Lettera ai Marziani
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Lettera ai Marziani
Lettera ai Marziani Cari Marziani, siamo la classe 2.0 di Bologna. Qualche giorno fa abbiamo partecipato ad un progetto che riguardava Marte. Dovevamo costruire un rover che sarebbe stato poi spedito sul vostro pianeta. Abbiamo cominciato questa esperienza alle otto di mattina, appena arrivati in classe. Siamo poi scesi in aula magna dove degli esperti ci hanno spiegato in che cosa sarebbe consistito il lavoro. Prima ci hanno spiegato com'è fatto il vostro pianeta, poi ci hanno raccontato delle diverse missioni già compiute in passato e degli errori commessi e che noi non avremmo dovuto ripetere. Il nostro obbiettivo era quello di recuperare e riportare alla base un meteorite che si trovava su Marte utilizzando un rover costruito da noi. Finita la spiegazione ci hanno divisi in due squadre, la gialla e la rossa, ognuna di esse a loro volta era divisa in quattro gruppi: i programmatori, i simulatori, i costruttori e il gruppo di controllo. I programmatori avevano il compito di creare il percorso del rover utilizzando un programma della Lego. I simulatori dovevano costruire il percorso su cui il rover doveva muoversi. I costruttori avevano il compito di comporre il rover. Il gruppo di controllo, invece, doveva fornire le informazioni di cui avevano bisogno i vari gruppi e controllare che tutto andasse per il meglio. All'inizio ci sembrava tutto facile, ma dopo aver letto le istruzioni e dopo aver cominciato a svolgere i nostri compiti abbiamo capito che non sarebbe stato così. Le difficoltà trovate dai programmatori erano che dovevano essere precisissimi e mettere le giuste misure e i gradi nelle curve esatti per non fare sbattere il rover contro le rocce o cadere in un cratere. Le difficoltà dei simulatori, invece, erano quelle di trovare le misure giuste per ricreare per terra il percorso esatto come quello rappresentato sulla cartina. I costruttori dovevano stare attenti a non scambiare qualche pezzo con un altro. Il gruppo di controllo doveva fornire le informazioni velocemente per non far perdere troppo tempo agli altri gruppi. Durante il lavoro ci sono sorte alcune domande, ad esempio: il rover costruito da noi, sarebbe riuscito a compiere un viaggio vero e proprio sul vostro pianeta? Poi anche un'altra curiosità: com'è la vita lì da voi, su Marte? Siamo molto curiosi di sapere com'è vivere su un altro pianeta diverso dal nostro! Comunque, riprendiamo con la nostra missione. Dopo varie simulazioni e diversi cambiamenti al percorso del robottino, le due squadre sono riuscite a concludere il lavoro e a mandare i due rover su Marte. Quello della squadra rossa è riuscito nell'impresa, mentre quello della squadra gialla non è riuscito a recuperare il meteorite perché il terreno su Marte era diverso da quello della simulazione e quindi faceva attrito. Però l'importante non era prendere il meteorite, ma capire come si lavora in gruppo, stare a contatto con le persone e quanto sia importante saper parlare bene per riuscire a comunicare. Perciò questa esperienza ci ha colpito molto e volevamo chiedervi se fosse possibile venire a visitare il vostro meraviglioso pianeta. Attendiamo vostre risposte, la classe 3A Sofia Bruni, Elena Calcinelli e Sanaa Farihy Classe 3A, anno scolastico 2011 - 2012