CITTA` DI TRINITAPOLI PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA

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CITTA` DI TRINITAPOLI PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA
CITTA’ DI TRINITAPOLI
PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA-TRANI
Revisore Unico dei Conti
Oggetto: parere sulla proposta di deliberazione avente ad oggetto “Approvazione della proposta relativa alle
misure correttive per il piano di rientro della situazione debitoria del Comune di Trinitapoli. Art. 6 comma 2
del D. Leg.vo 149/2011 ed art. 148 bis comma 3 del T.U.E.L.”
Il Revisore Unico dei Conti, ricevuta in data 01/07/2013 la proposta di deliberazione in oggetto, completa
dei pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile,
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visto l'art. 243-bis del T.U.E.L.;
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viste le linee guida predisposte dalla Corte dei Conti;
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vista la delibera di Giunta Comunale n. 65 del 29/05/2013;
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visto lo Statuto e il Regolamento di Contabilità dell'Ente relativamente alle funzioni attribuite
all'organo di revisione;
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vista la proposta del piano di rientro predisposta dal Responsabile Economico Finanziario Dott.ssa
Maria Rosaria Marrone del 26 giugno 2013;
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vista la proposta di deliberazione di cui all'ggetto,
premesso
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che il sottoscritto è stato nominato Revisore Unico dei Conti con delibera di Consiglio Comunale n.
33 del 24/05/2013;
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che con nota prot. n. 6013 del 27/05/2013 veniva formalmente comunicata tale nomina;
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che in data 30/05/2013 veniva sottoscritta la relativa convenzione;
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che con nota del 13/06/2013 a firma del Sindaco, inviata tramite fax, il sottoscritto veniva invitato
presso il Comune per il giorno 17/06/2013 per discutere della situazione economico-finanziaria;
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che nel giorno e all'ora fissata il sottoscritto si è presentato presso il Comune constatando che la
riunione era già da tempo iniziata;
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che in quella sede, per quanto ha avuto modo di partecipare, il sottoscritto ha manifestato
perplessità in ordine ad alcune ipotesi prospettate per il rientro;
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che in data 18/06/2013 a mezzo PEC è stata inviata richiesta al Comune, tra le altre, della seguente
documentazione:
a) copia degli atti intercorsi con la Corte dei Conti e con la Ragioneria Generale dello Stato,
b) situazione dettagliata del contenzioso in atto,
c) situazione dettagliata dei residui attivi e passivi,
d) copia dei verbali del precedente organo di revisione;
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che in data 20/06/2013 veniva formalizzato il passaggio di consegne dal precedente Revisore alla
presenza di quest'ultimo e veniva consegnata allo scrivente parte della documentazione richiesta,
tra cui la pronuncia della Corte dei Conti di cui alla deliberazione n. 90/PRSP/2013 del 28/03/2013;
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che in data 25/06/2013, a mezzo PEC, sollecitava la trasmissione della documentazione relativa agli
adempimenti conseguenti alla predetta pronuncia della Corte dei Conti;
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che in data 26/06/2013 reiterava la suddetta richiesta;
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che, non essendo stato possibile tenere l'incontro già concordato per il pomeriggio del 27/06/2013
a causa della contemporanea indisponibilità del Responsabile Economico Finanziario e del
Segretario Comunale per sopraggiunte esigenze, in data 28/06/2013 il sottoscritto, a mezzo PEC,
chiedeva che gli venisse trasmessa la documentazione predisposta per l'esame della stessa ai fini
del rilascio del richiesto parere;
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che nella stessa giornata del 28/06/2013, sempre tramite PEC ed in risposta ad una mail ricevuta, il
sottoscritto ha ulteriormente evidenziato la necessità ed urgenza di acquisire la documentazione
reiteratamente richiesta e ancora non ricevuta;
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che in data 01/07/2013 ha ricevuto la documentazione richiesta,
ESPRIME
il parere sulla proposta di deliberazione relativa al piano di rientro finanziario che prevede maggiori entrate
per euro 5.999.671,34 per fronteggiare una massa passiva di euro 5.759.255,04.
Dall'esame della pronuncia della Corte dei Conti si evidenziano le seguenti criticità:
1) Squilibrio della gestione di cassa;
2) Consistenza dei residui passivi del Titolo I;
3) Consistenza dei residui attivi del Titolo II e III;
4) Scarso indice di realizzazione dei residui attivi di anzianità superiore a 5 anni dei Titoli III e VI;
5) Utilizzo dell'intero avanzo di amministrazione 2009;
6) Errata imputazione di spese tra i servizi per c/terzi;
7) Spese di personale.
In relazione a ciò, la Corte dei Conti pone in evidenza, tra le altre, la situazione di gravissima crisi finanziaria
di carattere strutturale a causa dei ripetuti risultati negativi di cassa e del conseguente ampio e costante
ricorso all'anticipazione di tesoreria ininterrottamente dal 2007 al 2012, anche oltre i limiti e in violazione
dell'art. 222 del TUEL, nonché l'utilizzo in termini di cassa di somme aventi specifica destinazione in
violazione del rispetto dei vincoli di destinazione ai sensi dell'art. 195. Tale situazione è potenzialmente
idonea a condurre alla dichiarazione di dissesto ai sensi dell'art. 244 del TUEL per la incapacità (finanziaria)
di far validamente fronte ai crediti di terzi certi, liquidi ed esigibili ai sensi degli artt. 193 e 194 e, al fine di
porre rimedio alla situazione di squilibrio, richiede l'adozione di un piano di rientro della situazione
debitoria che preveda l'estinzione del debito tuttora insoluto verso i terzi fornitori e prestatori di servizi, la
restituzione dell'intero importo dell'anticipazione di tesoreria nonché il ripristino dei fondi vincolati utilizzati
per impieghi di parte corrente così da assicurare il superamento definitivo dello stato di insolvenza e
riportare in condizioni di equilibrio la cassa dell'ente.
In conseguenza di tale richiesta è stato predisposto dal competente ufficio la proposta di piano di rientro in
data 27/06/2013.
Al fine di poter esprimere una valutazione sulla attendibilità, fattibilità e sostenibilità del piano, risulta
indispensabile un accurato esame delle maggiori entrate per accertarne verosimilmente le aspettative di
acquisizione delle risorse.
Dall'analisi del piano si rileva che lo stesso si sviluppa lungo un arco temporale triennale dal 2013 al 2015,
conformemente alle prescrizioni di legge.
In ordine al contenuto si evidenzia che il piano poggia sostanzialmente su:
1) incremento di entrate per effetto della rideterminazione delle aliquote IMU nella misura massima
consentita:
2) previsione di riscossione del credito vantato nei confronti della partecipata Bitrigas S.r.L. per somme
già accantonate a residui e relative agli anni 2011 e 2012;
3) previsione di incasso degli importi derivanti dall'accertamento ICI per gli anni dal 2007 al 2011.
Esso prevede:
1) la ricostituzione del fondo vincolato pari a € 1.893.000,00 entro il 31/12/2013 mediante l'utilizzo
delle maggiori entrate per IMU e per estinzione integrale del debito da parte della Bitrigas S.r.L.;
2) il rientro della anticipazione di cassa per l'anno 2013 mediante la sospensione del pagamento delle
rate di mutuo all'Istituto per il Credito Sportivo, alla Cassa DD.PP. e all'istituto di credito Intesa San
Paolo;
3) il pagamento parziale della massa passiva nel corso del 2014 mediante l'utilizzo delle maggiori
entrate per IMU;
4) il pagamento della residua massa passiva nel corso del 2015 mediante l'utilizzo delle maggiori
entrate per IMU e delle entrate derivanti dalla riscossione degli accertamenti ICI.
In merito alla singole voci di entrate che garantirebbero la fattibilità del piano di rientro, l'organo di
revisione osserva quanto segue:
1) ADEGUAMENTO ALIQUOTE IMU
Da tale misura si prevede una maggiore entrata da destinare al rientro pari a € 1.500.000,00 per ciascun
anno del triennio. Tale importo è stato determinato sulla scorta dei dati riportati in apposito prospetto nel
quale viene riportato l'importo incassato nell'anno 2012 suddiviso per tipologia di immobili. L'importo
incassato come da prospetto ammonta complessivamente a € 1.945.000,00. Tale importo verosimilmente è
riferito all'accertato del 2012 anche se non trova perfetta rispondenza con quanto indicato nel rendiconto
2012. Dal documento contabile risulta che l'importo incassato al 31/12/2012 è pari a € 1.444.976,11 con
conservazione a residui di € 587.505,89 per un totale accertato di € 2.032.482,00.
Ad avviso dello scrivente tale previsione di maggiori entrate potrebbe risentire negativamente a causa della
attuale situazione di incertezza normativa e della crisi economica generale che rende piuttosto difficoltoso
l'incremento delle percentuali di riscossione dei tributi locali. In ogni caso le maggiori entrate si
riscontrerebbero a partire dal pagamento del saldo 2013 la cui scadenza è prevista per la metà del mese di
dicembre con la conseguenza che la disponibilità effettiva in termini di cassa si avrebbe per la prima volta
nell'esercizio 2014. Se ciò accadesse non sarebbe possibile garantire la ricostituzione del fondo vincolato nei
termini previsti dal piano.
2) INCASSO DEL SALDO CANONE 2011 E 2012 DA BITRIGAS S.r.L.
Relativamente a tale previsione lo scrivente, non disponendo di elementi di valutazione oggettiva per
stabilire l'attendibilità della previsione di incasso, rivolge un pressante invito perché venga attivata ogni
iniziativa utile e/o necessaria che consenta il raggiungimento dell'obiettivo, anche in considerazione della
vetustà del credito e del tempo ridotto a disposizione.
3) RIENTRO ANTICIPAZIONE DI TESORERIA
L'organo di revisione, ritenendo necessario che il rientro dall'anticipazione di cassa avvenga nei tempi più
rapidi, esprime perplessità in ordine alla soluzione prevista dal piano (sospensione del pagamento della rata
di mutuo) per il fatto che la stessa è da ritenersi piuttosto scarsamente praticabile in concreto e che di fatto
si tradurrebbe in un rinvio nel tempo. Al riguardo lo scrivente ritiene opportuno suggerire di destinare
l'intero importo delle maggiori entrate IMU, al netto di quanto occorrente per la ricostituzione del fondo
vincolato;
4) RISCOSSIONE ACCERTAMENTI ICI ANNI PREGRESSI
Nel piano si prevede di incassare l'importo di € 1.010.938,00 corrispondente al totale delle somme di tutti
gli accertamenti notificati. Ad avviso dello scrivente tale previsione appare eccessivamente ottimistica e
pertanto ritiene opportuna una valutazione improntata ad una maggiore prudenza.
In conclusione l'organo di revisione sulla fattibilità del piano di riequilibrio ritiene di non poter esprimere un
parere favorevole in considerazione delle criticità e delle riserve in merito alla sostenibilità dello stesso che
potrebbe risultare compromesso dalle concrete capacità di riscossione delle entrate.
In questa ottica ritiene altresì opportuno suggerire l'adozione delle seguenti procedure:
a) attivazione concreta di un sistema di controllo interno che garantisca il costante monitoraggio dell'intera
macchina amministrativa anche per verificare l'efficacia ed efficienza della gestione;
b) adottare politiche di programmazione del fabbisogno di personale al fine di ottemperare al principio
della riduzione complessiva della spesa;
c) definire i rapporti con gli organismi partecipati.
Trinitapoli, li 01/07/2013
Il Revisore Unico dei Conti
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