un`azione di sostenibilità ambientale semplice, efficace

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un`azione di sostenibilità ambientale semplice, efficace
UN’AZIONE DI
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
SEMPLICE, EFFICACE,
CHE FA NOTIZIA.
WWW.PRO-MO.IT
12MILA KG DI STOVIGLIE MONOUSO IN PLASTICA RICICLATE
PER DARE VITA ALL’ORTO VERTICALE NELLE SCUOLE D’INFANZIA.
I media milanesi e nazionali, cartacei e online, hanno dato grandissimo spazio alla notizia del
progetto “RICICLO E COLTIVO, L’ORTO VERTICALE A SCUOLA” che all’inizio di aprile ha interessato
175 scuole d’infanzia milanesi.
Il progetto, promosso da Milano Ristorazione, dal Comune di Milano, Corepla e Amsa in
collaborazione con il marchio “IPPR – Plastica Seconda Vita”, prevede che ai bambini delle scuole
milanesi vengano messi a disposizione scaffali a più ripiani, vasi e annaffiatoi – tutto rigorosamente
in plastica riciclata – per la creazione di un orto verticale.
I bambini potranno così seminare semi di basilico, misticanza, prezzemolo, maggiorana, spinaci,
lattughino, pomodori e ravanelli e vederli crescere, scoprendo come nasce il compost – con cui
concimeranno l’orto – e tutte le buona pratiche del riciclo a partire dalle stoviglie monouso
in plastica usate in mensa.
L’operazione ha permesso il recupero e il riciclo di 12.000 kg stoviglie monouso di plastica.
In questo modo i bambini delle scuole milanesi hanno potuto comprendere l’importanza della
raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi in plastica. La costruzione di un orto verticale
con la plastica riciclata è un formidabile strumento didattico per avvicinare i bimbi ai processi
della natura e verificare concretamente la rinascita dei materiali.
“Riciclo e Coltivo” è senza dubbio un bellissimo progetto, non soltanto per la popolazione scolastica
interessata, ma anche per il messaggio che i promotori danno ai cittadini in generale, messaggio
peraltro fortemente sottolineato dai mezzi di comunicazione. Questa lodevole iniziativa ha tuttavia
una piccola ma significativa contraddizione: a fronte dell’obiettivo di avviare i bimbi alla pratica
del riciclo e al concetto di seconda vita dei prodotti, Milano Ristorazione e il Comune di Milano
stanno sostituendo la gran parte delle stoviglie monouso in plastica con quelle compostabili.
Il concetto di riciclo e di rinascita e riuso dei prodotti – considerato alla scala internazionale
come il perno dell’economia circolare – diventa quasi un esercizio virtuale.
La decisione di sostituire le stoviglie in plastica risulta inoltre contraddittoria per un altro importante
motivo: come è dimostrato dalla ricerca scientifica di Life Cycle Assessment (LCA) – scaricabile
dal sito www.pro-mo.it – l’impatto ambientale delle stoviglie in plastica in polipropilene e
polistirene risulta mediamente inferiore rispetto a quelle in acido polilattico (PLA) e polpa
di cellulosa considerate nello studio.
Tra l’altro la sostituzione delle stoviglie in plastica ha in alcuni casi suscitato le critiche dei genitori
a causa dell’elevato prezzo dei prodotti compostabili.
Il fattore costo non è l’unico a favore delle stoviglie monouso in plastica, ma è certamente
cruciale nell’economia di gestione della refezione scolastica. Secondo un’analisi condotta
dalla testata Ristorando nel settembre 2013 il costo medio giornaliero dei pasti serviti in
stoviglie di plastica è meno di un terzo di quelli serviti con altri tipi di stoviglie.
Se questi dati sono attendibili 100mila pasti serviti in un anno comporterebbero un costo
di 44.780 euro per stoviglie in bioplastica, contro 10.600 euro per stoviglie in plastica,
con un risparmio di oltre 34.000 euro.
COSTO GIORNALIERO PER PASTO
EURO
Stoviglie in ceramica e vetro
0,3405
Stoviglie in melanina0,3530
Stoviglie in bioplastica0,4478
Stoviglie in plastica0,1060
(Per i prodotti monouso le voci di costo si riferiscono all’acquisto del prodotto e al suo smaltimento)
STOVIGLIE, AMBIENTE ED ECONOMIA:
QUALCHE SPUNTO PER RIFLETTERE.
1) IN TERMINI DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE, NON ESISTONO STOVIGLIE BUONE
E STOVIGLIE CATTIVE.
Non c’è una tipologia di prodotto in assoluto migliore degli altri, in termini di impatto ambientale.
Uno studio LCA comparativo commissionato da pro.mo ed asseverato da SGS dimostra però che
il ciclo di vita delle stoviglie monouso in plastica risulta mediamente inferiore di quello di alcune
tipologie di stoviglie compostabili (sono state considerate stoviglie compostabili in polpa
di cellulosa e in bioplastica PLA, vedi e scarica lo studio completo su www.pro-mo.it).
2) I COMPORTAMENTI SONO FONDAMENTALI, LA RESPONSABILITA’ DEV’ESSERE CONDIVISA.
Ogni anno muoiono in europa più di 80.000 persone a causa di incidenti automobilistici,
ma nessuno si sogna di vietare l’uso delle auto.
Non serve proibire, ma educare al buon uso e colpire il cattivo uso: tutta la filiera deve dare
il suo contributo, fermo restando che il protagonista principale resta, nel bene e nel male,
il cittadino utilizzatore.
La plastica in sé non è buona o cattiva, ma la sua immagine subisce le conseguenze di
comportamenti e decisioni sbagliate: ergo, chi vuole tutelare la plastica è in prima linea contro
le discariche e contro la maleducazione, e a favore di più efficaci sistemi di raccolta e riciclo.
3) STOVIGLIE MONOUSO IN PLASTICA: UNA PICCOLA PARTE DI UNA PICCOLA PARTE
DI UNA PICCOLA PARTE…
Tutto il packaging plastico prodotto in europa contiene solo l’1,5% di gas e petrolio utilizzati
nel continente (fonte PlasticsEurope 2013); di questo 1,5%, meno del 40% viene utilizzato
per il confezionamento e il consumo di cibo (fonte PIRA 2009); di questo 40%, meno del 10%
viene utilizzato per produrre stoviglie monouso (fonte stime Pro.Mo 2014).
4) …MA CON UN FINE VITA PIENO DI RISORSE!
Una volta utilizzata, una stoviglia monouso resta una risorsa, perché può essere riciclata
in nuovi oggetti. Ad oggi una parte rilevante dei rifiuti plastici viene termovalorizzata,
in quanto in grado di dare un alto contributo alla combustione (un bicchiere in polistirene
produce più calore dell’equivalente peso di carbone).
5) STOVIGLIE MONOUSO IN PLASTICA: EFFICACI, EFFICIENTI.
Rispetto a prodotti/materiali alternativi (stoviglie in ceramica o vetro riutilizzabili, stoviglie
in plastica riutilizzabili, stoviglie compostabili, stoviglie di carta) le stoviglie monouso in plastica
sono in grado di dare un mix di praticità, sicurezza igienica, funzionalità e basso costo.
6) LA BIOPLASTICA NON È MIGLIORE, PIACE DI PIÙ. MA…
• Le stoviglie compostabili in bioplastica sono mediamente meno funzionali e/o più costose.
• I prodotti in plastica compostabile non sono fatti per essere dispersi nell’ambiente, perché
si compostano in condizioni controllate: quindi non risolvono il problema del littering
(dispersione dei rifiuti nell’ambiente), marino o terrestre che sia.
• Le attuali modalità di produzione delle bioplastiche pongono il dilemma dell’utilizzo del suolo
per produzioni alternative a quelle alimentari di primaria necessità (Land grabbing).
7) UN GRANDE BUSINESS. ANZI, DUE!
L’industria della plastica italiana è all’avanguardia in europa, ed occupa 146.000 persone: di queste,
1.300 lavorano nel settore delle bioplastiche, 3.000 nelle aziende che producono stoviglie monouso
in plastica. Secondo valutazioni della UE, il riciclo della plastica dovrebbe garantire 160.000
nuovi posti di lavoro in Europa, entro il 2020.
(http://europa.eu/rapid/press-release_speech-12-632_en.htm?locale=en).
L’italia può e deve giocare un ruolo fondamentale.
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