Protocollo operativo
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Protocollo operativo
FONDAZIONE UNIVERSITARIA CERIGEFAS Istruzioni per l’utilizzo della gabbia Larsen per la cattura dei Corvidi Allegato a lettera di trasmissione pareri tecnici, prot. n. 66, del 30703/2004 MODALITÀ D’IMPIEGO DELLA TRAPPOLA LARSEN E GESTIONE DEI SOGGETTI UTILIZZATI DA RICHIAMO E DI QUELLI CATTURATI Premessa Le indicazioni fornite nel presente protocollo sono suffragate da esperienze condotte in Gran Bretagna dalla Game Conservancy e da differenti esperienze condotte in Italia e sono state organicamente sintetizzate nel “Documento Tecnico” pubblicato, nel Marzo 1996, dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS), dal titolo “Il controllo numerico della gazza mediante la trappola Larsen”. A quest’ultimo documento si attengono anche le linee operative fornite dall’INFS all’Assessorato Agricoltura Caccia e Pesca – Settore Caccia e Pesca della Regione Piemonte (N° Protocollo regionale 3197/1997). Lo scrivente ritiene pertanto scientificamente corretto adottare i seguenti criteri operativi nell’attuazione dei piani di controllo delle popolazioni di corvidi in Provincia di Cuneo. Essi risultano conformi a rigorosi dettami tecnici oltrechè alla vigente normativa. Protocollo operativo Specie catturabili - La trappola ha dimostrato di essere in grado di catturare diverse specie di Corvidi (gazza, cornacchia nera e grigia, taccola, corvo). Qualora si catturi accidentalmente un esemplare appartenente ad una specie non bersaglio, esso deve essere liberato rapidamente senza che subisca alcun danno. Frequenza di controllo delle gabbie - Essendo concepite per la cattura di soggetti vivi, le trappole devono essere controllate almeno una volta al giorno. L’ideale sarebbero due controlli di cui uno all’imbrunire. Detenzione degli esemplari impiegati come richiamo – Gli animali mantenuti in cattività devono essere accuditi adeguatamente, rinnovando loro l’acqua e il cibo con la necessaria frequenza (ottimi sono i mangimi umidi per cani mescolati con pane). In particolare il beverino deve essere fissato in modo che non si rovesci e, all’interno della gabbia, deve essere presente un posatoio posto a circa 20 cm. dal fondo. Animali ben nutriti ed in buone condizioni fisiche emettono vocalizzi più frequenti ed assumono comportamenti territoriali attirando, in tal modo, maggiormente l’attenzione dei conspecifici in libertà. Gestione dei soggetti catturati – Poiché i Corvidi sono uccelli dotati di grande capacità di apprendimento è meglio non avvicinarsi immediatamente alla gabbia appena catturato un esemplare; infatti la disputa che nasce all’interno della gabbia tra soggetto-richiamo e soggetto appena catturato, può indurre un ulteriore soggetto ad intervenire, consentendone pertanto una efficace cattura nel secondo comparto della gabbia. In ogni caso, entro il termine della giornata, prelevare i soggetti catturati. Soppressione dei soggetti catturati - La soppressione dei soggetti catturati deve avvenire in modo da provocare la minor sofferenza all’animale. Un metodo in grado di provocare una morte pressoché istantanea consiste nel disarticolare il cranio dalla colonna vertebrale: l’animale deve essere tenuto saldamente tra le mani e, imprimendo notevole forza e velocità d’azione, sbattere la sua nuca sullo spigolo vivo di una superficie rigida. E’ consigliabile procedere alla 1 FONDAZIONE UNIVERSITARIA CERIGEFAS Istruzioni per l’utilizzo della gabbia Larsen per la cattura dei Corvidi soppressione dei soggetti catturati in un luogo appartato o comunque distante dal punto di posizionamento della gabbia. Raccolta dati – l’affidatario della trappola deve annotare il numero di animali catturati, il luogo e la data sul registro consegnatogli dalla Provincia di cuneo. Consigli utili a. Dopo un certo periodo di attività i richiami tendono ad assumere atteggiamenti più tranquilli, è consigliabile quindi sostituirli con soggetti di nuova cattura generalmente più vivaci. b. Spostare le trappole nei pressi di altri nidi qualora si constati la cessazione delle catture per alcuni giorni consecutivi. c. Il periodo dell’anno più indicato per effettuare le catture, in modo da ottenere il migliore rapporto costi/benefici, è quello primaverile – inizio estate. La cattura durante altri periodi dell’anno assicura risultati meno soddisfacenti sotto il profilo numerico e, incidendo solo genericamente sull’intera popolazione, non è in grado di indurre alcun effetto diretto in termini di contenimento dell’impatto sulle altre specie selvatiche. d. Poiché in natura la cornacchia ha un comportamento dominante sulla gazza, l’impiego di una gazza come richiamo può consentire di catturare esemplari di entrambe le specie. e. Nel caso in cui non sia possibile individuare singolarmente i nidi dei Corvidi, si consiglia il posizionamento delle trappole in prossimità di boschetti cedui, siepi folte o bordure di bosco. 2