Verbale del 15 Novembre 2010
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Verbale del 15 Novembre 2010
CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 NOVEMBRE 2010 Il Segretario Generale procede all'appello per la verifica del numero legale VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Per quanto riguarda gli scrutatori, propongo: Ongetta Dario, Turcato Giovanna a Rossi Giovanni. Prima di iniziare l'ordine del giorno, il Capogruppo Azzi mi aveva chiesto di intervenire. CARLO ALBERTO AZZI - Consigliere Grazie, Presidente, però poteva farlo lei perché quello che sto per dire lo dico a nome della Conferenza dei Capigruppo. Quando ci siamo trovati per preparare la riunione del Consiglio per vedere i punti all'ordine del giorno, lei ci ha informati che la Giunta aveva già cominciato a provvedere per cercare di aiutare le popolazioni colpite dall'alluvione nel nord del Veneto di questi giorni, ed ovviamente ci informerà dopo il Sindaco su misure che il Comune intende prendere, però è venuto spontaneo a tutti, Capigruppo e lei compreso, di fare un gesto, che se volete è simbolico perché il valore nel nostro gettone di presenza non è enorme, sono circa 30 euro, però credo sia importante anche fare vedere alla gente e abbiamo pensato di proporre a tutti i colleghi di devolvere il gettone di presenza di questa sera a favore delle popolazioni alluvionate, che noi consegneremo al Comune che sta organizzando questa cosa e che penserà poi a provvedere. Mi hanno fatto presente in quell'occasione che non possiamo contare sul fatto che ci venga trattenuto il gettone, questo fatto non si può perché dovremmo siglare un documento del nostro consenso, per cui penso sia molto più semplice fare come ci siamo messi d'accordo con gli altri Capigruppo: ogni Capogruppo aveva l'incarico di raccoglierli dagli amici del proprio gruppo e poi consegnarli ad un rappresentante del Comune. Noi abbiamo già raccolto i 30 euro a testa e li consegnerò poi o al Sindaco o all'impiegato incaricato di provvedere per l'organizzazione di queste cose. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie al Capogruppo. Tra l'altro io ho appreso poco fa dall'Assessore Furegato che hanno organizzato l'apertura di un conto corrente di cui poi ci parlerà il Sindaco. Non lo trasformiamo in ordine del giorno, diamo solo una informazione, che non è per ritardare l'inizio dei lavori del Consiglio ma a volte una parola di spiegazione vale più magari che trattenere qualche dubbio che poi non si è operativi. 1 CARLO ALBERTO AZZI - Consigliere Si parla tanto male dei costi della politica, quindi era giusto anche dire che vogliamo devolvere... VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Condivido. E piuttosto di buttare nel calderone di iniziative che poi sono di tutti, ma alla fine noi dobbiamo puntare anche al fatto di sensibilizzare quella che è la nostra realtà locale. Quindi non so se l'Assessore Furegato vuole integrare quanto abbiamo detto. FUREGATO GABRIELLA - Assessore: Alla luce anche della proposta che era stata fatta inizialmente dal Consigliere Ghirardello, che mi ha anticipato, anzi le proposte si sono proprio accavallate, ho parlato anche con il Segretario, con l'Ufficio di Ragioneria e sentito anche il Comandante della Polizia Locale, come Giunta abbiamo pensato di aprire nel Punto Informazione una raccolta di fondi, dal lunedì al venerdì nell'orario di sportello normale; sentito anche il personale che generalmente si occupa dell'incasso delle multe, che quindi può maneggiare denaro, sentita anche la Tesoreria della Cassa di Risparmio, che può incassare gratuitamente e quindi senza aggravi di spese. Poi abbiamo proposto ai componenti della Giunta un prelievo dal fondo di riserva, di cui parleremo penso prossimamente, per una cifra che non si è ancora stabilita, che deve essere simbolica, come inizio della raccolta. Quindi il Punto Informazione, dal lunedì al venerdì, e la Tesoreria della Cassa di Risparmio senza aggravio di spese, chi vuole recarsi lo può fare nell'orario d'ufficio, come pure lo può fare presso la banca, con una corsia preferenziale. Questo + quello che si è pensato di fare. INTERVENTO DI... [fuori microfono - incomprensibile] VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Facciamo un unico versamento, questa è una iniziativa che va per conto proprio. L'Assessore ha piegato quelle che possono essere le potenzialità per qualsiasi cittadino, ma noi questa sera, se siete d'accordo, facciamo questa cosa in modo che domani mattina va fatto il versamento e poi i Capigruppo riceveranno la ricevuta, in modo che ci sia il massimo della trasparenza anche sulle cose, sulle grandi cose ma anche sulle piccole. Grazie dell'attenzione, passiamo al punto 1 dell'ordine del giorno. 2 PUNTO N. 1 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Punto n. 1 all'O.d.G.: Approvazione verbale seduta del Consiglio comunale del 27.09.2010, ai sensi dell'art. 63 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale. Preso atto che il verbale integrale della seduta consiliare del giorno 27 settembre 2010, così come redatto dalla ditta incaricata della stenotipia, è stato depositato il giorno 4 ottobre 2010 presso l'Ufficio di Segreteria a disposizione dei Consiglieri comunali affinché questi potessero prenderne visione e proporre eventuali osservazioni ai sensi del comma 1 dell'art. 63 del Regolamento. Accertato che non è pervenuta all'Ufficio di Presidenza alcuna osservazione scritta in merito al suddetto verbale circa eventuali proposte di rettifica o di precisazione. Il sottoscritto Presidente del Consiglio comunale dà per letto ed approvato il verbale di cui sopra, ai sensi dell'art. 63 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale. 3 PUNTO N. 2 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Punto n. 2 all'O.d.G.: Comunicazione delibera di Giunta Municipale n. 142 del 26/10/2010 che dispone il prelievo dal fondo di riserva. Questa è semplicemente una comunicazione, quindi non c'è votazione. "Visto la delibera del Consiglio comunale n. 142 del 26 ottobre 2010 "Servizio tecnico per l'informatizzazione del piano di Protezione Civile comunale di Lendinara"; in ottemperanza del Decreto della Giunta Regionale n. 1575/2008 e 3981/2009 "Prelievo dal fondo di riserva", la quale dispone il prelievo dal fondo di riserva ordinario. Visto l'art. 666, comma 2, del Testo Unico, approvato con Decreto Legislativo 267/2000. Visto l'art. 16 del vigente Regolamento di contabilità concernente le modalità di comunicazione delle deliberazioni della Giunta comunale relative all'utilizzo del fondo di riserva. Preso atto dei pareri. Preso atto dell'avvenuta comunicazione della delibera della Giunta comunale citata in premessa, ai sensi dell'art. 16 del vigente regolamento di contabilità". L'Assessore deve integrare. FUREGATO GABRIELLA - Assessore: In Commissione era stato evidenziato da alcuni Consiglieri un chiarimento relativo a questo prelievo dal fondo di riserva. Io mi ero impegnata quella sera - sentiremo poi anche dal verbale della Presidente - di fare alcuni approfondimenti relativamente a ciò che mi era stato richiesto dal Consigliere Rossi, dal nostro Capogruppo. Quindi ho provveduto come da richiesta e leggo quello che mi ha passato l'ufficio. "Servizio tecnico per l'informatizzazione del piano comunale di emergenza di Protezione Civile - richiesta di chiarimento. Con la presente, in riferimento alla sua gentile richiesta telefonica di cui all'oggetto, sono ad evidenziarle i seguenti chiarimenti: - a seguito dell'emanazione della Delibera Regionale del Veneto n. 1575/2008 ad oggetto: "Linee guida per la standardizzazione e lo scambio informatico dei dati in materia di Protezione Civile" sono stati introdotti nuovi criteri e direttive per la redazione dei piani comunali di emergenza e di protezione civile, prevedendo l'introduzione di sistemi informatici con l'utilizzo di programmi specifici per la standardizzazione e 4 l'aggiornamento dei piani comunali al fine di uniformarli al linguaggio di comunicazione tra Enti locali nel sistema regionale di protezione civile. Il programma introdotto dalla Regine Veneto per l'informatizzazione dei dati contenuti nel piano comunale di protezione civile è il software progettato per l'elaborazione integrata per base dati geografici (che si chiama Gis), il cui utilizzo viene effettuato anche in vari ambiti della pianificazione territoriale, con i Pat e i Pati, e presuppone una specifica conoscenza e formazione per il suo corretto utilizzo. Considerata la particolarità e complessità del programma da utilizzare (Geomedia), che comporta una specifica formazione, conoscenza di base e un notevole dispendio di tempo da dedicare per il suo utilizzo, per la finalità sopraesposta lo scrivente ufficio ha provveduto ad interpellare un tecnico del settore, il geometra Victor Capodaglio di Lendinara, in possesso dei requisiti necessari. Al fine di quantificare economicamente il costo necessario per l'espletamento di tale servizio mediante supporto tecnico esterno, il suddetto tecnico, con nota del 18 marzo 2010, protocollo 5466, ha formalizzato la sua offerta economica per l'espletamento del servizio di informatizzazione del piano di protezione civile comunale di Lendinara, determinato in complessivi euro 1.800. La Giunta comunale, in data 13 aprile 2010 ha espresso indirizzo favorevole al conferimento del suddetto incarico al geometra Victor Capodaglio. Lo scrivente ufficio, con nota 22 aprile 2010, ha richiesto al competente responsabile del Servizio Finanziario l'assegnazione delle risorse economiche per procedere al finanziamento del suddetto servizio tecnico, sollecitando a più riprese, nel tempo, vista anche la scadenza dei termini che vanno a scadere il 31/12/2010, per l'assegnazione di tali risorse. Su indicazione del Responsabile del Servizio Finanziario, considerato l'approssimarsi di tale scadenza e indisponibilità di nuove risorse economiche da rendere disponibili a tale finalità nel bilancio comunale, ha prospettato allo scrivente di procedere al prelievo dal fondo di riserva. Lo scrivente ufficio, in accordo con il Sindaco e l'Assessore delegato alla Protezione Civile, ha predisposto una proposta di deliberazione di prelievo dal fondo di riserva per l'importo di 1.800 euro. La Giunta comunale ha deliberato il 26/10/2010". Questo era il chiarimento che mi era stato chiesto, per cui ho ritenuto di approfondire con gli uffici e quindi ne ho data comunicazione. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie all'Assessore. Prego al Presidente della Commissione. 5 MASSIMO BOLDRIN - Consigliere Comunicazione delibera di Giunta municipale: "Servizio tecnico per l'informatizzazione del piano di Protezione Civile comunale di Lendinara", in ottemperanza alla D.R.G.V. per il prelievo dal fondo di riserva. Partecipano alla seduta l'Assessore al Bilancio Gabriella Furegato, il Consigliere Macha Roberto, il responsabile del Servizio Contabilità, Lorenzo Lucchiari, per il punto primo. Il Presidente, constatata la presenza della maggioranza dei componenti della Commissione, dichiara aperta la seduta. Si inizia con l'esame del primo punto iscritto all'ordine del giorno. L'Assessore Furegato illustra l'argomento; seguono alcune domande da parte dei Commissari a cui risponde l'Assessore Furegato. La Commissione si sofferma in particolare sulla necessità di individuare con maggiore chiarezza possibile la natura specifica del servizio tecnico di informatizzazione in argomento. A tale proposito l'Assessore Furegato si impegna ad assumere tutte le informazioni necessarie per dare risposte il più dettagliate possibile alle osservazioni emerse dal dibattito. Segue la votazione, che dà il seguente esito: favorevoli Boldrin, Ferrarese, Dainese e Tognolo, astenuto Rossi. Ringrazio l'Assessore per le delucidazioni. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie al Presidente. Questa era solo una comunicazione, poi integrata con il verbale della Commissione, e con la spiegazione da parte dell'Assessore Furegato. 6 PUNTO N. 3 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Punto n. 3 all'O.d.G.: Adozione del regolamento per la disciplina della videosorveglianza. La parola al Sindaco per l'illustrazione. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: Brevemente, credo che già nella lunga premessa della delibera siano esposte tutte le motivazioni sia di ordine tecnico amministrativo e sia di ordine politico. Nella nostra città, da poco più di un anno abbiamo un sistema di videosorveglianza attivo. Allo stato attuale la videosorveglianza è sicuramente un elemento molto importante per la sicurezza nei nostri territori, lo vediamo quotidianamente: per atti vandalici, per rapine, per qualsiasi altro evento di natura delittuosa la videosorveglianza sicuramente è stato ed è uno strumento utile alle indagini. Anche dopo un certo periodo è possibile o è pensabile di avere alcune informazioni utili per cercare di trovare i colpevoli. Nel nostro territorio, dopo l'esperienza di questi mesi sicuramente abbiamo migliorato un po' tutto. Gli uffici ritengono indispensabile un regolamento perché, come sapete, nelle videoriprese c'è da salvaguardare la privacy, quindi questo è un elemento direi primario di salvaguardia e di rispetto dei cittadini; quindi il regolamento stilato dagli uffici competenti viene ora proposto all'approvazione di questo Consiglio comunale per avere tutti gli strumenti atti a far sì che il Comune di Lendinara, con l'avvio di queste videosorveglianze sia in regola sotto tutti i punti di vista. Sicuramente la videosorveglianza, compatibilmente con le risorse di bilancio, è destinata ad incrementare i suoi punti di vigilanza; la Giunta comunale ha già deliberato l'installazione di un'altra telecamera a salvaguardia dell'ecocentro comunale, che credo nei prossimi giorni o nelle prossime settimane al massimo, compatibilmente con i tempi dell'impresa, verrà installata. Questa sicuramente non sarà l'ultima; il sistema è in grado di tenere oltre 10 telecamere e auspichiamo che il territorio venga piano piano coperto nei suoi punti sensibili da queste telecamere. Per il resto non ho altro da aggiungere, è un regolamento molto tecnico, appunto e a completamento di altri strumenti che abbiamo già presso i nostri uffici. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: 7 La parola al Presidente della Prima Commissione, Massimo Boldrin per la lettura del verbale, ma già che c'è, anche per la presentazione dell'emendamento che è stato presentato. MASSIMO BOLDRIN - Consigliere Nel secondo punto assume le funzioni di segretario il Responsabile del Servizio Affari Legali dott. Dante Buson. Si passa quindi all'esame del secondo punto iscritto all'ordine del giorno. Il dott. Buson illustra l'argomento, sottolineando le finalità e l'articolazione del regolamento per la disciplina della videosorveglianza, con particolare riferimento alle attività di protezione dei dati personali ed alle relative misure di sicurezza. Seguono alcune domande da parte dei commissari a cui risponde il dott. Buson, e poi la discussione. La Commissione si sofferma in particolare sulla necessità che la visualizzazione delle immagini registrate del sistema di telecamere avvenga esclusivamente presso il Comando di Polizia locale. Alla fine della discussione, la Commissione propone le seguenti modifiche dell'art. 6, comma 5. Alla fine del primo periodo eliminare il termine "del Comune",; all'inizio del secondo periodo eliminare l'espressione "in questa sede"; nel secondo periodo, dopo la parola "monitor", aggiungere la seguente locuzione "installato esclusivamente presso il Comando di Polizia Locale". Segue la votazione che dà il seguente esito: favorevoli Boldrin, Ferrarese, Dainese e Tognolo, astenuto Rossi. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: L'emendamento? MASSIMO BOLDRIN - Consigliere Come Capogruppo del PdL consiliare chiedo la modifica del regolamento per la disciplina della videosorveglianza per quanto riguarda il capo terzo "Trattamento dei dati personali", sezione 1 "Raccolta e requisiti dei dati personali", art. 6: "Modalità di raccolta e requisiti dei dati personali". Al comma 5 "Le immagini delle unità di ripresa saranno memorizzate in una apparecchiatura server installata presso un ambiente del Comando di Polizia Locale, o comunque presso un ambiente ad uso ed accesso esclusivi del Comune". In questa frase togliere la dicitura "del Comune". 8 Nel capoverso successivo togliere la dicitura "in questa sede" ed inserire dopo la parola "monitor" la seguente frase "installato esclusivamente presso il Comando di Polizia Locale". Il comma 5 dell'art. 4 risulta così modificato: "Le immagini delle unità di ripresa saranno memorizzate in una apparecchiatura server installata presso un ambiente del Comando di Polizia Locale o comunque presso un ambiente ad uso ed accesso esclusivo. Le immagini saranno visualizzate su monitor installato esclusivamente presso il Comando di Polizia Locale e, solo se indispensabile, registrate su diverso supporto Cdrom, Dvdrom, chiave Usb etc." VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie al Presidente. Chi vuole prendere la parola? PAOLO COELI - Consigliere Avevo parlato, prima dell'inizio del Consiglio, proprio dei commi successivi all'articolo, perché questa registrazione su supporto diverso, Cdrom, Dvdrom e chiave Usb poi non viene più ripreso. Al punto 7 si dice: "Successivamente ai 7 giorni solari le immagini sono cancellate automaticamente dal server mediante specifico software, salvo che una ulteriore conservazione non sia ordinata dalla Polizia o Autorità Giudiziaria". Io volevo capire, se possibile, l'eventuale registrazione sul supporto diverso che fine fa e a chi viene consegnata. Perché se io ho un programma che mi cancella automaticamente le registrazioni sul server mi va bene; ma se io poi do a qualcuno e... e dovreste dirmi voi chi sono i tenutari di questi Cdrom, Dvd o Usb, vorrei capire che fine fanno e chi va a cancellare i dati, perché con gli Usb che ci sono adesso, con 16 e 32 giga, io mi tengo una giornata intera su una Usb, e che fine fa? Questo non è previsto, e io pregherei che analizzaste questo problema perché non è una cosa da poco. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Raccogliamo tutte le domande e poi il Sindaco risponde. C'è qualche altra richiesta di chiarimenti oppure di integrazione? TOGNOLO LAURO - Consigliere Lasciamo pure al Sindaco o all'Assessore competente le risposte, però, visto che io sono stato uno dei Consiglieri interessato nella discussione prima del Consiglio comunale, voglio contribuire alla discussione segnalando al mio collega Consigliere che la 9 registrazione delle immagini su supporto diverso dal server può avvenire solo ed esclusivamente su richiesta delle Autorità, sia giudiziarie che di controllo. Quindi la Polizia. Ed anche quelli di Polizia solo su mandato. Quindi l'art. 7 poi sta ad indicare anche "...che l'ulteriore conservazione non sia ordinata dalla Polizia o da Autorità giudiziaria". Questo regolamento, che va ad integrare quello che la legge obbliga di fare, per me, per quello che conosco io, è più che sufficiente. Anche negli ospedali c'è la videosorveglianza ed è regolamentata in questi modi. Sicuramente nessuno di coloro che hanno la delega per potere usufruire di questa attrezzatura può registrare e può mantenere le immagini registrate per motivi diversi da quello che la legge permette. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, chiediamo al Sindaco di rispondere, poi passiamo alle dichiarazioni di voto. FERLIN ALESSANDRO - Sindaco: Io credo che già la risposta l'abbia data il Consigliere Tognolo. Leggendo bene, nel concordare con voi e con anche la richiesta di modifica, stavamo parlando proprio in diretta con l'Assessore all'ambiente che la nostra intenzione... - e qui chiedo se possiamo intervenire - era di autorizzare anche un altro dipendente del nostro Comune alla visura di un monitor, in particolar modo il geometra Rigolin, in questo caso soprattutto ed esclusivamente per quelle telecamere a presidio dell'ecocentro, oppure di altre zone specifiche. Siccome la modifica parla che le immagini saranno visualizzate su monitor installato esclusivamente presso il Comando di Polizia locale, se interpreto alla lettera, nessun altro ufficio di questo Comune può avere un monitor, naturalmente sempre autorizzato, per la visione. Quindi io chiedo che ci possa essere una possibilità, magari sempre demandando la Polizia locale, all'autorizzazione a svolgere questa funzione. Apro anche questa riflessione. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Siccome l'emendamento c'è, se siamo d'accordo e possiamo integrarlo ulteriormente... a questo punto, siccome non andiamo ad incorrere in pareri che vanno a coinvolgere altri uffici, chiedo al Segretario: lei si è già espresso su questo emendamento, o sbaglio? Quindi, se dall'intervento del Sindaco vogliamo ulteriormente... non so, qui si cita solo Comando di Polizia locale, quindi mi sembra chiaro che è solo quell'ufficio che ha competenza su questo, però il Consiglio è sovrano, se riteniamo che il comma 5 dell'art. 10 6 modificato com'è stato proposto sia esaustivo e contenga tutte le precisazioni di cui i Consiglieri necessitavano.... Prego, Consigliere Rossi. GIOVANNI ROSSI - Consigliere Credo che la proposta del Sindaco prima di tutto dovrebbe avere un parere legale, perché qua stiamo parlando di trattamento di dati sensibili; quindi, prima di mettere in visione a personale che tutto è fuorché elementi di Polizia locale, io mi guarderei un attimo, bisogna avere la copertura legale per una cosa del genere. In Commissione siamo stati lì a fare i fiori e i fiorellini proprio sulla copertura legale della cosa; sul regolamento c'è scritto che i dati devono essere controllati e verificati solo in determinati casi. Prima di mettere in giro monitor in visione ad altro personale, io, fermo restando il mio parere, direi che minimo un parere legale è opportuno prenderlo. TOGNOLO LAURO - Consigliere Il Consigliere Rossi mi ha anticipato sulla parte dell'intervento. La legge sulla privacy è chiara ed è molto restrittiva su chi può analizzare e guardare le immagini. Il regolamento già è abbastanza preciso sulla possibilità di indicare una seconda persona, oltre al responsabile della gestione delle immagini per la privacy, che se ho ricordo preciso credo sia il Comandante dei Vigili quello che è stato indicato. Può delegare per competenze specifiche la visualizzazione di quelle immagini, sotto però la sua responsabilità, perché l'area dove tecnicamente un geometra potrebbe essere più specifico nel vedere e nel dare un suo giudizio di quelle immagini, in quell'area potrebbero essere presenti delle immagini che non sono riferite a sversamento di sostanze tossiche o no, visto che è un'area dove si va a consegnare dei rifiuti, ma che potrebbero esserci anche delle altre immagini che non ha diritto di vedere, quindi per legge non può avere un video dove può gestire, con la tecnologia che abbiamo; che quella la conosco perché ero io con delega alla sicurezza nel periodo dell'installazione, una tecnologia che con qualche pulsante o con qualche movimento di rotella la telecamera può guardare a destra e a manca, quindi non può essere messa una qualsiasi persona lì a gestire queste immagini. Credo che dal punto di vista legale sia impossibile consegnare un video e una... perché oltre al video occorre anche un tavolo di comando dell'attrezzatura presso altri uffici. MATTEO BRONZOLO - Consigliere Volevo solo un chiarimento, perché forse io ho inteso in maniera diversa quello che ha esposto il Sindaco. Credo che il concetto sia quello che non viene dato un monitor, o comunque una postazione operativa anche al geometra Rigolin, credo che resti sempre il mandato alla Polizia Locale, che farà controlli in questo specifico caso su attività di 11 abbandono di rifiuti in particolari luoghi, soprattutto se sono rifiuti speciali, e in quel caso sarà la Polizia Locale a dovere dare corso a quella che può essere una segnalazione all'ufficio competente, quindi al geometra Rigolin, quindi non credo... forse ho capito male io, ma non mi sembra di avere capito che ci sia un doppio mandato, o comunque una doppia postazione. BASSAL NABEEL - Consigliere: Scusi Presidente. Noi stiamo parlando di un emendamento sul quale siamo già quasi tutti d'accordo, e adesso ha iniziato a parlare di un altro emendamento dell'emendamento, che non esiste, perciò non abbiamo un parere legale. Per me l'emendamento dell'emendamento non esiste. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Certo. Infatti, non volevo togliervi la parola ma finché ragionavate a voce alta, intervenendo, il Sindaco, d'accordo con il Segretario... se vuole dirlo il Sindaco, ma comunque l'idea era di approvare questo emendamento in modo da non creare nessun tipo di altre interpretazioni; il Sindaco poi, la Giunta, l'Amministrazione porranno un quesito al Garante sulla privacy e se il Garante darà una risposta positiva vedremo di tornare e di rettificare il regolamento. Intanto procediamo con questo, altrimenti non riusciamo. Certamente nessuno voleva fare fughe in avanti, si voleva solo ragionare di questa cosa, quindi procediamo così. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, dobbiamo prima mettere in votazione l'emendamento e poi la delibera. Ripetiamo, il nuovo comma 5 dell'art. 6, come proposto dal Capogruppo del PdL, è: "Le immagini delle unità di ripresa saranno memorizzate in una apparecchiatura server, installata presso un ambiente del Comando di Polizia Locale, o comunque presso un ambiente ad uso ed accesso esclusivi del Comune. Le immagini saranno visualizzate su monitor, installato esclusivamente presso il Comando di Polizia Locale e, solo se indispensabile, registrate su diverso supporto Cdrom, Dvdrom, chiave Usb etc." Questa è la proposta dell'emendamento, alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Si astiene il Consigliere Coeli Quindi un astenuto e tutti gli altri favorevoli. Mettiamo in votazione adesso la delibera: "Adozione del regolamento per la disciplina della videosorveglianza" come è stata presentata dal Sindaco. Chi è favorevole alzi la mano. 12 Chi è contrario? Chi si astiene? Si astiene il Consigliere Coeli. Adesso che abbiamo votato, siccome poi ci saranno altri punti che saranno interessati da emendamenti - non per essere restrittivo nell'applicazione ma è giusto che i Consiglieri ne siano a conoscenza - il nostro regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, che è stato approvato nel 2004 e poi lo abbiamo modificato nel 2007, al capitolo 5, art. 21, comma 5 dice: "I Consiglieri comunali possono presentare emendamenti alle proposte di deliberazione già iscritte all'ordine del giorno del Consiglio, dandone di norma comunicazione scritta, anche via e-mail, da confermare per iscritto prima della trattazione del punto in Consiglio comunale. Questa comunicazione va fatta al Presidente del Consiglio, oppure al Segretario comunale, entro le ore 11 della giornata precedente la riunione. Il Segretario ne cura in via d'urgenza l'istruttoria". E` chiaro che spesso, come nella fattispecie questa sera, questa norma viene interpretata in modo molto estensivo; ma è altrettanto chiaro che alcuni emendamenti necessitano semplicemente di una valutazione da parte del Segretario; ci sono emendamenti a volte, invece, che necessitano di approfondimenti da parte anche degli uffici, quindi invito i Consiglieri, se proprio è impossibile come nella fattispecie procediamo comunque e poi il Consiglio decide, però sarebbe opportuno seguire un po' questo iter. Grazie. 13 PUNTO N. 4 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Punto n. 4 all'O.d.G.: Approvazione dei parametri e di criteri di programmazione per l'insediamento sul territorio comunale di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande. La parola all'Assessore Zeggio per l'illustrazione. FRANCESCA ZEGGIO - Assessore Come abbiamo fatto per il piano delle edicole, anche il rilascio delle autorizzazioni per l'esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande è stato adeguato a quanto la Regione Veneto ha chiesto con la Legge n. 29 del 2007. In questa legge, la Regione Veneto ha chiesto ai Comuni di attenersi a determinati parametri e alcuni criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni e la conseguente applicazione entro i 180 giorni dalla pubblicazione nel Bur. Anche il Comune di Lendinara ha seguito la logica del sistema che prevedeva lo studio per il rilascio delle autorizzazioni appunto di queste attività, in base a degli strumenti di programmazione, di pianificazione e di governo del territorio. Il metodo suggerito dalla Regione Veneto prevedeva alcuni parametri, alcune tipologie quali la concorrenza, l'accessibilità e la sostenibilità. Ovviamente, essendo il piano molto importante perché doveva conoscere o comunque doveva applicare dei criteri e dei parametri che dava la Regione Veneto, sono stati usati degli strumenti urbanistici, quali il Pat, ed è stato quindi affidato ai progettisti del Pat (Veneto Progetti), lo studio e la realizzazione e la proposta di questa suddivisione in aree come richiesto dalla Regione Veneto. Sono state fatte alcune proposte e si è deciso di suddividere, come scelta politica, applicando la massima possibilità di rilascio delle autorizzazioni; il territorio è stato suddiviso in ben 13 zone, di cui 5 sono quelle che danno la possibilità di aprire nuove attività di somministrazione alimenti, ed è stato tutelato il centro storico non dando la possibilità di aprire se non alla cessazione di tre attività attualmente esistenti. Ovviamente queste scelte sono state effettuate su una definizione di alcuni obiettivi, tra cui lo sviluppo, l'innovazione del settore, la tutela del consumatore e dei prezzi, le attività esistenti e alcuni parametri appunto che fanno parte degli indicatori della Regione Veneto. E` stata rispettava la Direttiva Bolkestein, e sono state individuate delle caratteristiche appunto che prevedessero in queste zone, soprattutto in quelle adiacenti al centro storico ed anche alle frazioni, la possibilità di rilasciare alcune autorizzazioni. 14 Ovviamente il piano è stato redatto insieme e con il parere favorevole delle Associazioni di categoria, e di conseguenza questa sera viene presentato. Devo dire un grazie perché comunque il mio è stato un intervento finale, in quanto il precedente Assessore al Commercio aveva già avviato con l'Amministrazione precedente. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: La parola al Presidente della Seconda Commissione, Matteo Bronzolo. MATTEO BRONZOLO - Consigliere Do lettura del verbale della Seconda Commissione consiliare del 12 novembre 2010, con inizio dei lavori alle 18.38. Sono presenti Bronzolo Matteo, Coeli Paolo, Macha Roberto, Ongetta Dario e Dainese Renzo, mentre è assente il Consigliere Turatti. All'ordine del giorno un solo punto: "Approvazione dei parametri e di criteri di programmazione per l'insediamento sul territorio comunale di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande". A seguito dell'introduzione dell'argomento da parte del Presidente della Commissione, viene data parola al responsabile dell'Ufficio Patrimonio e Contratti, dott.ssa Chiara Franceschetti, la quale provvede ad illustrare ampiamente l'argomento ai Commissari presenti. Nella discussione vengono approfondite in particolare le seguenti tematiche: quali criteri sono stati utilizzati per la suddivisione delle zone del territorio comunale ai fini della programmazione di insediamento delle attività; su che base sono stati individuati i requisiti per il subentro delle attività esistenti sul territorio; il problema dell'impatto acustico degli ambienti che offrono anche intrattenimento musicale; la normativa al superamento delle barriere architettoniche, vedi in modo specifico gli ambienti siti in centro storico. Sentiti i vari interventi dei Commissari e Consiglieri presenti alla seduta, la Commissione così si esprime: favorevoli all'unanimità. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie, Presidente. Chi vuole chiedere dei chiarimenti? BASSAL NABEEL - Consigliere: Solo una domanda. Non so se ho capito bene o no. Su tutto il territorio di Lendinara? FRANCESCA ZEGGIO - Consigliere 15 Lo studio è stato fatto su tutto il territorio lendinarese, comprese le frazioni. PAOLO COELI - Consigliere Io volevo fare una dichiarazione di voto. Come prima mi sono astenuto, mi asterrò anche questa volta, non sono incongruente. Abbiamo discusso quella sera in Commissione, e vorrei ribadire che non tollero più, e l'ho già ripetuto altre volte, che ci si riduca tutte le volte a preparare Commissioni... io ho dovuto scegliere, perché c'era il Congresso dell'Anci, ho dovuto scegliere, giovedì sono andato e infatti ho dovuto leggere all'ultimo momento... - ecco il motivo della votazione di prima -ho letto gli argomenti di venerdì, nell'intervallo, con Bronzato, per prepararmi, perché sono arrivato all'ultimo momento, alle sei e mezza. Abbiamo preparato la Commissione e abbiamo fatto le due Commissioni giovedì e venerdì, e oggi è lunedì. Ditemi voi se una persona riesce a leggersi e prepararsi un malloppo del genere, quando abbiamo chiarito quella sera che erano mesi che si stava preparando questo. Allora, io dico, dovete mettere i commissari... lo so che e consultivo, ma chi non è in maggioranza e non fa riunioni preconsiliari sugli argomenti già chiariti, all'ultimo momento sanno questi argomenti e devono prepararsi. Se volete che noi suggeriamo, l'ho già ripetuto, suggerimenti congrui e giusti e non fare le solite prese di posizione come farò questa sera, dovete metterci in condizione di prepararci per fare suggerimenti congrui. Mi sono astenuto prima e mi asterrò, pure avendo votato in Commissione, perché ho sempre detto che in Commissione giudico la questione tecnica, qua faccio politica e io mi astengo perché ritengo non sia giusto mettere i Commissari in queste condizioni. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie, Consigliere Coeli. Lei sa, però, quanto come Capigruppo abbiamo cercato di... più che una responsabilità, qui si tratta di richiamare magari il Consiglio ad essere più attento... PAOLO COELI - Consigliere [fuori microfono - incomprensibile] VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Ma il compito è di tutti, perché ci sono dei Presidenti delle Commissioni che avranno raccolto la sua istanza e la sollecitazione, però è altrettanto vero, e senza nessuna polemica perché la polemica non serve a niente, come Presidente del Consiglio sono stato richiamato anche sulle convocazioni dei Capigruppo; la disponibilità deve essere 16 disponibilità di tutti, non c'è chi deve essere disponibile e chi non può essere disponibile, quindi la sua precisazione la raccogliamo tutti. Se non ci sono altri interventi, poniamo in votazione la delibera n. 4: Approvazione dei parametri e di criteri di programmazione per l'insediamento sul territorio comunale di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande. Chi è favorevole alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Il Consigliere Coeli si astiene. Votiamo per l'immediata eseguibilità. Chi è favorevole all'immediata eseguibilità alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Si astiene il Consigliere Coeli, però ha votato l'immediata eseguibilità anche il Consigliere Ferrarese, il quale non aveva votato prima la delibera ma ha votato l'immediata eseguibilità. 17 PUNTO N. 5 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Punto n. 5 all'O.d.G.: "Approvazione schema di bando di concorso speciale per assegnazione in locazione di n. 24 alloggi per anziani realizzati nel Comune di Lendinara - ex Ospedale. GIANNI ANTONIO SACCARDIN - Assessore Questa sera siamo qui per approvare il bando per l'assegnazione di 24 alloggi in affitto per gli anziani (così è titolato il bando). Non è l'ultimo passaggio, perché se il Consiglio questa sera deciderà di approvarlo, l'ultima parola comunque spetta alla Regione Veneto. Questo bando, la storia di questi mini alloggi è iniziata ancora nel 2001 e se scorrerete se non l'avete già fatto - la delibera troverete tutte le tappe, che io riassumo in trenta secondi. Tutto parte nel 2001 con la legge 21, che promuoveva un programma sperimentale di edilizia residenziale per il disagio abitativo. Proprio il 27 dicembre di quel 2001, il Ministro Lunardi emanava un decreto che aveva proprio il titolo del bando: bando di concorso speciale per l'assegnazione di alloggi in affitto per gli anziani degli anni 2000. Questo è l'art. 1. All'art. 2 definiva l'impegno economico e all'art. 3 definiva i soggetti proponenti, che oltre i Comuni erano anche gli Istituti Autonomi Case Popolari. Per cui si capisce poi anche l'accordo di programma con l'ATER. Nel 2002, a maggio, con decreto, il Direttore Generale emetteva questo bando a livello nazionale, che passava attraverso tutte le Regioni e il 5 marzo del 2003 c'era un accordo di programma tra il Comune di Lendinara, l'U.S.L. 18 e l'ATER. Successivamente si partecipava al bando, veniva data segnalazione alla Regione Veneto e veniva inviato il tutto a Roma. Il progetto risultava primo nel Veneto. Vi ricordo che nel DGR 3204 sono ben 7-8, perché c'era Belluno, c'era Padova, c'era Lendinara, Castelfranco, Jesolo, Verona, con alcuni Comuni lì presenti. Ebbene, il Comune di Lendinara risulta il primo per quanto riguarda il punteggio, proprio perché aveva usato un ambiente pubblico dismesso per il discorso del fotovoltaico, per la domotica e per il risparmio energetico. Con questa stessa delibera del 2005, la Regione ammetteva il finanziamento di oltre 3 milioni di euro, per la precisione 3.093.378. Il Comune di Lendinara ci metteva una sua parte di 163.000 euro e faceva altrettanto con quasi 163.000 euro l'ATER, per la precisione 162.521. L'ATER successivamente immetterà altri 200.000 euro venuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio e 150.000 euro con proprio mutuo. Se fate le somme, arriviamo a circa 3.400.000 euro. L'individuazione poi veniva - ripeto - nell'ATER come il responsabile di tutto il percorso. L'inizio dei lavori nel 2008. A quest'oggi siamo quasi arrivati. Che cosa 18 manca? Qualche allacciamento, l'ultimazione dell'ascensore, il battiscopa sulle scale e poi i collaudi e il tutto sarebbe finito. Il cammino fatto per questo bando. Abbiamo cercato di mettere insieme tutte le parti possibili perché ad oggi, che io sappia, e ho chiesto anche conferma al Direttore Fasiol, nessuno degli altri 7 siti che avevano avuto il finanziamento con la stessa delibera è arrivato, Lendinara arriva per primo in questo percorso di sistemazione di alloggi per anziani. Che cosa è successo? A partire da fine agosto fino a pochi giorni fa, il sottoscritto ha fatto ben sei incontri con la direzione dell'ATER, in particolare il dirigente, il direttore, oltre che il suo personale. Un incontro è stato fatto con il sindacato unitario inquilini ATER, il Sunia; due passaggi, due incontri anche con i rappresentanti della Consulta per la Terza Età; c'è stato un incontro con i sindacati dei pensionati CGIL, CISL ed UIL, presenti sia i responsabili provinciali che i rappresentanti locali. C'è stato un incontro in cui abbiamo invitato tutti i 40 Sindaci, anche se per la verità quella sera oltre al nostro Sindaco erano presenti due Sindaci e un Consigliere aggiunto. Noi abbiamo fatto la nostra parte. C'è stato il contributo praticamente di tutti i Consiglieri, in particolare ufficialmente in due Commissioni consiliari. Quindi 13 incontri. Quali sono gli elementi caratterizzanti? Chi ha guardato il bando, vede che dopo il titolo generale c'è scritto "ai sensi della L.R. 10/96", che è la legge alla quale fanno riferimento tutte le assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata. Sovvenzionata significa con affitti calmierati. C'è anche la convenzionata invece che obbedisce all'equo canone. Che cosa c'è di particolare come primo elemento caratterizzante di questo bando? Che una buona parte viene tratto proprio integralmente dalla legge 10/96. Faccio un esempio. I requisiti per la partecipazione sono ben 9 più uno. Perché 9 più uno e non 10? Perché c'è anche un riferimento alla possibilità che i lavoratori della Regione Veneto emigrati all'estero, se vogliono ritornare possono anche farlo; nel caso volessero ritornare dall'Australia e dall'Argentina ed anche loro concorrere per il bando minialloggi di Lendinara, dovrebbero scegliere il Comune di Lendinara. Questo riferimento lo si trova anche nella legge 10/96. Di questi 10 punti, 9 più 1, ben 6 più 1 (7), sono tratti integralmente da quella che è la legge 10/96. Questo anche perché la Regione desidera che sia così e questo ci dà anche la possibilità che dopo l'approvazione del Consiglio comunale non ci ritorni indietro da parte della Regione. Quali sono questi punti? Il punto n. 1 sulla cittadinanza lo troviamo così sulla legge ed anche in qualunque bando ATER. Abbiamo aggiunto solo mezza riga, quando alla fine dice: "e titolari di una rendita pensionistica". Quindi chi fa domanda deve essere sì un anziano di 65 anni che ha cittadinanza italiana o cittadinanza comunitaria o comunque cittadinanza straniera regolarmente residente, però in possesso di una rendita 19 pensionistica. Questa è l'aggiunta fatta per avere la certezza che c'è un minimo di reddito per sostenere le spese. Il punto n. 3, quello che dice che le persone che fanno domanda non devono essere titolari di proprietà, di usufrutto e di uso, è tratto integralmente dalla legge 10/96. Il punto 4 che praticamente: guarda che se tu hai una casa tua fatta con soldi pubblici, non sognarti, non puoi, non hai i requisiti per partecipare al bando se tu hai fatto quella casa con soldi pubblici. Questo punto n. 4 è tratto integralmente dalla legge 10/96. Il punto che riguarda il reddito complessivo, che per quest'anno è 23.352, è un reddito convenzionale calcolato con la legge 457 e le successive modifiche con la legge 1982. Se voi volete saperne di più posso anche approfondire, ma questo punto è tratto integralmente dalla legge 10/96. Anche il nucleo familiare così come è composto è tratto tutto interamente dalla legge 10/96. Su quel punto n. 5 c'è stata una piccola variazione della Commissione, là dove stava scritto: "per il cittadino di paese non appartenente all'Unione Europea, sono considerati componenti del nucleo familiare i familiari per i quali", prima era scritto: "è richiesto il ricongiungimento da almeno due anni"; al posto di questa frase si scrive non "richiesto", ma "rilasciato il nullaosta di ricongiungimento da almeno due anni prima della scadenza del bando". L'intero punto 5, tranne questa mezza riga, è interamente quello della legge, come lo sono il punto 6, che dice che tu non devi avere ceduto in parte, fuori dai casi previsti dalla legge, un eventuale alloggio ATER da te occupato; come il punto 7 che dice: una persona che occupasse senza titolo un alloggio ATER non può fare domanda di mini alloggi. Quali sono i tre punti nuovi nostri? Sono questi: il numero 9, che è logico, bisogna avere compiuto 65 anni di età; il punto n. 8 che dice: non avere ceduto a figli o discendenti diretti a qualsiasi titolo alloggi di proprietà, di diritto, usufrutto etc. negli ultimi 7 anni; l'altro punto, fra l'altro anche caldeggiato dalla Regione, dove si dà la possibilità non soltanto ai residenti in Lendinara, ma anche ai residenti dell'intera U.S.L. 18, fatta eccezione di Boara Pisani. Dovete sapere che c'è un'anomalia: della Conferenza dei Sindaci fa parte anche il Comune di Boara Pisani che non insiste nell'U.S.L. 18. Allora vedete perché nel punto n.2, dopo avere richiamato i 4 anni continuativi di residenza nel Comune, vengono citati i 40 Comuni, non Boara Pisani, che non insiste nel territorio dell'U.S.L.. Restiamo dentro alla 10/96. Che cosa c'è ancora di 10/96? Di 10/96 abbiamo anche tutta la tempistica, perché una volta approvato il bando da noi e dalla Regione, dovremo fare il bando che dovrà restare esposto 30 giorni, aspettare 45 giorni perché vengano fatte le graduatorie; quando ritorna in Comune, deve restare un mese all'albo, dentro quel mese qualcuno può fare ricorso. Questa tempistica non l'abbiamo inventata noi, è dentro la legge 10/96, ma è dentro anche la 10/96 la formazione delle graduatorie, l'assegnazione 20 degli alloggi che viene fatta in base alla graduatoria, che sembra una cosa normale, ma a parità di punteggio viene prima la persona che ha un reddito inferiore; nel caso sia uguale anche il reddito, si va per estrazione. Questo è scritto nella legge 10/96. Sempre in questa legge ci sono due punti importanti: come si va a definire il canone d'affitto che deve pagare la persona, che è dentro l'art. 18, che prevede due fasce di reddito. Sapete che il totale è 23.252, ma ci sarà una fascia A che va fino agli 11.000 e rotti e la fascia B che va dagli 11.000 e rotti ai 23, per cui chi ha meno paga meno di affitto e chi ha un po' di più paga un po' di più. Ma anche queste regole sono dentro l'art. 18 della legge. Come pure sono nell'art. 18 due cose delicate, che sono la cosiddetta ospitalità o l'ampliamento. Vi faccio capire con un esempio. In casa c'è marito e moglie, uno dei due è non autosufficiente; disgraziatamente muore la persona autosufficiente (anche se moriva l'altro era sempre disgraziatamente), rimane la persona non autosufficiente, che di per sé non avrà la possibilità da oggi a domani di essere ricoverata in casa di riposo (perché sapete come funzionano le cose: bisogna fare le visite, il punteggio sociale, il punteggio sanitario, entrare in una lista d'attesa etc) e quindi in questo caso bisogna avere la certezza che questa persona sia accudita. E` possibile - c'è un articolo della legge richiamato, quindi siamo sempre nel rispetto della 10/96 - chiedere l'ospitalità per 4 mesi. Quindi anche una badante può chiedere l'ospitalità e permettere che la persona in questi 4 mesi possa trovare la possibilità di entrare. Fra l'altro c'è una cosa importante che avete scritto nell'accordo di programma del 2003: l'U.S.L. si impegna a favorire per quanto di competenza una sollecita istituzionalizzazione degli inquilini degli alloggi ATER. Quindi c'è un impegno a monte sia del Comune, ma soprattutto dell'U.S.L., di velocizzare la cosa. Se disgraziatamente non si trovasse questa possibilità e si superassero i 4 mesi, è possibile da parte del Sindaco con un'ordinanza fare altri 4 mesi. E qua va bene, è scritto così. C'è anche un altro punto, il punto che riguarda l'ampliamento del nucleo. Cosa vuol dire? Avete letto che più di due persone non possono stare perché ha una stanza da letto con due posti letto. Se muore una delle due persone, c'è un articolo della legge che prevede che ci possa essere un ampliamento. Come? O sposandosi o convivendo o addirittura adottando un minore. Noi a fronte di questo punto, tra parentesi abbiamo scritto: "nel rispetto dei requisiti del bando". Cosa vuol dire? Che tu non puoi adottare nessun minore, perché se ci sono due persone e hanno tutte e due 65 anni bene; se sono due persone che non hanno tutte e due 65 anni, bisogna che almeno l'altra abbia 60 anni. Quindi se ti sposerai, non ti potrai sposare un trentenne, perché paradossalmente potrebbero farlo tutti e invece di essere un alloggio per anziani diventa un alloggio per giovani. Quindi abbiamo scritto "in ottemperanza a questo", pur essendoci gli elementi di legge. 21 Chiedo una cosa al Presidente del Consiglio. Sul punto 8, dove si parla del canone di affitto cui ho accennato, dove c'è l'art. 18 con le due fasce, ci sono tre righe e mezza che abbiamo aggiunto. Mi sono accorto, Presidente, e lo dico anche al Segretario, che manca una virgola, ma questa virgola è molto importante. Leggo il passaggio: "lo stesso" - cioè il canone calcolato secondo l'art. 18 - "verrà maggiorato di una quota mensile forfetaria a titolo di rimborso spese condominiali" - e qui sta scritto senza virgola - "di riscaldamento, fornitura acqua, energia elettrica, gestite a livello centralizzato e da conguagliarsi in base agli effettivi consumi". Presidente, la mancanza della virgola ci farebbe pensare che le spese siano solo di riscaldamento e fornitura; in realtà sono le "spese condominiali," - e qui occorre la virgola - "di riscaldamento," cioè ci sono tutte le spese. Quindi qui c'è una virgola che manca e non so come la si debba intendere. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: La mettiamo. GIANNI ANTONIO SACCARDIN - Assessore Questo era, volevo che si mettesse subito quella virgola. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: E` l'art. 8? GIANNI ANTONIO SACCARDIN - Assessore L'art. 8, dopo la parola "spese condominiali" bisogna mettere la virgola. Oltre a queste c'è anche il riscaldamento etc.. Le ultime cose dentro alla filosofia della legge 10/96 sono queste e sono le cose più importanti. Dei 19 punti, che fanno parte le condizioni soggettive ed oggettive, che sono quelle che danno i punteggi per entrare in graduatoria, 10 di queste sono prese integralmente dalla legge 10/96; 9 invece sono farina del nostro sacco, nel senso di tutti questi contatti si sono avuti, anche se, per la verità, alcune di quelle voci mantenute come la legge sono state un po' riviste secondo punteggio. Faccio un esempio per tutti: là dove si davano 2 punti agli emigrati di ritorno, gli abbiamo dato 1, quindi abbiamo cambiato leggermente il punteggio, collegialmente in questi 15 incontri. Se andiamo oltre alla 10/96, entriamo nel terreno nostrano. Quali sono i punti che in qualche modo abbiamo fatto nostri? Soprattutto quelli che riguardano il punto 4, quando andiamo a decidere chi deve fare domanda o chi può fare domanda. Avete visto che sono o anziani singoli o coppie di anziani. La coppia può essere sposata o convivente, purché questa situazione sia tale registrata da almeno due anni prima della scadenza del bando. Possono essere 22 anche due persone legate da vincoli di parentela o affinità (parentela vuol dire fratelli, sorelle; affinità vuol dire anche cognati etc.), purché questi siano già depositari di una situazione che due anni prima della scadenza del bando sia tale e comunque non possono essere più di due persone e, se lo sono, una delle due deve essere autosufficiente e, se lo sono, la seconda non può avere meno di 60 anni. Viene lasciato spazio anche a persone non legate da vincoli di parentela o affinità, come dice la legge tra l'altro, purché sempre una sia di 65 anni - se non lo sono tutte e due - e l'altra di 60 ed almeno una delle due autosufficiente. Nostro è il punto - vi ho già detto - che allarga, anche se è stato chiesto esplicitamente con una telefonata all'ATER da parte della Regione, che essendo l'ospedale un bene che insisteva sull'U.S.L. 18, si potesse dare la possibilità a tutti i Comuni presenti nell'U.S.L. 18 di potere partecipare. Un altro punto caratterizzante è questo, che mi fa mettere in bocca le parole dette da due Comuni presenti quella sera delle tre persone, quattro col nostro Sindaco, invitati i 40 Comuni. Con loro abbiamo presentato in Power Point non la sintesi che sto facendo, ma riga per riga. Alla fine che cosa hanno detto due di loro? Hanno detto questo: ci sembra che il bando sia esauriente e onnicomprensivo; ma hanno aggiunto una parola di più: ci sembra equilibrato, per niente partigiano. Perché? Perché sapete che c'è un punto dove viene richiamato anche il punteggio che viene dato alle persone che abitano fuori dal Comune di Lendinara e quelle che abitano nel Comune di Lendinara. Quel punto, se volete ritrovarlo, è il punto A8, si davano 3 punti a tutti gli anziani che abitano nei restanti Comuni, escluso Lendinara, purché siano da 5 anni continuativi. Sono gli stessi punti che vengono dati ad un residente a Lendinara che sia lì da 1 a 4 anni, solo che da 4 anni in poi, ogni 2 anni si dà mezzo punto in più per riconoscere la residenza, perché Lendinara ci ha messo del proprio, ma ci metterà ulteriormente del proprio, perché nel 2003 - stava anche scritto questo - il Comune darà in gestione per 30 anni all'ATER l'immobile, gli affitti etc., però il Comune si impegna ogni anno a versare 361 euro per ognuno dei 24 alloggi come spesa non soltanto per il discorso domande, ma anche per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, la gestione etc. etc.. Quindi il Comune di Lendinara ci ha messo e ci metterà, e vi ripeto, i Sindaci erano pochi, ma sono rappresentativi, diciamo che il 100% di quelli che erano presenti hanno detto che era equilibrato considerare un punteggio aggiuntivo alle persone residenti. Un altro elemento caratterizzante è che si è cercato di considerare le persone più deboli, cioè si dà un punteggio di più a chi ha un reddito inferiore, si dà un punteggio di più a coloro che sono magari in affitto e hanno un affitto che incide notevolmente sul proprio introito da lavoro oppure da pensione, ed anche lì secondo l'idea che chi ha di più è un po' più fortunato di chi ha di meno. 23 Abbiamo dato anche un piccolo punto ma significativo a chi è senza figli, perché avere i figli è comunque una situazione importante. Un punto che potrebbe essere delicato, ma ci ha trovato tutti d'accordo - ripeto questi 13 - era questa filosofia: siccome in quegli ambienti andrà una persona o al massimo due persone, quegli anziani che abitano già tranquillamente nelle case con i propri figli e nipoti, in case ospitali, dove c'è anche il calore familiare, è inutile che vengano a fare domanda, lasciamo la possibilità a chi non ha proprio nessuno. Ma questi sono esclusi del tutto? No, perché se queste persone fossero in un alloggio sovraffollato, precario ed anti-igienico, allora queste sono condizioni che danno la possibilità anche a codesti di potere in qualche modo partecipare al bando. Un'altra cosa invece che ritengo importante e che anche qui chi era presente non ha avuto nulla da ridire. Facciamo un passaggio che è illogico, ma potrebbe anche avvenire, perché questa è la prima esperienza e non abbiamo nessuna simulazione su nessun'altra parte del territorio veneto. Potrebbero, a rigor di logica, venire 24 persone che sono tutte fuori da Lendinara, perché il punteggio favorisce loro. Dopo il primo giorno che occupano i minialloggi, sono di fatto 24 residenti di Lendinara, potrebbero essere 48 se tutti accoppiati, tutti destinati a diventare non autosufficienti, perché è la nostra storia. Chiunque prima o poi diventerà non autosufficiente e quindi tutti dovranno andare prima o dopo, se non hanno la fortuna... ma queste in particolare sono le persone sole, in una casa di riposo. Se le cose stanno così, il Comune di Lendinara dovrebbe integrare la retta per questi 48 e per tutti i 48 che verranno andando avanti, con una spesa che diventerebbe allucinante. Allora nell'ultimo punto, le conclusioni finali, abbiamo scritto una cosa molto importante che leggo per esteso perché ne vale la pena, e chi era presente tra i rappresentanti dei Comuni non ha avuto niente da ridire, e l'abbiamo scritto anche nel regolamento, perché nel bando si può dire sì, ma nel regolamento è fatto capire: guarda che se a uno dei tuoi paesani dovesse essere assegnato un alloggio, ci viene solo se tu, Comune, ti prendi la responsabilità che adesso andremo a leggere: "Gli assegnatari di minialloggi provenienti da Comuni posti al di fuori della sede degli stessi, dovranno produrre idonea documentazione contenente l'impegno del Comune di residenza a sostenere gli oneri di integrazione retta nel caso di un eventuale loro successivo ricovero in qualsiasi struttura protetta. La presente norma si applica solo nel caso sia accertata la necessità del ricovero per l'impossibilità psicofisica dell'interessato a provvedere autonomamente alle proprie esigenze e qualora lo stesso non disponga di risorse autonome al riguardo o messe a disposizione da parte di soggetti terzi - i famosi obbligati - tenuti, ai sensi dell'art. 433 del Codice Civile". Non so se ho dimenticato qualche cosa; l'avessi fatto, dopo magari, nel momento in cui sentirò i vostri interventi, potrò eventualmente rispondere anche a questo. 24 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Adesso la voce della Commissione, c'è la Presidente, però per la Commissione i lavori li ha seguiti il vice Presidente. Quindi, Consigliere Bassal, se vuole, come vice Presidente della 3^ Commissione può dare lettura del verbale. BASSAL NABEEL - Consigliere: Bentornata alla nostra Presidente, alla Consigliera Chiara e congratulazioni per l'evento. La Commissione si è riunita due volte, una volta il 18 ottobre e la seconda volta il 27 ottobre. Il 18 ottobre erano presenti Bassal, Ferrari Sandra, Tognolo Lauro, Turcato Maria Giovanna. Assente giustificata Cestarollo Chiara (il Presidente), assente ingiustificato Munerato Manuela. Assiste alla riunione l'Assessore alle Politiche Sociali, prof. Saccardin, il Presidente del Consiglio, Viaro, i Consiglieri comunali Coeli Paolo e Ghirardello Claudio. Espleta la funzione di segretario la signora Ester Pizzo, in sostituzione del funzionario responsabile. Constatato il numero dei presenti, il Presidente facente funzioni dichiara aperta la seduta e invita a procedere all'esame dell'argomento posto all'ordine del giorno. A questo punto prende la parola l'Assessore ai Servizi Sociali, Antonio Saccardin e illustra, e qui non leggo perché ha appena illustrato. Vado avanti. Al termine della esposizione, la Commissione dispone unanimemente di procedere ad un aggiornamento della seduta, stante la necessità di approfondire anche a livello delle rispettive rappresentanze politiche, alcuni aspetti fondanti del bando medesimo. A questo punto il Presidente Bassal chiede espressamente di potere conoscere se per la realizzazione della progettualità in esame il Comune di Lendinara ha messo a disposizione i fondi nel proprio bilancio, e si riserva di procedere ad una successiva verifica in merito. Penso che l'Assessore abbia risposto che il Comune ha versato, perciò la risposta c'è. Nessuno avendo chiesto ulteriormente la parola, esaurita la discussione, la seduta viene aggiornata al giorno 27. Il 27 erano presenti sempre Bassal, Ferrari, Tognolo, Turcato, assente giustificata Cestarollo Chiara, assente ingiustificata la Munerato. Assistono alla riunione sempre l'Assessore Saccardin, i Consiglieri comunali Paolo Coeli e Claudio Ghirardello. Espleta la funzione di segretario la signora Pizzo. Constatato il numero dei presenti, il Presidente Bassal dichiara valida la seduta e invita i presenti a procedere all'esame dell'argomento. Dopo l'introduzione di rito da parte del Presidente, prende la parola l'Assessore Saccardin, il quale propone una lettura collegiale del testo integrale del bando in esame. Nel corso della seduta, vengono apportate alcune modifiche rispetto alla stesura precedente del testo e relative a (leggo solo alcune cose che abbiamo fatto, perché già 25 l'Assessore ha ampiamente spiegato): residenza da almeno 4 anni continuativi in uno dei Comuni dell'azienda U.S.L. 18; per i cittadini extracomunitari; per componenti del nucleo familiare si intendono familiari per i quali è stato rilasciato il nullaosta al ricongiungimento da almeno due anni prima della scadenza del bando; non avere ceduto diritti di usufrutto, uso o abitazione negli ultimi 7 anni; attribuzione del punteggio per la residenza articolato in progressione biennale sino ad un massimo di 7 punti per residenti del Comune di Lendinara. Al termine dell'illustrazione integrale e della relativa discussione, la Commissione unanimemente approva l'allegata stesura del bando di concorso speciale per l'assegnazione in locazione di n. 24 alloggi per anziani. Nessuno avendo chiesto ulteriormente la parola, il Presidente dichiara chiusa la seduta. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Apriamo il dibattito. Ci sono ulteriori chiarimenti? PAOLO COELI - Consigliere Abbiamo fatto due riunioni esaustive, come diceva l'Assessore, un buon compromesso, perché logicamente ognuno di noi potrebbe cambiare dei punti, punteggi, è un'alchimia; diciamo che l'Assessore è riuscito a mettere d'accordo quasi tutti e questo è il risultato finale. Direi che a prima vista è buono, poi quando andrà in uso si vedrà, perché logicamente poi col rodaggio si vedranno eventuali errori. Prima parlava dell'art. 5 A8. Non so se sia un refuso, ma vorrei fare notare che all'art. 5 A8 c'è scritto: "residenti nel Comune di Lendinara posseduta da". Quindi è o è "residenza posseduta da" o si leva "posseduta" perché non serve a niente. E` all'art. 5 A8, quando si parla di punteggi degli anni, c'è scritto "residenti nel Comune di Lendinara da 4 anni", però in mezzo c'è un "posseduta", per cui credo che prima ci fosse "residenza". Quindi o leviamo "posseduta" o mettiamo "residenza posseduta da". VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Adesso l'Assessore verifica e poi nelle risposte magari ci dà anche questo chiarimento. PAOLO COELI - Consigliere Faccio già dichiarazione di voto. Voto a favore, perché sono d'accordissimo, è stato esaustivo, abbiamo discusso ampiamente e mi trovo d'accordo col regolamento. RENZO DAINESE - Consigliere 26 In realtà ho proposto un emendamento che ho consegnato al Segretario prima dell'inizio della seduta e volevo anche esporlo. L'emendamento si propone di modificare l'art. B4: "presenza nel nucleo familiare di situazioni di particolare rilevanza sociale legate a specifiche problematiche, rispetto alle quali la soluzione del problema abitativo risulta elemento essenziale per il compimento di un progetto in atto in tutela, recupero sociale più proposta documentata e motivata dai servizi competenti". Qua, condiviso con gli altri Capigruppo, avevamo proposto di aggiungere alla fine del capoverso una nota di specifica fra parentesi e quindi fra parentesi andrebbe aggiunto: "assistente sociale, responsabile dei servizi sociali del Comune di riferimento o U.S.L. 18". Volevo anche spiegare da dove nasce questo emendamento. L'emendamento proposto è segnatamente per specificare da chi, persona fisica, può attestare la situazione di disagio abitativo del richiedente: si identifica nella figura dell'assistente sociale per i Comuni che ne sono provvisti, singolarmente o in convenzione con altri, o nel responsabile dei servizi sociali. Inoltre si identifica l'U.S.L., tramite ad esempio il medico di famiglia, che può segnalare le difficoltà dell'assistito, siano esse fisiologiche o patologiche, ma anche di opportunità. In realtà l'obiettivo iniziale della mia proposta di emendamento verteva nell'attribuire un seppur minimo ma significativo punteggio che certificasse come fatto oggettivo il disagio abitativo dovuto nel risiedere in una zona svantaggiata, cioè sprovvista o lontana da servizi primari di cui un anziano necessita. Avevo diviso questi servizi in due categorie: servizi socio-sanitari (studi medici e farmacie) e servizi economici (sportelli bancari e distributori di generi alimentari). Ritenevo e ritengo che sia d'obbligo prestare una attenzione particolare in queste casistiche. Faccio un esempio: tra due casi di persone o nuclei che hanno fatto domanda e hanno ottenuto lo stesso punteggio, quindi hanno difficoltà riconosciute similari, con uguali problematiche e stessi diritti, senza dubbio darei via preferenziale a chi somma le problematiche comuni al fatto di risiedere lontano chilometri dai servizi sopra citati, e questo rispetto al caso similare che nel raggio della sua residenza ha un medico a 300 mt., a 200 mt. ha la farmacia e la banca è posta sotto casa. E` indubbio che per il primo caso citato la difficoltà quotidiana di doversi spostare, soprattutto nella stagione invernale, se non anche in bicicletta, per accedere a quei servizi essenziali, sia senz'altro più penalizzato rispetto al secondo caso; se ci mettiamo nei panni di un anziano, credo che la difficoltà maggiore sia proprio questa, quella di essere isolato rispetto ad un centro nevralgico, dove si collocano tutti quei servizi essenziali e indispensabili per tutti, ma in particolar modo per questa categoria, dove le distanze si amplificano esponenzialmente in rapporto all'età e alle condizioni fisiche. Questa difficoltà a mio avviso va riconosciuta. D'altro canto mi rendo conto che standardizzare la valutazione della distanza, per regolamento, in un bando sovracomunale che prende in 27 esame situazioni territoriali diverse e di difficile omogeneità, si rischia di non centrare l'obiettivo e di essere iniqui, lasciando la valutazione a qualche freddo calcolo matematico. Pertanto ritengo preminente ed opportuno - ecco dove rientra l'emendamento - l'individuazione di figure adeguatamente formate sui parametri sopra citati da applicare, che possono ragionevolmente valutare ed effettivamente segnalare questi casi come degni di attribuzione di punteggi ai fini dell'assegnazione. Concludo augurandomi di essere riuscito a trasmettere a voi tutti la mia preoccupazione ed attenzione per queste persone che hanno queste problematiche. Questo mi ha spinto a proporre di emendare un bando che per il resto ritengo equo ed ottimo. Invito l'Assessore Saccardin, al quale vanno i miei complimenti per il proficuo e come sempre ottimo lavoro svolto, a fare sue queste considerazioni, trasferendole a chi dovrà essere strumento di valutazione ai fini dell'assegnazione dei minialloggi. MASSIMO BOLDRIN - Consigliere Intanto questo bando è il frutto di un intenso lavoro di tutti i gruppi consiliari della Commissione. Come gruppi abbiamo cercato di soppesare e di valutare tutti i parametri che sono contenuti all'interno del bando, cercando di evidenziare anche tutte le fattispecie di situazioni che vi possono essere presenti, e parlo di situazioni di criticità della nostra popolazione anziana. Devo ringraziare l'Assessore Saccardin per il lavoro svolto e per avere coinvolto anche tutte le associazioni, sindacati, i Sindaci, che hanno portato il loro contributo per formulare questo bando. Siamo in presenza di un bando che non è il solito bando ATER per l'edilizia residenziale; qui si va oltre già dalla tipologia di persone che andranno ad usufruire di questi alloggi, perciò persone che hanno minimo 65 anni e con difficoltà economico sociali. Come dicevo, è un bando nuovo, perciò, nonostante la buona volontà di prendere in considerazione tutte le possibili situazioni di disagio presenti nel nostro territorio e in quello dei Comuni afferenti all'U.S.L. 18, qualcosa può essere sfuggito, anche perché è difficile parametrare tutte le fattispecie avendo delle scarse o nulle informazioni di tutti i 40 Comuni. La buona volontà è stata sempre presente. Il bando ricordo anche che nella sua prima stesura, o meglio, dalla sua prima stesura, è stato in alcuni punti proprio stravolto, proprio per il continuo confronto tra i gruppi consiliari, tenendo sempre presente che buona parte di questi punti viene dato dalla Legge Regionale di riferimento. Personalmente sono soddisfatto del lavoro che si è svolto, perché si è cercato di lavorare per ottenere la massima equità verso i nostri anziani. Abbiamo sì dato un punteggio maggiore per i residenti del Comune di Lendinara, ma questo era anche logico e pensabile, visto che il Comune è intervenuto per 163.000 euro e contribuirà ancora per le spese negli anni successivi. Tra l'altro questo bando avrà 28 una durata di due anni e poi tutte le situazioni che eventualmente si presenteranno verranno prese in considerazione nel bando successivo, che verrà modificato ed eventualmente integrato in base alle criticità che ne risulteranno. Quella dei minialloggi è comunque un'ottima risposta che il pubblico, il nostro Comune dà alle istanze di una popolazione anziana che sempre maggiormente ha difficoltà economico - sociali e tante altre. Un'unica cosa mi permetto di chiedere all'Assessore, una particolare attenzione, che alla presentazione delle domande per l'ammissione al bando sia data con la massima chiarezza ogni tipo di informazione, visti i particolari tecnicismi di cui sono composti gli articoli del bando e vista anche la fascia di persone a cui il bando è diretto, proprio per facilitarne la compilazione. BASSAL NABEEL - Consigliere: Un chiarimento. Non si è capito, è un emendamento o non è un emendamento? Se è un emendamento dobbiamo discuterlo, chi parla a favore e chi parla contro. Se non è un emendamento, lui ha fatto la sua proposta, l'Assessore l'ha segnato, ne prende atto e allora parlo di quello che abbiamo discusso in Commissione. Vorrei sapere cosa devo fare. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: C'è un emendamento presentato. BASSAL NABEEL - Consigliere: Allora dobbiamo discutere prima l'emendamento, è così il regolamento, chi parla a favore e chi parla contro. Io voglio parlare contro. Per questo voglio la parola. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Prima avevamo utilizzato... adesso stiamo anche verificando, comunque il dibattito potrebbe essere anche generale; poi è chiaro che l'emendamento va messo in votazione prima della delibera. Se viene votato emenda, cambia la delibera, altrimenti non viene... BASSAL NABEEL - Consigliere: Io prendo la parola solo per parlare contro l'emendamento, come dice il regolamento, perché dice che su un emendamento uno parla a favore ed uno parla contro. Perché a me mi fa venire i nervi perdere tempo ad andare a discutere... lo dice il regolamento, credetemi, se ve lo dico sono sicuro, la conosco come le mie tasche, vuote ma le conosco. 29 Abbiamo detto nella seduta del 18 ottobre - Voce Lendinarese -: "Al termine dell'esposizione la Commissione dispone unanimemente di procedere ad un aggiornamento della seduta, stante la necessità di approfondire anche a livello delle rispettive rappresentanze politiche". Lei, Capogruppo, aveva una commissaria; non ho capito perché non avete presentato questa proposta il 25 quando la Commissione era riunita, e invece la presenta oggi. Dal 18 al 25 c'era abbastanza termini per riunirvi fra di voi, di parlarne e presentarlo, invece che presentarlo in Consiglio comunale e creare questo disagio che sta creando, altrimenti non so a che cosa serve la Commissione. Secondo punto. Il disagio obbligatoriamente deve essere fatto da U.S.L. e dall'assistente sociale del Comune. Lo dice la legge, e quando c'è la legge non si discute e non si emenda la legge dello Stato. E' l'U.S.L., il medico di base e l'assistente sociale che devono scegliere questo, perciò non occorre neanche scriverlo, altrimenti ci prendiamo in giro. Poi noi stiamo dicendo: quello che abita lontano. Quello che abita in via San Rocco non abita nella frazione, non viene considerata frazione, però per venire in centro ha bisogno lo stesso di qualcuno che lo accompagni come quello che abita a Saguedo o a Ramodipalo. Questi anziani hanno sempre o la loro macchinetta o hanno bisogno di qualcun altro che li accompagni anche se non abitano nella frazione. Perciò noi stiamo creando un disagio enorme, una differenziazione, per non dire razzismo, fra chi abita nella piazza e chi abita fuori piazza. Stiamo dicendo che a Lendinara i lendinaresi sono tutti di serie A, non c'è serie A e serie B; che io sempre dico, che l'Amministrazione ha sempre guardato con attimo meglio al centro che le frazioni, lo dico e io l'ho sempre criticato; ma non vado addirittura a mettere che quello che abita nella frazione deve avere un privilegio superiore a quello che abita a 400 o 500 metri dal centro, perché ha le stesse necessità fisiche. E lo dico non solo come Consigliere, lo dico come medico che conosce le necessità di un anziano. Altra cosa. Come faccio a dire che chi abita a Ramodipalo e Saguedo ha diritto a qualche punteggio di più di chi abita al centro di Lendinara, mentre a quello che abita a Rovigo sto dando tanto meno punteggio di Lendinara perché Lendinara sta pagando. Giustamente, io sono favorevole che quello di Lendinara deve avere qualche punteggio di più, ma non posso per quello di Lendinara anche fare A, B, C, D. Ma ci prendiamo in giro? Io sono contrario a questo emendamento, completamente. GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere: C'è un po' di confusione anche in questa discussione, perché bisognerebbe dividere quella che è la discussione di un emendamento, che se ho ben capito non è l'ultima parte che ha esposto il Consigliere Dainese ma è la prima, perché la seconda è stata una 30 provenienza e una considerazione che era stata fatta precedentemente. Non so se sia il caso adesso di parlare dell'emendamento o se invece si fanno delle considerazioni su quello che è l'ordine del giorno di questa sera. Io parto da questo e poi eventualmente vedremo successivamente il discorso dell'emendamento quando verrà esposto in maniera magari più chiara. Stiamo parlando di un progetto molto importante. Ricordo circa due anni fa, quando proprio in questa sala, mentre stavamo portando avanti un Consiglio comunale, il Sindaco ci ha dato questa bella notizia che eravamo arrivati primi in questo bando, in questa gara, davanti ad altre sette ed otto proposte. A distanza di due anni circa, forse anche meno, ci troviamo qui a discutere di questo progetto che in pratica sta iniziando adesso, se vogliamo, perché non è tanto il progetto di costruzione o di sistemazione della struttura dell'ex ospedale ma il vero progetto inizierà nel momento in cui questo bando che questa sera siamo chiamati a votare ci verrà restituito e poi avremo le condizioni per potere proporlo alla cittadinanza. Quindi da qui inizierà il vero progetto importante. Da qui inizierà anche un po' il nostro impegno, perché è vero, come ha detto anche il Capogruppo Boldrin, bisognerà anche stare un po' attenti, in modo particolare la Giunta, l'Assessore, ma anche tutti noi Consiglieri comunali, perché quando si fa un regolamento, quando si fa un bando, soprattutto un bando di questo genere che è un po' una novità, è sempre difficile arrivare alla perfezione, quindi man mano che faremo il cammino probabilmente si troveranno anche delle cose che magari non sono proprio perfette e bisognerà anche un po' rivalutarle, e questo sarà anche il nostro impegno, il nostro compito negli anni prossimi. Non entro nel merito del bando, perché credo sia stato esauriente l'Assessore. Volevo solo puntualizzare una cosa che forse magari è stata detta ma mi è sfuggita. Si parla dei 65 o 60 anni, c'è anche la possibilità, fra virgolette, di entrare anche con meno di 60 anni per i disabili, mi sembra di avere capito, quindi magari dopo è bene specificarlo. Quindi questo è un progetto importante per il nostro paese, per tanti motivi, e vorrei citarne alcuni. Prima di tutto, la cosa fondamentale, secondo me è che va a favorire le persone più deboli, le persone anziane, le persone che hanno difficoltà e a queste si può dare la possibilità di vivere in una situazione sicuramente più dignitosa di quella che hanno nello stato attuale, magari con la propria moglie o con parenti, in modo da non essere soli. Avere vicino anche il Punto Sanità credo sia una cosa importantissima; il Punto Sanità è una cosa che è stata confermata e che credo anche prossimamente sarà appunto anche di visita da parte di Marcolongo, se ben ho capito. Quindi avere vicino il Punto Sanità per le persone che hanno una certa età credo sia un grosso vantaggio e anche un motivo di tranquillità, di serenità. La comodità del centro, sono d'accordo, è 31 una cosa molto importante. C'è una sala polivalente all'interno della struttura, quindi anche questa serve per le relazioni che questi signori possono avere non solo all'interno della propria stanza, ma anche relazionarsi con i coinquilini. Potranno usufruire del servizio pasti. Sono tutte cose credo molto importanti per persone che vivono non dico in uno stato di disagio o di difficoltà ma sono comunque persone che certamente hanno qualche difficoltà in più di altre. Un'altra cosa da non dimenticare per il nostro paese, e non solo per il nostro paese ma anche per le comunità che sono attorno a Lendinara: aprendo un servizio di questo tipo sicuramente si creano anche posti di lavoro. Questo è un qualcosa che va oltre a quella che è la vera e reale sostanza di questi mini alloggi, però non dimentichiamo che una struttura di questo genere apre le porte sicuramente a posti di lavoro, e in una situazione di questo tipo, in una situazione attuale di grossa difficoltà è ossigeno che sicuramente non fa male. Quindi credo che sia stato un cammino vorrei dire anche abbastanza veloce, credo sia stato valutato benissimo questo bando, perché ci siamo trovati diverse volte e tutti i Consiglieri comunali hanno avuto modo di portare le proprie esperienze e le proprie variazioni e questa sera siamo chiamati a dare un giudizio su un qualcosa di molto importante per il nostro paese. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Prima di dare la parola ad altri, solo una precisazione, perché il Consigliere Bassal è sempre molto attento. Leggo l'art. 55 del nostro regolamento: "Art. 55, comma 1: la discussione di ciascun argomento, dopo l'illustrazione fatta dal relatore procede secondo l'ordine seguente: prima c'è la discussione generale, poi c'è la discussione particolareggiata su articoli, capi e voci dell'oggetto, quindi quella più dettagliata", quindi, e lo ringrazio per avere chiesto la precisazione, possiamo continuare prima l'illustrazione generale, quindi i chiarimenti e mi sembra che stiamo esaurendo un po' tutte le richieste, e poi eventualmente formalizzare; ma in Commissione era già emersa da parte del Consigliere Dainese la necessità di proporre questo emendamento, tanto è vero che addirittura a livello di Capigruppo, perché eravamo in Commissione e c'era anche l'Assessore, a livello di Capigruppo è emersa questa cosa e abbiamo indicato al Capogruppo Dainese di parlarne eventualmente con l'Assessore Saccardin. Quindi, visto che siamo in Consiglio, se si vuole includere nella delibera questa ulteriore modifica ed emendare la delibera io credo che il Consiglio, ripeto, è qui e quindi dobbiamo decidere questa cosa. Prima di esaurire la discussione generale, quindi, se non ci sono altre richieste, l'Assessore può dare eventualmente le risposte. 32 Consigliere Azzi, il Consigliere Bronzolo ha già fatto richiesta, solo perché abbiamo un ordine. MATTEO BRONZOLO - Consigliere Lascio la parola al Consigliere Azzi nell'attesa che finisca di leggere Bassal, perché è una risposta rivolta a lui, quindi prego. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Aveva chiesto il Consigliere Dainese ulteriormente, perché c'è la richiesta già prenotata. RENZO DAINESE - Consigliere Non per fare polemica ma l'emendamento era ben altro rispetto alle considerazioni che avevo fatto a margine. Ripeto, anche in considerazione dell'appunto che aveva fatto il Capogruppo Boldrin, che era quello di uscire un po' dai tecnicismi del bando per agevolare le persone che comunque di questo bando dovranno tenere conto. Quindi quella specifica, rispetto alle persone fisiche che possono raccogliere ed accertare le difficoltà, credo che per una persona che legge il bando e che non lo conosce è giusto sapere a chi deve rivolgersi per fare certificare il proprio disagio abitativo. Era quello il discorso che volevo fare in merito all'emendamento. Poi per il discorso dell'emendamento, ne abbiamo fatti tanti in Consiglio; lei, Presidente, ha detto giustamente che l'avevo già proposto in Capigruppo, quindi anche il Consigliere Bassal è un Capogruppo e credo che sia stata trasferita a lui questa mia richiesta. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie a lei. Tra l'altro non sappiamo se abbiamo il Consigliere Bassal o il segretario Bassal! Prego, Capogruppo Azzi. CARLO ALBERTO AZZI - Consigliere Io volevo intervenire per parlare del problema generale che ci pone questo ordine del giorno. Esprimere soddisfazione per la presenza di questo intervento nel nostro paese, tra l'altro ho avuto modo di vedere sia i progetti quando erano stati presentati e anche alcune fasi della costruzione e credo si tratti di un'opera estremamente pregevole, moderna e molto ben azzeccata. Non entro nel merito del bando che è oggetto di discussione perché è stato sviscerato ampiamente sia nelle Commissioni che nelle riunioni anche fra i Consiglieri. Volevo esprimere però alcune perplessità sull'approccio che si ha sulla questione degli alloggi per 33 anziani. So che andiamo a toccare dei nervi scoperti, quando si ha l'intervento pubblico si deve assegnare queste cose alle famiglie più disagiate, quelle che più hanno bisogno, però io credo che oggi il problema degli anziani dovrebbe essere considerato in una visione molto più ampia, nel senso che andiamo tutti verso quelle situazioni che possono a volte anche essere patologicamente gravi o comunque verso una non autosufficienza sempre più spinta, come diceva l'Assessore prima, che toccano un po' tutti. D'altronde, per quanto riguarda la questione economica, gli Enti a questo preposti si trovano continuamente in difficoltà, perché quando si assegnano gli alloggi alle famiglie poverissime non si hanno remunerazioni per l'affidamento dell'alloggio e lo Stato o chi per esso dà sempre meno soldi per la loro manutenzione. Ma non è tanto questo l'oggetto su cui volevo intervenire, è che siamo in uno Stato, ma anche nel nostro Polesine, in una situazione in cui circa l'80% delle famiglie vive in abitazioni di proprietà, per cui che potranno fare domanda per questi alloggi secondo me ce ne saranno pochissimi, perché se dobbiamo andare a scegliere gli anziani che non hanno una casa, non si capisce bene, siccome la domanda la fanno prima, se hanno già venduto la casa abitano con i figli o con qualcuno di loro e quindi si trovano in una condizione abitativa non disagiata e perciò non rientrano per niente proprio nella graduatoria che è prevista da questi bandi, che sono quelli dell'edilizia residenziale pubblica, degli alloggi popolari tout court. Quindi la preoccupazione che volevo esternare è che non si risponde appieno, nel modo con cui si dovrebbe oggi, a creare queste esigenze, perché anche un anziano che ha fatto una vita lavorativa, che ha fatto l'impiegato o l'operaio etc., che ha vissuto dignitosamente, si è costruito la casa etc., non riesce a potere avere quel mini alloggio; mentre in realtà l'idea era molto bella, cioè più di qualcuno ricordava che si è creata un'area in cui possono esserci mini alloggi in cui loro si ritrovano, sono vicini al Punto Sanità, sono vicini a delle chiese, alle farmacie, alla piazza, al bar, cioè si è creato quel contesto che può essere ideale per quando si ha quell'età per cui non si ha più capacità di movimento, si ha bisogno di assistenza etc., però resto perplesso sul fatto che si riesca a dare questa risposta al mondo degli anziani com'è oggi. Sono perfettamente cosciente che tutto questo cozza con il problema che, essendo stati usati dei soldi pubblici, questi devono prioritariamente essere a disposizione di chi ha più bisogno; però sarà molto difficile scegliere effettivamente e riuscire a dare risposta alla domanda sempre più pressante che ci sarà da parte degli anziani di avere quel tipo di alloggi. Mi si dirà che chi ha i soldi può effettivamente andare anche in strutture. Ma dove va? Nella struttura di Canaro? In altre strutture che ancora devono sorgere e che fanno fatica ad essere trovate? Io credo che quella era una risposta giusta, in centro città, con tutti quei servizi che io e tanti altri abbiamo ricordato. 34 Spero di essere smentito dai fatti e che quegli alloggi vengano collocati e siano usufruiti, però ho il timore che ci sarà anche difficoltà proprio a dare risposte. Soprattutto secondo me c'è una categoria di persone, di anziani in questo caso, che hanno redditi medi, che non sono né ricchi e né poveri, che non troveranno risposte né da una parte e né dall'altra, e né arrangiandosi completamente economicamente per andare in certe strutture pagando di tasca propria, e lì non potranno andare perché sono considerati troppo ricchi per avere diritto a quell'alloggio. Quindi è bene avere cominciato, però teniamo presente che i problemi che sempre più, da qui in avanti, visto che vivremo sempre di più, ci troveremo di fronte, sono questi che ho appena elencato. GUGLIELMO FERRARESE - Consigliere Vediamo che questo bando è un bando molto importante, perché il problema della terza età interesserà sempre di più la nostra società, per il fatto che è strettamente connesso all'innalzamento dell'età anagrafica e a ridotto numero dei componenti dei nuclei familiari. Vorrei ricollegarmi un attimo all'excursus che ha fatto l'Assessore - in maniera come sempre meticolosa - sulla delibera 16 del 5 marzo 2003. In questo caso, il Comune, come soggetto attuatore, si prestava all'utilizzo della professionalità e competenza della Casa Albergo per Anziani e dall'altro lato l'U.S.L., come sempre soggetto attuatore, doveva garantire un presidio sanitario a sostegno negli occupanti degli alloggi, che mi sembra di avere capito dal Consigliere che si dovrà fare. Comunque chiedo a lei se questi obiettivi ci sono ancora o se si sono fermati. Entrando nel merito del regolamento - io ci tengo ad entrarci -, partendo dall'art. 3 "Requisiti per la partecipazione", al punto 1 io mi fermerei a "Europa", cioè a "cittadinanza italiana o cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione Europea" e passerei al numero 2. Anche perché lei fa sempre riferimento alla legge 10. La legge 10, all'art. 1, lettera A, dopo "Europa" c'è un punto, e poi dice "Il cittadino di altri Stati è ammesso se tale diritto è riconosciuto in condizioni di reciprocità da convenzioni o trattati internazionali". Qui non è detto che noi abbiamo dei trattati che siano rispettati anche in altri Stati. Per quanto riguarda la residenza, sempre al punto 2, per noi 4 anni sono pochi; per noi servirebbero almeno 10 anni in quanto il nocciolo della questione, per noi della Lega Nord è quello di garantire che gli alloggi vadano ai nostri anziani lendinaresi, polesani prima di tutto, poi, se avanza, agli altri. Quindi riteniamo opportuno suggerire dei criteri che tengano adeguatamente conto del tempo di maturata residenza nei Comuni, così da agevolare quei cittadini che vi abitano da sempre. 35 Per quanto riguarda i punteggi di priorità, come condizioni soggettive, sarebbe secondo noi da modificare anche il punteggio relativo al punto A.3 "Presenza nel nucleo familiare di una persona di età superiore a 60 anni non autosufficiente", qui abbiamo messo punti 2; io suggerirei di ricollegarmi alla legge 10, dove il punto 4 dell'art. 7 dice di inserire 4 punti. Il successivo punto A.4 "Presenza nel nucleo familiare di una persona portatrice di handicap", voi avete inserito 2 punti, io in questo caso suggerirei di adeguarmi alla legge 10, dove al punto 5 dell'art. 7 ci sono 5 punti. Per quanto riguarda i residenti, cioè A.8, nel Comune di Lendinara in questo caso, ma in più di qualche Comune ho visto che hanno applicato questa classifica: oltre i 10 anni 3 punti, oltre i 15 anni 6 punti, oltre i 20 anni 8 punti. Questo è anche sostenuto da una fonte giuridica, perché la Legge Regionale 10, all'art. 7 prevede che le graduatorie di assegnazione degli alloggi siano formate sulla base di punteggi assegnati e di criteri di priorità indicati dal medesimo art. 7, il cui punto 10 del comma 1 consente ai Comuni di assegnare da 1 a 8 punti in rapporto alle particolari situazioni presenti nel territorio. Quindi, se noi attribuiamo 3 punti oltre i 10 anni, 6 punti oltre i 15, che facendo le somme del 05 ogni due anni siamo lì vicini, è un punto in più, da 7 passiamo a 8 per oltre i 20 anni, rispettiamo anche questa normativa in quanto questa competenza dell'adozione dei presenti criteri è anche supportata da uno schema giuridico. Infatti il Testo Unico degli Enti locali, il 267/2000, stabilisce che le attribuzioni del Consiglio sono limitate a quelle indicate dall'art. 42; ed ai sensi dell'art. 1, comma 4 dello stesso Testo Unico, dice che le leggi della Repubblica non possono introdurre deroghe al presente Testo Unico, se non mediante espressa modificazione delle sue disposizioni. Pertanto nemmeno una legge regionale può attribuire nuovi compiti al Consiglio e competenze nell'adozione di questi criteri, e questi criteri appartengono esclusivamente alla Giunta. Mi sembra di avere finito. Nel caso, intervengo dopo la sua risposta. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Io direi una cosa, ma non è una risposta che do perché non tocca a me rispondere; capisco che l'argomento è importante, è importantissimo, però l'iter procedurale prevede che ci sia la Giunta che licenzia una proposta, la proposta arriva in Commissione, e nella fattispecie questo argomento è stato trattato in quante Commissioni, Assessore?, tante! Cioè arrivare in Consiglio comunale e... adesso io non so se abbia intenzione il Consigliere Ferrarese di presentare un emendamento, ma a questo punto mettiamo un po' di ordine e vediamo di analizzare passaggio per passaggio, perché altrimenti discutiamo delle ore e poi alla fine non sappiamo nemmeno cosa votare. 36 Finiamo ora la discussione generale, quella che è stata impostata con una analitica presentazione da parte dell'Assessore, quindi se su quella presentazione ci sono ulteriori chiarimenti da chiedere e passaggi; poi passiamo agli emendamenti, che a questo punto mi sembra sono più di uno. Anche lì, però, gli emendamenti vanno formalizzati. Il Consigliere Dainese ha formalizzato l'emendamento; lei, Consigliere Ferrarese, se vuole presentare l'emendamento bisogna formalizzarlo, poi il Segretario si pronuncia e dopo di che mettiamo in votazione gli emendamenti. Io sto semplicemente facendo la sintesi, perché siccome ne capisco poco io, a questo punto credo che il pubblico ne capisca meno, noi Consiglieri siamo... quindi io sto ripetendo esattamente quella che è la cronistoria di questa ultima oretta. Poi il Segretario ci dirà se è possibile o non è possibile fare queste cose e quindi iniziamo anche noi sul campo ad imparare quello che è possibile e quello che non è possibile fare, altrimenti ad ogni Consiglio comunale poi non facciamo passi in avanti. Allora a questo punto concludiamo la discussione generale, quindi chiedo se ci sono altri Consiglieri che devono chiedere indicazioni o approfondimenti. Se non ci sono Consiglieri che devono chiedere indicazioni o approfondimenti passiamo ad approfondire gli emendamenti che sono stati presentati. A questo punto quanti sono? C'è quello del Consigliere Dainese, che dovrebbe sintetizzarlo per cortesia, oppure se lo fa l'Assessore poi nella replica, e intanto facciamo questo. GIANNI ANTONIO SACCARDIN - Assessore Per quanto riguarda Coeli, lì c'è un refuso, nel senso che c'è un errore di battitura, perché non si può dire "residenti nel Comune di Lendinara posseduta", ma "residenza nel Comune di Lendinara posseduta", quindi è proprio un errore di battitura. Questa è la prima. Per quanto riguarda quello che aveva detto il signor Boldrin, di avere una particolare attenzione perché venga data la massima... è bene che si sappia che ne abbiamo già parlato anche con i medici di Medicina Generale, i quali avranno anche loro il bando, una volta approvato, ed era nostra intenzione, sia con loro che con i sindacati, di chiamarli e spiegare bene in modo che anche loro diventino poi occasione, perché mi dicevano i medici che sono tante le persone che chiedono informazioni su questo. E qui rispondo anche alle perplessità di Azzi, ma aspettavo che entrasse per dire anche che abbinato al bando c'è una pagina di regolamento dove prevediamo che se proprio dovesse succedere che il 24 ci sono 12 domande, rivedremo il bando subito, senza aspettare la scadenza dei due anni, in modo da andare eventualmente a risistemare, perché questa è una esperienza totale, collegialissima, perché sfido che ci siano 15 incontri con tutto il mondo per riuscire a quadrare in qualche modo quello che era il discorso. 37 Ghirardello ha precisato una cosa, che trovate nel bando. Abbiamo sempre fatto la differenza che, se ci sono magari due persone, una 65 e l'altra meno 60, se c'è un figlio disabile che ne ha anche 52, lì non facciamo differenza, se è una mamma con figlio disabile non chiediamo quanti anni abbia questo figlio disabile. Questo era già dentro a quello che era l'argomento. Dainese, io ho capito l'intenzione nobile che c'era dietro, ma presentata così avrebbe creato grossi problemi, e spiego come la sento. Se dobbiamo dire a tutti i Comuni che bisogna vedere quanto si è lontani da una farmacia etc., potrebbe succedere che uno è a 3 km. dalla farmacia ma a 100 metri dei generi alimentari, un altro è a 300 metri dai generi alimentari ma è a 700... non è più possibile registrare questa cosa. Mentre quel punto B4, dove ci può essere un assistente sociale che dice: ci sono due anziani che abitano magari vicino all'Adige, sono soli, non hanno figli, non hanno vicini di casa, uno dei due è non autosufficiente, questa è veramente una situazione di grosso disagio, per cui il passaggio in struttura diventerebbe... Questo è già previsto al punto B4. Poi si parlerà dell'emendamento, dico come l'ho inteso io. Siccome diceva prima Boldrin che dovremo lavorare tutti in modo che sia il massimo della comprensione. Allora, anche se è scritto che in una parentesi si possa specificare... guardate che chi ha letto "servizi competenti", non è una cosa difficile, o è l'assistente sociale o il servizio sociale o il servizio sanitario; una parentesi così potrebbe essere di maggiore chiarezza per chi legge. In questo senso io non avrei grosse difficoltà in questi termini - è andato via Azzi, quindi ho già detto - se dovesse succedere, perché ci sono queste possibilità. Poi il bando non è sfacciatamente per chi è in difficoltà, ci sono 19 voci, le voci che guardano il reddito sono 2. Ve le leggo. Una dice: nucleo familiare il cui reddito convenzionale non superi l'importo di una pensione minima Inps, 4 punti; però se lo supera fino ad un massimo del 20%, 2 punti, 2 punti di differenza. Se andiamo a sommare tutti i punti che ci saranno andiamo verso i 30 e i 40. Quindi abbiamo tenuto conto di questo, ma non è che quel punto lì sia un punto che va a gestire sull'altro. Volevo anche ricordare un'altra cosa. I mini alloggi dovevano essere 28, sono 24 per adesso, ma sono stati anche ricavati degli spazi per farne arrivare fino a 31 e quindi ce ne saranno altri 7. Con gli altri 7 si potrà anche ragionare su una possibilità che vada diversamente da questo e, non solo, non è vero che tutte le persone che hanno una casa non possano, sta scritto al punto 3 che una persona non ha requisito se il 6% del suo valore catastale supera il 50% di una pensione minima Inps. Una pensione minima Inps è 460,97, che per 13 mensilità fa 5.996,21. Il 6% di quello significa che se uno ha una casa con una rendita di 50.000 euro è ancora dentro per fare domanda. Quindi non è che se uno ha una casa per forza... 38 Sull'altro punto che diceva Azzi, le persone che stanno bene, in una casa comoda, calda, con figli, parenti etc., ma scusate, ma non è quello il luogo migliore che ci sia? Se lì invece c'è sovraffollamento, precarietà e anti-igienicità siamo noi i primi a dire che vengano fuori gli anziani da lì, che vivono bene loro e vivono bene anche i loro figli. Quindi non c'è l'intenzione di favorire solo una direzione, ma siccome riteniamo che a 65 anni la cosa più importante sia il calore che si può avere dai figli e dai nipoti, là dove c'è, rimanga! Non mettiamo in gioco altre possibilità, e cioè che uno dica "se vanno fuori loro, stiamo più larghi noi" no!, non era quello lo spirito. Già che rientra Azzi, su una perplessità che aveva: dovesse succedere che non si faccia il numero, che siano solo 12 domande, abbiamo già previsto nel regolamento di fare subito un bando integrativo rivisitando. E dicevo anche che alla fine questi sono 24, ma ce ne saranno altri 7 alloggi che verranno; su quelli si può studiare anche una tipologia di bando diverso. Fino a qui le risposte. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Grazie, Assessore. Adesso sospendiamo cinque minuti. Invito i Capigruppo in ufficio dal Sindaco, così mettiamo in ordine un po' l'impostazione dei vari interventi che sono stati fatti, soprattutto le varie richieste di emendamento, perché è vero che l'emendamento viene proposto, ma un emendamento che sia minimale rispetto al testo del regolamento è una questione, un'altra è emendamento che sia regolamentario, che cambi completamente tutto. Non può cambiare l'impianto, altrimenti vale la pena di votare e ritiriamo l'argomento. Ma non è questa, mi sembra, l'intenzione da parte del Consiglio, quindi ci fermiamo cinque minuti. Invito anche l'Assessore Furegato, visto che comunque per il punto 6 avremmo fatto una pausa con Capigruppo, facciamo il punto 5 ed anche il punto 6, così sistemiamo tutto l'ordine del giorno. [Il Consiglio comunale viene temporaneamente sospeso] VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Riprendiamo il Consiglio. Solo la Consigliere Cestarollo è andata via, gli altri ci sono tutti. Dopo la riunione dei Capigruppo credo che non ci siano più interventi di chiarimento. 39 Darei la parola all'Assessore Saccardin in una ulteriore replica, se ha qualche altra precisazione da fare, ma anche illustrare l'emendamento presentato dal Consigliere Dainese, così mettiamo in votazione prima l'emendamento e poi la delibera. Nella dichiarazione di voto, poi, il questa sera facente funzione di Capogruppo della Lega potrà eventualmente chiarire il voto ed anche la proposta come è maturata. GIANNI ANTONIO SACCARDIN - Assessore Un po' facendo sintesi anche di quanto detto prima, per essere certi. La prima aggiunta, che non è emendamento, è quella famosa virgola al punto 8, dove era scritto "di una quota mensile forfetaria a titolo di rimborso spese condominiali," - virgola - "di riscaldamento, fornitura..". è quella virgola lì. Poi senz'altro c'era un errore di battituta al punto A8, perché c'è scritto: "residenti nel Comune di Lendinara posseduta", vuole dire la "residenza nel Comune di Lendinara posseduta", quindi quello è un errore di battitura. Per quanto riguarda l'intervento di Dainese, mi pare che non tutti l'abbiano capito bene, perché lei ha cercato di motivare qual era il pensiero in origine che aveva, poi ha fatto una proposta. Che però sono un po' staccate, anche se la seconda, la proposta era legata al pensiero in origine. Qual era il pensiero in origine? Quello di andare a considerare le persone che possono abitare lontani o studi medici o da posti dove vendono generi alimentari, sportelli, con il rischio che uno è vicino ad uno e lontano dall'altro. C'è un rischio grosso lì, dobbiamo capire. Mentre il punto B4, che avevamo noi, e lo rileggo lentamente: "Presenza nel nucleo familiare di situazioni di particolare rilevanza sociale legale a specifiche problematiche" - quindi, se le persone sono lontane, non hanno figli, uno non è autosufficiente, non hanno macchine etc., qui si rientra tranquillamente "rispetto alle quali la soluzione del problema abitativo" - che vuole dire mini alloggi "risulta elemento essenziale per il compimento di un progetto in atto di tutela per il recupero sociale, su proposta documentata e motivata dai servizi competenti.", e qui dice: io aggiungerei, tra parentesi, assistente sociale, o servizi sociali, e U.S.L. 18. Perché? Perché se lo spirito è quello che diceva prima il Capogruppo del PdL, di fare capire bene alla gente e che uno non si va poi a domandare quali sono i servizi competenti, sa che è il Comune ed è l'U.S.L., queste sono le due entità: il Comune nella sua assistente sociale e nel responsabile del servizio sociale, e l'U.S.L. 18 per quanto ha i suoi servizi e competenze. Questo era. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Allora mettiamo in votazione l'emendamento come è stato appena illustrato dall'Assessore... 40 INTERVENTO DI... [fuori microfono - incomprensibile] GIANNI ANTONIO SACCARDIN - Assessore Assistente sociale del Comune di riferimento, o responsabile del servizio sociale o U.S.L. 18. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Questo che ha appena precisato l'Assessore Saccardin lo mettiamo in votazione. Chi è favorevole? Chi è contrario? Il Consigliere Bassal. Chi si astiene? I Consiglieri Turatti e Ferrarese. Votiamo adesso la delibera. Pongo in votazione il Punto n. 5 all'OdG: "Approvazione schema di bando di concorso speciale per assegnazione in locazione di n. 24 alloggi per anziani realizzati nel Comune di Lendinara - ex Ospedale" la delibera come è stata illustrata dall'Assessore Saccardin. Chi è favorevole alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? I Consiglieri Turatti e Ferrarese. Votiamo l'immediata eseguibilità. Chi è favorevole all'immediata eseguibilità alzi la mano. Approvata all'unanimità. 41 PUNTO N. 6 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Punto n. 6 all’O.d.g.: Approvazione ordine del giorno contro la condanna a morte dell'Iraniana Sakineh Mohammadi. La proposta è senza delibera, è chiaramente solo un ordine del giorno, viene proposto dall'Assessore Furegato su richiesta della Commissione Pari Opportunità. FUREGATO GABRIELLA - Assessore: Come ha detto il Presidente, questo ordine del giorno viene proposto dall'Assessore alle Pari opportunità e dalla Commissione Pari Opportunità. Mi permetto di fare alcune considerazioni su questo caso internazionale, relativo alla violazione dei diritti sulle donne. L'Assessore alle pari opportunità Gabriella Furegato, su mandato della Commissione Consiliare per le Pari Opportunità, illustra al Consiglio Comunale la vicenda dell'iraniana Sakineh. Sakineh è una donna iraniana che si trova nel braccio della morte in Iran dal 2006. lI suo caso è internazionalmente noto, dopo la condanna a morte tramite lapidazione per il reato di adulterio. Fu condannata per la prima volta il 15 maggio 2006, da un tribunale di Tabriz, per il reato di "relazione illecita" con due uomini in seguito alla morte del marito. Fu condannata a ricevere 99 frustate, e la condanna venne eseguita. Nel settembre 2006 ricevette una nuova condanna quando un tribunale penale accusò uno dei due uomini per il coinvolgimento nella morte del marito di Mohammadi Ashtiani. Per questo la donna venne condannata per adulterio, e condannata a morte per lapidazione. Malek Ejdar Sharifi, capo della magistratura nella provincia di Azerbaijan, affermò che "è stata condannata alla pena capitale per aver commesso omicidio e adulterio". La Corte Suprema iraniana confermò il 27 maggio 2007 la sua condanna a morte. Essa fu in seguito rinviata. Il 12 agosto 2010 fu trasmesso dalla prigione iraniana di Tabriz un programma televisivo di Stato con la confessione della Ashtiani per adulterio e per il coinvolgimento nell'omicidio del marito. Il suo avvocato sostenne che era stata torturata per due giorni prima del colloquio. Il 20 Agosto il "London Times" pubblicò la foto di una donna senza velo indicandola erroneamente come Mohammadi Ashtiani. Il 28 settembre 2010 Sakineh è stata condannata alla pena capitale mediante impiccagione per l'omicidio del marito" (quindi lei ha subito due condanne, in definitiva, per lo stesso reato, la lapidazione e l'impiccagione) 42 "Il 2 novembre 2010 il Comitato Internazionale contro le esecuzioni ha riferito che le autorità di Teheran hanno dato l'autorizzazione alla condanna, da eseguire nella prigione di Tabriz il 3 novembre, quando invece Mina Ahadi, la portavoce del Comitato internazionale contro le esecuzioni, ha dichiarato che Sakineh non è stata giustiziata. Le pressioni sul regime di Teheran dei governi occidentali, tra cui il Governo Italiano tramite il Ministro Frattini, avrebbero contribuito alla decisione. La campagna internazionale, organizzata dai suoi due figli, ha fermato l'imminente esecuzione di Mohammadi Ashtiani nel luglio 2010, ma non ha bloccato la sua condanna a morte. Proteste si sono verificate in numerose città tra le quali Roma, Londra e Washington. Varie organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto di fermare la sua esecuzione tra cui "Avaaz", "Amnesty International" e "Human Rights Watch" così come vari membri di spicco del panorama internazionale. A sostegno della sua liberazione è stata redatta una petizione che è stata firmata da diverse persone, tra cui Carla Bruni. Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha parlato del caso Ashtiani in una dichiarazione del 10 agosto 2010 che esorta l'Iran a rispettare le libertà fondamentali dei propri cittadini". L'ordine del giorno che io propongo ai Consiglieri è questo: "Ritenuto che le imputazioni contro Sakineh Mohammadi Ashtiani siano in contrasto con i più elementari diritti umani sulla base della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, la quale rifiutando pratiche come la schiavitù e la tortura, considera diritti umani la sicurezza della persona, la protezione da parte della legge, la libertà di movimento e di parola, la libertà di religione e di assemblea, nonché i diritti alla sicurezza sociale, al lavoro, alla salute, all'educazione, alla cultura ed alla cittadinanza, riaffermando chiaramente il concetto che tali diritti umani si applicano egualmente a tutti "senza distinzione di alcun tipo quale la razza, il colore, della pelle, il sesso, la lingua o altro status". Considerato che l'iraniana Sakineh Mohammadi Ashtiani è oggi il simbolo della difesa della dignità e dei diritti delle donne del mondo. Evidenziato con preoccupazione, che in più parti del mondo si verificano gravi episodi lesivi della dignità delle donne. Esprime la più ferma e totale contrarietà alla condanna a morte di Sakineh Mohammadi Ashtiani, ritenendo tale atto gravemente lesivo dei più elementari diritti umani e della dignità delle donne. Dispone che il presente atto sia trasmesso all'Ambasciata Iraniana di Teheran a Roma, al Ministero degli Esteri, alla Regione Veneto, all'Amministrazione Provinciale di Rovigo ed ai Comuni della Provincia di Rovigo". 43 Io non voglio addentrarmi sul fatto della sua colpevolezza o non colpevolezza, perché in Capigruppo si faceva questa considerazione. Questo ordine del giorno che propongo all'assemblea non è per giudicare, è solamente per l'atto che viene rivolto nei confronti degli esseri umani, quale può essere la lapidazione, l'impiccagione, ma questo è rivolto a tutti gli esseri, come ho detto, uomini, donne, indistintamente dalla loro provenienza e dalla loro cultura. Volevo precisare questo in quello che io propongo questa sera. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: I Capigruppo? Prego, Consigliere Azzi. CARLO ALBERTO AZZI - Consigliere Io faccio un plauso all'Assessore e alla Commissione Pari Opportunità per avere portato all'attenzione del Consiglio comunale questo argomento, perché è fortemente sentito da tanta gente, ha colpito moltissimi in Europa. Adesso non intendo usare parole troppo grosse, ma credo che la "civiltà occidentale", tra virgolette, sia molto colpita da questo tipo di cose. Non intendo apportare cambiamenti ma fare alcune precisazioni o sottolineare alcuni aspetti importanti. In effetti, più che ritenere le imputazioni, io ritengo che le pene che si intendono infliggere a questa donna sono da condannare in toto, in primis per la pena di morte sulla quale credo che noi italiani siamo tutti o quasi sicuramente contrari e riteniamo che sia un segno della civiltà della nostra cultura, della nostra tradizione ritenere che non si debba mai colpire qualcuno con la morte, perché vuole dire utilizzare un atto che non è permesso a noi uomini uccidere degli altri, anche se hanno delle colpe gravissime, tipo l'omicidio o altre cose anche più orrende. In questo senso credo che noi dovremmo impegnarci a tenere viva questa cosa e indignarci sempre quando viene applicata la pena di morte, sia che questa venga applicata negli Stati Uniti d'America, o in Cina, o in Iran, o in Arabia Saudita. Credo che ci debba essere un grande fattore proprio di civiltà. A me ha fatto piacere che il Ministro degli Esteri, parlando anche di questo argomento abbia sempre detto che l'Italia è contraria alla pena di morte ovunque e in qualsiasi modo essa venga eseguita. Quindi noi dobbiamo esprimere per primi questo concetto. Però credo che siamo fortemente colpiti poi anche dal tipo della cosa, perché si parlava di lapidazione. E` vero che adesso hanno deciso che non dovrebbe essere eseguita - anche se non si è sicuri di questo -, e qui allora ci addentriamo a parlare anche di un'altra cosa. Sono convinto, da diverso tempo, perché credo che tutti siamo stati sollecitati a riflettere sui nostri rapporti verso le altre culture e le altre religioni, in questo mondo globalizzato e dal fatto che ormai da vent'anni a questa parte anche l'Italia è presa in considerazione 44 da tanti stranieri dei Paesi poveri, in particolare musulmani, che vengono a cercare lavoro da noi, quindi noi ci stiamo scontrando con questo. Scontrando nel senso che ci troviamo di fronte a questo fatto sul quale dobbiamo metterci in una posizione di riflessione e cercare di capire. Con tanti io sono in contrasto nel pensare che queste cose possano essere bloccate; sono convinto che a causa dell'estrema povertà del terzo mondo è irrefrenabile l'ondata di persone che verranno verso i Paesi più ricchi per cercare di trovare una soluzione alla loro esistenza e per vivere meglio. Vuole dire battersi contro i mulini a vento pensare di creare dazi o dogane o qualcosa per bloccare questo fenomeno. Noi, se abbiamo senso anche di realismo, dobbiamo capire come si può fare a convivere con le altre culture, con le altre religioni. Questo è il grosso problema. Fatta questa premessa, intendo manifestare alcune opinioni che ho formato dentro di me. Io credo che sarà possibile di dialogo, soprattutto con la religione musulmana, se anche loro cominceranno a prendere in considerazione due cose che per la mia formazione sono irrinunciabili: concepire la vita dello Stato, che lo Stato deve essere laico. Loro devono ammettere che ci deve essere laicità nella conduzione dello Stato. Questo vuole dire che nessuno rinuncia alla propria religione, ma quando si va a governare, quando si va a guidare le istituzioni pubbliche, bisogna avere una visione ampia che prenda in considerazione tutti ed avere rispetto degli altri. L'altro punto fondamentale è che non si può tornare indietro nella conquista dei diritti che le donne nel mondo occidentale hanno conquistato dall'800 in avanti, in particolare nell'ultimo cinquantennio del 1900; quindi devono considerare attentamente queste cose e confrontarsi con noi. Io considero una barbarie che si possa pensare a lapidare delle persone, qualsiasi misfatto possano avere compiuto. Ad esempio, nell'appello di Amnesty International una cosa molto importante è che l'appello è rivolto al loro capo spirituale, più che al Presidente, all'Ayatollah Khamenei, viene detto: la sollecito ad emanare una legislazione che ponga fine alla lapidazione come punizione illegale e che non permetta la condanna a morte o la fustigazione per le persone accusate di adulterio o di altri crimini. Questa è la cosa fondamentale che dobbiamo rimarcare e tenere presente quando noi ci rivolgiamo all'Iran su queste cose, perché per noi italiani sarà una cosa quasi scontata perché fin dall'inizio dell'800, dalla fine del '700 abbiamo avuto opere come quella di Beccaria, che ci hanno indotto a concepire l'organizzazione dello Stato, anche quando è punitivo, quando deve imporre la legge, a cercare di recuperare le persone, mai a punire e basta. Quindi questo diventa una cosa fondamentale. Io condivido e di nuovo concludo dicendo il mio plauso per avere presentato questa cosa, però dobbiamo rimarcare che dovremmo essere attenti e cercare di impedire che ci 45 sia la pena di morte in tutti gli Stati, e ci deve essere un grande sforzo nel cercare di dialogare anche con le culture e le religioni molte diverse dalla nostra. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Mancano due o tre minuti a mezzanotte. Vi anticipo che faccio un falso in atto pubblico, il Consiglio finisce alle 23 e 59, anche se andiamo avanti altri dieci minuti. BASSAL NABEEL - Consigliere: Condivido, Presidente, infatti io vado a lavorare domani. Io condivido quello che ha detto il Consigliere Azzi quasi al 99,9%. Ringrazio anche l'Assessore e la Commissione Pari Opportunità che hanno portato questo ordine del giorno. Però, badate bene, malgrado io conosca il fatto... non questa signora perché io in Iran non posso andare perché sono un cristiano, però conosco i fatti forse più di voi, ma fatto così veramente io faccio fatica a votarlo. Non per il senso del principio, sono d'accordo con Azzi sul principio, io sono contro la pena di morte, tranne, ripeto, tranne quelli che si permettono di violentare i bambini: quelli io li condanno a morte, ma anche subito, senza neanche pensarci due volte perché i bambini non si toccano. Vedete, in Arabia Saudita succede... non tutti i giorni per fortuna, ma è nella legge islamica, specialmente la legge siita, è nella loro religione questa cosa. Allora io dico, ma perché se succede in Arabia Saudita nessuno viene a sapere niente, mentre se succede in Iran abbiamo saputo questo? Pensate che solo questa donna è stata condannata? Ma sapete quante donne? Solo che questa ha la fortuna - o la sfortuna, non lo so, bisogna vedere alla fine del viaggio - che suo figlio, uno dei figli e un avvocato in Inghilterra, a Londra, amico di qualche politico, ha fatto emergere questa cosa contro l'Iran per la questione nucleare: è diventata una cosa più politica che umana. E questo mi sta sulle scatole, perché un mese fa in America hanno ammazzato una donna. Infatti mi meraviglio che la signora Hillary Clinton scrive, quando 19 Stati in America hanno ancora la pena di morte. Deve vergognarsi e stare a casa sua: invece che firmarsi con agli altri Stati, intanto intervieni a casa tua. Se ricordate, quattro anni fa, non ricordo con precisione, è stato ammazzato uno nonostante abbiano dimostrato la sua innocenza, solo che l'innocenza è stata dimostrata dopo la sua condanna e solo il governatore poteva condannarlo o no. E guarda caso chi era il governatore di Philadelphia? Bush, uno di quei tre Bush, quell'assassino di Bush. Ha rifiutato di farlo! E adesso viene Hillary Clinton a parlare di un altro Paese. In Cina non ci sono le condanne a morte? In Unione Sovietica non ci sono? In Afghanistan non ci sono? Ci sono dappertutto le condanne a morte! Allora mi chiedo: perché abbiamo preso questa donna qua? Solo perché suo 46 figlio è avvocato in Inghilterra. Sono contento per lei e speriamo, dico speriamo, che alla fine del viaggio non venga condannata a morte. Beh, e che sia Carla Bruni che firma la condanna...! Ragazzi, è meglio che non firmi a questo punto. Infine, quando dice nell'intervento dell'Assessore: "Ritenuto che le imputazioni", e qui il Consigliere Azzi ha modificato "la imputazione", bisogna cambiare la parola "imputazione" perché la imputazione di adulterio-omicidio non è contro i più elementari diritti umani. Entra nel diritto umano, non è che uno può ammazzare, la parola "imputazioni" deve essere cambiata con una la parola pena. Poi noi parliamo della Assemblea Generale delle Nazioni Unite che parla dei diritti umani. Mi spiace, a me fa ridere, per non piangere. Ci sono 1 milione e 800 mila palestinesi nella Striscia di Gaza, da quattro anni in una prigione all'aperto, condannata Israele 19 volte, ed ancora sono in prigione e nessuno è intervenuto. Se questo è l'O.N.U. che mi deve dire cosa sono il diritti umani, a me fa ridere. Perciò o parliamo di diritti umani o non parliamo di diritti umani. Ogni cittadino del mondo ha diritti umani. Mi piace quando l'Assessore ha parlato della razza, del colore, sesso, lingua, e status. Mi piaciuto questo passaggio. Per questo sono veramente in conflitto se votare o non votare, perché mi piace quasi tutto, tranne alcuni passaggi che sono più politici, fatti da qualche politico - non all'Assessore, che sia chiaro - perché è iraniana. Mi trovo in difficoltà veramente. Vorrei che sia chiaro, come ha detto il Consigliere Azzi, che siamo contrari alla condanna a morte, bisogna che la condanna di morte venga eliminata in tutti gli Stati, bisogna fare qualsiasi attività. E poi sulla lapidazione, io sono d'accordo con Frattini - ogni tanto spara qualcosa di buono - che ha condannato la lapidazione, però purtroppo entra nella loro religione, non è una cosa al di fuori della loro mentalità. Entra nella loro religione, perciò dobbiamo lavorare da questo punto di vista. Perciò io non posso non votare a favore, sono in difficoltà e deciderò fra poco, però chiedo all'Assessore se viene cambiata quella parola, perché è giusto che sia cambiata, e non so se sia il caso di aggiungere, se non l'ha già aggiunto, che noi siamo contrari alla pena di morte in qualsiasi Paese. GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere: Siamo a discutere questo caso della signora Sakineh, che suo malgrado è diventata il segno passivo, direi, di una cultura che ancora esiste nel mondo e che vede la donna ancora negata dei diritti fondamentali e della dignità che spettano ad ogni persona. 47 Noi vogliamo con questo atto manifestare la nostra contrarietà alla condanna a morte; vogliamo altresì dire con forza che non può più esistere uomo che non riconosca alla donna gli stessi suoi diritti e il valore della dignità di ogni persona. Ed allora permettetemi di dire che questa sera vogliamo condannare a morte ogni abuso, ogni ingiustizia e soppressione dei diritti umani che viene perpetrata nel mondo nei confronti della donna e di qualsiasi persona, soprattutto se debole, e vogliamo dirlo soprattutto a tutti coloro che guidano i Paesi del mondo, riconoscendo i diritti della persona. Lo diciamo a quelli proprio perché si facciano garanti di questi valori e di questi diritti, si facciano garanti verso coloro che questi diritti non conoscono. Anch'io sono d'accordo sul fatto che sarebbe forse più opportuno, a mio avviso, anche se è tardi e se magari abbiamo l'orario della mezzanotte, e magari l'orologio lo potremmo anche spostare... VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: No. Ormai diventerebbe un falso troppo falso. GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere: Fra le due proposte finali magari poter mettere anche due o tre parole in più, quella ferma e totale contrarietà alla condanna a morte di Sakineh potrebbe essere la stessa ferma contrarietà nei confronti di qualsiasi altra situazione simile a questa, che c'è stata e che purtroppo dovremo, speriamo di no, ma che purtroppo può esserci in futuro negli Stati dove questa pena è ancora presente. Quindi, visto che ormai ci siamo, si potrebbe aggiungere alla fine, in mezzo ai due punti finali, anche queste due righe per non essere diretti ad un caso singolo ma ad un qualcosa più di generale che è dentro quella che è la nostra mentalità e la nostra cultura. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Quindi c'è la proposta del Consigliere Bassal di una parola e alcune righe da parte del Capogruppo Ghirardello. Prego, Consigliere Bronzolo. MATTEO BRONZOLO - Consigliere Non ho nessuna riga da portare, volevo solo fare una precisazione. Sono stato zitto prima perché pensavo non fosse abbastanza importante che fosse fatto un intervento, però adesso sento le parole del Consigliere Bassal, quindi mi riporta sullo stesso concetto. Per carità, è stato sviscerato in qualsiasi maniera il concetto che noi esprimiamo una condanna contro la condanna a morte in qualsiasi forma e in qualsiasi 48 luogo, non stiamo a discutere se sia negli Stati Uniti, in Iran, in Cina, in Russia o dove vogliamo, non credo ci sia tanta difficoltà nel potere prendere posizione su questo concetto. Certo non siamo noi a risolvere i problemi globali, palestinesi o israeliani; trovo simpatico, però, concedimi, Consigliere Bassal, trovo simpatico che prima, se riascolti il tuo intervento, hai dato tra virgolette del razzista durante l'esposizione dell'emendamento di Renzo Dainese e qui siamo a discutere sulla difficoltà che trovi nel votare una condanna a morte. A prescindere da quella che possa essere l'imputazione. BASSAL NABEEL - Consigliere: [Fuori microfono - incomprensibile] VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Consigliere Bassal, intanto raccogliamo tutti gli interventi, poi volentieri. Prima chiariamo tutte le modifiche eventuali da fare all'ordine del giorno e vediamo se riusciamo a sintetizzare ed avere un unico documento e possibilmente approvato da tutti. C'è qualche altro intervento? GUGLIELMO FERRARESE - Consigliere Noi della Lega Nord ci uniamo a tutti coloro che in quest'aula sono contro la condanna a morte perché, come diceva il Consigliere Azzi, nessuno merita di essere ucciso da un altro uomo. Vorrei sottolineare una cosa, però, che quello a cui stiamo assistendo deriva da un estremismo, ossia dall'applicazione della legge fondamentalista islamica che qualcuno vorrebbe introdurre anche nella nostra Europa democratica. Su questa cosa dobbiamo riflettere, in quanto la pena per lapidazione è una vera e propria tortura: la vittima viene sotterrata, viene lasciata fuori la testa e vengono scagliate pietre appuntite e taglienti, non molto grandi da non provocare immediatamente la morte. Questi sono fatti che ci devono fare riflettere sul discorso dell'integralismo islamico, sull'eventuale ingresso della Turchia in Europa ed anche sul discorso del burqa, che sono tutte cose che fanno da sfondo alla cultura integralista islamica. MASSIMO BOLDRIN - Consigliere Intanto esprimo l'adesione all'ordine del giorno dell'Assessore Furegato ed anche la condanna più totale per la pena di morte. Ricordo che tempo fa le Nazioni Unite avevano votato una moratoria sulla pena di morte, che però molti Paesi non rispettano e non hanno rispettato, anche se nelle intenzioni doveva coinvolgere tutto il mondo che comunque fa riferimento alle Nazioni Unite. Il problema principale per noi europei 49 probabilmente è che la legge islamica diventa legge di Stato, perciò, quando c'è commistione tra religione e Stato possono esserci queste situazioni come la condanna a morte di Sakineh. Probabilmente la cosa principale a cui si doveva fare riferimento è anche soprattutto la situazione delle donne, della situazione femminile nel mondo Islamico. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Se non ci sono altri interventi, diamo la parola al Consigliere Bassal, e intanto l'Assessore mette a posto l'ordine del giorno. BASSAL NABEEL - Consigliere: Consigliere, io non ho detto che sono contrario a questo. Ho detto sono contrario alla pena di morte in assoluto. E' stata presentata questa donna come se fosse la vergine, la innocente, che noi stiamo dicendo che è innocente perché è iraniana. Io dico che dobbiamo condannare dappertutto. Guarda che quasi tutti i giorni ci sono lapidazioni in Iran e in Arabia Saudita, perché anche in Arabia Saudita c'è la legge coranica, ma non ho mai visto condanne per l'Arabia Saudita. Ecco perché ho detto questo. Sono contrario alla pena di morte dappertutto, tranne, ho detto, che per i pedofili. VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Siamo facendo la sintesi e poi chiudiamo. Intanto, finché i Consiglieri vedono queste cose, vi anticipo che la disponibilità richiesta per il prossimo Consiglio è per il 29 novembre, alle ore 18 se siete d'accordo, perché per parlare di assestamento è meglio parlarne in orari nei quali siamo ancora tutti in forma. La parola all'Assessore Furegato che sintetizza le modifiche. FUREGATO GABRIELLA - Assessore: La proposta sarebbe questa: Sentito il Consiglio comunale, uditi gli interventi, di cambiare "le imputazioni" in "pene che si intendono infliggere (lapidazione e impiccagione) contro Sakineh". Questo mi sembra quello che diceva il Consigliere Azzi, condiviso da Bassal. L'altro punto invece era, tra "Esprime" e "Dispone", e rileggo: "La più ferma contrarietà alla condanna a morte di Sakineh Mohammadi Ashtiani, ritenendo tale atto gravemente lesivo dei più elementari diritti umani e della dignità delle donne; la stessa ferma e totale contrarietà alla pena di morte ovunque, in qualsiasi luogo e modo venga eseguita". 50 VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Mettiamo in votazione questo. INTERVENTO DI... [fuori microfono - incomprensibile] VIARO LUIGI - Presidente del Consiglio: Non è una delibera, è solo un ordine del giorno, quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno così come è stato presentato dall'Assessore Furegato. Chi è favorevole alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Approvato all'unanimità. 51 INDICE DEI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO PUNTO N. 1 .................................................................................................................3 PUNTO N. 2 .................................................................................................................4 PUNTO N. 3 .................................................................................................................7 PUNTO N. 4 ...............................................................................................................14 PUNTO N. 5 18 PUNTO N. 6 ...............................................................................................................42 52