l`incontinenza urinaria nella cagna.

Transcript

l`incontinenza urinaria nella cagna.
L’INCONTINENZA URINARIA NELLA CAGNA.
RISOLUZIONE OSTEOPATICA DI DUE CASI.
Dott.ssa Elena VILLA
L’incontinenza urinaria nella cagna è un sintomo di non facile soluzione. I proprietari
avvertono il problema come molto grave e possono emarginare il soggetto colpito o,
in casi estremi, liberarsi dello stesso anche chiedendone l’eutanasia. Purtroppo la
terapia farmacologica, da protrarsi per tutta la vita dell’animale, spesso non determina
la totale scomparsa delle perdite di urina. L’animale, dal suo punto di vista, non
riesce a spiegarsi il cambiamento improvviso delle regole della casa, per le quali ora
gli è impedito di salire su letti, divani o anche tappeti. Senza contare i rimproveri
inappropriati di certi proprietari poco comprensivi.
Le cause di queste perdite di urina sono numerose, tra le più comuni vi è la cistite
(infezione batterica della vescica) ed incompetenza della muscolatura perineale e
uretrale. Queste due condizioni possono anche essere contemporaneamente presenti e
causare un peggioramento della sintomatologia. La comparsa delle perdite
involontarie di urina si manifesta frequentemente nella cagna a seguito di intervento
chirurgico di ovario isterectomia o ovariectomia (meno frequentemente).
In tre anni di pratica esclusiva della medicina osteopatica sugli animali ho potuto
trattare solo due casi di incontinenza urinaria, senza per giunta che questo sintomo
fosse il motivo della consultazione.
MAGGIE, cane femmina, incrocio, 12,5 anni, 13 kg.
Maggie viene portata alla visita osteopatica per un trauma al garretto sinistro
avvenuto 4 mesi prima. Alla visita Maggie presenta una zoppia di di 1°/2° grado del
posteriore sinistro, con tumefazione dell’articolazione del tarso ipsilaterale.
Alla palpazione si evidenzia una netta riduzione della capacità di flessione del tarso
sinistro (60°) rispetto al destro (35°). Non si riscontra dolore. Il diametro della coscia
destra, misurato a metà lunghezza del femore, è di 28cm. Lo stesso dato a sinistra è di
26cm. È quindi evidente un’atrofia della muscolatura dell’arto posteriore sinistro da
disuso.
Alla palpazione osteopatica si riscontrano le seguenti disfunzioni:
III fila delle ossa del tarso sinistro.
Articolazione sacro iliaca sinistra.
Sacro in rotazione sinistra.
Vertebre lombari L2 e L3 in lateroflessione destra.
Vertebre toraciche T2 e T4 in rotazione sinistra.
Vertebre cervicali C3 e C4 in rotazione sinistra.
In rosso e sottolineate le disfunzioni trattate. Le altre disfunzioni si sono rivelate
compensatorie e si sono quindi rilasciate automaticamente dopo il trattamento delle
primarie.
Le disfunzioni sono state trattate con manipolazioni di tipo funzionale (MRP).
Dopo una settimana Maggie viene riportata per il controllo ed in questa occasione mi
viene rivelato che le perdite notturne di urina, che erano presenti ormai da molti anni,
sono improvvisamente scomparse il giorno della manipolazione.
La tumefazione al garretto sinistro è visibilmente diminuita e Maggie è pronta per
iniziare un ciclo di fisioterapia per completare il recupero muscolare dell’arto e
riguadagnare una capacità di flessione fisiologica del tarso.
A distanza di 18 mesi dalla prima manipolazione le perdite notturne di urina di
Maggie non sono mai ricomparse.
MARGOT, cane femmina sterilizzata, Jack Russel Terrier, 2 anni, 5 kg.
Margot è un giovane cane da agility che viene portata alla visita osteopatica perché
durante il trotto “perde il passo” con il posteriore sinistro e fa un saltello. Questa
condizione si verifica circa 3 o 4 volte in una settimana. Sospetto quindi una
lussazione rotule di 1° grado.
Nella raccolta dell’anamnesi mi viene detto che da quando è stata sterilizzata, tutte le
sere, una volta rilassata, perde qualche goccia di urina. Cinque mesi fa ha avuto anche
un episodio di cistite, che ha momentaneamente peggiorato le perdite ma che è stato
curato con successo con la medicina tradizionale.
Alla palpazione si riscontra una lussazione laterale rotulea di 1° grado. Il diametro
delle cosce, misurato a metà lunghezza del femore, è di 21cm da entrambi i lati.
Alla visita osteopatica si rilevano le seguenti disfunzioni:
Legamento collaterale mediale ginocchio sinistro + tendine tibio rotuleo;
Dita arto posteriore destro;
Pube;
Uretra;
Vertebra lombare L1 in rotazione destra + capsula renale (rene destro);
Vertebra cervicale C1.
Tutte le disfunzioni riscontrate sono trattate con manipolazioni di tipo funzionale
(MRP).
Dopo 20 giorni Margot viene riportata per il controllo e nel periodo seguente la prima
manipolazione i proprietari non hanno più visto Margot “perdere il passo” e
saltellare. In una sola occasione Margot ha avuto una lieve perdita di urina. Il
diametro delle cosce è aumentato da 21cm a 22cm.
Al controllo sono trovate le seguenti disfunzioni:
Vertebra lombare L1;
Vertebra toracica T2;
Sterno.
La disfunzione a carico di L1 viene corretta con una manipolazione strutturale,
mentre lo sterno con tecnica funzionale. La disfunzione di T2 si rivela di tipo
compensatorio.
Da un anno ormai Margot non “perde più il passo” e anche l’incontinenza è
completamente scomparsa.
CONCLUSIONI
Certo questi risultati benché indubbiamente promettenti sono in numero decisamente
esiguo! Di certo non tutti i casi potranno essere risolti in modo così rapido, per alcuni
potrebbe essere necessaria la “collaborazione” tra diverse medicine, allopatia,
agopuntura, omeopatia, osteopatia, etc., … Purtroppo le potenzialità della medicina
osteopatica in Italia non sono ancora del tutto comprese. La quasi totalità dei pazienti
viene portata alla visita osteopatica per problemi di tipo locomotorio, che
rappresentano solo una piccola parte dei sintomi risolvibili con la medicina
osteopatica, tra cui:
• disturbi di crescita;
• problemi comportamentali;
• disturbi dell’apparato digestivo: vomito o diarrea persistenti;
• disturbi dell’apparato respiratorio: tosse cronica;
• disturbi dell’apparato urogenitale: incontinenza, ipofertilità, calori irregolari.
E molti altri…
La mia speranza per il futuro è che grazie a queste parole sia data la possibilità a
molti pazienti di risolvere i loro problemi con la medicina osteopatica. Non solo
problemi locomotori!