Lavocelibera N° 72
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Lavocelibera N° 72
[email protected] - [email protected] newsletter di approfondimento dell’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie n.72 - 21 gennaio 2011 Sede Legale Via Quattro novembre, 98 00187 Roma Segreteria Tel. 06/69770301/2/3 Fax 06/6783559 [email protected] Amministrazione Tel. 06/69770329 [email protected] Sostieni Libera Tel. 06/69770334/20 [email protected] Organizzazione Tel. 06/69770326 [email protected] Comunicazione e stampa Tel. 06/69770323 [email protected] [email protected] [email protected] Tesseramento Tel. 06/69770321 [email protected] Educazione alla legalità Tel. 06/69770325 [email protected] Ufficio beni confiscati Tel. 06/69770330 06/69770331 [email protected] Settore internazionale Tel. 06/69770322 [email protected] Progetti Tel. 06/69770327 [email protected] Sport Tel. 06/69770326 [email protected] La speranza ha due bei figli L’anno nuovo è iniziato e come vi avevamo promesso ci presentiamo nel 2011 con una grafica rinnovata. Un cambiamento di abito che non è unicamente frutto della necessità di migliorare esteticamente, ma più che altro, avere strumenti che siano sempre più efficaci e che sempre meglio sappiano raccontare quello che ogni giorno facciamo. Tante sono le sfide ci attendono perchè questo nuovo anno non è iniziato bene purtroppo. Mentre continua la campagna contro la Corruzione stiamo organizzando due carovane che sappiano coniugare lo sport, la memoria e l’impegno. Il 4, 5 e 6 febbraio saremo a Rocca di Papa (RM) per il seminario di formazione e aggiornamento nazionale per i referenti territoriali dal titolo “Conoscere i territori, conoscersi nei territori”. Il 19 marzo saremo a Potenza XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Dal 1995 il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza e dell’impegno che si rinnovano ed è anche l’occasione per incontrare i tanti, troppi, familiari delle vittime innocenti. Questi i grandi eventi nazionali che apriranno l’anno nuovo ma saremo ogni giorno al fianco della società responsabile dal sud al nord Italia, in Europa, in America Latina e in Africa in tante iniziative sulle quali vi terremo informati. Il Paese ha bisogno di noi, del nostro coinvolgimento, della nostra vigilanza e della nostra presenza. Come ha scritto Sant’Agostino: «La speranza ha due bei figli: la rabbia ed il coraggio. La rabbia nel vedere come vanno le cose, il coraggio di vedere come potrebbero andare». Dobbiamo animare la speranza di rabbia e di coraggio. Il sentimento dell’ingiustizia per ciò che vediamo deve tradursi in un fare di più e di meglio, in una maggiore responsabilità e corresponsabilità. Progetto grafico di Avenida. Thanks a lot! ;) 2 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie S.O.S. Giustizia Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata Da sempre Libera, nella sua sede nazionale o anche nelle sue sedi territoriali, ha rappresentato un punto di riferimento per quanti vivono situazioni di disagio, e in modo particolare legate all’azione di gruppi criminali e mafiosi. Richieste di aiuto che si è sempre cercato di orientare al nostro Ufficio legale o a quelle Associazioni che in determinate problematiche potevano dare un sostegno concreto o quanto meno una consulenza. Negli ultimi anni queste richieste di aiuto sono andate aumentando considerevolmente fino a sollecitarci nell’organizzarci in modo più strutturale nei territori, e a rendere più organica la nostra risposta soprattutto in quattro ambiti: sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e alle vittime del racket delle estorsioni, accompagnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia, accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia. Nasce così il progetto “S.O.S. Giustizia - Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata”, finanziato dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali (legge 383/2000 lett f direttiva 2009), che prevede l’attivazione in alcune regioni di vari sportelli di ascolto finalizzati ad accogliere, orientare ed offrire consulenza a quanti faranno richiesta in quei particolari ambiti di disagio. COLLOCAZIONE DEGLI SPORTELLI POTENZA Via Raffaele Acerenza n. 39 Contatti: tel/fax 0971/273119 mail [email protected] MODENA Via 4 novembre 40/l (presso Arci Modena) Contatti: tel/fax 059/334631 mail [email protected] PALERMO Piazza Castelnuovo n. 13 Contatti: tel/fax 091/7815962 mail [email protected] LATINA Piazza Aldo Moro n. 37 Contatti: 0773/244001 - fax 0773/260437 mail sportellolatina@ libera.it REGGIO CALABRIA Via P. Pellicano n. 21/h Contatti: tel/fax 0965/330927 mail [email protected] Inoltre si prevede che nel tempo massimo di sessanta giorni si attiveranno in modo sperimentale anche due sportelli a Torino e a Milano, e nei prossimi mesi altri due nel Centro-Sud. ORARI DI APERTURA Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle 09.00 alle 13.00 Martedì - Giovedì dalle 15.00 alle 19.00 Per chiunque ne abbia bisogno sarà sufficiente fare una telefonata o mandare una email e prendere un appuntamento con l’operatore. 3 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie La Corsa di Miguel 2011 A Roma il 23 gennaio si terrà la dodicesima edizione della manifestazione podistica, competitiva e non, in memoria del giovane desaparecido argentino che amava correre. Quest’anno la gara sarà “ecocompatibile”. Partecipano anche le bici e, come sempre, musica, festa e tante iniziative di cooperazione di ANNA MARIA DE LUCA su Repubblica.it ROMA - Trentatré anni fa Miguel Benancio Sanchez fu sequestrato da una banda paramilitare nella sua casa di Calle San Martin, periferia sud della Gran Buenos Aires. Aveva 25 anni. Sognava di correre alle Olimpiadi e diventare professore di educazione fisica, invece è uno dei trentamila desaparecidos della dittatura militare argentina. Per ricordarlo, il 23 gennaio più di cinquemila persone si riuniranno a Roma nella Corsa di Miguél, evento sportivo nato nel 2000 grazie alla grinta di Elvira Sanchez, sorella di Miguél. Un appuntamento attorno al quale cresce, di anno in anno, una sempre più grande corolla di iniziative solidali ed artistiche. Nelle varie edizioni, la Corsa di Miguél ha segnato momenti straordinari di vera poesia. Il più grande nel 2004 quando insieme ad Elvira, la sorella di Miguél, arriva a Roma anche Martin Sharples, maratoneta disabile che corre con una protesi. Ha scoperto la storia di Miguel su un giornale, se n’è innamorato, ha portato tutti i suoi trofei a casa Sanchez e li ha regalati. L’immagine di Miguel è sulla sua protesi. Ci tiene tantissimo a completare i dieci chilometri. Ma a un certo punto, si rompe la protesi. Fine della gara per Martin. Invece no. Quando lo stadio ormai si è svuotato, dall’ingresso sbuca lui, senza protesi. Corre su una gamba sola fra lo stupore e la commozione generale. La gente è impazzita, corrono da tutte le parti per accompagnarlo. Arriva così e soffoca Elvira in un abbraccio. Martin è sempre il “miguelista” numero uno ma ora niente più protesi, troppo costosa quella da atleta: corre in carrozzina. La corsa di Miguél, oltre che a Roma si svolge anche a Buenos Aires. Anzi, per i vari tira e molla tra provincia e comune, se ne svolgono diverse. La più importante è a marzo, ma la più dolce si svolge in ottobre a Berazategui, dove viveva Miguél, snodandosi nelle stradine vicino casa Sanchez. In Argentina come in Italia, il ruolo delle scuole nella Corsa di Miguél è molto importante. A Buenos Aires l’organizzazione dell’evento vene affidata ad una scuola media, la “Che Guevara”, che ha scelto di mettere, nel suo piazzale, un monumento a Miguél e anche un murales in cui Miguel è ritratto come un angelo. Gli studenti hanno chiamato la strada Calle Miguel Sanchez. Sono stati loro a musicare le poesie di Miguel a ritmo rap. A Roma i cartelli chilometrici della gara sono fatti con le fotografie dei ragazzi della scuola più multietnica d’Italia, la Corrado Melone di Ladispoli. E sono tante le scuole che hanno aderito al progetto didattico promosso dalla Corsa, con la collaborazione dell’Istituto per il Credito Sportivo. Quest’anno il concorso creativo è sul tema: “Viva la staffetta”, intesa come sport collettivo, traguardo conquistato insieme. La staffetta non è solo gara (gli studenti ne disputeranno diverse, fino a maggio, legate alla Corsa di Miguel) ma anche storia. Basti pensare al sistema postale degli Incas basato sui chasqui (una sorta di antenati degli staffettisti di oggi) o ai chilometri percorsi da Gino Bartali per salvare la vita a centinaia di ebrei, con i documenti nascosti nel sellino e nel telaio della sua bici. Legata alla Corsa di Miguel è anche la staffetta degli studenti delle superiori. Si terrà il 13 maggio allo stadio delle Terme di Caracalla e precede di un giorno la staffetta più multietnica: la Mappamondo. Mille metri a nazione, per cento nazioni. E, ad ogni frazione, musica e cibo di quel Paese, con uno speciale per le scuole. Ogni anno la Corsa adotta dei progetti da finanziare con il ricavato iscrizioni e contribuzioni volontarie. Quest’anno si punta a costruire pozzi d’acqua nel Mali, con l’associazione Friends For Water, e a sostenere “La Casa di Miguel” per i bambini brasiliani dell’Acorp, associazione che aiuta l’adozione a distanza in Brasile. Ma vediamo le novità dell’edizione 2011. In onore dei ciclisti travolti il 5 dicembre 1 scorso in Calabria, per la prima volta ai podisti, competitivi e 4 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie non competitivi, si uniranno anche le due ruote. Una quarantina di ciclisti arriveranno proprio da Lamezia Terme, dove è avvenuto il tragico incidente. E saranno loro ad aprire la corsa, alle 9.30 del mattino del 23 gennaio. Seguirà, alle 10, la partenza dei podisti e poi, l’ultima delle tre partenze: l’”onda non competitiva”, dedicata al baseball e al softball. L’altra novità di questa edizione si racchiude invece nella parola “eco compatibilità”: quanti rifiuti possono produrre più di cinquemila partecipanti tra le strade e i ponti di Roma? Ecco dunque che, con l’aiuto del Wwf e di Legambiente, la Corsa di Miguel 2011 diventa anche un esperimento di “gara ecocompatibile”, dalle buste dei pacchi gara, ai bicchieri e forchette per il ristoro, alla raccolta differenziata. Per aumentare la partecipazione femminile ci sarà una corsia rosa all’arrivo, un pacco gara femminile più ricco per le donne e un concorso a premi intitolata alla Venere del Foro Italico. E poi musicisti di strada, soprattutto rom, lungo il percorso. Chi può partecipare. La Corsa di Miguel è di tutti. Per chi vuole mettersi in competizione, c’è la gara di dieci chilometri, riservata agli agonisti o tesserati Fidal. I non competitivi, che amano chiacchierare, passeggiare e gironzolare, possono cimentarsi in due chilometri e settecento metri con arrivo all’interno di Villa Glori, il parco di un circuito podistico tra i più apprezzati. Due i percorsi per i ciclisti: otto chilometri con arrivo a Ponte Milvio alla grande festa della bicicletta, oppure una 73 chilometri con rientro poco prima dell’ora di pranzo allo stadio Paolo Rosi per il Pasta Party. Per le famiglie c’è anche il servizio baby sitter, mentre i bam- bini fino a 12 anni non pagano niente. E, se qualcuno dovesse trovarsi in difficoltà, niente di cui preoccuparsi: da quest’anno alla Corsa di Miguel debutta la figura dell’aiutatore podistico: venti podisti vestiti in tenuta gialla attaccheranno bottone, con discrezione e delicatezza, con chi è in difficoltà e magari ha bisogno di un consiglio, di una parola, di uno sguardo. Con lo spirito che proprio Riccardo De Paolis, primatista di battute e di socialità attraverso l’atletica, riusciva a trasmettere. Per info e iscrizioni, sia alla competitiva che alla non competitiva: www. lacorsadimiguel. it 5 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie América reaparecida. Suggestioni per l'Europa Sabato 19 febbraio 2011, dalle 9 alle 17 presso il salone Pio XII in Via S. Antonio, 5 a Milano si terrà il Convegno ‘América reaparecida. Suggestioni per l’Europa’. Il Convegno focalizza l’attenzione sulla realtà latinoamericana attraverso un excursus che possa aiutare a comprendere come interagiscono vecchio e nuovo in un contesto dinamico sempre più globalizzato, tratteggiando il panorama delle relazioni internazionali e individuando piste di riflessione e suggestioni anche per i cittadini del vecchio continente. Il programma dei lavori prevede una mattinata assembleare con quattro reL’iniziativa è promossa da Caritas Am- lazioni generali e un pomeriggio dibrosiana, Centro Ambrosiano di Docu- visi a gruppi in laboratori tematici. mentazione e Studi Religiosi, Centro Documentazione Mondialità, Ufficio Iscrizione on line: Diocesano Pastorale Migranti, Uffi- http://www.chiesadimilano.it/cdm cio Diocesano Pastorale Missionaria. Informazioni: Centro Documentazione Mondialità Via S. Antonio, 5 Milano tel: 02-58391.395/393 [email protected] 6 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Cambiamo pelle ma non anima Cambiamo veste grafica: pelle, dunque, ma non anima. Lo abbiamo annunciato nello scorso editoriale e ora il nuovo giornale è sotto i vostri occhi. Cambiamo perché diventiamo grandi. Narcomafie quest’anno compie diciotto anni e, come per ogni maggiore età, il compleanno va festeggiato in modo particolare. Diciotto anni sono tanti per una rivista di nicchia, tenuta in piedi con fatica in un contesto spesso difficile: e ciò impone festeggiamenti che segnino un passaggio. Cambiamo infatti anche per ragioni di sostanza. Per dare un segnale in un momento storico particolare. Da anni il mercato editoriale è in crisi, e l’attuale congiuntura, cavalcata a senso unico dalla politica, ha dato il colpo di grazia a molte (troppe) iniziative importanti. Ma la crisi più grave è quella culturale, etica, di valori. Per invertire la tendenza occorre fare di più. Per questo, insieme al Gruppo Abele e a Libera, che da anni sostengono il nostro lavoro, abbiamo deciso di investire ulteriormente in questa impresa. Una impresa che dal 1993 segue, documenta e analizza i fatti di mafia, guardando alla politica, all’economia, al costume del Paese. Questo rinnovato impegno ci ha portati, pochi mesi fa, ad aprire il sito e ora ci spinge ad aumentare le pagine, a rendere più vivace l’impostazione grafica e anche a rivedere la testata, per la quale abbiamo scelto un carattere che ricorda lo stencil con cui si marchiano le casse da imbarcare sulle navi. Perché quello che vogliamo intraprendere, insieme con chi ci legge e con chi ci sta vicino, è un vero e proprio viaggio: un viaggio verso un’Italia libera dalle mafie, come recita lo slogan che abbiamo scelto per la campagna promozionale. Le mafie, infatti, sono il contrario della libertà tout court. Esse attanagliano l’Italia: dall’economia (pensiamo all’influenza sull’arretratezza del Sud e alle infiltrazioni nel sistema economico legale) alla salute delle persone (basti ricordare le cave abusive della Campania che hanno avvelenato una terra intera e i prodotti alimentari destinati alle nostre tavole) fino alle condizioni minime di sicurezza (i riferimenti sono sterminati: ponti, case, ospedali costruiti con cemento depotenziato e che per questo crollano; abusivismi che rendono il territorio incapace di sostenere una scossa di terremoto o una alluvione e via elencando potenzialmente all’infinito). In copertina abbiamo inserito anche una grande X. È una lettera che ha, per noi, tre significati. Evoca, anzitutto, il fattore x, l’incognito delle mafie che andiamo a investigare e su cui ci interroghiamo continuamente seguendone le evoluzioni e sforzandoci di capire dove e come mutano. Indica, poi, il “per”, cioè un fattore propositivo, perché quello che vogliamo fare non è solo denuncia, analisi, approfondimento, ma anche promozione di esperienze positive: guardare la realtà con occhio critico significa anche riconoscere quanto di positivo esiste e raccontare le storie di ribellione a un malaffare sistemico che nega giustizia e diritti (e questo costituisce per noi un modo di onorare il vincolo deontologico del giornalismo a rispettare la verità complessiva dei fatti). Infine la nostra X è anche un moltiplicatore dell’impegno che vogliamo raccogliere intorno al nostro progetto. Abbiamo, poi, modificato il sottotitolo sostituendo “legalità, diritti, cittadinanza” (che pure restano, per noi, riferimenti fondamentali) con un messaggio specificamente legato al nostro essere un giornale, e, dunque, “l’informazione libera per contrastare la criminalità e i poteri corrotti”. Perché la corruzione è il sostrato su cui le mafie si innestano: circostanza che, da ultimo, ha indotto Libera a lanciare una campagna per la raccolta di un milione e mezzo di firme finalizzata a promuovere la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti. Infine abbiamo inserito nella testata, accanto ai loghi del Gruppo Abele e di Libera, quello di Flare, il ramo internazionale dell’associazione, con cui collaboriamo dalla nascita e con cui abbiamo in cantiere numerosi progetti. Anche questo all’insegna della continuità: nel 1993 la copertina del nostro primo fascicolo era dedicata ai “Santuari dell’est”… Le mafie sono state le prime a globalizzarsi, lo stesso deve fare l’antimafia. Lo stesso facciamo noi. Vogliamo proseguire per tutto il tempo necessario in questo viaggio. Insieme. Con il vostro sostegno e il vostro consiglio. 7 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Da Leggere Il Patto di Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci. Da Ciancimino a Dell’Utri. La trattativa Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato. Chiarelettere Prezzo 16,00 euro “Molti attentati addebitati a Cosa Nostra non sono stati commessi da noi ma dallo Stato. Voi lo sapete benissimo.” Luigi Ilardo, l’infiltrato. Le sue rivelazioni sono alla base del processo in corso a Palermo a carico dell’ex capo del Sisde e del Ros, generale Mario Mori, per la mancata cattura di Provenzano nel 1995. Sembra un film ma è una storia vera, e inedita. Un infiltrato dentro Cosa nostra negli anni delle stragi e all’inizio della Seconda repubblica. Un uomo d’onore al servizio dello Stato. Oggi le rivelazioni di Ilardo – raccolte dal colonnello Michele Riccio – sono alla base di un processo in corso a Palermo che vede come principale imputato il generale Mario Mori. Ilardo parla di patti e di arresti di capimafia (“In Sicilia i capi o muoiono o si vendono”). Fa i nomi. Sembra una storia sudamericana, ma accade in Italia. Meno di venti anni fa. E oggi, dopo le rivelazioni del figlio di Vito Ciancimino, molti all’improvviso parlano. Ilardo nel 1994 nessuno lo ascolta – a parte il colonnello Riccio, che registra tutto. Ed è incredibile perché proprio l’infiltrato porterà gli uomini del Ros nel casolare di Provenzano. Perché il boss non fu arrestato? Dice Mori ai magistrati di Palermo: “Non ricordo… tenga presente che io ero responsabile di una struttura quindi avevo una serie di problematiche…”. E il suo vice Ma- rio Obinu: “Abbiamo localizzato il casale… (va considerata) la difficoltà tecnica di entrare, in quanto era costantemente occupato da pastori, mucche e pecore”. Risultato? Provenzano continuerà a trattare con i nuovi referenti politici della Seconda repubblica. E Ilardo sarà ammazzato dalla mafia nel 1996, pochi giorni prima di diventare ufficialmente pentito. Oggi si parla di misteri e ombre dietro le trattative tra Stato e mafia. Ma non ci sono né misteri né ombre. Basta mettere in fila i fatti, come fanno gli autori in questo libro. Basta ascoltare Ilardo (ci sono i nastri con la sua voce). È difficile da credere ma è tutto clamorosamente chiaro. 8 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Da Vedere Il teatro civile in scena a Roma. Due spettacoli, due trame diverse, unico denominatore raccontare per conoscere e lottare. Dal 25 al 30 gennaio 2011 al Teatro Ambra Jovinelli “Santos” l’adattamento teatrale d’un racconto di Saviano cui hanno impresso forma dialogata il regista Mario Gelardi (già firmatario del Gomorra scenico) e Giuseppe Miale di Mauro, impegnando gli attori Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale di Mauro e Adriano Pantaleo, un prodotto di Ipocriti - Nuovo Teatro.. Protagonisti dello spettacolo sono quattro ragazzini che vengono “assunti” come vedette della camorra. Bambini che apparentemente giocano solo a calcetto in una piazza, ma che in realtà hanno il compito di avvisare se arriva qualcuno di sospetto o la Polizia.Uno dei ragazzi verrà “espulso” dal gruppo perché in- vece di avvisare il capoclan decide, in una delle partite, di terminare l’azione di gioco, una scelta questa che gli salverà la vita. La storia racconta quindi la difficile scelta di quattro ragazzi tra calcio e delinquenza. Si tratta di una favola, del racconto di chi usa il calcio per seguire i proprio sogni e soprattutto per salvarsi da una dura realtà. Il secondo spettacolo al Teatro Cometa Off di Roma dal 26 al 28 gennaio Suerte liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Laurenti scritto, diretto e interpretato da Alessio Di Clemente selezione musicale di Camillo Ventola La storia vera di un narcotrafficante, dalla Colombia al carcere: una confessione, il ricordo di un’epopea criminale. La storia di una rinascita. “La pallottola è l’unico gioiello che per custodia ha carne umana”. Che cosa si prova a vivere con la morte come assidua compagna? Per piú di un anno uno dei maggiori narcotrafficanti a livello internazionale, oggi imprenditore di successo, ha raccontato a Giulio Laurenti la sua vita rocambolesca e pericolosa: anzi, le sue due vite. Quelle confessioni sono diventate un romanzo, dalla voce inconfondibile e unica, col timbro della verità definitiva. Alessio Di Clemente dà corpo e voce a Pablo e ai suoi fantasmi, in un incrocio tra passato e presente, tra dolorosi ricordi e pericolose tentazioni. La voce di un uomo non redento, ma rinato, non pentito ma consapevole. Ma fino a quando? Pablo porta chi lo ascolta nei locali più lussuosi del mondo, nei meandri della sua mente, sfrecciando su Ferrari fiammanti, fino a san Quintino, trascinandosi sull’orlo della vendetta, svelando lati oscuri e svolte inaspettate. Ma, inaspettatamente, coinvolge gli spettatori anche nei sentieri più intimi e nascosti, quelli della coscienza, dell’amore e dell’attaccamento alla vita. 9 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Ore 16.00 Presentazione della carta etica delle professioni intellettuali Dott. Ing. Pietro Balugani Presidente Comitato Unitario delle Professioni di Modena CUP Comitato Unitario delle Professioni di Modena Ore 16.20 L’etica professionale, una scelta di responsabilità civile Prof.ssa Stefania Pellegrini Docente di sociologia del diritto Facoltà di Giurisprudenza dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna Ore 16.40 I professionisti e gli strumenti normativi per il contrasto alle mafie Dott. Roberto Alfonso Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna Ore 17.10 Carta etica e istituzioni. Quali risposte? Dott. Matteo Richetti Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna Ore 17.30 Per un’etica della responsabilità Don Luigi Ciotti Fondatore e Presidente di Libera Comitato Unitario delle Professioni “Associazioni, nomi e numeri controdileModena mafie” Piazzale Boschetti, 8 • Modena Modera gli interventi: Info Frigerio Dott. Lorenzo Tel.Coordinatore 059 223 831 • Faxinformazione” 059 237 166 “Libera Mail: [email protected] CARTE IN REGOLA: I PROFESSIONISTI MODENESI SFIDANO CON L’ETICA MAFIE E CORRUZIONE Venerdì 28 gennaio 2011 Auditorium Marco Biagi Largo Marco Biagi, 10 - Modena 10 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Per il bene comune i corrotti restituiscano ciò che hanno rubato La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Per questo motivo Libera e Avviso Pubblico raccoglieranno un milione e mezzo di cartoline da inviare al Presidente Napolitano per chiedergli di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti. Raccolte firme in tutta Italia contro la corruzione! Da Aosta a Palermo, dalla Calabria al Trentino, dalla Sardegna al Veneto passando anche per le botteghe di Altromercato e Botteghe del Mondo tanti sono i punti per firmare durante queste feste. L’elenco completo e aggiornato è sul sito di Libera www.libera.it Sullo stesso sito è possibile firmare on line!!! 11 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie E tu da che parte stai? Ti ricordiamo che per aderire a Libera e ricevere la tessera è necessario comunicare tutti i propri dati (nome, cognome, indirizzo, telefono, e-mail, data di nascita e codice fiscale). Indicare l’e-mail è, da quest’anno, particolarmente importante per attivare l’abbonamento on-line a Narcomafie. Il versamento per aderire può essere fatto sia tramite conto corrente postale, sia tramite bonifico bancario che con carta di credito via web. In ogni caso deve sempre essere accompagnato dai dati anagrafici. Una campagna attraverso la quale vogliamo allargare ulteriormente la nostra rete e lanciare un chiaro segnale: l’importanza della formazione. Proprio per questa ragione Libera ha deciso di investire sul mensile Narcomafie, per renderlo strumento condiviso di informazione e approfondimento. Una rivista fondamentale per conoscere le rotte delle mafie italiane e straniere e per conoscere tutte le iniziative di contrasto messe in campo, dalle Istituzioni e dalla società civile. Da gennaio 2011 sarà disponibile l’abbonamento a Narcomafie in pdf e Libera propone di includerlo nelle quote del tesseramento dei soci singoli e delle realtà collettive. Per le tessere, rimane invariata la quota di 1€ per gli under 18. Le novità arrivano dai 18 in su: stabile la quota di 5€ per chi ha tra i 18 e i 25 anni, ma incluso nella quota i giovani soci potranno usufruire dell’abbonamento in pdf da gennaio a dicembre 2011. Per gli over 25 invece, la tessera costerà 15€ e comprenderà anche in questo caso l’abbona- mento in pdf. E’ fondamentale al riguardo inserire il proprio indirizzo mail nel modulo di adesione. Resta possibile ricevere il giornale cartaceo, con la formula a 30€ che comprende adesione e abbonamento a 11 numeri della rivista. Per le adesioni delle associazioni locali, la quota sarà di 70€ con l’abbonamento in pdf. Sarà possibile ricevere il cartaceo aggiungendo 20€ in più, quindi con il versamento di 90€. Alle scuole invece proponiamo una nuova formula, che possa venire incontro ai problemi di bilancio: per l’adesione delle classi e delle scuole la quota prevista è 15€, che include l’abbonamento in pdf a Narcomafie. Per aderire fate riferimento al sito di Libera, nella sezione “Aderisci”, scrivete a [email protected] o telefonate allo 0669770321 o 0669925262 adesione 2011 www.libera.it 12 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie RID Diventa anche tu compagno di viaggio di Libera Da qualche mese abbiamo attivato il servizio RID (Rapporto Interbancario Diretto), grazie al quale possiamo pianificare nel lungo termine i nostri progetti sul territorio. Basta compilare il modulo che vedi qui a fianco e inviarlo via fax allo 06 6783559 o via e-mail a: [email protected] . E’ importante chiedere alla propria banca che si attivi per effettuare il servizio di domiciliazione a favore di Libera. Il RID è un’operazione che non comporta alcun tipo di commissione bancaria. Il versamento può essere sospeso in qualsiasi momento con una comunicazione a Libera e alla banca di appartenenza. Chi ha conto corrente postale, al momento, non può richiedere l’attivazione del RID. abbiamo bisogno anche di te Sostieni con un contributo tutte le nostre attività. Lo puoi fare anche con un bonifico bancario sui conti: Banca Etica - Fil. Roma - Iban IT 83 A 050 180 32 0000 0000 121 900 Unipol - UGF Banca - Iban IT 35 O 031 270 32 0600 0000 000 166 Oppure fare una donazione online con carta di credito su www.libera.it Scegli di donare il 5x1000 delle tue tasse a LIBERA C.F. 97116440583 Nota Bene: per le donazioni tramite conto corrente bancario, inserisci i tuoi recapiti (nome, cognome, indirizzo, email). Potrai così ricevere la lettera che ti permetterà di detrarre la donazione che hai effettuato e avere un aggiornamento sulle iniziative che hai contribuito a finanziare. Le donazioni sono deducibili fiscalmente!