IL VIOLONCELLO E LA PAROLA DI DIO

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IL VIOLONCELLO E LA PAROLA DI DIO
[CULTURA]
DI PAOLO PERAZZOLO
IL VIOLONCELLO E LA PAROLA DI DIO
Mario Brunello dialogherà con Enzo Bianchi sulle
A
“
”
Il tema è stato scelto
dal priore della
comunità di Bose
e io suggerirò momenti
di approfondimento
e meditazione
Castelfranco Veneto, in provincia
di Treviso, si trova il Capannone
Antiruggine. È un’antica fabbrica
dove si lavorava il ferro, oggi ristrutturata e
adibita a sala concerti. Ideatore e animatore
di questo originale progetto è Mario Brunello, 49 anni, fra i più noti
violoncellisti italiani che,
fra l’arte di plasmare il ferro e quella di comporre
musica, ha trovato
un’analogia: il duro lavoro artigianale e la più
astratta e sublime fra le
espressioni umane hanno
in comune la capacità di
impedire che la nostra
mente arrugginisca. Di
qui il singolare nome del
suo laboratorio.
Fondatore e direttore
dell’Orchestra d’archi italiana, con all’attivo colla-
rifletteranno il patriarca
Angelo Scola e il giornalista
Aldo Maria Valli. Al filosofo
festoso. Oltre al dialogo fra
Enzo Bianchi e Mario
Silvano Petrosino spetterà
Brunello, sono numerosi gli
invece una meditazione
eventi che meritano
di natura filosofica
una segnalazione.
sul tema del volto,
Su I volti della
mentre la musica
ANNO PAOLINO
2008/2009
famiglia nelle
tornerà a farla da
Sacre Scritture
padrona con
Pierangelo Sequeri
e l’Orchestra Esagramma.
Tanti i momenti
intrattenimento, come la
Notte biblica o le iniziative
per i più piccoli e le loro
famiglie, con la seconda
IL FESTIVAL DELLE SACRE SCRITTURE
씰 Il Festival biblico si
svolgerà a Vicenza e nei
paesi limitrofi dal 29
maggio al 2 giugno. I volti
delle Scritture è il tema
individuato in questa
edizione, che riproporrà la
fortunata formula di
coinvolgimento globale
nell’esperienza di
accostamento alla Bibbia:
riflessione e contemplazione,
godimento estetico e ascolto
musicale, spiritualità
profonda e divertimento
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borazioni con i più grandi direttori (Abbado,
Muti, Gergiev, Ozawa, Metha, Chung) e concerti nei templi delle musica classica di tutto il
mondo, ora Brunello ha individuato un’ulteriore affinità fra la sua arte e il libro dei libri, la
Bibbia. Fra la fine di questo mese e l’inizio di
giugno sarà a Vicenza, al
Festival biblico, a fare
dialogare il suo violoncelNOTE E BIBBIA
lo - ne suona uno del
Mario Brunello al
XVII secolo - con la Pavioloncello, che lo
rola di Dio. Più precisaha reso celebre
mente, avrà il compito di
dare profondità artistica
alle suggestioni del priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, sulle figure di Abramo, Isacco
e Giacobbe.
«Sarà un incontro fra
due personalità che appartengono a due campi
diversi», prevede il musi-
edizione del Disegno sulla
Bibbia più lungo del mondo.
Da non perdere La Bibbia
secondo Stepan, una mostra
di illustrazioni per l’infanzia
di Stepan Zavrel.
L’anno paolino, infine,
sarà occasione presentare
la figura del grande santo,
mostrandone il volto sotto
luci diverse: dalla fede
al teatro, alla musica,
all’arte, all’attualità.
쎲 Per informazioni,
tel. 0444.93.74.99,
www.festivalbiblico.it.
P. Per.
figure bibliche di Abramo, Isacco e Giacobbe
cista. «Per me sarà fondamentale la conoscenza del mio interlocutore: ci si fida completamente l’uno dell’altro, quindi si cercherà di completarsi a vicenda». Discutere in parole e musica su questi grandiosi nomi dell’Antico Testamento non dev’essere semplice.
«Il tema è stato scelto da Bianchi, lui ha voluto che ci concentrassimo su queste tre figure.
A me toccherà suggerire momenti di approfondimento e meditazione. Cercherò di seguire una linea che abbia come punto di riferimento il rapporto fra padre e figlio e, più in generale, la famiglia».
Brunello confessa di non avere, in proprio, una grande conoscenza della Bibbia,
ma di averla in qualche modo acquisita di riflesso lavorando insieme a persone che, al
contrario, la conoscevano in profondità.
«Mi è capitato con lo scrittore Erri De Luca,
grande conoscitore dell’Antico Testamento, su cui ha
pubblicato libri molto interessanti, e con alcuni direttori d’orchestra che rivelavano
di trovare nel testo sacro
una fonte inesauribile per la
loro riflessione».
Ma cosa può aggiungere
la musica alla Parola per eccellenza, la Parola divina?
«La sua prerogativa è di lasciare spazio alla libertà immaginativa, dischiudendo strade oltre le parole e le immagini consuete. Dalla musica scaturiscono emozioni che inducono a scoprire cose nuove dentro il proprio mondo immaginativo: quando suoniamo o ascoltiamo suonare,
la mente si muove nella libertà. Non dimentichiamo che la musica nasce dal silenzio, vero liquido amniotico dentro cui essa vive».
Il collegamento fra la musica e il sacro è così antico da apparire eterno, come se fossero
nati insieme, indistinguibili. «Creare forme,
mettere una nota dopo l’altra, è un atto di ritua-
lità», conferma il violoncellista. «Se il rito è parte essenziale della religione, e se la
musica classica è la regina
della composizione formale,
la connessione col sacro diventa naturale, necessaria. Il
discorso vale a condizione
che per rito non si intenda la
stanca ripetizione di qualcosa di già noto, ma un percorso da seguire». In fondo, che Brunello sia fra i
protagonisti del festival biblico di Vicenza
non sorprende, se consideriamo la sua frequentazione con Bach, mostro sacro della musica sacra, al quale ha dedicato uno dei suoi lavori più stimolanti, Pensavo fosse Bach.
«Il sommo compositore rappresenta il lato
naturale della proporzione e della bellezza
che appartengono alla musica. Che non è nata da inganni e artifici, ma è acqua fresca». Come la Parola di Dio: acqua fresca zampillante.
E ottimo antiossidante.
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L’ANTICO TESTAMENTO
Il priore della Comunità di Bose,
Enzo Bianchi ha scelto
l’argomento del Festival Biblico
da discutere con Brunello
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