bevendo latte crudo e acqua, venendo a contatto con gli animali portatori. E’ considerata una zoonosi, nell’uomo provoca gastroenterite. I sintomi compaiono solitamente dopo 1-7 giorni dall’ingestione del pasto contaminato e si manifestano con enterocolite acuta, caratterizzata da diarrea acquosa ed emorragica, che può evolvere in setticemia Prevenzione su animali serbatoio di infezione e sulle contaminazioni secondarie. Yersinia enterocolitica Bastoncino Gram-negativo, anaerobio facoltativo mobile per flagelli peritrichi, poco esigente nutrizionalmente, appartiene alle Enterobatteriacee