Mozine finale 1 ° Congresso First Cisl Territoriale di Cuneo

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Mozine finale 1 ° Congresso First Cisl Territoriale di Cuneo
MOZIONE FINALE
1 ° CONGRESSO FIRST CISL
TERRITORIALE DI CUNEO
Il primo Congresso della First/Cisl di Cuneo si è svolto presso l’Hotel “Il Campanile” in Cherasco il
30 gennaio 2017.
Il Congresso ha fatto propria la Relazione del Segretario Generale e dopo un ampio e significativo
dibattito, arricchito dagli interventi dei delegati, ha tratto le riflessioni che seguono:
Il contesto internazionale pone particolari motivi di inquietudine, le numerose guerre ed il
terrorismo di matrice etnico-religiosa stanno mettendo in crisi sia i valori di riferimento sia la
capacità delle Istituzioni di rispondere in maniera adeguata a queste tremende aggressioni. Non si
risponde alla violenza con altrettanta violenza, vero che oggi, anche in seguito alla elezione di Trump
e alla scelta della Gran Bretagna di chiamarsi fuori dall’Unione Europea, l’impegno culturale,
economico e sociale sarà sempre più complicato. Diventa Fondamentale evitare che si
ricostruiscano muri non solo di natura fisica. le Istituzioni mondiali dovranno riportare al centro
della loro azione la persona e dovranno farlo nei fatti e non solo nelle parole.
Il contesto nazionale ha visto una situazione molto complicata: i governi che si sono susseguiti hanno
delegittimato il ruolo dei corpi intermedi, mentre nel frattempo la situazione economica non
migliorava, anzi le condizioni della popolazione vedevano scivolare in condizione di povertà relativa
ed assoluta una parte sempre più grande della stessa. I governi hanno posto in essere
provvedimenti tampone incapaci di dare una strutturalità a politiche che dovrebbero trasformarsi
da meramente passive ad attive.
La nostra Provincia, pur vivendo una condizione di minore complessità rispetto ad altri territori del
Paese, sta lentamente tentando di invertire una rotta comunque negativa sul mercato del lavoro.
L’emorragia si è fermata, purtroppo però non si riesce a recuperare il pesante gap accumulato. Sono
fondamentali per una Provincia come la nostra, che vede nella piccola e media impresa il tessuto
economico più sviluppato, scelte importanti da parte delle Istituzioni pubbliche, dei privati e del
settore del Credito capaci di supportare il fragile equilibrio intergenerazionale che ha consentito al
cuneese di vivere con meno apprensione questi lunghi ed interminabili anni di crisi;
Il settore del credito sta vivendo una profonda trasformazione, in passato questi processi avevano
sostanzialmente coinvolto i Grandi Gruppi Bancari, le sempre più stringenti regole di vigilanza ed
un mercato comunque sempre più complesso hanno portato anche gli istituti di credito medio
piccoli a valutare e a intraprendere percorsi di aggregazione. Anche il mondo del Credito
Cooperativo, sulla scorta della riforma tendenzialmente condivisa tra parte politica e Federcasse,
rende ineludibile un percorso di aggregazione di un settore che in Provincia esprime numeri
significativi sia come presenze (8 banche di credito cooperativo) sia come massa creditizia. La
First/Cisl di Cuneo, non appena le condizioni di questo percorso saranno meglio definite, intende
promuovere un momento di confronto pubblico durante il quale valutare insieme a tolders quale
modello di banca potrebbe essere più utile ed efficace per l’economia della nostra Provincia.
Le quattro casse cuneesi stanno seguendo percorsi differenziati : le Fondazioni di Bra e Saluzzo
hanno ceduto la maggioranza alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Fossano e Savigliano stanno
tentando una difesa che per il momento regge. Pur considerando positivo l’approdo di un Gruppo
Bancario come quello Modenese, che da sempre ritiene importante il rapporto con i territori di
riferimento, nella nostra Provincia, non va dimenticato che le aziende cuneesi, se le aggregazioni
continueranno si troveranno su un mercato del credito sostanzialmente costituito da grandi Gruppi
senza radicamenti significativi sul territorio.
Equitalia sta vivendo un momento davvero complesso, a luglio di quest’anno dovrebbe prendere
corpo la riforma voluta dal Governo Renzi, questo non dovrebbe produrre particolari problematiche
a livello occupazionale, rimangono aperti una serie di problemi relativi all’inserimento o meno del
personale Equitalia o nel settore pubblico o nel settore privato.
Siamo di fronte a cambiamenti epocali in tutti i settori che la First/Cisl segue, le aziende continuano
incessantemente a modificare i loro modelli organizzativi rendendo quasi inefficaci i contratti
integrativi aziendali, si stanno affacciando nel nostro settore nuove figure professionali flessibili e
di complicata tutela, oggi si pone al Sindacato una sfida: gettarsi nell’agone economico, politico e
sociale per riportare al centro dello stesso la persona e i suoi fondamentali bisogni.