Washington DC. Freedom concept, modern mood

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Washington DC. Freedom concept, modern mood
Washington DC. Freedom concept, modern mood
Washington DC. Spazialità dirompente, bellezza visiva e memoria che
continua a costruire menti e fortificare cuori. È la voce più autentica
dell’America, è l’essenza in quei valori che hanno forgiato il popolo
americano. Gli States, emblema di libertà.
di Antonella Iozzo
Washington DC – Washington DC la capitale degli Stati Uniti è la città che emana
l’essenza dell’ideale americano.
Si trova tra la Virginia e Maryland, sulla riva nord del fiume Potomac e prende il nome
del presidente George Washington. Il Distretto di Columbia deve il suo nome, invece,
all’esploratore Cristoforo Colombo.
Il 16 luglio 1790, un compromesso tra Thomas Jefferson, Alexander Hamilton e James
Madison, ha approvato la scelta di George Washington di costruire un sito sul fiume
Potomac come nuova capitale permanente della nazione.
È l’inizio di una nuova era che diverrà la solida base del futuro. Storia, orgoglio, sogno
americano, sembrano pulsare nell’aria, è una brezza che ci viene incontro, sembra quasi
di toccarla.
Un passato che continua a rinascere presente e camminare insieme a noi. È la storia che
edifica valori e crea consapevolezza, i monumenti nazionali e i musei che
contraddistinguono l’intera città ne sono la più fervida testimonianza.
Maestosa, elegante, affascinante. Con i suoi spazi molto ampi, gli immensi orizzonti e gli
edifici che debordano il cielo senza mai sfiorarlo con altezze vertiginose, assume tutte le
sfumature che la luce naturale, durante le diverse ore del giorno cadenza su di essa.
Non è divagazione romantica ma impatto con le forme del reale.
Forme che iniziano a sedurre l’occhio e la mente appena giunti alla Union Station. Il 27
ottobre, 1907 alle 6:50, quando il Baltimora e Ohio Pittsburgh espresso entrano in
stazione inizia la sua storia.
Union Station. Arte, fashion and cultura del viaggio
Nel 1909, il presidente Taft è stato il
primo presidente a utilizzare la Suite
Presidenziale. Nel corso degli anni, molti
dignitari famosi sono stati ufficialmente
accolti in queste stanze, tra cui il re
Giorgio VI, la regina Elisabetta
d’Inghilterra, re Alberto del Belgio, il re
del Siam Prajadipok, la regina Maria di
Romania e il re Hassan II del Marocco.
L’esterno della stazione è stata costruito con granito bianco di Bethel, Vermont. Come
Direttore dei Lavori, fu scelto, Daniel H. Burnham architetto principale della Fiera
Mondiale di Chicago del 1893. Ispirato dalle Terme di Diocleziano e Caracalla e l’Arco di
Trionfo di Roma, progetta la stazione nel monumentale stile Beaux-Arts.
Colonne ioniche, iscrizioni cesellate e sculture allegoriche contraddistinguono la facciata
neoclassica. Nelle nicchie site all’ ingresso troviamo figure che rappresentano il fuoco,
l’elettricità, l’agricoltura e la meccanica, ciascuno del peso di 25 tonnellate.
L’eleganza della Main Hall, è un richiamo all’arte e alla scultura, volta a botte, soffitto a
cassettoni decorativo e 36 figure di legionari romani. Senza dimenticare la scenografica
espressività del mogano massello per le panche, i sedili, gli uffici.
Le colonne nella Sala Est sono realizzati
in scagliola, una imitazione di marmo
ornamentale, ottenuta mescolando gesso
finemente macinata con colla e colori.
La Sala Oriente e Columbus Club con trafori stile Pompei su pareti e soffitti, sono stati
replicati dagli originali con fotografie in bianco e nero, riproducono still life e disegni
geometrici.
Arte appeal e fashion con più di 100 negozi, su tre livelli, e più di 35 locali che offrono
cucina internazionale e sei ristoranti gourmet. Invito a restare per più di 90.000 visitatori
che attraversano le porte di Union Station tutti i giorni.
Union Station che diventa location d’eccezione per eventi culturali come concerti gratuiti,
mostre. Cene di gala e di beneficenza, balli inaugurali presidenziali e momenti
indimenticabili. Qui si tenuto perfino la cena per il 70 ° compleanno del primo ministro
Margaret Thatcher.
Union Station, non semplice luogo di transito, ma luogo vivo e pulsante della città e nella
città.
Washington sotto i tuoi occhi. Tour Big Bus
Il modo migliore per vedere Washington DC è un Tour Big Bus. Lungo il percorso è
possibile conoscere la storia della città ascoltando un istruttivo commento in 8 lingue. Il
biglietto hop-on, hop-off offre la libertà di scendere dal bus per esplorare e visitare le
attrazioni. La prima fermata è davanti alla Union Station.
Dal bus si può godere di una vista spettacolare, un viaggio tra la storia e il presente. Si
può scegliere fra quattro tour contrassegnati dai colori rosso, blu, giallo e verde. Il
biglietto Deluxe Tour – 48 le include tutte e quattro.
Dal Loop Red lungo il National Mall, fermandosi presso i principali Musei Smithsonian e
monumenti e memoriali della nazione, al Blue Loop lungo il fiume Potomac. Da
Washington DC in Virginia, per visitare Arlington National Cemetery e Pentagon City. E
ancor il giallo e verde Loops per esplorare Georgetown o visitare la Cattedrale Nazionale
e il National Zoo. Si Parte!
Sulla soglia della Union Station, guardando la città il Monumento di Cristoforo Colombo,
sembra indirizzarci verso Capitol Hill. È la sede del Campidoglio degli Stati Uniti, Senato,
Camera dei Rappresentanti, Corte Suprema, Library of Congress e Giardino botanico.
Con la sua spettacolare cupola è il simbolo di Washington DC. Una bianca circolare
forma architettonica si staglia nell’immaginario collettivo per la sua fondamentale
importanza politica, ma vista da vicino richiama il senso della bellezza, oltre ogni
ragionevole affermazione…. politica.
Dimensioni imponenti anche per la Corte Suprema, il tribunale più alto negli Stati Uniti.
Progettato da Cass Gilbert e costruito tra il 1931 e il 1935. Ricca di ornamenti, statue e
ritratti richiama il senso estetico anche per le due scale a chiocciola in marmo. La
biblioteca occupa il terzo piano con una collezione di oltre 500.000 volumi e un sistema di
recupero elettronico molto avanzato.
Ma è la Casa Bianca la più famosa
residenza del mondo che ammalia,
attrae, suscita curiosità e interesse.
La sede ufficiale e l’ufficio del
Presidente degli Stati Uniti, sotto
l’occhio del turista, dello storico, del
giornalista. Tutto si è detto, tutto si è
scritto, ma la sua eleganza, la sua bianca
apparizione tra sogno e realtà intesse un
mosaico di emozioni.
Messa in scena emotiva che richiede di
essere immortalata, poi, il pensiero corre
lungo le traiettorie della politica
internazionale, improvvisamente così vicina a noi eppure lontana dal nostro attimo.
Siamo spettatori e protagonisti inconsapevoli di ciò che accade, siamo figli della nostra
epoca. Siamo in questo eterno istante desiderio sul filo della storia.
Il palazzo è stato progettato da James Hoban ed è stato costruito tra il 1792 e il 1800 in
stile neoclassico. Tutti i presidenti americani a partire da John Adams (1797) hanno
vissuto qui.
Washington DC memoria che continua a costruire menti
Washington DC. Spazialità dirompente, bellezza visiva e memoria che continua a
costruire menti e fortificare cuori. È una percezione che disegna le prospettive di un
pensiero che inizia a farsi strada dentro di noi. È qui che nasce il sentimento americano, è
qui che la storia è stata e continua a essere cultura formativa la coscienza umana.
Intanto ci troviamo dinanzi al National
Mall, con il Washington Monument in
primo piano. Progettato da Robert Mills
ed ufficialmente inaugurato nel 1888,
commemora il primo presidente, George
Washington. Costruito in marmo, granito
e pietra blu, non solo è la struttura più
alta della città ma è anche l’obelisco più
alto del mondo.
Grazie ad un ascensore che lo percorre
in tutta la sua altezza è possibile godere
di una vista mozzafiato sulla capitale.
George Washington supervisiona la
costruzione della Casa Bianca, ma non
ha mai vissuto in essa. John e Abigail
Adams divennero, per solo quattro mesi i
primi occupanti del palazzo
presidenziale il 1 ° novembre del 1800.
Sullo sfondo, il Lincoln Memorial, memoriale costruito in stile dorico greco per onorare il
16 ° presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln. Progettato dall’architetto Henry
Bacon e stato arricchito dalla famosa statua di Lincoln seduto dello scultore Daniel
Chester French. La posizione di seduto non era una libera scelta dell’artista ma
un’esigenza “tecnica” per non superare l’altezza del Washington Monument.
Visitarlo è come ripercorre le sequenze di tanti film che lo hanno immortalato. Suggestiva
vista sulla piscina, il luogo dove Martin Luther King fece il suo storico discorso “I have a
dream”.
Con il Big Bus dal Lincoln Memorial al Jefferson Memorial. Costruito a West Potomac
Park, sulle rive del bacino del fiume Potomac. Il memoriale è stato dedicato a Thomas
Jefferson, uno dei padri fondatori dell’America e il terzo presidente degli Stati Uniti.
Elegante edificio neoclassico completato nel 1943 e progettato da John Russell Pope.
Tra i luoghi che portano in se l’essenza del popolo americano, il simbolo più toccante è il
Cimitero di Arlington, luogo sacro per eccellenza del patriottismo americano. Immensa
distesa di lapidi bianchi. Il silenzio improvvisamente diventa voce lirica e sommessa di un
anima anzi di 350000 soldati americani fieri di servire il proprio Paese.
È la voce più autentica dell’America, è
l’essenza in quei valori che hanno
forgiato il popolo americano. Gli States,
emblema di libertà. Il cimitero si estende
sulla sponda opposta del Potomac,
rispetto a Washington. Siamo in Virginia,
ma poco distanti dalla capitale
americana. Basta attraversare il ponte,
appena dietro il Lincoln Memorial per
ritrovarci nuovamente nel Distretto di
Columbia. È qui che troviamo la tomba
del Milite Ignoto. Monumento dedicato
ai ai soldati americani morti senza
essere identificati. Tomba custodita 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, dal 2 luglio
1937.
Il Cimitero di Arlington è anche l’ultimo luogo di riposo del presidente John F. Kennedy,
un fiamma eterna arde in sua memoria. Suggestione e verità, silenzio e musica del
ricordo si mescolano in un lancinante iperbole che colpisce al cuore infiammando la
mente. È Washington, non una città qualunque, ma l’espressione più alta del fare, vivere
e tramandare ai posteri la libertà in tutta la sua interezza e verità.
Con il Big Bus scopriamo arte, storia, seduzione estetica, comfort e good food
Washington vitality, fashion and luxury con i suoi hotels tesi fra storia e comfort
moderno.
Decisamente di gran classe il Trump International Hotel Washington. L’Old Post Office
sulla Pennsylvania Avenue trasformato in uno dei più lussuosi della città.
Assolutamente da provare il Restaurant BLT Prime by David Burke con vista sulla Grand
Lobby dell’hotel, dire suggestivo e dire poco. Steakhouse e ristorante che invitano alla
convivialità trend e cool.
Ottima cucina, sofisticata ed elegante dove l’integrità dei sapori fa la differenza al ICI
Urban Bistro Sofitel Washington DC, Lafayette Square
Atmosfera easy e informale, cura per il dettaglio e senso dell’ospitalità al Dupont Circle
Hotel e la suo Cafè Dupont.
Arte, storia e seduzione estetica s’incontrano alla National Cathedral. Imponente edificio
neo-gotico, progettato dall’architetto George Frederick Bodley, seguito dopo la sua morte
da Philip Hubert Frohman. La costruzione è iniziata nel 1907 quando il presidente
Theodore Roosevelt pose la prima pietra. Si è conclusa nel 1990, quando il presidente
George H.W. Bush ha supervisionato l’immissione dell’ultimo pinnacolo. Oltre alle
numerose opere d’ arte e caratterizzata dalle duecento vetrate, tra cui la “Space
Window”. Icona che onora l’atterraggio dell’uomo sulla Luna e comprende un frammento
di roccia lunare al suo centro.
Alla National Cathedral si sono celebrati i funerali di quattro presidenti americani:
Woodrow Wilson, Dwight Eisenhower, Ronald Reagan e Gerald Ford. La National
Cathedral è conosciuta come “the national house of prayer for all people ed è la seconda
cattedrale negli Stati Uniti, dopo San Giovanni a New York city e la sesta più grande al
mondo.
I teatri sono luoghi di cultura, ma a
volte,
raramente,
divengono
palcoscenico di tragiche vicende. Il
Teatro Ford viene ricordato proprio per
un triste evento. Il 14 aprile 1865, qui, fu
assassinato l’attore John Wilkes Booth,
durante uno spettacolo.
Il presidente Abraham Lincoln, era
presente, insieme alla moglie.
Fatalmente ferito è stato trasportato al
Petersen House, dove morì la mattina
seguente. Oggi sia Casa Petersen che il
Teatro sono conservati insieme come
Ford’s Theatre National Historic Site.
Al Museo, al piano inferiore del teatro, possiamo trovare molti oggetti legati
all’assassinio, tra cui la pistola Derringer utilizzata durante le riprese, il diario di John
Wilkes Booth e la porta originale del palco di Lincoln. Il teatro riaperto il 12 febbraio
2009, per commemorare il 200 ° compleanno di Lincoln, produce regolarmente
produzioni teatrali.
Musei da vivere
Ma i musei a Washington sembrano essere infiniti. The National Air and Space Museum è
uno dei musei più famosi del mondo, attirando più di nove milioni di visitatori da ogni
angolo del globo. Fa parte dello Smithsonian Institution il più grande complesso museale
al mondo.
Tra i suoi 19 musei e attrazioni ricordiamo il Museo di Storia americana, il National
Museum of African Art, il National Museum of the American Indian, il National Zoo e il
Museo di Storia Naturale.
Stupefacente, spettacolare e fortemente
istruttivo il Newseum. 23.000 metri
quadrati, quindici teatri e quattordici
gallerie. È un museo interattivo che
ripercorre la storia di cronaca dal 16 °
secolo ai giorni nostri su sei livelli ad
alta tecnologia. È la storia del
giornalismo che come archivi di memoria
futura ci vengono incontro stimolando
alla riflessione, scuotendo le coscienze.
Nelle sale microfoni, macchine fotografiche, telecamere, macchine per
scrivere, computer, cellulari e tutti gli altri mezzi di cui il giornalismo si è servito nel
corso degli anni. Al settimo piano vi è la Newseum’s Berlin Wall Gallery la più grande
collezione di sezioni del muro di Berlino fuori dai confini tedeschi.
Una delle sale del museo, è quella dedicata alla libertà di stampa, è la World Press
Freedom. Un enorme plastico murale nel quale ogni paese ha un colore, in base alla
libertà di stampa. L’Italia è colorata in giallo come molti paesi dell’Africa, al contrario
della maggior parte dei paesi europei che sono di colore verde.
Colpo d’occhio e lungimirante orizzonte la Today’s Front Pages Gallery che mostra le
prime pagine di oltre ottanta quotidiani internazionali.
I meravigliosi parchi, i lungi viali, il lusso discreto e mai sfacciato di hotels, ristoranti e
location del lifestyle compongono una opera vedutista o meglio iperrealismo con un
anima. Ecco allora che le proporzioni del tempo e dello spazio sotto il cielo di Washington
DC assumono nuovi valori.
È una prospettiva che riaccende le coordinate dell’etica, del rispetto della libertà. Il senso
più profondo della storia diviene consapevolezza. Tramandarla ai posteri è un dovere. Ma
non possiamo solo essere custodi di un grande e glorioso passato dobbiamo essere
artefici del futuro. Now! Washington DC history concept, modern mood in perfect
harmony.
Official Tourism Site of Washington DC
https://washington.org/
Big Bus Tour
http://eng.bigbustours.com/washington/home.html
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(15/12/2016)
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