Anabolizzante
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Anabolizzante
Ispezione al macello Anabolizzanti nell'allevamento bovino: considerazioni ispettive 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 1 Anabolizzanti Anabolizzante: sostanza chimica, generalmente di natura steroidea, che favorisce l’anabolismo proteico agendo sui fattori di conversione dell’azoto proteico durante la trasformazione delle materie nutritive in tessuto vivente (FAO-OMS, 1975). Ormone: sostanza chimica specifica, elaborata da un gruppo di cellule o da un organo, che, per via umorale, esercita un’azione specifica su un altro tessuto od organo. 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 2 Prodotti ad azione anabolizzante Allestimento dei prodotti: - pellet -microcristalli -soluzioni oleose Vie di somministrazione -sottocute alla base dell’orecchio e regione del collo Periodo di somministrazione -età prepubere -adulti 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 3 Anabolizzanti ad azione ormonale Steroidi endogeni (naturali): 17βestradiolo, progesterone, testosterone Steroidi esogeni (sintetici): estradiolo benzoato, testosterone proprionato, trembolone acetato Sostanze ormonoidi: DES, zearalenone 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 4 Uso di anabolizzanti: la giungla delle molecole (solo steroidi androgeni) metil-testosterone (Testovis, Testoviron), nandrolone decanoato (decadurabolin), nandrolone fenil-propionato (Durabolin, Norandrol, Anticatabolin), metenolone enantato (Primobolan), metenolone acetato (Primobolan, Anasith), metilandrostenediolo (Methandriol, Metilbisexovis), metandrostenolone (Dianabol, Metabolina), quinbolone (Anabolicum), 4-clorometandrostenolone (Turinabol), formebolone (Esiclene), 4-cloro-19-nortestosterone (Anabol 419), 4-ossi-19-nortestosterone (Steranabol), ossimetolone (Anadrol 50), diidrotestosterone o stanolone (Anabolex, Pesomax), mesterolone (Proviron), bolasterone (Myagen), boldenone… 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 5 Molecole anabolizzanti Anabolizzanti ad azione estrogena: DES (dietilstilbestrolo), estradiolo (benzoato, esaidrobenzoato, dipropionato, ciclopentilpropionato, valerato), etinilestradiolo, zeranolo Anabolizzanti ad azione androgena: testosterone propionato, metiltestosterone, trenbolone acetato, 19-nortestosterone (nandrolone) Anabolizzanti ad azione gestagena: progesterone, megestrolo acetato 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 6 Patologia indotta da anabolizzanti ad azione estrogena DES: azione mutagena, cancerogena e teratogena Estradiolo: iperplasia ghiandolare delle corna uterine, cheratinizzazione dell’epitelio vaginale e alterazioni mucoidi della vagina e cervice della topina. Azione iperplasticometaplastica delle gh.sessuali secondarie del bovino. Azione oncogena nell’uomo (tumori ormonodipendenti). Alterazioni epatiche correlate ai contraccettivi orali (degenerazione delle membrane dei canalicoli biliari, dilatazione dei sinusoidi con fibrosi perisinusoidali). Modificazioni comportamentali (interazioni tra estradiolo e testosterone a livello del SNC) dimostrate nei body builders Zeranolo: aumentano gli adenomi del lobo anteriore dell’ipofisi del topo? 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 7 Patologia indotta da anabolizzanti ad azione androgena Testosterone propionato: aumenta il rischio d’insorgenza di neoplasie Metiltestosterone: epatomi 19-nortestosterone (nandrolone): alterazioni epatiche, ad es. peliosi Trenbolone acetato: aumenta il rischio di fenomeni neoplastici nel ratto e nel topo? Aumenta il rischio genotossico? 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 8 Patologia indotta da anabolizzanti ad azione gestagena Progesterone: ruolo co-cancerogeno (in associazione con il DES) nell’insorgenza di leiomiomi nel pollo Megestrolo acetato: scarse ricerche sul suo utilizzo come anabolizzante. In terapia sono segnalate nel gatto lesioni mammarie quali l’iperplasia fibroepiteliale e forme neoplastiche di tipo carcinomatoso 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 9 Anabolizzanti messi in osservazione dalla Dir. CEE 81/602 Estradiolo 17β β e derivati: Ginoestryl ritardo (iniettabile) Progesterone: Luterone (iniettabile) Testosterone e derivati:Sterandryl ritardo (iniettabile) Trenbolone (acetato di trenbolone-TBA):TBA iniettabile, Finaject impianti, Finaplix 300, Forplix Zeranol:Ralgro (α-zearalenone) impianti 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 10 Sostanze autorizzate secondo l’art. 4 della Dir. CEE 81/602 e l’art. 2 della Dir. CEE85/649 Categoria A II Testosterone: Testolisa Progesterone: Gesterolo, Izoprogesterone, Luteogestin, Ninfalon… Etinilestradiolo* (Estradiol E), estradiolo benzoato (Estradiol B), estradiolo valerato (Sincro-mate B) Nor-androstenolone fenilpropionato*: Sintabolin Clormadinone acetato*: Gestafortin Stanozololo*: Winstrol *Allo studio dei Comitati CEE in merito alla legittima appartenenza alla categoria A II 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 11 Metabolismo e residui nel muscolo DES: assorbimento rapido, metabolismo epatico lento (coniugazione con ac. glucuronico e solforico), eliminazione fecale (bile) ed urinaria. Residuo: ≤ 0,2 ppm dopo 28 gg (iniezione 150 mg) 17β β-estradiolo*: residuo ≤ 0,15 ppb dopo 20 gg (impianto 200 mg) Progesterone*: residuo ≤ 12 ppb dopo 70 gg (impianto 200 mg) Testosterone*: residuo ≤ 0,1 ppb dopo 77 gg (impianto 200 mg) Trenbolone*: residuo ≤ 0,12 ppb dopo 170 gg (impianto 140 mg) Zeranol*: residuo ≤ 0,1 ppb dopo 45 gg (impianto 36 mg) * Molecole ad assorbimento rapido, metabolismo soprattutto epatico, eliminazione fecale (bile) per le forme libere od urinaria per le forme coniugate 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 12 Metodi per la ricerca dei residui di sostanze ad azione anabolizzante Esami istologici e istochimici: accertano l’avvenuto trattamento, sono aspecifici e non dimostrano la presenza di residui negli animali esaminati Prove biologiche: sono aspecifiche, rivelano la presenza di residui di sostanze ad attività estrogena che non sono inattivate a livello gastrico Esami chimici: metodi di screening (RIA, ELISA, HPTLC, HPLC, TLC…), metodi di conferma (GC-MS, HPLC-DAD, GC-MS/MS…) evidenziano la singola molecola 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 13 Steroidi endogeni naturali: livelli fisiologici massimi Livelli fisiologici massimi nel plasma o nel siero di sangue dei bovini (ng/ml ovv. ppb) 17β-estradiolo progesterone testosterone Maschi di 6 mesi 0,040 1 10 Femmine di 6 mesi 0,040 1 Maschi di 6-18 mesi 0,040 1 Femmine di 6-18 mesi (non gravide) 0,040 10 0,5 Maschi castrati --- 2 0,5 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 0,5 30 14 Anabolizzanti e loro metaboliti: problemi diagnostico-ispettivi Accertato ormai il ruolo del marker biologico del 17 ethyl-5 -estrane-3 ,17 -diol (EED), per dimostrare l’uso illegale, nel bovino, di norethandrolone (NE) e di ethylestrenol (EES), dei quali viene indicato essere il principale metabolita (Puymbroeck e coll., 1999) 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 15 Nandrolone e Boldenone I metaboliti del nandrolone sono il norandrosterone (NA) e il noretiocolanone. Il soggetto risulta “non negativo” se il livello di NA supera i 2 ng/mL, infatti il NA è un metabolita anche di norandrostenediolo e norandrostenedione e non solo del nandrolone. Boldenone (17α-boldenone ovvero androsta-1,4-diene17α-ol-3-one; 17β-boldenone ovvero androsta-1-4-diene17β-ol-3-one) e il suo precursore il boldione (1,4androstadiene-3,17-dione). Il limite di 2 ng/mL, stabilito anche per il boldenone, dovrebbe discriminare tra la presenza endogena ed esogena del boldenone. Attualmente la ricerca scientifica non ha prove dirette che il 17α-boldenone e il 17β-boldenone siano di origine endogena (Puymbroeck e coll., 1998). 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 16 Sostanze ad azione pseudoanabolizzante: tireostatici Tiouracile, fenil-T, propil-T, metil-T, tio-urea, 2tio-uracile, crucifere (tiocianati) Somministrazione: per via orale Tempo di emivita plasmatica: da 2 a 13 ore Effetti: nei vitelli arresto della crescita, nei vitelloni ritenzione idrica per aumento dei mucopolisaccaridi Tossicità: negli animali porpore, anemia, agranulocitosi, dermatiti, sonnolenza. Nell’uomo? I residui sono scarsi nella carne, maggiori nel latte 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 17 Sostanze ad azione β-agonista Hanno azione β-agonista diverse molecole: clenbuterolo, salbutamolo, cimaterolo, mabuterolo, terbutalina, isoxisuprina, RACTOPAMINA…(struttura molto simile a quella dell’adrenalina) Azione sui recettori β2 con effetti di bronco dilatazione e di ipertrofia muscolare. Azione sui recettori β1 con effetti sul muscolo cardiaco quali tachicardia, ipertrofia ventricolare sinistra e fatti degenerativo-necrotici. Animale vivo: tremori muscolari e crampi con aumento della temperatura corporea anche di 1°C. Visita post mortem: cresta tracheale e grasso 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 18 Effetti dei β-agonisti Tessuto adiposo: aumento lipolisi, diminuzione lipogenesi, aumento termogenesi Muscoli: aumento sintesi proteica, diminuzione catabolismo proteico, aumento glicolisi, aumento utilizzazione O2, aumentata produzione di lattato Pancreas: stimolazione del glucagone, inibizione dell’insulina Fegato: stimolazione della glicogenesi e neo-glicogenesi Cuore: tachicardia Polmone: broncodilatazione Tiroide: stimolazione attraverso l’ipofisi? SNC (ipotalamo): stimolazione dell’ormone della crescita(GH)? Diminuzione dell’appetito e della ingestione di alimenti 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 19 Controllo sanitario sull’alimentazione degli animali, sugli animali e prodotti derivati Piano Nazionale di vigilanza e controllo sanitario sull’alimentazione degli animali (PNAA) Piano Nazionale per la ricerca dei residui negli animali e nei prodotti di origine animale (PNRR) 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 20 Controllo sanitario sui prodotti alimentari di origine animale: ruolo del veterinario ispettore Verifiche in allevamento. Controllo dei farmaci, anche ad uso umano, contenenti sostanze ad azione tireostatica, estrogena, androgena o gestagena, β-agonisti, stilbeni, loro sali ed esteri. Verifiche negli stabilimenti di macellazione. Identificazione degli animali. Visita sanitaria ante mortem e esame ispettivo post mortem. Sintomatologia, lesioni ed esami su tiroide, gh. sessuali secondarie, fegato…(Circolare Min. San. n. 14 del 29.9.2000. Linee guida applicative del D.L.vo 4.8.1999, n. 336). Stabilimenti di prima trasformazione. Verifica dell’autocontrollo aziendale. Da fare anche nel macello. 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 21 Autocontrollo e corresponsabilità degli operatori (art. 14 . D.L.vo 4.8.1999, n. 336) 2. Il responsabile dello stabilimento di macellazione e di prima trasformazione di prodotti di origine animale deve adottare un piano di autocontrollo aziendale al fine di: a) accettare, nel corso di forniture dirette o tramite un intermediario, soltanto gli animali per i quali l’allevatore abbia garantito che i tempi di sospensione siano stati rispettati; b) accertare che gli animali d’ingrasso introdotti nello stabilimento non contengano residui superiori ai limiti massimi consentiti e che non siano stati trattati con sostanze o prodotti non autorizzati; c) assicurarsi che nello stabilimento vengano introdotti solo prodotti di origine animale che non contengano residui superiori ai limiti massimi consentiti e non presentino alcuna traccia di sostanze o di prodotti non autorizzati. 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 22 La macellazione bovina in Europa… Francia Germania Italia Regno Unito Spagna Irlanda Olanda Altri UE-15 1998 1630 1367 1113 705 630 590 535 1024 7624 UE-21% 21,4 17,9 14,6 9,2 8,3 7,7 7,0 13,8__ 100 PRODUZIONE in migliaia di tonnellate. L’Italia è al terzo posto in Europa. Tuttavia solo il 15 per cento dei macelli ha il bollo della Cee. Il dato più basso nella UE (fonte: Ispesl e Usl Modena e Mantova). 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 23 … e quella in Italia Macelli privati bollo CEE totale Nord Centro Sud Italia 210 60 97 367 1852 102 231 2185 Macelli pubblici bollo CEE totale 10 11 14 35 71 85 220 376 TOTALE 1923_ 187_ 451_ 2561_ PRODUZIONE italiana per numero di macelli. Il Nord rappresenta quattro quinti del totale. I dati più recenti sono del 1999: oggi sono 2020 (fonte: Ispesl e Usl Modena e Mantova). 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 24 Dose Accettabile Giornaliera (ADI) L’ ADI corrisponde alla dose senza effetto (DSE) moltiplicata per 70 kg, il peso della persona di riferimento, e divisa per un fattore di sicurezza che di norma è 100. ADI = DSE · 70 kg 100 Se la sostanza chimica (RESIDUO) in causa è dotata di potere teratogeno il fattore di sicurezza viene portato a 1.000…10.000… Non si può applicare il fattore di sicurezza alle sostanze dotate di proprietà oncogene. 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 25 Rischio da contaminazioni chimiche Cancerogenesi, intossicazioni acute o croniche, patologie degenerative, allergie, intolleranze, farmaco-resistenza… da singole molecole, miscugli di isomeri, insiemi di congeneri… Valutazione del rischio: es. PCB e diossine. Determinazione del TEF (toxic equivalent factor) utilizzato per calcolare gli equivalenti di tossicità (TEQ). Il problema dose-effetto, somma degli effetti dei congeneri e la mediazione del recettore proteico cellulare “Aryl Hydrocarbon Receptor” 05/07/2005 Rosmini R., Antoni L., Alberghini L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 26 NORMATIVA Legge 3.2.1961, n.4 “Divieto dell’impiego degli estrogeni come fattori di crescita e di neutralizzazione sessuale negli animali le cui carni e i prodotti sono destinati all’alimentazione umana” Reg. CEE n. 2377/90 “Limiti massimi di residui di medicinali veterinari negli alimenti di origine animale” D.L.vo 4.8.1999, n. 336 “Attuazione delle direttive comunitarie 96/22/CE e 96/23/CE concernenti il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali …residui negli animali vivi e nei loro prodotti” Rosmini R., Antoni L., Alberghini 05/07/2005 L.-Dip. San. Pub. Vet. e Pat. Anim.-Alma Mater StudiorumUniv.Bo. 27