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HANOMAG Sdkfz 251/1
MONTAGGIO
Il kit Tamiya del semicingolato trasporto truppe 251/1 in scala 1/35 è un buon prodotto,non
eccezionale ma che non crea grossi problemi al montaggio.
L’ho scelto perché è stato uno dei mezzi militari più utilizzati dalle divisioni tedesche durante la
seconda guerra mondiale in moltissime varianti ed anche perché è stato l’antesignano dei veicoli
corazzati trasporto truppe.
La plastica è buona ed anche le decal;come al solito anche le indicazioni di montaggio di questa
Ditta sono precise e ben dettagliate.
Essendo un prodotto un po’ “datato”non utilizza fotoincisioni ma questo non toglie nulla alla
validità del modello.
Durante il montaggio non ho avuto particolari problemi in quanto i particolari sono precisi ed
abbastanza privi di “bavature”.
L’unica difficoltà incontrata è stata nella posizionatura senza colla del treno di rotolamento del
semicingolato in quanto i fori di alloggiamento erano di diametro leggermente superiore di
quello degli assi delle ruote;con l’utilizzo di boccoline di gomma di un altro kit è stato risolto
l’inconveniente.
Il montaggio dei cingoli non ha presentato difficoltà essendo in un pezzo solo di gomma.
COLORAZIONE
Ho scelto un mezzo appartenente ad una compagnia di granatieri corazzati della 24^ Panzer
Division operante dal 1942 in URSS.
Il colore German Grey XF-63 della Tamiya è stato dato utilizzando l’aerografo dopo una mano
preventiva di Primer sempre della Tamiya.Per l’invecchiamento ho usato diverse tecniche:
colature con pigmenti della AK diluiti con solvente della Wilder,colori ad olio stesi con tecnica
dry brush e polveri per belle arti disciolte in alcol e distribuite sul veicolo con l’aiuto di un
vecchio spazzolino da denti.
Tutto ciò ha dato un’aria “vissuta”al mezzo.
Nel kit sono compresi i figurini di 5 granatieri abbastanza ben dettagliati e con la loro dotazione
di buffetterie ed armi.
Per le divise ho miscelato il Field Grey XF-65 ed il German Grey XF-63 della Tamiya in modo da
ottenere il colore grigioverde della Wehrmatch.
Per la pelle del volto e delle mani ho utilizzato il Carnicino LC21 della Lifecolor sul quale ho
passato un dry brush di colori ad olio per scurire la tonalità della pelle.
Per sporcare un po’ le divise ho fatto un dry brush leggero con Terra d’ Ombra Naturale ad olio.
Sulle decal ho utilizzato il liquido emolliente della Revell.
Per mia abitudine al termine non passo alcuna mano di trasparente.
AMBIENTAZIONE
Ho scelto un’ambientazione tutto sommato semplice.
Su una basetta di legno ho steso dello stucco da muri testurizzandolo con uno spazzolino;ad
asciugatura avvenuta ho passato a pennello una tinta terra ricavata da polveri per belle arti
diluita in alcol.
Segnato il passaggio dei cingoli,ho steso una mano leggera di Vinavil sulle altre zone in modo da
far tenere l’erba spolverata con l’aiuto di un colino da the;ho poi aggiunto qualche ciuffo di erba
più alta.
Una spruzzata di lacca per capelli rubata alla moglie ed il posizionamento del mezzo e dei figurini
ha completato il tutto.
E’ stato un lavoro divertente e penso di essere riuscito abbastanza bene nell’intento di ricreare
una situazione bellica anche aiutato da ricerche su internet.
Sono nato a Torino nel 1949 e dopo tanti anni di lavoro in Iveco a preparare cataloghi parti di
ricambio per veicoli industriali quando sono andato in pensione(mai rimpianto quel momento!)
mi sono creato molti interessi:il modellismo non era tra quelli.
Mi sono avvicinato a questo mondo circa 3 -4 anni orsono solamente perché degli amici mi
avevano regalato una scatola di montaggio probabilmente per fare uno scherzo in quanto
collezionista di elmetti militari e perché mi piacciono i carri armati e gli aerei militari in genere.
Dopo averla lasciata a “maturare” un po’ mi sono buttato e con l’aiuto degli amici del club ho
eseguito il modello neanche poi troppo male:da quel momento è stata passione!
E’una cosa che prende e che permette di mantenere una buona manualità;oltretutto spinge a
ricercare documentazioni e fotografie quindi aiuta anche a mantenere elastica la mente.
Ringrazio gli amici del Club 296 Model Venaria per l’assistenza ed i consigli e mia moglie per la
pazienza.
Carlo Martini