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Nuovo Quotidiano di Rimini
Dalle pillole al cinema, i sogni di Valducci
14/01/13
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Economia locale e lavoro
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14/01/2013
press unE
uotidlano
Nii.Q di Rimini
Direttore Responsabile: Claudio Casali
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Il patron di Valpharma si racconta, ora il suo è un colosso farmaceutico da 6o mln di euro di fatturato
Dalle pillole al cinema, i sogni di Valducci
Il successo, la passione, la straordinaria amicizia con Tonino Guerra
"E ora nascerà in suo onore un resort a 4 stelle nell'ex caserma di Pennabilli"
di RITA ROCCHETTI
RIMINI - Non conosce crisi
l'impero di Roberto Valducci,
l'imprenditore di Savignano,
80 anni a marzo, che da zero
ha creato un colosso farmaceutico leader nel mondo per
la produzione di capsule e
compresse a rilascio controllato: la Valpharma. Nei due
stabilimenti, di San Marino e
Ponte Messa di Pennabilli, lavorano 300 dipendenti, che
producono 500 milioni di
capsule e 950 milioni di compresse all'anno, per un fatturato globale di 60 milioni di
euro. Cifre da capogiro e in
continua espansione.
La sua azienda non sembra aver risentito dei contraccolpi della recessione,
come è possibile?
Ogni nostra nuova formulazione costa circa 2 milioni di
euro e richiede un ampliamento della produzione industriale, infatti in questo momento ci stiamo allargando
ancora. Ai 35mila metri quadri di Ponte Messa, se ne aggiungeranno altri 10mila, che
saranno pronti tra due anni
circa e richiederanno nuove
assunzioni".
Si ritiene soddisfatto? C'è
qualcosa che non rifarebbe?
"Soddisfatto sì, ma i risultati non vengono da soli, c'è
da impegnarsi dalla mattina
alla sera, tutti i giorni e quando si ha a che fare con questi
numeri, i pensieri ci sono sempre. In ogni caso, rifarei tutto
da capo, questa è la mia vita e
la mia azienda, dove ha un
"Vede, in tutto il mondo
ruolo importante anche mia
siamo solo in tre a produrre figlia Alessia, la mia vice".
questi farmaci particolari, nei
Lei è sul ponte di comanquali il principio attivo entra do dal lontano 1977 quando
in circolo lentamente e copre fondò l'Euderma a Cerasoun arco che va dalle 12 alle 24 lo. E' stata dura all'inizio?
ore. Solo il 5, 6% dell'intera
"Ho cominciato come conproduzione è destinata al sulente farmaceutico in una
mercato interno, il resto viene ditta di Milano, poi il salto in
esportata all'estero. Nel no- un'azienda, diventata una
stro portafoglio clienti ci sono multinazionale, che importa450 società, per lo più multi- va 'prodotti ritardo' dall'Anazionali, che sono impegna- merica. Qui sono entrato cote a comprare il mio prodotto me direttore di produzione e
fino a quando resterà in com- uscito come direttore delle rimercio. Non ho rappresen- cerche. Ma siccome le risorse
tanti in nessun Paese, chi vuol per la ricerca erano troppo poacquistare da Valpharma, o che, me ne sono andato. Decitelefona, o viene da me perso- si di tornare in Romagna e
nalmente. E la parola chiave produrre in proprio. L'Euderdi questo risultato è la ricerca. ma di Cerasolo nel '77 era un
`buco' di 600 metriquadri, di- nascondo che ho dovuto moventati di lì a poco 3mila, ma bilitare amicizie molto innon potevo più espandermi e fluenti. Forse anche il fatto di
quindi ho dovuto traslocare a averle messo a disposizione
San Marino per necessità".
un jet privato, alla fine, ha
Nel mondo di "Mister Val- giocato a mio favore. Ad ogni
ducci" non esistono però solo modo è andata benissimo e la
le 'pillole' e gli affari. Accanto prossima edizione andrà anall'imprenditore di successo,
cora meglio. Avremo due
c'è l'uomo di cultura, vice grandi attori, questa volta
presidente del centro Pio americani, ma non posso dire
Manzù e dell'Accademia Rudi più. Molti sponsor mi hanbiconia dei Filopatridi e c'è no già contattato".
l'impresario cinematografico
che è riuscito a portare per la
prima volta sul Titano star
del calibro di Sophia Loren e
Lucia Bosè, nel nome di Tonino Guerra. Il legame con il
"grande vecchio" meritava
questo omaggio. E anche di
più.
Come è riuscito a convincere la Loren?
"Non è stato facile e non
Se a Guerra ha dedicato
addirittura un festival, dev'essere stata un'amicizia
importante. Come è nata e
quanta parte ha avuto nella
sua vita?
"Ero ancora un bambino
quando lo vedevo girare per
casa. Fu mia madre a portarlo
da noi, subito dopo la guerra.
All'epoca faceva l'insegnante
in un avviamento di Savigna-
Roberto Valducci, qui con la figlia Alessia
Dallepillolealcinema,isopidiValduce
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no e aveva l'abitudine di passeggiare con l'Unità sotto il
braccio. Mentre i suoi alunni
facevano il compito in classe,
lui stava in cattedra a leggersi
il giornale. Quel giornale! La
cosa non era molto ben vista
in paese, così mia madre, che
era una persona molto aperta
e amante dell'arte, lo invitava
a spesso a pranzo a casa nostra" avendo capito il suo
spessore umano e intellettuale".
Lentamente, l'imprintig
del "prof di sinistra" e un po'
strano contribuisce a plasmare la personalità del giovane
Roberto, che nel frattempo
cresce e diventa perito chimico. Se ne andrà poi a Milano,
ma la lontananza dalla Romagna non fece che rinsaldare quell'amicizia nata tra le
pareti domestiche e poi fuori,
nelle lunghe chiacchierate
nelle osterie di campagna.
Dopo tanti anni di familiarità e di affetto, quanto le
manca?
"Era per me un amico carissimo. Anche i compleanni
si festeggiavano insieme, essendo le nostre date di nascita
molto ravvicinate, 13 marzo
io e 16 lui. Andavamo sempre
al 'Capanno', dove si facevano
belle tavolate con i registi che
venivano da Roma. Anche
Antonioni c'era, me lo ricordo
bene. Tonino Non ha mai perso la voglia di sognare e fare
progetti".
Che a quanto pare è piuttosto contagiosa. Anche lei
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di progetti ne ha realizzati
parecchi. Ce ne sono altri nel
cassetto?
"L'ultimo vedrà la luce tra
alcuni mesi e anche qui c'è lo
zampino di Guerra. E' la ex caserma di Pennabilli, acquistata dal Comune e trasformata
in un 4 stelle di 42 stanze. L'ultimo piano, quello delle suites,
è dedicato a Tonino. Gliel'avevo promesso, anche se c'è stato
qualche battibecco sul nome: io
lo volevo chiamare 'Il Duca di
Montefeltro', lui invece diceva:
Ma no Roberto... 'Il Sogno',
devi chiamarlo 'Il Sogno nel
Montefeltro'. E questo sogno
sta per avverarsi come voleva
Tonino che ha disegnato tutti
gli arredi: armadi, tavoli, comodini, testate dei letti. Ormai
sono già pronti e pure marchiati a fuoco con le nostre iniziali: TGRV. Perché alla fine
ha fatto di testa sua. 'Mettici
uno stampino a fuoco, mettilo'
mi ripeteva, e io non ero d'accordo. Poi i mobili sono arrivati, tutti con il marchio".
L'Italia e San Marino stanno subendo pesantemente i
colpi della crisi. Lei come la
vede?
"San Marino uscirà molto
presto dalla black list, che è l'ostacolo maggiore per la sua
economia. Dopo cambierà tutto, le cose si rimetteranno a posto. Anche l'Italia si riprenderà, ci vorrà più tempo però e
niente potrà più essere come
prima. Per troppi anni abbiamo vissuto sopra le righe".
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Chi è Roberto Valducci, o anni a marzo. Una
Laurea
houoris caus a vita tra affari e cultura
a New York
RIMINI Roberto Valduccl nasce il
13 marzo 1933, a Fenili di Gatte°. Ancora
piccolo sì trasferisce a Savignano sul Rubicone, dove abita ancora
p
oggi con la mo
glie, la dottoressa iera Aniceti, sposatanel 1976.
6. Ha una figlia, Alessia, che l'affian ca n Valpharma e due nipoti: Fran
cesco e Nicola.
Dopo il diploma di perito chimico si
rasferisce a Milano dove getta le basi della sua lunga carriera di manager e 'imprenditore.
Tornato in Romagna ciel
da l'Eua Cerasolo che, co n<7derm47a f°
di pendenti
iniziali fatturerà fl no a 50 milio i di lire.
Vnnni dopo si espande a San Marino
dove aanscelo stabilimento della Valphar-
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