NUOVI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA La Regione

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NUOVI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA
La Regione conferma il progetto delle sezioni primavera e avvia due nuovi progetti dedicati ai bambini
fino ai 3 anni.
Sezioni primavera, mamme accoglienti, educatrici domiciliari e familiari: la Liguria investe sul suo
futuro. La Giunta regionale ha deliberato la creazione di 88 sezioni primavera che, aggiunte alle 59 già
attive, garantiscono il posto a 1.380 bambini tra i due e i tre anni per una continuità educativa tra il nido e
la scuola dell'infanzia. Tra i provvedimenti, anche la creazione di due nuove figure: la mamma
accogliente e l'educatrice domiciliare e familiare, grazie alle quali si attivano servizi per circa 240
bambini. "La nostra intenzione è quella di rafforzare gli interventi per la prima infanzia" spiega il
vicepresidente Massimiliano Costa, "proseguendo il percorso intrapreso prima dell'estate con il progetto
speciale nidi".
Un percorso che, negli ultimi mesi, ha visto l'offerta della Regione per la fascia da 0 a 3 anni passare dal
16% al 25% di copertura della richiesta potenziale (tenendo conto che non tutte le famiglie decidono di
ricorrere al nido per i loro figli) e che rende l'obiettivo di Lisbona molto più vicino, come fa notare il
presidente Claudio Burlando: "In tre anni abbiamo aumentato del 50% la nostra offerta: andando avanti di
questo passo potremmo raggiungere la soglia del 33% fissata dalla Comunità Europea in altri tre anni".
Un risultato importante, che vede la Liguria assestarsi ben al di sopra di una media italiana di poco
superiore al 6%.
Burlando evidenzia inoltre come gli interventi in favore della prima infanzia siano improntati al principio
di sussidiarietà - "con il coinvolgimento di enti locali, organizzazioni del terzo settore e addirittura delle
famiglie" - e soprattutto come rappresentino una risorsa importante anche in chiave economica. Oltre a
garantire una risposta alle esigenze delle donne lavoratrici, le nuove figure della mamma accogliente e
dell'educatrice domiciliare e familiare assicurano, "in questa congiuntura economica particolare, nuovi
posti di lavoro e un sollievo per l'economica domestica, visto che le famiglie possono arrotondare".
Le mamme accoglienti sono mamme che accolgono in casa fino a tre bambini da 3 mesi a 3 anni, in una
logica di auto-aiuto tra le famiglie. Il rispetto degli standard di sicurezza e igiene degli spazi nei quali si
svolge il servizio e la formazione per la mamma è garantito dai distretti socio sanitari. Per ogni mamma
che accoglie viene riconosciuto un concorso spese che si aggira intorno a 10.000 euro annui.
L'altra figura introdotta dal provvedimento, l'educatrice domiciliare e familiare, è un operatore che svolge
servizio di vigilanza di bambini tra i 3 mesi e i 3 anni. L'educatrice familiare lavora in casa propria o in
strutture messe a disposizione da scuole, istituzioni religiose o enti locali, mentre l'educatrice domiciliare
svolge il servizio di vigilanza in casa di uno dei bambini accuditi, che in ogni caso non possono essere più
di 4. Per ogni educatrice viene riconosciuto un contributo di 15.000 euro annui.
Fonte: Giornale della Giunta regionale Ligure
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