Il Gualazzi soul sorprende ancora
Transcript
Il Gualazzi soul sorprende ancora
24 spettacoli ORE Per il genere «giap» ecco Evangelion 3.0 PAOLO CAROLI TRENTO - Se siete dei fan degli «anime» giapponesi, al cinema Modena tornerà un appuntamento dedicato a voi. In attesa infatti dell’uscita italiana di «Evangelion: 3.0 You can (not) Redo», il terzo film della tetralogia «Rebuild of Evangelion», oggi il cinema A Trento Stasera al «Modena» le prime due puntate della saga in settembre la terza Modena offrirà la possibilità di godersi una maratona delle prime due puntate della saga, che in Italia è stato quasi impossibile vedere sul grande schermo. «Rebuild of Evangelion» è un adattamento cinematografico, realizzato dallo Studio Gainax e da Hideaki Anno, della popolare serie televisiva degli anni ’90 «Neon Genesis Evangelion», recentemente rispolverata anche da Mtv Italia. La serie è un classico del genere «mecha», opere caratterizzate dalla presenza di grandi robot pilotati da esseri umani. mercoledì 7 agosto 2013 Ambientata nella Tokyo del futuro, la serie racconta di un giovane ragazzo adolescente, assoldato con il suo robot per combattere contro i nemici dell’umanità denominati Angeli. Il cartone rivisita riferimenti biblici e cabalistici ed affronta tematiche tipiche dei «mecha», caratterizzate da analisi del rapporto tra uomo e macchina, ed in generale con la tecnologia, in un contesto drammatico e postapocalittico e tendenzialmente fatalistico. La serie è stata così popolare negli anni ’90, che sulla base di essa si sono elaborati pure I «SUONI» | Folla al Rifugio «ai Todes’ci» per un set giocato tra pezzi celebri, improvvisazioni e sfumature I I I I I I I I I I FABIO DE SANTI I I I I I MULTISALA MODENA Via S. F. d’Assisi, 6 - Tel. 0461/260399 Se sposti un posto a tavola di Christelle Raynal ore 20.30 Now you see me - I maghi del crimine di Louis Leterrier ore 22.10 Wolverine: l’immortale di James Mangold ore 19.45 Wolverine: l’immortale (3D) di James Mangold ore 22.10 La notte del giudizio di James DeMonaco ore 20.30 - 22.10 ROVERETO I I I I I I I I Gualazzi si difende dal caldo con un cappello di paglia, davanti a più di 3.500 persone entusiaste I I mi hanno dato ieri sera e che avevano un delizioso tasso alcolico vicino alla denuncia penale!». Le atmosfere si fanno subito blues style con «My baby» che guarda alla lezione di Muddy Waters e «Rainbows» con quel mood irresistibilmente ruffianotto. Ma è con la deliziosa e demodé «Reality and Fantasy» che il pubblico entra per davvero nel mondo sonoro di Gualazzi ricco di sfumature e colori. Le vibrazioni soul di «Scandalize me» trovano piena forma in «Love goes down slow» e nel blues dilatato e avvolgente di «Confessing the blues». L’anima di Gualazzi è quella del black sound perché da sempre l’artista di Urbino si nutre di quello stile che ha metabolizzato nelle sue canzoni, anche quelle che strizzano di più l’occhiolino al grande pubblico come ad esempio «Sai (ci basta un sogno)» e «Senza ritegno», presentati sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo. Ad accompagnarlo in questo set, contrabbasso, chitarra e batteria per una line up adatta a dare maggiore libertà al suo stile rispetto alla formazione di dieci elementi con cui Gualazzi è solito affrontare i suoi live. Fra i momenti più intensi del concerto, «Sarò sarai», con quelle fughe di piano che portano ad ambientazioni acid jazz, «Take me to my hell» dal travolgente crescendo nervoso, «L’amie d’un italien (Rainbows)», dai ricami gospel, «Un mare di luce» e «Follia d’amore». I I I I I I I Miele di Valeria Golino settimane dopo con un grandissimo pianista come Radu Lupu mi fa sentire molto onorata». Con l’Orchestra Haydn interpreterà il Concerto K 271, detto «Jeunehomme» di Mozart... «Tutti i concerti di Mozart sono dei gioielli e ognuno brilla di luce propria: il K 271 mi è molto caro e penso che risulti irresistibile per la sua luminosità, per i colori e per il secondo movimento, drammatico e dolce allo stesso tempo. È affascinante anche il modo originale con cui è scritto, ad esempio l’attacco davvero inusuale del primo movimento, che inizia con un dialogo tra l’orchestra e il pianoforte inve- ce che con una lunga introduzione dell’orchestra; oppure il terzo movimento, che inizia direttamente con un solo di pianoforte, entrambe assolute novità per la letteratura del tempo». Lei è una pianista virtuosa, capace di affrontare le pagine più impervie della letteratura romantica: Mozart, sulla carta, sembra «facile», ma lo è veramente? «Mozart non è mai “rilassante” per un esecutore. O almeno, non per me. Ogni nota ha una tale intensità di per se stessa... Mozart è un genio nell’esprimere così tanto in così poche note. Come scrisse lui stesso, “la melodia è l’essenza della musica”. Cercare di far canta- ore 21.00 ARCO I I I I Wolverine: l’immortale di James Mangold I I I PARCO ARCIDUCALE ARBORETO ore 21.30 BRENTONICO I I CINEMA TEATRO MONTE BALDO Una notte da leoni 3 di Todd Phillips I ore 21.00 CANAZEI Il lato positivo di David O. Russell I I CINEMA TEATRO MARMOLADA ore 21.15 I I CASTELLO TESINO I CINEMA TEATRO COMUNALE La casa di Fede Alvarez ore 21.00 MADONNA DI CAMPIGLIO La grande bellezza di Paolo Sorrentino I I PALACAMPIGLIO ore 21.30 I I PREDAZZO I CINEMA TEATRO The Lone Ranger di Gore Verbinski ore 17.00 - 21.15 TESERO I I I CINEMA TEATRO I I I I TERRAZZE DEL MART I Dino e la macchina del tempo di John Kafka e Yoon S. Choi Benvenuto presidente di Riccardo Milani ore 17.00 ore 21.15 I I Alexandra, giovane e talentuosa rumena, avrà il ruolo di solista «Melodia, essenza della musica» TRENTO - Cortina d’Ampezzo, Baselga di Pinè e Locca di Concei, queste le tappe della tournée che in questi giorni vedrà protagonista l’orchestra Haydn guidata da Hans-Jorg Schellenberger con solista al pianoforte la giovane e talentuosa Alexandra Silocea. «Questa è la mia prima collaborazione con l’Orchestra Haydn e con il maestro Schellenberger», ci ha spiegato la pianista rumena, «ed è anche il mio debutto in Italia! Non ho quindi mai lavorato prima d’ora né con la Haydn né con il direttore, ma sapere che entrambi suoneranno poche I TRENTO INTERVISTA. La pianista Silocea debutta in Italia con la Haydn EMILIA CAMPAGNA I In «Miele» una giovane aiuta i malati terminali I I PREDAIA - Il cielo sull’Altopiano della Predaia ieri pomeriggio si è tinto di blues e soul specchiandosi nel pianoforte di Raphael Gualazzi. Per ascoltare uno degli artisti italiani più ispirati e celebrati degli ultimi anni sono arrivate al Rifugio Predaia «ai Todes’ci», in Val di Non, per uno degli eventi più importanti dei «Suoni delle Dolomiti», oltre tremila e cinquecento persone che hanno trovato posto sui prati attorno ai musicisti. Un’esibizione in alta quota che Gualazzi ha affrontato con un terzetto di strumentisti lasciando ampio spazio all’improvvisazione e all’ispirazione del momento. Seduto al piano, camiciona bianca e cappellone di paglia mosso dal vento per «difendersi» dal sole, Raphael Gualazzi ha proposto un set giocato sui suoi pezzi celebri ed alcuni omaggi alle sue radici musicali. L’inizio è sulle note della swingatissima «Zuccherino dolce», chiusa con una battuta che è anche il suo saluto al pubblico: «Ho deciso di incominciare con questo pezzo - sorride - per dedicarlo ai dolci trentini che I I I Più di 3.500 persone sono salite alla Predaia per acclamare l’artista e i suoi strumentisti dei manga spin-off, ma anche videogiochi. Nella maratona notturna realizzata dal cinema Modena, denominata «Evangelion night», sarà possibile godersi le prime due pellicole, «Evangelion 1.0 You are (not) alone» e «Evangelion 2.0 You can (not) advance», per la prima volta proiettate in alta definizione. Il 25 settembre poi, solo per un giorno, sarà possibile gustarsi il terzo capitolo «Evangelion: 3.0 You can (not) redo», già campione di incassi in Giappone. Un’occasione unica per i fan dell’universo culturale nipponico. OGGI AL CINEMA I Il Gualazzi soul sorprende ancora 11 re la melodia senza perdere la sua purezza, senza nessuna forzatura, questa è una delle cose più difficili quando si suona Mozart». Nelle prossime settimane a Bolzano avrà luogo il «Premio Busoni»: cosa significa per una giova- ne pianista partecipare a una competizione musicale e vincerla? «Misurarsi con la pressione di un concorso e avere la possibilità di imparare dagli altri partecipanti sia molto utile. Non sono sicura di quanto uno pos- sa sentirsi “libero” quando suona in concorso, o se sia possibile raggiungere l’emozione di un concerto quando si sa di essere sotto giudizio. Vincere un concorso di categoria superiore può dare la spinta definitiva a una carriera e aiutare a trovare ulteriori ingaggi. Ma può essere davvero un’esperienza illuminante se il fine di questo “viaggio” è cercare di avvicinarsi sempre più alla verità della musica». Oggi a Cortina D’Ampezzo, all’«Alexander Girardi» alle 21; domani a Baselga di Piné, al Centro Congressi, alle 21; venerdì a Locca di Concei, al Centro culturale, alle 21. G3070601 l'Adige