1 - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale

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1 - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale
25/1/2013
RADIOCOR
15.29
9010E1314 (ECO) ### Crisi: Airi, 84 tecnologie su cui puntare per
rilanciare il Paese - INTERVISTA
9010E1314 (ECO) ### Crisi: Airi, 84 tecnologie su cui puntare per rilanciare
il Paese - INTERVISTA (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 gen - Un
ventaglio di 84 tecnologie su cui puntare, maggiori investimenti industriali
per 5 miliardi di euro spalmati in tre anni, solo il 16%-17% in piu' rispetto a
quanto gia' impegnano le imprese attuali. Con l'obiettivo di avere un
consolidamento forte del nostro manifatturiero, contribuendo a sostenere e
rilanciare la solidita' del Paese. E' la ricetta tecnologica per accelerare l'uscita
dalla crisi che arriva dall'indagine Airi, Associazione italiana per la ricerca
industriale, che sara' presentata la prossima settimana, il 30 gennaio. "Il
messaggio che arriva e' chiaro - spiega a Radiocor il presidente di Airi, il
professor Renato Ugo - la tecnologia e' fondamentale per la crescita. Chi e'
vincente nel mondo in questo momento, lo e' per la tecnologia. E l'Italia ha
una grande opportunita', ci sono 84 tecnologie che si potrebbero sviluppare
nei prossimi anni in otto settori industriali, sono realizzabili, fattibili e ci sono
gia' le strutture che possono metterle a punto per arrivare al prototipo". Si
va dall'integrazione delle Ict nei trasporti per sviluppare una crescente
mobilita' smart su terra, mare e ferro, alla capacita' della sensoristica piu'
avanzata a contribuire al risparmio energetico; dalle tecnologie per la
diversificazione delle fonti energetiche e per la riduzione del loro impatto
ambientale, al recupero di materiali da bottiglie e contenitori di plastica o da
pneumatici usati e alle nanotecnologie per materiali innovativi per l'edilizia.
Se all'impegno delle industrie nella tecnologia e nella ricerca, impegno che
finora non e' mancato ma che la crisi mette a dura prova per il 2013, "si
aggiungesse poi la forza del sistema pubblico nella ricerca di base e
tecnologica, si avrebbe un effetto moltiplicatore nel recupero di
competitivita', nella crescita e nella creazione di occupazione per il personale
qualificato". Chi-Y- (RADIOCOR) 25-01-13 15:28:04 (0370) 3 NNNN
Echo Comunicazione d’Impresa
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9010E1314 (ECO) ### Crisi: Airi, 84 tecnologie su cui puntare per
rilanciare il Paese - INTERVISTA
9010E1314 (ECO) ### Crisi: Airi, 84 tecnologie su cui puntare per rilanciare
il Paese - INTERVISTA (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 gen - Un
ventaglio di 84 tecnologie su cui puntare, maggiori investimenti industriali
per 5 miliardi di euro spalmati in tre anni, solo il 16%-17% in piu' rispetto a
quanto gia' impegnano le imprese attuali. Con l'obiettivo di avere un
consolidamento forte del nostro manifatturiero, contribuendo a sostenere e
rilanciare la solidita' del Paese. E' la ricetta tecnologica per accelerare l'uscita
dalla crisi che arriva dall'indagine Airi, Associazione italiana per la ricerca
industriale, che sara' presentata la prossima settimana, il 30 gennaio. "Il
messaggio che arriva e' chiaro - spiega a Radiocor il presidente di Airi, il
professor Renato Ugo - la tecnologia e' fondamentale per la crescita. Chi e'
vincente nel mondo in questo momento, lo e' per la tecnologia. E l'Italia ha
una grande opportunita', ci sono 84 tecnologie che si potrebbero sviluppare
nei prossimi anni in otto settori industriali, sono realizzabili, fattibili e ci sono
gia' le strutture che possono metterle a punto per arrivare al prototipo". Si
va dall'integrazione delle Ict nei trasporti per sviluppare una crescente
mobilita' smart su terra, mare e ferro, alla capacita' della sensoristica piu'
avanzata a contribuire al risparmio energetico; dalle tecnologie per la
diversificazione delle fonti energetiche e per la riduzione del loro impatto
ambientale, al recupero di materiali da bottiglie e contenitori di plastica o da
pneumatici usati e alle nanotecnologie per materiali innovativi per l'edilizia.
Se all'impegno delle industrie nella tecnologia e nella ricerca, impegno che
finora non e' mancato ma che la crisi mette a dura prova per il 2013, "si
aggiungesse poi la forza del sistema pubblico nella ricerca di base e
tecnologica, si avrebbe un effetto moltiplicatore nel recupero di
competitivita', nella crescita e nella creazione di occupazione per il personale
qualificato". Chi-Y- (RADIOCOR) 25-01-13 15:28:04 (0370) 3 NNNN
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9010E1314 (ECO) ### Crisi: Airi, 84 tecnologie su cui puntare per rilanciare
il Paese - INTERVISTA -3- (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 gen - In un
Paese come il nostro, il cui l'ossatura industriale e' fatta di Pmi del
manifatturiero, come lo sviluppo tecnologico puo' contribuire alla ripresa?
"Sia che si facciano ombrelli, che sedie, occhiali o tessuti per la moda, serve
la tecnologia. Pensiamo alle scarpe: quelle ad alta tecnologia che abbiamo
come Tod's o Geox, hanno tenuto nella crisi, sono cresciute nell'export. Ma in
tutto quello che c'e' nella nostra vita, c'e' tecnologia: in un telefonino ci sono
cinque delle sei Key Enabling Technologies identificate dalla Ue, in un'auto ci
sono le parti ottiche con i sensori di posizione, c'e' l'elettronica, la
microelettronica, i materiali avanzati. Ma anche nell'alimentare, pensiamo al
vino per esempio, ci sono gli enologi specializzati che permettono produzioni
di qualita'. Se manteniamo una posizione tecnologica forte possiamo stare
nei piani alti della produzione, possiamo esportare e possiamo competere".
Uscire dalla crisi, quindi, significa investire nel futuro? "Certo. Questo
richiede uno sforzo superiore alle aziende, ma anche una ricerca pubblica che
non venga abbandonata a se stessa ma venga mantenuta solida e sia piu'
orientata ad obiettivi concreti. Sono convinto che la battaglia del futuro si
vince con la tecnologia. Guardiamo alla Cina, che investe cifre enormi in
tecnologia e ricerca, alla Corea che ha creato un colosso come Samsung che
e' arrivata a competere e superare Apple. Ma anche agli stessi Stati Uniti o
alla Germania, che hanno una cultura della ricerca. Ci deve essere una forte
coscienza del Paese del ruolo della tecnologia, e che i soldi vanno investiti in
quelle aree che possono crescere, in quei settori che possono dare una
ricaduta tecnologica". Chi-Y- (RADIOCOR) 25-01-13 15:28:28 (0373) 3
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28/1/2013
Radiocor
7.37
9010E1314 (ALT) Economia e finanza: gli avvenimenti della settimana -29010E1314 (ALT) Economia e finanza: gli avvenimenti della settimana -2- -------------------- FINANZA - Milano: incontro organizzato da State Street Global Advisors in occasione del
ventesimo anniversario dalla prima quotazione di Spdr Etf. Ore 11,15. Presso Borsa Italiana,
piazza Affari, 6. - Basilea: conferenza stampa Gruppo Roche per la presentazione dei dati
finanziari 2012. Ore 10,00. CDA (approvazione dati contabili) - Fiat (conference call ore
16,00), Chrysler (conference call ore 14,00) ECONOMIA - Milano: presentazione del nuovo
rapporto Airi, Associazione Italiana per la Ricerca Industriale ed Innovhub Stazioni
Sperimentali per l'Industria (SSI) su "Le innovazione del prossimo futuro: Tecnologie
prioritarie per l'industria". Ore 9,30. Presso Palazzo Turati, via Meravigli, 9/B. --- In
collaborazione con Allianz Bank Financial Advisors RED (RADIOCOR) 28-01-13 07:35:27
(0017)PA 5 NNNN
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L'AGENDA
Le date
A CURA DI Barbara Nepitelli
MERCOLEDÌ30
IMPRESA
a Presentazione della quinta
edizione di Smau Business
Bari 2013. Fiera del Levante,
Bari (ore 11).
a Presentazione dell'VIII
edizione del rapporto Airi su
"Le innovazioni del prossimo
futuro. Tecnologie prioritarie
per l'industria". Palazzo
Turati, via Meravigli 9/B,
Milano (ore 9,30).
Pag. 1
| " > entottanta ricercatori dei più
\,. importanti gruppi industriali
italiani coordinati dall'Airi,
l'associazione per la ricerca
industriale in collaborazione con il
Centro italiano per le nanotecnologie,
hanno steso l'agenda dello sviluppo.
Non è il libro dei sogni, ma delle
opportunità: otto aree su cui l'Italia
può ancora esprimere potenzialità di
sviluppo, dalle tic alla
mìcroelettronica, dall'energia alla
chimica, dalla farmaceutica ai
trasporti, dall'aeronautica ai beni
strumentali, «Abbiamo voluto
indicare dei casi reali, concreti — dice
Renato Ugo, presidente dell'Airi
dove con investimenti anche modesti,
sull'ordine del 20 milioni di euro, si
possono realizzare degli incrementi di
produttività o di innovazione di
prodotto tali da garantire alle
imprese italiane un vantaggio
competitivo in termini di tecnologia.
Vantaggi che avrebbero immediati
effetti anche sull'occupazione». Il
lavoro messo a punto nelle scorse
settimane e riassunto nel volume Le
innovazioni del prossimo
futuro-Tecnologie prioritarie per
l'industria, esamina anche il
potenziale impatto delle Ket's Key
enabling technologies (Biotecnologie,
Nuovi materiali, Fotonica,
Nanotecnologie, micro e nano
elettronica e Sistemi avanzati di
produzione), nei vari settori presi in
considerazione. Di ognuno di questi
sono state realizzate schede che
descrivono le singole tecnologie sulle
quali le aziende italiane intendono
concentrare risorse economiche ed
intellettuali nel breve-medio periodo.
S. RIG.
.•C-fri l;HV-'-
Pag. 1
«™%M b J
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*
H i HfflfflfflCo OBI
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*
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jLjL.
*
M I L A N O . Sono 84 le
tecnologie identificate dall'Airi
(Associazione italiana per la
ricerca industriale) nel suo
ultimo rapporto, che sì
potrebbero sviluppare nei
prossimi anni in otto settori
industriali: informatica e
telecomunicazioni,
microelettronica e
semiconduttori, energia,
chimica, farmaceutica e
biotecnologie, trasporti,
aeronautica e beni
strumentali. L'indagine
prevede una spesa aggiuntiva
di circa 5 miliardi di euro da
spalmare in 3-5 anni, cioè
circa il 16-17% da aggiungere
ogni anno all'attuale spesa di
circa IO miliardi di euro
relativa alla ricerca industriale.
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Impresa & Territori > Industria
IN QUESTO ARTICOLO
Industria, 5 miliardi per il futuro
Argomenti: Tutela ambientale | Camera di Commercio
| Aviazione Militare | Italia | Farma | Alessandro Spada
| Renato Ugo | Paese | Airi
Luca Orlando Cronologia articolo 31 gennaio 2013
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Cresce il contenuto di Ict
Le nove aree identificate
spaziano dalle reti radiomobili alle tecnologie per i network domestici. Sviluppi rilevanti
anche nell'infomobilità, nell'evoluzione dei contenuti online e nelle piattaforme applicative
MICROELETTRONICA
Futuro in miniatura
Gli sviluppi riguardano
la ricerca di alternative al silicio,
le applicazioni fotovoltaiche,
l'integrazione di componenti ottici ed elettronici, l'introduzione di sensori sofisticati, gli
sviluppi di integrazioni 3d, come i sensori di movimento degli smartphone
ENERGIA
Il carburante per crescere
Nell'energia, le aziende puntano sugli sviluppi legati a trasporto e stoccaggio, biomasse,
smart grid, valorizzazione del solare, efficienza energetica, tecnologie di "confino" e
riutilizzo della CO2, sfruttamento di idrocarburi sempre più "difficili"
CHIMICA
I mattoni della materia
Nella chimica ampio spazio
alle tecnologie "verdi", come
il riutilizzo dei polimeri
di pneumatici usati o lo studio
di sistemi per bonificare terreni.
Si punta anche alla sostituzione
di materie prime rare, cercando sostituti alla gomma naturale
FARMA E BIOTECH
Ci cureremo così
Tra gli sviluppi, da segnalare
le tecnologie mini-invasive
per la chirurgia, la produzione
di biomolecole e di biomarcatori per la medicina personalizzata. Spazio inoltre alle nuove
tecniche per il rilascio controllato
dei farmaci nel corpo umano
TRASPORTI
Mobilità hi-tech
In termini di tecnologie proposte (19) è l'area più ampia analizzata.
Riduzione delle emissioni
e dell'impatto ambientale, efficienza energetica
e inserimento progressivo di Ict sono le traiettorie principali
di sviluppo suggerite
AERONAUTICA
In volo senza l'uomo
Accanto ai temi della riduzione dell'impatto ambientale spicca
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Boeing sospende le consegne di Dreamliner. È il
I clan perdono la «monnezza». Trasportare i
Ilip di Bazzano, sindacati contro il ciclo
La vera piadina? Solo quella romagnola che
Crisi, l'allarme Cisl: negli ultimi quattro anni
Bruxelles bacchetta l'Italia per la moratoria sui
Trattori, immatricolazioni crollate ai minimi
Agricoltura
Gsi investe 20 milioni sul polo di Bolzano
Per l'industria 84 miliardi persi rispetto al
Tutto su Impresa e Territori?
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7. Il Grillo canta al tramonto tra applausi ...
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9. Renzi: alle piazze piene di Grillo va ...
10. UniCredit chiuderà altre 350 ...
20/02/2013
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qui la volontà di inserire interfacce uomo-macchina di nuova generazione, di controllare il
traffico in modo più efficiente, di sviluppare sistemi di volo automatici che
non richiedano la presenza umana
BENI STRUMENTALI
Robot multi-uso
Qui una delle priorità è progettare beni strumentali flessibili,
in grado di adattarsi a più produzioni in modo modulare, evitando che l'accorciamento
della vita media dei prodotti riduca la convenienza economica degli investimenti in
macchinari
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Importante destinare adeguate risorse alla ricerca nel
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IN QUESTO ARTICOLO
Innovazione con il freno tirato
Argomenti: Concorrenza | Associazione italiana
ricerca industriale | Micaela Modiano | Penisola Iberica
| Gabriele Cuonzo | Paolo Lazzarini | Renato Ugo |
European patent | Franco Masera
di Enrico Netti Cronologia articolo 04 febbraio 2013
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È sempre stato un must delle imprese italiane: fare ricerca per conservare il vantaggio sui
concorrenti. Un modello oggi in affanno a causa della crisi. Innovazione con il freno tirato,
visto che per il secondo anno consecutivo diminuisce il numero di richieste di brevetto
europeo, strumento utile per "difendere" il risultato della ricerca nel l'area della Ue.
A confermare il calo sono proprio i dati diffusi dall'European patent office di Monaco di
Baviera, ente che registra le richieste di brevetto unificato europeo. Mentre le richieste
trasmesse nel 2012 a Monaco da tutto il mondo sono state ben 258mila (+5,7%) e, dopo
l'esame, sono stati rilasciati 65.700 brevetti (+5,8%), quelle giunte l'anno scorso dall'Italia,
secondo i dati preliminari, sono state 4.706, in flessione di circa il 4% sul 2011, anno già
segnato da un calo.
L'Italia va in controtendenza: la Germania registra un +3,4%, il Regno Unito un +4,4%, la
Finlandia addirittura un +13 per cento. Meglio di noi fa anche la penisola iberica: dalla
Spagna sono arrivate 2.500 domande (+2,3%) e dal Portogallo, che occupa il 40° posto,
140 richieste (+10%). Un quadro allarmante, perché nel passato le Pmi italiane
innovavano e soprattutto brevettavano. E ora?
«La crisi impedisce a moltissime imprese di guardare al medio-lungo periodo. Le loro
attività di ricerca e brevettazione sembrano congelate e anche quelle realtà con una buona
situazione economica spesso non se la sentono di investire nel loro futuro – commenta
Micaela Modiano, partner dello Studio Modiano & partners, che conta su un team di circa
75 professionisti in Italia e all'estero –. Altri in Italia fanno innovazione, ma poi non la
"difendono" con il brevetto, mentre in Germania si brevetta perché c'è maggiore
consapevolezza sull'uso dei brevetti per "bloccare" la concorrenza illecita».
La necessità di fare ricerca, dunque, si scontra con le presenti difficoltà, che rappresentano
un evidente svantaggio competitivo per chi vuole continuare a investire nell'innovazione.
Tanto che nel documento di proposte recentemente elaborato da Confindustria si
sottolinea l'urgenza di definire un chiaro scenario di medio-lungo periodo che punti sulla
ricerca e l'innovazione. «È fondamendatale – spiegano da Viale dell'Astronomia –
introdurre un credito d'imposta del 10%, automatico e strutturale, sugli investimenti in
innovazione delle imprese, oltre a un'aliquota maggiore per le commesse di ricerca alle
università e ai centri di ricerca pubblici». È necessario, inoltre, definire un sistema
efficiente di finanza per massimizzare risorse pubbliche e private. «Un'impresa che
realizza un investimento in R&S in Francia – fanno sapere da Confindustria – ha diritto a
un credito d'imposta, automatico e strutturale, del 30% annuo, che arriva al 40% se lo si
utilizza per la prima volta».
«Il gap tecnologico verso i nostri concorrenti è forte, ma la battaglia non è persa, perché in
molti settori come biotech, robotica e meccanica di precisione siamo competitivi – incalza
Renato Ugo, presidente dell'Associazione italiana ricerca industriale (Airi) –. Il problema è
la scarsità delle risorse che influisce sulla fuga dei cervelli».
Un giudizio in sintonia con quello di Franco Masera, senior advisor di Kpmg che rimarca:
«Si deve investire sulle risorse umane perché nel medio-lungo periodo accrescono
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20/02/2013
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l'innovazione, mentre spesso a chi fa ricerca non si dà la dovuta dignità». Su tutti continua
ad aleggiare l'emergenza risorse, troppo scarse e ben lontate dal 3% del Pil fissato dalla Ue
entro il 2020.
«Il calo delle richieste è preoccupante, ma le Pmi devono evitare di rimanere nell'ambito
del solo segreto industriale» avverte Paolo Lazzarini, associato dello studio Nctm.
E sempre sul fronte legale c'è da registrare un altro fenomeno: a causa della crisi si registra
un calo dei contenziosi a difesa del know how. «Spesso per difendere la proprietà
intellettuale sono necessari investimenti considerevoli – conclude Gabriele Cuonzo,
partner e socio fondatore dello Studio Trevisan & Cuonzo – con costi fuori portata per una
Pmi». Un altro handicap è poi rappresentato dall'inefficienza e dai tempi lunghi del
processo. L'ennesimo spread che danneggia le imprese italiane.
[email protected]
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AIRI presentate le tecnologie prioritarie per l'industria, le innovazioni
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Un contributo sul ruolo della tecnologia per una politica industriale di crescita competitiva dell’industria italiana.
Dall’indagine AIRI emerge un nucleo di innovazioni in grado di consolidare il manifatturiero contribuendo a
sostenere e rilanciare la competitività del Paese. Per portare queste tecnologie a livello prototipale o di prodotto
pronto per il lancio commerciale, l’indagine AIRI prevede una spesa aggiuntiva di circa 5 miliardi di euro da
spalmare in 3-5 anni, cioè circa il 16-17% da aggiungere ogni anno all’attuale spesa di circa 10 miliardi di euro,
relativa alla ricerca industriale.
Milano, 30 gennaio 2013 - La presentazione dell'ottavo rapporto AIRI "Tecnologie prioritarie per l'industria. Le
innovazioni del prossimo futuro", organizzata da AIRI - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale – e
Innovhub Stazioni Sperimentali per l'industria (SSI), si è tenuta in anteprima nazionale presso Palazzo Turati della
Camera di Commercio di Milano.
Con questa ottava edizione il rapporto "Tecnologie prioritarie per l'industria. Le innovazioni del prossimo futuro",
che AIRI conduce dal 1995 con cadenza biennale o triennale, vuole essere un segnale che indica che
un’importante parte della ricerca industriale italiana, rappresentata dai Soci AIRI, malgrado tutto, può e vuole
rispondere all’incertezza del momento evidenziando opportunità di crescita grazie a linee innovative di ricerca e
sviluppo tecnologico. Linee che se attivate potrebbero avere in Italia una ricaduta, già nel medio-breve periodo,
sulla competitività del sistema produttivo e dei servizi avanzati.
L’indagine, che copre settori rilevanti dell’industria italiana, in particolare quello manifatturiero, è stata
realizzata grazie all’apporto di 86 fra aziende, enti pubblici e organismi privati di ricerca, in gran parte Soci
di AIRI, con la partecipazione attiva e volontaristica di 114 ricercatori specializzati nei diversi settori.
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Otto sono i settori industriali presi in considerazione, vale a dire:
Informatica e Telecomunicazioni
Microelettronica e semiconduttori
Energia
Chimica
Farmaceutica e Biotecnologia farmaceutica
• EuroNanoForum 2011 - Budapest,
Ungheria
• Pubblicato sulla rivista Leukemia
studio dell’Università di Parma sul
mieloma multiplo
• Trasporti su strada, ferro e marittimi
• Aereonautica
• Beni strumentali
Le 84 tecnologie individuate come rilevanti nel rapporto sono per esempio:
In totale:
• Infografica - Perchè chi si assomiglia
si piglia?
l'integrazione delle ICT nei trasporti per sviluppare una crescente mobilità smart su terra, mare e ferro, ma anche
nelle abitazioni per sfruttare appieno le potenzialità della banda larga;
• Il metodo Montessori promosso a
pieni voti da Science
la capacità della sensoristica più avanzata a contribuire, oltre al miglioramento dei dispositivi mobili,
all'avanzamento di nuove tecnologie per il risparmio energetico, per la salute, per la sicurezza della filiera
alimentare, per la conservazione dei beni culturali;
• Centri disturbi comportamento
alimentare - Lombardia
le tecnologie per la diversificazione delle fonti energetiche e per la riduzione del loro impatto ambientale, come
l’utilizzo di biomasse, la valorizzazione dell'energia solare, e l’ottimizzazione dell'efficienza energetica grazie allo
sviluppo delle grid;
le nuove tecnologie chimiche per uno sviluppo sostenibile e per l'ambiente, come il recupero di materiali da
bottiglie e contenitori di plastica o da pneumatici usati o la bonifica di terreni, lo sviluppo dell’utilizzazione di risorse
rinnovabili di origine naturale in bioraffinerie o per la produzione di un carburante come il bioetanolo, le
nanotecnologie per materiali innovativi per l'edilizia;
le nuove tecnologie per la medicina personalizzata e per il moderno imaging molecolare, per la chirurgia miniinvasiva, in grado di ridurre la convalescenza, e le terapie avanzate per la rigenerazione tissutale.
Particolare rilevanza è data alle tecnologie della mobilità sostenibile e per l'integrazione strada-mare-ferro, alle
tecnologie del trasporto a basso impatto ambientale e per ottenere maggiore sicurezza e comfort a bordo del
veicolo.
Nel settore aereonautico importante risulta lo sviluppo dell’utilizzo di materiali avanzati oltre che di tecnologie
innovative per il sistema di controllo del traffico, mentre nei beni strumentali per l'industria manifatturiera, l'aspetto
della sostenibilità caratterizza le nuove tecnologie di progettazione di sistemi produttivi complessi e per la
pianificazione della produzione e della logistica intra e inter fabbrica, la sensoristica avanzata e lo sviluppo
dell’applicazione di nuovi materiali per componenti e macchine.
Highlight topics
Some Nobel Prize Winners - You can
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Sono 84 le tecnologie identificate da AIRI che si potrebbero sviluppare nei prossimi 3-5 anni in 8 settori industriali
(Informatica e telecomunicazioni, Microelettronica e semiconduttori, Energia, Chimica, Farmaceutica e
biotecnologie, Trasporto su strada, ferro e marittimo, Aeronautica, Beni Strumentali).
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Inviato da airi il Mar, 05/02/2013 - 11:01am
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dei raggi cosmici»
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della Terra
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Cavalieri Ottolenghi, Torino, Italia
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Servizio Foreste e fauna, Provincia
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Alzu, Alessandra Brambati, Giordano
Liberi.
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DECALOGO - "Conosci, Riduci, Prev
industriale sulle Key Enabling
Technologies
gli Interferenti Endocrini - Decalogo i
punti" - Autori: Ministero Ambiente,
Istituto Superiore di Sanità.
• Nanotec2009.it - Nanotecnologie a
sostegno di innovazione e
competitivitÃ
• ENEA e Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile presentano il Rapporto
sulla Green economy
• Accordo di Collaborazione ENEA e
CRA per lo sviluppo dell’efficienza
Articolo - "La fibra che rivela la
disidratazione degli atleti" - Autore:
Nicola Coppedé.
Navigation
05/02/2013
Un ventaglio di tecnologie con evidenti rilevanti ricadute che potrebbe essere sviluppato in gran parte in
un periodo medio-breve, e cioè fra i 3 e i 5 anni, e il cui sviluppo è stato valutato richiedere un incremento
intorno al 16 / 17% dell’attuale spesa annua della ricerca svolta in Italia dalle aziende, che è dell’ordine di
10 miliardi di euro. Un investimento incrementale quindi dell’ordine di circa 5 miliardi di euro da spalmare
in un periodo di tre-cinque anni.
energetica nel settore agroalimentare
e per la produzione di energia da
i terremoti quasi in rea
biomasse
• Joint Venture tra Global Cleantech
Capital (GCC) e Pirelli Ambiente
industriale, o a un impianto industriale, o al lancio di un nuovo prodotto sul mercato.
L’indagine AIRI mette inoltre in evidenza per la prima volta che molte di queste tecnologie potrebbero acquisire
time
INGV terremoti
settore fotovoltaico
@INGVterremoti
L’investimento incrementale si riferisce allo sviluppo di prototipi, di impianti pilota o di prodotti per una prima
sperimentazione sul mercato, e non considera i costi necessari per arrivare successivamente ad una produzione
INGV segnala via twitt
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PCBreda RT
@INGVterremoti
#terremoto
Ml:2.0 2013-0205 06:12:30 UTC
Lat=38.04
Lon=15.03
Prof=7.8Km
Prov=MESSINA
bit.ly/11N2hww
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incrementi di competitività ancora più elevati se potessero fruire, mediante collaborazione molto stretta con la
ricerca pubblica, di iniezioni di nuove tecnologie trasversali quali le Key Enabling Technologies identificate dalla
UE come la struttura portante per la crescita della competitività tecnologica dell’Europa e quindi la base del
programma Horizon 2020 che decollerà nel 2014 con rilevanti risorse finanziarie.
Queste Key Enabling Technologies sono:
Biotecnologie industriali
Le Scienze Web
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Fotonica
Nanotecnologie
Micro e Nanoelettronica
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Sistemi avanzati di produzione
Per ciascuna delle 84 tecnologie è stato quindi valutato come le Key Enabling Technologies possano apportare un
ulteriore vantaggio competitivo, vale a dire:
LSWN.it Negozio
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La Micro e Nanoelettronica possono essere rilevanti per il 60% delle tecnologie
I Sistemi avanzati di produzione per il 57%
I Materiali avanzati per più del 50%
Le Nanotecnologie per il 50%
Le Biotecnologie per il 25%
La Fotonica per il 24%
Per fornire alcuni validi esempi di come questa analisi possa avere una rapida ricaduta tecnologica, durante la
giornata, AIRI e Innovhub SSI hanno promosso un comune approfondimento inerente casi specifici di Innovhub
SSI tramite un dibattito sulle possibili rapide ricadute di alcune delle tecnologie identificate su ricerche condotte in
alcune Divisioni tecniche Innovhub Stazioni Sperimentali per l’industria, come per esempio l’impiego delle micro e
nano fibre di seta per la rigenerazione tissutale nel campo biotech (Divisione Seta) o l'utilizzo del glicerolo nella
formulazione di fluidi per il trasferimento del calore (Divisione Oli e Grassi).
Del resto, raffrontando il rapporto AIRI con le attività sviluppate da Innovhub SSI emergono delle correlazioni in
attività di ricerca e di servizio tra cui ad esempio: impieghi avanzati di biomasse, utilizzo di materie prime
alternative per la produzione di energia, imballaggi per alimenti, biomateriali per applicazioni mediche, tecnologie
per combustibili.
“Poiché la missione di Innovhub SSI è quella di migliorare la competitività del sistema produttivo nazionale
attraverso un servizio di supporto tecnologico di elevato livello scientifico, la promozione e il sostegno
all’innovazione, alla ricerca e alla formazione di personale degli specifici settori produttivi – ha affermato
Alessandro Spada - Presidente di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’industria – Innovhub SSI stessa è tra
i beneficiari del lavoro dell’AIRI che, con questa nuova edizione del rapporto sulle tecnologie prioritarie per
l’industria, ci fornisce un quadro ampio ed approfondito su molte delle sfide che dovremo saper cogliere, assieme
alle imprese, nel prossimo futuro. In questi ultimi tempi – ha aggiunto il presidente di Innovhub SSI - stiamo
assistendo a un progressivo allineamento delle politiche per l’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo
e stiamo vivendo una fase molto intensa di programmazione in vista della definizione delle caratteristiche di
Horizon2020, lo strumento europeo che detterà di fatto le politiche di ricerca e sviluppo nel periodo 2014-2020. In
presenza di una concentrazione di risorse su aree prioritarie per garantire la competitività globale dell’industria
europea e nazionale, l’individuazione di specifiche tecnologie e iniziative costituisce un importantissimo corollario
per non disperdere energie ma ascoltare la voce delle aziende che meglio di tutti conoscono le tendenze del
mercato e le problematiche della competitività”.
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A conclusione della giornata, il Presidente di AIRI, Renato Ugo ha affermato: "Con l’ottava edizione
dell’indagine "Tecnologie prioritarie per l'industria. Le innovazioni del prossimo futuro", AIRI ha voluto indicare,
Nutrizione
approfondendo le potenzialità di ben 84 tecnologie relative a otto settori rilevanti dell’industria italiana, che esistono
in Italia le competenze e le prospettive per uno sviluppo tecnologico del Paese nel medio-breve periodo, in
particolare nel manufatturiero. Sono convinto che sia necessario definire una politica nazionale della crescita
tecnologica, come parte rilevante di una politica industriale. Questa politica deve integrarsi con la politica della
ricerca, ma non confondersi poiché lo sviluppo tecnologico si collega con e integra le attività di ricerca, ma richiede
criteri, risorse e impostazioni metodologiche molto diverse. Tuttavia il rapporto tra ricerca e sviluppo tecnologico è
molto stretto e AIRI in questo volume ha quindi cercato di impostare un embrione di analisi per una valutazione
dell’impatto sulle 84 tecnologie di aree scientifiche trasversali quali le Key Enabling Technologies, definite dalla UE
assi portanti per il progetto Horizon 2020 che decollerà all’inizio del 2014 con notevoli risorse finanziarie. Questo
volume – ha concluso il Prof. Ugo – vuole essere un contributo di approfondimenti e di proposte per il Paese,
fornito sulla base di un impegno volontaristico dei Soci di AIRI, e di questo ne siamo orgogliosi”.
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Claudio Rossetti
05/02/2013