Sfratti in aumento le famiglie per strada
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Sfratti in aumento le famiglie per strada
24/04/2013 - PAG. 48 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Sfratti in aumento le famiglie per strada QUESTIONE CASA «Mi hanno dato lo sfratto, non so dove andare». Marina arriva al centro di ascolto della Caritas con i suoi due figli di due e quattro anni. E' una delle tante mamme rimaste dall’oggi al domani senza casa, che sperano in un aiuto ma che è sempre più complicato riuscire a sistemare a dovere. Alla Caritas lo definiscono «un circuito perverso di gente ternana e straniera rimasta senza lavoro, che non riesce più a pagare l'affitto e che alla fine viene cacciata di casa». Quelli più sfortunati hanno contratti in nero o finti comodati d’uso gratuiti e in questi casi la situazione diventa addirittura drammatica. Perché ci sono proprietari che, per sollecitare i pagamenti, arrivano a staccare luce, acqua e gas ad inquilini che non possono far valere contratti d’affitto regolari. «E' un circuito vizioso - dice il direttore della Caritas diocesana, ALLA CARITAS SEMPRE PIÙ RICHIESTE DI ALLOGGI TANTI SONO ITALIANI Claudio Daminato - da una parte c'è la morosità, dall'altra un bando per le case popolari che non è uscito ma che, quando arriverà, non risolverà di certo il problema casa». Un problema che travolge un numero sempre crescente di famiglie. Claudio Daminato definisce «non più rinviabile un tavolo cittadino che affronti seriamente il problema e trovi soluzioni concrete, perché ormai l'assistenza non è più risolutiva. In consiglio comunale si perdono energie per parlare del dormitorio che è un falso problema - dice il direttore della caritas - non riesco a capire come mai a nessuno venga in mente di affrontare aspetti della vita di tanta gente che ha problemi anche per garantirsi la sopravvivenza quotidiana». Al centro d’ascolto si è rivolto un ternano che viveva in ambienti così degradati da essere sigillati dall’asl per le loro condizioni igienico-sanitarie. Ma anche una famiglia rumena con tre figli piccoli, che non è più riuscita a pagare quel canone d’affitto in nero ed è tornata nel paese d’origine. Quotidiane e crescenti le richieste di contributo anche per pagare le bollette e comprare da mangiare. Al punto che le casse delle strutture caritative della chiesa sono quasi a secco. In questi giorni è arrivato un nuovo contributo della fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni. Ventimila euro andranno per la mensa di San Valentino, quindicimila per la casa di accoglienza "Orlando Parrabbi", cinquemila per il centro di ascolto, diecimila per la casa per la speranza "Santa Maria della Pace" e altrettanti per interventi di emergenza. "Grazie a questo contributo - dice Francesco Venturini - la caritas e l'associazione di volontariato San Martino potranno continuare ad aiutare le tante famiglie bisognose, gli immigrati e tutte le persone in difficoltà». Nicoletta Gigli © RIPRODUZIONE RISERVATA Aumentano le famiglie povere a Terni Il punto I numeri dell’emergenza sono in costante aumento I numeri dell’emergenza sono in costante aumento. E tutte le strutture caritative della diocesi devono registrare un segno più, che in questo caso purtroppo di positivo ha ben poco. La mensa dei poveri l'anno scorso ha distribuito qualcosa come cento pasti al giorno, mentre alla caritas hanno bussato cinquemila persone. Casa "Parrabbi", la struttura di accoglienza di Rocca San Zenone, ha ospitato diciassette PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) persone, di cui nove italiani e otto stranieri, mentre a "Santa Maria della Pace" sono state accolte dieci donne e altrettanti bambini minorenni. Ma tutto questo non basta e la conferma arriva anche dal numero crescente dei reati predatori. Il direttore della caritas è convinto che «per garantire la sicurezza bisogna assolutamente investire sulle persone, dando loro risposte concrete». © RIPRODUZIONE RISERVATA PAG 1