La marcia dei fiori di Sergio Endrigo

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La marcia dei fiori di Sergio Endrigo
La marcia dei fiori di Sergio Endrigo
Su musica di Bach, Cantata n. 147 “Jesu bleibet meine freude”
Tra i miracoli della natura
che allietano il mondo fra tanta sventura
la festa dei fiori è il regalo che vale di più.
È una festa di mille profumi
più bella di tutte le grazie del cielo
e perfino del mare.
Ad esempio la rosa
è meravigliosa
e sembra una donna
che muore d'amore
in profumo ed in classe
val più delle dalie
del garofano e delle mimose
del bel tulipano e perfino
del puro e gentile lillà.
Ammirate il geranio modesto
che forse è il più onesto del grande giardino;
nel mondo dei fiori c'è chi soffre di vanità
e ammirate l'ortensia innocente
che placidamente si fa
una fama di verginità.
Sorridente e pulita c'è la margherita
che è la preferita di lui e di lei.
E scordare non posso il papavero rosso
che alle piccole api dà il miele
e al mondo crudele dà gioia,
la gioia che c'è nel mio cuor.
Ed adesso parliamo del bel tulipano
e lo salutiamo in verso ed in prosa:
però cosa può in confronto a una rosa?
Ma una rosa non è solo un fiore,
una rosa è una rosa e una rosa
è una donna che muore d'amor.