Atlante Geopolitico Treccani

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Atlante Geopolitico Treccani
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ATLANTE
GEOPOLITICO
TRECCANI
ISTITUTO DELLA
ENCICLOPEDIA ITALIANA
FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI
ROMA
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©
PROPRIETÀ ARTISTICA E LETTERARIA RISERVATA
ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA
FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI
2011
isbn 978-88-12-00057-9
Impaginazione, prestampa e stampa
MARCHESI GRAFICHE EDITORIALI S.p.A.
Printed in Italy
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ISTITUTO DELLA
ENCICLOPEDIA ITALIANA
FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI
PRESIDENTE
Giuliano Amato
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Luigi Abete, Franco Rosario Brescia, Pierluigi Ciocca, Marcello De Cecco,
Ferruccio Ferranti, Paolo Garimberti, Giulio Ghetti, Fabrizio Gianni,
Luigi Guidobono Cavalchini Garofoli, Mario Romano Negri, Giovanni Puglisi,
Giuseppe Vacca
AMMINISTRATORE DELEGATO
Francesco Tatò
COMITATO D’ONORE
Francesco Paolo Casavola, Carlo Azeglio Ciampi, Giovanni Conso,
Rita Levi-Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro
CONSIGLIO SCIENTIFICO
Enrico Alleva, Girolamo Arnaldi, Lina Bolzoni, Gemma Calamandrei,
Luciano Canfora, Juan Carlos De Martin, Emma Fattorini, Domenico Fisichella,
Emma Giammattei, Paolo Guerrieri, Elisabeth Kieven, Alberto Melloni,
Carlo Maria Ossola, Giorgio Parisi, Gianfranco Pasquino, Mariuccia Salvati,
Loredana Sciolla, Luca Serianni, Salvatore Settis, Piergiorgio Strata,
Gianni Toniolo, Giovanna Zincone
COLLEGIO SINDACALE
Gianfranco Graziadei, Presidente; Mario Perrone, Saverio Signori
Mauro Orefice, Delegato della Corte dei Conti
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ATLANTE GEOPOLITICO TRECCANI
DIRETTORE EDITORIALE
Massimo Bray
Consulenza geografica e cartografica: Piergiorgio Landini
Coordinamento editoriale: Francesco M. Biscione
ATTIVITÀ TECNICO ARTISTICHE E DI PRODUZIONE
Art Director: Gerardo Casale
Progetto grafico e controllo impaginazione: Giuseppe De Gregori
Cartografia: Marina Paradisi; Paola Salvatori; Giuseppina Elia, Anna Olivieri, Aldo Testi
Produzione industriale: Gerardo Casale; Laura Ajello, Graziella Campus, Tiziana Picconi
Segreteria: Carla Proietti Checchi, Aurora Corvesi
DIREZIONE EDITORIALE
Pianificazione editoriale e budget: Maria Sanguigni; Mirella Aiello, Alessia Pagnano, Cecilia Rucci
Segreteria: Alessandra Sacchetti, Maria Stella Tumiatti
ISTITUTO PER GLI STUDI DI POLITICA INTERNAZIONALE
DIRETTORE SCIENTIFICO
Boris Biancheri
CONDIRETTORE SCIENTIFICO
Sonia Lucarelli
Coordinamento scientifico: Enrico Fassi, Carlo Frappi
Redazione: Giancarlo Briguglia, Gabriele Giovannini, Anna Micara, Andrea Nasti,
Stefano Maria Torelli, Matteo Villa
Revisione testi: Renata Badii
CARTOGRAFIA TEMATICA
Vittorio Castelli (progettazione), Sabrina Messina, Cecilia Pagani
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Hanno collaborato
Antonio Armellini
Rosa Balfour
Boris Biancheri
Anna Bosco
Erica Brandolino
Valerio Briani
Franco Bruni
Mario Caciagli
Giampaolo Calchi Novati
Francesco Calogero
Andrea Carati
Bruno Carli
Michela Ceccorulli
Claudio Cerreti
Furio Cerutti
Enzo Ciconte
Antonio Maria Costa
Osvaldo Croci
Marta Dassù
Giuseppe Dematteis
Luigi De Paoli
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Mario Deaglio
Mario Del Pero
Donatella Della Porta
Emidio Diodato
Luca Einaudi
Aldo Ferrari
Lorenzo Fioramonti
Antonio Fiori
Marcello Flores
Giuseppe Gabusi
Vincenzo Galasso
Marzio Galeotti
Elisa Giunchi
Serena Giusti
Corrado Giustiniani
Antonio Golini
Umberto Gori
Manlio Graziano
Pietro Grilli di Cortona
Tania Groppi
Piero Innocenti
Nicola Labanca
Maria Laura Lanzillo
Ignacio Fernando Lara
Andrea Locatelli
Sonia Lucarelli
Franca Maino
Paolo Mancini
Antonio Marchesi
Alessandro Marrone
Carlo Marsili
Oreste Massari
Raffaele Mauriello
Roberto Menotti
Antonio Missiroli
Antonella Mori
Antonio Maria Morone
Lorenzo Mosca
Federico Niglia
Michele Nones
Enzo Pace
Gianfranco Pasquino
Fabio Petito
Lia Quartapelle
Rodolfo Ragionieri
Riccardo Redaelli
Sergio Romano
Riccardo Rovelli
Farian Sabahi
Silvana Salvini
Janine Schall-Emden
Vivien Schmidt
Giuseppe Surdi
Valeria Talbot
Francesco Troiani
Lorenzo Trombetta
Cristian Vaccari
Augusto Valeriani
Arturo Varvelli
Sofia Ventura
Gianfranco Viesti
Antonio Villafranca
Stefano Zamagni
Vera Zamagni
Loris Zanatta
Marco Zupi
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PRESENTAZIONE
Con questo Atlante Geopolitico l’Istituto della Enciclopedia Italiana arricchisce una produzione
specialistica di fondamentale rilevanza, che si affianca alle classiche opere di consultazione,
focalizzando i processi di trasformazione degli assetti relazionali, sociali ed economici che il
mondo globale attraversa con sempre maggiore rapidità.
Dopo i tradizionali Atlanti generali (1973; 1995; 2002; quest’ultimo anche in versione digitale,
2003), l’Atlante Storico Treccani dava inizio, nel 2007, a un progetto editoriale che per passaggi
successivi arriva oggi a completarsi con la nuova opera. Già nel 2008, con l’Atlante Geografico
Treccani, alla dimensione temporale, che abbraccia l’evoluzione della civiltà mondiale nella
complessa diversificazione di società umane, caratteri regionali, interdipendenze e correlazioni,
si affiancava quella spaziale, peraltro rivisitata non solo nell’efficacia descrittiva della tecnica
cartografica, ma anche e soprattutto nei contenuti e nelle finalità, con l’introduzione di un’ampia
sezione geotematica tesa ad interpretare le grandi questioni del rapporto fra ambiente e uomo.
A completare il progetto mancava dunque una sintesi del processo che, lungo la duplice
coordinata spazio-temporale, ha condotto ai cambiamenti epocali di fine secolo scorso, avviando
una nuova e straordinariamente complessa fase nei rapporti tra spazio geografico e processi di
scambio a dimensione planetaria. Vi sono coinvolti una molteplicità di attori sia politici, sia
economici e sociali, in relazione tanto a problematiche generali quanto a tematiche specifiche
della governance: dal cambiamento climatico agli approvvigionamenti energetici, ai conflitti,
alle migrazioni, alle crisi economiche.
L’Atlante Geopolitico Treccani vuole, appunto, guidare il lettore nell’analisi degli scenari che,
da un ventennio a questa parte, la globalizzazione – intesa come assetto territoriale ed economico
in continua evoluzione – pone di fronte allo sviluppo delle società umane. A tale scopo muove da
quelle che ben si possono definire, nella consuetudine enciclopedica, grandi voci monografiche
su problemi e temi di fondo e si definisce per giungere ad una approfondita disamina di tutte le
singole tessere del mosaico politico regionale, gli Stati. Tutto questo attraverso riflessioni critiche
approfondite, inusuale ricchezza di dati e cartografia tematica di indubbia efficacia.
Opera di sintesi, come si conviene ad un Atlante. Nel mondo dell’informazione continua e
diffusa in rete, permane insostituibile la funzione di un apparato esaustivo di conoscenza
organizzata e certificata, come quella garantita dalla collaborazione tra il nostro Istituto e
l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI).
Una nuova sinergia di grande valore culturale attivata dall’Istituto della Enciclopedia
Italiana, che, attraverso la proficua interazione fra le rispettive strutture di ricerca ed editoriali,
offre ai lettori un prodotto realmente innovativo. È fonte di grande amarezza e di sincero dolore
che, alla chiusura di questa ricca e stimolante impresa, non se ne possano condividere i risultati
con l’amico Boris Biancheri che di questo Atlante è stato l’autorevole Direttore scientifico,
concorrendo alla sua progettazione e coordinandone la realizzazione.
Giuliano Amato
Presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana
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INTRODUZIONE
I mezzi d’informazione riportano quotidianamente la nostra attenzione su un mondo complesso, nel quale dinamiche sociali, economiche e politiche di paesi diversi e lontani tra di loro
si intrecciano; siamo di fronte a un mondo estremamente veloce e interconnesso, nel quale
eventi che hanno luogo in una parte del globo tendono ad avere ripercussioni a migliaia di chilometri di distanza. Questa realtà, nella quale si possono percepire elementi di ‘società globale’,
tuttavia, è assai articolata al suo interno.
Gli stati restano attori fondamentali della politica internazionale, della governance globale e
dei processi di integrazione regionale. La loro sovranità è però sfidata quotidianamente da processi che attraversano i loro confini senza che essi possano davvero controllarli (basti pensare
alla possibile influenza di aziende private o singoli speculatori sugli andamenti delle borse finanziarie internazionali); il loro ruolo è sempre più condiviso con attori non statuali e la loro
capacità di rispondere alle sfide globali è sempre più legata a quella di raggiungere collettivamente decisioni complesse (è il caso, per esempio, dei negoziati mondiali relativi al cambiamento climatico). Non solo: la trasformazione della sovranità non tocca tutti gli stati allo stesso
modo, tanto che si possono differenziare stati ‘post-moderni’ (come il sistema di governance
dell’Unione Europea, inclusivo delle istituzioni comunitarie e dei suoi stati membri), stati ‘moderni’ (per esempio la Cina), e stati ‘pre-moderni’ (la Somalia). I primi sono caratterizzati da
una diffusione della sovranità sul territorio e da un governo su più livelli (locale, nazionale, regionale), nonché da un graduale annullamento della distinzione netta tra politica interna e politica estera. I secondi mantengono una sovranità di tipo tradizionale, con un governo unico e
sovrano su un territorio e una politica estera ispirata alla ‘ragion di stato’. Infine, ci sono gli stati
‘pre-moderni’, nei quali non esiste un governo sovrano e riconosciuto su un territorio e una
popolazione, in grado di formulare una vera e propria politica estera. La complessità del sistema internazionale contemporaneo, quindi, non si manifesta solo nell’aumento di rilevanza
di attori altri rispetto allo stato, ma anche nella presenza di attori statuali formalmente uguali
ma di fatto molto diversi per caratteristiche, modalità di funzionamento e di interazione.
Non solo: alla trasformazione della sovranità statale si aggiunge un mutamento della distribuzione del potere nel sistema internazionale, con l’emergere di nuove potenze regionali (è il
caso in particolare di Cina, India, Brasile e Sudafrica, ma ciò vale anche per altri attori regionalmente importanti come ad esempio la Thailandia, la Turchia o l’Iran), l’aumento di rilevanza
di attori non statuali, governativi o non governativi, l’emergere di processi di regionalizzazione
e il proliferare di organizzazioni regionali.
Ove non bastassero la complessità generata dalla presenza di attori altri rispetto agli stati e
la trasformazione degli equilibri di potere tra questi, nuove pressanti questioni sono entrate
nell’agenda della politica internazionale e richiedono con sempre maggior forza una gestione
globale, negoziata e possibilmente consensuale dei problemi (si pensi al terrorismo a portata globale, il cambiamento climatico, le armi di distruzione di massa, pandemie che si muovono a velocità un tempo sconosciute, o l’uso criminoso della rete internet). Per comprendere un mondo
così articolato occorre pertanto un’impostazione composita, sia dal punto di vista del focus
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dell’analisi, sia da quello della prospettiva, che deve essere al tempo stesso storica, economica,
giuridica, sociale, politica.
Alla luce di ciò, il lettore si chiederà perché qualificare come ‘geopolitico’ un atlante che
mira a spiegare un mondo complesso e in rapido mutamento. Il termine potrebbe infatti apparire desueto, o quantomeno limitativo, rimandando a una disciplina sviluppata a inizio Novecento e i cui autori principali (Halford John Mackinder, Karl Haushofer, Alfred Thayer
Mahan, Nicholas J. Spykman – tra gli altri) si concentravano sulle correlazioni tra dimensione
geografica e politica nei rapporti tra stati. Tuttavia, l’impostazione geopolitica sposata in quest’opera si rifà piuttosto agli sviluppi della disciplina che sono avvenuti dalla fine della Guerra
fredda, quando si è assistito all’affermarsi di una concezione meno fisica dello spazio e al tentativo di analizzare il rapporto tra spazio e politica guardando anche agli attori non statuali e a
dimensioni quali quella culturale, strategica ed economica. Ponendoci in quest’ottica, quindi,
è possibile apprezzare non soltanto la rilevanza della dimensione geografica per la politica estera
e di sicurezza degli stati, ma anche il rapporto tra spazio e processi di scambio, confronto e
scontro tra una molteplicità di altri attori politici, economici e sociali, sia in generale che in relazione a temi specifici.
È in questa prospettiva che si è scelto di narrare il mondo che ci circonda, non negandone
artificialmente la complessità né fotografandola in modo acritico, ma alla luce della comprensione dei vari attori della politica internazionale odierna e dei rapporti che questi intrattengono
in relazioni bilaterali e multilaterali. L’impresa è stata possibile grazie alla lunga tradizione di
studi e ricerche su queste tematiche dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, alle competenze
specifiche e di lungo periodo dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), al lavoro di un vasto numero di studiosi ed esperti che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita
dell’opera, primi tra tutti i ricercatori e i redattori delle due istituzioni quotidianamente impegnati nella realizzazione dell’Atlante.
Al fine di rendere intelligibile un mondo complesso come quello qui brevemente tratteggiato
si è organizzata l’opera in tre sezioni, che offrono prospettive diverse e interconnesse: una sezione ‘Mondo e Tendenze’ su grandi questioni trasversali, una sezione ‘Stati’ che tratta dettagliatamente tutti i membri delle Nazioni Unite, e una sezione ‘Organizzazioni internazionali’,
nella quale sono analizzate le maggiori organizzazioni internazionali esistenti.
‘Mondo e Tendenze’ raccoglie diciassette capitoli di esperti che da anni si occupano dei
temi trattati, letti in questa sede alla luce dell’indirizzo geopolitico dell’opera, nonché delle dinamiche di globalizzazione e frammentazione contemporanee. Il primo capitolo, di Boris Biancheri, offre proprio una riflessione sul rapporto tra le apparentemente antitetiche tendenze alla
globalizzazione e alla regionalizzazione. I restanti capitoli toccano in ottica geopolitica grandi
temi di interesse globale: il ruolo dell’Unione Europea nel mondo (Sonia Lucarelli), la crisi
economica (Mario Deaglio), i sistemi di welfare (Vincenzo Galasso), gli scenari energetici (Luigi
De Paoli), la sfida dei cambiamenti climatici (Bruno Carli), i rapporti Nord-Sud (Giampaolo
Calchi Novati), i trend demografici (Antonio Golini), le migrazioni (Luca Einaudi), l’evoluzione della guerra (Nicola Labanca), le armi di distruzione di massa (Francesco Calogero),
l’evoluzione del rispetto dei diritti (Marcello Flores), la democrazia nel mondo (Pietro Grilli di
Cortona), i nuovi attori della politica internazionale (Donatella della Porta), i vecchi e nuovi
media (Paolo Mancini), le mafie (Enzo Ciconte) e infine le religioni (Enzo Pace). Ogni tema è
affrontato con un’attenzione alle dinamiche globali contemporanee, ma anche all’evoluzione
storica del fenomeno. I capitoli, corredati di carte tematiche, grafici e tabelle, offrono nel complesso un quadro il più possibile informativo e chiaro dei processi di trasformazione della politica internazionale contemporanea.
La sezione ‘Stati’ comprende tutti i membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite al momento della predisposizione dell’opera, più alcuni paesi di particolare importanza geopolitica
(Palestina, Taiwan, Città del Vaticano e Kosovo). Gli stati sono riportati in ordine alfabetico,
con la sola eccezione dell’Italia, collocata in apertura della relativa sezione. Di ciascuno stato
sono fornite informazioni storiche utili alla comprensione della realtà contemporanea per
quanto attiene sia alle dinamiche interne, sia alla sua politica estera. L’organizzazione delle
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schede è la stessa per ogni stato della stessa rilevanza, in modo da facilitare la comparazione.
Oltre 70 indicatori sono stati utilizzati per gli stati più rilevanti, tutti sulla base delle fonti riportate nell’elenco che segue. Ogni stato è analizzato non soltanto per le proprie caratteristiche
interne (economiche, politiche, sociali, istituzionali), ma anche e soprattutto per il proprio ruolo
internazionale, il rapporto con gli altri stati e organizzazioni internazionali, la propria collocazione geopolitica. Dalla trattazione è pertanto possibile comparare gli stati sulla base di numerose variabili (per esempio natalità, sviluppo, grado di apertura del sistema politico, ecc.), ma
anche comprendere le motivazioni storiche e contemporanee delle differenze che intercorrono
tra paesi diversi.
Analogamente, la sezione ‘Organizzazioni internazionali’ non include solo quelle a portata
globale, ma anche organizzazioni regionali, portato e arena dell’interazione regionale. La selezione, infatti, è stata effettuata sulla base della rilevanza internazionale e/o regionale della singola organizzazione. Tra i criteri presi in considerazione sono stati utilizzati il principio della
rappresentatività geografica e della partecipazione alle attività delle Nazioni Unite in qualità di
osservatori. Le organizzazioni internazionali sono elencate in ordine alfabetico sulla base della
denominazione ufficiale – privilegiando l’inglese nel caso di più lingue ufficiali – con le sole eccezioni del sistema delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, collocate in apertura di sezione.
Valore aggiunto e indispensabile compendio alla trattazione sono gli oltre 700 grafici, 200
carte tematiche e 400 box di approfondimento che corredano l’opera. In particolare, la cartografia tematica esula largamente dal canone classico della piccola scala: oltre ai planisferi, fondamentali per la visione d’insieme dei dati e dei fenomeni trattati, è infatti presente un gran
numero di carte regionali, a scala media e persino grande (si veda l’esempio di Israele), costruite sulla ricca e pregevole base del recente Atlante Geografico Treccani, da cui sono tratte
anche le carte generali poste all’apertura dei singoli stati. È possibile, in tal modo, approfondire
analisi che vanno dai mosaici etnico-religiosi alle localizzazioni produttive, agli assetti infrastrutturali e alla storia stessa del territorio, fornendo visioni di dettaglio davvero inusuali in
opere di pur alta divulgazione.
Ci auguriamo che quest’opera, oltre a fornire informazioni e chiavi di lettura, stimoli gli interrogativi e le curiosità adeguate ad analizzare il sistema internazionale contemporaneo, il
quale, proprio perché complesso, necessita di essere guardato con la curiosità di chi ricerca domande oltre che risposte.
Boris Biancheri e Sonia Lucarelli
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SOMMARIO
MONDO E TENDENZE
Globalizzazione e regionalizzazione, di Boris Biancheri
L’Unione Europea: laboratorio e attore nella politica globale, di Sonia Lucarelli
Crisi economica e governance globale, di Mario Deaglio
Sistemi di welfare in Europa e nel mondo, di Vincenzo Galasso
Scenari energetici globali, di Luigi De Paoli
La sfida dei cambiamenti climatici, di Bruno Carli
Il Sud alla prova della globalizzazione, di Giampaolo Calchi Novati
I trend demografici globali, di Antonio Golini
Le migrazioni: sfida e risorsa del 21° secolo, di Luca Einaudi
Vecchie e nuove guerre, di Nicola Labanca
Le armi di distruzione di massa, tra sicurezza internazionale ed equilibri regionali, di Francesco Calogero
Libertà e diritti tra stati e società globale, di Marcello Flores
Democrazie e democratizzazioni, di Pietro Grilli di Cortona
I nuovi attori della politica internazionale, di Donatella della Porta
L’evoluzione della comunicazione: vecchi e nuovi media, di Paolo Mancini
Le mafie: dall’Italia al mondo e ritorno, di Enzo Ciconte
Le religioni nell’era globale, di Enzo Pace
3
18
37
53
67
85
101
117
129
145
161
177
193
211
223
238
255
STATI
Italia
Afghanistan
Albania
Algeria
Andorra
Angola
Antigua e Barbuda
Arabia Saudita
Argentina
Armenia
Australia
Austria
Azerbaigian
Bahamas
Bahrain
273
290
297
302
308
309
312
313
322
332
335
344
349
353
354
Bangladesh
Barbados
Belgio
Belize
Benin
Bhutan
Bielorussia
Bolivia
Bosnia-Erzegovina
Botswana
Brasile
Brunei
Bulgaria
Burkina Faso
Burundi
355
359
360
365
366
367
368
371
374
380
381
392
393
398
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Cambogia
Camerun
Canada
Capo Verde
Ciad
Cile
Cina
Cipro
Colombia
Comore
Congo, Repubblica del
Congo, Repubblica Democratica del
Corea, Repubblica di
Corea, Repubblica Democratica Popolare di
Costa d’Avorio
Costa Rica
Croazia
Cuba
Danimarca
Dominica
Ecuador
Egitto
Emirati Arabi Uniti
Eritrea
Estonia
Etiopia
Figi
Filippine
Finlandia
Francia
Gabon
Gambia
Georgia
Germania
Ghana
Giamaica
Giappone
Gibuti
Giordania
Grecia
Grenada
Guatemala
Guinea
Guinea-Bissau
Guinea Equatoriale
Guyana
Haiti
Honduras
India
Indonesia
Iran
Iraq
Irlanda
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481
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504
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511
512
515
518
529
530
531
535
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550
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562
563
567
573
574
575
576
577
578
579
582
583
594
603
611
617
Islanda
Israele
Kazakistan
Kenya
Kirghizistan
Kiribati
Kosovo
Kuwait
Laos
Lesotho
Lettonia
Libano
Liberia
Libia
Liechtenstein
Lituania
Lussemburgo
Macedonia
Madagascar
Malawi
Malaysia
Maldive
Mali
Malta
Marocco
Marshall, isole
Mauritania
Maurizio
Messico
Micronesia
Moldavia
Monaco
Mongolia
Montenegro
Mozambico
Myanmar
Namibia
Nauru
Nepal
Nicaragua
Niger
Nigeria
Norvegia
Nuova Zelanda
Oman
Paesi Bassi
Pakistan
Palau
Palestina
Panama
Papua Nuova Guinea
Paraguay
Perù
621
622
630
636
639
640
641
647
650
651
652
656
663
665
672
673
676
677
681
682
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687
688
690
694
700
701
704
705
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750
754
757
760
769
781
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795