Benessere animale - Regione Piemonte

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Benessere animale - Regione Piemonte
DIR. A14000 - SETT. A1401A
ALLEGATO 7.2.1
BENESSERE ANIMALE
Descrizione e programmazione delle attività di Piano (PRBA)
La programmazione regionale di settore risponde prioritariamente all’esigenza di uniformare le
modalità di esecuzione degli interventi affidati ai Servizi veterinari delle ASL a tutela del benessere
animale durante le fasi di allevamento, trasporto e macellazione.
In linea con quanto previsto dal Piano nazionale benessere animale (PNBA), gli interventi faranno
riferimento alle varie filiere zootecniche in applicazione del Decreto legislativo 146/01 (attuazione
della Direttiva 98/58/CE) e delle specifiche norme di settore. L’obiettivo è anche il coordinamento tra
le diverse Aree funzionali coinvolte, al fine di garantire l’attuazione integrata degli interventi di piano,
evitando inutili ed improduttive sovrapposizioni nei controlli.
Il piano regionale sul benessere animale si integra, inoltre, con il Piano di Sviluppo Rurale e con le
misure di condizionalità dettate dalla politica agricola comune in accordo con l’Agenzia Regionale
Piemontese per l’erogazione in Agricoltura dei premi PAC.
Al riguardo è prevista l’effettuazione di controlli ufficiali presso le aziende di allevamento secondo i
tempi e le modalità stabilite nell’apposita convenzione stipulata tra la Regione Piemonte ed ARPEA.
Per quanto riguarda il settore avicolo, l’attività di vigilanza andrà rivolta principalmente all’applicazione
del D.Lgs. 267/03 ed in particolare al divieto di utilizzo di gabbie non modificate negli allevamenti di
galline ovaiole. Inoltre, negli allevamenti di polli da carne, verrà verificato il rispetto dei requisiti previsti
dal D.Lgs. 181/2010 e, con maggior attenzione, la corretta applicazione delle densità massime
stabilite nelle aziende attive.
Nel settore suinicolo si manterranno i regimi di controllo riferiti ai requisiti dei locali di stabulazione per
tipologia produttiva, anche al fine del rispetto dell’obbligo, per le aziende, di allevare scrofe e
scrofette in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana
prima della data del parto (group-housing).
Per quanto attiene invece l’attività di controllo sul benessere dei vitelli avviata negli anni precedenti,
verrà riproposto, sulla base degli accordi presi con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, il
“Programma BEVI” per il controllo dei parametri di emoglobina/colostratura previsti dalla normativa
vigente.
Le indicazioni operative, come in precedenza, verranno fornite con apposita circolare regionale.
L’attività di controllo farà riferimento alle istruzioni impartite dal Ministero della Salute con nota prot.
DGVA/10/27232-P del 25.07.2006 “Nota esplicativa sulle procedure per il controllo del benessere
animale negli allevamenti di vitelli – applicazione del D.Lgs 30 dicembre 1992, n. 533 come modificato
dal D.Lgs 01 settembre 1998, n. 331”.
Tali accertamenti andranno eseguiti in concomitanza alle verifiche programmate per il rispetto delle
altre misure sul benessere animale.
In merito al settore cunicolo, si ritiene utile richiamare le linee di indirizzo sulle condizioni di benessere
riguardanti questa delicata filiera comunicate dal Ministero della Salute con nota circolare n. 16200
del 31.07.2014. Le linee guida in questione, va ricordato, non rivestono carattere obbligatorio e
vincolante per gli operatori, ma costituiscono un utile riferimento per la gestione avanzata degli
impianti di allevamento. Si invitano pertanto i Servizi veterinari locali, in sede di programmazione delle
attività settoriali, a tener conto della presenza/assenza di tali requisiti.
Sono infine previsti controlli ufficiali sul benessere degli animali durante il trasporto in osservanza del
regolamento comunitario 1/2005 e durante l’abbattimento al macello, in osservanza del regolamento
comunitario 1099/2009.
Galline ovaiole (D.Lgs. 29.07.2003, n. 267: attuazione delle Direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE).
La normativa vigente (art. 3 D.Lgs 267/03) prevedeva, a partire dal 1 gennaio 2012, il divieto di
utilizzo di gabbie non modificate.
Nel corso del 2016, in attuazione delle disposizioni ministeriali, verranno mantenuti i precedenti livelli
di controllo, in modo da garantire la dovuta continuità delle verifiche presso gli allevamenti.
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ALLEGATO 7.2.1
Polli da carne (D.Lgs. 27.09.2010, n. 181: attuazione Direttiva 2007/43/CE).
Le attuali disposizioni, che non si applicano agli stabilimenti con meno di 500 polli e agli stabilimenti in
cui sono allevati solo polli da riproduzione, prevedono che il proprietario e il detentore, ciascuno per
quanto di competenza, siano responsabili del benessere degli animali e dell’applicazione delle
specifiche misure in materia.
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La densità massima dei capannoni non deve superare in alcun momento i 33 kg/m , salvo deroghe
2 fino ad un massimo di 42/Kg m autorizzate dall’autorità sanitaria territorialmente competente, sulla
base di quanto previsto nell’Allegato V “Criteri per il ricorso all’aumento della densità massima” del
D.Lgs 181/2010.
Per quanto riguarda la possibilità di derogare ai parametri di legge, si richiamano i criteri indicati dal
Ministero della Salute con apposito decreto e la necessità di inserimento dei relativi dati in ARVET –
come segnalato con nota regionale 23 settembre 2013 n. 22177/DB2017.
Suini (D.Lgs. 07.07.2011, n. 122: attuazione Direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime
per la protezione dei suini).
Anche per il settore suino vengono mantenuti i livelli di controllo stabiliti nel precedente anno, non
essendo sostanzialmente cambiati i criteri strutturali e di stabulazione animale per tipologia produttiva.
Resta inoltre invariato l’obbligo di disporre di materiale manipolabile per scrofe e scrofette ed il divieto
di alcune operazioni, non effettuate per scopi terapeutici, che possono causare danno fisico agli
animali.
Si richiama ancora il vincolo, escluse le aziende con meno di dieci animali, di allevare scrofe e
scrofette in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana
prima del parto.
Come in passato, anche nel 2016, dovrà essere data priorità alle verifiche per accertare la corretta
applicazione dei criteri di valutazione del benessere animale contenuti nell’apposito manuale
pubblicato sul portale della Regione Piemonte (e-Prev). I controlli dovranno essere effettuati sulla
base della valutazione del rischio effettuata dai Servizi Veterinari delle ASL in considerazione del
tessuto produttivo locale.
Attività prevista
La ripartizione dei controlli da eseguire è riportata nella successiva Tabella 1, secondo le percentuali
indicate dal Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA), circolare ministeriale DGSA0013029-P del
13.07.2010 e successive integrazioni. Al riguardo si richiamano anche le disposizioni fornite dal
Ministero della Salute con nota 13321 del 24/06/2014, riportante le check-list da utilizzare per
l’esecuzione dei controlli presso gli allevamenti e le modalità di rendicontazione in SINVSA delle
attività svolte.
Come in precedenza, sono stati previsti controlli extrapiano di cui alla Tabella 2, per le categorie
vitelli, ovaiole e suini, sulla base delle esigenze prioritarie di potenziamento dei controlli ufficiali.
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Tabella 1
SPECIE ANIMALE
N° ALLEVAMENTI
N° ALLEVAMENTI (% sul
numero totale) DA
SOTTOPORRE A
CONTROLLO UFFICIALE
BOVINI DA CARNE > 50 capi
919
137
(15 %)
BOVINI DA LATTE > 50 capi
1950
292
(15 %)
BOVINI MISTA > 50 capi
2277
341
(15 %)
BUFALI
12
2
(15 %)
VITELLI
149
SUINI > 40 CAPI
1120
OVICAPRINI > 50 CAPI
495
OVAIOLE
82
POLLI DA CARNE
265
TACCHINI
12
STRUZZI
9
CONIGLI
183
EQUINI DA CARNE
17
PESCI
37
TOTALI
7527
15
(10 %)
112
(10%)
74
(15 %)
8
(10 %)
26
(10 %)
2
(15 %)
1
(15 %)
27
(15 %)
2
(15 %)
6
(15 %)
1045
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Tabella 2 (controlli aggiuntivi extra-piano regionali)
SPECIE ANIMALE
N° ALLEVAMENTI
VITELLI
149
OVAIOLE
82
SUINI > 40 CAPI
1.120
N° ALLEVAMENTI (% sul numero
totale) DA SOTTOPORRE A
CONTROLLO UFFICIALE –
check list specifica area C
45
(30%)
33
(40%)
78
(7%)
- Piano regionale verifica benessere nelle bovine lattifere.
a) Benessere bovine da latte a stabulazione fissa e libera.
In accordo con la S.S. Benessere Animale dell’Istituto Zooprofilattico di Torino, si è ritenuto di dover
proseguire il Progetto Pilota dedicato alla filiera “Bovine da latte a stabulazione fissa e libera”, prevedendo,
per l'anno 2016, un’ulteriore attività di valutazione del sulle aziende censite.
Le valutazioni sul benessere da eseguire in allevamento verranno svolte dai referenti ASL in
collaborazione con la struttura di riferimento dell’IZS di Torino.
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