ALLARME OMS SU FARMACI CONTRAFFATTI: E` EPIDEMIA

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ALLARME OMS SU FARMACI CONTRAFFATTI: E` EPIDEMIA
20 febbraio 2007
ALLARME OMS SU FARMACI CONTRAFFATTI: E'
EPIDEMIA
New York - E' in atto una vera e propria epidemia di farmaci contraffatti,
soprattutto in Asia. Il problema, sempre piu' drammatico e in rapida crescita,
riguarda soprattutto la categoria dei farmaci salva-vita, e in particolare quelli
contro la malaria. Nell'Asia sudorientale il 53 per cento degli antimalarici acquistati
e' falso, ma sono stati trovati medicinali contraffatti anche per la tubercolosi,
l'Aids e la meningite. Si tratta di prodotti sempre piu' sofisticati: non solo le
confezioni sono identiche a quelle dei farmaci veri, ma anche i blister e i
bugiardini. Ultimamente i falsari sono riusciti a riprodurre anche gli ologrammi che
le case farmaceutiche hanno sviluppato proprio per evitare i falsi.
Addirittura una volta e' stato riprodotto in un farmaco falso anche un logo visibile
solo con luce ultravioletta. L'aspetto piu' preoccupante riguarda pero' la
composizione: la maggior parte delle pillole false e' fatta di gesso o fluoro, quasi
innocui, ma ultimamente anche la preparazione e' piu' subdola: spesso i finti
antimalarici contengono principi attivi che abbassano momentaneamente la
febbre, e quindi danno l'impressione di essere autentici, ma non debellano i
parassiti. Questi farmaci sono i piu' pericolosi: potrebbero infatti avere l'effetto di
far evolvere ceppi resistenti anche ai farmaci veri. Le stime sui morti causati dai
farmaci falsi oscillano molto, ma i dati sono comunque impressionanti: si va da
decine di migliaia a oltre 200.000 all'anno. Secondo l'Oms un quinto del milione di
morti per malaria all'ano potrebbe essere evitato se tutti i medicinali fossero
autentici e somministrati correttamente. 'L'impatto sulle vite umane e'
devastante', commenta Howard Zucker, capo del settore tecnologico e
farmaceutico dell'Oms. 'Non si tratta piu' di qualche singolo ciarlatano che produce
farmaci finti nella sua cucina: ora siamo di fronte a un'organizzazione industriale',
spiega Paul Newton, dell'Oxford University's Center for Tropical Medicine di
Vientiane (Laos). Il centro di questo commercio e' la Cina, dove sono coinvolti nel
traffico illegale anche alti esponenti delle organizzazioni sanitarie. Da li', i canali di
distribuzione ripercorrono quelli usati per il traffico di stupefacenti, tramite Hong
Kong e la Thailandia.
Secondo Daniel Chow, esperto dell'Ohio State University, le autorita' cinesi
perseguono severamente il traffico interno, ma sono meno attenti su quello da
esportazione, che viene cosi' in qualche modo incentivata. Se l'Asia e' il motore
del traffico, anche in Africa sono sempre piu' diffusi i farmaci falsi. In Occidente il
traffico e' meno diffuso, e la repressione funziona meglio. Recentemente pero' si
e' verificato un sensibile aumento a causa della vendita di farmaci su internet.
Il fenomeno non e' pero' nuovo: il film 'Il terzo uomo', basato su un evento
reale, raccontava di penicillina adulterata nella Vienna del dopoguerra. Esiste un
sistema di allerta globale dell'Oms per combattere il fenomeno, ma gli stessi
responsabili della task force ammettono che i risultati sono scarsi.