8. Elenco Opere
Transcript
8. Elenco Opere
ELENCO DELLE OPERE da Pierre Prévost (Montigny-le-Gannelon 1764-Parigi 1828) Panorama di Roma dalla torre del Campidoglio Acquaforte, 1825 ca Questa incisione deriva dalla veduta circolare della città di Roma realizzata nel 1806 da Pierre Prévost ed è arricchita da numerose didascalie per meglio riconoscere i monumenti raffigurati. Le deformazioni dell’immagine sono dovute alla trasposizione dell’originale su una superficie piana Israël Silvestre (Nancy 1621-Parigi 1691) Veduta di Roma dal Gianicolo Acquaforte, ante 1646 L’opera di Silvestre rappresenta un documento molto interessante poiché è ancora visibile la torre campanaria della basilica di San Pietro eretta da Gian Lorenzo Bernini e poi demolita nel 1646. Questo particolare fornisce un sicuro punto di riferimento per la cronologia dell’incisione Giovanni Volpato (Bassano 1735-Roma 1803) Veduta di Roma da Monte Mario Acquaforte, Roma 1779 L’acquaforte deriva da un disegno di Francesco Panini a sua volta ripreso da un dipinto del padre Gian Paolo. Nell’incisione sono state aggiunte le didascalie con l’indicazione dei principali monumenti e luoghi raffigurati Giovanni Battista Cipriani (Siena 1766-Roma 1839) da Giovanni Volpato Veduta di Roma da Monte Mario Acquaforte, Roma 1797 La stampa, realizzata a solo contorno, è una ripresa molto puntuale, benché di dimensioni inferiori, della incisione di Volpato del 1779 Artista attivo a Roma (fine XVIII - inizio XIX secolo) Veduta di Roma da Villa Ludovisi con Palazzo Barberini e il Quirinale Tempera, Roma fine del XVIII-inizi del XIX secolo Il punto di ripresa della veduta si colloca da Villa Ludovisi e ritrae la città nel settore occupato prevalentemente dai parchi suburbani Angelo Uggeri (Pizzighettone 1754-Roma 1837) Veduta del Foro Romano e del Colosseo dal Palatino Acquaforte, Roma 1807-1826 Nell’incisione è da notare come il Colosseo presenti già l’intervento di restauro di Raffaele Stern (1806-1807). Nel Foro si riconoscono l’arco di Settimio Severo, il tempio di Antonino e Faustina e la Basilica di Massenzio Wilhelm Noack (Darmstadt 1800-Roma 1833) Panorama di Roma dall’Aventino Acquaforte, Roma 1820-1830 Nell’immagine a stampa, tratta da un disegno di Wilhelm Friederich Gmelin (1760-1820), protagonista è il Tevere con le attività che si svolgevano lungo le sue rive Wilhelm Baudisch (attivo nella prima metà del XIX secolo) Veduta di Roma da Monte Mario Acquaforte, Roma XIX secolo (prima metà) L’inquadratura ripropone la veduta della città dalle pendici di Monte Mario, inaugurata già alla fine del secolo precedente, da Giovanni Volpato e successivamente ripresa da Giovanni Battista Cipriani. L’autore qui si sofferma maggiormente sui Prati di Castello in primo piano, suddivisi in vasti appezzamenti di terreni coltivati. Matthew Dubourg (attivo 1786-1838) Veduta di Roma da Monte Mario Litografia, Londra 1811 Al di sopra del titolo è presente una rubrica con indicazione dei toponimi e delle principali emergenze monumentali. In primo piano sono raffigurate alcune tipologie di piante e coltivazioni allora praticate nel territorio romano fra cui si distingue quella a conocchia della vite Johann Friedrich Wizani (1770-1835) Veduta di Roma dalla via Cassia Acquaforte acquerellata, Dresda inizi del XIX secolo Ecco come appariva la città di Roma al viaggiatore che percorreva l’antico tracciato della via Cassia all’altezza dell’attuale località Tomba di Nerone Giovanni Maria Cassini (1745-1824) Veduta di Roma da Villa Medici Acquaforte, Roma 1807 Si tratta di una riedizione del 1807, con alcuni ritocchi dei rami originari, del Profil de la ville de Rome di Israël Silvestre del 1687. Fra i cambiamenti rispetto all’originale, si menzionano la facciata della chiesa di San Carlo al Corso, il nuovo palazzo della famiglia Braschi in piazza Navona e, infine, la scalinata di Trinità dei Monti Ludovico Caracciolo (Roma 1761-1842) Panorama di Roma dal Palatino Acquatinta, Roma 1831 Il panorama in sei stampe, con le consuete indicazioni dei principali monumenti, offre una veduta circolare della città che dal Campidoglio ritorna al monte Tarpeo. L’opera deriva dal grande panorama dipinto dello stesso autore conservato al Victoria and Albert Museum di Londra Carl Ferdinand Sprosse (Lipsia 1819-1874) Panorama di Roma dal casino di Villa Ludovisi Acquaforte, 1847 L’incisione è il più grande panorama circolare a stampa dedicato alla città. L’esatto punto di vista della ripresa è posto sulla torre del casino Ludovisi, all’interno dell’omonimo parco Thomas Sutherland (1785-1838) Panorama di Roma dal Palatino Acquaforte e acquatinta, Londra 1827 Tratto da un disegno di Thomas Shew, il panorama raffigura in primo piano le rovine e i monumenti di Roma antica, che costituivano una delle maggiori attrazioni per gli artisti e i viaggiatori del Grand Tour. Samuel Rawle (Londra 1771-1860) Panorama di Roma dalla torre del Campidoglio Acquaforte e acquatinta acquerellate, Londra XIX secolo (prima metà) L'esemplare si presenta ripiegato in una cartella in forma di libro in modo da poter essere comodamente consultato nonostante le sue dimensioni. Si noti come la città venga riproposta secondo uno stile che tradisce le origini nordiche dell’autore Artista attivo a Roma (prima metà del XIX secolo) Veduta di Roma dal Gianicolo Acquaforte acquerellata, Roma XIX secolo (prima metà) Questa piccola stampa deriva direttamente dalla grande veduta di Giuseppe Vasi del 1765. La stampa si differenzia dal suo modello anche per la presenza di gruppi di personaggi in primo piano, tratti dalle scene contenute nelle raccolte di costumi popolari di Bartolomeo Pinelli Luigi Nisi-Cavalieri (attivo a Roma nel XIX secolo) e Augusto Marchetti (Forlì 1818-Roma 1871) Veduta di Roma dal Gianicolo Acquaforte acquerellata, Roma 1848 ca. La veduta, derivata da quella di Giuseppe Vasi del 1765, faceva parte della Raccolta delle Principali Vedute di Roma e suoi contorni di Gaetano Cottafavi. Ad Augusto Marchetti spetta la parte riguardante il paesaggio in primo piano, mentre a Luigi Nisi-Cavalieri la veduta vera e propria attr. Luigi Nisi-Cavalieri e Augusto Marchetti Veduta generale di Roma dal Gianicolo Acquaforte, Roma 1848 ca. Incisa in tre matrici, priva di legenda esplicativa, la stampa è chiaramente derivata dalla grande veduta incisa da Giuseppe Vasi del 1765. Nell’opera l’uso del bulino si limita alla quinta arborea in primo piano mentre il paesaggio è delineato a solo contorno Salomon Corrodi (Yverdon 1810-Roma 1892) Veduta di Roma da Villa Mattei Acquerello, Roma 1850 ca. In quest’opera l’immagine della città è più evocata che descritta pur nell’evidente riconoscibilità dei suoi monumenti ripresi dal giardino di villa Mattei, fra i quali si individuano: le mura Aureliane, Capo di Bove, Porta San Sebastiano, la chiesa dei Santi Nereo ed Achille e infine le terme di Caracalla Artista attivo a Roma (metà XIX secolo) Piazza del Popolo e il Pincio Tempera, Roma post 1854 La veduta di piazza del Popolo mostra all’altezza di via del Corso un apparato effimero dedicato alla Madonna da riferire alla proclamazione del dogma della Immacolata Concezione del 1854 attr. Giacomo Maes (attivo nella seconda metà del XIX secolo) Panorama di Roma dall'Aventino Acquerello, Roma 1880 ca. Questo acquerello documenta le rive del Tevere negli anni immediatamente precedenti la realizzazione dei muraglioni lungo gli argini del fiume, dove si scorge ancora uno dei mulini che per secoli caratterizzarono il paesaggio fluviale della città Luigi Rossini (Ravenna 1790- Roma 1857) Panorama di Roma antica e moderna Acquaforte, Roma 1827 Il panorama fa parte della raccolta de I Sette Colli di Roma (1827-1829). L’intento è quello di riassumere in un’unica inquadratura scenografica l’immagine totale della città, colta alla luce del tramonto con i suoi principali monumenti antichi, ai quali fa da sfondo la città moderna Wilhelm Kandler (Kratzau 1816-Praga 1896) Veduta generale dell’assedio di Roma nel giugno del 1849 da Villa Pamphili (in alto) Acquaforte, Roma 1849 Karl Christian Andreae (Mühlheim a. R. 1823-Sinzig 1904) Veduta generale dell’assedio di Roma nel giugno del 1849 da palazzo Caffarelli (in basso) Acquaforte, Roma 1849 L’assedio di Roma da parte delle truppe francesi nel giugno del 1849 per liberare la città dal governo rivoluzionario e democratico della Repubblica Romana fu uno degli episodi più aspri della storia del Risorgimento italiano. Nell’opera sono assemblate due vedute del Gianicolo riprese da punti di vista opposti in modo da dare una visione completa degli avvenimenti bellici Louis-Jules Arnout (Parigi 1814-1868) Veduta di Roma a volo d’uccello al di sopra di piazza Colonna Litografia, Parigi 1849 Louis-Jules Arnout Veduta di Roma a volo d’uccello al di sopra del Celio Acquaforte, Parigi 1849 Le due stampe, contenute all’interno della pubblicazione dal titolo L’Italie à vol d’oiseau, sono tratte da disegni di Alfred Guesdon. La particolare tecnica di ripresa offre un’immagine della città ottenuta come se ci si trovasse a sorvolare gli edifici con un volo planato e quasi radente James Duffield Harding (Deptford 1798-Barnes 1863) Veduta di Roma da Santa Balbina con San Giovanni in Laterano Litografia colorata, XIX secolo (prima metà) In queste litografie Harding mostra alcune caratteristiche vedute di Roma, disegnate da George Vivian, ravvivate da scene di genere con cerimonie e costumi della città rese attraverso la particolare sensibilità di artisti e visitatori stranieri James Duffield Harding Veduta di porta Asinara e di porta San Giovanni (esterno) Litografia colorata, XIX secolo (prima metà) James Duffield Harding Veduta di porta Asinara (interno) Litografia colorata, XIX secolo (prima metà) Sir George Hayter (1792-1871) Panorama di Roma dalla torre del Convento di Santa Balbina Disegno a penna, Roma 1840 Osservando il ‘mezzo’ panorama, secondo la definizione fornita dallo stesso autore, si riconoscono monumenti e località della città e dei suoi dintorni Paolo Anesi (Roma 1697-1773) Paolo Monaldi (Roma 1750 ca.-1800) Campidoglio e Campo Vaccino Olio su tela, seconda metà del XVIII secolo Il dipinto è una delle vedute della città in cui l’esattezza del dato archeologico si fonde con un’ambientazione paesaggistica arricchita da aspetti pastorali-arcadici, propri delle scene di genere settecentesche John Newbolt (Londra 1805-attivo a Roma fino al 1868) Veduta di Roma da Villa Malta olio su tela, 1834. Villa Malta, posta fra via Sistina e via Capo le Case, fu nell’Ottocento un celebre luogo di ritrovo per intellettuali, artisti e personaggi famosi. Per la sua posizione il luogo offriva una delle più suggestive vedute della città Arthur John Strutt (Chelmsford 1818-Roma 1888) La quercia del Tasso olio su tela,1843 L’albero secolare in primo piano, legato alla memoria del genio poetico di Torquato Tasso, domina l’intera composizione, dove in lontananza emerge il profilo luminoso della città Alberto Alborghetti (attivo a Roma alla metà del XIX secolo) Villa Savorelli dopo l’assedio del 1849 olio su tela, 1849 Il Vascello dopo la battaglia del 1849 olio su tela, 1849 Ippolito Caffi (Belluno 1809-Lissa 1866) Panorama di Roma da Monte Mario olio su carta applicata su tela, 1857 L’opera, composta da tre parti, offre una visione della città che si estende lungo tutta la valle del Tevere da Ponte Milvio fino alla basilica di San Pietro. La vasta inquadratura utilizzata dall’autore richiama in modo palese i coevi panorami circolari realizzati in pittura, in stampa e in fotografia