Buona Lettura
Transcript
Buona Lettura
Numero 2 – Marzo 2013 La festa della donna Le origini della Festa della donna La festa della donna, la cui vera denominazione sarebbe “Giornata Internazionale della Donna” ricorre l'otto Marzo e si utilizza per ricordare sia le conquiste sociali e politiche delle donne ma anche e soprattutto per mettere in luce tutte le discriminazioni e le violenze che le donne continuano a subire in molti Paesi del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, per giungere in Italia solo nel 1922. Secondo una leggenda metropolitana, l'origine della celebrazione è attribuita alla commemorazione della morte di centinaia di operaie nel rogo di una fabbrica americana, precisamente la Cotton di New York, nel 1908. In realtà, in quello stesso anno, molte operaie newyorkesi scioperarono per giorni e giorni per chiedere un aumento del salario e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Un incidente simile a quello della leggenda si verificò realmente il 25 Marzo 1911, quando nella fabbrica Triangle persero la vita 146 lavoratori, per la maggior parte operaie immigrate. L'otto marzo 1917 le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, fu questo evento a spingere le donne del partito comunista di Mosca a scegliere tale data per istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia. In Italia, l'otto Marzo del 1946 fu, per la prima volta festeggiata questa ricorrenza in tutto il Paese e venne scelto il fiore della mimosa come simbolo perchè la pianta fiorisce proprio in quel periodo. Le riflessioni di tutti i giornalisti sono accomunate dalla percezione di quanto, ancora oggi, in altri Paesi, ma anche vicino a noi, le donne troppo spesso vengano maltrattate fisicamente e psicologicamente e come questo sia sbagliato considerando gli eguali diritti dei quali dovrebbero godere tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro differenze. Riportiamo in particolare due pensieri, all'interno dei quali si racchiude la ricchezza della visione priva di pregiudizi che, non solo i bambini, dovrebbero avere. “È giustissimo che le donne vengano trattate come gli uomini perché siamo tutti figli di Dio” (La Pietra Costanzo – classe V) “Secondo noi le donne non dovrebbero essere trattate male,perché dove c’è la donna c’è vita e le donne sono un dono di Dio” (Petrillo Marianna e Vitale Liliana – classe IV) La festa del papà Quanto è importante il papà per i propri figli? E quanto ne è consapevole? Riportiamo i pensieri di alcuni bambini per il proprio papà... sorella e papà usciamo e facciamo un giro in piazza fino a notte tarda. Io voglio molto bene a papà ma tanto tanto. Gaia Ferrante (classe IV) Il mio papà è molto bravo e molto affettuoso perché ogni sera mi compra le figurine dei cuccioletti; lui ha tanta pazienza e soprattutto mi vuole bene e per me questa è la cosa più importante. E' molto forte perché va in palestra tre volte alla settimana con il padre di Ludovica De Ianni, loro si divertono molto insieme, sono una grande coppia di amici! Per me il mio papà è speciale perché lui tiene unita la mia famiglia e senza di lui non mi sentirei a mio agio; io sono fortunata ad avere un papà come lui quando dei bambini non ne hanno nessuno. A lui importa di me per questo ogni sera mi dice di lavarmi i denti. lui per me è davvero speciale. Ludovica De Ianni (classe IV) Mario Raffio (classe I ) Il mio papà è molto bravo perché mi compra tante cose e gioca sempre con me. Inoltre mi prepara spesso la cena e mi porta a passeggio. Martina Pedicini (classe III) Caro papà, tu sei sempre buono e gentile con me. Ti voglio tanto bene, sei l’asso che vince tutte le carte, sei uno scrigno pieno d’ amore e un libro con le pagine d’oro. Rocco Manserra (classe IV) Io trascorro la festa del papà preparando una torta per il mio papà e addobbando la casa di coriandoli e di palloncini colorati; quando arriva papà inizia la festa e si mangiano la torta e altri dolciumi. Di sera io, mamma, mia Il mio papà è molto affettuoso, non si arrabbia mai con me. Per la festa del papà gli vorrei regalare un orologio o una camicia, ma l’affetto della famiglia è la cosa più importante. A volte quando deve andare a lavoro e io ho la febbre sta con me e mi assiste. Mio padre è molto forte perché va a ginnastica insieme al padre di Gaia Ferrante e loro si divertono molto insieme. Io gli voglio davvero molto bene. Francesco Bozzi (classe IV) Il mio papà è molto bravo perchè mi porta a vedere le partite di calcio e mi fa tante coccole. Pasquale Riccio (classe IV) Papà io ti voglio un mondo di bene e so che fra pochi giorni tu scoppierai di lacrime. Io ti voglio bene perché tu mi porti sempre con te, mi compri un sacco di cose belle, ma la cosa più bella è quando io chiedo a mia madre di uscire ma lei dice di no io vado da papà e glielo dico lui dice che posso uscire e se la vedrà lui con mamma io lo ringrazio dandogli un mondo di bacietti Raffaella Della Pietra (classe IV) La festa del papà si celebra il 19 ed è san Giuseppe. Spero che ogni papà in quel giorno abbia un cuore aperto a tutti e abbia una freschezza nel cuore in modo da saper condizionare l’amore eterno verso chiunque lo aiuti. Il mio papà mi è molto vicino come se fosse un amico sincero anche se alcune volte tutti i genitori non dicono la verità per non far del male a noi bambini. A me piace molto che mio padre mi stia accanto e gli voglio bene tanto tanto tanto! Costanzo Della Pietra (classe V) A mio padre voglio tanto bene, fa tanti sacrifici per me e per questo lo ringrazio. Caro papà mi sei sempre vicino e mi appoggi in ogni cosa che faccio; mi fai distinguere le cose buone da quelle cattive. Ti ringrazio per non arrabbiarti quando ti disubbidisco e grazie ancora per tutti i desideri che esaudisci per me. Ti meriti proprio una giornata di riposo per tutti i tuoi sacrifici. Francesco Pio De Lucia (classe V) Caro papà ti voglio molto bene e ti ringrazio per avermi fatto molti regali e per avermi spinto a fare sport (basket) che mi sta piacendo molto . Tu sei la persona migliore del mondo insieme a mamma e sei un bravissimo genitore. Papà nessuno è come te e ti voglio un mondo di bene. (Marianna Petrillo – classe IV) Il mio papà si chiama Angelo ed è molto gentile e paziente. Quando ero piccola, per farmi addormentare, mi raccontava delle storie divertenti di quando era piccolo o delle fiabe; il mio papà mi porta dappertutto senza perdersi mai. Qualche volta mi fa fare anche dei bellissimi lavoretti e mi tira sempre su il morale. Gli voglio un mondo di bene. Vincenzo Sessa (classe IV) Per me papà è molto bravo perché mi compra tante cose e mi da tanti abbracci. Liliana Vitale (classe IV) Il mio papà è molto speciale perché mi accontenta per qualsiasi cosa io voglia. Io sono veramente felice che lui sia mio padre. Ilaria Iacoviello (classe V) Il mio Papà si chiama Angelo. Gli voglio molto bene perché è generoso, bravo e dolce. Mio padre è speciale perché ogni sera gioca con me, per questo voglio fargli gli auguri per la sua festa. Sabrina Ricciardi (classe V) Mio padre si chiama Giuseppe. Per me lui è speciale perché, quasi sempre, mi fa fare quello che voglio. Spesso mi dice che sono assillante perché gli chiedo il cane quando già ne abbiamo due. L’elezione del nuovo pontefice Durante questo mese c’è stata l’elezione del nuovo papa, dopo il ritiro dalle funzioni di Benedetto XVI, ora papa emerito. Riportiamo il punto di vista di alcuni giornalisti sull’accaduto. Il papa Francesco (Rocco Manserra – classe IV) Questo anno è stato eletto un nuovo pontefice che si chiama Jorge Bergoglio, come nome ha scelto Francesco e già mi è molto simpatico. Mi hanno colpito molte cose nella sua entrata, ad esempio ha detto buonasera ed ha pregato per lui e per l’altro pontefice. Appena è uscito sul balcone sembrava pietrificato perché come se non si aspettasse di diventare papa; penso proprio che abbia meritato di diventare pontefice. (Costanzo Della Pietra – classe V) Il giorno 13-03-2013 alle ore 19.06 è stato eletto il nuovo pontefice:Jorge Mario Bergoglio. Egli è un gesuita proveniente dal Sud America, in Argentina,il primo originario di questo paese, ed il primo ad indossare il saio durante la benedizione. Bergoglio ha origini piemontesi, si è trasferito in Argentina a diciotto anni, per ragioni di lavoro. In Argentina era un semplice missionario molto umile, che viveva in un appartamento e si spostava in autobus. All’inizio e durante il suo discorso ha parlato con parole asciutte e dirette introducendo il discorso con un allegro buonasera ed Invece di benedire prima i fedeli si è fatto benedire lui da loro; inoltre, ha recitato anche un Padre Nostro per Benedetto XIV. Bergoglio ha deciso di chiamarsi Francesco, il primo Papa a chiamarsi così. Secondo me è stato eletto soprattutto, oltre per la sua umiltà, per il grande gesto che fece qualche anno prima, allo scorso conclave, durante il quale donò i suoi voti a Benedetto XIV. Spero che durante questo papato Bergoglio porti avanti il rapporto con i ragazzi,iniziato da Papa Giovanni Paolo II che introdusse la Giornata Mondiale dei Giovani . (Ilaria Iacoviello – classe V) Ieri sera alle 19:06 ho sentito all’improvviso il suono delle campane. Tutti avevamo già capito che era stato eletto il Papa. Eravamo tutti felicissimi i bambini non avevano mai visto la FUMATA BIANCA. Siamo tutti sicuri che questo Papa migliorerà la Chiesa; si vede che la sua faccia è quella di una persona molto umile che ha vissuto in mezzo ai poveri e quindi pensiamo che sarà un grande Papa. Riportiamo inoltre, l’elenco dei papi dal secolo scorso fino ad oggi… 1978-2005 GIOVANNI PAOLO II DATA PONTIFICATO NOME PAPA 2005-2013 BENEDETTO XIV 2013FRANCESCO 1903-1914 PIO X 1914-1922 BENEDETTO XIV 1922-1939 PIO XI 1939-1958 PIO XII 1958-1963 GIOVANNI XXIII 1963-1978 PAOLO VI 1978-1978 GIOVANNI PAOLO I A proposito di pontefici, abbiamo pensato di inserire una ricetta la cui origine sembra essere legata ai papi: Le crepes Secondo la leggenda questa prelibatezza sarebbe nate nel quinto secolo quando il papa Genasio volle sfamare i pellegrini francesi giunti a Roma per la festa della Candelora ordinò ai responsabili delle cucine vaticane di preparare le prime rudimentali crepes con la farina e le uova. Gli ingredienti necessari a prepararne circa 15 sono: 3 uova 250 grammi di farina 1/2 litro di latte 40g di burro 60g di zucchero Un pizzico di sale 1 bustina di vanillina Mescolare la farina con lo zucchero e la vanillina fino a che il composto non risulterà liscio e senza grumi. Aggiungere le uova sbattute, il burro sciolto, amalgamare e far riposare in frigo per mezz’ora. Scaldare una padella antiaderente ed ungerla con un po’ di burro; versare un mestolino di pastella e inclinare la padella per spargerla uniformemente. Lasciar cuocere per un minuto e girarla dall’altra parte, facendo cuocere per un altro minuto. Preparare in questo modo tutte le crepe, adagiandole su un piatto una volta pronte. Le funzioni religiose del triduo pasquale La Pasqua è preceduta dal “triduo pasquale”, collocato tra la Quaresima e il Tempo pasquale. Il Triduo ha inizio con la Celebrazione vespertina del giovedì Santo e si conclude con la celebrazione vespertina della domenica di Pasqua comprese. Da ciò si evince che la durata temporale effettiva del triduo corrisponde all'incirca a 72 ore, ossia l'equivalente orario di tre giorni. Le celebrazioni principali del Triduo sono: • la Celebrazione Vespertina del Giovedì Santo che consiste nella Messa vespertina in Coena Domini. In essa si ricorda l'Ultima Cena del Signore con i suoi discepoli, consumata prima della sua passione nella quale lavò loro i piedi. In tale cena Gesù istituì i sacramenti dell'Eucaristia e dell'Ordine sacro; • la Celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo; • la Veglia Pasquale, centro del Triduo, officiata nella sera o notte tra il sabato e la Domenica di Pasqua, è la solenne celebrazione della Risurrezione del Signore e poiché celebra la vittoria sul peccato e sulla morte da parte di Gesù Cristo è la celebrazione più importante e più lunga dell'anno liturgico • la Messa del giorno della Domenica di Pasqua, e la Celebrazione Vespertina della Domenica di Pasqua. La Pasqua dei bambini A tutti noi piace la Pasqua perchè oltre ad essere una festa carica di significato religioso, è l'occasione per stare insieme alla famiglia e divertirsi trascorrendo una giornata diversa. Cosa non meno importante possiamo mangiare tante cose buone, soprattutto la cioccolata delle uova che, non basta mai! Poesia di pasqua – classe IV A le finestre batto e dico :<<aprite! Cristo è risorto germinan le vite nuove e ritorna con l’april l’amore. Amatevi tra voi pei dolci e belli sogni ch’oggi fioriscon sulla terra, uomini della penna e della guerra, uomini della vanga e dei martelli. Aprite i cuori. In essi irrompa intera di questo dì l’eterna giovinezza>>. Io passo e canto che la vita è bellezza. Passa e canta con me la Primavera. Ada Negri. Poesia per il mattino di Pasqua - classe V Io vorrei donare una cosa al Signore, Ma non so che cosa. Andrò in giro per le strade e mi fermerò soprattutto coi bambini a giocare in periferia, e poi lascerò un fiore ad ogni finestra dei poveri e saluterò chiunque incontrerò per via. E poi suonerò con le mie mani le campane della torre. Andrò nel bosco questa notte ed abbraccerò gli alberi e starò in ascolto dell’usignolo, quell’ usignolo che canta sempre solo da mezzanotte all’alba. E poi andrò a lavarmi nel fiume E all’alba passerò sulle porte di tutti i miei fratelli e dirò : PACE. Il circo In occasione della visita della scuola al circo Rinaldo Orfei, riportiamo il reportage di due giornaliste della classe quarta Lunedì andiamo al circo! Non vedo l’ora di andare al circo: secondo me sarà un'esperienza bellissima vedere gli animali, i clown, gli acrobati. Io adoro andare al circo perché è bello vedere spettacoli sbalorditivi, come quello dei trapezisti, o scene paurose, come quelle degli animali feroci; in particolare, mi affascinano molto le scene di quando le ballerine danzano con i cerchi e mi piacerebbe imitarle per sapere cosa si prova in quel momento. Questa sarà la prima volta che andrò al circo con la scuola, prima, infatti, sono sempre andata con i miei amici ed i miei genitori. Mi sono chiesta spesso come vivano i circensi, così mi sono informata ed ho scoperto che lavorano, mangiano ed escono insieme. I bambini non sono per forza costretti a vivere la vita del circo ed agli adulti è data la possibilità di andarsene ed entrare a far parte di un altro circo. In alcuni circhi c'è la presenza di insegnanti che seguono i bambini per non far loro trascurare lo studio, in altri invece, come quello di Verona, c'è una vera e propria scuola del circo che viene frequentata di mattina mentre il pomeriggio è dedicato all'allenamento. Il circo è un insieme di culture diverse, così, spesso, i bambini conoscono più lingue ed hanno una vita normale come tutti gli altri bambini. Credo che la loro vita sia emozionante, tuttavia, non mi piacerebbe viverla. Lisa Castiello - classe IV L'istituto Elio de Martini oggi in visita al circo Rinaldo Orfei Spettacolo fantastico ed emozionante per l’Istituto Elio De Martini. Oggi lunedì 4 marzo 2013, gli alunni della scuola, insieme alle loro insegnanti, hanno assistito ad uno spettacolo circense. -A me è piaciuto molto- ammette Michela, un alunna della classe quarta. -Soprattutto, quando entravano in pista gli acrobati e mi è piaciuto anche quando una coppia di fidanzati ha fatto molte acrobazie aeree! -A me è piaciuto quando sono entrati l’elefante e l’ ippopotamo - dice Marianna un'altra alunna -A me hanno fatto molto ridere i clown!- dice Ludovica -E a me i pappagalli addestrati- dice Lisa. E' stato uno spettacolo molto bello per gli alunni. - A me è piaciuto, però non ho gradito molto l’ultimo numero perché due ragazzi con delle moto hanno incominciato a girare e si è creato molto gas, tanto che io, Gaia e Ludovica ci siamo sentite male!- ammette RaffaellaQuesto articolo è pieno di commenti positivi e questo è un buon segno. Insomma è stato uno spettacolo indimenticabile, pieno di divertimento!!! Michela Masella – classe IV Le rubriche mensili Infine bisognava cimentarsi nella trave dove si faceva o salto a raccolta o passo gatto poi c’è stato il ritiro delle medaglie e la sfilata. Lo sport Trofeo Kinder (Giovanni Nuzzi – classe V) Il progetto Kinder + Sport si allarga sempre di più. Torna infatti il Trofeo Tennis Kinder + Sport, edizione 2013! Una manifestazione con tappe in tutta Italia per promuovere uno sport come il Tennis, molto amato e seguito soprattutto dai ragazzi. Il circolo tennis Club 2002 di Benevento ha ospitato una delle numerose tappe che si svolgeranno in molte città d’Italia; al Trofeo hanno partecipato centinaia di ragazze e ragazzi tra i 9 e i 16 anni che si sono sfidati in 50 città italiane da Aosta a Catania. I vincitori di ogni tappa si incontrano nella finale: il Master Nazionale è in programma dal 15 al 21 Luglio 2013 a Palermo . Il Trofeo Tennis Kinder + Sport è una grande occasione per diffondere ancora di più questo sport che si basa sull’agonismo e sul gioco corretto. Alla tappa di Benevento hanno partecipato i giovani tennisti campani suddivisi nelle seguenti categorie : under 10, under 12, under 14 e under16. La gara di Ginnastica Artistica (Liliana Vitale) Le gare di ginnastica artistica si sono svolte a Castellammare alle ore 11:00 il 10 Marzo 2013, in tutto erano 400 bambine comprese le ragazze grandi. Hanno partecipato la 1°fascia e 2° fascia e per tutte loro è stata la prima gara regionale. Gli attrezzi che sono stati scelti sono il trampolino con il salto a pennello e pennello a mezzo giro,la striscia con la capovolta saltata che tutti chiamano capriola, dondolino ponte, ruota e la posa finale sebbene la sequenza non fosse per tutti uguale. La cucina Pastiera (Lisa Castiello) Ingredienti per pasta frolla 250 grammi di farina 125 grammi di burro 100grammi di zucchero 1 uovo intero Un tuorlo una bustina di vanillina Per il ripieno 250 grammi di grano cotto 350 grammi di ricotta 350 grammi di zucchero 2 uova intere + 2 tuorli 30 grammi di burro 200 grammi di latte scorza grattugiata di limone 25 grammi di acqua di fiori d'arancio 50 grammi di arance candite 50 grammi di cedro candito. Preparare la pasta frolla con le dosi indicate e mettere in frigorifero a riposare per circa 40minuti avvolta nella pellicola; nel frattempo preparare la crema di grano. Versare in una pentola il grano, far bollire a fuoco dolce mescolando fino ad ottenere una crema densa; intanto frullare le uova allo zucchero, alla ricotta, all’essenza di fiori d’ arancio e girare senza lasciare grumi Stendere la pasta frolla e foderare una teglia imburrata. Versare i due ripieni insieme e dopo aver aggiunto i frutti canditi infornare a forno medio fino a cottura. Pastiera gigante (Pasquale Riccio) Ingredienti per la crema di ricotta: ricotta gr 600 zucchero gr 500 uova n.8 scorzette e cedro gr 300 essenza di cannella e fiori d’arancio q.b. Setacciare la ricotta e mischiare lo zucchero. Mettere a marinare per una notte. Sbattere le uova e unire con ricotta e zucchero; aggiungere le essenze e le scorzette. Ingredienti per il grano: grano gr 300 latte gr 100 burro gr 50 sale gr 10 zucchero gr 150 Scegliere il grano, lavare, scolarlo dall'acqua, cuocerlo, il burro e il sale fino all’essiccazione del latte, dopo aggiungere lo zucchero e far cuocere ancora un poco, girando bene il tutto. Ingredienti per la crema di latte: latte gr 250 rossi d’ uovo n.2 farina gr 50 zucchero gr 150 una bustina di vainillina buccia di limone escludendo il bianco. Mischiare la farina, i rossi delle uova e lo zucchero; aggiungere il latte, la buccia di limone e la bustina di vanillina, cuocere girando bene il tutto fino a far bollire per alcuni minuti. Togliere la buccia di limone e mettere da parte. Ingredienti per la pasta frolla: Farina gr 400 uova n.2 zucchero gr 150 burro gr 100 sugna gr 50 buccia di limone grattugiata acqua quanto necessaria Mettere la farina sul tavolo lasciando al centro un vuoto ove si mettono uova e la sugna leggermente riscaldati, lo zucchero, le uova un poco frullate, la buccia grattugiata di limone, un poco di vanillina . Impastare il tutto bene, aggiungendo se necessario un poco d’acqua . Lasciare riposare alcune ore. Mischiare la crema ed il grano e versare il tutto sul contenuto della ricotta, cedro e uova già preparato in precedenza. Mischiare bene e versare nella tortiera già preparata con letto e bordi di pasta frolla, coprire con strisce di pasta in diagonale e mettere al forno non troppo forte fino a quando si nota il gonfiore. Dopo di che si può aumentare il calore del forno a giusta cottura della pasta. Si unge bene la tortiera, il fondo e il bordo con la sugna. Per una giusta cottura sono necessari circa 90 minuti o forse più, dipende dall’impegno del forno. Pizzo Panaro – dolce beneventano (Pasquale Riccio) Ingredienti: 50 grammi di zucchero 50 grammi di farina 3 uova Un cucchiaino di zucchero a velo Un cucchiaino di succo di limone Burro e farina per spolverizzare la tortiera Per glassa: 250 di zucchero Mezzo bicchiere di acqua Una manciata di confetti colorati Preparazione: In una ciotola montare gli albumi a neve con lo zucchero a velo e il succo di limone . In una pentola larga, versare i tre tuorli con lo zucchero e iniziare a mescolare; con lo sbattitore elettrico, montare il composto e metterlo a bagnomaria, fino a farlo leggermente intepidire, toglierlo dal fuoco e sbatterlo fino a farlo diventare gonfio. Sugli albumi montati a neve, setacciare la farina ed amalgamare delicatamente dal basso verso l’alto, senza girare. Unire il composto ai tuorli, e continuare ad amalgamare il tutto con delicatezza, senza far smontare. Nella tortiera imburrata ed infarinata, versare il composto appena sotto all'orlo, infornare a 180 gradi, per circa 30 minuti. Nel frattempo in una casseruola versare l’acqua e lo zucchero, fare sciogliere lo zucchero a fiamma bassissima, dopo aumentare la fiamma, fino a quando non si formi una schiuma, e inizi a filare. Togliere dal fuoco e colare uno strato abbondante sul dolce tiepido e sformato; poco dopo cospargere con una manciata di confetti.